Newsletter UAAR n° 30

(30 giugno 2003)

  1. UN MOMENTO «PERICOLOSO» PER LA LAICITÀ ITALIANA
  2. TERMINATI I LAVORI DELLA CONVENZIONE EUROPEA
  3. MANI FONDAMENTALISTE SULLA RICERCA ITALIANA
  4. FLASH: UN MESE DI ATTIVITÀ UAAR
  5. FLASH: UN MESE DI AGGIORNAMENTI SUL SITO

1. UN MOMENTO «PERICOLOSO» PER LA LAICITÀ ITALIANA

Il Parlamento italiano sta approvando una serie di provvedimenti cari alle gerarchie ecclesiastiche che, per ovvio contrappasso, costituiscono una grave ferita alla laicità dello Stato.

Imminente è l’entrata in ruolo degli insegnanti di religione. Il disegno di legge governativo n. 2480/B è stato già licenziato con modifiche dai due rami del Parlamento (dal Senato durante il mese di giugno): è ora tornato alla Camera dei Deputati per la ratifica, puramente formale, di due punti concernenti la copertura finanziaria del provvedimento. Preoccupante è soprattutto la possibilità che tali insegnanti, una volta in ruolo, transitino verso altri insegnamenti (italiano, storia, filosofia, addirittura storia dell’arte), provocando di fatto una confessionalizzazione del corpo docente della scuola pubblica, la stessa a cui si tagliano i fondi e si riducono gli organici (ma solo nelle altre materie).

Altro provvedimento in discussione presso la XII Commissione del Senato (Igiene e sanità) è il disegno di legge n. 1514, già approvato dalla Camera, riguardante la procreazione medicalmente assistita. Contro questa proposta liberticida l’Associazione «Luca Coscioni», Radicali Italiani, le associazioni «Madre Provetta», «Mammeonline», «Cerco un bimbo» e la Federazione Giovanile Repubblicana stanno organizzando per il 9 luglio una «staffetta oratoria» davanti al Senato, dalle 15 alle 20. Anche l’UAAR sarà della partita, sperando che gli organi d’informazione diano una copertura adeguata dell’evento.

Nel frattempo, il 19 giugno è stata approvata dalla Camera dei Deputati la proposta di legge sulle «Disposizioni per il riconoscimento della funzione sociale svolta dagli oratorî e dagli enti che svolgono attività similari e per la valorizzazione del loro ruolo». Contro il provvedimento hanno votato solo 13 deputati: 361 i favorevoli, 3 gli astenuti. Durante la sua dichiarazione di voto contraria, l’On. Tiziana Valpiana (RC) ha dichiarato: «Vorrei sottolineare una mia richiesta: che, accanto ai rappresentanti delle diverse religioni presenti nel nostro paese, potessero essere auditi anche i rappresentanti dell’UAAR (Unione Atei e Agnostici Razionalisti); questa audizione non è stata nemmeno ammessa, tanto lontano è il vostro pensiero dell’eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge».

Al contrario, il testo sulla libertà religiosa, volto al superamento della legislazione sui «culti ammessi», risalente al ventennio fascista, è stato nuovamente bloccato per i rigurgiti fondamentalisti di alcuni membri della maggioranza di governo. Il relatore Bondi (FI) ha dovuto chiedere il rinvio della discussione, in seguito all’approvazione di un emendamento assurdo che vieta di edificare nuovi edifici di culto o di adibire al culto edifici già esistenti in prossimità di luoghi di culto appartenenti ad altra confessione religiosa. Ricordiamo che, in questo caso, una delegazione UAAR fu audita lo scorso ottobre dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera.

