Il papa e la via crucis della laicità

Una via crucis sottotono per Francesco. Meno partecipanti del solito (la paura fa novanta), ma anche meno telespettatori del solito. La preghiera deve comunque essere piaciuta parecchio al Fatto Quotidiano, che ha deciso di riprodurla integralmente in quanto “invettiva”. A essere presi di mira dal papa, però, interloquendo idealmente con la “Croce di Cristo”, sono stati soprattutto “coloro che vogliono toglierti dai luoghi pubblici ed escluderti dalla vita pubblica, nel nome di qualche paganità laicista o addirittura in nome dell’uguaglianza che tu stesso ci hai insegnato”.

Una bella invettiva contro i laici, in effetti. Che tuttavia in pochi hanno notato: forse perché non ritengono opportuno seguire il papa quando fa il papa, o forse perché l’invettiva collideva un po’ troppo con l’immagine del papa pacificamente aperto al mondo costruita in questi tre anni. L’unica rilevante eccezione è stata quella dello storico dell’arte Tomaso Montanari, che su Repubblica ha pubblicato un pezzo scritto “da cristiano che dissente da un papa così evidentemente profetico ed evangelico”.

In qualche modo, dunque, anche Montanari sembra essersi fatto un’immagine di Francesco a proprio uso e consumo. Perché a chi scrive, che cristiano non è, questo papa non è mai sembrato discostarsi in alcun modo dal concetto di laicità nella dottrina cattolica. Potrà anche definirsi saltuariamente “anticlericale”, Bergoglio, ma servirebbe qualche pezza di appoggio per dargli credito. E non se ne trovano. Nemmeno le parole sul crocifisso costituiscono una novità: rappresentano anzi persino un passo indietro rispetto al cardinale Camillo Ruini, che cercava di giustificarne la presenza negli edifici pubblici quale “segno dell’identità della nostra Nazione”, in grado di “esprimere” l’anima profonda del nostro Paese”.

Argomentazioni discutibili: sono le stesse usate oggi da un Salvini o una Meloni — ammesso e non concesso che ci siano argomentazioni valide a sostegno della presenza di un simbolo di parte in luoghi di tutti. In fondo, per la Corte Europea dei diritti dell’uomo il crocifisso può starci, nelle scuole, soltanto perché simbolo “passivo”: un arredo inoffensivo, insomma. Un giudizio di cui proprio i cattolici dovrebbero lamentarsi per primi. E invece niente: pare proprio che si ritenga più importante mantenere il privilegio esclusivo di esporlo. Arrivando così a Francesco che non cerca nemmeno più di giustificare la sua presenza: guai a chi lo toglie, sembra dirci.

Piacerà anche a tanti progressisti perché pauperista, papa Bergoglio, ma non è ancora pervenuta alcuna notizia della rinuncia di propria sponte a qualche privilegio. Mentre gli anni passano. E in hoc signo vincit, la Chiesa, nei confronti delle istituzioni e da quasi due millenni. Facendo leva su un bisogno ancestrale di totem sfruttato a destra come a sinistra (vedi Piero Fassino, che non a caso ha studiato dai gesuiti). La diffusa volontà di non criticare in alcun modo il papa si è ormai trasformata in scarsa voglia di mettere in discussione la religione de facto di Stato. Ma se si vuole che questo Paese faccia un salto di qualità occorre non far più sconti a nessuno: politici, religiosi, media. Per non finire come in Bangladesh, la cui Costituzione rivendica la laicità dello Stato, ma nel contempo dichiara l’islam religione di Stato.

È questo ciò che vogliamo?

Raffaele Carcano

Articolo pubblicato sul blog di MicroMega il 6 aprile 2016.

