Newsletter UAAR n° 20

(31 luglio 2002)

  1. LA CAMERA APPROVA ANCHE LA LEGGE SUL RICONOSCIMENTO DEGLI ORATORI
  2. REFERENDUM VENETO CONTRO IL BUONO SCUOLA
  3. PRIMO MATRIMONIO LAICO «OFFICIATO» DALLUAAR
  4. IL CIRCOLO DI VENEZIA E LA MORTE LAICA
  5. AGGIORNATE DEFINITIVAMENTE LE TESI
  6. NOVITÀ DAL CIRCOLO DI TORINO

1. LA CAMERA APPROVA ANCHE LA LEGGE SUL RICONOSCIMENTO DEGLI ORATORI

Il 16 luglio 2002 la Camera dei deputati ha approvato, con pochissimi voti contrari, il testo di legge sul riconoscimento della funzione sociale degli oratori. La legge passa ora al Senato per l’approvazione definitiva, ed è quindi teoricamente possibile che venga ancora fermata: tuttavia, lo «storico» maggior tradizionalismo di Palazzo Madama porta a ritenere che, purtroppo, essa verrà approvata definitivamente in tempi rapidi (come pure la legge sulla procreazione medicalmente assistita). Il testo del provvedimento è disponibile sul nostro sito.

Riportiamo un significativo passaggio della dichiarazione di voto contrario espressa in aula dall’On. Tiziana Valpiana (RC): «si era partiti con un provvedimento assolutamente grave, che rappresentava di fatto un attentato allo Stato laico e che si cercava di approvare nel disinteresse più assoluto; oggi vi trovate - sì - ad approvare un provvedimento che ancora menziona gli oratori ma che, di fatto, è assolutamente svuotato dei suoi contenuti. Credo che chiunque abbia letto la relazione di accompagnamento al provvedimento iniziale, si renda conto di come questa maggioranza non soltanto proponesse - come fa - una scuola confessionale ma volesse «confessionalizzare» anche il tempo libero dei ragazzi. Va dato atto alla Commissione affari costituzionali di aver richiesto, con il proprio parere, la cancellazione degli articoli 3, 4 e 5 che sono stati espunti dal testo finale. Le disposizioni in essi contenute, privando le regioni di autonomia e di competenze, rappresentavano una proposta del tutto centralista che non dovrebbe corrispondere assolutamente alla volontà e alle convinzioni di questa maggioranza, almeno sulla base di quanto essa dichiara. Si parlava addirittura di protocolli d’intesa con le diocesi, proposta che è stata espunta dal testo finale. Inoltre, dava contributi agli oratori parrocchiali per la gestione ordinaria e contributi in conto capitale per l’acquisto di attrezzature tecnologiche e di attrezzature per l’esercizio delle attività sportive. A questo punto, grazie a tutta una serie di interventi contrari e anche alla mobilitazione che abbiamo chiesto e ottenuto dai gruppi giovanili, nonché dalle istanze delle associazioni giovanili non confessionali, in questa legge tutto questo è stato tolto e rimane solo un riconoscimento di bandiera che non corrisponde, fortunatamente, a nulla dal punto di vista economico… Devo lamentare di aver chiesto in Commissione, quando abbiamo audito la CEI e tutte le altre confessioni religiose con cui il nostro Stato ha delle convenzioni, l’audizione informale anche della UAAR, l’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti, e di non avere avuto ascolto da parte della presidenza della Commissione in questa mia richiesta, che penso, invece, andasse nel senso di considerare che nel nostro paese esistono 7 milioni di cittadini che esplicitamente si dichiarano non credenti (e io credo sono molto di più nella pratica quelli che lo sono) e che decidono di non delegare la crescita, l’educazione e la socializzazione dei propri figli alle parrocchie: questi hanno diritto che i soldi e gli immobili dello Stato vadano dati anche ad altre associazioni e ai centri sociali».

2. REFERENDUM VENETO CONTRO IL BUONO SCUOLA

Il 6 ottobre si terrà nel Veneto il referendum per l’abrogazione della legge regionale 19 gennaio 2001, n.1, che ha introdotto il buono scuola anche in questa regione.

Nei due anni precedenti la legge vi era stata una forte diminuzione nelle iscrizioni nelle scuole cattoliche del Veneto. Dal 1998 al 1999 si era avuto un calo di 430 studenti, e di oltre 500 dal 1999 al 2000, l’equivalente del quattro per cento in due anni.

Grazie alla legge regionale, le iscrizioni nelle scuole cattoliche del Veneto sono aumentate di circa mille unità nell’anno scolastico 2001-2002. Tre su quattro iscritti alle scuole private hanno chiesto il buono regionale ed il 91 per cento dei richiedenti lo ha avuto. Il contributo regionale ha coperto circa la metà del costo d’iscrizione, valutato mediamente in quattro milioni e mezzo di lire. Ufficialmente è un aiuto alle famiglie, in realtà è un finanziamento alla scuola privata.

