Statistiche cattoliche

Le statistiche elaborate dal Vaticano, e diffuse attraverso l’Annuarium Statisticum Ecclesiae, continuano a suscitare diverse perplessità. Confrontando infatti l’asserito aumento di fedeli verificatosi, nel mondo, nel 2007 (+ 15.906.000) con l’asserito numero di battesimi (16.838.065) si ha una differenza, pari a 932.065 individui, che dovrebbe costituire il numero dei decessi*. Poiché al 31 dicembre 2006 l’asserito numero di fedeli era di 1.130.750.000, se ne deduce che il tasso di mortalità dei cattolici sarebbe stato dello 0,82 per mille: quello stimato dall’ONU, su tutta la popolazione del mondo, è invece del 9 per mille. I cattolici, secondo il Vaticano, avrebbero dunque una possibilità di vita superiore di undici volte circa alla media mondiale**.
In ogni caso, secondo l’annuario, la percentuale di cattolici rivendicata dal Vaticano per l’Italia è calata ancora, seppur di poco: è ora del 95,81%, contro il 95,88% dell’anno precedente. In calo anche il dato dei battesimi: 437.544 nel 2007, contro i 443.445 del 2006***. Secondo l’ISTAT, i nuovi nati sono stati 563.933, contro i 560.010 del 2006: la percentuale cala pertanto dal 79,19% al 77,59%.
Per una approfondita analisi dell’attendibilità delle statistiche cattoliche rimando al capitolo 10 di Uscire dal gregge. Storia di conversioni, battesimi, apostasie e sbattezzi. Nonostante tali evidenze, i mezzi di informazione continuano spesso a riportare acriticamente i dati forniti dal Vaticano, e i fedeli cattolici, pur non riuscendo ad apportare alcuna prova contraria, continuano caparbiamente a non mettere in discussione i dati della Santa Sede: cfr., a mo’ di esempio, l’articolo Mondo: 1.147 milioni i cattolici “ufficiali”, di Marco Tosatti per La Stampa, nonché i commenti lasciati in calce.

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* Il calcolo dovrebbe in realtà tenere conto anche del numero degli apostati e di quello dei già battezzati che hanno deciso di tornare al cattolicesimo. Poiché, per ammissione delle stesse gerarchie ecclesiastiche, il primo è superiore al secondo, ne consegue che il numero dei defunti dovrebbe in realtà essere ancora inferiore.
** In proposito non si può nemmeno parlare di una circostanza eccezionale, riferibile cioè a un solo anno: la percentuale era infatti dell’1,01 per mille nel 2006, dello 0,37 nel 2005, del 3,97 nel 2004, dell’1,40 nel 2003. Si noti anche, se tale circostanza fosse veritiera, il resto della popolazione mondiale (non cattolica) avrebbe un tasso di mortalità ancora più alto, perché il dato ONU è calcolato, ovviamente, anche sui fedeli cattolici (circa il 17,3% della popolazione mondiale, sempre secondo il Vaticano).
*** Il dato comprende anche i battesimi  degli adulti: la percentuale ottenuta comparandolo con la fonte ISTAT è dunque puramente indicativo.

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48 commenti

GerardReve

Chissá poi come conducono le indagini, sti criminali: anche il modo di farle puó condurre a risultati piú vantaggiosi per la propria causa.

Stefano Grassino

Il difetto stà nel fatto che il nostro segretario non crede nei miracoli come i cattolici e si permette di ricorrere alla blasfemia dei calcoli matematici.

