Intervista a Christopher Hitchens dal New York Times

Hitchens, da mesi malato di cancro all’esofago, riflette sulla malattia, sulla scrittura e sulla moralità.

Ha ricevuto il premio “Libero pensatore dell’anno” della Atheist Alliance of America.

Flavio Pietrobelli

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24 commenti

pendesini alessandro

Quando lessi il suo libro « GOD IS NOT GREAT » (Dio non è grande), mi resi conto della pertinenza e relativa imparzialità del suo contenuto !
Una frase mi colpi particolarmente : « Se l’insegnamento della religione non fosse autorizzato prima dell’età della ragione, il nostro mondo sarebbe diverso »…..
Potremmo dargli torto ?

Roberto Grendene

è proprio il concetto di “insegnare la religione” ai bambini ad essere sbagliato

le scelte filosofiche e di coscienza dovrebbero essere prese senza indottrinamenti

«I bambini sono troppo piccoli per conoscere le proprie opinioni religiose. Esattamente come non si può votare fino a 18 anni, si dovrebbe essere liberi di scegliere la propria cosmologia e la propria etica senza l’impertinente presunzione da parte della società che si erediteranno quelle dei genitori. Dovremmo restare allibiti se ci raccontassero di un bambino leninista o di uno neoconservatore. I bambini non dovrebbero sentirsi descritti come “bambini cristiani” ma come “bambini di genitori cristiani”. Questo di per sé darebbe loro consapevolezza, rendendoli in grado di formare le proprie menti e scegliere se avere una religione e quale, anziché credere che religione significhi solo “stesse credenze dei genitori”»
(Richard Dawkins)
[3] Il Comitato sui diritti de

Antonio72

Ma allora sono troppo piccoli anche per conoscere le proprie convinzioni linguistiche, matematiche, scientifiche, geometriche, ginniche, artistiche, ecc..
Forse Dawkins si riferisce al paese dei balocchi di Pinocchio.
Coniamo per Dawkins una nuova materia, dopo la bioteologia…….la pedabiologia.

Bee

Le nozioni scientifiche non sono convinzioni frutto di una libera scelta individuale, sono dati di fatto ricavati da studi ed esperimenti (che uno può sempre scegliere di rifiutare nonostante l’evidenza, se vuole, creazionismo della terra giovane docet).

Che diamine sono le convinzioni ginniche o artistiche? Ti risulta che esistano organizzazioni
che si occupano di indottrinare i pargoli fin dalla tenera età al tennis o al puntinismo? Io parlo di gusto artistico e di preferenza sportiva, poi fai tu…

Dawkins dice che è scorretto etichettare un bambino in base alla fede dei suoi genitori, esattamente come sarebbe scorretto chiamare un bimbo pdiellino o leghista perché i suoi genitori sono affiliati a quel partito. Non è uno concetto difficile.

Florenskij

@ R.Grendene. Però bisognrebbe chiedersi se non si dia un imprinting ai figli anche con un atteggiamento omissivo. Ad esempio: un parente stretto lascia la moglie perchè innamorato di un’altra. Bisognerà dare un giudizio. Prevarrà quello libertario ( non si è padroni dei propri sentimenti; si vive solo una volta; comunque sono solo affari suoi ) oppure quello “doverista” ( noi non approviamo gli sfasciafamiglie. E’ innamorato? Si faccia passare l’infatuazione: ha fatto promesse solenni! ). Il tutto si basa sull’idea che i “valori” non si formano in astratto, ma all’interno di un bozzolo ideologico ( anche ateistico-umanistico ), lo si voglia o no.
Al giorno d’oggi, nella società mondialista-globalizzata, è evidente che ogni scelta educativa deve essere aperta anche al confronto con le altre ideologie; peò nel momento costruttivo non si può non scegliere almeno provvisoriamente uno dei modelli.

andrea tirelli

beh, io cerco (talvolta sbagliando, talvolta riuscendoci) di lasciare che le scelte che li riguardano le compino i miei figli in modo autonomo e consapevole, quando è possibile e la cosa non fa male a nessuno.

Non mi va di iscriverli ad una religione o ad un partito o ad un sindacato. Non hanno ancora tre anni!
Lo facciano loro. E quando ne avranno voglia. Non c’è fretta.
In questo caso non voglio decidere per loro.
Difficile capire la smania di etichettarli subito, appena nati, con il marchio di una fede.
La dice lunga sul senso di libero arbitrio che ha la maggior parte dei credenti: più che “libero” è “arbitrio”.

