Ora alternativa: le testimonianze

Questa pagina riporta gli estratti di alcuni messaggi inviati alla mailing list «oraalternativa» (fino al 2019), alle pagine facebook Oradireligioneorabasta e Uaar e agli sportelli soslaicita e info@uaar.it

La prima parte raccoglie numerose testimonianze di discriminazioni subite da chi non intende avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica.

Grazie anche all’impegno dell’UAAR nel progetto ORA ALTERNATIVA e all’aiuto reciproco dei partecipanti alla mailing list, ha successivamente visto la luce una seconda raccolta di testimonianze, fatta invece di buone notizie.


TESTIMONIANZE DI DISCRIMINAZIONI

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Adesso si stanno riaprendo le iscrizioni (premetto che quest’anno non devo iscrivere nessuno dei miei figli) ma ho notato che nella modulistica messa a disposizione su internet dalla scuola, non c’è (come del resto l’anno scorso) il modulo di scelta della materia alternativa. Mi sembra che a suo tempo tu mi avessi detto che era obbligatorio e di sicuro sarebbe d’aiuto a chi fosse in dubbio se optare per l’ora di religione o meno. Anche se non coinvolta direttamente, posso fare qualcosa per obbligarli ad allegarlo?

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ho effettuato la domanda di preiscrizione alla scuola materna per mia figlia […] Nessuno dei moduli da compilare menzionava la frequenza dell’ora di religione. […] c’è stata una riunione dei genitori in cui le maestre hanno presentato il programma didattico e le attività, ma non si è parlato dell’ora di religione. Il 19 gennaio, alla riunione dei genitori successiva, dopo aver parlato del programma didattico e delle attività, è arrivata la maestra di religione, che ha presentato il suo programma. A quel punto ho chiesto informazioni e ho scoperto casualmente che da ottobre mia figlia frequenta l’ora di religione cattolica. Quando ho chiesto spiegazione alle maestre, mi hanno detto che a loro arriva una scheda nella quale sono indicati i bambini che frequentano l’ora di religione e loro si attengono a quella. Mia figlia era stata inserita in tale lista. Il 20 gennaio ho telefonato alla direzione scolastica dell’Istituto Comprensivo […]  mi ha detto che in effetti nella domanda da noi compilata manca il modulo che chiede di indicare se la bambina deve frequentare o meno l’ora di religione. Ho chiesto come mai senza documentazione la bambina sia stata inserita nel gruppo di chi frequenta l’ora di religione, invece di contattare la famiglia o di inserirla nel gruppo di chi non frequenta l’ora di religione, come sarebbe stato più logico. La signora mi ha risposto che è colpa nostra che non siamo informati e non abbiamo compilato il modulo, e a nulla sono valse le mie rimostranze nel far presente che loro non avevano nessun diritto di prendere una decisione al posto dei genitori in mancanza della documentazione inerente. La signora ha continuato ad accusare noi di essere disinformati e non aver compilato il foglio, e mi ha detto che ad anno scolastico iniziato non si può cambiare e quindi mia figlia continuerà a frequentare l’ora di religione per tutto l’anno. […] e che la legge dice che se non si effettua alcuna scelta automaticamente i bambini devono frequentare l’ora di religione.

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Durante l’incontro con i genitori, la preside è stata a parlare per un’ora di pof, programmi, sport e lavagna interattiva. Nulla sulla materia alternativa. Quando glielo ho domandato mi ha risposto che di solito trattano di temi ecologici… oppure, se non c’è l’insegnante, i ragazzi vanno in altre classi. Quando le ho fatto notare che questo è vietato, mi ha detto: «Sì, ma se l’insegnante non c’è…» Quando le ho fatto notare che l’insegnante deve esserci, lei: «Guardi che non troverà a Roma una scuola che lo garantisca…» Allora le ho risposto che forse le altre scuole non sanno che è il ministero a garantire gli insegnanti, basta che una lettera del preside lo richieda e… mi ha interrotto, affermando davanti a tutti: «Signora, lei è disinformata…»

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Dialogo di ieri con mia figlia. - papà, ieri c’era religione, la maestra di italiano non poteva fare l’ora alternativa, e quella di matematica era impegnata quindi mi hanno lasciato nella classe e siccome ero l’unica che non faceva religione la maestra - di religione - mi ha detto di guardare il silenzio - e cosa significa? - che dovevo segnare alla lavagna i bambini che parlavano; quando è finita la lezione tutti quanti mi hanno urlato «scema scema» e «perdente». Ma io non gli ho dato soddisfazione e ho pianto solo un pochino mentre lo dicevo alla maestra di italiano che li ha sgridati e dato doppio assegno. Non so cosa mi irrita di più: - la struttura scolastica che pensa di dare / levare la disponibilità del docente di ora alternativa come un tappabuchi - la maestra incaricata di fare l’ora alternativa che non gestisce al meglio la situazione - l’idiozia della maestra di religione (ulteriore conferma che bene faccio a non fidarmi di questi figuri) - l’indifferenza di alcuni conoscenti / colleghi che di fronte al racconto che riporto sopra mi guardano con l’aria di chi ti dice «e che vuoi, lo scegli tu di darle questa educazione estremistica». Forse volendo fare una classifica, forse quelli dell’ultimo punto sono l’humus su cui la barbarie fiorisce. Penso di diffidare - ulteriormente - la scuola… ma sinceramente credo che è fondamentalmente un problema socio culturale che non si risolve con norme e diffide… siamo socialmente accerchiati.

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Nella scuola media dove insegno il docente che fa l’ora alternativa viene mooooolte volte mandato a fare supplenza in qualche classe. L’alunno/alunni lasciati soli in biblioteca, aula prof, dove capita capita. I ragazzi che fanno alternativa sono perlopiù musulmani con genitori non italiani; i genitori non conoscono il loro diritto all’ora alternativa (anche perché nessuno gliel’ha spiegato) e quindi la scuola ne approfitta.

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All’inizio del secondo anno di Scuola Materna, due anni fa, la maestra di mio figlio mi chiede «signora, volevo chiedervi se per caso avete cambiato idea riguardo la religione, magari quest’anno il bambino potrebbe frequentare…». «No, non abbiamo cambiato idea. Ma volevo sapere, per caso chiedete anche a quelli che fanno religione se ‘per caso’ hanno cambiato idea?». Inizio della Scuola Elementare, dialogo con la segretaria: «Ah, il bambino non farà religione. Guardi che molti poi la vogliono fare e durante l’anno non è possibile cambiare. E sono solo canzoncine, glielo faccia fare».

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Anche a Genova mio nipote non ha potuto usufruire di un insegnamento alternativo, restava il ripostiglio dei bidelli nelle medie inferiori e nelle superiori piena libertà di uscire e andare al parco, senza controllo s’intende. Non c’erano soldi e inoltre i miscredenti erano uno o due, nelle inferiori e qualcuno di più nelle superiori. Quando mio nipote ha deciso di presenziare alle lezioni di religione, l’insegnante che non aveva sicuramente nessuna preparazione e nessuna dote per farlo, ha preso a sfottere il ragazzo con domande tipo: perchè non vai a messa? e la comunione quando la fai? provocando e destando l’attenzione dei compagni in vena di battute derisorie.

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Mi ha telefonato una madre di una bimba di 7 anni che frequenta IRC, scandalizzata perché ha scoperto che in classe era esposta una gerarchia con tanto di foto con in cima il papa, sotto il vescovo di Pisa, e a seguire i vari gestori delle parrocchie. Siamo a Pisa, in una scuola pubblica, e non fra i Talebani. Queste cose non succedono MAI per caso, perchè gli insegnanti di religione sono controllati strettamente dalla diocesi. Vuole ritirare la figlia dall’IRC durante l’anno scolastico.

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Scuola primaria: le insegnanti con la dirigente hanno stabilito che nell’ora alternativa va evitato tutto ciò che “penalizzerebbe” chi fa religione. Per dire, rinforzare le materie curricolari ad alcuni e non ad altri probabilmente genera uno squilibrio. In teoria anche un progetto molto interessante come quello di costruire un giornale col computer penalizza chi non lo fa? Ci hanno detto che anche una visita all’esterno (mostra di pittura o redazione di un giornale ma aggiungerei dal panificatore ecc ecc) non andrebbe fatta. Inoltre tutti gli argomenti attinenti ai principi laici della Costituzione sono “già trattati nelle altre materie”.

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La mia secondogenita (6 anni) deve “per forza” avvalersi dell’IRC in quanto l’insegnante è la maestra di classe e distribuisce le due ore di religione in mezzorette sparse durante la settimana, in cui sarebbe assurdo far alzare la bambina e trasferirla in un’altra classe, unica alternativa possibile. Ho protestato, insieme alla famiglia musulmana e a quella testimone di Geova, ma niente, le cose stanno così. All’inizio dell’anno ero preoccupata, ma ora non più: è troppo grande la soddisfazione di vedere la mia piccola che sorride sdentata con aria d’intesa quando mi dice “mamma..oggi abbiamo fatto religione..secondo me la maestra crede anche a babbo natale, ma non le hanno mai spiegato niente?!”.. lei ascolta educatamente, colora quello che deve colorare e cerca cortesemente di non togliere alla maestra le sue illusioni. Nota: mio marito è credente, io no, e non indottriniamo in nessun modo i bambini, semplicemente vedono quello che facciamo, fanno domande e ricevono risposte precedute da “secondo me è così, secondo papà/mamma no”, e si orientano spontaneamente su ciò che sembra loro più logico. Sono ancora molto piccoli, ma per ora va bene. E la maestra non può non aver notato che la bambina più altruista, generosa e amorevole con gli altri (penso dipenda dal fatto che il suo fratellino maggiore ha un handicap) non sa cosa sia il segno della croce!! (commento pubblicato sul sito UAAR)

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Ero convinto che mio figlio avesse a disposizione un’aula per lo svolgimento dell’ora alternativa, che frequenta solo lui e dall’inizio dell’anno. Ho appena saputo - lui mi aveva detto «una specie di aula», io ero stato ottimista - che la lezione si svolge in corridoio. Parlato con la maestra, non mi aveva detto niente per non sembrare agli occhi della dirigente che provocava lei i problemi laddove non ce n’erano (mah, tralasciamo questo punto) ma ha messo per iscritto questa questione per tutelarsi e condividere la responsabilità con la scuola. Ora ho avuto la copia del programma di attività (aldilà degli aspetti didattici carenti), ve la allego. C’è la frase «spazi: corridoio antistante l’aula».