Masque

sembra che i conti, in Vaticano, riescano meglio quando le unità di misura sono in valuta 😀

Bruno Gualerzi

Personalmente ritengo che quando si ha a che fare coi grandi numeri… la matematica, con buona pace dell’ottimo Odifreddi, diventa un’opinione. Non per colpa della matematica naturalmente, ma perchè si deve tener conto di tante variabili (proprio come questo caso dimostra) sulle quali si può giocare, come dire, ideologicamente.
Ma anche se così non fosse per certi fenomeni la dimensione quantitativa, per quanto importante, non è certo tutto. Può indicare una tendenza, ma poi per capire bene il fenomeno, occorre sempre ricorrere agli aspetti qualitativi. In altre parole, per rimanere in tema: a meno che la crescita o la diminuzione siano tali da snaturarne completamente il ruolo storico, che i cattolici crescano può dipendere da cause che, paradossalmente ma non tanto ne possono indebolire la capacità di presa, così come la diminuzione del numero può ricondursi ad un arroccamento che li rende più forti. Tutte ipotesi molto teoriche, lo so bene, ma non per questo da scartare in partenza.

cefa

personalmente non vedo come si possano fare delle statistiche a livello globale, quando sappiamo che anche in Italia il numero degli abitanti differisce dal Censimento al totale delle anagrafi. Se poi calcoliamo che in molti paesi l’anagrafe è una chimera. Se poi calcoliamo che in alcuni Stati i figli non vengono nemmeno, per motivi vari, denunciati all’anagrafe …. affermare una mortalità tale o tal altra è pura statistica. Se non si sanno i nati sono incerti anche i morti e i calcoli sono fatti su entità empiriche.

Rideyo

@Bruno Gualerzi
Credo che il problema che si pone è “sono davvero così grandi questi numeri?”.
Personalmente conosco un sacco di gente, ma solo 4 sono cattolici praticanti. Ma siamo tutti conteggiati.
Queste statistiche mentono in maniera impressionante perchè quando chiami un miliardo ciò che invece è qualche milione non è possibile neanche provare ad osservare le tendenze.
Se contassero gli adulti che vanno effettivamente ai riti e le catechesi avremmo perfino noi una sorpresa!

antoniotre82

Io credo che le persone razionali nel mondo stiano aumentando di anno in anno ed è questo il dato su cui riflettere ed essere ottimisti, perchè quello che noi tutti ci auguriamo (essendo soci, o simpatizzanti, di un’associazione di razionalisti) è che la gente capisca quanto sia retrogado controproducente credere in miti medievali e in riti magici e propiziatori di qualsiasi genere.
E su questo dato non credo ci sia bisogno di statistiche, basta osservare la vita di ogni giorno e le chiese vuote per rendersi conto di quanto la vita si sia secolarizzata nel giro di un cinquantennio, e la secolarizzazione procede di pari passo con l’aumento di razionalità, dell’istruzione, dell’informazione e del benessere della popolazione.

Personalmente ritengo che le statistiche siano utili, ma come dice Bruno Galuerzi quando si ha a che fare con grandi numeri e con campioni instabili sono sempre approssimativi e mai certi, e quel di cui si avrebbe bisogno è proprio la certezza.

L’unica certezza che abbiamo è appunto che la società e il mondo si stanno secolarizzando e le religioni hanno sempre meno peso nella vita quotidiana, seppur siano ancora molto influenti a livello istituzionale e politico, ma quello è un altro aspetto che va trattato a parte.

Il sentimento religioso e le tesi cattoliche giorno dopo giorno si stanno sgretolando. Lasciamoli anche pubblicare dati e statistiche falsi: prima o poi si scoprirà la bufala e sarà la realtà a dirlo, non dei controdati o delle contro statistiche.

L’oscurantismo e le inciviltà religiose si combattono prima di tutto a suon di fatti, non a suon di dati.

Andrea (Mi)

La chiesa è brava a mentire e imedia sono bravi ad ubbidire!
Se oltre a fare i calcoli onestamente facessero un calcolo dei fadeli realmente praticanti ci sarebbe da ridre.
Secondo me in Italia che vanno tipo a messa tutte le domeniche sono massimo il 30% della poolazione (per lo più vecchietti che non hanno nulla da fare)!
Considerano i fedeli pecore e lo si considerano pastori! tu ensa che grande considerazione hanno della loro gente, del resto in effetti che considereazione si può avere di persone che credono fermamente in qualcosa che non esiste perchè gli è stato raccontato? Pecoroni….seguono il gregge!

roberta

ma che senso hanno queste statistiche?
basta guardarsi intorno per capire come stanno le cose!

