Appello dei laici italiani: “La Stazione Termini è di tutti”

La decisione di intitolare a Giovanni Paolo II la stazione centrale «Termini» della capitale della repubblica italiana non è che il culmine, davvero eccessivo, di un crescendo di delirio idolatrico da cui l’intera società italiana è investita in questi giorni. Sull’onda di un servilismo e di un’eccitazione mediatica e politica senza precedenti, si smarrisce ogni memoria del carattere laico delle istituzioni, del profondo pluralismo culturale, politico e religioso della società in cui viviamo, del carattere estremamente controverso, perfino per gli stessi cattolici, dell’eredità del defunto Papa. Si è perso in questi giorni, soprattutto, ogni rispetto per i milioni di cittadini che dissentono dalle opinioni e dalle convinzioni di questo Pontefice.

Riteniamo che, quanto meno, decisioni destinate a segnare a tempo indeterminato il volto di Roma dovrebbero essere assunte solo una volta esaurita l’attuale ondata emotiva.

Le organizzazioni che, tra gli altri, firmano questo appello e che fanno attualmente parte della «Consulta laica» del Comune di Roma, annunciano che, se la decisione di intitolare la stazione Termini a Giovanni Paolo II sarà confermata, si ritireranno da tale organismo.

  • Claudio Bocci per «Altrevie»
  • Antonio Caputo per “Giustizia e Libertà” di Torino
  • Vittorio Cimiotta per “Giustizia e Libertà”
  • Annamaria Del Monte Masini per “Comitato nazionale Scuola e Costituzione”
  • Giancarlo Fornari per l’associazione “Libera Uscita”
  • Clara Gallini per “Associazione Internazionale Ernesto de Martino”
  • Franco Grillini per “Sinistra Libertaria”
  • Maria Mantello per l’Associazione nazionale per il libero pensiero “Giordano Bruno”, Sez. Roma
  • Enzo Marzo per “Fondazione Critica liberale”
  • Sandro Masini per l’Associazione Democratica “Giuditta Tavani Arquati”
  • Francesco Paoletti per l’UAAR - Circolo di di Roma
  • Gianfranco Passalacqua per “Sinistra Liberale”
  • Vera Pegna per l’EHF/FHE - Federazione umanista europea
  • Miriam Pellegrini Ferri per “G.A.MA.DI.”
  • Antonia Sani per “CRIDES
  • Mirella Sartori per “Italialaica.it”
  • Antonio Scaglione per l’Associazione “Libera Uscita” - sez. di Roma
  • Nicola Sferragatta per “Società laica e plurale”
  • Giulio C. Vallocchia per NO GOD-Atei per la Laicità degli Stati
  • Giorgio Villella per l’UAAR

È possibile aderire all’appello anche individualmente, inviando una e-mail a info@italialaica.it. La lista completa degli aderenti è pubblicata dal sito www.italialaica.it.