Massimo Albertin a “La vita in diretta”

Massimo Albertin è stato intervistato ieri a La vita in diretta (RaiUno), dove ha potuto commentare la recente sentenza della Corte di Strasburgo sull’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche, emanata in seguito a un’iniziativa giuridica promossa dalla sua famiglia, che l”UAAR ringrazia ancora una volta.

L’associazione

90 commenti

Paul Manoni

Esprimo la mia piu’ totale vicinanza e solidarietà a Massimo e tutta la sua famiglia. Se sarà possibile, occorre perseverare, chiedendo la revisione della sentenza. Se non sarà possibile, qualcun’altro raccogliera i frutti dell’albero degli sforzi e dei sacrifici, piantato dalla famiglia albertin, e si spingerà piu’ avanti. Ancora piu’ avanti, affinche’ finalmente ci si liberi definitivamente dei simboli religiosi nei luoghi pubblici.
Grazie alla famiglia Albertin. Grazie all’UAAR.

Tommaso

Penso che il grazie, dovrebbe essere ancor più rafforzato dalle motivazioni della sentenza.

La causa portata davanti alla Corte Europea ha avuto come effetto, il riconoscimento ufficiale dell’ inutilità del simbolo.

Al quale non sono stati riconosciuti valori più o meno universali, come sperava qualcuno, ma al quale è stato semplicemnete “concesso” di rimanere dov’ è in base al fatto che non ci sono prove che abbia una qualche influenza sugli alunni.

Sarò bastian contrario, ma una sentenza “sfavorevole,” così motivata, è meglio di una sentenza “favorevole” !

Tommaso

Avremo così il diritto di dire ai nostri figli: “Se in classe vedi un crocifisso, non ti preoccupare, significa poco o niente !”

michele z

@ Federico

il bello che gongolate per una sentenza che considera il crocifisso ininfluente (il che è falso), come una macchietta sul muro o uno scialbo attaccapanni.. a questo è arrivata la CCAR pur di non perdere la prorpia influenza sulle giovani menti in formazione.

denis

sottoscrivo michele z. avevo scritto la stessa cosa in un commento sul corriere della sera e non mi è stato passato…. ad ogni modo non vedo cosa ci sia da festeggiare. il crocifisso è stato relegato ad arredo, svuotato di ogni simobolo religioso cosi caro ai cattolici. Era invisibile prima e ritornera ad esserlo ancora. fra un po non ci si accorgera della sua presenza. Chi vive sinceramene la religiosita non ha bisogno di simboli e non ritiene necessario fare come i farisei. Ho detto farisei?…. si ho detto farisei.. a buon intenditore…

Antonio

Avrete così il diritto di dire ai vostri figli: “se vedi un crocifisso, non ti preoccupare: volevamo far capire che non vale niente, ma in realtà noi siamo niente di fronte a Lui”

Francesco

Abbiamo il dovere di mettere in guardia i nostri figli dicendogli:
che vivono in un paese dove esistono persone che non hanno scrupolo a ostentare un uomo morto torturato ancora inchiodato sul patibolo.

Federico

Beh. Secondo quanto noi crediamo, sono solo i sacramenti ad avere una oggettiva forza sulla persona. Per i palati più fini si dice che il sacramento agisce “ex opere operato”. Tutte le altre pratiche religiose “ex opere operantis”.
Dato che l’esposizione del crocifisso non è un sacramento, è almeno per noi difficile affermare che abbia un oggettivo effetto sulle persone.

firestarter

“per i palati piu’ fini”. Che tristezza, palati fini e cervelli inerti

Sandro

@Federico
L’unico effetto concreto “ex opere operato” dei sacramenti (battesimo in particolare) è il fatto di censirli dal punto di vista burocratico. Nessun effetto avviene invece dal punto di vista spirituale.
In caso contrario molti dei soci uaar e tutti gli sbattezzati potrebbero far causa a chi li ha battezzati per imperizia sacramentale.

Federico

Chiaramente il battesimo non lede la capacità di scegliere autonomamente.
Poi nessun uomo può farsi giudice di quello che un altro ha scelto, quindi cosa hai scelto tu io non lo so.
Ma la tua non mi sembra un argomentazione convincente.

