Newsletter UAAR n° 9

(30 agosto 2001)

  1. PAKISTAN: CONDANNATO A MORTE IL DOTTOR SHAYKH
  2. ANCORA SULLA CANCELLAZIONE DEGLI EFFETTI DEL BATTESIMO
  3. L’UAAR CITATA SULLENCICLOPEDIA DELLE RELIGIONI!
  4. MILINGO: LA TELENOVELA È FINITA (FORSE)
  5. QUELLE ARMI BENEDETTE DAI VESCOVI

1. PAKISTAN: CONDANNATO A MORTE IL DOTTOR SHAYKH

Nel numero 7 della nostra newsletter avevamo pubblicato un aggiornamento sulla battaglia legale di Younous Shaykh, il razionalista pakistano accusato di blasfemia ed incarcerato, con questa motivazione, da diversi mesi.

Purtroppo le ultime notizie non sono buone: il 18 agosto è stato condannato a morte con questo assurdo capo di imputazione.

Per evitare la sua impiccagione, si è mobilitata l’IHEU (International Humanist and Ethical Union), che ha lanciato un appello a tutte le coscienze del mondo civile affinché facciano pressioni sulle autorità di quel paese.

L’UAAR, aderente all’IHEU, ha rilanciato volentieri questo appello che potete trovare, tradotto, sul nostro sito. Oltre che tra i propri soci, ha cercato di portare a conoscenza della vicenda anche la stampa.

L’europarlamentare Marco Pannella ha inoltre presentato un’interrogazione scritta alla Commissione Europea.

2. ANCORA SULLA CANCELLAZIONE DEGLI EFFETTI DEL BATTESIMO

Un tema che periodicamente ritorna in auge, e su cui l’UAAR, promotrice del pronunciamento del Garante della Privacy che ha normato la questione, è ovviamente particolarmente attenta.

Nei giorni scorsi vi è stato un lancio d’agenzia, ripreso da diversi quotidiani (Adige, Resto del Carlino, Secolo d’Italia) sulla vicenda dell’ateo trentino Giuseppe Villotti, la cui richiesta di cancellazione del battesimo è stata rifiutata dalla Curia locale, alcuni esponenti della quale hanno rilasciato alla stampa alcune dichiarazioni particolarmente gravi.

Oltre a vituperare l’attività delle associazioni laiche, è stata infatti sostenuta la tesi dell’impossibilità di fuoriuscire dalla Chiesa, nonché quella dell’archiviazione delle richieste senza annotazione sul registro dei battezzati.

Dichiarazioni che contrastano non solo con quanto acquisito a livello di giurisprudenza, ma anche con la stessa normativa interna della Chiesa italiana. Perfino il quotidiano dei vescovi, il 28 agosto, ha dovuto ammettere la confusione che regna anche a livello teologico sulla questione.

Ribadendo la necessità che tutti coloro che non vogliono più far parte della Chiesa Cattolica spediscano una lettera alla propria parrocchia esprimendo tale volontà, ricordiamo come sul nostro sito, alla pagina http://www.uaar.it/documenti/laicita/01d.html, sia disponibile un testo standard la cui efficacia è stata confermata da diversi “sbattezzati”.

3. L’UAAR CITATA SULLENCICLOPEDIA DELLE RELIGIONI!

È stata recentemente pubblicata, a cura del discutibile studioso delle sette Massimo Introvigne, una nuova «Enciclopedia delle Religioni» (Edizioni Elledc). Solitamente in queste occasioni si tende a dimenticarsi della presenza dei non credenti, che solo in Italia si stimano tra i sei e gli otto milioni: seconda concezione del mondo come diffusione nella penisola dopo la religione cattolica, molto più numerosa degli immediati inseguitori (mussulmani e testimoni di Geova).

In questa occasione, invece, bisogna riconoscere che non solo non ci si è dimenticati degli atei, degli agnostici e dell’associazione che vuole rappresentare in Italia le loro ragioni, ma che essi sono stati opportunamente ricordati “a parte”, in un’appendice ad hoc che ne sottolinea chiaramente le differenze con i credenti e le loro organizzazioni.

4. MILINGO: LA TELENOVELA È FINITA (FORSE)

Questa estate passerà probabilmente alla storia sotto il nome di Milingo. L’arcivescovo, esorcista, guaritore, cantante e chi più ne ha più ne metta, con il suo matrimonio consumato-ma-non-troppo ha strappato sincere risate agli spiriti liberi di tutto il mondo.

Oltre al lato ridanciano della vicenda, non si può fare a meno di constatare come, mai come in questa occasione, sia emerso pubblicamente il vero lato della Chiesa cattolica: un’organizzazione religiosa con aspetti caricaturali, fuori dal tempo per la sua insistenza sul celibato ecclesiastico, fin troppo simile, tranne che per le dimensioni, alla setta del santone coreano a cui si è trovata contrapposta e a cui disputava all’ultimo sangue il congruo numero di fedeli dell’inebetito Milingo.

I giornali si sono riempiti di lettere di credenti attoniti nei confronti dello spettacolo offerto. Una circostanza da non sottovalutare: solo un anno fa, più o meno negli stessi giorni si celebravano i fasti del raduno-monstre di Tor Vergata…

5. QUELLE ARMI BENEDETTE DAI VESCOVI

Sempre indaffaratissima ad aumentare il proprio già cospicuo patrimonio, la Chiesa cattolica è da tempo presente, in qualità di azionista, nei Consigli di Amministrazione delle principali banche italiane. Lo stesso Governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio, è uomo di solidi riguardi verso il Vaticano, ed è noto per rimpiangere pubblicamente il defunto Stato Pontificio.

Se qualcuno pensa che l’interesse del clero italiano sia rivolto anche a moralizzare i finanzieri, però, si sbaglia di grosso. Solo nell’ultimo anno oltre 1500 miliardi sono transitati dagli istituti di credito in operazioni concernenti l’esportazione di armi.

Spicca per volumi il gruppo Intesa-BCI, al cui vertice troneggia il buon cattolico della Curia di Brescia Giovanni Bazoli. Interessante anche la presenza, nell’elenco dei finanziatori delle guerre, della Banca Popolare di Lodi con cui, solo sei mesi fa, la Conferenza Episcopale Italiana ha concordato una «sinergia» per ottenere finanziamenti a favore del proprio «Progetto Culturale», che contempla, guarda caso, anche iniziative sulla pace.

La coerenza, chiaramente, non ha mai fatto parte del patrimonio genetico del Vaticano per cui, tutto sommato, non vi è molto da stupirsi: il terz’ultimo papa, del resto, non era nato in una famiglia di industriali del settore?