Settimana Anticoncordataria 2003

8-18 FEBBRAIO 2003

Anche quest’anno, la UAAR - Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, invita i cittadini che si oppongono ai privilegî e alle discriminazioni basate sulle convinzioni filosofiche (anche atee) e sulle credenze religiose a partecipare alle manifestazioni indette nel quadro della Settimana Anticoncordataria.

I Patti lateranensi firmati l’11 febbraio del 1929 tra il governo fascista e la Chiesa Cattolica Apostolica Romana hanno significato una doppia iattura: per il mondo la nascita dello “Stato della Città del Vaticano”, che fa del cattolicesimo l’unica religione al mondo a essere rappresentata all’ONU dove conduce la sua politica oscurantista; per l’Italia il Concordato, modificato poi dal governo Craxi il 18 febbraio 1984. Da allora il cattolicesimo non è più la religione ufficiale dello Stato (anche se di fatto nessuno se ne accorge), ma in compenso la Chiesa cattolica ha ottenuto l’insegnamento della religione anche nelle scuole materne e il prelievo dell’8 per mille del gettito IRPEF.

Nel mese di febbraio cadono anche altre date importanti per i laici italiani, come la proclamazione della Repubblica Romana (9 febbraio 1849) che ha abrogato per la prima volta il potere temporale del papa, e la messa al rogo di Giordano Bruno in piazza Campo de’ Fiori da parte della Chiesa Cattolica Apostolica Romana (17 febbraio 1600).

La data del 12 febbraio è stata proclamata giornata mondiale del Darwin Day, per ricordare Charles Darwin (nato il 12 febbraio 1809) e la sua teoria dell’evoluzione, che tanto ha contribuito all’emancipazione degli uomini e che si contrappone a quella creazionista, antiscientifica, proclamata dalle religioni.

L’UAAR partecipa al Darwin Day con un convegno dedicato allo scienziato.

L’UAAR sarà presente dall’8 al 18 febbraio di pomeriggio in piazza Campo de’ Fiori e di mattina a piazza Navona, per incontrare i cittadini interessati alle iniziative portate avanti dai movimenti che si battono, in Italia e in Europa, a favore della laicità delle istituzioni e di una democrazia più avanzata.