Pagine laiche

Valerio Pocar
Nessun Dogma
2019
ISBN: 
9788898602483

Questo volumetto presenta una raccolta di articoli, diversi dei quali inediti, in tema di laicità. «Prima ancora che una doverosa caratteristica delle istituzioni, la laicità è uno stile intellettuale, proprio non solo di chi non crede, ma anche di chiunque si ritenga in dovere di pensare con la propria testa, di vagliare criticamente le idee, a cominciare dalle proprie, e di rispettare le idee altrui» scrive nella presentazione l’autore, presidente onorario dell’UAAR, “firma” autorevole della nostra rivista e figura di riferimento per tanta parte del mondo laico.

Il fondamento della laicità così intesa è lo spirito critico, cui è dedicato il primo saggio della raccolta, contrapposto a uno spirito dogmatico che «non è solamente quello che ispira coloro che credono nei dogmi, ma è molto di più e di peggio»: è l’atteggiamento dell’uomo che non vuole dar ragione e non vuole neppure aver ragione ma si dimostra solo deciso a imporre le proprie opinioni. È l’intransigenza «del tipo antropologico frutto dell’istupidimento televisivo e dell’impoverimento comunicativo», è il risultato di una pigrizia mentale arrogante. Contro questo atteggiamento mentale va elogiato il dubbio e il suo ruolo nella ricerca scientifica come nel ragionamento etico.

Al ragionamento etico razionale è dedicato lo scritto Etica senza dèi, in cui si sostiene che un’«etica secondo dio» contraddice inevitabilmente le caratteristiche proprie dell’etica, ossia la «coerenza nella relatività e autonomia», in quanto propone un paradigma assoluto, obbligatorio ed eteronomo, non suscettibile di discussione e rielaborazione da parte dell’individuo. Un’etica autentica, dunque, necessariamente prescinde da dio. Si tratta di una posizione radicale, argomentata filosoficamente ma anche costantemente messa alla prova, negli scritti che seguono, nella pratica delle questioni “bioetiche” che quotidianamente dobbiamo affrontare.

Nei brevi saggi dedicati alle questioni bioetiche — la concezione della famiglia, l’eutanasia, l’aborto, le scelte del malato, ma anche l’atteggiamento antispecista nei confronti degli animali, «esseri dotati di sensibilità alla gioia e alla sofferenza, di considerevoli capacità cognitive, di memoria, di elaborazione culturale, di linguaggio complesso e di molte altre capacità» — Pocar si mantiene coerente alle premesse filosofiche enunciate: invita a fare uso dello spirito critico, il quale non può non tener conto delle nuove conoscenze scientifiche e rielaborare di conseguenza le idee con coerenza, nella libera ricerca della propria individuale “verità” (dunque, in autonomia) e nella consapevolezza che si tratta sempre di una verità relativa e provvisoria. «È un’impresa certamente faticosa — quanto sarebbe più semplice cercare soluzioni preconfezionate nel supermercato delle idee! […] Pensiamo, però, che in questa ricerca, guidata dai criteri dell’etica razionale, si realizzi uno dei compiti morali dell’essere umano». […]

Maria Turchetto
da L’Ateo n. 123