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Oggi mi sono trovata questo cartello alla scuola materna che frequenta mio figlio: «ATTENZIONE: in data 14 GIUGNO alle ore 10:30 tutti i BIMBI dell’ULTIMO ANNO faranno un’USCITA con l’INSEGNANTE di RELIGIONE CATTOLICA INSIEME ad ALTRE EDUCATRICI per VISITARE LA CHIESA di SAN PIETRO IN SALA. Cordiali saluti. Simona (insegnante di religione)».

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Quest’anno mio figlio ha frequentato la prima elementare e, insieme ad altri due compagni, non si è avvalso dell’IRC. Passato lo stupore iniziale delle insegnanti che gli continuavano a chiedere di portare il quaderno di religione (è l’unico italiano della classe e forse della scuola che non si avvale), è stato spedito nella classe parallela. Successivamente, i non avvalentisi sono passati al tristemente noto corridoio, a svolgere attivià in autonomia. Io scrissi una lettera alla dirigente scolastica sull’argomento e lei mi rispose che, date le difficoltà economiche della scuola, non era possibile fare altrimenti.

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Lo scorso anno l’insegnante di alternativa era arrivato dal primo di novembre e, per garantire la parità di trattamento ai due gruppi, l’insegnante di IRC si era astenuto dal trattare il suo programma nel periodo di attesa ed aveva tenuto un ciclo di lezioni non confessionali sui diritti dell’uomo. Quest’anno ha detto ai suoi 12 allievi di occupare le prime file, agli 8 allievi di alternativa di occupare le ultime ed ha iniziato a tenere le sue lezioni dicendo agli allievi di alternativa di non ascoltare.

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I miei figli fino all’ anno scorso erano costretti al ”pellegrinaggio dell’ aula libera” per poter svolgere attività di studio individuale durante l’ora alternativa. Quest’anno invece uno rimane in classe con l’ insegnante di religione - stiamo cercando il preside da 2 settimane, per fare un punto sulla situazione, ma sembra volatilizzato - . Per l’ altro invece siamo arrivati ad un compromesso con il dirigente scolastico che piange miseria, che non ha risosre per attivare l’ora alternativa: il ragazzo, che fino alla settimana scorsa è stato costretto a rimanere in classe e cantare le lodi durante l’ ora di religiona cattolica, - perchè è bene saperlo, durante quelle ore lì si possono anche cantare le lodi e recitare le preghiere con la tacita approvazione di tutti - stazionerà in un’aula libera vicino alla sala insegnanti dove potrà svolgere attività di studio individuale! le conquiste di un paese laico, civile e democratico. (commento pubblicato sul sito UAAR)

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Salve a tutti, sono una studentessa di un istituto superiore. Mi trovo in una classe in cui nessuno si avvale dell’insegnamento della religine cattolica, e in cui da tutti è stato compilato il modulo di iscrizione specificando la volotà di avvalersi dell’insegnamento di un’attività alternativa. Ci siamo però trovati di fronte un muro, ossia il preside, che affermando l’assenza di fondi assegnati dalla regione (o chicchessia )per l’anno scolastico in corso (pur essendo stati da lui richiesti l’anno scorso), ci sta di fatto negando un nostro diritto. Inoltre, dalla discussione con lui e con gli insegnanti di religione è emersa la presenza di una legge che limiterebbe l’attività alternativa al solo campo religioso, etico e morale.

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Mio figlio frequenta la seconda classe della primaria e, insieme ad altri due bimbi, dovrebbe seguire l’ora alternativa. Dovrebbe… il primo giorno di scuola ci è stato detto che quest’anno ci sarebbe stata un’insegnante solo di religione e che la maestra di italiano avrebbe seguito i bambini durante l’ora alternativa. Un paio di settimane dopo vengo a scoprire tramite un’amica che l’ora alternativa sarebbe stata soppressa perché la maestra sarebbe stata mandata a «tappare buchi» in un altro plesso del comprensivo. Chiedo a mio figlio e scopro che è vero: lui e gli altri due piccoli vengono aggregati all’altra seconda. Tra l’altro, paradossale, non seguono nemmeno le lezioni, ma devono fare da soli delle «schede» diverse. Aspetto qualche tempo per vedere se la scuola si degna almeno di comunicare il cambiamento, ma non succede niente. Durante l’assemblea dei genitori le maestre finalmente comunicano il cambiamento adducendo naturalmente motivi economici. Scopro però che tale comunicazione è iniziativa personale delle maestre. In sostanza la scuola non si è nemmeno degnata di avvisarci del cambiamento. A casa faccio qualche ricerca veloce e scopro la circolare n. 343 emanata dall’Ufficio scolastico regionale del Piemonte (abito a Vercelli) che comunica che il ministero ha stanziato dei fondi specifici per assumere insegnanti di alternativa… Sono talmente esterrefatta da questa notizia che mi chiedo se ho capito bene: la scuola può attingere da questo fondo per assumere insegnanti di alternativa? Mi sembra così assurdo che non conoscano questa circolare!

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Mi trovo a iscrivermi al gruppo in occasione dei primi problemi a scuola… o meglio, al nido! per il giorno di san Martino il nido comunale porta tutti i bimbi a messa in chiesa. Al mio, di due anni e mezzo, non rimarebbe che restare a scuola con i lattanti che non andranno alla funzione. cioè con maestre che non conosce, in un ambiente nuovo… alla fine abbiamo scelto (si fa per dire): resterà al casa col nonno, disposto a farsi 3 ore di viaggio per farci il favore..

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Oggi sono andato alla segreteria del liceo frequentato dai miei figli presentando il modulo «C», quello con le opzioni per chi non frequenta l’Irc, e quando hanno visto che ho optato per le «attività didattiche e formative» mi hanno detto che quella opzione in quella scuola non è accettata e che è stato sempre così. Hanno poi aggiunto che non ci sono i soldi, ecc.

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[…] alla fine anch’io ho dovuto fare la diffida al dirigente scolastico della scuola di mio figlio.
L’anno scorso provò a inventarsi un «laboratorio» ritagliando dall’orario scolastico una «coincidenza» tra i laboratori delle classi omogenee e l’ora di religione, senza riuscirci; mio figlio finì in biblioteca, o disperso in altre classi, o in corridoio con qualche maestra.

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Mio figlio frequenta la prima classe della scuola media […] (Roma). La scuola non aveva previsto per quest’anno alcuna attività alternativa, usando la formula generica di studio presso la biblioteca quando questa fosse aperta. Con mia moglie avevamo deciso di sopportare per quest’anno il fatto che […] fosse spostato in altre classi durante l’IRC della sua classe proprio in funzione dell’aver firmato l’iscrizione con quelle clausole “vessatorie”, ripromettendoci però di chiedere l’attivazione dell’ora alternativa per il prossimo anno. Durante le scorse vacanze, sulla base della documentazione letta sul sito e sulle varie comunicazione passate su questo gruppo, abbiamo scritto la richiesta e per coincidenza, questa mattina, proprio in concomitanza con il varo della campagna, ho anticipato via fax alla scuola la lettera che partirà oggi per raccomandata AR.

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mio figlio […] frequenta la prima elementare […]. Anche noi abbiamo dovuto ricorrere a colloqui con la Preside per riuscire ad attivare un minimo di attività alternativa. Ora,insieme ad una altra bambina, fanno «informatica» ossia, da quello che capisco, giocherellano al pc e poco altro. Per ora anche io ho deciso di aspettare per pretendere qualcosa di piu’, ma mi piacerebbe, magari dal prossimo anno, che anche questa stessa attività di informatica sia gestita in modo piu’ adeguato.Comunque ci siamo fatti stampare una sorta di programma di studio «anche se non sarebbe obbligatorio..» ci hanno detto..

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Iscrivendo mia figlia alla prima elementare ho preso visione del POF nel quale si recita:
[…]
Durante la presenza dell’insegnante di religione in classe, l’insegnante di classe in servizio propone, agli alunni non avvalentesi, delle attività didattiche di approfondimento o consolidamento (a seconda delle necessità del singolo alunno).
Può accadere che l’insegnante di classe in compresenza con l’insegnante di religione cattolica sia utilizzato per supplenze in altre classi o sezioni. In questo caso alunni non avvalentesi accompagnano l’insegnante di classe o sezione là dove si è resa necessaria la supplenza.
In caso di assenza dell’insegnante di classe durante la presenza dell’insegnante di religione, gli alunni non avvalentesi vengono affidati ad una classe parallela o vicina.
I genitori possono autorizzare la permanenza del proprio figlio nella classe di appartenenza (in questo caso il bambino svolgerà attività didattiche individuali assegnate) o un’altra soluzione se non desiderano tali spostamenti.

Tutto questo è legale?
Qualcune mi sa dire perchè mia figlia dovrebbe essere «transumata» da una classe all’altra senza fare alcuna attività alternativa?

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Sto iscrivendo mia figlia alla prima elementare, dopo tre anni di lotte per l’attivazione dell’ora alternativa per mio figlio nella stessa scuola, apparentemente vinta quest’anno dopo la presentazione della diffida «modello UAAR».
Mi trovo davanti un modulo d’iscrizione che, per quanto riguarda la scelta di avvalersi o non avvalersi, prevede:
«Qualora sia impossibile, per carenze di organico, assicurare lo svolgimento di attività alternative, il diritto di non avvalersi sarà assicurato con le modalità stabilite dal Consiglio dei Docenti, che prevedono l’inserimento dell’alunno all’interno di un’altra classe o gruppo di alunni che svolga contemporaneamente un’attività formativa specifica a carattere non strettamente disciplinare e il più possibile «trasversale» (progettuale, laboratoriale, espressiva, motoria, ecc.) scelta dal genitore tra le opzioni disponibili.»