Sandro

Il punto è che chi viene battezzato non ha potuto scegliere, poichè qualcuno ha scelto per conto suo. Così come non è permesso dalla legge iscrivere il proprio figlio appena nato al partito comunista, dovrebbe essere impedita l’adesione ad una religione tramite scelta dei genitori. Una volta ci si battezzava moooolto più avanti con gli anni (sul libro di Carcano e Orioli c’è una cronologia molto dettagliata). Ora lo si fa quando non se ne ha la minima consapevolezza. E anche la cresima non avviene quando si è maturi.
Ovviamente per voi c’è distinzione tra una chiesa e un partito. Per altri non ce n’è.

Federico

La patria potestas consente di decidere per il figlio.
Comunque non è vero che la legge non consente di iscrivere i propri figli a qualsivoglia sodalizio.
E fino al 14° anno di età per iscriversi a qualsivoglia associazione è necessario il consenso dei genitori.

Anticamente spesso ci si battezzava in età molto avanzata poichè il sacramento della confessione era consentito una volta sola nella vita. Poichè il battesimo purifica dalla colpa del peccato spesso ci si battezzava tardi per poter beneficiare dell’unica assoluzione in punto di morte, come potrai leggere in qualsiasi testo di storia del cristianesimo.

Io penso che un tredicenne sia perfettamente in grado di operare una scelta.
Se la legge fissa la capacità di intendere e di volere a 14 anni, e probabile che essa già ci sia a 12.

ateo3

Io penso che un tredicenne sia perfettamente in grado di operare una scelta.
Se la legge fissa la capacità di intendere e di volere a 14 anni, e probabile che essa già ci sia a 12.

è una tua opinione.

Dalila

Il problema di fondo è vedere il problema come visto come ‘Italia vs famiglia Albertin’ mentre l’Italia è composta non solo da cattolici, come è ovvio che sia.
I cattolici si fanno quindi portavoce di chi non la pensa come loro.
Poi la sentenza non stabilisce che “il crocifisso non si tocca” ma piuttosto “non è in contrasto con…”, una frase che la dice lunga sul senso di laicità dello stato tipicamente italiano, è legittimo quindi il sospetto di pressioni esterne sulla corte che, all’improvviso, cambia radicalmente idea.

Paolo

Massimo Albertin e la sua famiglia sono stati molto coraggiosi, un modello per tutti noi. La sentenza è chiaramente parziale, ma non è una sconfitta; è più una battuta d’arresto forse, e penso sia dovuta più alla contingente situazione politica.

Finalmente poi si è vista una trasmissione abbastanza imparziale, Lamberto Sposini ha fatto parlare Albertin!! Mi sarei aspettato avessero intervistato qualche vaticanista.

Dal punto di vista della comunicazione non mi è piaciuta: i destinatari principali del messaggio non siamo noi atei, ma tutti quelli che hanno conosciuto finora questa vicenda dalle parole della chiesa e di baciapiedi vari. Più che entrare nel merito delle sentenze (pressioni sulla corte, citazione giudice Tosti, ecc), forse sarebbe stato utile far riflettere gli ascoltatori sul fatto che un simbolo religioso è comunque una prevaricazione nella scuola pubblica.

Paul Manoni

@Paolo
Beh, ti consiglio di vederti le altre puntate de “La Vita in Diretta” sul crocefisso, sulla prima sentenza CEDU e sul caso “Tosti”, prima di dire che sia una trasmissione “parziale”. Puoi trovare tutto su youtube…Altro che parziale!
C’e’ pure chi ha detto che potevamo morire (I. LaRussa), ed un prete che ha addirittura detto che l’UAAR non dovrebbe esistere come associazione (!).

Paolo

Mi riferivo a quella particolare puntata, che rispetto alla roba che si vede di solito era abbastanza imparziale.
Hai ragione sulla pesante disparità nella quantità e qualità del tempo dedicato ai cattolici.

Rudy

Anche io ringrazio profondamente la signora Lautsi ed il signor Albertin (e i loro figli) per questa lunga fatica affrontata a favore di tutti.

noateo

Intanto la famiglia torna A CASA!!!!!!! Muti e rassegnati!!!!Godooooooo come in una trombata!!

