Newsletter UAAR n° 64

(31 gennaio 2007)

  1. I DARWIN DAY UAAR 2007
  2. L’UAAR CHIEDE UN INCONTRO AL PRESIDENTE NAPOLITANO
  3. AUDIZIONE UAAR IN PARLAMENTO
  4. STAZIONE TERMINI, CRONACA DI UNA BATTAGLIA
  5. AL VIA LA VII SETTIMANA ANTICONCORDATARIA UAAR
  6. PREMIO DI LAUREA UAAR
  7. CONSULTA GIOVANILE RELIGIOSA
  8. FLASH: UN MESE DI ATTIVITÀ UAAR
  9. FLASH: UN MESE DI AGGIORNAMENTI SUL SITO

1. I DARWIN DAY UAAR 2007

Ritorna l’appuntamento con i Darwin Day UAAR, le giornate per la scienza organizzate dall’UAAR insieme alle librerie Feltrinelli in occasione del compleanno di Charles Darwin: conferenze, dibattiti e incontri con scienziati e personalità della cultura che si terranno in contemporanea in una ventina di città italiane. La presentazione dell’iniziativa si è tenuta martedì 16 gennaio, a Milano, alla libreria Feltrinelli di piazza Piemonte. Erano presenti il segretario UAAR Giorgio Villella, l’etologo Dànilo Mainardi e Armando Massarenti, responsabile della pagina di scienza e filosofia del supplemento domenicale del Sole24Ore. Insieme a loro, i musicisti del Banco del Mutuo Soccorso, il gruppo rock che nel 1972 pubblicò l’album Darwin!.

I Darwin Day UAAR si terranno, come sempre, intorno alla data del 12 febbraio, anniversario della nascita di Charles Darwin. È questo il quinto anno in cui l’UAAR organizza la manifestazione.

Il programma della manifestazione (al momento ancora provvisorio) è stato pubblicato alla pagina www.uaar.it/uaar/darwin_day/2007.

2. L’UAAR CHIEDE UN INCONTRO AL PRESIDENTE NAPOLITANO

Dopo le dichiarazioni di lunedì 29 gennaio del presidente Giorgio Napolitano, a proposito dell’opportunità di trovare un’intesa con la Chiesa cattolica sulla legge per le unioni di fatto, l’UAAR ha chiesto formalmente di essere ricevuta al Quirinale. Scopo dell’incontro, esprimere al Presidente della Repubblica il disagio degli atei e degli agnostici italiani per la scarsa considerazione in cui è tenuto il principio costituzionale di laicità dello Stato.

L’UAAR ha apprezzato la cautela del Presidente della Repubblica nell’intervenire nel dibattito sulle unioni di fatto. Ma non può fare a meno di nascondere il suo disappunto di fronte all’invito del Presidente «a tenere conto delle preoccupazioni del Papa e dalle alte gerarchie della Chiesa». In una lettera inviata ieri al presidente Napolitano, il segretario nazionale dell’UAAR Giorgio Villella ha ricordato che «accordare un privilegio alle opinioni sostenute da chi rappresenta una parte, per quanto consistente, della popolazione, non è una concreta attuazione del supremo principio costituzionale della laicità dello Stato e delle istituzioni». Inoltre, cercare un dialogo con le alte gerarchie della Chiesa, che più volte hanno definito le proprie opinioni in materia «principî non negoziabili», appare ai laici italiani un’impresa destinata ad avere scarso successo. Per tutto questo l’UAAR, in veste di unica organizzazione nazionale che riunisce atei e agnostici, ha chiesto al Presidente della Repubblica di poter discutere insieme a lui, tramite una sua delegazione, la necessità di affermare ancora una volta la laicità dello Stato italiano.

La notizia della richiesta è stata data anche dal TG3.

3. AUDIZIONE UAAR IN PARLAMENTO

Il 10 gennaio una delegazione UAAR, composta dal segretario Giorgio Villella e dalla coordinatrice del progetto “ora alternativa” Rosalba Sgroia, è stata ascoltata dalla commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati. L’audizione faceva parte di un’indagine conoscitiva avviata dalla commissione stessa in merito ai progetti di legge sulla libertà religiosa. Il risultato immediato che si prefiggeva la delegazione UAAR sembra sia stato raggiunto: far comprendere ai membri della commissione la necessità di regolamentare anche i diritti dei non credenti e delle associazioni in cui si riuniscono. Lo confermano le audizioni di alcuni tra i più noti giuristi italiani (11 gennaio) e un’intervista a Luciano Violante, presidente della commissione, pubblicata sull’Unità il 12 gennaio, in cui rimarcava la necessità «di tutelare anche i diritti di chi non ha nessuna religione, perché ateo».

