Ora di religione, il Consiglio di Stato dà ragione al ministro Gelmini

Con una nota pubblicata sul sito del ministero dell’Istruzione, la ministro Mariastella Gelmini ha espresso la propria soddisfazione alla notizia che “il Consiglio di Stato, riformando la sentenza del Tar della scorsa estate, ha riconosciuto la legittimità delle ordinanze nelle quali si stabiliva che ai fini dell’attribuzione del credito scolastico, determinato dalla media dei voti riportata dall’alunno, occorreva tener conto anche del giudizio espresso dal docente di religione”. Il ministero era ricorso al Consiglio contro la sentenza del TAR del Lazio dello scorso agosto (cfr. Ultimissima dell’8 agosto 2009), emanata in seguito a un ricorso presentato da confessioni religiose di minoranza e associazioni laiche, tra le quali l’UAAR.
Le prerogative del docente di religione sono teoricamente estese anche al docente dell’ora alternativa: ma in pratica questo insegnamento viene impartito solo tra molte difficoltà, in seguito ai tagli praticati dalla stessa Gelmini (cfr. Ultimissima del 20 gennaio 2010), provocando così una palese discriminazione tra studenti avvalentesi e studenti non avvalentisi.
AGGIORNAMENTO. Sul sito della Gilda è stato pubblicato il testo completo della sentenza. Vi si può leggere anche quanto segue: “Tuttavia la mancata attivazione dei corsi alternativi rischia di mettere in crisi uno dei presupposti su cui si fondano le ordinanze impugnate, che, nel mettere sullo stesso piano, ai fini della valutazione come credito scolastico nell’ambito della c.d. banda di oscillazione, l’insegnamento della religione e l’insegnamento dei corsi alternativi per i non avvalentisi, danno quasi per scontato che i corsi alternativi esistano ovunque. La mancata attivazione dell’insegnamento alternativo può pertanto incidere sulla libertà religiosa dello studente o delle famiglia, e di questo aspetto il Ministero appellante dovrà necessariamente farsi carico”.

105 commenti

Roberto Grendene

D.P.R. n. 751 del 16 dicembre 1985
Articolo 2.1. a) il diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica assicurato dallo Stato non deve determinare alcuna forma di discriminazione, neppure in relazione ai criteri per la formazione delle classi, alla durata dell’orario scolastico giornaliero e alla collocazione di detto insegnamento nel quadro orario delle lezioni

dare crediti a chi frequenta l’IRC e’ evidentemente una forma di discriminazione verso chi quei crediti non li ha.
e non vale dire che gli stessi crediti si potrebbero avere frequentando insegnamenti alternativi: si e’ infilata in tutte le scuole la religione cattolica, insegnata da personaggi scelti dal vescovo e pagati dallo stato, con la clausola che non fosse discriminante in alcun modo. Dando punti in piu’ a chi la segue, si discrimina (ancora una volta).

Augusto Marinelli

Attenzione. La sentenza del Consiglio di Stato, che pure è in buona parte una forzatura, non dice che chi segue l’IRC (attenzione ai nomi: non esiste in Italia l’insegnamento della religione) deve avere un credito ma solo che il Consiglio di classe può tenerne conto nella sua attribuzione. La valutazione rimane dunque in capo al Consiglio, senza alcun automatismo. Inoltre la sentenza stigmatizza la mancanza delle attività alternative, giungendo ad affermare che la loro mancata attivazione può mettere in crisi uno dei presupposti delle ordinanze ministeriali. Il danno dunque è più nella enfatizzazione della Gelmini, che nella sentenza.

Roberto Grendene

enfatizzazione delle dichiarazioni (=propaganda) e diffusione (controllata?) della voce che “se fai religione cattolica prendi punti”

questo faranno

San Giovese

Se venisse divulgata come si deve questa parte della sentenza:
“la mancata attivazione dei corsi alternativi rischia di mettere in crisi uno dei presupposti su cui si fondano le ordinanze impugnate[…] La mancata attivazione dell’insegnamento alternativo può pertanto incidere sulla libertà religiosa dello studente o delle famiglia, e di questo aspetto il Ministero appellante dovrà necessariamente farsi carico.”
sarebbe un bell’autogol per la Gelmini. In caso contrario(il più plausibile visto come va l’informazione in Italia)……tanti saluti.

Barbara R.

Ma perchè gli insegnanti di religione cattolica non se li paga la Chiesa,dato che non è religione di stato?

Augusto Marinelli

Cara Barbara,
il problema sta nell’essere ancora il nostro uno Stato legato alla Chiesa da un concordato. In un paese serio si penserebbe di abolirlo. e anche la Chiesa dovrebbe rinunciarvi. Ma oggi andiamo verso uno stato neoguelfo eretto da seguaci dei riti celtici e frequentatori di escort. E non è un bel vedere.

