Newsletter UAAR n° 5

(8 aprile 2001)

  1. INDETTO IL QUARTO CONGRESSO NAZIONALE UAAR
  2. APPELLO LAICO PER LA CAMPAGNA ELETTORALE 2001
  3. RADIO VATICANA: IL PUNTO DELLA SITUAZIONE, IL NOSTRO PARERE
  4. APPROVATA LA NUOVA LEGGE SULLA CREMAZIONE
  5. ADOZIONI ANCORA VIETATE A COPPIE NON SPOSATE E SINGLE

1. INDETTO IL QUARTO CONGRESSO NAZIONALE UAAR

Il Comitato di Coordinamento dell’UAAR ha indetto per il 17 e 18 novembre prossimi il Congresso Nazionale dell’associazione, il quarto dopo quelli di Venezia (1992), Bologna (1995), Trento (1998).

Il Congresso si terrà a Firenze, nella prestigiosa e centralissima sede del Palazzo dei Congressi (a pochi metri dall’uscita della Stazione di Santa Maria Novella).

Un congresso è un momento sempre molto importante nella vita di un’associazione: per l’UAAR, in particolare, rappresenta un’occasione in cui fermarsi a fare il punto della situazione, dopo la frenetica crescita degli ultimi tempi, e decidere quali iniziative mettere in campo negli anni a venire.

L’organizzazione della manifestazione è nel frattempo già stata avviata. Tutti i soci sono ovviamente non solo invitati a partecipare, ma anche a contribuire alla sua piena riuscita.

Entro la fine del mese dovrebbero essere disponibili le nuove tesi che saranno oggetto di discussione preventiva all’interno dei Circoli UAAR.

2. APPELLO LAICO PER LA CAMPAGNA ELETTORALE 2001

Venerdì 6 Aprile 2001, nel corso del convegno «LAICISMO, LAICITÀ: COSA SIGNIFICA ESSERE LAICI OGGI», promosso ed organizzato a Roma dalla Fondazione Pietro Nenni è stato presentato l’appello che la Società Laica e Plurale ha lanciato in occasione dell’imminente consultazione elettorale.

L’UAAR ha ovviamente contribuito e sottoscritto questa iniziativa, rivolta a tutti i candidati, mirante a ridurre l’ingerenza clericale nell’attività legislativa e di governo.

Qui di seguito pubblichiamo integralmente il testo dell’appello:

ARCIGAY - ARCILESBICA - ASSOCIAZIONE DEMOCRATICAGIUDITTA TAVANI ARQUATI” - ASSOCIAZIONELEGALITÀ E DEMOCRAZIADI ROMA - ASSOCIAZIONE PER LA SCUOLA DELLA REPUBBLICA - ASSOCIAZIONEVIOTTOLI”, COMUNITÀ CRISTIANA DI BASE DI PINEROLO - CARTA ’89 - CIRCOLOBERTRAND RUSSELLDI TREVISO - CIRCOLOGIUSTIZIA E LIBERTÀDI ROMA - CISP ROMA - COMITATO DI FIRENZE PER LA SCUOLA DELLA REPUBBLICA - COMITATO TORINESE PER LA LAICITÀ DELLA SCUOLA - FONDAZIONE CRITICA LIBERALE - FORUM DELLE DONNE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA - ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIEROGIORDANO BRUNODI ROMA - SCUOLA E COSTITUZIONE - UNIONE DEGLI ATEI E DEGLI AGNOSTICI RAZIONALISTI

CRITICA LIBERALE - LAICITÀ - LETTERA INTERNAZIONALE - ODRADEK EDIZIONI

PER INIZIATIVA DI «SOCIETÀ LAICA E PLURALE»

PROPONGONO A TUTTE LE ORGANIZZAZIONI E GIORNALI IMPEGNATI NELLAFFERMAZIONE DELLA LAICITÀ AD ASSOCIARSI ALLA PARI NELLA PROMOZIONE DI QUESTO APPELLO:

È in atto, in questi ultimi anni, il tentativo da parte delle gerarchie cattoliche di intervenire in modo determinante nell’attività legislativa e di governo della Repubblica italiana, sulla base delle direttive impartite dal pontefice e di un’interpretazione distorta dell’Accordo del 1984.

La loro ingerenza nella politica italiana assume forme di intollerabile interferenza in molteplici settori e diventa particolarmente insidiosa nelle questioni attinenti alla libertà di coscienza, alla formazione delle nuove generazioni, alla concezione della famiglia, al riconoscimento delle coppie di fatto, alla parità di diritti indipendentemente dall’orientamento sessuale e alla disciplina della ricerca scientifica nel campo della genetica, con effetti paralizzanti a livello terapeutico.

