Minima laica

Paolo Dusi
Il Ponte Editore
2016
ISBN: 
9788888861593

Ci sono persone che esprimono una forte dignità ed autorevolezza per come riescono a divulgare concetti importanti, probabilmente grazie anche alla coerenza del loro percorso di vita. Una di queste persone è Paolo Dusi, magistrato dal 1960 al 2004 e componente elettivo del Consiglio superiore della magistratura per il quadriennio 1994-98, autore del libro Minima Laica, edito da Il Ponte Editore nel febbraio 2016. Questa è la recensione del suo libro che ho letto e che comunque non può discostarsi dalla sapienza argomentativa dell’autore che ho ascoltato a Mestre in occasione della presentazione del suo lavoro.

La laicità, ha spiegato Dusi, con un entusiasmo e una passione che non gli deriva da un istinto immediato, ma da una riflessiva analisi della realtà politica ripercorsa, studiata e infine palesata, è un principio universale. L’autore ha iniziato pertanto con serenità e serietà a declinare le funzioni della laicità come un rimedio e una prassi contro gli evidenti danni dei contrapposti estremismi che veicolano divisione, discriminazioni e violenza.

Riprendendo le pagine di Minima Laica, Dusi ha poi definito il concetto di laicità epurandolo dalle visioni parziali e strumentali di alcuni avversari, fino a provarne, in un crescendo di motivazioni, la valenza sociale. Ha scritto e ci ha fatto notare, cosa di non immediata realizzazione, che il tema della laicità riguarda soprattutto il credente, perché è lui che deve in qualche modo svincolarsi dalle richieste e dal peso dell’osservanza della propria religione per non contraddire i principi costituzionali dello Stato repubblicano e democratico. Con passaggi tematici ed esempi concreti di vicende politiche nazionali riportate nella seconda parte del libro come ad esempio il caso Englaro e la Legge 40 sulla procreazione assistita, ha chiarito come l’esercizio della laicità da parte dello Stato dovrebbe essere svolto in senso attivo per difendere i diritti fondamentali delle persone.

Il discorso, come del resto la lettura del libro, ti accompagna senza appesantire l’attenzione e non poteva alla fine che andare a toccare il tema dell’etica della persona laica, che per sua natura è virtuosa, aperta e orientata al confronto con l’altro. La persona laica esercita l’etica del viandante come esperienza umana della conoscenza perché il soggetto possa rendersi, attraverso la molteplicità dei suoi percorsi e delle sue vedute, libero, responsabile e tollerante. Il viandante laico si mette nei panni degli altri senza disconoscere le proprie aspirazioni e senza negare quelle dell’altro, mettendo sempre in dubbio le proprie certezze. È un esercizio, uno stile di vita, e non è facile. Insomma, scrive e dice Dusi, con la testa ben eretta e la voce sicura: la laicità è principio ispiratore di uguaglianza, libertà, pluralismo.

Il libro è composto da una prima parte, circa 40 pagine, in cui viene riportata la spiegazione accurata dei termini e dei concetti insiti nelle parole laico e laicità. Le spiegazioni vengono tracciate con una analisi precisa e con un linguaggio chiaro, valorizzato da passaggi logici ed esempi concreti. Il lavoro risulta in tal modo accurato ed utile per gli addetti ai lavori e nel contempo, molto comprensibile anche per lettori non avvezzi alla terminologia giuridica. Inoltre le pagine risultano umanamente arricchite da citazioni filosofiche e riflessioni personali dell’autore che rendono la lettura a tratti poetica.

La seconda parte del libro, Un decennio di laicità ferita, riporta 11 interventi, alcuni dei quali già pubblicati sulla rivista “Il Ponte”, che riguardano specifiche di Paolo Dusi a rilevanti fatti politici avvenuti in Italia. Fatti in cui, in generale, la classe politica nostrana, a parte qualche raro esempio dignitoso, ha dimostrato la propria sudditanza rispetto all’intervento e all’ingerenza della chiesa.

Segue una qualificata postfazione di Luigi Ferrajoli. Un libro da leggere e da tenere ben in vista nella propria libreria, per rileggerlo al bisogno, perché il principio della laicità è un argomento mai scontato, da coltivare e da difendere sempre.

Cathia Vigato
da L’Ateo n. 108