Giornata dello sbattezzo su “Vanity Fair”

Il numero in edicola del settimanale Vanity Fair ha dedicato un articolo alla seconda giornata nazionale dello sbattezzo organizzata dall’UAAR.

Archiviato in: Generale, UAAR

34 commenti

Andrea (Mi)

Sempre più gente viene a conoscienza del fenomeno.
Il buon Vanity lo pone oltre tutto in una cornice molto tendenziosa e avanguardista.
Bene cosi!
Viva la laicità!

don alberto

scherzi a parte,
oggi (dopo aver visto don gianni paioletti), mi chiedevo:
se uno si sbattezza, può poi richiedere il certificato di battesimo, qualora gli fosse richiesto per una qualche ragione ics?
una volta mi fu richiesto da un ragazzo che doveva andare a lavorare in arabia.
ricordo bene? qualcuno sa dirmi perché (… meglio “infedeli” che atei?) ?
e ancora, simile dichiarazione di apostasia, va ripetuta nei registri della cresima
e/o di matrimonio, anche se le relative annotazioni sono già nell’atto di battesimo?

frank

Lo sbattezzo è come la riabilitazione penale.
La sentenza annulla il reato,quindi tutto torna come prima.
Ma attenti al Gran Cordone che vi scomunica.

don alberto

il post delle 16.35 mi sembra vagamente maschilista.
che ne dicono le suffragette del blog?

Kaworu

beh su buona parte di questi giornali scrivono anche preti vari.

un minimo di finta par condicio non è male.

del resto chiudersi nella torre d’avorio e parlare di ateismo tra noi non serve a nulla, meglio metterne al corrente anche la sciura maria (che però non legge vanity, il target è un po’ diverso) e in generale chi non transiterà qui.

ateo3

beh a me il vanity non dispiace (tralasciando tutta la parte del gossip, moda e simili… proprio non ce la faccio. e con la pubblicità è il 90% del giornale. ma il 10% merita dai…) e come rivista ha un discreto bacino di lettori, perciò lo reputo un buon traguardo

Asatan

@Don Alberto

Bella domanda. Purtroppo non è possibile ottenere la cancellazione totale dei dati personali dai vostri archivi. La giustificaziona è che tali archivi “certificano” fatti realmente avvenuti (anche la mi iscrizione al CONI è una fatto realmente avvenuto ma posso far cancellare i dati). Indi per cui viene messa una nota sul registro dei battezzati (o se non disponibile la parrocchia di battesimo sul registro di comunione o cresima) che attesta la volontà di non fare più parte della CCAR.
Tecnicamente credo che il certificato di battesimo possa essere chiesto da uno sbattezzato, cosa poi ci venga annotato sopra è un mistero.

Per quanto riguarda l’Arabia Saudiata…. l’ateismo porta alla condanna a morte per i nativi, ergo credo non facciano entrare chi non può dimostrare un’appartenenza religiosa.

stefano f.

mah

io continuo a non capire l’entusiasmo di apparire su VF o altre giornali simili…

questa volta l’ironia del don è più che giusta 🙁 a quando un servizio sullo sbattezzo anche su Topolino?

roberta

# don alberto scrive:
22 Ottobre 2009 alle 17:17

il post delle 16.35 mi sembra vagamente maschilista.
che ne dicono le suffragette del blog?

lasciamoli sognare un po’ questi maschietti…(oggi mi sento indulgente…^__^)

Kaworu

@stefano
perchè no?
non credo che l’ateo sia così diffuso, per cui se vanity fair è un modo di farsi conoscere dal “grande pubblico”, tanto meglio.

altrimenti tanto vale star chiusi qui a discutere tra noi.

Alien

Sembrerebbe che questa iniziativa di “sbattezzo” dia un certo fastidio al clero, ma in fondo non lo credo.

Vorrei però far notare una cosa: io sono stato battezzato quando ero lungo mezzo metro, e quindi non in condizioni di intendere e di volere; tanto meno di capire il significato di ciò che mi stavano facendo.

Infatti, pur ammirando e simpatizzando con coloro che chiedono lo sbattezzo, non ho intenzione di seguire lo stesso percorso. La ragione è semplice: non riconoscendo io in alcun modo quello che mi viene fatto controvoglia, non vedo perchè dovrei penare per far cancellare qualcosa che per me non esiste nemmeno. Il battesimo non ha per me alcun significato. Se mi si chiede “sei cristiano?”, io rispondo tranquillamente “no, per niente”. Se mi si chiede sei stato battezzato, rispondo tranquillamente “si, certamente”. E il bello è che qui non esiste alcuna contraddizione. L’essere stato battezzato oppure no per me non ha significato affatto differente dall’essere stato vestito con i pannoloni verdi o gialli.