Il Filosofo Bottiglione

è una cosa indegna.

non so bene come funzioni il credito. ma così molti, piuttosto che stare in giro per i corridoi, frequenteranno religione e, probabilmente, staranno anche buoni (invece di rompere le scatole all’insegnante come questi meriterebbe) per avere il voto più alto possibile, tanto non sarà difficile conquistarlo, non sarà certo come prendere un bel voto in matematica. se addirittura il sistema del credito prevedesse che fa media come un voto in matematica, be’ allora lascio a voi il commento.

insomma, il solito mercimonio, pratica cara alla Chiesa.

Fabio FLX

Terribile, questa cosa del credito riesce a infangare ancora di più una cosa – l’ora di religione nella scuola dell’obbligo – che ritengo già abbastanza lercia e ignobile.
E alla fine sono sempre i ragazzi a fare le spese di tutti questi loschi e meschini figuri…

Roberto Grendene

NB: ora di religione cattolica, con insegnanti scelti dal vescovo e pagati dallo stato, con programmi decisi dalla CEI

fosse una “ora di religione” dedicata allo studio critico delle religioni (e magari delle filosofie non confessionali), tenuta da insegnanti laureati in storia e filosofia, ci iscriverei volentieri i miei figli

Ale-sensei

io nn so dove sei andato a scuola e chi ti insegnava religione, ma nella mia scuola c’è un grandissimo professore che parla molto poco della religione cattolica, ma parla di vari problemi della vita, anche se visti un po’ dal punto di vista cristiano. ci spiega anche xke si sono create vari usi e costumi dei popoli. quindi prima di dire qualcosa contro l’ora di religione meglio informarsi di piu su quelli che si fa veramente…

Claudio Diagora

Ale-sensei,
se a te è toccato un insegnante valido non è detto che lo siano anche tutti gli altri 25.000. Forse sarebbe utile alternare l’ora di religione con un’ora di studio della sintassi… magari dal punto di vista cristiano… chissà… pensaci.

paniscus

Carissimo Ale-sensei,

quel professore che tu consideri tanto bravo, tanto illuminato e tanto corretto, in realtà, NON rispettava il programma della sua materia, e distorceva sistematicamente il programma che invece sarebbe stato tenuto a fare per legge e per contratto.

Che poi agli studenti potesse risultare più simpatico agendo in tal modo, non lo metto in diubbio… ma a questo punto mi chiedo perché mai un tale privilegio debba essere accordato solo agli insegnanti di religione.

Se io, invece di svolgere il programma di matematica che sono tenuta per legge a seguire, mi limitassi a sostituirlo (non “integrarlo”, che ci può anche stare, ma proprio sostituirlo) con giochini enigmistici e cacce al tesoro, SENZA svolgere il programma previsto…

…corcavolo che sarei considerata una “grandissima insegnante” tanto brava: al contrario, mi troverei contro le orde inferocite dei familiari degli alunni, che protestano perché l’insegnante fa solo chiacchiere e giochini, e i ragazzi non imparano niente.

Qualcuno mi spiega perché solo agli insegnanti di religione deve essere concessa questa furba scappatoia?

Lisa

Ale-sensei

se qualcuno mi puo dare un link con il programma di religione gli sarei molto grato, visto che nn vedo che programma ci puo essere in una materia cosi. poi è ovvio che parla anche delle religioni ma un po’ dal lato critico e non solo dire che il cristianesimo è vero e che gli atei non capiscono niente…

firestarter

non ci sono bestemmie adatte ad esprimere il mio sdegno

firestarter

vorrei pubblicamente ringraziare il ministro dell’istruzione e chiderLe che si dice in Calabria dove Lei si e’ recata per l’esame di stato.

mi chiedevo poi se la prole da Lei recentemente generata e’ stata concepita per opera dello spirito santo oppure se e’ conseguenza di fecondazione associata a penetrazione, nel qual caso chiederei a Kurt la probabilita’ di imene intatto prima del matrimonio.

firestarter

povero pallone gonfiato, forte della violenza di una associazione criminale

forzalube

In linea di principio è una porcata però non ingigantiamo la cosa. Il credito scolastico viene stabilito in base alla media nelle varie materie (religione è esclusa perché non ha nemmeno il voto, ma solo il giudizio) e c’è una banda di oscillazione di un punto. Qui trovate una tabella: http://www.itchiavari.org/pof/credito09_10.pdf.
La sentenza in sostanza dice che per gli alunni che seguono religione anche il docente di religione contribuisce in consiglio nel decidere se si deve dare il punteggio superiore o quello inferiore. Non mi pare una cosa realmente penalizzante per chi non la segue.
Alla fine della fiera non credo ci saranno alunni che avranno un punto in più solo perché frequentano religione.

