Newsletter UAAR n° 99

Numero 99 (30 novembre 2011)

 

In questo numero

1. UN ESECUTIVO TARGATO CEI

2. IL CONSIGLIO DI STATO RAGIONE ALLUAAR

3. ATTIVATA L’AREA SHOP SUL SITO UAAR

4. LA GIORNATA NAZIONALE DEL TESTAMENTO BIOLOGICO

5. GENOVA, TRA DISASTRI E DENARO

6. “NOI SIAMO KHALID…”

7. FLASH: UN MESE DI ATTIVITÀ UAAR

8. FLASH: UN MESE DI ATTIVITÀ ONLINE

 

1. UN ESECUTIVO TARGATO CEI

Che il quarto governo Berlusconi non si distinguesse per l’elevato tasso di laicità è noto a tutti; basti ricordare la decisa reazione alla sentenza di primo grado della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo sul crocifisso, che aveva dato ragione ai nostri soci, e l’impegno profuso nel tentativo di varare una legge che impedisse di interrompere lo stato di non-vita di Eluana Englaro. Per non parlare delle nette prese di posizione a favore delle scuole private cattoliche. Con il nuovo governo tecnico affidato a Mario Monti, però, il carattere confessionale sembra essersi addirittura accentuato, e lo dimostra la grande soddisfazione dei vescovi espressa nella nota pubblicata dalla SIR, l’agenzia di stampa cattolica. Nel nuovo esecutivo hanno infatti trovato posto personalità di spicco del mondo cattolico come Lorenzo Ornaghi, Andrea Riccardi, Renato Balduzzi e Piero Giarda, oltre che Corrado Passera, anch’egli (come Ornaghi e Riccardi) relatore al convegno di Todi del forum delle associazioni cattoliche, autorevolmente presieduto dal cardinal Bagnasco.

L’UAAR ha espresso il suo commento sulla composizione della nuova squadra di governo con un comunicato stampa in cui il suo segretario, Raffaele Carcano, ha spiegato che, finché questo governo non estenderà anche alla Chiesa cattolica i sacrifici annunciati, sarà lecito chiamarlo “governo Bagnasco”. La presa di posizione è stata ripresa da diversi organi di stampa: in particolare, la definizione “governo Bagnasco” è stata criticata dal vaticanista Paolo Rodari sul Foglio del 29 novembre, nell’articolo dal titolo Tra silenzi e Avvenire, i dubbi della Cei sul cattolicissimo governo Monti.

Il settimanale Left, sotto il titolo Non vogliamo morire democristiani, ha poi pubblicato un’intervista al segretario UAAR Raffaele Carcano sul nuovo esecutivo, in occasione dell’uscita del suo ultimo libro, Liberi di non credere. Sabato 26 l’intervista è stata citata a sua volta a Pagina 3, programma culturale di Rai Radio Tre.

 

2. IL CONSIGLIO DI STATO RAGIONE ALLUAAR

La suprema corte amministrativa italiana ha emesso nei giorni scorsi una sentenza con la quale ha accolto il ricorso presentato dall’UAAR contro una decisione del TAR del Lazio del 2009. Il nodo del contendere era il rifiuto da parte del Consiglio dei Ministri di prendere in considerazione la richiesta di Intesa presentata dall’UAAR ai sensi dell’art. 8 della Costituzione; l’associazione presentò ricorso presso il TAR contro il rifiuto, ma il TAR sentenziò che il diniego del governo era da considerarsi «atto politico», e come tale non suscettibile di sindacato giurisdizionale. Secondo il Consiglio di Stato, invece, la scelta dell’Amministrazione non è insindacabile ma presenta i tratti tipici della discrezionalità valutativa, dunque il giudice ha pieno titolo per decidere entrando nel merito della legittimità della decisione politica.

Il TAR dovrà adesso pronunciarsi sul diniego alla richiesta di un’intesa con l’UAAR che, qualora stipulata, aprirebbe all’associazione la possibilità di intervenire su questioni fondamentali come la presenza della religione a scuola, l’assistenza morale nelle strutture obbliganti, il diritto matrimoniale, la libertà di espressione, la tutela penale del sentimento religioso.