Il circolo UAAR di Verona, in occasione delle sue manifestazioni, aveva collaborato in modo determinante alla raccolta delle firme: sono ora in corso contatti tra i circoli veneti dell’UAAR per coordinare i modi e i tempi della partecipazione della nostra associazione alle attività del comitato promotore. Chiunque fosse interessato può rivolgersi, via e-mail, all’indirizzo verona@uaar.it.

3. PRIMO MATRIMONIO LAICO «OFFICIATO» DALLUAAR

Ne ha dato notizia anche la stampa (Unità, 25 luglio): il 21 luglio è stato officiato al Castello di Burio, vicino Asti, il primo matrimonio laico-umanista in Italia.

È questo un istituto nord-europeo, molto diffuso nei paesi non cattolici (Regno Unito, Olanda, Scandinavia): alla firma in Municipio segue una cerimonia privata che i due sposi personalizzano secondo i propri gusti, e che prevede la presenza di un «officiante» laico, che legge un testo preparato dalla coppia stessa. In poche parole, una cerimonia che non ha assolutamente nulla di liturgico, ma molto di umanissima (e umanistica) voglia di divertirsi.

La prima coppia a fare un passo di questo tipo non poteva che provenire dall’estero (Susie e Scott, inglesi): e la prima associazione chiamata ad «officiare» non poteva che essere l’UAAR, nella persona della sua vicesegretaria, nonché responsabile dei rapporti internazionali, Vera Pegna.

4. IL CIRCOLO DI VENEZIA E LA MORTE LAICA

La battaglia dei soci veneziani per la creazione di un luogo destinato esclusivamente ai funerali laici ha fatto un ulteriore passo avanti, con il sopralluogo effettuato giovedì 11 luglio all’ex chiesa di Santa Maria del Pianto, il luogo individuato a tale scopo dall’amministrazione. All’incontro hanno partecipato rappresentanti del Comune, dell’UAAR, della So.Crem. e di altre associazioni laiche.

Il Comune di Venezia ha stipulato un protocollo con l’ASL 12 che prevede la concessione dell’immobile per la durata di 12 anni, rinnovabili ed in comodato gratuito, per destinarlo a luogo delle cerimonie funerarie civili. Restano a carico del Comune gli oneri tecnici e manutentori per rendere agibile l’immobile e accessibile dalla fondamenta: la stima dei lavori per un primo intervento di recupero è stimata in un miliardo di vecchie lire.

Il segretario del nostro Circolo lagunare ha fatto notare che, benché sia importante il recupero di quest’edificio per il suo valore storico e artistico, è altrettanto importante non dimenticare o sottovalutare il fine del progetto stesso, che non è solo quello di restaurare e rendere accessibile il manufatto architettonico in questione ma di dare alla città uno spazio degno e decoroso dove si possano svolgere i funerali civili.

I problemi nascono dalla mancanza di consapevolezza sulla necessità di un posto in cui non siano presenti simboli religiosi (nella fattispecie, affreschi e altari), considerati, per il loro valore artistico e storico, presenze accettabili ed inevitabili. La soluzione proposta dal Comune è la loro copertura con alcuni tendaggi. L’UAAR è ovviamente soddisfatta per questo progetto, che si augura sia esteso molto presto anche ad altre località italiane nelle quali è in corso una discussione sulla materia, ma non può non sottolineare come i luoghi proposti siano invariabilmente ex edifici di culto.

Il Circolo di Venezia ricorda infine anche i problemi legati alla cremazione, venuti a galla dopo l’approvazione, lo scorso anno, della legge di riforma numero 130. Deve essere ancora emanato il regolamento di attuazione che permetterà la consegna dell’urna cineraria ai congiunti del defunto e la custodia ed eventuale dispersione delle ceneri in natura al di fuori dei recinti cimiteriali. Inoltre, resta la questione dell’introduzione di una vera e propria tassa, che rischia di frenare, unitamente alla mancanza di strutture adeguate, la diffusione della cremazione sul territorio nazionale.

5. AGGIORNATE DEFINITIVAMENTE LE TESI

Il 14 luglio a Firenze si è tenuta una riunione del Comitato di Coordinamento dell’UAAR.

Preceduta da un Congresso straordinario, convocato in realtà esclusivamente per ragioni formali (il cambiamento della sede sociale), il Comitato ha provveduto all’approvazione definitiva delle tesi dell’associazione.

Le nuove tesi erano state approvate dal Quarto Congresso nazionale dell’associazione, svoltosi lo scorso novembre. Il Congresso aveva tuttavia raccolto una serie di suggerimenti migliorativi, che una commissione allo scopo nominata ha poi provveduto ad inserire all’interno del testo originario.

La versione aggiornata è ovviamente disponibile anche sul nostro sito.

6. NOVITÀ DAL CIRCOLO DI TORINO

Il 29 giugno 2002 si è svolta una riunione dei soci UAAR di Torino e Provincia, con l’obbiettivo di rilanciare l’attività del proprio Circolo. Nuovo coordinatore è stato nominato Giuseppe Arlotta.
L’indirizzo e-mail del Circolo è torino@uaar.it.