A me pare sinceramente che non ci siamo.
A fronte del nostro diritto ad avere una materia formativa assicurata e specificata nel piano dell’offerta formativa della scuola, abbiamo un «non si sa cosa, non si sa come, non si sa con chi, non si sa dove», giustificabile con carenze di organico che noi sappiamo NON POTER ESSERE un motivo valido di mancata nomina di un supplente.
Mi si prospetta inoltre un lungo periodo di preparazione (verifica della «carenza di organico», strutturazione di un orario adatto, inserimento in una classe - o gruppo - che potrebbe essere anche disomogeneo), mentre gli altri bambini senz’altro inizieranno subito l’ora di religione.

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mio figlio frequenta le elementari dove la scelta del primo anno vale per tutto il ciclo, salvo la volontà di modificarla (alle elementari una volta iscritto alla prima classe non devi ripetere ogni anno l’iscrizione). Non ricordo se alla scuola materna l’iscrizione vada rinnovata ogni anno: se si, anche i moduli  per l’alternativa vanno consegnati al completo.
Da notare una cosa: a gennaio, ai genitori dei non avvalentesi dell’IRC nella nostra scuola hanno consegnato un foglio sul quale si ricordava la norma suddetta, aggiungendo anche che se avessimo voluto cambiare la nostra scelta c’era tempo, mi pare, fino al 12 febbraio. Mi piacerebbe sapere perche’ lo stesso dubbio non dovrebbero averlo i genitori di chi si avvale dell’IRC, visto che a loro non è stato consegnato nulla…..

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L’Istituto Comprensivo dove risiedo e dove mia figlia è iscritta sostiene che non si può fare una proposta alternativa in anticipo che possa risultare «competitiva» con l’ora di religione in quanto non si possono mettere i genitori nella situazione di aver la possibilità di scegliere fra la stessa ed un’attività possibilmente più interessante ed utile o semplicemente accattivante…

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Sono completamente scoraggiata sulla possibilità che mia figlia abbia riconosciuto il diritto di frequentare l’ora alternativa. E’ in seconda elementare e per il secondo anno è l’unica della sua classe a non fare religione. Abbiamo chiesto più volte, già l’anno scorso, un chiarimento in materia, ma ci hanno sempre risposto che non ci sono insegnanti disponibili, che non ci sono fondi. Quest’anno, in seguito agli ulteriori tagli, mia figlia ogni venerdì viene sballottata da una classe all’altra in supplenza con la maestra di turno. E’ stanca. Lo sono anche io di questa situazione. Oltre al danno la beffa, visto che quest’anno l’ora di religione era stata inserita le ultime ore del venerdì quindi, inizialmente, ho pensato: problema «risolto». Senonché, per evitare un sovraccarico per gli altri compagni di classe, che si sarebbero trovati a far religione le ultime due ore di venerdì (scarsa attenzione e stanchezza, sostiene giustamente l’insegnante di religione), hanno deciso di ruotare con l’altra seconda, quindi un venerdì l’ora di religione è dopo pranzo, quello successivo le due ore prima dell’uscita.

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Nella mia scuola, un liceo scientifico, con gran fatica stiamo cercando di attivare finalmente le attività alternative per gli studenti che non si avvalgono dell’IRC. Il collegio docenti ha deliberato di istituire una commissione (presieduta dal Dirigente)che presenterà al prossimo collegio docenti di maggio un progetto da inserire nel POF e da presentare a famiglie e studenti. Si sono offerti volontari 6 insegnanti tra cui, udite udite, un docente di IRC. Un rappresentante RSU (che partecipa alla commissione) ha sollevato la questione di incompatibilità in collegio ma è stato zittito dal Dirigente e da molti docenti. Alla prima riunione il Dirigente ha attaccato il rappresentante RSU sostenendo che il docente di IRC ha tutto il diritto a partecipare alla programmazione delle attività alternative e che la normativa non gli vieta nemmeno di insegnarle.

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c’è decisamente da continuare a fare informazione sull’ora alternativa.
Solo sabato mi hanno comunicato che la segreteria della scuola elementare […] di Torino, dove è stata predisposta l’ora alternativa, dopo le richieste fatte dai genitori per ottenerla
all’inizio dell’anno scorso, ha scoraggiato alcuni genitori a fare tale richiesta per l’anno prossimo:(
Cosa che fa capire come certi dirigenti scolastici non abbiano capito bene (o fingono di non capire) che è possibile chiedere personale aggiuntivo per le AA.

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Nostra figlia frequenta il primo anno di una scuola primaria in provincia di Milano. All’atto dell’iscrizione abbiamo scelto di non avvalerci dell’IRC (come alla scuola materna), barrando la scelta «materia alternativa» (insomma, non lo studio assistito). Non ci è stato detto nulla nè ci è mai stato chiesto nulla sul programma di tale attività. Inizialmente, oltre a lei c’era un altro bambino «non-IRC», che dopo pochi mesi ha cambiato scuola. In questi primi mesi entrambi venivano aggregati ad una seconda in cui c’erano altri non avvalentisi e facevano attività varie. Da quando è rimasta l’unica della sua classe abbiamo scoperto che in alcuni casi (3 come minimo) è rimasta in classe a fare religione (!). Scoperta la cosa, abbiamo contattato il dirigente scolastico che si è scusato, ha redarguito le maestre, e non è più accaduto. Le insegnanti hanno avuto il coraggio di arrabbiarsi con noi perchè le avevamo «scavalcate» e si sono giustificate dicendo che la bambina chiedeva di restare in classe con gli altri, e che durante quelle ore non si faceva religione ma si parlava di temi «trasversali» come l’amicizia e la famiglia (sic!). Comunque, il fatto non si è ripetuto.
Di fronte al fatto che su due ore settimanali, in un’ora nostra figlia doveva restare da sola con l’insegnante di matematica che le faceva recuperare i compiti su cui era indietro (cioè di fatto studio individuale assistito), abbiamo chiesto che fosse fatta un’attività alternativa vera e propria, mostrandoci disponibili per attività comunque non particolarmente onerose sul piano della programmazione. Ci è stato detto che il collegio docenti non prevedeva ora alternativa, ma solo studio individuale assistito. Abbiamo scritto una lettera molto pesante al dirigente e al consiglio di istituto, siamo stati convocati e ci hanno garantito che avremmo concordato con l’insegnante di matematica (cioè di ora alternativa) qualcosa di davvero alternativo, e così è stato. Nel frattmepo ci è stato ovviamente promesso che il prossimo anno concorderemo per bene un’attività alternativa (su cui noi peraltro non abbiamo pretese particolari: il nostro obiettivo è che venga vissuta il meno possibile come una «punizione» per il fatto di non fare religione, che è invece evidentemente l’intento delle due insegnanti che hanno boicottato con tutti i mezzi a loro disposizione la nostra scelta). Non ci è stato fatto sapere nulla su altri aspetti, per noi marginali, che avevamo sollevato, come la non conformità della pagella alle leggi.
Ora, sotto pasqua, emerge il seguente episodio. L’insegnante di italiano, nell’ora di italiano, fa un dettato sulla pasqua. Introduce poi una parte in cui parla di gesù in relazione alla pasqua. Questo fatto di per sè è grave. Non solo: dice davanti a tutti a nostra figlia di lasciare in bianco sul quaderno questa parte perchè lei non fa religione.
Inutile dire che noi siamo su tutte le furie.
Scriveremo senz’altro qualcosa di ancora più duro della precedente lettera.

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Sono un genitore di una figlia al 3° anno di liceo scientifico che con un gruppo tenace di genitori è riuscito a far partire l’Attività Alternativa.
Alla terza settimana di scuola, mia figlia insieme a pochi altri hanno dovuto rimanere in ostaggio della scuola e non sapendo dove ospitarli hanno trascorso un’ora nell’angusto atrio senza sedie con un tavolo per giunta occupato da mille volantini e pieghevoli informativi.
Al mio reclamo con la Dirigente che non ci aveva neanche informato ufficialmente dell’attivazione dell’AA non ha fatto una piega anzi mi ha quasi rimbrottato «che si stanno organizzando e che la scuola ha 30 giorni di tempo per farlo».
E’ vero?
Trovo vergognoso che gli studenti che si avvalgono nel loro diritto di non frequentare l’ora di religione debbano vedersi trattare come un ingombro.
Aggiungo inoltre che la Ds del nostro Liceo […] si è fatta bella con la stampa cittadina annoverandosi con gli altri licei della città che hanno attivato l’AA in questo anno scolastico

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sono stato chiamato da un cittadino che ha scelto di non far frequentare l’ora di religione alla propria figlia di 3 anni e mezzo. dopo un po’ di tempo ha notato che la bimba tornava dall’asilo piangendo quasi sempre, e la bimba ha detto che viene tenuta separata senza fare niente, e che la settimana scorsa gli altri hanno fatto le uova di pasqua colorate e a lei non è stato fatto fare niente e non ha avuto alcun dono da portare a casa.

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[Intervento di un insegnante allegato al verbale del collegio docenti]

Gli studenti che non si avvalgono dell’insegnamento religioso cattolico non chiedono facilitazioni o privilegî, ma rivendicano diritti tutelati dalla Costituzione e dalla legge. Sono invece quasi sempre depositati in classi parallele o affidati al personale ATA, mentre avrebbero diritto, all’interno del tempo scuola, a ore di istruzione così come avviene per gli studenti dell’IRC. Ci pare che questa situazione dovrebbe preoccupare tutti i docenti e tutti i cittadini al di là delle loro convinzioni politico-religiose. Appare incongruente che le scuole facciano ruotare i loro POF attorno a cardini costituzionali quali l’uguaglianza dei cittadini o il rifiuto delle discriminazioni e poi disattendano sistematicamente tali principi.