4. STAZIONE TERMINI, CRONACA DI UNA BATTAGLIA

Per quanto il termine andrebbe riservato esclusivamente a eventi bellici, sul nome della stazione Termini è stata combattuta una vera e propria battaglia tra laici e clericali. Il 23 dicembre 2006, in sospetta coincidenza con lo sciopero dei giornalisti e nell’imminenza delle vacanze natalizie, il sindaco di Roma Walter Veltroni ha inaugurato, alla presenza del presidente CEI Camillo Ruini e del segretario di Stato Tarcisio Bertone, due steli riportanti la scritta “Stazione Termini – Giovanni Paolo II”. Secondo il resoconto di Radio Vaticana, si sarebbe trattato di una vera e propria intitolazione al defunto pontefice.

Il sito UAAR ha immediatamente invitato i cittadini a protestare, inviando un messaggio di dissenso al primo cittadino. Nel frattempo, all’interno del circolo UAAR di Roma è stata lanciata l’idea di un sit-in presso la stazione. Il 7 gennaio l’assemblea del circolo, in assenza di risposte da parte dei politici capitolini, ha deciso di uscire dalla “Consulta per la Libertà di Pensiero e la Laicità delle Istituzioni” attivata presso il Comune, di cui l’UAAR è stata co-fondatrice. Le adesioni al sit-in, previsto per il 13 gennaio, sono progressivamente cresciute in qualità e qualità, al punto che il sindaco, alla vigilia del sit-in, ha precisato che di “dedica” si trattava, e non di “intitolazione”: la stazione Termini avrebbe continuato a chiamarsi come prima. Il sit-in del giorno 13 è stato molto partecipato (circa duecento persone) e ha ricevuto notevole attenzione da radio, stampa e TG locali. Il 20 gennaio l’Osservatore Romano ha criticato il sindaco per la “detitolazione”, seguito a ruota, il 24 gennaio, da Avvenire, che ha protestato contro lo “sbattezzo” della stazione.

Un articolo del Giornale del 21 gennaio ha confermato che le critiche si erano innescate «su alcuni siti Internet allo scopo di inondare il Campidoglio di messaggi di indignazione […] Una protesta culminata nella minaccia di alcune associazioni di uscire dalla Consulta laica del Comune di Roma. Una pressione cresciuta con il passaparola e determinante per la decisione finale: quella della “detitolazione” della stazione Termini».

Due steli con un’anomala epigrafe sono tuttavia ancora presenti all’interno della stazione, per quanto si confondano con le pubblicità di mutandine e telefonini. In merito, un’interrogazione in consiglio comunale è stata già presentata.

5. AL VIA LA VII SETTIMANA ANTICONCORDATARIA

Ritorna la Settimana Anticoncordataria UAAR, giunta ormai alla settima edizione. I motivi per organizzarla ci sono ancora tutti, anzi: non solo i privilegî riconosciuti alla Chiesa cattolica grazie al Concordato sono tutti perfettamente attivi, ma rischiano di aumentare ogni giorno di più grazie all’atteggiamento passivo assunto troppo frequentemente dalla classe politica italiana. Per questo motivo l’UAAR rivendica la concreta applicazione del supremo principio costituzionale della laicità dello Stato e organizza momenti di sensibilizzazione sulla laicità, l’etica e la ricerca scientifica, ai quali invita tutta la cittadinanza a partecipare.

Il programma completo della manifestazione.

6. PREMIO DI LAUREA UAAR

Il Comitato di coordinamento dell’UAAR - Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti - ha deliberato di assegnare 3 premi di 600,00 € l’uno agli studenti meritevoli che si siano laureati con un elaborato finale di particolare pregio coerente con gli scopi sociali dell’UAAR. La premiazione si svolgerà in data 2 novembre 2007.

Il regolamento del Premio.

7. CONSULTA GIOVANILE RELIGIOSA

L’11 gennaio l’UAAR ha inviato questo messaggio al Dipartimento libertà civili e immigrazione del Ministero dell’Interno e all’Ufficio del Ministro per le politiche giovanili e attività sportive:

Apprendiamo con stupore che la neonata “Consulta giovanile per il pluralismo religioso e culturale” è formata esclusivamente da rappresentanti delle confessioni religiose.

