Il crocifisso manipolato

Past. Roberto Mazzeschi, Presidente dell’Alleanza Evangelica Italiana

«Il crocifisso resta. Sconfitti coloro che lo vogliono togliere». «La Corte ha ribadito che il crocifisso deve essere esposto». «Anche la Corte ritiene il crocifisso un simbolo della cultura italiana». Con questi o simili strafalcioni, la sentenza della Corte Costituzionale è stata commentata da chi non l’ha letta per niente, oppure l’ha voluta manipolare ai propri fini ideologici.

Sotto le feste natalizie, c’è chi ha visto nella sentenza una presa di posizione autorevole contro coloro che chiedono che il principio di laicità sia applicato anche nelle scuole statali.

In realtà, la Corte non ha detto niente di tutto questo. Ha semplicemente respinto al mittente una richiesta di incostituzionalità che il TAR del Veneto aveva presentato sulla base di un ricorso di un genitore di Abano. La Corte ha ricordato che l’esposizione del crocifisso non è prevista da una legge dello stato, ma è disciplinata da un regolamento. Quindi, la Corte non ha competenza di dichiarare incostituzionale un regolamento. Punto. Si tratta di una questione tecnica, che non sposta di un millimetro la controversa questione del crocifisso. Chi l’ha presentata come una vittoria dell’identità cattolica della scuola pubblica, non ha capito nulla o è in malafede.

Spiace dover constatare ancora una volta come i mass-media, in gran parte, abbiano svolto male la loro funzione informativa, strumentalizzando la notizia e distorcendo la realtà.

Gli evangelici non ce l’hanno col crocifisso, tutt’altro. Per noi, si tratta di applicare il principio di laicità in uno Stato laico. Nel caso concreto, ciò vuol dire che nella scuola dello stato laico (cioè di tutti i cittadini) non debbano essere esposti simboli di alcuna religione. In casa propria o nelle scuole private, ognuno si regoli come vuole, ma nella scuola statale il principio di laicità chiede i simboli religiosi rimangano fuori dagli edifici scolastici (lo stesso si potrebbe dire degli uffici statali, ospedali, ecc.). La battaglia per la laicità continua, anche grazie alla sentenza della Corte Costituzionale.

[Fonte: evangelici.net, giovedì 16 dicembre 2004]