 

3. ATTIVATA L’AREA SHOP SUL SITO UAAR

Ha preso il via durante il mese di novembre il nuovo shop online dell’UAAR, un’area del sito dedicata alla vendita di gadget promozionali di vario genere. Navigando al suo interno è possibile scegliere tra i numerosi capi di abbigliamento prodotti da Altraq, una cooperativa di commercio equo e solidale, nella nuova linea grafica disegnata da Marcella Saddi; sono inoltre disponibili gadget vari (borse, tazze, mousepad, portachiavi, …), numeri arretrati della nostra rivista L’Ateo e, dulcis in fundo, il calendario UAAR 2012 disegnato in esclusiva da Sergio Staino.

È un nuovo modo per sostenere indirettamente l’UAAR la cui mancanza ci era già stata fatta notare da diversi soci e che va ad affiancarsi alle altre modalità di sostegno indiretto descritte alla pagina “sostegno all’associazione” sul nostro sito.

 

4. LA GIORNATA NAZIONALE DEL TESTAMENTO BIOLOGICO

La prima Giornata nazionale del testamento biologico, organizzata dal Coordinamento Laico Nazionale e sponsorizzata anche dall’UAAR, si è svolta sabato 19 novembre presso il Teatro Palamostre a Udine. All’insegna dello slogan “sulla mia vita scelgo io” e nell’imminenza dell’approvazione di una legge che nega tale scelta, la Giornata ha voluto focalizzare l’attenzione sul diritto di decidere quali cure ricevere e quali no nel caso in cui si dovesse perdere la capacità di farlo consciamente.

La registrazione completa degli interventi è stata pubblicata sul sito di Radio Radicale; nell’articolo sulle nostre Ultimissime si può vedere un estratto del documentario 7 giorni sulla vicenda di Eluana Englaro, proiettato in chiusura dell’evento. C’è anche uno slideshow su Flickr con alcune foto dell’evento.

 

5. GENOVA, TRA DISASTRI E DENARO

In seguito all’ondata di maltempo che ha avuto effetti catastrofici sul capoluogo ligure i vescovi italiani hanno annunciato di aver stanziato un milione di euro per contribuire alla gestione dell’emergenza. Naturalmente la notizia è subito rimbalzata su tutte le testate giornalistiche, nella maggior parte dei casi con enfasi sproporzionata. Ragion per cui l’UAAR ha pubblicato una nota per evidenziare che la cifra stanziata corrisponde a meno di un millesimo del denaro che la CEI incamera dal solo 8 per mille, e per far altresì notare che già in occasione del terremoto in Abruzzo la CEI ha ottenuto dal governo ben 66 milioni dall’8 per mille devoluto allo Stato, a fronte di un «modesto» contributo di appena 5 milioni.

Tra l’altro, proprio a Genova l’arcidiocesi è riuscita a far crescere artificiosamente il numero dei suoi fedeli (a suo dire sarebbero 611.000 su una popolazione di 609.000), evidentemente nel tentativo di rosicchiare quote sui contributi comunali a danno dei Testimoni di Geova. La diocesi ha dovuto ascoltare anche le proteste degli inquilini a cui ha aumentato gli affitti.

Da rilevare anche un articolo di Libero che ha attaccato la sindaco Marta Vincenzi citando a sproposito l’UAAR, e uno sul blog ultracattolico Pontifex in cui si l’alluvione è stata definita un castigo divino inviato alla città del «comico Crozza che aveva scherzato con i santi e la Madonna».

 

6. “NOI SIAMO KHALID…”

Khalid Saeed e sua moglie Asia sono pakistani di famiglie musulmane ma non credono in Dio. Nel 2009 si sono visti costretti a fuggire dal Pakistan, dove Khalid faceva il venditore di auto, perché da allora l’apostasia è considerata reato e punita con la pena di morte. La famiglia Saeed si è quindi diretta verso la Svezia, paese dove il fratello di Khalid ha vissuto a lungo, chiedendo asilo politico come perseguitati. La Svezia ha però purtroppo rigettato la richiesta di asilo e dunque la famiglia corre adesso il rischio di essere rimpatriata. Con tutti i rischi del caso.

