Lettera alla presidenza del Consiglio per richiedere informazione pubblica sulla destinazione dell’Otto per Mille

Al
Dipartimento del coordinamento
amministrativo istituito presso la
Presidenza del Consiglio
Palazzo Chigi
Piazza Colonna 370
00187 Roma

Padova, 10 aprile 2007

Oggetto: informazione sull’Otto per Mille

Gentili Signori,
l’UAAR è un’associazione impegnata nella difesa della laicità delle istituzioni e dei diritti civili degli atei e degli agnostici. Come ogni primavera, i contribuenti italiani si trovano a poter compiere, nell’ambito dell’annuale dichiarazione dei redditi, la propria scelta per la ripartizione dell’Otto per Mille del gettito IRPEF.

Il nostro giudizio su tale meccanismo è ovviamente molto negativo: collide con la laicità dello Stato, crea disuguaglianze tra le confessioni religiose e non permette ai non credenti di poter effettuare una scelta coerente con le proprie convinzioni del mondo. A questi difetti dobbiamo peraltro aggiungere la complessità del dispositivo, di assai difficile comprensione.

Quest’ultimo problema potrebbe essere superato, almeno in parte, attraverso una capillare campagna informativa. Tuttavia, nonostante l’istituto sia in vigore da diversi lustri, nessuna iniziativa è stata mai presa dai diversi governi che si sono via via succeduti alla guida del Paese. La conoscenza del funzionamento dell’Otto per Mille è indiscutibilmente bassissima, come significativamente attesta il ridotto numero di scelte espresse.

A nostro avviso, lasciare la cittadinanza priva degli elementi necessari per effettuare una scelta consapevole su una materia tanto delicata è un comportamento indegno di un Paese civile. Ci auguriamo, pertanto, che questo governo, al suo primo appuntamento con tale scadenza, sappia comportarsi diversamente da quelli che l’hanno preceduto. Per questo motivo Vi invitiamo ad attivarVi al più presto affinché tutti i contibuenti siano adeguatamente informati.

Nel suo piccolo e con i suoi limitatissimi mezzi, l’UAAR avvierà comunque una campagna informativa in merito. Ci auguriamo di non rimanere gli unici a farlo. La credibilità delle amministrazioni pubbliche si misura anche, se non soprattutto, dalla loro capacità di non lasciare la popolazione in balìa di difficoltà che esse stesse hanno creato.

Cordiali saluti, e grazie dell’attenzione.

Giorgio Villella
Segretario UAAR