Società laica e plurale

Società laica e plurale

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Alle organizzazioni che hanno aderito al convegno
Libero Stato e libere Chiese in Europa e in Italia
Protomoteca del Campidoglio Roma 2-3 giugno 2000

Nel ringraziarvi per l’adesione al convegno, che ha consentito ad organizzazioni anche diverse tra loro, di ritrovarsi su un terreno comune di confronto e di azione, vi inviamo l’elenco aggiornato dei gruppi, comitati, associazioni, centri, riviste e giornali che hanno aderito. Comunicheremo agli intervenuti e a chi ne farà richiesta, notizie sulla pubblicazione degli atti.

Per quanti non sono potuti intervenire inviamo una breve nota informativa, mentre preghiamo tutti di segnalarci altri interventi sulla stampa, locale e nazionale, e nei notiziari radiotelevisivi non compresi nella sommaria rassegna stampa che accludiamo.

Inviamo anche un primo rendiconto finanziario del convegno, totalmente autofinanziato, per sollecitare le organizzazioni che ne hanno la possibilità di inviare contributi, per le spese sostenute e da sostenere, sul C/c postale 39311006 intestato a Fondazione Critica Liberale specificando «per Società Laica e Plurale». Per francobolli, cancelleria, tipografia, pubblicità sono stati spese £ 1.820.000, per rimborsi ai relatori £ 1.000.000. Sono finora pervenuti contributi da: Amici del Ponte, Carta 89, Centro ebraico Il Pitigliani, Cred, Crides, Critica liberale, Forum donne del PRC, Lettera internazionale, Noi Siamo Chiesa, Unione italiana Genitori.

 

Cordiali saluti
Roma, 8 giugno 2000

p. La Società Laica e Plurale
Il Comitato operativo

Nota informativa

Il convegno si è svolto secondo il programma previsto. Sono mancate solo le comunicazioni dei professori Parisella, trattenuto in sede per il protrarsi della sessione d’esame, e Viano per motivi di salute, che però hanno inviato una nota scritta. Ha inviato un messaggio di saluto il prof. Alessandro Galante Garrone.

Ha portato il saluto del Comune di Roma l’assessore Borgna. È stato ricordato il prof. Paolo Barile, deceduto alla vigilia del convegno. Alla presidenza delle sessioni si sono alternati i professori Paolo Sylos Labini e Mario Alighiero Manacorda.

Dalle relazioni della prima sesione (Bellini, Mereu, Ventura) e dal dibattito che ne è seguito è stata confermata l’impostazione del convegno che ha inserito il problema del rapporto «Stato-Chiesa» in Italia nell’ottica dei processi culturali e istituzionali, che hanno generato le diverse forme assunte da tali rapporti nei diversi paesi, e nelle dinamiche avviate negli organismi dell’Unione europea per regolamentarli.

È emersa una significativa divergenza sulla opportunità che un organismo sovranazionale intervenga sul piano legislativo aggiungendo altre norme a quelle dei singoli Stati. A chi ne evidenziava i rischi si opponevano i sostenitori dell’utilità che una normativa europea intervenga a rompere situazioni consolidate nel tempo, a tutto vantaggio della tutela dei diritti degli individui e dei «non religiosi».

La relazione (Colaianni), le comunicazioni e gli interventi nel dibattito della seconda sessione hanno riaffermato, pur con diverse motivazioni, una sostanziale convergenza sulla necessità di restituire le espressioni religiose, organizzate o non in confessioni, alla legislazione comune, fatte salve, secondo alcuni, le istanze che nascono dal loro carattere specifico di esperienze che attingono a particolari motivi di coscienza.

La relazione, le comunicazioni e il dibattito della terza sessione hanno motivato, a partire dalle diverse situazioni segnalate nel programma, la forte denuncia del nuovo temporalismo contenuta nella parole di Enzo Marzo a nome della Società Laica e Plurale. Le indicazioni operative emerse nelle comunicazioni e nel dibattito sono state raccolte nei nuovi punti del Manifesto laico del 2000, che accludiamo.