Flavio

In fine filmato si apre la possibilita’ di una revisione della sentenza: ci conterei, se non sospettassi nelle ennesime pressioni vaticane.

Alessandro Baoli

Però è vero che la Corte ha preso per buone senza verificarle le balle spaziali del governo. Se si deve perdere, almeno perdiamo con onore, no?!

stefano

effettivamente cosa siamo noi di fronte ad uno strumento di morte? solo carne da macello, proprio come quel disgraziato che sta lì appeso inchiodato per i polsi! e che sia esistito o meno (non ha poi molta importanza) non morì certo per difendere una casta sacerdotale opulenta ricchìssima e disposta a tutto pur di mantenere potere e privilegi ma semmai per essersi ribellato contro un invasore straniero e riscattare la sua patria e la libertà del suo popolo ma tant’è a tal punto è arrivata la falsifiçazione della storia del primo cristianesimo che ormai la gente quasi senza pensare indentifiça la figura archetipica di un guerrigliero con quella del papa in pantofole prada, esempio massimo di lavaggio del cervello bimillenario con annessa corruzione delle fonti storiche.

Bismarck

Quasi otto minuti su raiuno, questo è già un record. Strano che la superstizione non abbia ancora chiesto una trasmissione riparatrice.

stefano

non l’hanno chiesta perchè hanno vintoi loro, ed è bene non fare tanto chiasso intorno alla vicenda che more solito è ignorata dal 90% degli italiani impegnati nel seguire il grande fratello e l’isola dei famosi…

Alessandro Baoli

Sposini fa delle domande a ca__o…: “se fa un altro figlio e lo manda a scuola… ” e io pago!
Comunque, almeno uno che intervista la controparte.

Batrakos

Rinnovando la mia solidarietà e il mio rispetto ad Albertin, continuo a rimanere perplesso sull’argomento principe del ricorso: la libertà di educazione dei genitori verso i figli e il fatto che il crocifisso lederebbe questa libertà.
Lo Stato, in linea assoluta (quindi esulando dal discorso) non ha alcun dovere di non contrastare i convincimenti dei genitori: altrimenti, stando all’assunto, dovrebbe negare l’evoluzione per non ledere la libertà di un genitore creazionista fissista.
Il discorso è più semplice: nei luoghi istituzionali non devono comparire simboli religiosi, perchè di parte e dunque contrari al principio di laicità.
Battendo su questo tasto forse si sarebbe perso lo stesso, ma, ripeto, il fatto che lo Stato non debba contrastare i convincimenti di un genitore mi sembra un principio sbagliato.

padrums

Regolamento della Corte europea dei diritti dell’uomo

Art. 80 Domanda di revisione di una sentenza

1. In caso di scoperta di un fatto che, per la sua natura, avrebbe potuto esercitare
un’influenza decisiva sull’esito di un caso già deciso e che, al momento della sentenza, era ignoto alla Corte e non poteva ragionevolmente essere conosciuto da una parte, quest’ultima può, nel termine di sei mesi a far data dal momento in cui è
venuta a conoscenza del fatto, adire la Corte con una domanda di revisione della sentenza in questione.
2. La domanda deve specificare la sentenza della quale si richiede la revisione, deve contenere le indicazioni necessarie ad accertare la sussistenza delle condizioni previste nel paragrafo 1 ed essere accompagnata da una copia dei documenti a sostegno.
Deve essere depositata in cancelleria con gli allegati.
3. La Camera che ha trattato il caso può decidere d’ufficio di respingerla per assenza di motivi che ne giustifichino l’esame. Qualora non sia possibile riunire la Camera nella sua composizione iniziale, il presidente della Corte costituisce o completa la
Camera mediante sorteggio

http://www.admin.ch/ch/i/rs/0_101_2/a80.html

bradipo

perché? Il criterio con cui ai figli vengono assegnati i padri non è, per chi ci crede, controllato da qualcuno ammirevole?