I colleghi della […] sanno quante volte sono intervenuto con risultati mediocri sull’argomento negli anni scorsi, citando puntualmente le singole disposizioni normative che impongono alle istituzioni scolastiche di offrire 4 opzioni per chi non si avvale dell’IRC, la redazione a parte della valutazione per l’IRC/alternativa, l’inserimento della programmazione dell’attività all’interno del POF e ovviamente la sua attivazione per tutti coloro che la richiedano, indipendentemente dal numero dei richiedenti per ciascuna classe.

Ho fatto presente la situazione di illegalità e di palese discriminazione a cui venivano sottoposti gli alunni, depositati come pacchi postali in classi parallele o addirittura nominati d’ufficio “uditori” e perciò costretti ad assistere all’ora di IRC.

Faccio presente che i fondi per l’attività alternativa non solo sono disponibili all’interno del capitolo di spesa che prevede il pagamento dei docenti di IRC non di ruolo ma rimangono quasi del tutto inutilizzati, con grande soddisfazione del Ministero che ricorda sempre ai dirigenti di operare in economia di spesa.

Ho qui con me la normativa a cui si fa riferimento circa gli obblighi da parte dell’istituzione scolastica, e la nota MEF del 07 marzo 2011, prot. n. 26482 sui criteri di reclutamento e sulle modalità di pagamento dei docenti incaricati, nota recepita dal MIUR prot. n. 1670 del 22 marzo 2011.

Spero che queste parole non rimangano come al solito lettera morta. Diversamente mi riservo di praticare altre strade che non siano i miei sterili richiami alla legalità rivolgendomi se necessario anche a terzi per tutelare i diritti dei non avvalentesi.

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Da noi […] ancora non hanno un aula dove poter fare lezione e li hanno mandati in un’altra classe. Divisi, per giunta. Gli do tempo 2 settimane e poi gli mando l’ennesima diffida.

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Si ricomincia con le disparità nella scuola.
Mia figlia, con richiesta già depositata presso la scuola ( 4° anno liceo scientifico), per usufruire dell’uscita anticipata da scuola perchè non frequentante l’IRC, si vede costretta insieme ad altri studenti a restare in classe durante l’ora stessa perchè la scuola non è stata in grado di realizzare, costruire, stampare il pass (un semplice cartoncino) che le verrà consegnato ad ottobre.

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L’insegnante principale della 3a […] ha suggerito di spostare il bambino in un’altra classe e lei avrebbe lasciato a lui «qualcosa da fare». Ci abbiamo provato, lui si sentiva a disagio per il fatto di essere in un’altra classe ed il «qualcosa da fare» erano 2 schede di ripasso di italiano. «Mamma, ho finito in 5 minuti e poi non sapevo cosa fare». Riprendiamo ad uscire a mezzogiorno.

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Buongiorno , sono una mamma esasperata dal trattamento che l’ IC […] (Roma) riserva ormai da tre anni a mio figlio alunno della primaria e da quest’anno anche a sua sorella che ha iniziato la prima elementare […] In occasione dell’ora di religione i nostri figli negli anni hanno subito il seguente trattamento: vengono sistematicamente fatti uscire dalla loro aula e sistemati nel corridoio…. Non da ultimo  circa due settimane fa , in assenza dell’insegnante dell’ora alternativa sono stati fatti uscire dall’aula e lasciati DA SOLI nel corridoio , parliamo di bambini di 8 anni ( terza elementare)…ovviamente sono stati anche seriamente sgridati perchè vistosi soli nel corridoio hanno avuto l’ardire di fare confusione….questo in estrema sintesi il trattamento che la nostra scuola ci riserva… Potete indicarci mezzi strumenti azioni da intraprendere? Grazie in anticipo per il tempo che mi (ci) vorrete dedicarci

Risposta:

Gentile […].

La circolare ministeriale n. 131 del 3 maggio 1986 impegna il Collegio docenti a definire le attività alternative entro il primo mese dall’inizio delle lezioni, dopo aver sentito i genitori interessati.
Immagino questo non sia mai stato fatto.
Di norma alla prima assemblea dell’anno scolastico gli insegnanti dovrebbero illustrare l’attività didattica dell’anno, inclusa quella per l’ora alternativa. In queste occasioni, se gli insegnanti non ne parlano, sarebbe in caso di prendere la parola e chiedere cosa hanno previsto visto che è un obbligo di legge.
Inoltre a momento della consegna della pagella dovrebbe essere consegnata anche la scheda con la valutazione delle materie opzionali, ossia religione cattolica e attività alternativa. Se la scuola consegna solo quelle di RC compie un sopruso.

A questo punto cosa fare?
La invitiamo a leggere le faq con i diritti che le devono essere garantiti:
https://www.uaar.it/uaar/campagne/progetto-ora-alternativa/faq/
e a inviare la diffida eventualmente personalizzandola con dettagli specifici con raccomandata a.r.
In seguito potrà chiedere un colloquio con il dirigente scolastico per avere una risposta concreta (meglio con impegni in forma scritta), al quale potrà portare con le faq stampate.

Potrebbe ritenere eccessiva la diffida. Per esperienza è la cosa più efficace per far cambiare i comportamenti, perché è un atto scritto che documenta una inadempienza che potrebbe essere portato anche all’Ufficio scolastico provinciale/regionale. Sarebbe possibile anche chiedere il colloquio prima di inviare la diffida, ma in genere in queste circostanze vengono portate scuse e fatte promesse generiche.

Rimaniamo a disposizione e ci tenga informati sugli sviluppi.

Cari saluti
staff di oradireligioneorabasta

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La scorsa settimana mio figlio è tornato a casa con un modulo dato a scuola da compilare per non avvalersi della religione cattolica e scegliere eventualmente materie alternative o uscita da scuola. Mi ha espressamente chiesto di non fare più religione ed ho compilato il foglio di conseguenza.
Ma poi a scuola gli è stato detto che quello era «un foglio dato così» e a febbraio andava fatta la richiesta non ora.
Ma allora perché non ci hanno consegnato il modulo allora??
E a questo punto non si può più cambiare?

[Per la risposta vedere la specifica FAQ]

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per motivi religiosi non faccio fare l’ora di religione a mia figlia. Ho questa situazione, avevo chiesto di metterla alla prima o l’ultima ora di scuola, mia figlia frequenta la seconda media, ma mi è stato detto che faranno l’ora alternativa.
Ancora ad oggi [10 ottobre, ndr] mia figlia è costretta a stare in classe nell’ora di religione
vorrei sapere come potrei agire?

[In questi casi occorre spedire con raccomandata a.r. la diffida]

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… vi faccio vedere il modulo del liceo […], che già tenevo d’occhio fin dall’anno scorso, perché proponeva solo lo studio assistito in biblioteca.
Si nota subito il fatto di parlare di «esonero» invece di scelta di non avvalersi, ma questo è solo l’inizio.
Se si legge con attenzione la circolare, si può osservare come inizi affermando che gli studenti che hanno l’ora di religione non alla prima o all’ultima ora, frequenteranno «attività alternative programmate dal Liceo nell’ambito del Progetto Biblioteca», con ciò negando la possibilità di uscire dalla scuola, cosa che invece sarebbe perfettamente legittima.
Diversamente, solo per gli studenti con l’ora di religione alla prima od ultima ora, è richiesta la compilazione e consegna del modulo allegato, nel quale si apre un ventaglio di tre possibilità ed in cui appare, come terza opzione (priva financo del quadretto per la spunta), l’insegnamento alternativo di «Cittadinanza e Costituzione».
Chiaramente gran parte (forse tutte?) le classi hanno l’ora di religione in orario intermedio, ma naturalmente, qualora vi fosse qualche classe che abbia religione alla prima o all’ultima ora, è quantomeno probabile che la scelta sia quella dell’entrata posticipata o uscita anticipata.
Sicché, con questo modulo farlocco si sarebbero messi al sicuro, perché grazie alla dicitura ingannevole iniziale (quasi) tutti i genitori avrebbero pensato che i ragazzi in biblioteca avrebbero usufruito dell’insegnamento alternativo, quando invece così non è.
Morale della storia: pur avendo mio figlio religione in orario intermedio, ho modificato il modulo chiedendo espressamente l’insegnamento alternativo di «Cittadinanza e Costituzione», firmato digitalmente ed inviato via PEC, staremo a vedere

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[Pagina Oradireligioneorabasta] Io non ne posso più. Sono dovuta arrivare al punto di diffidare la dirigente scolastica perché mi negava la consegna del modulo per la scelta dell ora alternativa.

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[Pagina Oradireligioneorabasta] «…mi potete mandare le disposizioni di legge che regolamentano l’attività dell’ora alternativa alla religione? Noi dobbiamo iscrivere la nostra bambina alle elementari e la risposta della dirigente è stata: «se ne abbiamo molti (quanti?) ma non credo, potremmo anche prevedere qualcosa di più strutturato, altrimenti, come gli altri anni, verranno semplicemente smistati nelle altre classi». Siccome ci ha convocati volevamo andarci «preparati»»

[Per la risposta vedere la specifica FAQ]

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[Pagina Uaar] Nella mia scuola ero l’unica a non fare l’ora di religione e per questo venni presa di mira da un prof neocatecumeno che mi vesso’ con umiliazioni varie per tre anni. L’ora alternativa venne boicottata in ogni modo.

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[Pagina Uaar] …non c’è una vera alternativa all’ora di religione. Nel mio caso almeno, i miei figli che non frequentano passano l’ora a sedere su una sedia fuori dalla classe.. Magari a ripassare o a non far niente. Se si offrisse un’alternativa valida sono certa che molte più persone andrebbero verso l’ insegnamento laico.

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[Pagina Oradireligioneorabasta] (classe di quinta primaria) Il fatto di essere in un’altra sezione mentre gli studenti fanno lezione con la maestra che invece di seguirla fa lezione a loro (non va in classe a fare storia con gli altri!) la mette a disagio. Ha aggiunto che tante volte vorrebbe parlare di ciò che legge ma se ne sta zitta perché ha paura di interrompere la maestra che spiega agli altri. Gli altri anni aveva la maestra con lei, in una stanza a parte dedicata solo ad alternativa.
Ora, presa così, il suo ragionamento è «faccio alternativa nella mia classe, almeno sto con i miei amici e non mi sento diversa». Che rabbia.

