Organizzazioni internazionali laiche

a cura di Julien Houben

1. EHF - FHE:

Le righe che seguono sono un breve riassunto dei testi essenziali pubblicati sul sito della EHF-FHE. Va tenuto presente che i documenti elencati in inglese sono disponibili in rete anche in francese.

«…l’umanesimo non è una dottrina e non proclama una verità. In compenso, l’umanesimo chiede una riflessione costante sui valori che uniscono gli uomini tra di loro».

L’ufficio centrale della EHF-FHE è a Bruxelles (Belgio), nel campus della “Université Libre de Bruxelles”:

Building of the Centre d’Action Laïque

Campus de la Plaine ULB, Accès 2,
Avenue Arnaud Fraiteur
B-1050 Brussels

Tel: +32 (0) 2 627 6890 - Fax: +32 (0) 2 627 68 01
e-mail: fhe@ulb.ac.be.

1.1. L’organizzazione

La EHF-FHE fu fondata a Praga nel luglio 1991. Ne fanno parte numerosi organizzazioni nazionali, di cui un certo numero si trova nei Paesi dell’Est europeo (fai click qui per l’elenco).

Obbiettivi principali

  • tramite un’azione educativa, scientifica e culturale, promuovere una visione umanista dei valori culturali, sociali e etici in Europa;
  • aiutare a creare spazio per le organizzazioni di volontari che hanno gli stessi obbiettivi;
  • rappresentare le organizzazioni membri presso le istituzioni europee;
  • promuovere scambi tra i membri, in particolari circolazione di informazioni e esperienze, che contribuiscono allo sviluppo dei valori umanisti in Europa e al progresso culturale e sociale.

Rappresentanza. La EHF-FHE rappresenta le organizzazioni membri e i movimenti umanisti presso gruppi e istituzioni internazionali, in particolare il Consiglio d’Europa, la Commissione Europea, il Parlamento Europeo, il Comitato Europeo Economico e Sociale, il Gruppo di Consulenti Politici della Commissione Europea (GOPA), il Gruppo Europeo sull’Etica nelle Scienze e le Nuove Tecnologie, l’UNESCO

Ha relazioni con varie organizzazioni e ONG: “Permanent Forum of Civil Society”, l’iniziativa A soul for Europe - Ethics and Spirituality, “Observatoire International de la Laïcité”, “UNITED network”, SeeChange Campaign, “European Network for Peace and Human Rights”, “International Planned Parenthood Federation/European Network”, “Catholics for a Free Choice / Europe”, “European network «Church on the Move»”, “International Lesbian and Gay Association / Europe”, “Association européenne pour le Droit à Mourir dans la Dignité”, “Association des Femmes de l’Europe Méridionale”, e altre ancora.

Conferenze Internazionali. La EHF-FHE organizza conferenze internazionali, parzialmente finanziate dalla Commissione Europea, in collaborazione con federazioni affiliate. Per esempio: East West Dialogue on Democracy, Human Rights, Humanism (Berlin, 1993); Dignity of Life. Dignity of Death (Oslo, 1995); European Seminar on Humanist Dialogue (Utrecht, 1996); Humanist Vision of European Integration (Warszawa, 1996); Multicultural Society (Utrecht, 1998); The Ethics of Business (Bruxelles, 2000); Civil Society in Europe. Role and Action of the EHF-FHE and of its Members (Oostende, 2001); Developing Humanism in Europe (Noordwijkerhout, 2002); Humanism and Democracy in Central Europe (Warszawa, 2002); Islam and Muslims in the European Area: a Challenge for Humanism (Bruxelles, 2003); La laicità indispensabile - Per l’eguaglianza dei cittadini davanti alle Istituzioni (Roma, 2003); L’Europe, une chance pour la femme musulmane? (Bruxelles, 2004); The Limits of Religious Freedom (Berlin, 2005).

1.2. Impostazione generale

A questa pagina si possono trovare una breve introduzione alla nozione filosofica di umanesimo, ai suoi legami con la laicità e ai principî generali che sono alla base delle sue attività.