Alien

No, direi che il criterio assegna i figli ai padri, e non il contrario (i primi arrivano dopo i secondi, mi pare).
Quindi, a Giuliano e’ andata bene che non e’stato assegnato ad Albertin.
E ad Albertin e’ andata ancora meglio di non essersi beccato un figlio come Giuliano!
ih ih…

Sergio

Vergognati per aver osato scrivere questa oscenità.
Scommetto che sei cattolico apostolico romano, ma non sembri amare il tuo prossimo come te stesso. Ma lo leggi il vangelo?

Paul

E cosa pensi di quelli che hanno rivolto minacce all’incolumità fisica di suo figlio e della sua famiglia?

Paul Manoni

L’invasione di cattotroll dopo la sentenza CEDU non accenna minimamente a diminuire…Avessero almeno un minimo di argomentazioni in merito alle notizie, sarebbero pure benvenuti, ma in considerazione di come si presentano e di cio’ che “cattolicamente” scrivono, direi che possono anche andarsene tutti quanti a fare in c*#o!!
AMEN!

Stefano Grassino

Questi ameni individui non si prendono la briga di andare a leggere quello che hanno scritto tutti i credenti seri sulla sentenza di Strasburgo. Credo che nei mesi a venire dovremo iniziare un più profondo dialogo (e sono certo che i responsabili del CNL ci stiano già pensando) con quelle persone e movimenti di fede intellettualmente onesti che nulla hanno a che fare con la CCAR.

bradipo

tranquillo, nessuno sospettava avessi da dire qualcosa di interessante.

Rudy

Ogni tanto rinuncio ad ignorare (l’unico caso di ignoranza) gli ignoranti alla Giuliano. Ignoro anche la diocesi dalla quale scrive ma, salvo questa breve parentesi, è bene ignorare gli ignoranti.

POPPER

Giuliano non sa cosa voglia dire l’ignoranza nel suo vero senso, ma lui ci vive mentalmente, ma se si informasse meglio, uscirebbe dal proprio Medio Evo culturale e posterebbe commenti speriamo sufficientemente iontelligenti. Auguri per il diluvio universale!

Eresiarca

Giuliano il Grande (quello che voi adoratori del crocefisso chiamate “l’Apostata”) si vergognerebbe di portare il tuo stesso nome. Ignori chi sia costui? Allora non siamo noi gli ignoranti. E probabilmente ignori anche che il tuo Gesù (il quale tra l’altro predicava ai soli ebrei e cose ben diverse da quelle inventate da paolo di tarso, il vero fondatore della vostra setta) avrebbe definito il vostro atteggiamento verso il crocefisso “idolatria” e l’avrebbe pertanto condannato.

Sergio

Mi scuso per esserci cascato e aver risposto a un simile troglodita.

In effetti non si dovrebbe rispondere ai provocatori come Enrico, Pollo di Tarso, Semolino ecc.
L’unico cattolico decente è Florenski che però anche lui non scherza.

ateo3

Florenskij argomenta. è il più pericoloso perchè possiamo chiamarlo troll finchè ci pare ma in realtà è notevolmente superiore alla media delle voci contrarie.
Se non altro con lui si può avere uno scambio reciproco.

Un altro che non si riesce bene a inquadrare è il parroco di Funo.

Alfonso

@ateo3
Florenskyj ha semplicemente imparato meglio degli altri l’arte di predere per i fondelli. Dalla sua erudizione libresca tutta pretesca e messa sempre in in bella mostra, direi che è un alto prelato. L’arte di ottenere ragione di Schopenhauer è una barzelletta al confronto.

Diocleziano

Ateo3 e Alfonso,
concordo con la vostra affermazione, non discuto nemmeno sul fatto se ci sia malizia o no dietro a quelli che argomentano ‘seriamente’, il risultato è però identico: portano inesorabilmente il dialogo sul loro terreno. Chi ci casca si ritrova ad essere un apprendista teologo. Ci sarebbe più costrutto a discutere con un astrologo: non lo convincerai lo stesso, ma se non altro dovrai argomentare di astronomia, che è una scienza utile e interessante, non vaneggiare di teologia…
Il tempo è denaro, e per la chiesa è un vero capitale.

