Referendum in Veneto per l’abrogazione della legge che dà i buoni scuola solo a chi frequenta le scuole private
Per dare i buoni scuola a chi frequenta le scuole private si spendono i soldi di tutti. Anche i tuoi! Vuoi che la smettano?
Il 6 ottobre vai a votare: vota SÌ.
Perché vogliamo abrogare questa legge?
Perché è ingiusta
I buoni scuola sembrano destinati a tutte le famiglie, a seconda del reddito, ma in realtà vanno solo alle famiglie che mandano i figli alle scuole private.
Come è possibile?
Per aver diritto al buono scuola bisogna pagare una tassa di iscrizione superiore a 150 euro (300.000 lire); se si è spesa questa cifra, si può chiedere il buono scuola, altrimenti si resta esclusi dal contributo.
Nella scuola pubblica la tassa di iscrizione è inferiore a 300.000 lire; perciò… solo chi iscrive i figli alle scuole private ha diritto al buono scuola.
Ma i buoni scuola vengono dati solo alle famiglie bisognose?
Giudicate voi: Possono ricevere il buono famiglie con redditi netti fino a 45.000 euro (cioè fino a 90 milioni di lire). L’anno scorso, il 45% dei buoni scuola è stato assegnato a famiglie con reddito netto compreso fra i 40 e i 90 milioni (ai quali vanno aggiunti 10 milioni per ogni familiare a carico e 2 milioni e mezzo se la casa è in affitto).
Si tagliano i fondi per la scuola pubblica e si finanziano invece con i buoni scuola coloro che scelgono la scuola privata.
Il 6 ottobre possiamo abrogare questa legge. Votiamo tutti. Votiamo SÌ.
Comitato Scuola e Costituzione - Coordinamento Genitori Democratici
Associazione «Per la Scuola della Repubblica»
Il 6 ottobre 2002 si svolgerà in Veneto il Referendum per l’abrogazione della legge regionale che dà i buoni scuola solo a chi frequenta le scuole private.
Il Comitato promotore, costituito da Comitato Scuola e Costituzione, Comitato genitori democratici, Associazione Per la Scuola della Repubblica, dalla Cgil scuola, dai Cobas scuola, da gruppi della società civile e dai partiti della sinistra, vuole abrogare questa legge, perché è ingiusta: i buoni scuola sembrano destinati a tutte le famiglie, a seconda del reddito, ma in realtà vanno solo alle famiglie che mandano i figli alle scuole private!
Per aver diritto al buono scuola, infatti, bisogna pagare una tassa di iscrizione superiore a 150 euro (300.000 lire): se si è spesa questa cifra, si può chiedere il buono scuola, altrimenti si resta esclusi dal contributo. Nella scuola pubblica la tassa di iscrizione è inferiore a 300.000 lire, perciò di fatto solo chi iscrive i figli alle scuole private ha diritto al buono scuola.
Per di più i buoni scuola non vengono dati solo alle famiglie bisognose: possono riceverli famiglie con redditi netti fino a 45.000 euro (cioè fino a 90 milioni di lire) ai quali vanno aggiunti oltre 5000 euro per ogni famigliare a carico e 1300 euro se la casa è in affitto.
L’anno scorso, il 45% dei buoni scuola è stato assegnato a famiglie con reddito netto compreso fra i 40 e i 90 milioni di lire.
Si tagliano i fondi per la scuola pubblica e si finanziano, invece, con i buoni scuola coloro che scelgono la scuola privata spendendo soldi di tutti.
L’Associazione «Per la Scuola della Repubblica» invita
- cittadini e operatori scolastici del Veneto a non disertare le urne e a votare SÌ;
- cittadini delle altre regioni a sollecitare amici e conoscenti a raccogliere tale invito.