Newsletter UAAR n° 86

 

In questo numero:

1. CROCIFISSO: GRANDI PRESSIONI SULLA GRANDE CAMERA

2. CONTINUA LA CAMPAGNA DI SBATTEZZO

3. IL TRIBUNALE DI PADOVA NEGA IL DIRITTO ALLORA ALTERNATIVA

4. NUOVA VESTE GRAFICA PER IL SITO UAAR

5. VERSO IL IX CONGRESSO UAAR

6. FLASH: DUE MESI DI ATTIVITÀ UAAR

7. FLASH: DUE MESI DI ATTIVITÀ ONLINE

 

 

1. CROCIFISSO: GRANDI PRESSIONI SULLA GRANDE CAMERA

 

Giornata di udienze, oggi, alla Grande Chambre della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, chiamata a dibattere del ricorso presentato dal governo italiano contro la sentenza con cui lo scorso novembre la Corte ha sancito che la presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche costituisce una violazione dei diritti umani. Come noto, la sentenza della Corte di Strasburgo fu emanata in seguito all’azione legale promossa da una socia UAAR e appoggiata dall’associazione.

La Chiesa cattolica ha posto in essere enormi pressioni. Il ricorso del Governo alla Grande Chambre, infatti, oltre che dalle Acli, è stato sostenuto anche da dieci stati: Armenia, Bulgaria, Cipro, Grecia, Lituania, Malta, Principato di Monaco, Romania, Russia e San Marino: il sito cattolico Zenit ha annunciato con soddisfazione che si tratta «di un’alleanza tra cattolici e ortodossi». È stata invece respinta la richiesta della Federazione umanista europea (di cui l’UAAR fa parte) di costituirsi come terza parte a favore dei ricorrenti. In pratica, i ricorrenti si trovano contro al Presidente della repubblica, al Governo, all’opposizione (il Partito democratico si è così espresso tre mesi fa), alla Chiesa cattolica, a quella ortodossa e ad altri dieci stati europei. Il 29 giugno è scesa in campo anche la Padania, organo ufficiale della Lega Nord, accusando in pratica l’UAAR di fare il gioco dell’islam. Ciononostante non è il caso di scoraggiarsi, perché si tratta di un ricorso presentato in nome delle buone ragioni laiche, contro un paese che ha nella laicità dello Stato un supremo principio costituzionale. Ma solo a parole.

I mezzi di informazione di tutta Europa stanno seguendo il caso, ritenuto di fondamentale importanza per il futuro della laicità di tutti gli stati che hanno sottoscritto la Convenzione europea sui diritti dell’uomo. La sentenza non sarà comunque pronunciata prima di almeno tre mesi.

 

 

2. CONTINUA LA CAMPAGNA DI SBATTEZZO

 

Dopo il successo delle edizioni 2008 e 2009, a cui hanno complessivamente aderito quasi duemila cittadini, l’UAAR ha deciso di organizzare il 25 ottobre 2010 la terza giornata nazionale dello sbattezzo. ‘Sbattezzo’ significa cancellazione degli effetti civili del battesimo, ossia l’elementare diritto, sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e riconosciuto da un provvedimento del Garante per la privacy, di poter abbandonare una confessione religiosa: nel caso specifico, di non essere più considerati dallo Stato come “sudditi” della Chiesa, “obbedienti” e “sottomessi” alle gerarchie ecclesiastiche, come recita il Catechismo.

Ricordiamo che la data dell’iniziativa è stata scelta in ricordo di quanto accadde il 25 ottobre 1958, giorno in cui la Corte d’appello di Firenze assolse il vescovo di Prato, che aveva denigrato pubblicamente due giovani che vollero sposarsi civilmente. E lo assolse non perché non li aveva diffamati, ma perché i coniugi erano “suoi sudditi, perché battezzati”: e dunque liberamente denigrabili da parte dell’autorità ecclesiastica. Tutte le informazioni utili per aderire sono pubblicate alla pagina

http://www.uaar.it/news/2010/06/02/ottobre-2010-terza-giornata-nazionale-dello-sbattezzo.

Nel frattempo l’UAAR ha lanciato il sito “Sbattezzo counter” (http://sbattezzati.it/), che offre la  possibilità di condividere con altri la soddisfazione per aver definitivamente abbandonato la Chiesa cattolica. Il sito consente di pubblicare il proprio sbattezzo su una bacheca virtuale (http://sbattezzati.it/sbattezzi/nuovo) e incrementare così il contatore degli sbattezzati d’Italia.

Nonostante molti italiani si siano già sbattezzati (l’UAAR li stima in quasi ventimila), il fenomeno non accenna affatto a ridimensionarsi. In aprile si è toccato il record assoluto nel numero di download del modulo: 5.500 in un solo mese, e si sono intensificate anche le telefonate e le e-mail. La novità significativa è l’aumento di cittadini che contattano l’UAAR per sbattezzarsi pur continuando a dichiararsi credenti, per quanto delusi dalla Chiesa: sembra dunque abbastanza probabile che lo scandalo-pedofilia stia provocando effetti significativi sulla fede degli italiani.