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[Pagina Oradireligioneorabasta] Ho un problema : io vorrei esentare mio figlio al 1 anno medie ma come in molte scuole sconsigliano perché la scuola non ha i soldi per l’ora alternativa. Posso far bighellonare un bimbo per la scuola senza far nulla?

[per la risposta vedere la specifica faq]

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[Pagina Oradireligioneorabasta] A breve mi daranno il modulo per la scelta su cosa fare durante alternativa. Lo scorso anno il modulo non era conforme. Se fosse cosi anche ora, cosa dovrei fare?

[per la risposta vedere la specifica faq]

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[Pagina Oradireligioneorabasta] Alla riunione classe prima elementare è stato chiesto esplicitamente di non richiedere l’ora alternativa. Tra l’altro la scelta era già stata fatta mesi fa e quindi non capisco perché ci debbano dare altro modulo. La mia scelta sarà la medesima. Vediamo come si evolve la cosa.

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[Pagina Oradireligioneorabasta] io sono con l’avvocato da due anni e ancora mio figlio viene portato nelle altre classi e a fine anno non ho nulla che attesti cosa faccia in quelle ore, per una sua crescita nelle ore alternative che non ha.

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[Pagina Oradireligioneorabasta] In una scuola media abruzzese in classe di mia figlia 7 esonerati, Orario provvisorio oggi ora di religione i ragazzi rimangono in classe, come se non bastasse la professoressa ha chiesto ai 7 ragazzi quale religione praticassero. Ogni anno dobbiamo rinnovare l’esonero, magari uno si fosse convertito durante l’estate….

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[Pagina Oradireligioneorabasta] Noi siamo in una seconda elementare della zona di Firenze e per non attivarci la materia alternativa ci stanno ”mettendo in croce” (passatemi la metafora), facendoci pesare la nostra scelta (noi danneggiamo altre classi a cui verrà tolta la compresenza), ma stiamo tenendo duro nonostante ci trattino davvero male. Medioevo!

[In questi casi occorre spedire con raccomandata a.r. la diffida]

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[Pagina Oradireligioneorabasta] Pare che mio figlio sia stato convinto dal docente di religione a partecipare in quanto faranno solo cose ludiche e il suo parere è decisivo a loro favore in caso fossero in bilico per la rimandatura.

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[Pagina Oradireligioneorabasta] a me dissero che non potevo togliere mio figlio da religione ad anno scolastico iniziato? Però, se ce lo vuoi mettere puoi farlo quando vuoi…

[Pagina Oradireligioneorabasta] A noi hanno detto che non si può cambiare idea sull’IRC ad anno in corso.

[Si può cambiare la scelta anche ad anno scolastico iniziato: vedere specifica FAQ]

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[Pagina Oradireligioneorabasta] Io insegno in una scuola dell’infanzia statale, anche da noi un’ora e mezza di religione a settimana, a bambini di 3-4-5 anni. Mio marito insegna alla primaria e in passato ha dovuto discutere con l’insegnante di religione che aveva contraddetto quanto da lui spiegato nella lezione di storia sull’origine dell’universo, dicendo ai bambini «non è vero, l’universo l’ha creato Dio» :(

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Capita spesso che insegnanti, segreterie e dirigenti scolastici spingano a frequentare l’insegnamento della religione cattolica (IRC) dicendo che tanto non si fa religione, ma «cultura» e «educazione». Non è vero. L’IRC per legge è «impartito in conformità della dottrina della Chiesa», da insegnanti scelti dal vescovo.

[Pagina Oradireligioneorabasta] L’ho sentito dire infinite volte… È ovvio che è solo un metodo disonesto per racimolare iscrizioni

[Pagina Oradireligioneorabasta] Scuola di mia figlia successo uguale.

[Pagina Oradireligioneorabasta] Anche alla primaria dei miei figli e’ successo uguale.

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[Pagina Oradireligioneorabasta] Sono credente e mi piacerebbe che le mie figlie, se lo vorranno, possano frequentare il catechismo al momento opportuno. Per questo le ho iscritte alle ore di religione. Quando ho visto programma e libro di testo, sono sincera, mi è venuta voglia di diventare direttamente satanista. Non avrei mai immaginato un insegnamento così, è veramente fuori dal contesto scuola.

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[Pagina Oradireligioneorabasta] ho ricevuto per sbaglio i libri di religione ( mia figlia frequenta le due ore di attività alternativa) mi sono venuti i brividi a pensare a ciò che viene propinato ai bambini.

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[Pagina Oradireligioneorabasta] ho ricevuto per sbaglio i libri di religione ( mia figlia frequenta le due ore di attività alternativa) mi sono venuti i brividi a pensare a ciò che viene propinato ai bambini.

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[Pagina Uaar, 7/2/2021] Sono andata a vedere delle scuole e ho chiesto cosa avrebbe fatto mio figlio nell’ora alternativa. Hanno cercato di convincermi a non fargliela fare, dicendomi che il bambino si sarebbe sentito escluso e che sarebbe stato controproducente

[Pagina Uaar, 7/2/2021] Esattamente ciò che è successo alle elementari da mia figlia

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[Pagina Uaar, 7/2/2021] Solo dalla settimana scorsa, dopo più di due anni (di elementari), dopo una richiesta scritta sono riuscita per la prima volta ad avere per la bambina una lezione alternativa, che poi è solo un’altra maestra che fa fare ripetizione a mia figlia in un’altra aula. Finora l’ho sempre dovuta ritirare da scuola prima, con il conseguente disagio organizzativo, essendo che io sono sola e lavoro full time. Comunque non sono contenta: lo sarò solo quando vedrò la religione cattolica fuori dalle scuole. Solo così non si crea discriminazione.

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[Pagina Uaar, 7/2/2021] Quest’anno per l’ennesima volta c’è stato il problema dell’ora alternativa,dopo una lotta infinita siamo arrivati al punto di far spostare questa inutile materia all’ultima ora in modo tale che mio figlio potesse uscire prima.Non era quello che volevamo ma la battaglia l’abbiamo vinta anche se la guerra ancora è lunga.

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[Pagina Uaar, 7/2/2021] Mio figlio è esonerato. Quando la maestra di alternativa è assente, lui resta in classe, e il simpaticissimo maestro di religione se ne sbatte altamente e fa lezione, ben sapendo che non può. Segnali, certo. Ti lamenti, sicuro. Ma intanto lo fa. È una violenza, bella e buona.

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[Pagina Oradireligioneorabasta, 4/6/2021] Circolare ricevuta stamattina via email per l’iscrizione di mio figlio: «Gentili signori, ci risulta che, ad alcune famiglie che in fase d’iscrizione hanno scelto l’opzione dell’insegnamento delle attività alternative all’IRC, sta arrivando l’indicazione di compilare il «modello C» da inoltrare in segreteria. Vi chiediamo di non procedere a tale invio ma di aspettare la comunicazione che vi manderemo nelle prime settimane dell’a.s. 2021-22 (ottobre)»

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[Pagina Oradireligioneorabasta, 1/10/2021] Nella scuola di mia figlia insegnano contenuti religiosi nell’ora di alternativa. Hanno adottato anche un testo ambiguo e piuttosto bigotto: «i valori della vita» […] hanno letto una filastrocca di cui mia figlia mi riporta i versi: «ci guarda in alto da lassù, il sui nome è…»

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[Pagina Oradireligioneorabasta, 22/10/2021] Ad oggi, 22/10/2021 alle medie di mia figlia ancora niente- nessuna notizia ne dell’attività alternativa né tanto meno delle uscite anticipate.

[Pagina Oradireligioneorabasta, 22/10/2021] Anche da mio figlio. Sta in classe a fare religione. Ieri ho minacciato diffida.

[Pagina Oradireligioneorabasta, 22/10/2021] Anche nella scuola di mia figlia sto avendo problemi !! Nel fine settimana gli mando la pec !!

[Pagina Oradireligioneorabasta, 22/10/2021] Anche a scuola di mia figlia, ad oggi, nessuna attività alternativa organizzata. Ma il modulo che abbiamo compilato a giugno a cosa è servito, se ancora oggi devono fare «ricognizione» di quanti alunni non si avvalgono, così da organizzare le attività?

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[Pagina Oradireligioneorabasta, 28/10/2021] Mia figlia, ultimo anno di scuola dell’infanzia, è costretta a seguire. Questo perché sono solo 2 su 25 a chiedere l’esonero e l’alternativa sarebbe stare in un angolo della stessa classe (causa COVID dicono non si possa uscire) con una delle maestre solite a disegnare o fare una non ben definita attività alternativa. Ho pensato che fosse una cosa discriminatoria e che mia figlia potesse viverla come una punizione (dato che ha solo 5 anni)….quindi mi sono arresa. Siamo in tanti a subire questa situazione, almeno a Lecce.

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[Pagina Uaar, 4/11/2022] …l’alternativa è partita il 7 novembre, nel frattempo gli studenti stavano in aula con il docente di religione.

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[Pagina Oradireligioneorabasta, 4/11/2022]  Nella scuola di mio figlio (prima elementare) niente ora alternativa: o esce prima oppure “ora individuale”.

[In questi casi occorre spedire via PEC o raccomandata a.r. la diffida]

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[Pagina Oradireligioneorabasta, 5/11/2022, risposta alla domanda «Nella vostra scuola l’ora di religione e l’ora alternativa sono partite contemporaneamente?»] Assolutamente no. È arrivata la settimana scorsa la circolare che chiedeva ai docenti la disponibilità per fare le ore di studio assistito.

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[Pagina Oradireligioneorabasta, 5/11/2022] La scuola di mia figlia ha optato di fare scegliere ai genitori di autorizzare i figli a entrare dopo o uscire prima, io ho rifiutato questa cosa.