48 commenti

Frank

“… o addirittura in nome dell’uguaglianza che tu stesso ci hai insegnato…”

Segretario: Ma non è come se per ringraziare una persona che ha combattuto per portare la democrazia nel suo paese lo si facesse dittatore?
Papa ufficiale: Ecco…. non è che sia proprio la stessa cosa…. allor, io credo che la motivazion por esporre el crocifisso nei locos publicos sia….. Ma insomma!!! Se può saber tu che parte stai!?!
Segretario: Va bene, va bene, come non detto.

bruno gualerzi

“A essere presi di mira dal papa, però, interloquendo idealmente con la “Croce di Cristo”, sono stati soprattutto “coloro che vogliono toglierti dai luoghi pubblici ed escluderti dalla vita pubblica, nel nome di qualche paganità laicista o addirittura in nome dell’uguaglianza che tu stesso ci hai insegnato”
.A parte il ‘laicista’ di ratzingeriana memoria, impagabile questo: “addirittura in nome dell’uguaglianza che tu stesso ci hai insegnato”. Dal che risulta evidente che gli ‘uguali in Cristo’ (cioè poi nella chiesa cattolica), sono più uguali degli altri.
PS. Come ha poi interloquito l’interlocutore, sia pure ‘idealmente”?

Sandra

Tra i posti dove ha visto croce di Cristo si è scordato delle vittime dei suoi preti pedofili, che, nel caso di Maciel e Pell, ha anche evitato di incontrare personalmente.

Paganità laicista è ridicola: il primo cristianesimo era coerente con la prescrizione biblica di non avere simboli, è stato proprio per innestarsi sul paganesimo che i cristiani hanno adottato la croce. E comunque “paganità laicista” è una “a antipatica sigla” 🙂

Oppure “Sana attici. Li paga? “
Nemmeno le ricchezze della Chiesa o i continui scandali finanziari sono citati nell’invettiva. Niente sulle risorse sottratte a paesi in crisi economica per finanziare la sua opulenta multinazionale.
Prima di guardare nell’occhio per la pagliuzza altrui, chi è che suggeriva di concentrarsi sulla propria visuale?

bruno gualerzi

@Sandra
Ma Cristo, soprattutto se in Croce, si sa, è misericordioso (ha suggerito a Francesco un giubileo in proposito), e purchè possa essere appeso ovunque, luoghi pubblici soprattutto,… figuriamoci se non perdonerà il suo solo legittimo rappresentante tra i mortali per una qualche piccola innocente dimenticanza.

Sandra

Bruno,
mai che gli suggerisca di pagare la tassa sui rifiuti, che finora il papa ambientalista si è scordato di pagare. Invece si è ricordato di impedirsi di farlo (vd. post clericalata)

Tiziana

Volate altissimo, io invece volerò bassissimo.
I pochi cattolici che conosco non amano nè Salvini nè Meloni con i pupazzi del presepio e neanche troppo il crocefisso a scuola (per la verità pare siano sempre meno , almeno a Roma, le scuole che lo tengono) .
Purtroppo sono i media e i politici che tengono in piedi il papa per coprire i loro vuoti. Recentemente, ad una presentazione di un libro , un relatore che parlava della crisi del socialismo europeo ha accostato il nome di Bergoglio a quello di Obama e, questo mi ha fatto piacere, la platea ha detto nooo anche se il la l’ho dato io credo.
In sintesi estrema e per volare ancora più basso, sono appena scesa dal bus 23 (per chi non è di Roma copre del due basiliche san Pietro e san Paolo) e i romani scocciatissimi ripetevano epiteti irriferibili perfino all’orecchio scafato dell’ateo.
Va anche detto che i media parlano di quel che non sanno: il papa ha incontrato diverse comunità di fede e l’entusiasmo mostrato dai valdesi e dagli ebrei e solo di facciata. Consiglio per approfondimenti il sito moked e riforma

Stefano ™

@ Tiziana

“sono i media e i politici che tengono in piedi il papa per coprire i loro vuoti”

Assolutamente d’accordo.