Alfonso

@Diocleziano
Concordo, infatti potremmo definirlo un cattotroll raffinato.

hexengut

conosco l’erudizione pretesca, anche quella di alti prelati; e ne ho conosciuto alcuni che, in campo umanistico, eran degni di rispetto. Il modus loquendi è simile e tuttavia mi sembra che Florenskij, in cui, personalmente, ho sempre creduto di ravvisare una matrice di studi gesuitici ma che non penso sia un sacerdote, abbia un orizzonte d’interessi notevolmente vasto e abbastanza anomalo; e comunque, nel suo caso, più che di erudizione parlerei di cultura, che è cosa ben diversa. E’ il motivo per cui, oltre alla cortesia formale (che ci volete fare, son vecchio, alle forme, che a volte son sostanza, continuo a tenerci…) non mi dispiace averlo come interlocutore; l’unico con cui abbia mai dialogato: perché, mentre ho sempre giudicato inutile, irritante e controproducente giocare a far battutine con la genia trollesca, continuo a illudermi che, ferme restando le proprie convinzioni, la possibilità di un dialogo sia comunque una forma di civiltà; e non vedo alcun rischio di diventare apprendisti teologi o volatili da cortile dei gentili. E infine, onore al merito, se siam qui a discettare su di lui…

Batrakos

Concordo con Hexengut.
Il troll di solito sposta la discussione, qualsiasi discussione, sugli argomenti che vuole lui.
Florenskij interviene solo nei post consoni, dove il tema dell’ultimissima o qualche commento introduce discorsi che a lui interessano; e personalmente ogni tanto mi piace parlare con lui dei ‘massimi sistemi’, perchè vedo che l’interlocutore lo fa nei modi e nelle sedi giuste e senza l’ossessione di portare sempre la discussione lì.
Per questi motivi per me Florenskij non è un troll e va trattato con rispetto finchè lui lo fa con noi.

POPPER

Tuttavia se un giorno li si volesse togliere dalle pareti la Grande Chambre non ha proibito di farlo nella sua sentenza, quindi, se per il secolarsimo un giorno altre autorità che verrano non riterranno più di mantenerli esposti, li potranno togliere senza per questo violare i diritti umani.

Diamo una mano al secolarismo, continuiamo le nostre battaglie sulla laicità, l’informazione da parte dell’UAAR è la migliore strada.

c.j.

Questa è la morte ufficiale della laicità dello Stato italiano. Questa è la prova che lo Stato italiano si comporta proprio come la Mafia. Allora mi rimane un’unica domanda:

Perché gli italiani non si mostrano più sinceri, onesti, leali, e tolgono di mezzo sta pagliacciata chiamata “laicità dello Stato”, e dichiarano finalmente il Cattolicesimo Religione di Stato???

Stato italiano = Mafia = Ipocrisia = Bullismo = La legge del più forte = Fascismo

Alfonso

@c.j
L’ho scritto in un’altra ultimissima e lo ripeto. La chiesa ha fatto bingo nel 1984 con la revisione del concordato. Ha mollato la religione di Stato in cambio dei MILIARDI di euro di Stato. Qualche miliardata di euro l’anno valgono bene una “religione di Stato”. Un bello “scambio” alla pari, non ti pare?

Alfonso

E comunque ti faccio osservare che oggi quella cattolica è più che mai “religione di Stato”, artatamente e comodamente incastonata in uno “Stato laico”. Meglio di così si crepa!

Alfonso

Suggerirei di lasciar perdere la faccenda crocifisso. Tutte le associazioni laiche dovrebbero concentrare i loro sforzi in un’unica battaglia: quella di ottenere visibilità mediatica pari a quella riservata alla chiesa cattolica sui media pubblici, particolarmente le televisioni. E’ la comunicazione di MASSA quella che dobbiamo conquistare per DIRITTO, pecrhè Il canone è pagato da TUTTI i cittadini italiani! Tutto il resto arriverà di conseguenza.