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[Pagina Uaar, 11/11/2022] sono stata praticamente obbligata a cambiare la domanda per mio figlio prima primaria. Mi hanno caldamente invitata a fargli fare religione…. perché secondo loro si sarebbe sentito diverso visto che è l unico che sarebbe dovuto uscire dalla classe, che non avrebbe partecipato alla recita, ai lavoretti ecc..e che avrebbe sicuramente fatto lavori più pesanti nelle ore di alternativa. Un nervoso…

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LE BUONE NOTIZIE

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Vi scrivo per aggiornarvi a proposito del mio colloquio con la dirigente della scuola di mio figlio in merito al mancato insegnamento alternativo all’ora di religione.
Devo dire che sono rimasta piacevolmente colpita. Intanto la dirigente era a conoscenza di tutte le normative, compresa la circolare relativa ai fondi specifici stanziati dal ministero. E’ riuscita ad applicarla per la scuola media e si è mostrata molto disponibile ad estendere la cosa anche alla scuola primaria.

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Vi informo che abbiamo ricevuto un riscontro dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia in merito alla «attività didattica alternativa all’insegnamento della religione cattolica».
Veniamo informati che «questo ufficio scolastico ha già trasmesso ai dirigenti scolastici della Regione la nota prot. MIUR AOODRLO RU 15541 (di cui vi allego copia) in cui si forniscono precise indicazioni sulle nomine dei docenti per le attività alternative e sul pagamento delle relative ore, ai fini della risoluzione della questione.».
Il semplice fatto che ci abbiano risposto, lo metto tra gli eventi positivi di questa iniziativa.

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Con immenso piacere vi informo che oggi ho parlato con la dirigente scolastica delle elementari di […] (scuola di mia figlia, per intenderci…) che, visionate le normative in merito fornitegli da me, è stata concorde nell’attivare un programma strutturato per l’ora alternativa, con tanto di testo scolastico, da inserire assolutamente nel POF, per l’anno prossimo (e spero anche per gli altri a venire…). Devo comunque aggiungere che ha sempre «fornito» un’insegnante e un abbozzo programmatico, in un’aula a parte, e in questo mi sento molto fortunata. Forse abbiamo fatto un passetto in più…
Ho comunicato la cosa (oltre che la campagna «Non c’è più religione, per chi non la vuole») anche all’Assessore Provinciale all’Istruzione, sollecitandolo ad estendere ciò a tutte le scuole.

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[…] questo Istituto ottempera agli obblighi di legge relativamente all’offerta di attività alternative (o attività didattiche formative). I programmi in atto sono i seguenti:

Scuola dell’Infanzia:
- Percorsi verso la pace
- Un mondo a colori: percorsi verso la pace
- Educazione convivenza interculturale:”Elmer l’elefante variopinto”

Scuola Primaria
- W le Storie: percorsi di educazione all’ascolto (storie lette o raccontate)
- Le modifiche dell’uomo sull’ambiente
- Educazione di cittadinanza con i generi narrativi

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

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[…] si comunica che nel nostro Istituto viene rispettato l’obbligo delle attività didattiche alternative , infatti gli allievi che non si avvalgono dell’insegnamento della Religione svolgono ore di approfondimento con contenuti relativi alla sfera valoriale e con riferimento diretto ed indiretto agli ideali contenuti nella Costittuzione Italiana.

Cordiali  saluti
Il Dirigente Scolastico

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Si comunica che nella ns. istituzione scolastica come da Circolare Ministeriale  è stata proposta l’attività didattica alternativa all’insegnamento della religione cattolica  e per l’a.s 2010/2011 sono stati attivati tre corsi con i seguenti programmi formativi:
- 1^ programma: Diritti umani , Dichiarazione Universale dell’Uomo. (con supporti video). Docente […].
- 2^programma: geografia poltica ed economica della repubblica tedesca - confronto tra le altre politiche economiche degli altri stati europei evidenziando le politiche dei piccoli stati: San Marino, Andorra, Città del Vaticano, Principato di Monaco e Liechtenstein. Docente […] -
- 3^programma: Incontro tra più culture, cultura europea, cultura africana, cultuta asiatica, cultura americana.»Apertura alla diversità e all’arricchimento culturale» (supporti video). Docente […].

IL DIRIGENTE SCOLASTICO [Liceo classico]

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Ce l’abbiamo fatta!!!
La battaglia si è conclusa, dopo aver scritto all’ufficio regionale scolastico, la Dirigente ha capitolato!
La nostra bambina è esonerata dall’ora di religione ed inserita nel gruppo di materia alternativa.
Grazie a voi e all’aiuto e alla disponibilità che ci avete offerto.
Restiamo disponibili per la vostra associazione per tutti i comunicati stampa che vorrete inviarci

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vorrei condividere con voi un piccolo successo inaspettato.
Ieri sono andato all’incontro con le maestre di mio figlio per l’illustrazione delle attività del primo quadrimestre, e insieme alla pagella mi è stato mostrata una scheda che si chiama «Rilevazione degli apprendimenti attività didattico formativa alternativa all’IRC».
Mio figlio fa la terza elementare, e sono stati tre anni di battaglie, con il vostro fondamentale aiuto e appoggio tecnico-tattico; questa è la prima scheda di valutazione dell’attività alternativa, non sapevo neanche che esistesse, e penso che sia un passo avanti piuttosto importante, o almeno ho avuto questa netta sensazione.
Per la cronaca, l’attività è «Elementi di informatica» e l’alunno è stato valutato su «Conoscenza di base del funzionamento dei Personal Computer» e su «Utilizzo degli strumenti software Word, Paint e PowerPoint».
Colgo l’occasione quindi per ringraziare in particolare R. e A., e tutti quelli che con le loro indicazioni e la loro partecipazione, contribuiscono al nostro reciproco rafforzamento.

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c’è decisamente da continuare a fare informazione sull’ora alternativa.
[…] certi dirigenti scolastici non abbiano capito bene (o fingono di non capire) che è possibile chiedere
personale aggiuntivo per le AA.
Al contrario ci sono Dirigenti scolastici che l’hanno capito benissimo ed hanno inserito le AA nel POF dell’anno in corso.
Copio e incollo il programma per le AA che mi ha inviato la dirigente scolastica di […], 2° Circolo.
SCUOLA PRIMARIA/ SCUOLA DELL’INFANZIA PROGETTAZIONE ATTIVITAALTERNATIVA A.S. 2010/11
TEMATICA      EDUCAZIONE INTERCULTURALE    
[…]
Leggere il mondo
Aprire il cerchio del “NOI” accettando le differenze, mettendosi in una condizione di accoglienza, di rispetto, di curiosità … al fine di conoscere e condividere il mondo dell’”ALTRO” (dall’ambiente vicino –scuola/paese- al mondo)
Illustrare i valori della pace e della solidarietà, i diritti dei popoli, dell’uomo e del bambino attraverso fiabe e racconti.
Mettere in evidenza la varietà e la ricchezza delle culture presenti nella società attuale, a cominciare dagli aspetti concreti della vita quotidiana (cibo e alimentazione, giochi, lingue e scritture, musiche, poesia, feste e usanze religiose).
Svolgere attività di ricerca sui temi dell’immigrazione attuale verso l’Italia (desertificazione, sfruttamento incontrollato delle risorse, guerre, sfruttamento minorile, salute, fame …).

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Già averla attivata [l’ora alternativa] in due classi e inserita nel POF, dopo anni di lotte e grazie alla disponibilità del nuovo dirigente, mi sembra un passo importante per poter andare avanti in modo costruttivo e deciso.
[dove prendere i fondi per alternativa:] Non si usa il FIS nella mia scuola. Io faccio alternativa in una terza media e mi hanno dato l’incarico per una diciannovesima ora pagata dal ministero fino al 30 giugno.

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[Contributo pubblicato anche come opinione sulle Ultimissime UAAR]

Ho posto sempre al centro della mia attenzione la questione della laicità dello Stato e dalla scuola, in particolare per ciò che concerne l’attivazione dell’ora alternativa.

Come insegnante

All’interno del Collegio docenti della scuola media in cui lavoro mi sono costantemente battuto per attivare l’ora alternativa, nell’indifferenza/insofferenza generale, facendo mettere a verbale integralmente le mie dichiarazioni. Tutto si è risolto in votazioni bulgare a favore delle “indicazioni” dei presidi, i quali hanno di volta in volta affermato che i fondi necessari non erano disponibili o che si poteva istituire la figura dell’uditore (per far sì che l’alunno che non si avvaleva rimanesse in classe durante l’ora di IRC). Manca tra gli insegnanti la consapevolezza del significato di laicità e di come questa sia condizione non sufficiente ma necessaria per una scuola e un società realmente libera e democratica, secondo i dettami della Costituzione. Alcuni ritengono che questa sia una questione di nicchia, secondaria e marginale rispetto alle urgenze relative alla graduale dismissione della scuola pubblica attuata dagli ultimi governi; altri (la maggioranza) non si pongono problemi di alcuna natura.

Quest’anno nel mio Istituto, grazie a un dirigente in parte illuminato, si è attivata l’ora alternativa in due classi, poiché i non avvalentesi erano in numero pari o superiore a tre, nonostante avessi fatto presente che non esiste alcuna norma che vincoli l’attivazione del corso a questo numero minimo. Ho fatto richiesta per essere nominato docente di uno dei due corsi e ho ricevuto dal dirigente la relativa nomina; il compenso per la 19a ora mi viene retribuito dal Ministero, così come accade per tutti i docenti che accettano cattedre superiori alle 18 ore, senza quindi gravare sul Fondo dell’Istituzione Scolastica.

Sono sempre riuscito a far compilare la valutazione dell’IRC su scheda a parte e da quest’anno esiste nel POF di Istituto la programmazione per l’attività alternativa. Anche i moduli di iscrizione sono stati sempre presentati in modo corretto, ossia con le 4 opzioni per chi non si avvaleva, anche se poi la scelta sull’ora alternativa veniva sistematicamente disattesa.