 

 

3. IL TRIBUNALE DI PADOVA NEGA IL DIRITTO ALLORA ALTERNATIVA

 

Un ricorso per discriminazione presentato da due genitori che avevano chiesto inutilmente l’attivazione delle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica, sostenuto dall’UAAR, è stato respinto all’inizio di giugno dal tribunale di Padova. Secondo il giudice monocratico, dott. ssa Sacchetto, non esiste un diritto soggettivo ad avere l’ora alternativa (”sussiste discrezionalità nella scelta”), e la scuola può dunque organizzare liberamente il tempo dei non avvalentisi, compatibilmente con le risorse disponibili (la scelta, secondo la corte, “necessariamente risente della disponibilità dei mezzi economici”). Di qui, a suo dire, l’assenza di discriminazione a carico dello studente. Il giudice ha inoltre condannato al pagamento delle spese i ricorrenti.
La sentenza si pone in diretta contrapposizione con quanto recentemente stabilito dal Consiglio di Stato, che ha esplicitamente evidenziato che “la mancata attivazione dell’insegnamento alternativo può incidere sulla libertà religiosa dello studente o delle famiglia”: il testo di quest’ultima sentenza è stato prodotto nel corso del procedimento, ma è stato ignorato dal giudice. Il provvedimento verrà comunque appellato.

 

 

4. NUOVA VESTE GRAFICA PER IL SITO UAAR


 

Dal 6 giugno il sito UAAR ha una nuova veste grafica. Nei giorni successivi è stata lanciata la nuova sezione “Opinioni” (http://www.uaar.it/news/category/opinioni/) che ha già raccolto contributi di Carcano, Odifreddi, Orioli, Vallocchia, Buffoni. Nei prossimi mesi saranno progressivamente creati nuovi spazi.

 

 

5. VERSO IL IX CONGRESSO UAAR

 

Il IX congresso UAAR si svolgerà a Varese, presso l’Atahotel, domenica 31 ottobre e lunedì 1 novembre 2010. Sarà preceduto dall’assemblea dei circoli (riservata a coordinatori regionali e di circolo, cassieri di circolo e referenti) che si svolgerà sabato 30 ottobre. Il Congresso è aperto a tutte le socie e i soci iscrittisi all’UAAR per l’anno 2010 entro il 31 maggio. Le assemblee precongressuali si svolgeranno preso circoli e referenti tra venerdì 10 settembre e domenica 10 ottobre 2010.

 

 

6. FLASH: DUE MESI DI ATTIVITÀ UAAR

 

Oltre a quanto accennato qui sopra, segnaliamo altre iniziative che hanno visto come protagonista l’UAAR durante maggio e giugno:

- la pubblicazione del numero 3/2010 de “L’Ateo”, il bimestrale dell’UAAR (www.uaar.it/uaar/ateo);

- gli incontri che l’associazione ha organizzato ogni giovedì sera presso la sede di Roma, in via Ostiense 89, fino al 20 maggio. I video di tali incontri sono visionabili alla pagina www.uaar.it/uaar/incontrigiovedi. Per conoscere il programma dei prossimi incontri occorre invece consultare il calendario eventi UAAR (www.uaar.it/event);

- la partecipazione di Adele Orioli, responsabile delle iniziative giuridiche UAAR, alla puntata dell’1 giugno de “La vita in diretta”, su RaiUno, dedicata al tema dei crocifissi;

- i tanti momenti informativi sull’Otto per Mille organizzati dai circoli UAAR;

- le presentazioni della cosiddetta “seconda Sindone” a Brescia, Bergamo e Roma, e il dibattito sulla sindone co-organizzato all’università di Bari;

- l’attivazione di Liberi di scegliere, campagna UAAR dedicata al testamento biologico (http://www.uaar.it/uaar/campagne/liberi-di-scegliere);

- la censura dei manifesti che il circolo UAAR di Pescara ha chiesto di affiggere a Sulmona per criticare lo spreco di fondi pubblici per la visita del papa; i manifesti saranno affissi soltanto dopo che la visita avrà avuto luogo;

- la solidarietà espressa dal circolo UAAR di Taranto al proprio sindaco, Ippazio Stefano, attaccato da un sacerdote per non aver partecipato ai festeggiamenti di san Cataldo e di aver ridotto gli spazi autorizzati per la processione del Corpus domini.

 

I tanti eventi organizzati dai circoli UAAR sono documentati alle pagine www.uaar.it/event/2010/05 (maggio) e www.uaar.it/event/2010/06 (giugno).

 

 

7. FLASH: DUE MESI DI ATTIVITÀ ONLINE

 

- Aggiornamento quotidiano delle Ultimissime (www.uaar.it/news);

- funzionamento quotidiano dei forum UAAR (http://forum.uaar.it);

- confronto quotidiano sulle mailing list [ateismo] (aperta a tutti); [uaar] (riservata ai soci UAAR); [circoliuaar] (riservata agli attivisti dei circoli UAAR);

- aggiornamento quotidiano del gruppo UAAR su Facebook (www.facebook.com/group.php?gid=49322830960);

- aggiornamento frequente del canale UaarIt su YouTube (www.youtube.com/user/uaarit);

- organizzazione di diversi sondaggi on-line (www.uaar.it/poll);

- aggiornamento della sezione “comunicati stampa” (www.uaar.it/uaar/comunicati_stampa);

- pubblicazione di una prima scheda informativa sulla pedofilia, curata da Francesco D’Alpa (http://www.uaar.it/ateismo/controinformazione/abusi-sessuali-Chiesa-catt…);

- pubblicazione della versione italiana del “passaparola” basato sulla lettera scritta da Elisabeth Badinter “alle musulmane velate d’Occidente” (http://www.uaar.it/laicita/velo/burqa.ppt: applicazione Powerpoint, 676 kb).

 

 

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