 

Hanno aderito: Alternativa Cgil Scuola & Alternativa libertaria (Firenze) - Amici del Ponte - ANAC Associazione nazionale autori cinematografici - Arci Gay nazionale - Arci lesbica - Arcigay pianeta Urano Verona - Archivio Massimo Consoli - Ass. Bruna Turinetti (Trieste) - Ass. Democratica Giuditta Tavani Arquati - Associazione Il paese delle donne - Associazione Libero Pensiero Giordano Bruno (Roma) - Associazione Mazziniana Italiana - Ass. naz. Veterani e Reduci Garibaldini - Associazione per il rinnovamento della sinistra - Associazione per la Sinistra - Azione civile - Associazione per lo sbattezzo - Campo de’ fiori 2000 - Carta 89 - Centro Bertrand Russell - Centro ebraico italiano «Il Pitigliani» - Centro evangelico di cultura (Roma) - CIDI Centro di iniziativa democratica degli insegnanti - Centro Studi di Biologia Sociale - CESP Centro studi per la Scuola pubblica - CEPES (Palermo) - CGD Comitato Genitori democratici - Cgil/Uil scuola ITI Cartesio (Roma) - Circolo Condorcet (Ferrara) & Circolo Giustizia e libertà di Roma - Cobas Scuola - Comitato Iniziativa Laica e Libertaria - Comitato nazionale per la Scuola della Repubblica - Comitato nazionale Scuola e Costituzione - Comitato per la difesa e la riqualificazione della scuola pubblica (Ferrara) - Comitato torinese per la laicità della scuola - Comunità cristiane di base - Coordinamento Genitori e Insegnanti - Coordinamento nazionale omosessuali Ds - Cred - Crides (Roma) - CSDE Centro studi e Documentazione per l’Ecologia - FCEI Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia - FNISM Federazione nazionale insegnanti - Fondazione Critica liberale - Fondazione Lelio Basso - Forum delle donne di rifondazione comunista - Giovani comunisti - Gruppo laico di ricerca (Roma) & Gruppo Martin Buber: Ebrei per la pace - Lega italoellenica - Lega Italiana Diritti dell’Uomo - MO.CO.VA. Movimento conciliare Vaticano II - Noi Siamo Chiesa - Org. Coordinamento omosessuali Ds della Direzione Federale Ds di Roma - Scuola e Costituzione (Bologna) - Simply Normal - Tavola Valdese - UCEBI Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia & Ufficio Nuovi Diritti della Cgil - Uilscuola Roma nord - Umbria democratica - Unione Atei e Agnostici Razionalisti - Unione Italiana Genitori - Università Popolare Napoli Nord - WILPF-Italia. Alternative Europa - Confronti - Critica liberale - Ecole - Fuoriluogo - Il Manifesto & Il Riscatto - Il Tetto (Napoli) - Insegnare - Laicità (Torino) - L’Animalista - Lettera internazionale - Liberazione - Ompo - Protagonisti (Foggia) - Rome Gay News, settimanale - Sabazio

 

Hanno scritto del Convegno:
La Repubblica 31/5/2000: Nello Ajello, «Troppa Chiesa in poco Stato».
La Stampa 1/6/2000: Pierluigi Battista, «C’è il Giubileo, è l’ora dei laici».
Corriere della Sera 1/6/2000: Cesare Medali, «E intanto a Roma va in scena l’orgoglio laico».
Il Manifesto 2/6/2000: Filippo Gentiloni, «In cerca d’identità laica».
Corriere della Sera 3/6/2000: R. Zuc., «E ora arriva il manifesto laico 2000»
Liberazione 3/6/2000: Fabio Fania, «Il contagio del Concordato. Come difendere la libertà?».
L’Unità 3/6/2000: Gabriella Mecucci, «I laici insorgono, “Torna la crociata dei clericali”».
Il Manifesto 4/6/2000: Iaia Vantaggiato, «Mai più in nome del Papa Re».
Il Manifesto 7/6/2000: Ermanno Genre, «Ministri in abito talare».
L’Avvenire 8/6/2000: Rosso Malpelo (Gianni Gennari), «Lupus in pagina».
Notizie sul convegno sono anche apparse sul Manifesto all’interno di articoli sul Gay Pride nei giorni 30 e 31/5; 1 e 3/6

 

In occasione del Convegno «Libero Stato e libere Chiese» del 2-3 giugno 2000, la «Società laica e plurale»

 