Tino

Speriamo sia così in caso contrario il caso merita di essere portato davanti alla CEDH.

sabre03

speriamo…..
potrebbe anche essere che i cattolicifaidate decidano di non avvalersi dell’insegnamento cattolico…..
perchè rovinarsi la giornata a sorbirsi tante corbellerie col ricatto della buona parola di “quello”?

gatta agnostica

forzalube hai ragione, ma è un precedente pericoloso. Questi si intrufolano ovunque.

Flavio

E’ penalizzante: chi fa religione ha un punto in piu’ su cui giocarsi la promozione. Chi non e’ cattolico ci pensera’ due volte prima di “non avvalersi”, o rischia la media per non volere seguire una materia INUTILE e PARZIALE.

forzalube

Chi fa religione ha semplicemente un docente in più che lo valuta, e che cmq non fa media e che non penso possa avere molto peso in consiglio per stabilire se l’alunno avrà il punteggio n o n+1. Tieni presente che nella banda n – n+1 entrano in gioco diversi ed anche i cosiddetti crediti formativi.
A me il vero problema sembra l’IRC in sé con tutte le sue storture che non dovrebbe proprio esserci, questo mi pare un dettaglio secondario e una porcata minima.

robby

su che criteri un alunno che studia religione puo,o non puo avere la media ,come si capire che uno studente sia preparato in religione,come?se uno vuole fare l ingegnere pure se in modo meccanico riferisce una delle leggi della termodinamica,puo anche passare,anche se in pratica non sa in che contesti si puo applicarla(lo capiranno i giudici un giorno)ìììììì..ma un merito puro che descrive la prova della conoscenza della religione come si puo provare??(raccontando se isaia aveva ragione)..o se i magi seguirono la stella da sinistra ,è non da destra,qui il ridicolo rasenta l assurdo.sè la cosa fosse seria si studierebbe storia della nascita delle religioni,allora un briciolo di serieta ci sarebbe.

CRISTINA

Di certo tu il credito non lo avrai in italiano(non hai messo neanche un accento…) Comunque non capisco tutte queste paure… Forse vi aspettavate un credito per chi batte maggiormente i corridoi?

Reiuky

Non direttamente, ma ne ho sentiti un macello simili.

Ascolta: un consiglio da amico. L’omosessualità non è un pezzo che puoi decidere di asportare dal tuo essere così, come se fosse un cappello o un giubbetto vecchio. Per quanto tu ci possa stare stretto (e credimi so che la si possa trovare stretta), l’unica cosa che puoi fare è accettarla.

Fidati di chi ci è passato: si vive molto meglio accettando ciò che si è piuttosto che rifiutarlo.

Se vuoi un discorso cattoleggiante… chi sei tu per rifiutare ciò che Dio ha scelto per te?

Paul Manoni

@Reiuky
Spero che tu non stia parlando del sottoscritto. 😆 Ipotizzo un fraintendimento. Per tua informazione io sono piu’ che etero e la mia compagna aspetta anche una bimba per giunta. 😉
…Ovviamente di avere una bambina lo abbiamo scelto io e la mia compagna, non certo dio o chi per lui! 😉

Reiuky

@Paul:
Sono contento che tu abbia una compagna e una figlia.

Ma, capiscimi, postare il link a un sito che parla di omosessualità (o, meglio, come curarsi, quasi fosse una malattia) su una notizia che c’entra come i cavoli a merenda, è un bell’indicatore.

Non so cosa ti abbia spinto a farlo, ma il mio discorso resta valido per tutti gli altri che dovessero inciampare su quel link che hai postato.

Paul Manoni

@Reiuky
Mi e’ stata segnalata da una socia UAAR del mio Circolo tramite Facebook.
Ho provveduto ad inserirla qui, solo per segnalare il livello a cui questi signori sono arrivati. Null’altro. 😉
L’ho inserita proprio per il fatto che l’omosessualita’ sul quel sito spregiudicatamente cattolico, E’ DI FATTO considerata una malattia.
Hai fatto benissimo a scrivere cio’ che hai scritto e lo quoto alla grandissima.
Ti ringrazio infinitamente per gli auguri impliciti alla mia futura bimba! 😉
Ciao

Paul Manoni

Cosa dire della sentenza del Consiglio di Stato…
SCANDALOSO.
Dopotutto e’ lo stesso consiglio di stato che ha sancito la laicita’ del simbolo del crocifisso.
Cosa vi aspettavate!??!?

Kurt Godel

certo quando i giudici si limitano solo ad applicare la legge è un problema…

Andrea

Quando in uno stato laico la legge viene creata ed applicata per favorire una religione è chiaramente un problema, sarai d’accordo anche tu, perchè se così non è, allora ti chiedo se ci sei o ci fai.

