Campagna “Viviamo bene senza D”

A distanza di quattro anni dalla famosa (e censuratissima) campagna dei cosiddetti “ateobus” l’Uaar torna a proporre messaggi pubblicitari incentrati sui diritti dei non credenti. Una grande immagine giallo-nera (i colori sociali Uaar) che ricorda ai cittadini che “dieci milioni di italiani vivono bene senza D”. E che “quando sono discriminati, c’è l’Uaar al loro fianco”.

Perché questa campagna? “Viviamo in una società in cui i non credenti sono ritenuti pochi, sono presentati negativamente e sono spesso oggetto di disparità di trattamento”, spiega Raffaele Carcano, segretario Uaar. “Con la nostra campagna vogliamo invece ribadire che in Italia vivono (generalmente bene) circa dieci milioni di non credenti, e che c’è chi si impegna per eliminare le discriminazioni nei loro confronti”.

Un messaggio d’impatto, perché non tutti sono disposti ad accettare che si rivendichi orgogliosamente la propria incredulità. Anzi, capita non raramente che non solo religiosi, ma anche politici, opinionisti, addirittura giudici sostengano che persino la semplice, pubblica manifestazione di non credenza in D può costituire un’offesa al sentimento religioso dei credenti. “Forse i credenti sono più permalosi di atei e agnostici”, conclude ironicamente Carcano: “ebbene, questa pubblicità costituisce per loro un’occasione per smentirlo”.

La campagna è stata ideata dalla creative agency Zowart.

Contatto stampa: uffstampa@uaar.it

 

Manifesto 6×3: PNG

 

Le città che hanno visto i nostri manifesti:

Milano

Affissione in piazza Ospedale Maggiore.

 

 

Cagliari

Bologna

Bari

Ancona (atti di vandalismo)

Roma

Firenze

Verona (una affissione da privati, censura della giunta nelle postazioni comunali)

Torino

Porcia (Pn) Affissioni vandalizzate

Ragusa

La Spezia

Parma