1.3. Attività e Pubblicazioni

«Attraverso comunicati alla stampa, partecipazioni alla preparazione delle leggi, in particolare alla redazione della costituzione europea» la EHF-FHE contribuisce alla diffusione e alla difesa della cultura laica e dei suoi valori in Europa. Alcuni esempi sono:

  • Lotta contro la discriminazione; per esempio, il problema del velo “islamico” nelle scuole in Francia, ha suscitato prese di posizioni molto diverse nelle varie organizzazioni (vedere per esempio: Port des signes extérieurs d’appartenance, Pubblicazione del “Centre d’Action Laique” (20-1-2004) e la risposta della “Union des familles laïques” (15-2-2004);
  • Diritti umani: in particolare, la libertà religiosa, compresa quella di non avere religioni, la difesa contro le interferenze delle chiese.
  • Società: i grandi temi in discussione sono numerosi, come la bioetica (vedere per esempio: Humanism and bioethics by Claude Wachtelaer), l’eutanasia, lo sviluppo sostenibile, la neutralità delle istituzioni europee; vedere per esempio Appeal to Decision-Makers on the future EU Constitution.

1.4. EHF-FHE : E-group et al.

Oltre a una newsletter molto aggiornata e a un’eurozine che offre un notevole servizio di archivio, ci sono due tipi di mailing list in rete:

  1. ehffhemo: è un’assemblea generale virtuale riservata al Consiglio della EHF-FHE e alle organizzazioni che sono parte della rete per interagire con la EHF-FHE
  2. ehffhe-info: è la rete di informazioni della EHF-FHE, dunque è aperta a tutti.

1.5. DOCUMENTI

Al fine di illustrare l’attività della EHF-FHE, tra i numerosi documenti prodotti, si possono segnalare i seguenti:

COSTITUZIONE EUROPEA:

GOVERNANCE

  • Contribution au livre blanc sur la gouvernance européenne. Valeurs, état de droit, société civile, EHF-FHE Marzo 2002
  • Contribution au livre blanc sur la gouvernance européenne. Valeurs, état de droit, société civile, science et société, rôle du secteur public, EHF-FHE Marzo 2002

Intervention of the Churches in the EU

LAICITÀ (ULB e CAL)

Invention de la Pensée libre

Plan de travail pour 2005/2006 (11/6/2005)

Pour la neutralité des institutions de l’Union (28/1/2003)

Présentation de la laïcité, Marie-Ange Cornet (Roma 29/11/2003)

Relation sur la laïcité en Belgique, Luc Devuyst (Roma 30/12/2003)

Supplanting Democracy by Theocracy in Slovakia. Development of Democracy in Slovakia After the 1989 Political «Velvet Revolution» . Documento portato dalla delegazione alla riunione di Berlino, 2005.

Vision humaniste: L’humanisme constitue un des fondements de la laïcité - Quels sont donc ces principes?.

Working Group on the Separation of Religion and Politics

2. IHEU

L’International Humanist and Ethical Union (IHEU), fondata nel 1952, difende nel mondo intero i diritti umani e, in particolare, quello di non avere alcuna fede. Lavora in stretta collaborazione con l’Association for World Education (AWE), la Association of World Citizens (AWC) e la EHF-FHE a livello europeo; vedere per esempio, il citato articolo Concordato e le leggi internazionali.

Ha uno statuto di consulente speciale presso l’ECOSOC dell’ONU e presso il Consiglio dell’Europa. È anche presente all’UNESCO a Parigi, l’UNICEF a New York e la Commissione UN per i Diritti Umani a Ginevra.

Qui un elenco delle organizzazioni affiliate.

2.1. Attività

La sua attività copre diversi temi in relazione con i diritti umani e la violenza in nome della religione, possiamo citare per esempio:

ma anche nei campi della bioetica:

e delle relazioni tra Stati e Chiese:

2.2. Pubblicazioni e Congressi

Oltre a organizzare congressi come

intraprende attività specifiche delle singole regioni del mondo (Australasia & Sud-Est asiatico, Cina, Europa, ex-URSS, India, Paesi islamici, Sud America, Nord America e Africa sub-sahariana) e pubblica diverse monografie in rete.

2.3. Dichiarazione dell’IHEU a Parigi (7/7/2005)

Questa dichiarazione è stata adottata, all’unanimità, dai 300 partecipanti al XVI Congresso Internazionale dell’Unione Internazionale Etico-Umanista (IHEU) durante la seduta plenaria del 7 luglio 2005. Questo Congresso ha radunato partecipanti da più di 50 Paesi di 5 continenti. È stato organizzato dalla Federazione Nazionale Francese del Libero Pensiero e si è tenuto all’UNESCO e all’Università della Sorbona di Parigi. È stato organizzato congiuntamente con la commissione francese dell’UNESCO e salutato ufficialmente dalla direzione dell’UNESCO. I responsabili dell’IHEU sono stati ricevuti ufficialmente dalla Questura dell’Assemblea Nazionale dal signor Jean Le Garrec, deputato della Repubblica Francese, libero pensatore.