Ciao a tutti

murdega

Legge iniqua.
Rispetto della legge ma fare di tutto per cambiarla.
L’uso della religione non è e non sarà mai un uso pacifico.
Cosa c’è di culturale in una religione.
Un ingegnere cattolico è diverso da un ingegnere ateo o diversamente
credente ?

Kurt Godel

un ingegnere neodarwinista è diverso da un ingegnere non neodarwinista?

papicchio

Si`: un ingegnere cattolico e` un ingegnere ideologicamente orientato, che parteggia per i partiti che aiutano e riconoscono e favoriscono politicamente i romani cattolici, discriminando il resto: da qui ha inizio la distorsione dell’assetto democratico (nominale) in Italia, e da qui hanno inizio il progressivo indebolimento e la incrinatura dello stato di diritto in Italia e di tutte le figure istituzionali civili del nostro paese, che anziche` alla civilta` ed allo sviluppo protenderanno verso l’asservimento sistematico ai dettami della gerarchia romana cattolica, e lo imporranno a tutti noi cittadini, in modo implicito, esplicito, legalizzato, e in tutti modi possibili, come succede nei regimi assolutistici e monoconfessionali, preparando tempi bui, a meno che non prevalgano il raziocinio, il buon senso, la civilta` sulla barbarie teocratica e sulla follia cieca totalitaria dei religiosi cattolici perbenisti. Uno stato di diritto deve contemplare la tolleranza di tutte le religioni, senza favorire in modo smaccato una parte a discapito delle altre.

Claudio Diagora

Papicchio concordo con la tua analisi, ma da “a meno che…” ecc, mi è sorto un dubbio:
non è che siamo troppo buoni?…

Paolo

Sarebbe curioso capire che motivazioni hanno addotto questi signori del Consiglio di Stato.
Comunque sia è una sentenza vergognosa nella sostanza.

fresc ateo

BASTA RIFIUTARLA E VA TUTTO NELLA DIREZIONE GIUSTA.PERFETTO ,I RAGAZZI LA RIFIUTERANNO.
UN AIUTO ALLA LAICITA’ DELLO STATO VIENE DA QUESTA ASSURDA IMPOSIZIONE. HA POCO DA RIDERE LA GELMINI. CREDO SIA LA CLASSICA ZAPPATA SUI PIEDI.

sabre03

infatti…..
potrebbe essere il classico boomerang di ritorno…

Tino

Non è vero Sandra, l’insegnamento della religione è previsto in praticamente tutti i paesi europei, tranne la Francia. Che poi le culture estremo-orientali siano meno ossessionate dalla religione beh è notorio. Si vede anche dagli ottimi risultati scolastici che hanno i cinesi in Europa.

Sandra

Infatti, intanto in Francia non c’è (p.e. programma scuola media francese:
http://www.education.gouv.fr/cid81/les-programmes.html

In Olanda sia per elementari che per medie si parla di generiche conoscenze delle varie religioni presenti nel paese, all’interno delle scienze sociali, e quindi non c’e’ l’ora di religione, tanto meno due come da noi:
http://english.minocw.nl/documenten/core%20objectives%20primary%20education.pdf
http://english.minocw.nl/documenten/core%20objectives%20secondary%20education.pdf

Anche in Germania non è stabilito per default che ci sia religione, a Berlino per esempio è l’insegnamento di Etica ad essere obbligatorio, mentre l’educazione religiosa è fcoltativa, e nemmeno il referendum dell’anno scorso era riuscito a riportare la religione sui banchi dei berlinesi.
E a guardare anche il sito del ministero dell’educazione, pure in Germania si stanno (ovviamente!!) focalizzando sulla formazione e specializzazione in scienze e tecnologie, invece di sprecare tempo e denaro in stupidate come la mariastella.
http://www.bmbf.de/en/846.php

Tino

Sandra, ma io ho guardato i programmi dei nuovi licei della Gelmini e c’è solo un’ora di religione non due. Comunque in Alsazia Mosella l’ora di religione è obbligatoria per cattolici protestanti ed ebrei (si sta discutendo per inserire l’islam) salvo domanda di dispensa e allora segui corsi di educazione stradale.

Sandra

Due ore sono per materne ed elementari, una per medie e liceo. Comunque troppe e inutili. Storia delle religioni potrebbe stare benissimo all’interno di storia e poi di filosofia, non c’è alcun bisogno di indottrinare e peggio ancora valutare una ipotetica sensibilità spirituale. La scuola e la società dovrebbero chiedersi quali sono le esigenze del mondo professionale da qui a vent’anni, e darsi obiettivi in funzione di quello che darà ai ragazzi migliori possibilità per trovare un lavoro decente, perché si troveranno a competere a livello internazionale, e gli altri non stanno dormendo sugli allori. Invece li si lascia a trastullarsi su leggende del passato, mantenendo la casta di privilegiati che sono i prof di religione, alla modica spesa di 800 milioni all’anno. Quanto meglio potrebbero essere usati tempo e denaro, ma l’interesse dei ragazzi evidentemente non interessa.

