Bologna, Rete Laica e Bologna Pride: Registriamo il testamento biologico

Rete laica e Bologna pride 2012 invitano i cittadini residenti a recarsi al Baraccano alle ore 13 di martedì prossimo, 22 maggio, anche per stimolare il Comune del capoluogo emiliano a pubblicizzare le modalità per ratificare le proprie volontà di fine vita

Dopo la delibera attuativa del novembre 2011 sulle dichiarazioni anticipate di volontà da parte della nuova giunta comunale Merola, cosa deve fare a Bologna un cittadino per sottoscrivere, ratificare e ufficializzare le proprie scelte? Quanti cittadini bolognesi sono informati sulle modalità per registrare le proprie volontà? Si possono rendere più snelle e semplici? Sono le migliori possibili?

A sollevare la questione è Rete laica Bologna, il libero spazio di confronto, d’incontro, di discussione, di proposta e di mobilitazione sui temi dei diritti civili e della laicità, che ha promosso con successo nell’ottobre 2009 una proposta di delibera di iniziativa popolare concernente l’istituzione di un registro dei testamenti biologici presso il comune felsineo. Insieme a Bologna pride 2012, e nell’ambito degli eventi della manifestazione, i laici felsinei invitano il Comune di Bologna a pubblicizzare le modalità per la registrazione dei testamenti biologici e i cittadini a recarsi tutti insieme martedì 22 maggio, alle ore 13, presso gli uffici del quartiere Santo Stefano (via Santo Stefano 119 – il Baraccano), per registrare le proprie Dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat).

Secondo i promotori dell’iniziativa, «le tematiche del fine vita, dopo i drammatici casi Welby ed Englaro e tanti altri e le polemiche suscitate dal successivo dibattito “a caldo”, sembrano essere passate in second’ordine, oscurate dalla crisi economico-finanziaria che attraversa l’Italia. Eppure, nel nostro paese, i problemi legati alle malattie gravi e terminali, al dolore dei pazienti, alle fasi finali dell’esistenza, sono sempre gli stessi per centinaia di migliaia di persone e milioni di loro parenti. Avere la possibilità di registrare le proprie volontà di terapia e cura con il cosiddetto “testamento biologico” attenuerebbe molte ansie e sofferenze».

L’invito ai cittadini a recarsi in quartiere per registrare le loro dichiarazioni anticipate di trattamento, secondo quanto previsto dalla delibera approvata dalla Giunta comunale il 23 novembre 2011, intende valorizzare l’esercizio del diritto alla scelta terapeutica anche quando si è incapaci di esprimerla. Ma, secondo Rete laica, si intende anche porre «un appello pressante al Comune di Bologna affinché assuma un impegno più forte e convinto nel dare la massima pubblicizzazione alle modalità attuative di registrazione del testamento biologico. Il vuoto di informazione che si registra al riguardo, il fatto che la stragrande maggioranza delle persone ignorino questa possibilità, rischiano di rendere inutile una scelta di civiltà che la nostra città, assieme a tanti altri comuni, ha compiuto in questi anni. È anche questa un’occasione per riportare dentro l’agenda di Palazzo d’Accursio il tema dei diritti e della libertà di scelta».

L’inserimento della manifestazione nell’ambito del Bologna pride 2012 si spiega, sempre secondo i promotori, col fatto che «Rete laica Bologna ha aderito, con tantissime altre realtà associative al Bologna pride 2012, perché i diritti civili riconosciuti a ogni categoria di persone costituiscono una vittoria per tutti e ogni avanzamento civile lo è anche per tutti i cittadini e per l’Italia intera».

Mar, 22/05/2012 - 13:00
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