Letture

Avviamento alla lettura de Il gallo cantò ancora, di Karlheinz Deschner (parte prima)

Avvertenza: in successione tematica progressiva (però con abbreviazioni delle fonti bibliografiche) abbiamo qui allineato citazioni ed estratti premessi dall’Autore stesso ai singoli capitoli e paragrafi.

  • Che cosa ha insegnato al mondo il Cristo?: «Ammazzatevi l’un l’altro, custodite i portafogli dei ricchi, opprimete i poveri, privateli della vita in nome mio quando diventino troppo potenti (…) La Chiesa accumuli tesori sulla sofferenza dei suoi figli, benedica cannoni e granate, innalzi fortezze su fortezze, vada alla caccia di onori, si dedichi alla politica, guazzi nella corruzione e brandisca la mia Passione come un flagello!» [Emil Belzner, p. 9].
  • Ai laici non è consentito il possesso né dei libri del Vecchio Testamento né di quelli del Nuovo Testamento [Disposizione del Sinodo di Tolosa del 1229, can.14 (p. 11)].
  • E infine, fra tutte le raccomandazioni che per ora ci limitiamo a impartirvi, la più importante è darsi da fare in tutti i modi e con tutte le forze, affinché a nessuno venga consentito né oggi né in futuro la lettura, anche solo frammentaria, del Vangelo in lingua volgare… [Da un regolamento ecclesiastico sotto Giulio III, 1550-55 (p. 11)].
  • Questi Vangeli non potranno mai essere letti con sufficiente circospezione [Friedrich Nietzsche, L’anticristo (p. 11)].
  • Il Nuovo Testamento costituisce l’unica fonte delle notizie intorno a Gesù [Il teologo R. Guardini, Das Bild vom Jesus, (p. 32)].
  • Perché Gesù non scrisse nulla, se voleva i Vangeli? [Friedrich Hebbel, Hebbel als Denker, (p. 18)].
  • Parusia - La promessa che anche sulla terra giungerà il Regno di Dio è la buona novella dei Vangeli [Jakob Taubes (p. 20)].
  • Oggi nessuno studioso serio e intellettualmente onesto pone in discussione la saldissima convinzione intorno all’imminente venuta del Giudizio e della Fine dei tempi [Il teologo F. Heiler, Der Katholizismus (p. 21)].
  • Non è necessario spendere molte parole per affermare che Gesù s’ingannò sulla prossima fine del mondo [Rudolf Bultmann, Das Urchristentum (p. 21)].
  • La loro aspettativa [dei discepoli] è stata delusa: bisogna ammetterlo senza remore [Il teologo R. Karnach, Das Wesen des Christentums (p. 23)].
  • I Vangeli? Solo una collezione aneddotica [Il teologo M. Werner (p. 29)].
  • (Una fonte)… da utilizzare con estrema circospezione [Il teologo M. Goguel, Das Leben Jesu].
  • Le falsificazioni hanno inizio in epoca neotestamentaria, e non sono più cessate [Carl Schneider (p. 29)].
  • Abbiamo appreso a ben distinguere tra il Figlio di Dio del Vangelo di Giovanni e della teologia sinottica, e l’uomo Gesù, il Maestro messianico, taumaturgo e profeta, quale viene delineato dagli strati più antichi della tradizione [Il teologo H. Windisch (p. 36)].
  • Vengono eliminati tutti i difetti, che ancora in Marco sono loro proprî [J. Wagenmann (p. 41)].
  • Il Vangelo di Giovanni… uno scritto dottrinale totalmente astorico [Heinrich Ackermann, Entstellung und Klärung].
  • Io narro un portento; il portento accadde [Ovidio (p. 53)].
  • Gli esegeti sanno che non tutto ciò che dicono è conforme al vero, eppure lo dicono, perché non è agevole mutare i convincimenti della massa, una volta che prestino fede a una certa cosa [Pausania (p. 53)].
  • Si viveva pensando e credendo in un mondo meraviglioso, come il pesce vive nell’acqua [Il teologo Th. Trede, Wunderglaube (p. 54)].
  • È necessario condurre al timore di Dio le donne e il popolino mediante favole e storie di miracoli [Il geografo greco Strabone (p. 55)].
  • Venne trasferito su Gesù ogni genere di storie popolari correnti su questo o quel taumaturgo, e furono corredate con i tradizionali ingredienti miracolistici narrazioni evangeliche già in circolazione [Il teologo W. Bousset (p. 57)].