Bruno Gualerzi

Perdonate lo sfogo in margine alla notizia di un vecchio insegnate in pensione. Mi aspettavo di tutto dal progressivo degrado della scuola, ma mai che si arrivasse ad un intervento così massiccio dei ‘valori’ del mercato: per cui tutto è regolato da ‘debiti’ e ‘crediti’ in un neccanismo che dovrebbe avere come faro guida la meritocrazia, la quale in realtà, in questo predominio della cultura liberista, è solo l’abbandono dei più deboli al loro destino per privilegiare un’èlite. Con tanti saluti al ruolo che dovrebbe essere quello della scuola pubblica. E chi osasse rimarcare questo dato è come minimo accusato di buonismo, pauperismo, terzomindismo e chi più ne ha più ne metta.
E così – tornando in qualche modo alla notizia, così aberrante che si stenta a crederla – si sgretola la scuola pubblica essendo ‘poco produttiva’ togliendole i fondi, falcidiando il personale docente, a favore, guarda un pò, di una scuola privata che naturalmente si possono permettere in pochi… e che è quasi integralmente in mano, o al clero direttamente, o comunque a enti di chiara ispirazione cattolica. Cultura cattolica che intanto si fa di tutto – riuscendoci – per intrufolarsi nella scuola pubblica sfruttando… e così il cerchio si chiude – ciò che la sta distruggendo: i valori del mercato, puntando a entrare nell’ingranaggio dei debiti e dei crediti!!
Tutto questo – ci tengo a dirlo – nonostante siano tanti, magari anche tra gli stessi insegnanti di religione, i docenti impegnati, più che a selezionare, a cercare di formare coscienze libere dotandole degli strumenti conoscitivi necessari per esserlo in questa società. Ma difficilmente, in questo contesto culturale, ce la possono fare.

Tino

Bruno però la scuola di massa, un diploma a tutti, l’allineamento verso il basso, non è figlio della cultura liberista.

Bruno Gualerzi

Non si tratta di scuola di massa, a meno che per scuola di massa non si intenda l’attuazione del diritto allo studio per tutti… che però è un’altra cosa immagino da ciò a cui ti riferisci, cioè una scuola ‘populista’, allineata verso il basso, una sorta di diplomificio (tra l’altra ormai disertata anche da questo punto di vista), che non ha niente a che fare con l’istruziione comunque la si intenda. Questo, dici, non è frutto della cultura liberista (che ovviamente non ha niente a che fare col liberalismo)? Io ritengo invece di sì, nel momento in cui, per ovviare a questa deriva dequalificante della scuola pubblica, si punta a privilegiare una meritocrazia che, in questo contesto dove è pur sempre la produttività indefinita l’orizzonte in cui ci si muove, non fa che consegnare le chiavi del merito semplicemente a chi detiene il potere economico, base su cui si articola il potere politico. Che poi, all’atto pratico, se ne infischia bellamente del merito… per cui – solo per restare ai vertici della vita pubblica – abbiamo ministri che sono nominati non certo per la loro competenza, figli di leader politici che, bocciati perfino da questa scuola che promuove tutti, sono candidati a coprire posti di responsabilità raccogliendo un sacco di preferenze. E così via. Alla faccia della meritocrazia.
La quale va perseguita, ci mancherebbe, ma non in un clima di concorrenza (altro connotato tipico del liberismi) per cui il merito, il talento, invece di essere valorizzato per la collettività come dovrebbe perseguire una scuola pubblica, serve solo per selezionare, per creare sacche di ignoranza funzionali all’eccellenza (che poi, quando c’è davvero, deve rifugiarsi all’estero).
Ed è col prevalere di questa cultura che naturalmente, invece di potenziare la scuola pubblica la si vuole uniformare a quella privata, o meglio, smantellarla in favore di quella privata. E in questo contesto non è certo la chiesa che – tolte le solite meritevoli eccezioni – si tira indietro, vedendovi l’occasione per espandere il suo controllo delle coscienze.
Almeno dalle nostra parti.

Tino

Bruno il 6 politico, la scuola autogestita, non li hanno inventati la cultura liberista e l’ideologia pedagogica dell’alunno che ha più cose da insegnare all’insegnante neanche. Discorso complicato tu tendi a vedere le responsabilità solo nel liberismo io ne aggiungo altre ma a differenza di te non ne faccio le uniche cause. L’allineamento verso il basso avviene quando l’insegnante pensa che il fannullone sia scusabile perché è il prodotto di una società e dunque diventa più importante salvare lui che promuovere la stessa persona che con le stesse condizioni sociali lavora sodo per riscattarsi.