TaK

ma che indagini volete che fanno ????
sono le solite percentuali conosciute da anni che rigirano come gli torna piu’ comodo.

cartman666

l’unico modo per effettuare una conta precisa e’ quello di introdurre la tassazione tedesca per gli appartenenti al culto, penso che avremo la corsa allo sbattezzo.

myself

Ho mandato la raccomandata per lo sbattezzo, sono passati 15 giorni, nessuna risposta, che faccio? 🙁

Andrea (Mi)

neanche il metodo tedesco è il più giusto, lo stato non si dovrebbe proprio intromettere , i fondi le chiese se li dovrebbero procurare attraverso doanzioni private!

Otto Permille

Lo si sapeva da tempo. E’ una contabilità che non sta in piedi. Infatti come possono contare tutti i cattolici morti? Possono contare i battesimi, le entrate, ma non le uscite. Quindi sono sempre in attivo.

roberta

@Otto Permille
forse contano i funerali cattolici…
continuo pero’ a non capire il senso di tutto questo conteggio..

frafra

Come diceva Aristotele la giusta misura sta nel mezzo…dal 77% al 95% ci sono 20 punti di differenza, sicuramente da una parte c’è un accesso al rialzo e dall’altra un eccesso al ribasso ne consegue che la cifra sia sull’85% che poi è lo stesso dato di coloro che anche da adulti si dichiarano cattolici(come riportato anche da wikipedia).

MaxM

bè, io come esempio statistico riporto il mio paesino dove su 9000 abitanti solo un centinaio va a messa ogni domenica (e molti lo fanno solo per l’occhio sociale), quindi i praticanti in realtà sono pochini

ONESTO PRESUNTUOSO

-“I cattolici, secondo il Vaticano, avrebbero dunque una possibilità di vita superiore di undici volte circa alla media mondiale**.”

Se è per questo, con un po’ di buona volontà, resuscitano pure dopo la morte. 🙂

Bruno

Il numero di partecipanti alla messa non può esser preso direttamente come il numero di credenti: molti si ritengono credenti e non frequentano la messa (ed effettivamente la dottrina cattolica non li smentisce)
Effettivamente la società mi sembra si sia secolarizzata, i valori cattolici non son più quelli di cui tiene conto la maggior parte della popolazione, ma a parole sono ancora quasi tutti cristiani

Sergio I

Si parla sempre di “valori cattolici”: quali sarebbero? La solidarietà forse? O la morale sessuale con tutti gli annessi e connessi? O la frequenza ai sacramenti?
Il discorso dei valori è un po’ come quello delle radici cristiane – un discorso vaghissimo messo lì solo per rivendicare diritti (a cominciare dall’otto per mille).

Anche la tassazione alla tedesca non è un buon metodo per contare gli aderenti a un culto. Alcuni pagano la tassa per tradizione o perché non se la sentono di uscire ufficialmente dalla chiesa (anche se oggi è facilissimo e non è più uno scandalo). Anche molti italiani pagano l’otto per mille pur essendo di fatto non più cattolici (non praticano, non credono).
La Chiesa dovrebbe raccogliere direttamente i soldi dai credenti, come qualsiasi associazione – e non farseli servire su un piatto dallo Stato (molto comodo ed elegante). Si vedrebbe allora chi davvero è cattolico.