Come genitore

Mia figlia più piccola frequenta la scuola d’infanzia e non si avvale dell’IRC. Quando entra l’insegnante di religione cattolica, lei esce con la sua educatrice con la quale prosegue le sue attività di gioco formativo. Qui faccio parte del Consiglio di Scuola come rappresentante dei genitori. Nel campo della difesa della laicità mi attivo a Natale per placare le ire di qualche genitore che vorrebbe assistere alle recite con Gesù Bambino e affini, e soprattutto con il presidente del Consiglio di Scuola, anch’egli rappresentante dei genitori: quest’anno ha chiesto di invitare il parroco perché portasse i suoi saluti ai bambini e ricordasse loro il vero significato del Natale, cioè quello della nascita di Gesù. Ho chiesto dove risiedesse il valore culturale di tale presenza, ravvedendo in questa solo una visita pastorale di natura confessionale. La sua proposta è stata respinta.

L’altra figlia frequenta la 1a elementare. Nella domanda di iscrizione, formulata dalla scuola in forma incompleta (appariva soltanto la dicitura: “si avvale dell’IRC sì/no”) avevo io stesso trascritto le 4 opzioni, selezionando la prima (attività didattiche). Il corso non è stato attivato. Mia figlia veniva spostata in classe parallela, dove avrebbe dovuto fare alternativa con tutta la classe che la accoglieva (!) secondo quanto deliberato dal loro collegio docenti (il 20% del monte orario delle ore curricolari si può destinare a attività e progetti vari). In realtà le venivano assegnati dei compiti di educazione alla cittadinanza dalla sua insegnante curriculare e la classe di accoglienza faceva altro.

La scelta di non farle frequentare l’IRC per la mia compagna e per me non è stata facile ed è stata fonte di una certa inquietudine. Nostra figlia ci aveva chiaramente comunicato il suo disagio nel dover uscire da sola dalla sua classe per poi affrontare due ore di imbarazzo e noia. Ricordo che nelle sue Osservazioni conclusive per l’Italia del 2003, all’art. 29 il Comitato Unicef esprimeva “preoccupazione relativamente al fatto che i bambini, soprattutto nelle scuole elementari, possano essere emarginati se si astengono dall’insegnamento religioso, incentrato essenzialmente sulla confessione cattolica”.

Ho scritto una lettera a settembre con tono molto conciliante e collaborativo, ed evidenziavo – riportando la normativa – come venissero disattesi numerosi obblighi da parte della scuola. Concludevo sottolineando che gli studenti che non si avvalgono dell’insegnamento religioso cattolico non chiedono facilitazioni o privilegî, ma rivendicano diritti tutelati dalla Costituzione e dalla legge. Sono invece quasi sempre depositati in classi parallele o affidati al personale ATA, mentre avrebbero diritto, all’interno del tempo scuola, a ore di istruzione così come avviene per gli studenti dell’IRC. Questa situazione dovrebbe preoccupare tutti i docenti e tutti i cittadini al di là delle loro convinzioni politico-religiose. Appare incongruente che le scuole facciano ruotare i loro POF attorno a cardini costituzionali quali l’uguaglianza dei cittadini o il rifiuto delle discriminazioni e poi disattendano sistematicamente tali principi.

Ho poi inviato un’altra breve nota a febbraio in cui prendevo atto che quella lettera non aveva avuto alcun seguito e che avrei fatto di tutto per difendere i diritti degli studenti non avvalentesi. Quindi la diffida, sullo schema messo a disposizione nel sito UAAR.

Sono stato contattato quasi immediatamente e ho avuto l’incontro con il dirigente. Dopo ampio e civile colloquio, nel quale ho ribadito i concetti già espressi nelle lettere, abbiamo sottoscritto un verbale dell’incontro nel quale il dirigente si impegnava a portare alla discussione e alla approvazione in Collegio docenti l’attivazione in tutta la scuola dell’ora alternativa con docente dedicato e relativa valutazione a fine anno su scheda a parte con giudizio. In caso di contemporaneità con l’insegnante di IRC, il docente curriculare sarà il titolare dell’ora alternativa, a costo zero per la scuola. Nel caso in cui non ci dovesse essere la contemporaneità, si provvederà a nominare i docenti per svolgere le ore eccedenti non a carico del Fondo dell’Istituzione scolastica ma del ministero delle Finanze. Il docente che ha titolarità dell’ora alternativa non potrà fare ore di supplenze per sostituire colleghi assenti in altre classi.

Ho comunicato a mia figlia che avrà finalmente anche lei una insegnante, come avviene per i suoi compagni che frequentano l’IRC. Mi ha sorriso contenta.

Ho fatto solo il mio dovere di padre e di cittadino.

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L’IC1 di Ferrara offre online i moduli di scelta dell’attività alternativa con traduzioni in albanese, arabo, cinese, francese, inglese, rumeno, russo, urdu.
[pagina Intercultura dell’Istituto Comprensivo N. 1 Corrado Govoni, Ferrara]

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Sono rappresentante di classe di una classe prima primaria a Viterbo, nella classe di mio figlio ci sono 5 bambini (su 19) che non fanno IRC.
Per quest’anno, dopo lettera inviata a febbraio alla dirigente con varie richieste, sono state attuate le ore di OA. Nella lettera richiedevo l’attuazione dell’insegnamento di OA, la cedola libraria (almeno per i prossimi anni!), la pagella con il voto di OA (che nel primo quadrimestre non era stata consegnata), l’inserimento (sempre per il prossimo anno) del programma di OA nel POF.
La dirigente si è mostrata disponibile, subito dopo la mia lettera i bambini hanno iniziato a fare OA in modo sistematico con un insegnante dedicata e un programma decente.

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Il Politecnico di Milano indice ogni anno il concorso «Policultura» aperto alle scuole, da quelle dell’infanzia a quelle di istruzione secondaria superiore.
Una maestra ha partecipato con un lavoro fatto con i suoi bambini dell’ora alternativa, ha superato la prima fase di valutazione e adesso è nella fase finale. Il 6 Giugno [2012] ci saranno le premiazioni e sarà premiato il lavoro migliore. Indipendentemente da come andrà a finire la cosa, è una bella soddisfazione che ci sia anche, tra quelle convenzionali, una classe di ora alternativa.
Credo sia anche significativo il messaggio della maestra che vi riporto di seguito:
«L’ora alternativa è una grande conquista.
Sono contenta per i bambini che hanno vissuto questa esperienza con orgoglio, tra loro c’è una bambina di genitori atei; l’allontanamento dalla classe non è stato vissuto con disagio, ma come un’opportunità spesso invidiata dai compagni… ^_^»
A questo sito potete trovare i lavori finalisti; nella sezione Kids-Compatta c’è quello che voglio segnalarvi.
[Il progetto finalista Felicità a colori del laboratorio ora alternativa dell’I.C. Ignoto Militi, Saronno (VA)]

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[Revocata disposizione illegittima di un Collegio Docenti che negava l’ora alternativa se i richiedenti erano pochi]

Con i soli voti contrari dei docenti di IRC (ma Gesù non è amore?), è passata la mia mozione: alternativa per tutti.

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Quest’anno i sette bambini della sezione di mio figlio che si avvalgono dell’ora Alternativa (quarta elementare, scuola […] di Milano) studiano i miti greci, con grande invidia dei bambini che fanno religione. A volte ci sono anche buone notizie.

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[testimonianza di insegnante/genitore]

Firenze è come Torino, e forse forse più laica ancora. Ammetto di non essere sicura se si tratta di un fenomeno circoscritto a Firenze città o se è esteso a tutta la provincia, ma quello che posso dire è che alle elementari si viaggia sul 50%, e che alle superiori le classi con ZERO iscritti a religione sono piuttosto diffuse.

Il mio personalissimo parco-classi (liceo scientifico, quasi tutti italiani) di quest’anno prevede questo:
- una quinta in cui seguono religione in DUE su 25;
- un’altra quinta in cui la seguono in DUE su 23 (e queste due classi le accorpano per fare almeno lezione a «quattro gatti», letteralmente);
- una quarta con esattamente ZERO iscritti a religione;
- un’altra quarta in cui l’anno scorso la seguivano in 6, ma adesso credo che siano ulteriormente diminuiti;
- una terza in cui ancora non ho capito quanti facciano religione, ma sicuramente molto meno della metà.

Quanto lavoravo al tecnico agrario, le percentuali al triennio superiore erano molto simili.

In classe di mia figlia, terza elementare, a fare religione sono circa la metà (peraltro equamente divisi tra italiani e stranieri, quindi penso che il fattore-immigrazione c’entri poco); in quella di mio figlio, scuola materna con sezioni di età miste a scorrimento continuo, a fare religione sono in minoranza, circa 1/3 contro 2/3 (almeno, l’anno scorso era così, non so se sia cambiato qualcosa, ma credo di no, perché quest’anno il ricambio è stato scarso).

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… lo scorso anno ho mandato DUE lettere alla Preside, la prima molto gentile con la quale chiedevo l’attuazione dell’OA per la classe di mio figlio (su 17 bambini 5 non facevano religione cattolica), senza ottenere risposta scritta, ma solo una convocazione dove mi veniva spiegato l’impossibilità economica della scuola; la seconda lettera era la diffida, da me rimodulata partendo da quella dell’UAAR, inviata alla dirigente e anche al Consiglio d’Istituto dove richiedevo una risposta scritta. La risposta scritta è arrivata insieme all’attivazione immediata del progetto lettura.

Quest’anno avevamo l’OA già dalla prima settimana con tanto di convocazione per illustrarci il programma che i bambini avrebbero svolto quest’anno.

Quindi il consiglio che posso dare in base all’esperienza che ho vissuto, è quella di far valere i propri diritti, anche perché i Dirigenti scolastici quando si vedono paventata, tramite diffida, l’ipotesi di rispondere in solido (ovvero di tasca propria) provvedono a fare il loro lavoro immediatamente.

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Sono andata più volte a parlare con il dirigente scolastico, la solita storia, «non ci sono i fondi», ecc.
Ho parlato anche con le maestre… quella di religione è la stessa per tutte le classi, insegna anche altre materie.
Non è stato semplice, hanno dovuto cambiare gli orari, ma l’insegnante principale della classe 2a si è detta disponibile per fare l’ora alternativa con il mio piccolo. Oggi l’ha fatta per la prima volta ed è contentissimo, la maestra è entusiasta ed ha già preparato tante cose da fare con lui!