Sal

La colpa è sempre dei genitori che scelgono di avvalersi. Se non i fosse nessuno a frequentare sarebbe altra storia. Purtroppo la colpa è sempre di quei poveri illusi che si affidano a questo gerarchia invandente che mantengono sotto scacco una schiera di deboli che ancora non hanno imparato a camminare cn le proprie gambe.

Rudy

L’ottimismo serve, ma non il giudicare dei “boomerang” questo tipo di decisioni; è invece indubitabile che sono veri puntelli al potere (compreso quello della chiesa) e militarizzazioni che impediscono il diritto e l’evoluzione della società (come ti eticizzo lo stato secondo i valori costituiti).
Sono decisioni forzate, come quella ad esempio sulla “laicità” del crocifisso (sic!), che comunque sia bloccano o rallentano naturali emancipazioni.
Non lo ritengo giusto, ma per paradosso, nelle pietose condizioni dell’Italia, potrebbe anche andar bene che l’ora di religione concorra ai crediti, a condizione però che esistano obbligatoriamente materie alternative con lo stesso peso; obbligatorie ripeto, sia nell’offerta che nella frequentazione.

SilviaBO

Secondo me il punto è un altro. L’importante è garantire l’effettiva possibilità di scelta di materie alternative alla religione. Una volta ottenuto questo, mi pare giusto che, qualsiasi materia i ragazzi decidano di seguire, vada considerata anche ai fini della media.

L'Asino Volante

La cosa in fondo mi piace. Ciò indurrà molti alunni a seguire le lezioni di religione e si sa… più la conosci, più la comprendi…. e più la eviti!

Francesca

Se così fosse non ci sarebbe tutto questo ottundimento generale. Credo invece che la fede sia in agguato specie nelle menti più deboli e con scarsa cultura.

ste

6-7 anni fa funzionava così, chi conseguiva una certa media, aveva diritto ad un tot di punti. Avere una media vuol dire avere un voto in pagella, il quale presuppone la verifica durante l’anno scolastico della preparazione dello studente nelle varie materie….nell’ora di religione non si verifica un bel nulla. Da me il prete portava articoli di giornale, argomenti di attualità e poi ne discuteva con gli studenti…..ma non c’era nessuna verifica. Il prete al massimo può dirti se si un buon cattolico (sigh!) oppure no…cosa c’entra il credito??

Flavio

Lo stato italiano non e’ laico ma confessionale, bisognera’ ricorrere all’Europa ogni volta per farci rispondere “Cari italiani, vi siete dati una costituzione e la dovreste anche rispettare”.

amedeo

Concordo con forzalube che la cosa non va ingigantita, nessuno ha stabilito che avvalersi dell’IRC da’ automaticamente un credito in più, se questo accade è un abuso e va denunciato.
Cogliamo il positivo: può essere un aiuto per obbligare gli istituti a organizzare insegnamenti alternativi, e non avere gente per i corridoi.
Come ho già detto è mia opinione che questo darebbe maggiore qualità anche all’IRC, non mancano insegnanti praprati, ma conosco anch’io alcuni abusi.
Quando insegnavo avevo una classe in cui ne uscivano metà, abbandonati a sé stessi. Alla mia collega il preside ha chiesto addirittura se poteva “tenere d’occhio” i ragazzi fuori fuori dall’aula perchè temeva facessero danni.

Tino

Bene speriamo sia così inoltre lo stato italiano dovrà poi prendere in considerazione l’estensione alle altre confessioni religiose ortodossa, islamica l’insegnamento della religione.

moreno83

Mi pare esagerato straccarsi le vesti come se questo fosse il più marchiano esempio di “lesta laicità”. Lo scandalo è che in una scuola statale ci sia l’IRC, punto; ma una volta che questa c’è naturale che, se è materia, in un qualche modo influisca sul giudizio finale, tra l’altro se non fosse l’insegnate di religione a farlo direttamente, potrebbe essere benissimo un qualche altro zelante professore cattolico, che nella scuola di certo non mancano.

Fabio Milito Pagliara

aggiungo che

La tanto sbandierata vittoria sul credito all’Insegnamento della Religione Cattolica sembra essere per i fautori dell’IRC una vittoria di Pirro infatti il Consiglio di Stato dice:

“Tuttavia la mancata attivazione dei corsi alternativi rischia di mettere in crisi uno dei presupposti su cui si fondano le ordinanze impugnate, che, nel mettere sullo stesso piano, ai fini della valutazione come credito scolastico nell’ambito della c.d. banda di oscillazione, l’insegnamento della religione e l’insegnamento dei corsi alternativi per i non avvalentisi, danno quasi per scontato che i corsi alternativi esistano ovunque.La mancata attivazione dell’insegnamento alternativo può pertanto incidere sulla libertà religiosa dello studente o delle famiglia, e di questo aspetto il Ministero appellante dovrà necessariamente farsi carico.”

rendendo più difficile per il ministero evitare l’istituzione dei corsi alternativi in TUTTE le scuole.