Manlio Padovan

Non c’è da meravigliarsi se, come ieri sera ho udito alla radio, per sapere se i resti siano quelli di Paolo hanno fatto un buco nella bara, hanno prelevato qualche polvere dei resti e…poiché i resti sono del I secolo…il cadavere è quello di Paolo! Perdio!

fab

Fra i battesimi sono inclusi senz’altro anche quelli a immigrati. E non sono certo pochi, basti pensare a quanti sudamericani e filippini ci sono in Italia (più qualche polacco, qualcuno tirato su nelle missioni e così via).
Quindi fra chi vota in Italia il cattolicesimo diminuisce in modo più netto di quanto appaia a prima vista.

anna

tanto… chi li controlla?
fatto sta che i semicredenti non praticanti continuano, per pura consuetudine, a battezzare e far catechizzare i loro figli e fare funerali ai loro defunti… così è facile.

Il Filosofo Bottiglione

@Gualerzi

è vero che un problema complesso rischia di essere affrontato con un procedimento semplicistico, ma qui il risultato è macroscopicamente paradossale a fronte di un procedimento di massima piuttosto ineccepibile. per cui, prima di introdurre altre variabili o stravolgere il procedimento è opportuno controllare i dati.

così, a naso, mi verrebbe da pensare che l’aumento di fedeli sia sovrastimato oppure (variabile da introdurre) che siano da considerare, tra i fedeli, gruppi e popolazioni entrate nell’area del cattolicesimo ma presso cui non usa ancora il rito del battesimo (ricordiamoci che il cattolicesimo è una religione abbastanza elastica e sincretista). e qui mi ricollego ha quanto hai osservato tu.

Giovanna

Sono stata recentemente in Andalusia, regione (almeno penso) di fortissima tradizione cattolica. Del resto le innumerevoli chiese, cappelle, immagini sacre, per non parlare delle tantissime feste e processioni di origine cristiana (ma che ricordano molto il carnevale), dovrebbero essere testimonianza di tale tradizione religiosa. Domenica scorsa, alle undici di mattina, ci siamo intrufolati nella cattedrale di Siviglia facendo finta di voler partecipare alla messa, sebbene il nostro intento fosse quello di fare un rapido giro turistico. Ben presto il nostro intento è stato scoperto e quindi siamo stati gentilmente invitati a ritornare nel pomeriggio per i regolari orari di visite a pagamento. Ad ogni modo abbiamo potuto constatare questo dato significativo: alla messa principale delle 11 di mattina, davanti all’altare maggiore della più grande chiesa di Spagna (nonchè terza chiesa cristiana più grande del mondo) c’era una “folla” di non più di 40 persone, dall’apparente età media di 70 anni.

Giovanna

@ Manlio Padovan
Sono davvero patetici quando pensano di giustificare la loro fede con elementi fisici di questo tipo. Se anche fossero i resti del loro amato Paolo, che prova di fede sarebbe? Pure il sarcofago di Tutankamon conteneva proprio Tutankamon.
E’ più o meno la stessa storia della sindone. Se anche tale lenzuolo fosse proprio il sudario di uomo di circa 2000 anni fa, noto come Gesù, non capisco come questo possa provare che tale Gesù fosse un dio.

Stefano Grassino

Come potete leggere da questo articolo qua sotto, riportato da “Repubblica”, ancora una volta i nostri amici si attaccano sempre più al senzazionalismo ed ai feticci di vario genere per attirare torme di ingenui (vedi pellegrinaggi vari alla star padre pio) onde per cui non stupiamoci se, mestieranti come sono, tentano e davanti ai loro fans riescono a rendere la matematica un’opinione.

ROMA – La prima ricognizione della storia sulla tomba di San Paolo, che si trova sotto l’omonima Basilica a Roma. E’ stato il Papa stesso ad annunciarla, durante la liturgia a chiusura dell’Anno Paolino: sono stati trovati frammenti di ossa umane risalenti al primo-secondo secolo, grani d’incenso rossi e tessuti di lino. “Ciò – ha dichiarato Benedetto XVI – sembra confermare l’unanime e incontrastata tradizione che si tratti dei resti mortali dell’apostolo Paolo”.