In Germania (ma credo anche in altri Paesi più progrediti del nostro), quando a 18 anni si compie la maggiore età, si dichiara se si accetta oppure no di far parte della religione cristiana. Chi dice di no, viene cancellato dalle liste e non avrà più le trattenute della tassa per la Chiesa (altro che 8 per mille, lì siamo sul 3 per cento!), e tutto finisce in bellezza, magari con una festa.

Quindi, caro don Alberto et al., io non sto neanche a chiedervi qualcosa sapendo che, oltre al fatto che me lo rifiuterete, non mi riguarda affatto.

tomaraya

@ roberta
grazie della comprensione, non c’era niente di maschilista. mi piacessero gli uomini avrei scritto
ateismo e manzi, binomio inscindibile.

stefano f.

x Kaworu

questione di punti di vista, per me una rivista gossippara superficiale rimane tale anche se si occupa di sbattezzo.

Lorenzo Galoppini

@Stefano f.
“per me una rivista gossippara superficiale rimane tale anche se si occupa di sbattezzo”

E’ vero, ma questo ha ben poca importanza pratica. L’importante é farsi conoscere il più possibile dal grande pubblico. Altrimenti a che serve continuare a parlare fra noi e basta?

@ Alien

Anch’io la pensavo esattamente come te fino a non molto tempo fa, ma poi mi sono letto i motivi per i quali uno dovrebbe sbattezzarsi riportati in questo sito, che ti invito a leggere, se vuoi, e l’ho fatto anch’io.

Magar, bieco illuminista,

Io la penso esattamente come Alien, anche dopo aver letto (più volte) quella pagina.

Mario 47

In relazione al mio sbattezzo mi sono sentito dire – sia pure scherzosamente – da amici non credenti e non praticanti – che però hanno battezzato i figli e stanno facendo somministrare loro i sacramenti secondo il programma temporale stabilito dalla ccar:
– il battesimo non si può togliere, è un segno indelebile.

Affermazioni di questo genere fatte da Wanna Marchi sul malocchio o cose simili portano raramente in tribunale ma comunque implicano la squalifica del personaggio da persone che non siano plagiate o fuori di testa. Fatte dalla chiesa vengono supinamente accettate senza alcuna valutazione razionale e critica.

Sotto questo aspetto il fatto che la ccar debba col tempo confrontarsi con un numero consistente di rifiuti del battesimo mi appare positivo.

mario

ser joe

@ stefano f.
E perchè no un servizio sullo sbattezzo anche su Topolino! E’ giusto che i ragazzi sappiano che sul problema religione non c’è solo una “campana”.

Giorgio

X Alien e Magar bieco illuminista.

Siete ovviamente liberissimi di regolarvi come credete (ci mancherebbe altro!), però vorrei richiamare la vostra attenzione su due circostanze:

1) L’istituzione chiesa parla a nome di tutti battezzati. Allora, sino a che una persona rimane battezzata in qualche modo consente alla chiesa di parlare anche per lei, pur se magari è di tutti altri avvisi. Vi sta bene così?

2) Il battesimo configura una vero e proprio tentativo di impossessarsi della coscienza e dell’intera vita dell’individuo, senza consenso ed addirittura senza informazione. A me non sembra che ciò si possa accettare senza reagire, anche quando il tentativo resti infruttuoso; mi sembra invece che si debba fare di tutto affinché l’autorità che attuò il sopruso sul bambino sia poi costretta a registrare nero su bianco che l’adulto se ne dissocia e che ripudia atto ed autorità.

