Le tre parole che cambiarono il mondo

Marc Augé
Raffaello Cortina
2016
ISBN: 
9788860308399

Il giorno di Pasqua del 2018, nel tradizionale discorso urbi et orbi, il papa, dopo un lungo silenzio, esclama a gran voce: “Dio non esiste”. Tre parole che gettano nello sconcerto cristiani, ebrei, musulmani, agnostici, atei, e scatenano uno tsunami nel mondo intero.

Così inizia la quarta di copertina di questo libello di veloce lettura che disegna un quadro che si potrebbe definire di fantapolitica su base fantascientifica. Ovviamente fantasia; ma le conseguenze dell’ipotesi che sta alla base del racconto sono logiche e, mi si permetta, auspicabili.

Infatti gli effetti a catena di quell’evento iniziale portano a disegnare un mondo privo di conflitti religiosi, arricchito dalla ridistribuzione delle risorse, cambiato (nel senso di migliorato) perfino nel venir meno dei flussi migratori, problema che al giorno d’oggi sembra essere prioritario.

Protagonista è uno scienziato di nome Théophile che però preferisce farsi chiamare Théophobe. Anzi, alla James Bond si presenta come “Phobe, Théo Phobe”. Non rivelo i dettagli della breve storia raccontata in prima persona dall’amico di Phobe.

I due amici, dopo il clamoroso annuncio papale, dissertano della mancanza di “discrezione” dei credenti con la loro esibizione di turbanti, veli, kippa e talari, “incarnazione metafisica degli uomini-sandwich”; dell’aggressione linguistica perpetrata nei confronti di chi viene definito “non credente” o “ateo” per convincere chi non la pensa allo stesso modo del fatto che qualcosa di fondamentale gli farebbe difetto.

Diverte poi l’immagine di migliaia di militanti della “Union Rationaliste” atei convinti che, a difesa della libertà di pensiero, a Parigi manifestano scandendo slogan come “Il papa è con noi! Viva il papa!”, anche per difenderlo dalla fatwa lanciata dai musulmani che sopportano le altre religioni, ma non possono accettare l’assenza di religione.

Il racconto si sviluppa poi con la spiegazione, ovviamente logica, scientifica e razionale, di quanto è successo e che ha portato al clamoroso annuncio papale, un’azione che viene chiamata “Operazione Panoramix”. L’esito finale è logicamente inevitabile. Una nuova Utopia purtroppo irrealizzabile, ma su cui è bello fantasticare.

Massimo Albertin
novembre 2016