Gay: diritti e pregiudizi

Dialogo galileiano contro le tesi dei nuovi clericali
Federico D'Agostino, Sciltian Gastaldi
Nutrimenti
2005
ISBN: 
9788888389417

“Questo libro nasce quindi dalla convinzione che il mondo politico italiano sia in difficoltà e necessiti di un aiuto. […] C’è bisogno di nuove voci laiche, di persone agnostiche, atee, credenti di altre religioni o anche <<cattolici del dissenso>>, per riutilizzare un’espressione purtroppo fuori moda”.Dall’introduzione del libro.

In un articolo della rubrica “Uno, due, tre …liberi tutti!” su l’Unità che, unica o quasi, nel panorama dell’informazione italiana non indirizzata ad un pubblico esclusivamente non eterosessuale, si occupa di problematiche GLBT, Delia Vaccarello aveva recensito “Abc dell’omosessualità” pubblicato dalle edizioni San Paolo. L’articolo iniziava in questo modo “La macchina del tempo a volte prova a funzionare. Basta sfogliare le pagine di «Abc dell’omosessualità» per sentirsi ai tempi di Galileo, con qualche restyling, come usa oggi quando tornano di moda le auto d’epoca”. Nel testo delle edizioni Paoline si scopre, oltre ad un sacco d’altre cose, che l’omofobia è un fantasma, un trucco del movimento gay per accusare di essere malato chi non condivide le sue battaglie e che dall’omosessualità si può guarire. Il capitolo sull’outing (che parla in realtà di coming-out) si conclude con un elogio della confessione, facendola intuire come una soluzione alternativa, non tenerlo per te, non dirlo a tutti, parlane con chi può aiutarti, ovvero Dio ovvero i suoi rappresentanti! Ma a questo punto vi starete chiedendo perché se il titolo sopra la recensione è “Gay: diritti e pregiudizi” io sto parlando di un altro libro, e adesso arrivo al punto. Gay diritti è pregiudizi è una degna e necessaria risposta all’Abc.

Qui c’è il ritorno a Galileo, ai suoi personaggi del “Dialogo sui massimi sistemi del mondo” (Simplicio, Salviati e invece che Sagredo … Sagrado) ed è un aiuto a uscire dal Medioevo e entrare nella modernità dei diritti civili. In questo testo i personaggi discutono intorno a undici tematiche, undici luoghi comuni, undici pregiudizi che circondano il mondo GLBT o alcune sue componenti (gli omosessuali non sono più discriminati, l’omosessualità è una malattia e se ne può guarire, le unioni gay sono una minaccia per la famiglia tradizionale, l’omosessualità è contro natura, il coming-out e l’outing sono atti ideologici, Dio odia i finocchi, gli omosessuali non sono adatti ad allevare bambini, il Gay Pride è pura ostentazione, omosessualità uguale effeminatezza, passività, i gay sono più promiscui, la bisessualità non esiste), supportati da studi scientifici, confrontandoli, discutendoli, senza essere noiosi e pesanti, lasciando anche il giusto spazio alla leggerezza e rendendo, con le diverse opinioni di Salviati e Simplicio quelle che sono le diverse opinioni di discussioni ancora vive all’interno del movimento Gay lesbico, bisessuale, transessuale. Un libro che, per esempio, ci fa notare che, nei paesi in cui le coppie gay sono riconosciute, ci sono più coppie “tradizionali” che si sposano e meno che divorziano. Un libro che, come ha scritto uno degli autori, Sciltian Gastaldi, in una mail della sua mailing-list, “vorrebbe essere una sorta di «libretto rosso» dei diritti delle persone Glbt», che nel nostro paese, sempre inginocchiato a San Pietro, non è poco e io credo ci riesca benissimo!

Valerio Barbini, da L’Ateo n. 1/2006