Newsletter UAAR n° 95

Numero 95 (31 luglio 2011)

 

In questo numero:

1. LA CAMERA APPROVA IL DDL CALABRO’

2. LO STRAGISTA NORVEGESE E LA RELIGIONE

3. DIECI MINUTI DI UAAR SU RAITRE

4. OSSERVATORIO CRISTIANO ATTACCA LA FEDERAZIONE UMANISTA EUROPEA

5. FLASH: UN MESE DI ATTIVITÀ UAAR

6. FLASH: UN MESE DI ATTIVITÀ ONLINE

 

1. LA CAMERA APPROVA IL DDL CALABRO’

Il 12 luglio la Camera dei deputati ha approvato, a larga maggioranza, il ddl Calabrò, che nega valore ai testamenti biologici redatti dai cittadini. Il testo passa ora al Senato per l’approvazione definitiva, prevista in autunno.

La maggioranza di governo sembra, almeno su questo punto, assolutamente coesa, e può peraltro godere anche del sostegno di parti dell’opposizione. È difficile, quindi, molto difficile riuscire a impedire che l’illiberale ddl Calabrò diventi legge dello Stato. Si può solo contare sul passaparola, e sulla pressione nei confronti dei partiti politici. È per questo motivo che l’UAAR ricorda a tutti il suo video intitolato Prima che sia troppo tardi, presente su Vimeo (anche in HD) e su YouTube (anche in HD), nonché la campagna Liberi di scegliere, che invita a inviare un messaggio e-mail ai vari gruppi parlamentari di Camera e Senato, manifestando loro l propria contrarietà all'approvazione.

 

2. LO STRAGISTA NORVEGESE E LA RELIGIONE

Le stragi di Oslo e Utoya hanno sconvolto, per la loro ferocia e insensatezza, le coscienze di uomini e donne di tutto il mondo. Inizialmente attribuite all’estremismo islamico, in seguito la polizia norvegese ha reso noto che l’autore, Anders Behring Breivik, era un “fondamentalista cristiano”. La circostanza deve aver preoccupato il mondo cattolico, perché sono stati immediatamente diffusi interventi e articoli allo scopo di smentire tale identificazione.

Il polemista Gianni Gennari, su Avvenire, ha esplicitamente criticato chi ricorda che l’attentatore è un fondamentalista cristiano: “non è lo è”, ha scritto Gennari, perché egli “è membro di una nota loggia razzista massonica, che con qualsiasi fondamentalismo cristiano, evangelico o cattolico, nulla ha a che fare”. Antonio Socci ha invece scritto per Libero un articolo dal titolo programmatico: Il killer non è un cristiano. La sua sola fede è la pazzia.  I riferimenti culturali del mostro di Oslo sono solo un paravento. Secondo il giornalista legato a Cl accostare Anders Breivik al cristianesimo è “una bestialità insopportabile”: cristiane erano invece le sue vittime. Criticando Michele Serra, ha descritto il caso come un esempio di “fanatismo ideologico”, che sta “all’antitesi dello spirito religioso”. Il Giornale ha invece pubblicato un commento di Massimo Introvigne, esponente del movimento tradizionalista Alleanza Cattolica e rappresentante OSCE per la lotta contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione. Introvigne, che recentemente ha denunciato che nel mondo vengono uccisi ogni anno centomila cristiani (cfr. Ultimissima del 5 giugno), vi spiega perché “il massone entusiasta”, “figlio di genitori agnostici”, voleva colpire “l’Italia di Ratzinger”.
Non sono che degli esempi. Di fronte a un tale spiegamento di forze era dunque necessario fare chiarezza, esaminando le evidenze disponibili. Su FaceBook Breivik si definisce esplicitamente cristiano e conservatore: la loggia massonica a cui è affiliato è di tipo neo-templare ed è dedicata a San Giovanni Olaus dei Tre Pilastri. Nel suo memoriale, Breivik si considera un “cristiano al 100%” e, benché battezzato nella Chiesa luterana, scrive che occorre facilitare la destrutturazione della Chiesa protestante, ritenuta troppo progressista, e far tornare i suoi membri alla Chiesa cattolica. Vede nella croce il simbolo “storico e culturale più importante” (“la croce è l’Europa”, scrive) con cui ricominciare una stagione di crociate, e critica l’iniziativa legale, sostenuta dall’UAAR, contro la presenza del crocifisso nelle aule scolastiche.
Il progetto dello stragista mirava dunque a ricostruire un’Europa esclusivamente cristiana. Gli unici atei e agnostici per lui accettabili sono quelli che accettano la supremazia storico-culturale cristiana, ma sono comunque destinati a convertirsi in punto di morte. Breivik ha inoltre esplicitamente individuato come suoi nemici quelli che definisce “umanisti suicidari”: nel video da lui prodotto sono classificati sotto il simbolo dell’happy human, il più adottato dalle associazioni di non credenti di tutto il mondo. Tra queste, oltre l’UAAR, anche quella norvegese, a cui appartenevano diverse vittime.
Non è dunque accettabile che si diffondano interpretazioni che cozzano con le evidenze disponibili, come quelle rilasciate sulla scia dell’informazione che “Breivik minacciava il papa”. Benché ritenga Benedetto XVI “codardo” e “illegittimo”, per non aver puntato a un’alleanza militare anti-islamica, Breivik non lo ha in realtà esplicitamente minacciato.