Il 16° Congresso mondiale dell’IHEU si è tenuto a Parigi dal 5 al 7 luglio 2005 per commemorare il centenario della legge francese sulla separazione tra Stato e Chiesa, emanata il 9 dicembre 1905. Ispiratasi all’eredità culturale della Rivoluzione Americana, del Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d’America (1791) e dalla Rivoluzione Messicana, tale legge è stato un passo importante nel processo di laicizzazione iniziato all’epoca dei Lumi e della Rivoluzione Francese, teso a porre gli esseri umani al centro del loro proprio destino.

Dovunque, in ogni continente e in ogni tempo, gli umanisti si sono adoperati - e tuttora si adoperano - per affermare la libertà di coscienza. Essa è il fondamento dell’emancipazione umana e non può essere separata dalla lotta per le libertà civili. «L’Uomo è la misura di tutto», disse molti secoli fa Protagora nell’antica Grecia, la patria del termine “cittadinanza”. Nell’antica India, 600 anni prima dell’Era Volgare, tale principio era stato espresso da Carvakas (in sintesi): «La morale è un fenomeno naturale. Si tratta di una convenzione sociale, una comodità, non un’imposizione divina. Non serve un controllo sulle emozioni e sui sentimenti. Essi rientrano nell’ordine delle cose. L’obiettivo della vita è vivere, e l’unica cosa saggia della vita è essere felici».

Soprattutto, l’essenza dell’essere umano è nella propria coscienza e nella libertà di usarla. Non esiste alcuna ragione economica, religiosa o culturale per proibire o fissare limiti alla libertà di coscienza.

Non esiste libertà di coscienza laddove la religione regola le società. Laicità è la richiesta di uguali diritti sia per chi segue una qualsiasi religione sia per chi non ne professi alcuna. Gli umanisti hanno sempre sostenuto tutte le azioni tese ad affermare la laicità nella società e nelle sue Istituzioni, esigendo uguaglianza per credenti e non credenti.

Per l’IHEU e le sue organizzazioni affiliate, lo Stato dev’essere laico, quindi né religioso né ateo. Ma esigere il rispetto per legge dell’uguaglianza tra credenti e non credenti non significa che gli umanisti mettano sullo stesso piano tutte le concezioni filosofiche del mondo. Non abbiamo alcun obbligo di rispettare opinioni irrazionali, assurde e reazionarie, da chiunque espresse e quantunque antiche. Il vero umanismo è l’esercizio della libertà di pensiero attraverso la libera ricerca.

La conquista di pari diritti per tutti è un passo verso la laicità, e la separazione tra Stato e religioni ne è un prerequisito. Le garanzie di laicità non devono essere solamente riconosciute dalla legge, bensì dalle Costituzioni: senza garanzia costituzionale, come si può assicurare pari libertà di coscienza per tutti? Una legislazione manchevole di tale garanzia costituzionale può essere cambiata in un qualsiasi momento per iniziativa di qualsiasi maggioranza parlamentare. Ecco perché, dovunque nel mondo, l’IHEU chiede la separazione costituzionale tra Stato e Chiese. Essa è il faro che indica la rotta di tutti i popoli e le nazioni del mondo. La storia di ogni popolo e di ogni nazione è diversa per natura. Vi sono Paesi come gli Stati Uniti d’America, nei quali lo Stato è laico ma la società non lo è. In Francia, con la legge del 1905, Stato e Chiesa sono separati, lo Stato e il sistema scolastico sono laici, e i cittadini hanno una vera libertà di coscienza. Vi sono tante differenti storie quanti popoli sulla Terra.

Per l’IHEU il cammino di tutti i popoli e le nazioni deve portare alla separazione tra Stato e religione. A tal fine, ogni conquista laica dev’essere preservata, difesa e allargata. Per tutte queste ragioni, il 16° Congresso Internazionale dell’IHEU delibera che la separazione tra Stato e religioni debba essere uno dei principali obiettivi dell’Organizzazione. Il Congresso, tenutosi nel quartier generale dell’UNESCO e alla Sorbona, due luoghi che hanno visto eventi storici come la lotta per l’illuminismo dei popoli, delibera che l’IHEU lotterà per l’effettiva separazione tra Stato e religione dovunque nel mondo.

Dicembre 2005