Un cordiale saluto.

frank

# don alberto scrive:
22 Ottobre 2009 alle 17:05

per la riabilitazione penale
non basta il viagra?
____
Battuta crassa e triviale,potrei scendere a tuo livello,ma il mio censo
“noblesse obblige” me lo impedisce.
Vacci piano con il lambrusco, per quando riguarda la nota sostanza non mi serve,
una volta all’anno vado a Lourdes, e con l’acqua che vendono ottengo lo stesso
risultato.
Povero Don Alberto solo nel deserto di questo blog,con tutti questi diavoli atei,
una volta era meglio,tutti alla gogna e qualche al rogo.

don alberto

no, dylan, no!

sclavi è ateo, la sua creatura pure,
ma gli sceneggiatori un’apertura al mistero la lasciano.
(parlando di un tale appena defunto,
si declinano i dati anagrafici e qualche nota biografiça
-eh eh, ci stavo per cadere!-
tra cui : “ateo”, e si conclude “lo sarà ancora?”
(post mortem. la spiegazione è per fresc1)

ps: l’ho usato in qualche omelia,

Alien

@ Giorgio,

non sono in vero disaccordo con quello che dici, e, ripeto, lo apprezzo addirittura, ma diciamo, solo per semplificare, che sono disilluso.

1) l’istituzione chiesa non parla a nome di tutti i battezzati: essendo essa un’istituzione confessionale, parla a nome del clero e di tutti i clericali. E’ una questione di preposizioni: diciamo che semmai parla ai battezzati, ma non per i battezzati. E qui il vero problema è un altro: pur essendo uno dei tanti battezzati che non le danno il dovuto consenso, non ho voce in capitolo per farmi le mie ragioni. Quindi, la battaglia per farsi le proprie ragioni va eseguita sul fronte della comunicazione e dei media. Sono andato alcune volte ai “banchetti” dell’UAAR per strada, e lì vedo che si parla con la gente.

2) il battesimo è certamente un sopruso, non ci piove. Se vogliamo, è addirittura peggio di un patto di sangue, in quanto non richiede nemmeno consenso. Ma il guaio, di nuovo, è focalizzato su un punto leggermente traslato. Il battesimo non viene affatto imposto dalla chiesa; è la famiglia stessa, la quale, in molti casi in perfetta buona fede, ritiene di dover rendere partecipe il neonato a una specie di tradizione. Il fronte su cui attaccare e combattere, quindi, ancora una volta, non è la chiesa, ma la famiglia. Io ho degli amici che non hanno battezzato i figli: ecco, questa gente sono la vera vittoria. Ricordatevi che a combattere la chiesa in modo diretto ci si rimette sempre (unica eccezione della storia, forse, Porta Pia).

Soqquadro

Sull’Arabia Saudita (ma fino a qualche anno era così anche in Siria), per poter avere il visto di ingresso è necessario dimostrare una religione di appartenenza e diversa da quella ebraica. Per entrare nella città della Mecca, invece, bisogna appartenere SOLO alla religione islamica.

Giorgio

X Alien

Le tue osservazioni sono interessanti ma le condivido solo in piccola parte. Vorrei obiettare:

1) L’istituzione chiesa afferma che il 90+ % degli italiani sono battezzati e di fatto, almeno secondo me, pretende di parlare per tutti loro (e purtroppo trova un ascolto politico più che proporzionato!). Anzi va accentuando la tendenza a pretendere di parlare per tutti, proprio tutti, senza che quasi nessuno osi contrastarla. Allora, mentre concordo sull’esigenza di agire sul piano della comunicazione, dei media e della politica, non riesco a capire come quanti condividono la tua posizione pensino di riuscire ad avere voce in capitolo senza una dichiarata presa di distanze dall’istituzione stessa.

2) Il battesimo non viene imposto, è vero (almeno ora ed almeno nel nostro mondo). La chiesa si è limitata a creare il clima culturale, la tradizione, per cui altri trovassero normale, anzi doveroso, imporlo. Certo si può operare affinché futuri genitori evitino tale imposizione. Ma mi sembra del tutto ragionevole chiedermi se la responsabilità del sopruso ricada sugli esecutori o sui mandanti. Personalmente credo ricada senz’altro sui mandanti, e sono loro che vanno ripudiati con un gesto di aperta dissociazione. Pensa che smacco per loro: ritenevano di averti acquisito una volta per sempre con una sciacquatina in testa e le loro chiacchiere, ed invece sono costretti a registrare per iscritto che tu di loro non vuoi più saperne.
Ciao.

L' Eretico

Perfetta e logica risposta chiarificatrice quella di Giorgio, oltrechè
invitante all’azione postale fisicamente semplice, ma visti gli antefatti
storici e culturali che pervadono i soggetti, da millenni incosciamente
succubi, per imposta giudaico-cristiana tradizione, ci vuole anche coraggio
e coerenza per compiere un atto (lo “sbattezzo”) essenzialmente politico.

Commenti chiusi.