  • …narratori giudaico-cristiani fecero di Gesù l’eroe di leggende ben note su profeti o rabbini, e novellatori pagano-cristiani trasferirono inalterate al redentore cristiano storie di dèi, salvatori e taumaturghi [M. Dibelius (p. 57)].
  • Tutto ciò che è vero nel Cristianesimo, si trova anche nel Brahmanesimo e nel Buddhismo [Arthur Schopenhauer (p. 60)].
  • Se si potesse richiamare in vita un iniziato ai Misteri, ci confermerebbe che nella figura del Redentore Gesù - dalla nascita fino all’ascensione in cielo, scena per scena - percepisce il ricordo dei due Redentori Dioniso ed Eracle [Il teologo H. Raschke, Das Christusmysterium (p. 64)].
  • Quel che c’era di bello e di sublime nel mito del Sole venne fatto proprio dal Cristianesimo: Helios divenne Cristo [Carl Schneider (p. 69)].
  • Sotto il profilo storico-religioso, dunque, il Pitagora della storia e della leggenda costituisce il precedente più illustre dei due uomini diventati theioi, sulla cui predicazione e sulla cui opera si fonda il cristianesimo: Gesù e Paolo [Il teologo H. Windisch, Paulus und Christus (p. 75)].
  • Culto dei sovrani - Prima che il Cristianesimo parlasse del proprio Salvatore, a Roma l’imperatore era stato celebrato con gli stessi accenti, e i cuori si erano elevati in coloro che nulla sapevano di Gesù [H. Weinel (p. 76)].
  • Poi fu tolta allo Stato romano la sua sacertà religiosa, e l’imperatore venne spogliato della propria dignità divina, per poter con essa adornare soltanto il Signore Gesù Cristo [Il teologo G. Pfannmüller (p. 76)].
  • Questo è l’uomo, è questi colui che da molto tempo fu promesso dai padri, Cesare Augusto, Figlio di Dio e apportatore dell’Età dell’oro [Virgilio, Eneide, VI, 791 (p. 77)].
  • In un ambito sociale nel quale l’esistenza di un Dominus ac Deus in ogni imperatore cominciava a diventare a poco a poco stile ufficiale di vita, il Cristianesimo non poteva privare il suo eroe di questo altissimo titolo onorifico [Bousset (p. 78)].
  • Esseni - La grande importanza dei Manoscritti del Mar Morto consiste soprattutto nel fatto che hanno svelato la natura dell’Essenismo, fino a quel momento indecifrabile e misterioso, di quell’Essenismo che ci presenta il primo abbozzo della dottrina cristiana [André Dupont-Sommer (p. 81)].
  • Risulta evidente che il destino terreno e l’opera di Gesù assomigliano in più d’un punto a quelli del Maestro di Giustizia, che fu il grande profeta della setta essenica; dopo circa un secolo la medesima storia ricominciò da capo [André Dupont (p. 83)].
  • ….si potrebbe quasi dire che nella figura giovannea di Gesù possediamo il Cristo degli Esseni [H. Brownlee (p. 83)].
  • La gnosi - Soprattutto due grandiosi miti greci hanno influenzato il Cristianesimo in modo assai profondo: il mito del Dio divenuto uomo, che soffre con gli uomini e muore, e il mito dell’anima prigioniera e della sua liberazione ad opera di un redentore divino [Il teologo Carl Schneider (p. 86)].
  • Resurrezione - Questo miracolo non arreca ai pagani nulla di nuovo, e ad essi non può apparire scandaloso [Origene (p. 88)].
  • Ci sono teologi che ancor oggi ritengono questa narrazione l’evento meglio attestato della storia del mondo [Hirsch (p. 88)].
  • Tutti i resoconti hanno un marcato carattere leggendario… Il contributo storico agli eventi pasquali è scarso e discutibile [Il teologo H. Grass (p. 89)].
  • Miracoli di tal fatta rivestono un’importanza fondamentale per la storia del Cristianesimo, ma non ne hanno alcuna per la storia di Gesù [Maurice Goguel (p. 96)].
  • «…disceso all’Inferno». Qui fu fornito un tema fatto a bella posta per influenzare le masse [Joseph Kroll (p. 96)].
[continua]