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Ho parlato poche ore fa con mio figlio (prima media, provincia di Bologna).
Per l’ora alternativa finora hanno letto assieme «Io non ho paura», e mi aveva detto che gli piaceva («l’insegnante è brava»).
Di recente hanno anche visto il film, e stanno confrontando le differenze tra il romanzo e la rappresentazione cinematografica.

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Nella nostra scuola elementare l’ora alternativa è molto ben strutturata e si fa anche se in classe c’è un solo bambino a sceglierla. Dal mio grande, in quarta, sono in sette a fare Alternativa (tutti italiani figli di atei o agnostici) e quest’anno sono l’invidia di quelli che fanno religione, perché stanno studiando i miti greci.

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[insegnante di scuola media] Ho appena avuto il completamento orario a scuola con delle ore di alternativa.

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A mio figlio è stata attivata l’ora alternativa dopo circa un mese dall’inizio della scuola e dopo aver sollecitato sia in assemblea di inizio anno sia privatamento con colloquio la preside.
Il modulo C non è stato distribuito a nessuno nella scuola elementare di mio figlio. noi l’abbiamo stampato dal sito UAAR e portato in segreteria.
Sembra che l’O.A. l’abbiano attivata solo nella classe di mio figlio, mentre nelle altri classi resta come sempre lo smistamento di chi non fa IRC, nelle altre classi.
Purtroppo se la richiesta non viene fatta  da tutte le famiglie che non si avvalgono di IRC la scuola cerca di tamponare dove sa che potrebbero sorgere problemi..(possibile diffida ecc…)

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[Pagina Uaar] Io non ho mai fatto religione a scuola e alle elementari ero sempre con l’insegnante di Educazione all’Immagine (anche al primo anno, quando ero l’unica delle due sezioni a non fare religione). Abbiamo fatto dei lavoretti artistici bellissimi che mio padre e i miei nonni ancora conservano. Ho addirittura imparato a sbalzare il rame, cosa che ho amato tantissimo e ancora adesso adoro.

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[Pagina Uaar] …alle elementari facevamo alternativa alla didattica con un’insegnante solo per noi (eravamo 3 bambini in prima, otto in quinta)

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[Pagina Uaar] Il mio bambino è uno dei pochissimi che non farà l’insegnamento religioso alla prima materna. Ma sono fiducioso nel futuro. Grazie a chi come UAAR spende energie per cambiare tutto ciò.

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[Pagina Oradireligioneorabasta] … nel modulo della scuola l’opzione attività didattica era stata messa assieme alla semplice sorveglianza. Abbiamo scaricato, compilato e consegnato un modulo corretto con allegata lettera in cui si sottolineava la non conformità. Poi non è più successo ed è sempre arrivata maestra di alternativa

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[Pagina Oradireligioneorabasta]Poi ci sono le isole felici… la scuola dei miei figli, hanno l’ora alternativa, gli scorsi anni erano sempre almeno cinque o sei bambini, lo scorso anno, classe di mio figlio minore dove già in quattro avevano chiesto l’esonero (due facevano alternativa e due uscivano prima) alcune bambine hanno detto ai genitori di non voler più fare religione perché si annoiavano . Tenete conto che sono bambine di prima elementare, quest’anno tipo altri 5 bimbi si uniranno ai 4 dell’anno scorso nel non fare religione, per cui tipo 9 su 21. Quello che comincia a settembre è il quarto anno che mio figlio maggiore frequenta quella scuola e hanno sempre attivato l’alternativa, il primo anno entro il primo mese, il secondo anno dal primo giorno (si trattava di una insegnante della scuola che aveva dedicato alcune ore al l’alternativa) il terzo anno dalla seconda settimana con insegnante nominata appositamente per l’alternativa. Da cui deduco che l’alternativa in quella scuola sia cominciata con l’arrivo di mio figlio maggiore. Prima di iscriverlo col mio compagno andammo a parlare col preside, io mi portai dietro un paccozzo di leggi e circolari sull’argomento, gli dissi che conoscevo i miei diritti e lo avrei diffidato se non mi avesse concesso ciò che gli chiedevo. Ah dimenticavo, tanto ormai il pippone l’ho già fatto lunghissimo, l’insegnante prevalente di mio figlio maggiore è l’insegnante di religione della sua classe, qualcuno mi disse di scappare via perché un’insegnante prevalente che fa religione non è una buona insegnante, invece dopo tre anni di rapporti devo dire che è una ottima insegnante, un po’ rigida e distaccata per cui in generale in classe le mamme non la amano particolarmente però devo dire che è rigorosa, competente, e io non potevo chiedere migliore professionista, inoltre finché i bambini che non facevano religione non erano sistemati con l’alternativa lei non svolgeva il programma di religione ma faceva un’altra ora di italiano o matematica

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[Pagina Oradireligioneorabasta] Io alla primaria in contemporaneità con la collega di religione, esco con i miei 5 non avvalentisi e porto avanti una progettazione a cui tengo molto, anche perché la preparazione delle attività mi impegna parecchio a casa, visto che non abbiamo libro di testo. Purtroppo al momento dell’adozione dei libri non sono stata abbastanza accorta da chiedere al rappresentante di farmi avere in visione testi adatti e utilizzare la cedola libraria per farli avere ai bambini. Anche questa è una cosa che non va bene: nessuno sa che per l’attività alternativa è possibile richiedere libri con spesa equipollente a quelli di religione, spese a carico dei Comuni di residenza. L’anno prossimo saremo in quinta e non mi lascerò sfuggire questa legittima opportunità.
Naturalmente, alla bisogna, durante le ore (sono 2 alla primaria) di alternativa, se è necessario propongo attività di recupero e non mi sento in colpa per ciò: quando lo faccio sto semplicemente favorendo il diritto allo studio.

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[Pagina Oradireligioneorabasta] Nello scorso anno, mio figlio in prima media ha svolto durante le lezioni di attività alternativa un ottimo progetto sulla costituzione italiana e sulla dichiarazione dei diritti umani che poi, con la sua compagna, hanno esposto alla loro classe. Un plauso al professore, titolato all’insegnamento di tecnologia, per il lavoro svolto

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[Pagina Oradireligioneorabasta] Complimenti al Liceo Castelnuovo di Firenze, che offre agli studenti che scelgono di non subire l’IRC lezioni su «Unione europea e sue istituzioni. Governance mondiale e sue istituzioni». Chi ci ha inoltrato la segnalazione aggiunge che «su una classe prima di 29 ragazzi solo 6 (sei) fanno l’ora di religione! Meraviglioso!»
[Progetto didattico sul sito della scuola]

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[Pagina Uaar] Voglio rincuorarvi. Nella scuola di mio figlio (pubblica, L’Aquila) fanno delle attività meravigliose durante l’ora alternativa. C’è speranza :)

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[Pagina Uaar] se può consolarvi nella classe di mio figlio, su 16 bambini, ben 8 fanno alternativa…il 50%…e non sono tutti stranieri…per me e’ un vero e proprio successone :D

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[Pagina Oradireligioneorabasta, 26/1/2020] grazie ai vostri suggerimenti ed indicazioni legali ho potuto interrompere l’insegnamento dell’ IRC a mio figlio alcune settimane fa. Grazie!!

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[Pagina Uaar, 7/2/2021] Io ho 2 figlie che hanno sempre fatto alternativa, dalle elementari, ora sono alle superiori, non battezzate e libere di scegliere la propria vita :) 

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[Pagina Uaar, 11/2/2021] Come alternativa Io avevo storia del cinema con i classici e la storia dei vari registi !! Ho adorato

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[Pagina Oradireligioneorabasta, 2/8/2021] Alla scuola primaria quest’anno ho organizzato un laboratorio informatico nell’ora alternativa, abbiamo creato una escape room con diverse piattaforme didattiche, facendo foto, scrivendo testi e scansionando disegni originali. Il tutto con pochi PC e nel faticoso rispetto delle normative Covid. Ai bambini è piaciuto un sacco!!!

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[Pagina Uaar, 5/2/2022] All’asilo da mia figlia sembrava impossibile la nomina di un insegnante.. Quando ho detto che avrei proceduto con una diffida, magicamente il giorno dopo hanno trovato la soluzione

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[Pagina Oradireligioneorabasta, 21/9/2022] Noi alla secondaria [i kit di robotica offerti dall’Uaar] li abbiamo ricevuti lo scorso anno! Oggi i ragazzi di terza hanno fatto la prima ora di alternativa e immediatamente mi hanno chiesto il laboratorio di robotica! Non avevo ancora predisposto l’aula ma si sono messi subito al lavoro e abbiamo potuto iniziare bene anche quest’anno scolastico

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[Pagina Uaar, 11/11/2022] volevo aggiornarvi sulla situazione, come testimonianza che l’UAAR c’è e aiuta la laicità della scuola: ho fatto esattamente come avete consigliato, stampato il modulo e andata in segreteria a protocollarlo; non hanno voluto e mi hanno addirittura fatto parlare con la vicepreside che ha cercato di convincermi che il loro «studio individuale assistito» e «attività didattiche e formative» fossero la stessa cosa. Volevano farmi firmare il loro modulo necessariamente all’istante, io ho detto che avrei prima consultato voi ed eventualmente il provveditorato e avrei, quindi, mandato il modulo che mi veniva consigliato e sono andata via.
Dopo nemmeno venti minuti mi chiama la segreteria dicendo che aveva sbagliato a mandarmi il modulo via mail e mi aveva dato quello delle medie (!!!) quando me ne aveva dato uno cartaceo identico sapendo comunque che mia figlia faceva la prima primaria. Evidentemente hanno corretto il modulo che hanno dato a me, l’importante è avere la dicitura «attività didattiche e formative» e loro si saranno spaventati alla parola «provveditorato». Non so come ringraziarvi, da sola avrei, probabilmente, ceduto al modulo illecito per quieto vivere.

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