Il Fiume della Vita

Cos’è l’evoluzione
Richard Dawkins
Sansoni
1995
ISBN: 
9788838316777

PREFAZIONE

  • «…Scrivendo questo libro mi sono proposto di accordare un meritato tributo alla qualità ispiratrice della nostra moderna interpretazione della vita in senso darwiniano. C’è più poesia nella figura dell’Eva Mitocondriale che nel suo omologo mitologico» (pag. 9).

    C’era un fiume che usciva dall’Eden
    Per irrigare il giardino

    Genesi, 2,10

    1. IL FIUME DIGITALE

    • «Il fiume cui alludo con la citazione all’inizio del libro è un fiume di DNA che scorre attraverso il tempo geologico, non attraverso lo spazio. È un fiume di informazioni, non di ossa e di tessuti organici» (pag. 16).

    2. TUTTA L’AFRICA E LA SUA PROGENIE

    • «La scienza condivide con la religione il convincimento di poter rispondere a profondi interrogativi sulle origini, sulla natura della vita e sul cosmo. Ma la rassomiglianza finisce qui. Le convinzioni scientifiche sono suffragate da prove e danno luogo a risultati, ma non è lo stesso per i miti e le credenze (…)
    • «Di tutti i miti delle origini, la storia ebraica del Giardino dell’Eden ha pervaso in tal modo la nostra cultura da riuscire a legare il proprio nome a un’importante teoria scientifica sulla nostra discendenza, detta di “Eva Africana”» (pag. 41).
    • «È la biologia molecolare che ci ha donato la carismatica Eva Africana» (pag. 46)
    • «Eva Africana viene da taluni chiamata Eva Mitocondriale. Senza i mitocondri noi moriremmo in un secondo» (pag. 52).
    • «Che Eva Mitocondriale sia africana oppure no, è importante evitare una possibile confusione con un altro senso per cui è indubbiamente vero che i nostri progenitori provengono dall’Africa. Eva Mitocondriale è un recente progenitore di tutti gli uomini attuali e appartiene alla specie Homo sapiens» (pag. 59)

    3. FAR BENE SENZA FARSI NOTARE

    • «Il creazionismo esercita un’attrattiva duratura, e non è difficile individuarne la ragione» (pag. 65).
    • «Osserviamo alcune strutture biologiche generalmente considerate fragili, e perciò propagandate dai creazionisti. L’esempio della vespa e dell’orchidea è solo uno degli affascinati fenomeni del mimetismo» (pag. 76).
    • «Far bene senza farsi notare. Una caratteristica fondamentale dell’evoluzione è la sua gradualità. È soprattutto una questione di principio. Può accadere, oppure può non accadere, che alcuni episodî evolutivi assumano improvvisamente un nuovo andamento» (pag. 86).
    • «Praticamente, ogni fatto naturale curioso e difficilmente spiegabile potrebbe essere chiamato in causa da chi non crede nel gradualismo evolutivo e nel darwinismo» (ibidem).

    4. LAFUNZIONE DI UTILITÀDI DIO

    • «La natura non è crudele, è solo spietatamente indifferente. Questa è una delle più dure lezioni che un essere umano debba imparare. Noi non riusciamo ad ammettere che gli eventi della vita possano essere né positivi né negativi, né spietati né compassionevoli, ma semplicemente indifferenti alla sofferenza, mancanti di scopo» (pag. 98).
    • «Com’è noto, l’apparente finalismo del vivente ha permeato la classica argomentazione fondata sulla finalità, invocata dai teologi da Tommaso d’Aquino a William Paley, e dai moderni creazionisti» (pag. 99).
    • «L’illusione che vi sia uno scopo è così forte che gli stessi biologi si avvalgono dell’assunzione del buon progetto come strumento di lavoro» (pag. 100).
    • «“Funzione di utilità” è una locuzione tecnica non dell’ingegneria ma dell’economia, e significa “ciò che è massimizzato”. Questo accade perché Homo sapiens è una specie ossessionata dall’idea dello scopo» (pag. 105).
    • «Un buon modo per rappresentare efficacemente il nostro compito è immaginare che le creature viventi siano opera di un Artefice divino e tentare, applicando la progettazione inversa, di comprendere che cosa l’Artefice abbia voluto massimizzare. Qual era la funzione di utilità di Dio?» (pag. 107).
    • «Ogni cosa acquista senso quando si comprenda la vera funzione di utilità: i geni massimizzano la propria sopravvivenza (…) Raramente la funzione di utilità di Dio si rivela come il massimo beneficio per il massimo numero di individui. Essa tradisce le sue origini, radicate nella lotta senza quartiere per un egoistico guadagno» (pag. 121).
    • «I geni non si preoccupano per le sofferenze degli organismi perché in realtà non si preoccupano di nulla» (pag. 129)
    • «I teologi fanno del loro meglio per liquidare un tema preoccupante come il “problema del male” con il conseguente “problema della sofferenza” (…) In un universo di cieche forze fisiche e di duplicazione genetica, alcune persone rimangono danneggiate mentre altre sono fortunate, e in tutto ciò non vi è né ragione né giustizia (…) IL DNA non sa nulla e non si cura di nulla. Il DNA, semplicemente, è. E noi danziamo alla sua musica» (pag. 131).

    5. LA BOMBA DUPLICAZIONALE

    • «Stiamo parlando di Sol, una stella nana gialla della nostra galassia. Noi la chiamiamo Sole (…) Quel suo satellite è la Terra, e l’esplosione avvenuta quattro miliardi di anni fa - la bomba duplicazionale - è la vita» (pag. 134).
    • «Nel nostro pianeta, il primo anello della catena è sempre la sintesi d’una molecola proteica» (pag. 148).
    • «Una più complessa e misteriosa conseguenza del superamento della soglia neuronale è la consapevolezza conscia, che costituisce la Soglia 6, ovvero la Soglia della coscienza. Non sappiamo quante volte questa sia stata raggiunta sul nostro pianeta. Alcuni filosofi ritengono che sia indissolubilmente legata al linguaggio, che sembra essere stato acquisito solo una volta, e precisamente da Homo sapiens, un’antropomorfo bipede» (pag. 152).
    • «È addirittura possibile che la cultura umana abbia innescato una bomba duplicazionale del tutto nuova, con un nuovo tipo di entità autoduplicante - a cui ne Il gene egoista ho dato il nome di meme - che prolifera secondo il canone darwiniano nel fiume della cultura» (pag. 153)

    L’Autore

    Richard Dawkins (1941 Nairobi, Kenya) è un biologo britannico di fama mondiale e docente all’Università di Oxford, autore di opere fondamentali sugli sviluppi della biologia contemporanea, pubblicista e divulgatore scientifico, l’UAAR presentò a suo tempo - sia su l’Ateo che sul proprio sito - la più nota opera L’orologiaio cieco - Creazionismo ed evoluzionimo, cui si rimanda anche per la bibliografia. Negli ultimi anni Dawkins, insieme col filosofo Daniel C. Dennett, ha dato vita al movimento internazione dei Brights, aperto a chiunque si riconosca in una concezione francamente aconfessionale, naturalistica e razionale della vita e dello spirito.

    Selezione a cura di Luciano Franceschetti
    ottobre 2005