Infine, l’approvazione delle intese con i Testimoni di Geova e i Buddhisti, il cui testo fu sottoscritto dal governo nell’ottobre 1999, giace sempre più dimenticato in attesa della votazione parlamentare: il danno economico che potrebbe causare alla Chiesa cattolica, in sede di ripartizione delle scelte inespresse sull’otto per mille, giustifica evidentemente questa violazione alle più elementari regole della convivenza civile. Anche L’UAAR è in attesa da anni di una risposta da parte della Presidenza del Consiglio, dopo il ricorso vinto presso il Consiglio di Stato in merito all’avvio di trattative per la tutela giuridica dei diritti dei cittadini atei e agnostici.

Insomma, un quadro sempre più cupo che non promette nulla di buono: nel frattempo, nella vicina Spagna, l’ora di religione cattolica è di fatto tornata obbligatoria…

2. TERMINATI I LAVORI DELLA CONVENZIONE EUROPEA

Il 20 giugno il Presidente della Convenzione UE Valéry Giscard d’Estaing ha consegnato ai capi di governo dei Quindici il testo elaborato dall’organismo da lui presieduto. Ora la bozza di Costituzione, dopo l’approvazione del Consiglio europeo, passa alla Conferenza intergovernativa che, per il prossimo ottobre a Roma, dovrebbe approvarla e sottoporla alla ratifica dei governi.

Rispetto al testo che abbiamo ampiamente commentato nelle precedenti newsletter, il testo prevede la rimozione dei riferimenti alla tradizione greco-romana e alla Filosofia dei Lumi, come chiesto dalle gerarchie ecclesiastiche. In seguito all’ennesimo compromesso non c’è tuttavia stato l’inserimento di una citazione esplicita del cristianesimo, come auspicato dal Vaticano. Il secondo paragrafo del preambolo inizia ora con l’inciso: «Ispirandosi ai retaggi culturali, religiosi e umanistici…».

Il confronto dunque prosegue. Il Papa ha nel frattempo già diffuso un’esortazione apostolica «ai vescovi, ai presbiteri e ai diaconi, ai consacrati e alle consacrate, e a tutti i fedeli laici su Gesù Cristo, vivente nella sua Chiesa, sorgente di speranza per l’Europa», dal titolo Ecclesia in Europa. Karol Wojtyla è convinto che la Chiesa abbia molti spazî da riconquistare e che il problema fondamentale siano gli indifferenti religiosi. Infatti scrive: «La grave situazione di indifferenza religiosa di tanti europei e il secolarismo che contagia una larga parte di cristiani che abitualmente pensano, decidano e vivono come se Cristo non esistesse lungi da spegnere la nostra speranza la rendono più umile e più capace di affidarsi solo a Dio». «Si diffondono varie forme di agnosticismo e ateismo pratico» e «i grandi valori che hanno ampiamente ispirato la cultura europea sono stati separati dal Vangelo perdendo così la loro anima». Un invito nemmeno tanto sottinteso agli uomini politici europei a mettere in luce tali «valori».

A sottolineare l’attenzione che l’UAAR ha da sempre dato al tema della Costituzione europea, in virtù dell’impegno profuso il 15 giugno Vera Pegna, vicesegretaria dell’UAAR e responsabile dei rapporti con l’estero, è stata eletta prima vicepresidente della EHF/FHE, l’associazione europea che raggruppa le organizzazioni laiche attive nell’Unione Europea.

3. MANI FONDAMENTALISTE SULLA RICERCA ITALIANA

Roberto de Mattei è stato nominato sub-commissario del CNR. Il personaggio, poco noto all’opinione pubblica, è conosciuto per avere organizzato un percorso di espiazione per «l’offesa recata con la manifestazione degli omosessuali alla capitale del cristianesimo». Suoi bersagli in passato non sono stati solo i gay, ma anche gli evoluzionisti e gli extracomunitari. De Mattei è anche direttore del centro culturale Lepanto, così chiamato per la vittoria dei cristiani sui Turchi, che ha «come fine la difesa dei principî e delle istituzioni della Civiltà Cristiana», «rappresenta un polo di pensiero e di azione di area conservatrice e tradizionale», «si richiama al Magistero immutabile della Chiesa Cattolica».