L’UAAR ha pertanto invitato tutti i mezzi di informazione a riferire obbiettivamente questi particolari. Il quotidiano Italia Oggi ha però ospitato l’indomani un articolo di Franco Adriano dal titolo Non può definirsi cristiano chi intende uccidere il Papa, in cui ha attaccato frontalmente il comunicato stampa UAAR. Dimenticando però che non solo, quantomeno in passato, vi sono stati cristiani che hanno voluto uccidere papi, ma anche che Breivik non intendeva uccidere il papa: come attesta il suo memoriale, come non è riuscito a dimostrare lo stesso Adriano e come invece continuano a ripetere molti esponenti cattolici. Lanciatisi, loro sì, “sulla preda”.

 

3. DIECI MINUTI DI UAAR SU RAITRE

L’UAAR ha avuto la possibilità di comparire in tv in quelli che una volta si chiamavano “Programmi dell’accesso” ed ora “10 minuti di …”. Il tema della puntata, andata in onda il 15 luglio su RaiTre, è stato Valori etici in un mondo senza Dio. In studio il segretario nazionale Raffaele Carcano e la responsabile delle iniziative giuridiche Adele Orioli, con contributi video di Margherita Hack e di Giulio Giorello. Il video della trasmissione è visibile su YouTube.

 

4. OSSERVATORIO CRISTIANO ATTACCA LA FEDERAZIONE UMANISTA EUROPEA

Il documento sulla religione nella società presentato dalla EHF, la Federazione Umanista Europea (ci cui fa parte anche l'UAAR) nell’ambito del progetto Religare, sostenuto dall’UE, sembra aver irritato l’Osservatorio sull’intolleranza e la discriminazione contro i cristiani in Europa (precedentemente conosciuto come l’Osservatorio sulla cristianofobia), che ha inviato a Religare una presunta confutazione. Il presidente della EHF, David Pollock, ha definito il testo “offensivo”, perché ignora quasi tutti gli argomenti della EHF e ne “travisa gravemente le opinioni”. Il testo (corredato da commenti e dall’evidenziazione degli abusi) si può leggere sul sito della EHF. Il documento dell’osservatorio è stato invece commentato favorevolmente da padre John Flynn sul sito Zenit – Il mondo visto da Roma.

 

5. FLASH: UN MESE DI ATTIVITÀ UAAR

Oltre a quanto accennato qui sopra, segnaliamo l’uscita del quarto fascicolo dell’anno della rivista L’Ateo, il bimestrale dell’UAAR. Il numero, in corso di distribuzione, è dedicato al “cinema senza Dio” e presenta articoli di Turchetto, Pauer, D’Alpa, Benvenuti, Accorti, Ventura, Bacci, Milito Pagliara, Garofalo, Balbo, Onida, Ugolini, Mainetto, Lafonteyn, Maiurana.

Ricordiamo inoltre, ancora una volta, il quindicinale radiofonico Liberi di non credere, gestito dall’UAAR, in onda su Radio Città Aperta di Roma e ascoltabile anche sul sito internet del circolo UAAR di Padova (le trasmissioni saranno sospese durante il mese di agosto).

Rammentiamo infine anche un episodio divertente: l’azione contro la diffusione delle bestemmie su Facebook da parte del sito ultratradizionalista cattolico Pontifex, avviata copiando alcune parti dal sito UAAR.

 

I tanti impegni dei circoli UAAR sono documentati sul calendario appuntamenti del sito UAAR. Tra le attività svolte dai circoli ricordiamo in particolare:

- la preoccupazione pubblicamente espressa dal circolo UAAR di Ancona per il mancato rispetto dei tempi per la realizzazione della prevista sala del commiato;

- la protesta del circolo UAAR di Bologna contro l’amministrazione comunale che, con la scusa della carenza di risorse privilegia, anziché la scuola statale, quella paritaria, omettendo però di dire che il Comune destina ogni anno diverse centinaia di migliaia di euro all’edilizia di culto;

- la critica del circolo di Firenze contro la decisione del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, di invitare il cardinale Silvano Piovanelli a tenere l’orazione ufficiale in occasione dell’anniversario della Liberazione;

- la costituzione del Comitato Campania Rainbow. Il coordinamento ha raccolto attorno ad associazioni storiche del mondo lgbt anche associazioni della società civile da sempre attive nella difesa dei diritti individuali, tra le quali i circoli UAAR di Salerno e Napoli.

 

8. FLASH: UN MESE DI ATTIVITÀ ONLINE

- Aggiornamento quotidiano delle Ultimissime;

- funzionamento quotidiano dei forum UAAR;

- confronto quotidiano sulle mailing list [ateismo] (aperta a tutti); [uaar] (riservata ai soci UAAR); [circoliuaar] (riservata agli attivisti dei circoli UAAR);

- aggiornamento quotidiano della pagina UAAR su Facebook;

- aggiornamento frequente del canale UaarIt su YouTube;

- aggiornamento quotidiano di Non credo proprio!, la pagina UAAR su Tumblr;

- organizzazione di diversi sondaggi online;

- aggiornamento della sezione comunicati stampa;
- pubblicazione della recensione del libro “Giudizio universale”, scritto da Paolo Villaggio.

 

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