McOrion

Visto l’aggiornamento mi pare che l’indicazione sia chiara:

qualcunque materia insegnata a scuola o scelta dagli studenti a noi non importa, da crediti.

Il ministro si attivi affinché l’unica materia facoltativa non sia la solita ‘ora di religione’ e affinché i corsi tanto a lungo rimandati vengano immediatamente organizzati.

Se io insomma scelgo di studiare religione, tu acconciatura, lui modellismo con il Lego, l’altro storia degli scarafaggi al ministero importa zero ma ci devono essere corsi facoltativi.

Maurizio

Sarà anche una sentenza molto diversa da come viene propagandata dal ministro, ma l’orientamento in generale mi appare piuttosto chiaro: poi hanno pure il coraggio di condannare i telebani…

stefano f.

questo è un solo un piccolissimo esempio dell’arretratezza culturale che caratterizza il paese dei balocchi (conosciuto anche come italia).
una rappresentante della pdl negli anni 90 è stata espulsa dal partito “delle libertà negate” di un piccolo paese della Lombardia per manifesta incompetenza che diventa 8 anni dopo addirittura ministro! succede solo in questo piccolissimo,stupido, superficiale paese dei balocchi mandolino spaghetti e banane marce… (e veline letterine ed escort leccanti e succhianti genitali di ricchissimi ministri e imprenditori).

franca

Di fronte a questo scandaloso inginocchiatoio chiamato stato italiano, chiedo aiuto a voi dell’UAAR, cosa possiamo fare noi genitori, oltre a far comprendere ai nostri figli che vale molto di più la libertà di pensiero che un credito della religione;
pubblicate per favore un testo che tutti possano consegnare alle scuole per richiedere l’istituzione obbligatoria dell’ora alternativa, con riferimento a leggi in modo tale che questa sentenza risulti, com’è, illegale.

horus

voglio l’ora di pastafarianesimo e che incida anche sulla media scolastica

stefano f.

io invece voglio univeristà più elastiche 😉 basta studiare per conseguire una laurea, basta lunghi anni sui libri, basta con questa cultura comunista figlia del ’68 😉 la laurea SI COMPRA, NON SI CONSEGUE 😉

neverclean

dobbiamo fare un’azione congiunta insieme a tutte le minoranze religiose e all’UNICEF per far presente che questa ignominia non e’ piu’ tollerabile. quelli che avevano vinto il ricorrso al TAR debbono farsi sentire congiuntamente.

sabre03

OT
avete avuto problemi tecnici o il mio provider fa prove di oscuramento del sito?
per una mezz’ora ho provato a contattarvi ed è comparso un avviso celeste in inglese con una faccina coperta da un casco che mi avvertiva di fantomatici problemi tecnici.
Per gli altri siti, invece, tutto ok.

Kaworu

ho avuto problemi anche io e anche col forum. boh a volte succede

laverdure

Consoliamoci.
E’ noto che una percentuale non indifferente di studenti e’ ancora semianalfabeta al
termine della scuola dell’obbligo (si parla del 17%).
Altre manchevolezze della scuola italiana non si contano:non riesce ormai a garantire nemmeno l’incolumita fisica di studenti e insegnanti!
Per cui credete che proprio nell’insegnamento della religione riesca a sviluppare
un’efficenza tale da indottrinare i giovani fino a farne un esercito di soldati di Cristo?
Un ministro della scuola tempo fa ammise di non avere idea di cosa facessero insegnanti
e alunni durante le ore di religione.
Se questo non e’ parlar chiaro!

lacrime e sangue

Come sempre, sono d’accordo.

E te lo dice un’insegnante.

I miei alunni non distinguono Gesù da Maometto e si dimenticano perfino perchè siamo nel 2010 (rispetto all’anno zero…).

Non è l’ora di religione a indottrinarli.

Non è catechismo a indottrinarli.

Questi sono così carciofi che tutto – religione compresa – entra da un orecchio, attraversa il vuoto, ed esce dall’altra parte.

Mi servono quasi due anni per aprire le loro menti alla bellezza del pensiero…

Tino

Consolatevi in Francia è ancora peggio le aggressioni contro e i suicidi degli insegnanti sono purtroppo molto diffuse. Senza contare che la scuola non è riuscita a proteggere gli Ebrei dall’antisemitismo di molti dei loro compagni musulmani.

Roberto M.