È necessario quindi che cittadini e candidati alle prossime elezioni politiche riaffermino, ciascuno nel suo settore d’intervento, il proprio impegno di difendere il principio della laicità dello Stato, ogni qual volta sia direttamente o indirettamente minacciato, e in particolare a:

  • impedire ogni revisione della legge 194 che comporti ulteriori limitazioni della libertà di scelta delle donne per una maternità responsabile;
  • promuovere il ripristino della legalità costituzionale del sistema scolastico con la eliminazione del finanziamento pubblico, diretto e indiretto e sotto qualsiasi forma, alle scuole private, le quali non rispettano la libertà d’insegnamento, e con la revisione della legge che concede loro la parità intesa come piena integrazione con le scuole dello Stato e degli Enti locali;
  • operare perché l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche resti assolutamente facoltativo anche nel regime di autonomia, sia collocato, come già prima del fascismo, in orario aggiuntivo e sia eliminato nella scuola materna;
  • promuovere una legislazione sulla famiglia che non sia subalterna a una concezione confessionale della sessualità, ma sia ispirata, invece, ai principi della libertà di coscienza e di scelta, della responsabilità personale e al rispetto dei diritti dei figli.

In un momento in cui è lo stesso regime democratico a correre seri rischi, la laicità dello Stato, sancita dalla Costituzione repubblicana come separazione tra Stato e confessioni religiose, si ripropone come fondamento irrinunciabile della democrazia.

La laicità è incompatibile con discriminazioni ideologiche o religiose tra cittadini e, in ogni caso, esige che alla Costituzione sia categoricamente subordinata ogni interpretazione del vigente concordato tra Stato italiano e Santa Sede.

Per adesioni rivolgersi a Società Laica e Plurale, presso la casella email italialaica@libero.it.

3. RADIO VATICANA: IL PUNTO DELLA SITUAZIONE, IL NOSTRO PARERE

Una volta tanto il Vaticano è apparso su (quasi) tutti i mass media nella veste del cattivo. La decisione di non accettare i limiti stabiliti dallo stato italiano in materia di emissioni (superandoli dalle tre alle quattro volte), l’invocare l’extraterritorialità, il ricorrere a vizi formali per allontanare il processo che vede imputati i vertici della radio ha mostrato finalmente a gran parte dell’opinione pubblica il vero volto di un’organizzazione abituata, da due millenni a questa parte, a predicare bene ma razzolare male.

Il totale disinteresse manifestato apertamente nei confronti di tanti cittadini dimostra, senza tema di smentita, come le opportunistiche difese della vita umana (a partire dalla tutela dell’embrione) siano estremamente pretestuose e motivate da ragioni molto più basse di quelle addotte. Siamo arrivati a vedere un Ministro lanciare ultimatum su san Pietro: non sappiamo se si riveleranno dei bluff o meno, ma resta comunque il gesto, così come restano i sondaggi che vedono 4 italiani su 5 non condividere le posizioni vaticane, appoggiando invece l’operato di Willer Bordon.

Ci preme però, da razionalisti quali ci proclamiamo, invitare ad un minimo di cautela nell’esame dei dati. Ricordiamo infatti che gli studi disponibili sull’elettrosmog sono estremamente limitati e non univoci nei risultati: ragion per cui l’UAAR, attenendosi ai fatti, non intende cadere nell’anticlericalismo gratuito solo perché è coinvolto il Vaticano, aggrappandosi a dati che potrebbero essere smentiti con facilità. Pur auspicando, ovviamente, un rapido e duro intervento nei confronti dell’emittente qualora perseveri nell’inosservanza dei limiti stabiliti, e l’avvio di studi più avanzati sul fenomeno dell’elettrosmog.

4. APPROVATA LA NUOVA LEGGE SULLA CREMAZIONE

Il 7 marzo il Senato ha approvato, in via definitiva, la nuova legge sulla cremazione.

La principale novità del testo è data dal venir meno del divieto di dispersione delle ceneri. È caduto conseguentemente l’obbligo di conservazione nei cimiteri, per cui, ora, le ceneri verranno consegnate direttamente ai famigliari.

La dispersione potrà essere effettuata in spazi aperti (mare, bosco, montagna, campagna…), in aree private, oppure in spazi riservati all’interno dei cimiteri: non potrà avvenire all’interno dei centri urbani. Sarà anche possibile conservare l’urna in casa, purché vi sia riportato il nome del defunto.

Nulla cambia per quanto riguarda l’espressione della volontà di farsi cremare: resta valida se effettuata tramite testamento, associazione ad una So.Crem. oppure attraverso la richiesta del famigliare più prossimo.

La legge dà anche indicazioni alle amministrazioni locali per la costruzione di crematorî e istituisce il divieto di trarre lucro dalla dispersione delle ceneri.

Ricordiamo che, in fase di discussione, una delegazione UAAR è stata ricevuta e ascoltata in Parlamento.

5. ADOZIONI ANCORA VIETATE A COPPIE NON SPOSATE E SINGLE

Per una buona legge, un’altra pessima. L’11 marzo il Senato ha approvato in via definitiva la nuova legge sulle adozioni, che ora diventano più facili. Non per le coppie non sposate ed i single, però, che vengono per l’ennesima volta discriminati: l’adozione resta loro preclusa. Per le coppie di fatto è lasciata una porta aperta, a condizione tuttavia che la convivenza duri da almeno tre anni e che promettano di unirsi in matrimonio: una beffa, insomma, se non un incitamento implicito a regolarizzare l’unione. L’interventismo vaticano ha colpito ancora una volta.