Gianluca

@ Florenskij

C’è un problema, però: oltre alle scelte educative, necessarie sia ben chiaro, il battesimo ha anche effetti civili, sancisce l’entrata (forzata) nella chiesa cattolica. Si potrebbe anche educare i bambini alla religione cattolica e poi lasciar decidere loro se farne parte, da grandi.

Sandra

“Però bisognrebbe chiedersi se non si dia un imprinting ai figli anche con un atteggiamento omissivo.”

Tipo quello che si faceva commentando coniugi traditi o mogli e figli picchiati, nelle belle famiglie cattoliche. Che giudizio “bisognerà dare” in questi casi? Che modelli si sono dati?

Antonio72

Perchè in quelle non cattoliche si va sempre tutti d’amore e d’accordo?

Antonio72

Più semplicemente i genitori sono liberi di impartire l’educazione che ritengono più giusta per i loro figli.
Dawkins porterà i propri figli allo zoo comunale per lanciare le noccioline alle scimmie, impartendo la sua saggia visione dell’uomo: “Vedi figliolo, quello potrebbe essere un tuo tris-tris-trisavolo, quindi non tirare più il barbone allo zio”, dopodichè il bimbo si crederà autorizzato di grattarsi le ascelle, emettere ogni sorta di suono gutturale e saltare sugli alberi come un forsennato.
Altri preferiscono l’insegnamento (umano) cristiano ed il divertimento all’oratorio in mezzo ad altri bambini, molto meno pelosi.

Bee

Oltre al tuo geniale sarcasmo a cui accennavo più sotto, noto che a quanto pare mostri una visione alquanto riduzionistica del fatto che siamo imparentati con le scimmie antropomorfe e che questo possa portare a conseguenze negative. Scusa, ma risulti leggermente ridicolo.

Maurizio_ds

Gli attacchi che ha subito Hitchens in vita, con tanto di auguri per una veloce morte che gli sono arrivati da molti esponenti religiosi, testimoniano come la cosiddetta religione dell’ammmore sia in realtà molto propensa alla violenza e alla prevaricazione.

andrea tirelli

preghiere, non auguri, per una sua veloce morte, il che implica che i primi a considerare dio un assassino sono proprio i credenti!

andrea tirelli

ops volevo inserire il commento sotto quello di Maurizio 🙁

kundalini444

Dice Dennet (uno che studia la religione come fenomeno sociale) che non c’è nulla di male a “insegnare la religione” ai bambini… purchè quando lo si fa non lo si faccia in modo esclusivo. Ovvero mettendo loro i paraocchi e forzandoli a vedere UNA SOLA via come quella giusta. Insegnare la religione dei genitori, dunque, ma lasciando aperte le porte ad altre scelte. L’ideale sarebbe costruire nel bambino uno spirito critico, che gli permetta di scegliere, sia pur con le indicazioni dei genitori, il SUO percorso. Non un unico percorso obbligato, ma una pluralità di scelte, da maturare come qualsiasi altra scelta della vita.

Antonio72

Sì certo. Lunedì a catechismo, martedì in una scuola islamica a recitare il Corano, mercoledì in un convento Buddhista ad emettere suoni gutturali con le gambe incrociate e la schiena dritta, giovedì a lezione dai testimoni di Geova o gli hare kirshna (alternativamente una settimana si e una no), venerdì in seduta dal mago Otelma o da Scientology (sempre alternati), sabato in sinagoga trattenendo la pipì per tutto il tempo per non essere scoperto, e domenica….finalmente allo stadio a professare la religione italico-calcistica.

Bee

Si intende insegnare ai bambini un approccio critico nel rapportarsi alle cosiddette verità assolute avanzate dalle varie religioni, Antonio. Chi ha parlato di pluricatechismo?

Ma lo sai che hai un sarcasmo geniale? Eh? 🙂

Bee

Con tutto il rispetto, ale…

Vista la natura dei tuoi interventi sei l’ultimo a poter parlare di stron…

Sandra

Su YT c’è una bella intervista di quasi un anno fa a Hitchens di Jeremy Paxam, “Paxman Meets Hitchens: A Newsnight Special”.

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