L’associazione umanista svedese, insieme con le federazioni FHE e IHEU di cui fa parte anche l’UAAR, si sono mobilitate per chiedere al governo svedese di rivedere la sua decisione. A supporto di questa azione è stato creato il sito We are Khalid… ed è stata altresì avviata una petizione di cui chiediamo la sottoscrizione a soci e simpatizzanti.

 

7. FLASH: UN MESE DI ATTIVITÀ UAAR

Oltre a quanto scritto in precedenza, segnaliamo:

- l’analisi con cui Valentino Salvatore, sulle Ultimissime UAAR, ha smentito l’affermazione di Avvenire secondo cui gli italiani sarebbero più credenti, in quanto le stesse inchieste citate dal quotidianoi dei vescovi mostrano che sta avvenendo esattamente il contrario;

- l’avvio del ciclo di workshop formativo in tre parti riservato ai soci UAAR che intendono celebrare riti laici nel nord Italia.

Gli impegni dei circoli UAAR sono documentati sul calendario appuntamenti del sito UAAR. Tra le attività svolte dai circoli ricordiamo in particolare:

- l’inaugurazione della sala del commiato ad Ancona, ottenuta grazie a una petizione del circolo UAAR;

- il debutto, il 4 novembre al Teatro della Quattordicesima, di Sospesi tra terra e cielo, uno  spettacolo sui diritti civili realizzato dall’Associazione Culturale immaginARTE, che per l’occasione ha avuto come ospiti di eccezione Mina Welby e Beppino Englaro. L’evento è stato sostenuto dall’UAAR;

- l’intervento del circolo UAAR di Napoli sull’apertura di un impianto di cremazione nel capoluogo campano;

- la pubblicazione del video della tavola rotonda sul tema Libertà di coscienza e servizi pubblici nello stato laico, organizzata da SEL e dal circolo UAAR di Pisa;

- la pubblicazione del video sulla conferenza del prof. Luigi Garlaschelli sul tema È possibile rifare la Sindone?, organizzata dai circoli UAAR di Padova, Treviso, Venezia in collaborazione con il Circolo Bertrand Russel di Treviso;

- i concorsi di poesia e fotografia istituiti dal circolo UAAR di Venezia; la scadenza per la presentazione delle proprie opere è il prossimo 31 dicembre.

Segnaliamo infine le trasmissioni radiofoniche curate dai circoli UAAR:

- Bari, Gli svitatei, sulla piattaforma Spreaker;

- Brescia, Senza Dio, liberi tutti, su Radio Onda d’urto;

- Livorno, Testa o croce, su RadioCage;

- Reggio Emilia, On the Ratio, su Radio Rumore;

- Roma, Liberi di non credere, su Radio Città Aperta.

 

8. FLASH: UN MESE DI UAAR ONLINE

- Ultimissime, aggiornate quotidianamente;

- confronto quotidiano sul Forum UAAR e sulla mailing list [ateismo] (aperti a tutti); la mailing list [uaar] (riservata ai soci UAAR); [circoliuaar] (riservata agli attivisti dei circoli UAAR);

- pagina UAAR su Facebook;

- canale UaarIt su YouTube;

- Non credo proprio!, la pagina UAAR su Tumblr;

- comunicati stampa;

-pubblicazione sul nostro sito delle tre tesi vincitrici del Premio di laurea UAAR 2011. I tre elaborati sono i seguenti: Il principio di laicità. Stato, confessioni religiose e singoli, di Matteo Visigalli; L’insostenibile leggerezza del genere. Omosessualità e genitorialità, nodi cruciali di un’identità in divenire, di Laura Castagnoli; Cattolici praticanti, non praticanti e atei: un’analisi descrittiva, di Laura Salvadori;

- pubblicazione della recensione del libro Liberi di non credere del segretario UAAR Raffaele Carcano;

- pubblicazione della recensione del libro Il senso della vita senza Dio. Prendere Darwin sul seriodi Steve Stewart-Williams;

- pubblicazione della recensione del libro Cosa loro di Sebastiano Canetta ed Ernesto Milanesi.