Tiziana

E aggiungo che il malcostume che alligna nel nostro Paese e nella mia città ha una chiara radice nel perdonismo cattolico che ha intriso la società tutta
Spero non sia considerato fuori tema questo sonetto di Belli illustre romano , suddito del papa re
Avessi fatto ar monno ancora ppiú
de tutto er bene che ppò ffasse cquí;
fussi un santo, una cosa da stordì,
fussi un mostro infernale de vertù;
maggnete, fijjo mio, lecchete tu
’na fetta de salame er venardì,
e bbona notte: hai tempo a ffà e a ddì:
se va a ffà le bbrasciole a Bberzebbù.
Ringrazziamo però la bbonità
de Ddio, ché ppuro er vicoletto sc’è
pe ffà ppeccati in pasce e ccarità.
Basta ’ggnitanto d’annà a ffà cescè
in cuella grattacascia che sta llà,
eppoi te sarvi si scannassia un Re.
11 dicembre 1831

(traduzione) Anche se tu avessi fatto tutto il bene che si può fare al Mondo e anche più, se tu fossi un santo in modo straordinario, insomma un mostro infernale di virtù, ti basterebbe mangiare, anzi, leccare una fetta di salame di venerdì e, buona notte, hai voglia a dire e fare: andresti dritto all’inferno (a far da braciola per Belzebù). Ma grazie alla bontà di Dio, c’è la scappatoia per fare peccati in pace e carità: basta ogni tanto fare capolino in quella certa grata [il confessionale], e così ti salvi anche se tu avessi scannato un re.

bruno gualerzi

@ Tiziana
Può darsi tu abbia ragione circa il ‘volare basso’… ma intanto, che io sappia, il popolo romano non ha mai amato molto i papi, anche se – sempre che io sappia – storicamente non è mai andato molto oltre il mugugno o lo sberleffo… ma in ogni caso che siano i politici o i media a esaltare questo papa credo sia più che sufficiente perchè, al dunque, un qualche movimento politico, o genericamente culturale, che fosse veramente anticlericale (parola oscena per i nostri ‘laici’) e non, come in realtà accade, al massimo critico su certe malefatte della ccar, puntando però su Francesco per ‘fare pulizia’…
quale consenso pensi raccoglierebbe?
Qui non è questione di ‘volare alto o volare basso’, ma di decidere una buona volta quale posizione prendere nei confronti del Vaticano per ciò che è, ma soprattutto per ciò che rappresenta… perchè anche se sono i media a creare l’immagine del papa, nel mondo in cui viviamo è l’immagine che alla fine conta.

bruno gualerzi

@ Admin
Scusate, ma questa volta mi sembra di essere perfettamente aderente al tema da commentare, sia pure come replica a Tiziana.

Admin

Non penserete mica che io stia con gli occhi incollati allo schermo H24? 🙂
Se dopo aver inviato un commento vedete l’avvertimento che lo stesso è in attesa di approvazione non è perché l’ho sospeso io ma semplicemente perché è incappato in uno dei tanti filtri automatici. Oppure perché siete in moderazione, e se ci siete lo sapete già 😉

Tiziana

Gualerzi

Io trovo gravissimo l atteggiamento di media e politici contro cui poco può la gente comune. I romani mugugnano, pensi te che siano siamo contenti di pagare addizionali altissime per i piaceri minuti del vaticano?
Sto incalzando i candidati, attraverso un forum mo!to letto a roma su un quotidiano nazionale, sull articolo 7 che a Roma, sarai d accordo con me credo, conta parecchio.

Tiziana

Gualerzi
Non capisco cosa vuol dire sia pure a tiziana? Io sono sempre sul tema, anzi mi irrita molto che gli altri non lo sono, anche se, con tutta evidenza, sono per la liberta

bruno gualerzi

@ Admin
Chiedo scusa. Ormai dovrei saperlo… ma ho un’età e non posso aspettare più di tanto 🙂 🙂

bruno gualerzi

@ Tiziana
Facevo solo riferimento ad una mia replica al tuo intervento che era stato posto in quarantena.. e che poi, come puoi vedere, è apparso. Non mi riferivo certo a te, anche se mi sono espresso male.