Luigi Tosti

Complimenti alla “Vita in diretta” e all’ “onestà” ed “imparzialità della RAI e della sua conduzione. Mi piace far presente a tutti gli associati UAAR che io sono stato invitato a partecipare a questa trasmissione e che mi sono stati addirittura recapitati, via e.mail, i biglietti ferroviari di andata e ritorno Rimini-Roma. Di questa mia partecipazione ho parlato anche con Massimo Albertin per telefono. Domenica mattina, tuttavia, mi è stato telefonicamente detto che la trasmissione non si sarebbe più tenuta perché avrebbero trattato il tema della “guerra in Libia”. Apprendo ora che si è trattato di una benemerita FALSITA’ perché la trasmissione è andata invece regolarmente in onda. E’ dunque chiaro -e questo lo avevo fatto presente anche a chi mi ha preannunciato questo falso “rinvio”- che SI VERGOGNANO della mia rimozione della magistratura e TEMONO che io li possa esporre al pubblico ludibrio nel corso di una trasmissione RAI.
Ancora “complimenti”, dunque, alla RAI e al regime di disinformazione pubblica”!!!
LUIGI TOSTI

Alfonso

@Luigi Tosti
In una nazione normale tutto ciò non accadrebbe, ma siccome viviamo nello Stato Pontificio queste operazioni sono di ordinaria amministrazione.
Un tempo si provvedeva di zittire il dissenso con Mastro Titta, poichè quel tipo di “pratica” oggi non è proprio più possibile, con gran dispiacere del papa e codazzo, si procede con mezzi “più democratici”, insomma da “Stato laico confessionale cattolico”. Lo ripeto ancora una volta, è IMPERATIVO che tutte le forze laiche concentrino i loro sforzi nel PRETENDERE lo stesso spazio tv riservato alla chiesa cattolica. La RAI è un servizio PUBBLICO pagato da TUTTI i cittadini!

Paul Manoni

@Luigi Tosti
L’ultima volta, avevi presentato al pudicissimo Sposini, l’attrezzatura “periforme” dell’inquisizione, facendolo arrossire come una verginella al cospetto del suo primo organo genitale maschile.
Sembrava quasi gli avessero portato in trasmissione una bomba a mano o una cintura da kamikaze con 15Kg di tritolo, quando ha realizzato il tuo intento di shockare un pochino i telespettatori, sbattendogli in faccia la cruda realtà della storia della loro religione di “amorepacemisercordiaperdono”.
…Hi, hi, hi!…Ogni volta che mi vado a rivedere quello spezzone, mi sconpiscio dalle risate! 😆
FORZA LUIGI…NON MOLLARE!! 😉

hexengut

Luigi Tosti. ho la netta sensazione che sia stata emanata dall’alto la direttiva di passare il più possibile sotto silenzio mediatico tutto ciò che afferisce non solo alla sentenza della Chambre ma altresì a Lei e all’uar, per la prima volta non citata e non invitata. Forse temono il contraddittorio (anche Albertin praticamente non l’ha avuto), forse è l’ennesima forma di censura; e poiché quest’ultima, oltre che dalla morte della democrazia, quasi sempre nasce dalla paura, dovremmo pensare che oltre al timore che vengano allo scoperto le pressioni e gli sporchi altarini di Strasburgo, si sia deciso di erigere il muro del silenzio e fare come se nulla sia accaduto o accada e, come in tutte le dittature che si rispettano, mettere alla ribalta soltanto gli orpelli e i servi del regime.

Paolo

Chiaramente c’è stato un veto dall’alto, e il conduttore non ha avuto grandi dubbi dovendo scegliere tra informazione imparziale e il suo stipendio.

Luigi, come la sua vicenda dimostra, chi sceglie la coerenza e l’onestà ha una vita molto dura (ovunque, ma specialmente in questo paese).

sledge

Questa sentenza deve ricordare a molti iscritti che hanno sbagliato tutto sul crocefisso, visto che esso è stato ritenuto totalmente innoquo e non lesivo. Il fatto che si insista sull’ argomento vuol dire che certi atei o presunti tali che qui scrivono vivono una sorta di preconcetto demagogico verso tale oggetto che non può essere scalfitto neanche dalla loro sbandiera corte dei diritti umani.