“Il sarcofago, conservato sotto l’altare papale della Basilica dedicata all’Apostolo delle Genti, è stato fatto recentemente oggetto di un’attenta analisi scientifica: Non è stato mai aperto in tanti secoli: è stata praticata una piccolissima perforazione per introdurre una speciale sonda, mediante la quale sono state rilevate tracce di un prezioso tessuto di lino colorato di porpora, laminato con oro zecchino e di un tessuto di colore azzurro con filamenti di lino”.

La notizia dell’analisi – circolata l’anno scorso – era stata ripetutamente smentita dall’arciprete della basilica di San Paolo, cardinale Andrea Lanza di Montezemolo.

“Siamo qui raccolti presso la tomba dell’apostolo” ha detto il Papa. “Nel sarcofago – ha spiegato il pontefice – c’erano anche piccolissimi frammenti ossei, sottoposti all’esame del carbonio 14 da parte di esperti ignari della loro provenienza: sono risultati appartenere a persona vissuta tra il primo e il secondo secolo”. “Cio ‘ sembra confermare l’unanime e incontrastata tradizione che si tratti dei resti mortali dell’apostolo Paolo. Tutti questo riempie il nostro animo di profonda emozione”.

Ed è di ieri la notizia dell’Osservatore Romano: durante gli scavi nelle catacombe di Santa Tecla, è stata trovata l’icona più antica di San Paolo.

(28 giugno 2009) Tutti gli articoli di esteri

popkorn

“trovate traccie di di un prezioso tessuto…”
anche san paolo ..vestiva prada??????

Sergio I

Il culto delle reliquie è molto tardo. Quando nasce un movimento contano l’entusiasmo, i sentimenti, il desiderio di fare qualcosa, lo spirito di collaborazione, l’amicizia: non c’è spazio per i feticci, le mummie, le reliquie, cose inerti, morte, anche disgustose.
Quando inevitabilmente l’entusiasmo scema, i sentimenti, l’amicizia ecc. si raffreddano ci si consola con i feticci, coi ricordi.
Questo spiega in buona parte l’attaccamento dei cattolici alle reliquie. Cristo chissà se è mai esistito (più sì che no), ma lo straccio di Torino è reale, tangibile, e quindi per i poveri di spirito una prova dell’esistenza di Cristo.
La presenza di Paolo e Pietro a Roma è leggendaria. Però abbiamo per fortuna le loro tombe, autentiche come il sacro straccio di Torino. Contengono pure ossa o frammenti di ossa. La tomba dell’apostolo Bartolomeo all’isola Tiberina conteneva pure il cranio di un asino.

Fra parentesi il leggendario Gesù sembra aver detto – almeno così si legge nei vangeli – che Dio è il Dio dei viventi e non dei morti. E invece i cristicoli sono irresistibilmente attratti dai cadaveri e da souvenir di santi (Francisco Franco si teneva la mano di St. Teresa d’Avila sul comodino – ovviamente in un prezioso reliquiario, forse come portafortuna o per scacciare il malocchio).

Felipefelice

Popcorn

ma non so se hai notato con che cipiglio da archeologo professionista benny 4×4 ha subito dischiarato ex cathedra che i resti sono di PAolo di Tarso…

Ma tanta sicurezza, da dove gli viene?

Felipefelice

Decisamente Segio I ha colto l’ essenza che e’ sfuggita ormai dal cattolicume…

Giovanna

Questo feticismo è davvero grottesco. Però questo aspetto, più che noi atei, dovrebbe infastidire i sedicenti cattolici maturi, che si ritengono toccati da una fede consapevole. Invece lasciano che il loro capobanda b4x4 giochi al “piccolo” archeologo.

Stefano

Per la Chiesa il test con il carbonio 14 è attendibile a seconda della convenienza.
Come tutta la scienza, del resto…

Stefano Grassino

@ Giovanna

La tua riflessione mi rende il tutto più amaro, in quanto io non sono per lo scontro ma per il dialogo. Certo che di fronte alle tue considerazioni che ritengo giuste, i miei convincimenti iniziano a traballare perchè non si sente una sola voce del mondo cattolico riformista (chiamiamolo così per intenderci anche se il termine non è il più appropriato) contro questa rincorsa delle gerarchie vaticane ai vari feticci.

