Newsletter UAAR n° 96

Numero 96 (31 agosto 2011)

 

In questo numero:

1. MANOVRA ECONOMICA, SI DISCUTE DELLARICETTA DEGLI ATEI

2. L’UAAR CONTRIBUISCE AL FILMLAÏCITÉ, INCHALLAH

3. CONGRESSO EUCARISTICO: L’UAAR SCRIVE ALLANCI

4. LETTERA A BARACK OBAMA

5. FLASH: UN MESE DI ATTIVITÀ UAAR

6. FLASH: UN MESE DI ATTIVITÀ ONLINE

 

1. MANOVRA ECONOMICA, SI DISCUTE DELLARICETTA DEGLI ATEI

La difficile congiuntura economica domina inevitabilmente da svariate settimane le prime pagine dei giornali, e negli italiani cresce sempre più la preoccupazione per le possibili ripercussioni sul proprio portafogli. In questo contesto l’attenzione non può che concentrarsi sulle misure che adotta, o che potrebbe adottare, il governo per far fronte al deficit di bilancio. L’UAAR è intervenuta già l’8 agosto con un primo comunicato con cui ha fatto presente che esiste un’altra casta che pure catalizza enormi risorse dalle casse pubbliche, ma a cui nessuno ha mai chiesto il minimo sacrificio, neppure per rivedere l’8xmille secondo i criteri già previsti dallo stesso concordato.
Il comunicato UAAR, ripreso il 10 agosto da Alessandra Longo su Repubblica sotto il titolo La ricetta degli atei, è stato seguito da una serie di autorevoli interventi da parte di alcuni dei più noti opinionisti italiani (Severgnini, Gramellini, Facci…), concordi nel sostenere la necessità di cominciare a intervenire sui privilegi fiscali ed economici di cui gode la Chiesa, da ampi articoli pubblicati su tutti i quotidiani nazionali, fino alle vere e proprie inchieste avviate da L’Espresso e dal Fatto Quotidiano. Una pagina Facebook, Vaticano pagaci tu la manovra finanziaria, ha raccolto oltre 140.000 sostenitori.
La circostanza ha provocato la veemente reazione da parte della Chiesa cattolica, soprattutto dalle pagine del quotidiano dei vescovi Avvenire: il direttore Marco Tarquinio è arrivato a sostenere che dietro le inchieste e le prese di posizione degli opinionisti si nasconda “un trombettiere massone”. Da segnalare anche l’articolo di Luca Negri sul sito RagionPolitica, fondato da don Baget Bozzo. L’autore definisce il proliferare di questi articoli “l’ultima frontiera dell’anticlericalismo italiota”, un “vociare qualunquista” a cui avrebbe “dato il la” l’UAAR, da lui definita “la piccola setta capeggiata da Piergiorgio Odifreddi”.
Un secondo comunicato, di quattro giorni successivo al primo, ha inoltre apertamente criticato la decisione del ministro dell’economia Tremonti di spostare le festività laiche alla domenica, senza invece toccare le festività religiosa, il tutto senza alcuna obiezione da parte di nessuna parte politica (con la lodevole eccezione di Giuliano Cazzola del PDL). Il successivo decreto, forse anche in seguito alle proteste, ha stabilito un accorpamento più “soft”, al venerdì o al lunedì, delle festività civili cadenti durante la settimana: la formulazione ambigua del decreto lascia comunque aperta la possibilità di accorpare anche la festività patronale, e tale possibilità ha suscitato le proteste di alcune diocesi. Resta il fatto, come ha sottolineato l’UAAR in un terzo comunicato, che in tal modo le ricorrenze fondanti la nostra società, quelle in cui tutti sono chiamate a riconoscersi (25 aprile, 1 maggio, 2 giugno) passano in seconda fila rispetto a festività che sono tali sono solo per una parte della società, quella che si riconosce nella confessione cattolica.

 

2. L’UAAR CONTRIBUISCE AL FILMLAÏCITÉ, INCHALLAH

L’UAAR ha deciso di contribuire alla realizzazione del film documentario Laïcité, inch’Allah («Laicità, se Dio vuole») della regista tunisina Nadia El Fani donando la somma di 1.000 euro, e invita soci e simpatizzanti a fare altrettanto inviando la somma da donare tramite il sito francese Touscoprod (il 10% della somma donata verrà comunque trattenuto per spese amministrative).
Parte del film, il cui titolo originale era Ni Allah ni maître (“Né Dio né padrone”), è già stato realizzato e la sua proiezione in un cinema di Tunisi ha suscitato le ire dei fondamentalisti, tanto da indurre la regista a cambiarne il titolo con uno meno audace. Lo scopo dell’attuale campagna di sottoscrizione è quello di raccogliere i fondi necessari per aggiungere al film scene sulla rivoluzione tunisina. Sul sito in lingua francese Yagg sono presenti l’appello e una breve clip del film.