In quanto a media e politici… certo che è grave il loro atteggiamento, ma non credo che l’immagine che circola a proposito di questo papa presso la cosiddetta ‘gente comune’ sia dovuta solo a media e politici. I quali, se mai, hanno percepito, e sfruttato, e naturalmente contribuito a rafforzare, l’immagine che questo papa ha saputo dare di sè presso la ‘gente comune’ (credo si chiami populismo). Fin che dura, naturalmente… ma ricordo come anche qui si pronosticava che questa papolatria si sarebbe ben presto sgonfiata. Intanto sono passati tre anni… e lo stato di confusione generale che caratterizza questo momento storico (non solo in Italia) credo allontani ancora nel tempo la fine della suggestione ‘francescana’.

Tiziana

@Gualerzi

si certo, collaborando ad una rubrica di lettere di un quotidiano tutti i giorni riceviamo lettere che vogliono a Roma come sindaci francesco Totti e Francesco il papa. Messa alle strette propenderei per il primo, ma molti , ahimè , lo dicono pensandolo. E ciò conferma quel che scrivevo , che figure populiste riempiono vuoti.
In realà mi sembra che comunque la Chiesa non segua il papa, o almeno quello che dice a voce alta.

Gigliola

@Tiziana

Condivido il tuo buon senso. In effetti anche io come
ç Gualerzi
penso che il papa sia un populista superficiale,
però condivido con te che il continuo vcentralizzare la sua figura da parte dei media lo cristallizza nella memoria.
Più sotto un lettore esalta il conforto ai migranti, con tutte le critiche legittie al nostro Paese oserei dire che l’Italia fa qualcosa di più per i migranti

G.B.

Leggere il testo completo e osservare bene la collocazione delle singole parti:

“O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei fondamentalismi e nel terrorismo dei seguaci di qualche religione che profanano il nome di Dio e lo utilizzano per giustificare le loro inaudite violenze.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi in coloro che vogliono toglierti dai luoghi pubblici ed escluderti dalla vita pubblica, nel nome di qualche paganità laicista o addirittura in nome dell’uguaglianza che tu stesso ci hai insegnato.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei potenti e nei venditori di armi che alimentano la fornace delle guerre con il sangue innocente dei fratelli.”

Dunque i soci dell’UAAR sono come i terroristi e i trafficanti d’armi?

Frank

Segretario: Non faceva prima scrivere “O Croce di Cristo ti vediamo ovunque tranne che in Vaticano”?
Papa ufficiale: Non fa ridere.

Francesco S.

Io nella corte europea non ci credo, è solo un organismo politico che cerca di accontentare i vari stati che vi ricorrono, capace di confermare un’espulsione (salomonica) da scuola per l’uso dell’hijab e allo stesso tempo giustificare la presenza del crocifisso in classe in Italia, chissà se al posto del crocifisso ci si mettesse una bella svastica, purché “passiva”, per la corte andrebbe bene uguale.

Tiziana

La corte europea
@ Fransco s
Ha fotografato la realtà: la Francia paese laico che non consente simboli evidenti negli spazi pubblici, l Italia non e paese laico . Una foto che dovrebbe offendere ma che irrita solo noi.

Gérard

Francesco S.
chissà se al posto del crocifisso ci si mettesse una bella svastica, purché “passiva”, per la corte andrebbe bene uguale.

L’ Europa è alla deriva …. La situazione della Croazia, della quale si parla molto poco in Italia è forse su questa strada . Da tutte le parte in questo paese si svolgono ceremonie neo-naziste con la complicita del governo che organizza commemorazioni nell’ onore degli ex-ustaci !!!
E l’ Europa rimane zitta !! ( Vedere in merito un servizio ancora visibile sul sito di Arte sia in tedesco che in francese … ) .

