Torino, festa unica per oratorio e centro estivo

Da: Comitato Torinese Laicità Scuola
Oggetto: Comunicato
Data: venerdì 6 luglio 2001 16.47

COMUNICATO

Stupisce la notizia pubblicata dal quotidiano La Repubblica il 4 luglio 2001 nella cronaca torinese: «Festa comune tra i ragazzi degli oratori (25 salesiani e 40 parrocchiali) e i bambini che frequentano i 37 centri gestiti dal comune per Estate ragazzi. Per la prima volta la manifestazione è stata unica». Ci chiediamo: quale esigenza nuova ha portato il Comune nel 2001 ad organizzare una unica festa invece delle manifestazioni separate del passato? Stupisce la scarsa sensibilità per quei cittadini che scelgono consapevolmente di mandare i figli alla scuola pubblica o ad attività organizzate da enti pubblici che dovrebbero essere laici per definizione. Preoccupa lo sfondo su cui si colloca l’iniziativa che sembra annullare la differenza, tra scuola pubblica, cioè di tutti, e scuola confessionale, che ha certamente diritto di esistere, ma non può essere di tutti. Lo sfondo è quello di un attacco alla scuola pubblica che assume in questo momento diversi aspetti, che vanno dalle proposte a livello nazionale del movimento Scuola libera, che propone che lo Stato si ritiri almeno in parte dalla gestione del sistema scolastico, alla offerta da parte della Regione Piemonte di un buono scuola che, se fosse attuato secondo il progetto attuale della Giunta, favorirebbe inevitabilmente chi frequenta scuole private.

Non è in discussione una festa che potrebbe anche assumere il significato positivo di un incontro e di uno scambio di esperienze, ma la confusione ed equiparazione tra due progetti educativi diversi. La presenza, alla festa, del Sindaco della Città di Torino accanto a un Cardinale ministro della Chiesa Cattolica diventa un segnale di confusione tra Stato e Chiesa, pubblico e privato, laico e confessionale, che respingiamo.

Torino, 6 luglio 2001