Non si capisce dunque in cosa consista l’asserito “pluralismo culturale”. Secondo gli organi di stampa tale Consulta avrà, tra i suoi compiti, quello di contribuire a elaborare modelli di integrazione (i non credenti rifiutano l’integrazione?), di discutere di simboli religiosi (argomento su cui l’UAAR e i suoi soci sono protagonisti del dibattito) e di diffondere i risultati nelle scuole e nelle università (dove studiano giornalmente centinaia di migliaia di non credenti e di figli di non credenti).

Gli atei e gli agnostici, in Italia, sono almeno il doppio dei fedeli di tutte le confessioni religiose di minoranza messe insieme e, secondo l’ultima indagine multiscopo dell’ISTAT, la fascia di età tra i 20 e i 24 anni è quella dove più alta è la percentuale di cittadini che non si recano mai in un luogo di culto, una cifra addirittura superiore a quella dei praticanti settimanali! Ma tutto questo evidentemente non basta: per l’attuale governo, i cittadini atei e agnostici devono evidentemente capire fin da giovani che dispongono di meno diritti degli altri. E che devono essere i coetanei credenti a decidere per loro su questioni, come i simboli religiosi e l’insegnamento religioso nelle scuole, che li riguardano personalmente.

L’UAAR, appena ascoltata in Commissione Affari Costituzionali sulla nuova Legge per la Libertà religiosa, alla pari della Cei e di tutte le altre confessioni religiose, protesta per la discriminazione operata dai due Ministri ai danni dei giovani atei e agnostici che l’UAAR rappresenta.

8. FLASH: UN MESE DI ATTIVITÀ UAAR

Oltre agli argomenti trattati in precedenza, segnaliamo:

RADIO. Il segretario UAAR Giorgio Villella è stato intervistato da Radio Popolare il 9 gennaio e da RadioDue, durante la trasmissione Caterpillar, il 29 gennaio. Sempre Radio Popolare, il 31 gennaio, durante la trasmissione Microfono aperto, ha dedicato la propria attenzione alla campagna UAAR a favore dello “sbattezzo”.

BOLZANO. Giovedì 25 gennaio, presso il liceo scientifico Torricelli, a Bolzano, il circolo UAAR ha organizzato un dibattito sull’etica laica dal titolo Non credo - Ateismo e valori morali. Sono intervenuti: Margherita Hack, astrofisica e co-presidente UAAR; Giorgio Galli, politologo e saggista, autore del libro Non credo; Giorgio Villella, segretario nazionale UAAR. Il successo è stato notevole: i 400 posti in sala si sono rivelati insufficienti. LATINA. Agnese Palma, referente UAAR per la provincia di Latina, è stata intervistata da ParvapoliS in merito alla presenza benedicente del vescovo alla posa della prima pietra per i lavori di ampliamento di una scuola elementare. LIVORNO. Giovedì 18 gennaio, presso la libreria Gaia Scienza, a cura del locale circolo UAAR è stato presentato La Sindone svelata e i quaranta sudari, un volume di Gaetano Ciccone e Carmela Sturmann Ciccone, edito da Donnino. Sono intervenuti il prof. Pardo Fornaciari (UAAR), il prof. Gian Marco Rinaldi (consulente del CICAP) e gli autori. L’attore Rodolfo Baglioni ha letto alcuni brani dell’opera. MODENA. Giovedì 25 gennaio 2007, presso la Sala della Cultura di Nonantola (MO), il circolo UAAR di Modena, in occasione della giornata della memoria, ha organizzato la conferenza Religioni e Antisemitismo. Relatore il Prof. Francesco Maria Feltri (docente di storia e autore di vari libri sul tema dell’antisemitismo). La manifestazione ha ottenuto il patrocinio del Comune di Nonantola. ROMA. Nel primo pomeriggio di sabato 13 gennaio si è svolta la manifestazione in ricordo di Alfredo Ormando, il gay che il 13 gennaio del 1998 si diede fuoco davanti al Vaticano: anche a questa iniziativa, organizzata da Arcigay, ha partecipato una rappresentanza del circolo UAAR di Roma. Lunedì 29 gennaio il coordinatore del circolo di Roma, Francesco S. Paoletti, è intervenuto alla libreria Bibli alla presentazione del libro La mafia nel cuore, di Lara Scarsella. VERONA. Il circolo UAAR di Verona ha una nuova sede, in via Gela n. 9. La sede è stata inaugurata lunedì 22 gennaio.

9. FLASH: UN MESE DI AGGIORNAMENTI SUL SITO