Agnos

L’ho scritto diverse volte, ma sembra sia impossibile per motivi che continuano a rimanermi oscuri.
Sarebbe utile, se non necessario, che l’UAAR ad ogni consultazione elettorale, locale o nazionale) prenda l’iniziativa di chiedere ai partiti e ai singoli candidati (magari su temi particolari locali) di ogni partito la loro posizione sul tema della laicità, spiegando nella domanda cosa si deve intendere per laicità (proporrei la definizione del Vocabolario della lingua italiana della Treccani, volume II, pag. 1041), chiedendo riscontri e formulando le domande in modo che appaia chiaro se il partito o candidato stia cercando di svicolare.
Le leggi, le direttive, i decreti, i regolamenti… sono fatti dai politici; se non ci sono politici laici, potremo solo continuare a lamentarci e ad assegnare la clericalata della settimana, magari portandola a clericalata giornaliera.
Per esempio, alle prossime elezioni per il sindaco di Roma nessuno finora ha chiesto conto ai vari candidati delle loro posizioni su questo tema, da un punto di vista generale e su problemi particolari.
E a Roma non mi sembra un aspetto secondario.

Diocleziano

Sarebbe molto utile. Della maggior parte dei politici è impossibile capire da che parte stanno e cosa intendono per laicità.

Agnos

E cosa fanno i “laici”, cosa facciamo noi tutti per cercare di eleggere persone che la pensino come noi ANCHE sul tema della laicità?
Insisto sulla definizione di laicità del Vocabolario della lingua italiana della Treccani (non contestabile, la Treccani fa testo), perchè per ignoranza o per malafede si tenta di modificare il significato della parola, parlando per esempio di laicità positiva o della differenza fra laicità e laicismo.

bruno gualerzi

@ Agnos
Se non ricordo male una iniziativa del genere c’era già stata da parte di UAAR in prossimità di una tornata elettorale. Non so quale sia stato l’esito allora, ma temo che… intanto non è che la maggior parte dei politici interpellati circa il suo impegno in difesa della laicità, quale che sia il modo di intenderla, abbia molte difficoltà a dichiararlo parte integrante del suo programma (una della tante promesse pre-elettorali destinate a lasciare il tempo che trovano)…
in secondo luogo, è difficile separare un eventuale impegno in difesa della laicità dall’indirizzo politico generale nel quale un politico si riconosce (e che gli rende possibile essere eletto).
Per esempio – parlo per me, uno che crede ancora che esista una destra e una sinistra come ‘valori’, al di là cioè dei partiti che dicono di rappresentarle o di non essere nè di destra nè di sinistra – francamente non so se darei il mio consenso ad un partito dichiaratamente di destra (della destra attuale), oppure ad un partito che, pur dichiarandosi magari di sinistra, presenti poi un programma che di sinistra ha ben poco.
Certo, il tuo proposito potrebbe avere un seguito se si puntasse sul singolo individuo, sul suo impegno personale nel senso richiesto senza – come dici – ‘svicolare’… ma non credo che, anche in presenza di un suo sincero proposito personale, sia poi in grado di concretizzarlo al di fuori degli obiettivi generali del partito per il quale viene eletto e quindi dare il consenso a quel partito in base a questo impegno personale.
Allora? Ritengo (parere personale, va da sè) che nella situazione attuale, essendo ovviamente indispensabile impegnarsi ‘politicamente’, lo si possa fare non tanto puntando sui partiti politici come tali, quanto sostenendo, o promuovendo, iniziative concrete chiaramente orientate in difesa di una laicità che – come giustamente sostieni – non si presti a troppe strumentali interpretazioni.