Markus

Profani e scettici che non siete altro.

Lo fraintendete.

I numeri che loro danno non sono frutto di un bieco e scettico calcolo matematico, ma sono frutto della fede.

C’è chi dice di avere un consenso del 70 % quando ha uno scarso 35 e chi dice che ci sono 8 miliardi di cristiani nel mondo…

Più hai fede, meglio va… la crisi non c’è e dio esiste davvero e ci vuole bene… anzi, un adulto ci crede e ubbidisce.

peppe

Intervengo solo per fare una marchetta (del tutto spontanea) al libro di Carcano e Orioli, Uscire dal gregge. Ho seguito a suo tempo la presentazione dell’autore e l’ho comprato perchè le premesse erano promettenti: non me ne sono pentito, l’ho finito di leggere ieri ed è stato a tratti illuminante… sono soldi ben spesi.

Lo consiglio in particolare a chi voglia conoscere (capitolo 5) come ha fatto il cristianesimo a diventare religione di maggioranza dell’impero (do un suggerimento: facendo diventare “reato” il non essere cristiano… alla faccia delle radici cristiane dell’Europa).

stefano

matematica e teologia sono antitetiche infatti emergono i soliti errori già elencati da altri prima di me.
comunque contenti loro…

Cardinal Bagnato

Del resto lo sappiamo, alla Cittadella del Vaticancro 1+1=3

Marco C.

Mi chiedo come fanno a spararle così grosse. Non è certo possibile fornire stime così precise, considerando anche che nel mondo ci sono milioni e milioni di persone che molto probabilmente non sono nemmeno registrate all’ anagrafe o comunque è assai difficile risalire a questi dati, soprattutto nei paesi dittatoriali che di certo non lasciano trapelare indiscriminatamente o senza filtri le informazioni interne.

La statistica, come già accennato da Bruno, è probabilmente la più inesatta delle scienze ed è facilmente soggetta all’ ideologia e agli interessi politici di chi fornisce le stime.
Ad ogni modo, è assai curioso notare il comportamento doppiogiochista del Vaticano, che da un lato spara cifre enormi e in aumento dei credenti, dall’ altro parla di eclissi di dio, di scristianizzazione e di evangelizzazione dei popoli.

Marco C.

Mi stupisce poi la superficialità, nel considerare cattolici tutti i battezzati (come Nicola giustamente ricorda) e nel mettere cattolici e cristiani tutti nello stesso calderone. Provino i vescovi a considerare che hanno di fatto scomunicato tutti i cattolici a favore dell’ aborto e vedremo se i numeri saranno ancora in aumento.

Marco C.

“alla Cittadella del Vaticancro 1+1=3”

Mistero della fede…

Daniele

Adesso che il loro padrino politico si è rivelato per quello che é (uno che và a puttane in italiano si dice un puttaniere – non che aver avuto intrallazzi con la mafia e la P2 sia cosa da niente…), per i vatican boys sarà dura. La loro credibilità tende allo 0 kelvin.

Il prossimo family day sarà un carnevale esagerato, se il Berlusca per dire partecipa con le 2 ex famiglie e vagonate di letteronze …. lo sputtanamento è mondiale, ma in Italia rasenta ormai le comiche. Alla fine a Berlusconi bisognerà fargli un monumento: “un piccolo uomo (involontariamente) affondò il vaticano.”

Mauro

grz ci sono molti asiatici che aderiscono e gli oikos che riescono ad “arroularne”3 al mese.Ma anche i neocatecumeni non scherzano.

Simone B.

scusate, ma se il loro “capo” moltiplicava i pani e i pesci, che vi aspettavate da loro..? 🙂

Ivo Mezzena

non oso pensare su quali basi scientifiche si basano le loro statistiche.

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