Comunicato stampa del 5/1/2009 Gli atei in sostegno agli universitari della Sapienza: siamo tutti criminali

Gli atei italiani esprimono la loro solidarietà ai fisici de La Sapienza di Roma, che si sono nuovamente opposti alla visita del papa all’università e sono stati, per questo, definiti dal sindaco Gianni Alemanno trecento piccoli criminali dei quali dobbiamo liberarci. Nel portare il loro sostegno ai fisici romani, gli atei ricordano ad Alemanno che se ci liberassimo di loro il nostro paese perderebbe uno dei settori di eccellenza della ricerca italiana e che dunque non è proprio il caso di incoraggiarli alla fuga verso paesi più rispettosi e aperti al dialogo.

Siamo tutti criminali, ripetono gli atei, anche perché i fisici della Sapienza sono stati ospiti del Darwin Day 2008, dedicato proprio alla bufera sugli universitari che si erano rifiutati di far aprire l’anno accademico al pontefice. E siamo tutti criminali, perché ci ostiniamo a pensare che il sindaco di Roma non abbia nessun potere sull’università né mai dovrebbe averne.

Quanto alla visita papale, afferma Raffele Carcano, segretario generale della Uaar, «siamo convinti che possa trattarsi di una splendida occasione di dialogo, purché non sia una lectio magistralis, tenuta dal capo di una confessione religiosa nel regno della ricerca scientifica. E purché vi sia un vero contradditorio». Altrimenti, insiste Carcano, «sarebbe una violazione della laicità dell’istituzione e una infrazione grave alla libertà di insegnamento e di espressione: libertà che, ne siamo certi, né il papa né il rettore vogliono limitare».