Centinaia di libri e pubblicazioni che parlano criticamente della chiesa cattolica. Secondo recenti sondaggi in Italia un giovane su due non si sente cattolico. Il terremoto sui preti pedofili che sta scuotendo molte certezze nella chiesa e tra fedeli. Cosa aspettiamo a mobilitarci per creae un movimento di opinione e popolare per l’abrogazione del concordato?

ferdinando

la religione? ma che materia è? a mio avviso andrebbe sostituita con educazione civica. Quella sì che servirebbe in Italia. Sedicimila professori di religione…non sarebbe meglio dare i soldi ai nostri ricercatori che sono costretti ad emigrare perchè qui nessuno finanzia una seria ricerca scientifica?

Michele

ahahahahaha……ahahahahahahah…ahahahahahahahahahahhaha…….ahahahahahahahahahahhahahahahahhahahahahahahahahahahah

Otto Permille

In una scuola semi-distrutta dalla Gelmini si salvò solo l’ora di Religione.

libero

Se la religione può rovinare la media allora è meglio non sceglierla.

Sal

Piccolo problema di discriminazione: Se uno fa religione ed ha una serie di brutti voti, con un bel voto in religione gli si alza la media no ? Ma se uno non fa religione che fa la media ? Sale o scende ? e non è discriminante ?

Come dire se fai religione puoi essere promosso se non la fai sono cavoli tuoi. O vedo male ?

paniscus

Il voto di religione non può fare media in nessun caso, perché non è un voto numerico, è un giudizio (del tipo: insufficiente – sufficiente – buono – ottimo). A meno che non venda cambiata di colpo la normativa sul voto (e non credo che lo si possa fare con un decreto ministeriale, perché ci vorrebbe una revisione degli accordi con la chiesa, il discorso della media aritmetica dei voti è fuori questione.

Lisa

Sal

Una religione è un complesso di credenze, comportamenti, atti rituali e culturali, mediante cui un gruppo umano esprime un rapporto con il sacro. – Wikipedia.

Come si fa ad insegnare a scuola quale deve essere il rapporto personale con sacro ? Poichè il sacro è per definizione astratto, invisibile, e personale, ciascuno può e deve avere se lo vuole un rapporto privato che non può essere insegnato altrimenti è solo “abuso della credulità” o plagio. O Meglio significherebbe avere fede nella fede di altri ma gli altri come fanno a sapere cosa vuole da me il mio Dio ? E come possono insegnarmelo ?
Che presa per i fondelli.

rocco

L’avevo già (più di un decennio fa) ribattezzato il Coniglio di Stato. Eccolo saltare nuovamente fuori dal cilindro.
Quando l’opinione pubblica riuscirà ad essere (a prescindere dal credo) compatta per l’abolizione di questi inutili e costosissimi gingilli “democratici”, avremo fatto un bel passo avanti. Pura utopia, ovviamente.

Ermanno E.

Mi sembra giusta l’idea di mobilitarsi per l’abrogazione del concordato. Diversi miliardi di euro alla chiesa cattolica quando non si trovano soldi per la ricerca scientifica e si fanno tagli socali…

ermanno. E

quanti prof di religione in Italia? quindicimila e rotti. Quanti ricercatori costretti ad andare via dal’italia? I soldi dati alla chiesa cattolica dallo stato italiano? molti miiardi di euro. un primo passo: abolire il concordato…

libero

L’ora di religione non serve a creare dei cattolici e nemmeno a mantenerli tali, solo a far prendere uno stipendio a dei raccomandati clericali, già da decenni.
Questa considerazione andrebbe approfondita per affrontare meglio il problema.

Paolo

Potrebbe essere l’occasione per promuovere una campagna in grande stile per l’attivazione ovunque dei corsi alternativi.
Secondo me se ci fossero dei corsi alternativi degni di questo nome aumenterebbero a dismisura le richieste a favore dell’insegnamento alternativo.
La sentenza potrebbe diventare un vero e proprio boomerang per l’insegnamento della religione cattolica.

zautern dee ikonoblastard

Ma non dimentichiamolo:
Grazie anche a quell’imbecille PDmenoL dell’ex-ministro Fioroni!

Michele

mi fate pena!….senza rancore, ma vedete di occuparvi di cose serie!

Fri

l’educazione delle giovani menti e’ un argomento estremamente serio. D’altra parte la maggior parte degli italiani probabilmente la pensa come te, non per niente l’ignoranza e la superstizione sono cosi’ diffuse in Italia

Kaworu

cose serie come le tue, che sei così occupato da venire a dire a noi di fare altro?

ti infastidisce?

Stefano

Sono uno studente direttamente coinvolto e interessato.
Stava giusto pensando, con alcuni compagni (tutti non avvalenti dell’ IRC), di lamentarci per la discriminazione che subiamo (del credito non ce ne importa nulla, è una questione di principio).
Se questo porterà a qualcosa lo farò sapere volentieri al sito ^^

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