Paul Manoni

Il fatto che sia stato ritenuto “innocuo o non lesivo”, non significa che un luogo pubblico sia la sua collocazione naturale. La Grande Camera ha esplicitamente detto che si tratta di un simbolo religioso, sbertucciando di fatto la sentenza del consiglio di Stato che lo ha addirittura considerato un simbolo laico (!!!).
Quindi non ti rimane altro che rispondere alla solita arcinota domanda che ti sarà stata posta almno 18509 volte…COSA CI FA’ UN SIMBOLO RELIGIOSO IN UN LUOGO PUBBLICO LAICO SECONDO CARTA COSTITUZIONALE???

P.S: Prenditela comoda…Prima o poi qualche tribunale risponderà a questa domanda, esattamente come rispondiamo noi soci UAAR.

sledge

Se aspetti i tribunali dovrai mettere su barba bianca.
Cosa ci faccia un simbolo religioso in un luogo pubblico e laico secondo la carta costituzionale NON lo devi chiedere a me ma a un costituzionalista e/o a una corte che si occupi dell’ argomento.
Ti dico cosa penso io: quel simbolo religioso o laico o di morte , come ognuno lo vuol vedere, è un pezzo di legno o plastica che RIMANDA a un certo Gesù che ha condotto una vita e insegnato un MODO DI VIVERE che se tutti adottassero renderebbe il mondo migliore. Ma siccome le guerre non sono solo di religione come dite voi, ma anche dettate dalla demagogia e dalla ideologia, hai già compreso il perchè tanti RIFIUTANO quel simbolo.

Se voleste essere veramente laici , io ve l’ ho detto più di 18509 volte…direi 1 milione di volte:
VIA TUTTI I SIMBOLI: RELIGIOSI, POLITICI, SINDACALI, STATALI, FILOSOFICI, DI OGNI TIPO E ORDINE DI ASSOCIAZIONE ecc. ecc. ecc. e VIA FOTO, INNI, MOTTI, FRASI ecc. di QUALSIASI ORDINE E TIPO (per es. bandiere e/o manifesti UAAR, foto di Che Guevara, bandiera della pace, ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc.)
….. IL TUTTO DA RELEGARE SCRUPOLOSAMENTE ED ESCLUSIVAMENTE ALLA SFERA PRIVATA !!!!

Chi non ha il coraggio di fare questo, e MOLTI DI VOI PER PRIMI, vuol dire che fa solo CHIACCHIERE e DEMAGOGIA, e non ha le P***E per andare fino in fondo a quello che afferma e chiede.

Paul

E’ una sentenza basata sulle interpretazioni e sulle opinioni, che, ergo, possono anche essere errate o comunque non condivisibili.
Insomma non c’è un cadavere caldo da cui ricavare prove ed indizi, o tabulati o impronte digitali..
Tant’è che il secondo pronunciamento ha ribaltato il primo.

Cmq la questione è stata mal posta: è una questione di laicità e di equidistanza da ogni confessione.
Sostenere che in edifici statali non dovrebbero,allora, essere presenti nemmeno i simboli della Repubblica Italiana è una infantile e demenziale argomentazione.

Poi sicuramente davanti al crocifisso 2+2 fa sempre 4, ma per materie “sensibili” questo potrebbe portare a considerare lo stato come partigiano nei confronti di certi punti di vista, piuttosto che altri.

Capisco che ai cattolici scocci perdere un privilegio quasi secolare, ma la realtà è questa, a prescindere dai contorcimenti lessicali ed intellettuali che si possano fare.

Non ultimo, straordinario un governo che ricorre contro due suoi cittadini che tentano di affermare un principio dello stato di cui dovrebbero essere rappresentanti.

