Ultime Ombre. Pensieri in soluzione atea

Selezione di aforismi ateistici di Giovanni Soriano, tratti dal libro Maldetti. Pensieri in soluzione acida (2007).

  • Il timore e l’ignoranza hanno generato la religione, il bisogno e la sofferenza la tengono in vita.
  • Bisogna ammettere che l’umano non è stato così narcisista da considerarsi un dio, ma che si è accontentato, molto più modestamente, di riconoscersi soltanto un’origine divina.
  • Visto come stanno le cose in questo mondo, non sorprende per nulla che l’umano se ne sia creato uno ideale nell’aldilà.
  • Ogni religione deve la propria sopravvivenza più che al fatto sia creduta vera, al fatto sia creduta utile.
  • Cos’è dio per l’uomo se non un servo fatto padrone, uno schiavo sul trono?
  • Le religioni hanno sempre una domanda alle loro risposte.
  • Un dio non creerebbe: sarebbe già pago di sé stesso.
  • Porgere l’altra guancia, quando non è viltà, è prepotenza fatta a sé stessi.
  • Laddove si dà ancora ascolto alla parola del prete, il meno che si possa dire è che ci si meritano le prediche di un prete.
  • L’unico vero peccato a questo mondo è credere che il peccato esista.
  • La presunzione di alcuni di aspirare ad una vita eterna dovrebbe già bastare a renderli indegni di essa. Certo è, comunque, che basta a renderli indegni di questa vita.
  • Il principale difetto del dio dei cristiani – e non soltanto dei cristiani – è di mancare totalmente di senso dell’umorismo.
  • L’enorme e ridicola presunzione di quelli che parlano come fossero ispirati da dio, e che sanno ciò che questo dio vuole e non vuole.
  • Il credente è un pover’uomo cui necessita di mendicare al cielo ciò che non possiede minimamente in sé.
  • Ci vuole davvero una gran fede per nascondersi grossi dubbi.
  • Dio è la stampella dei paralitici dello spirito.
  • La fede è necessaria per credere in dio contro ogni ragione.
  • Dio non è, semplicemente, un’idea valida, una degna risposta alle nostre domande.
  • Abbiamo bisogno di un dio quanto un pesce di una bicicletta.
  • Il punto fondamentale non è se dio esista o meno, perché per noi non soltanto dio non esiste, ma nemmeno vogliamo esista, e seppure esistesse sapremmo soltanto disprezzarlo.
  • Si dice agnostico chi ha sufficiente coraggio per non credere in dio, ma non ancora abbastanza per negarlo.
  • La parola di dio è troppo antiquata per noi perché si possa continuare a darle ascolto.
  • Siamo giunti, ormai, a non negare più dio, tanto ne siamo lontani, ma soltanto la pretesa di chi vorrebbe affermarne l’esistenza.
  • Se gli umani non si sono ancora stancati di dio, è perché dio resta, mentre gli umani passano…
  • Ancora qualche millennio soltanto, e le religioni di oggi saranno le superstizioni di domani.
  • Per dio è stato fatale il fatto che agli umani non sia riuscito di crearlo perfetto.