  1. Rilevando come la rivendicazione della più radicale laicità delle istituzioni repubblicane, lungi dal costituire la riproposizione di antiche e superate divisioni, sia la condizione necessaria e primaria affinché la nuova società multiculturale non si trasformi in un assemblaggio di microcomunità integraliste e settarie, ostili fra loro o meramente conviventi nell’attesa d’essere abbastanza forti per sopraffarsi a vicenda; si impegna perché essa diventi, invece, il banco di prova per conferire consapevolezza di significato e di valori alle regole della democrazia liberale.
  2. Riaffermando la centralità della scuola pubblica nel nostro sistema costituzionale e la sua insostituibile funzione nella formazione d’una coscienza critica e democratica, denuncia le sistematiche violazioni della Costituzione attraverso i finanziamenti pubblici, statali e regionali, alla scuola confessionale; invita i cittadini a partecipare alla raccolta di firme per la legge nazionale d’iniziativa popolare che promuova una parità finalmente conforme alla Costituzione e a sostenere la battaglia che si svolgerà in Emilia-Romagna in occasione del referendum per l’abrogazione della legge regionale che finanzia le scuole private; si impegna a proseguire l’azione per una revisione dell’Intesa, che regola l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche, affinché questo sia collocato fuori dell’orario obbligatorio delle lezioni.
  3. Rilevando che la legge sulla fecondazione artificiale in discussione al Senato: È un grande cedimento innanzitutto sul terreno della laicità dello Stato, in quanto è una legge-manifesto che si affida alla rilevanza simbolica della norma penale per mettere al bando scelte e comportamenti (come nel caso delle donne singole e delle coppie omosessuali) estranei all’unico modello di famiglia «normale», presentato «secondo natura». È anche una vera e propria mostruosità giuridica che ricaccia nella clandestinità pratiche diffuse e accettate socialmente come l’inseminazione con seme di donatore o il congelamento degli embrioni per la fecondazione in vitro. Invita le forze politiche a correggere radicalmente questa legge lesiva dell’autonomia dei singoli e delle singole, che getta discredito sul legislatore.
  4. Rilevato come i contrasti insorti in questi giorni sul regolare svolgimento del Gay Pride a Roma abbiano posto in rilievo che l’abdicazione delle forze laiche alle loro responsabilità e gli esibiti complessi d’inferiorità nei confronti delle gerarchie cattoliche lasciano libero campo a sempre più disinibite esibizioni di prepotenza e di protervia clericale e autoritaria; come l’assenza d’una ferma risposta laica nei confronti di tali pretese rischi di mettere a repentaglio principi fondamentali della democrazia liberale, la parità sociale dei cittadini, la tutela delle libertà costituzionali fondamentali, la stessa uguaglianza giuridico formale e perfino quel diritto primario e fondante di tutte le libertà che è la libertà di pensiero e di critica anche in materia di religione; sostiene che negare per principio una politica della parità dei diritti degli omosessuali, oltre a isolare l’Italia dalla civiltà politica e giuridica dell’Europa occidentale, dimostra come l’asservimento della politica italiana ai diktat vaticani non si fermi neppure di fronte alla ghettizzazione e alla discriminazione d’un gruppo di cittadini già per secoli oggetto di persecuzioni e massacri approvati e benedetti dalla Chiesa romana; chiede le dimissioni del prefetto di Roma per l’abuso anticostituzionale da lui compiuto con il comunicato in cui afferma che le manifestazioni civili in città nell’anno del giubileo «dovranno essere compatibili con le manifestazioni giubilari, nell’assoluto rispetto del sentimento religioso della comunità cattolica», perche’ l’esercizio di diritti costituzionali viene in esso subordinato a una arbitraria valutazione di compatibilità.
  5. Rilevato che, con il nuovo regime concordatario, il finanziamento della Chiesa cattolica da parte dello Stato serve sia al sostentamento del suo clero, sia a sovvenzionare le sue attività liturgiche, pastorali e culturali, denuncia la gravità dell’onere che ne deriva per le pubbliche finanze pari negli ultimi anni a circa 2500 miliardi annui, inclusi gli stipendi degli insegnanti di religione cattolica nelle scuole pubbliche; critica, in particolare, la destinazione da parte dello Stato italiano di migliaia di miliardi alle manifestazioni del Giubileo cattolico 2000, risorse che sarebbero dovute più utilmente servire a finanziare lo sviluppo policentrico di una città come Roma, sempre più rovinosamente affetta da congestione monocentrica.
  6. Ricordando come Pio IX sia entrato nella nostra storia patria come ultimo papa-re, simbolo di quel potere temporale della Chiesa che per secoli ha svolto una funzione antiunitaria, e come strenuo nemico d’ogni idealità liberale e democratica su cui si fonda la nostra Repubblica; chiede alle Autorità civili del nostro paese di disertare qualunque cerimonia in occasione dell’esaltazione dell’ultimo avversario dell’Unità d’Italia implicita nella sua beatificazione.
  7. Rilevando, infine, come tutte le invadenze e le prevaricazioni fin qui denunciate evidenziano che il Concordato, stipulato prima da Mussolini e ampliato nella sostanza da Craxi, stabilisce assurdi privilegi per la Chiesa cattolica contro la fondamentale regola della libertà di coscienza e dell’uguaglianza delle espressioni religiose, riafferma che ogni regime concordatario nei paesi democratici è, per sua natura, in contrasto con i principi d’uno Stato moderno; s’impegna a diffondere nella società italiana la consapevolezza che il Concordato vigente in Italia è in contrasto con la Costituzione allo scopo di ottenerne l’abrogazione.