 

3. CONGRESSO EUCARISTICO: L’UAAR SCRIVE ALLANCI

Lo scorso due agosto Angelo Rughetti, nella veste di segretario generale dell’ANCI, associazione che riunisce circa il 90% dei comuni italiani, ha scritto una lettera indirizzata ai Presidenti e Segretari/Direttori regionali della stessa associazione affinché rivolgano un “personale invito” agli amministratori della loro regione: quello a partecipare all’incontro sul tema della cittadinanza che si svolgerà il 9 settembre nell’ambito del XXV Congresso Eucaristico Nazionale.
L’UAAR ha a sua volta scritto una lettera al dott. Rughetti per sottolineare che l’incontro in questione sembra avere carattere squisitamente religioso, visto che si articola in due convegni che hanno come tema l’eucaristia, e che quindi risulta quantomeno discutibile che un ente amministrativo di uno stato laico quale è (o dovrebbe essere) l’Italia si spenda per la sua promozione.

 

4. LETTERA A BARACK OBAMA

Un’esplicita clausola vieta l’utilizzo degli aiuti umanitari inviati dagli Stati Uniti per praticare aborti. Diverse associazioni, tra cui l’UAAR, hanno aderito alla «Campagna 12 Agosto» organizzata dal Global Justice Center per chiedere al presidente Barack Obama di rimuovere tale clausola, in modo da poter garantire l’accesso all’aborto a donne e bambine vittime di stupro, come previsto dalla Convenzione di Ginevra. La lettera inviata dall’UAAR al presidente Obama è stata pubblicata nelle Ultimissime, e dal sito change.org è possibile aderire sottoscrivendo l’apposita petizione.

 

5. FLASH: UN MESE DI ATTIVITÀ UAAR

Oltre a quanto accennato qui sopra, ricordiamo la partecipazione di una delegazione UAAR al congresso mondiale organizzato ogni tre anni dall’IHEU (International Humanist and Ethical Union, di cui l’associazione è membro), svoltosi a Oslo pochi giorni dopo gli attentati compiuti da Anders Breivik.

Segnaliamo inoltre l’inizio della Mostra del cinema di Venezia, durante la quale l’UAAR assegnerà per la sesta volta il premio Brian.

Gli impegni dei circoli UAAR sono documentati sul calendario appuntamenti del sito UAAR. Tra le attività svolte dai circoli ricordiamo in particolare:

- il sostegno del circolo UAAR anconetano alla protesta degli studenti universitari di Ancona contro lo “sfratto temporaneo” a cui rischiavano di andare incontro coloro che vivono in alcune case dello studente, i cui posti letto erano stati destinati ai pellegrini partecipanti al Congresso eucaristico. La visibilità data alla vicenda ha dato risultati positivi: il comitato organizzatore del Congresso eucaristico ha infatti comunicato che “non intende creare disagi agli studenti”, e per questo motivo “saranno infatti utilizzati solo gli alloggi non necessari agli studenti”.

- la replica del circolo UAAR di Bologna al sindaco Merola, che era stato bacchettato dalla Curia per aver osato parlare delle esenzioni concesse agli enti ecclesiastici per gli immobili non adibiti ad attività di culto. Il circolo ha colto l’occasione per ricordargli di agire dove già ora ha margini di manovra, per esempio per interrompere l’esborso di circa mezzo milione di euro annui quali oneri di urbanizzazione erogati dalle casse comunali a favore dell’Arcidiocesi, il più grande immobiliarista sul mercato.

 

6. FLASH: UN MESE DI ATTIVITÀ ONLINE

- Aggiornamento quotidiano delle Ultimissime;

- funzionamento quotidiano dei forum UAAR;

- confronto quotidiano sulle mailing list [ateismo] (aperta a tutti); [uaar] (riservata ai soci UAAR); [circoliuaar] (riservata agli attivisti dei circoli UAAR);

- aggiornamento quotidiano della pagina UAAR su Facebook;

- aggiornamento frequente del canale UaarIt su YouTube;

- aggiornamento quotidiano di Non credo proprio!, la pagina UAAR su Tumblr;

- organizzazione di sondaggi online;

- aggiornamento della sezione comunicati stampa;
- pubblicazione della recensione del libro “Gesù. L’invenzione del Dio cristiano”, scritto da Paolo Flores d’Arcais.

 

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