Contro questa gravissima scelta si sono schierati diversi autorevoli esponenti della storiografia italiana, autori di una lettera al commissario del CNR Adriano De Maio, che qui riportiamo.

    «Apprendiamo con sorpresa la notizia della nomina del professor Roberto de Mattei, associato di storia moderna all’Università di Cassino, a sub-commissario del CNR. Nel rispetto delle prerogative e delle funzioni che Le sono state assegnate, riteniamo sul piano del metodo che il conferimento di un incarico di direzione del più grande Ente di ricerca italiano debba avvenire nel rispetto e col coinvolgimento dell’intera comunità scientifica trattandosi di un problema che riguarda la ricerca italiana e dunque anche lo sviluppo e la civiltà del Paese. Quanto al merito, senza soffermarci sul valore del professor de Mattei come studioso, non possiamo fare a meno di constatare come la matrice fondamentalista di alcune sue asserzioni su momenti essenziali della democrazia occidentale così come sui valori della laicità dello Stato e del dialogo tra culture e religioni si collochi non solo in contrasto coi principî fondanti della nostra Costituzione ma anche in conflitto con le premesse della collaborazione scientifica internazionale e coi caratteri originali della ricerca storica come strumento di conoscenza e di comprensione tra culture diverse».

    Girolamo Arnaldi, Massimo Firpo, Giuseppe Galasso, Luigi Lotti, Paolo Matthiae, Giovanni Miccoli, Armando Petrucci, Paolo Prodi, Adriano Prosperi, Mario Rosa, Giuseppe Talamo, Rosario Villari.

4. FLASH: UN MESE DI ATTIVITÀ UAAR

7/6/2003. Il Circolo di Torino ha tenuto un ultimo banchetto sotto i portici di Via Po. 7/6/2003. Il circolo leccese dell’UAAR ha partecipato alla manifestazione conclusiva del Gay Pride di Bari. 15/6/2003. Al termine dell’assemblea annuale della Federazione umanista europea (FHE/EHF), di cui anche l’UAAR fa parte, tenutasi a Bruxelles, Vera Pegna, vicesegretaria dell’UAAR e responsabile dei rapporti con l’estero, è stata eletta prima vicepresidente dell’associazione (vedi sopra). 17/6/2003. Posto in distribuzione il numero 3/2003 (27) de L’Ateo. La rivista dell’UAAR ha dedicato diversi articoli al tema della sessuofobia delle religioni, tra cui un’intervista a Franco Grillini. 19/6/2003. A cura del circolo fiorentino dell’UAAR, Massimo Vettori (pubblicista) ha tenuto una conferenza dal titolo: Quale rapporto si verifica fra politica, religione e potere nella società plurale? 24/6/2003. Il rappresentante della Regione Puglia Madaro ha ricevuto le tesi dell’UAAR, Circolo di Lecce, nell’ambito delle audizioni ufficiali, promosse in ogni provincia, sulla bozza del nuovo Statuto Regionale.

5. FLASH: UN MESE DI AGGIORNAMENTI SUL SITO

Aggiornamento (quasi) quotidiano delle Ultimissime (raggiungibili direttamente dalla home page).

Interrogazione degli onorevoli Giorgio Bogi e Alba Sasso sull’«ordine» agli istituti di cultura italiana all’estero di celebrare il 25.mo di Karol Wojtyla.
Estratto dalla Relazione sull’attività 2002 presentata dal Garante della privacy.
Newsletter del 31/5/2003.
Ultimissime di maggio 2003.
Aggiornamento scheda «Ora di religione cattolica».
Aggiornamento scheda «Funerali civili» .
Rifacimento scheda «Invadenza clericale».
Rifacimento scheda sulle religioni nel mondo.
Aggiornamento scheda «Modernismo cristiano».
Aggiornamento link.