Newsletter UAAR n° 40

(4 novembre 2004)

     

  1. VI CONGRESSO NAZIONALE UAAR
  2. CROCIFISSO: IL RICORSO UAAR DISCUSSO DALLA CORTE COSTITUZIONALE
  3. CROCIFISSO: AL TRIBUNALE DI CAMERINO GLI È STATO AFFIANCATO IL SIMBOLO DELLUAAR
  4. AGGIORNAMENTO SUL SITO UAAR

1. VI CONGRESSO NAZIONALE UAAR

Come già informava la scorsa Newsletter, nelle giornate di sabato 20 e domenica 21 novembre 2004 si terrà a Firenze il VI congresso nazionale dell’UAAR.

Nel ribadire l’importanza dell’appuntamento, si ricordano le modalità di iscrizione al Congresso, a cui possono partecipare tutti gli iscritti all’UAAR per l’anno 2004. Gli stessi sono invitati a confermare la loro partecipazione mandando una e-mail a congresso@uaar.it, oppure telefonando al numero 041 275 0857.

L’iscrizione al Congresso è subordinata al versamento di € 15,00 sul c/c postale n. 15906357 intestato a: UAAR - C.P. 749 - 35100 Padova. Poiché da quando si effettuano i versamenti a quando le poste lo comunicano può trascorrere parecchio tempo, i soci partecipanti al congresso sono pregati di portare con sé sia la ricevuta d’iscrizione all’UAAR, sia quella di partecipazione al congresso.

Nel frattempo si è concretizzata la cena sociale per la sera di sabato 20. Il momento conviviale si terrà all’interno della Sala “Limonaia” del Palazzo dei Congressi, al costo di € 28,00 a testa.

2. CROCIFISSO: IL RICORSO UAAR DISCUSSO DALLA CORTE COSTITUZIONALE

Il 26 ottobre la Corte Costituzionale si è per la prima volta riunita per discutere la legittimità della presenza del simbolo della religione cattolica negli edifici pubblici. Come noto, la vicenda è sorta per iniziativa dei coniugi Albertin, soci UAAR, nei confronti del Consiglio d’Istituto della scuola media “Vittorino da Feltre” di Abano Terme, la quale perseverava nell’esposizione dei crocifissi nelle aule scolastiche. Contro la mancata rimozione è stato intentato un ricorso al TAR del Veneto che, trovando «non infondate» le motivazioni della coppia atea, fondate sulla violazione del supremo principio costituzionale della laicità dello Stato, ha deciso di sottoporre il problema alla Consulta.

L’Avvocatura di Stato ha, nell’occasione, presentato una memoria difensiva che sembra diametralmente in contrapposizione alla concezione di laicità delle istituzioni pubbliche e all’eguaglianza di credenti e non credenti. L’avvocato Palatiello, in rappresentanza della presidenza del Consiglio, ha infatti definito il crocifisso «l’emblema della speciale alleanza» tra Stato italiano e Chiesa cattolica sancita dai Patti Lateranensi: e per questo motivo deve essere affisso in tutte le aule della penisola. In attesa di conoscere la sentenza, per la quale bisognerà ancora attendere qualche settimana, la stampa ha cominciato a interessarsi al caso con diversi servizi. In particolare, su la Repubblica del 27 ottobre scorso, un’intera pagina è stata dedicata alla questione con tre diversi articoli di Marco Politi.

3. CROCIFISSO: AL TRIBUNALE DI CAMERINO GLI È STATO AFFIANCATO IL SIMBOLO DELLUAAR

Uno dei tre articoli di Politi è stato dedicato alla protesta del giudice Luigi Tosti nei confronti del palazzo di giustizia di Camerino. Stanco di attendere la rimozione dei crocifissi affissi nelle aule del tribunale in cui lavora, e in mancanza di qualunque riscontro alle proprie rimostranze da parte del ministro della Giustizia, il magistrato ha deciso di appendere nella sala delle udienze il simbolo della nostra associazione, proprio di fianco a quello della religione cattolica. Ciononostante, proprio per riaffermare l’incongruenza della presenza del simbolo di una (sola) fede in un locale pubblico (e quindi di tutti), il giudice Tosti si è detto disponibile ad affiggere anche i simboli di altre confessioni religiose, come il candelabro ebraico o la mezzaluna islamica. La presa di posizione ha ovviamente destato scalpore, sia per il luogo sia per la persona che ha compiuto il gesto. Anche in questo caso la vicenda ha assunto rilievo nazionale, interessando perfino la solitamente sonnacchiosa RAI, che ha dedicato al caso un numero della trasmissione 10 Minuti. Andata in onda su Raidue il 3 novembre, nel corso della puntata è intervenuto lo stesso giudice.

4. AGGIORNAMENTO SUL SITO UAAR

Lo scorso 22 ottobre, un attacco ad opera di alcuni pirati informatici al server che ci ospita ha causato diversi problemi di accesso al nostro sito. Esso è attualmente in corso di ristrutturazione e alcuni collegamenti - per alcuni giorni ancora - potranno non essere attivi oppure portare a pagine spostate o rinominate. Nello scusarci per i disagî, garantiamo che stiamo lavorando per ripristinare la piena operatività del sito.