Me l’aspettavo, ma, ripeto, essendo stata la questione mal posta la faccenda è ancora aperta, hai voglia..

teologo cattolico

la corte quando parla di simbolo passivo – tolti tecnicismi vari che è possibile che mi sfuggano- si riferisce probabilmente all’eventuale pericolo di indottrinamento confessionale, di pressione psicologica verso l’adesione di fede, come paventato da alcuni genitori e da molti utenti uaar: è invece considerato simbolo non attivo ed efficace a indottrinare e convertire confesionalmente chi lo vede. Sarebbe in effetti un precedente pericoloso sostenere che – specie per gli atei che se ne dimostrano particolarmente disturbati- il crocifisso abbia questo potere, lo eleverebbe ad una apodittica dimostrazione dell’esistenza di Dio.
il simbolo del crocifisso non ha alcun potere attivo di conversione, non più della visione di una Moschea o della copertina del Corano rispetto l’eventuale conversione all’Islam, o la statua del Buddha per la conversione al buddismo (almeno su di me queste rappresentazioni non hanno questo potere): .è quanto voleva sostenere chi lo rubricava quale “simbolo culturare” (non credo per altro che l’espressione sia felicissima e scevra da ogni ambiguità).

Paul

ah! ah! ah! Scusa, eh, ma dimostrazione di cosa?!?!??? Ma lascia perdere!
Non certo potere paranormale! Ma dai! Ma sul serio!

Non ho parole….

e cmq non c’è certo solo la passiva esposizione…IRC, pedobattesimo, sacramenti ai fanciulli, visite pastorali illegali, “lavoretti” e recite per il Santo (!) Natale etc…

Maurinho alias Crozza direbbe:prostitusione intellectuale! 😉

Markus

Stai tranquillo, per quel che mi riguarda ha lo stesso effetto dei salumi appesi dal salumiere. Solo che mentre il salame sta in salumeria, il crocifisso sta nei tribunali e nelle scuole invece che nelle parrocchie.

Si tratta solo di circoscrivere il disordine culturale.

Che non abbia poi alcun effetto, oltre al fatto di essere sgradevole, non ho dubbi come per i $acramenti.

andrea

Se per portare avanti una richiesta di revisione della sentenza fosse necessario un sostegno economico, è possibile per l’uaar organizzare una raccolta fondi?

ateopisano

Ora in Norvegia metteranno sulle pareti delle classi delle scuole un salmone ammazzato ?
Se in Italia ci siamo fissati con un uomo ammazzato….

sledge

Di cosa ?
Quel tizio lì ha soldi da spendere e tanta voglia di pubblicità.

Markus

WOW… allora c’è un seguito 🙂

Speriamo che riconoscano la falsità delle dichiarazioni italiane allora…

Buona fortuna !!!

ipazia

Nessuno piu’ di me può comprendere questa situazione perchè la vivo ogni giorno . Nel mio liceo la maggior parte delle classi ha il crocifisso , nei corridoi ci sono infinite foto di padre pio e nel bagno un paio della madonna . Per molto tempo durante le assemblee di classe si è discusso a riguardo , ma ormai si evita ogni riferimento poichè si rischia di svegliare ” l’atea ” creando una discussione a loro parere inutile e troppo chiassosa .
Per non parlare dell’ora alternativa che nella mia scuola non esiste , e anche se esistesse ormai con il credito che può regalare l’ora di religione nessuno sceglierebbe di optare per quella . Sono sola , sola contro studenti e insegnanti e , anche se a malincuore, non posso far altro che adeguarmi soprattutto dopo questa sentenza.

Alessandro Baoli

Perché la madonna in bagno? Pure i santi sono maschilisti?
Comunque, solidarietà, finirai il liceo e non vedrai più quello spettacolo.

Barbara R.

Il simbolo è “passivo” ma poi è “attiva” l’ora di religione cattolica,le messe in orario scolastico ,la presenza di preti,vescovi e compay alle inaugurazione varie,etc…. etc..

Zaccaria

La riporto per intero, senza commentare. Badate bene all’ultima frase: quella che tutti voi vi sentirete dire molto presto:

“Venne poi anche l’altro e disse: Signore, ecco la tua mina, che ho tenuta riposta in un fazzoletto; avevo paura di te che sei un uomo severo e prendi quello che non hai messo in deposito, mieti quello che non hai seminato. Gli rispose: Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l’avrei riscosso con gli interessi. Disse poi ai presenti: Toglietegli la mina e datela a colui che ne ha dieci Gli risposero: Signore, ha gia dieci mine! Vi dico: A chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. E quei miei nemici che non volevano che diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me» ”

🙁

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