La battaglia sul divorzio

Dalla Costituente al Referendum
Diana De Vigili
Franco Angeli
2000
ISBN: 
9788846417718

Questo testo è il racconto di una lotta durata quasi trent’anni. Comincia con le discussioni in seno all’Assemblea costituente per l’approvazione dell’articolo 7 (l’inserimento del riferimento ai Patti Lateranensi). Prosegue con le discussioni sull’articolo 29 e sull’importantissima vittoria riportata dallo schieramento laico, il 23 aprile 1947, con soli tre voti di scarto, che impedì l’inserimento dell’aggettivo “indissolubile” accanto alla parola “matrimonio”. Si sofferma a lungo sulla penosa situazione giuridica delle coppie negli anni Cinquanta, brodo di coltura delle rivendicazioni degli anni Sessanta. E, finalmente, il faticosissimo iter della legge Fortuna-Baslini, la sua approvazione nel dicembre 1970, la sua conferma nel maggio 1974, quando la maggioranza del popolo italiano bocciò le pretese controriformistiche delle gerarchie ecclesiastiche.

La “battaglia sul divorzio” lasciò sul campo due governi, provocò la fine anticipata della quinta legislatura e portò allo svolgimento del primo referendum popolare nella storia repubblicana. Fu una battaglia durissima, la cui storia dovrebbe essere ricordata in un’epoca in cui, contrariamente alle aspettative di trent’anni prima, un governo e un’opposizione sempre meno laici (e sempre meno amati dalla popolazione) si lasciano imporre l’agenda politica dal Vaticano. Fa quasi sorridere leggere quanto scrissero nel 1969 i vescovi italiani, evidentemente sicuri di avere il consenso degli italiani: «I Vescovi ritengono che in uno Stato democratico […] non si possa in ogni caso modificare la struttura fondamentale della famiglia stessa, senza avere direttamente accertato il pensiero o la volontà della maggioranza del popolo». Chissà se il tempo non darà ragione ai vescovi, permettendo ancora una volta ai cittadini di esprimere la propria volontà sul divorzio breve, o sulle unioni di fatto.

Marzo 2005