Agnos

Premessa: che votando ci sia il voto di preferenza.
Data per vera la premessa, capisco pefettamente la difficoltà di dare il voto a un partito per la sua laicità indipendentemente dalla sua visione su altri temi (economici, sociali, etica politica….).
Ma un partito, sia di destra sia di sinistra (o di centro, ricordiamo i repubblicani ed anche buona parte dei liberali), può essere per principio fautore della laicità.
E per quanto riguarda i singoli candidati, se votassi per un partito di centro destra eviterei di votare (per la laicità) per candidati come Sacconi, Dorina Bianchi, Giovanardi, LaRussa, Mussolini… mentre potrei votare candidati come Benedetto della Vedova (altri, in verità, non ne conosco).
In modo analogo, se votassi nell’area di centro sinistra eviterei tutti quei candidati del PD e di SEL che si sono anche risentiti per essere stati indicati come cattolici integralisti durante la recente discussione in senato sulle unioni civili ed anche i vari Renzi, Boschi, Adinolfi, Bersani, Letta…
Persino nel M5S ci sono anime diverse, qualcuno al convegno CL di Rimini ha detto cose che non erano mai state dette esplicitamente, ma i legami di una parte di M5S con Fisichella e altri personaggi del Vaticano sono ormai noti e sono venuti alla luce durante lo stesso dibattito sopra ricordato.

stefano

trovo inutile commentare le parole false e calcolatrici di un gesuita che gioca a fare il francescano ricco, che gira con un auto a prova di proiettile del valore di svariati milioni di euro e viaggia su un aereo privato a spese del contribuente, analogo discorso stendibile a tutti i papi precedenti l’argentono e tutti quelli che seguiranno.

Giorgio Pozzo

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi in coloro che vogliono toglierti dai luoghi pubblici ed escluderti dalla vita pubblica, nel nome di qualche paganità laicista o addirittura in nome dell’uguaglianza che tu stesso ci hai insegnato

Ma non era stato Lui a dire “date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”, propugnando quindi una certa separazione tra stato e chiesa, tra vita pubblica e religione?

Gérard

Questo Papa, come tutti precedenti, vedono e pensano inanzitutto come fossero sovrani d’ Italia e non come capi di una religione universale . Parliamo del mio paese di origine la Francia . I crocefissi sono stati tolti nel 1905 e fin’ ora non è ancora venuto chiederci di rimetterli negli ospedali o scuole, luoghi pubblici etc .
Sa benissimo che accoglienza riceverebbe e non soltanto da parte di chi è agnostico o ateo ! Oggi non è piu la religione cattolica che ha il maggiore numero di praticanti ma quella musulmana . E proprio grazie a questa laicita che abbiamo potuto rifiutare la presenza di simboli musulmani nei luoghi pubblici . Figuriamoci che cosa sarebbe accaduto se avessimo avuto la stessa situazione che in Italia .

Giorgio Pozzo

Il crocefisso non è soltanto il simbolo della mia religione, ma anche l’espressione più alta di 2000 anni di civiltà che appartengono al popolo italiano”, ha detto Pisanu

Urca! Non sapevo che l’Italia avesse 2000 anni!
Garibaldi era quindi quasi contemporaneo di Ponzio Pilato….

stefano

nel nome di qualche paganità laicista …

qualcuno di voi sa cosa sia la paganità laicista?

dissection

È solo l’ennesimo sintomo del fatto che non sanno più che pesci pigliare contro la secolarizzazione che avanza, a dispetto loro e dei loro escamotage retorici, e del fatto che in fondo in fondo, sotto sotto gratta gratta, si rendono conto di essere un anacronismo vivente, pur con tutta la pretesa che così non sia, e avanti col Cristo che la processione si accalca…

bruno gualerzi

@ dissection
Sicuro? Leggi i titoli che stanno sparando i giornali (tutti) in merito alle straordinarie ‘aperture’ del papa. D’accordo, sono i media… ma come mai i giornali (tutti) si fanno prendere così per i fondelli? Qual è la loro strategia? Non è che il papa li sta infinocchiando tutti… ed è la sua strategia che vince su tutta la linea? Il ‘popolo’ non ci casca? C’è cascato per 2000 (o 1500 a piacere) anni, e siamo sicuri che la secolarizzazione stia avanzando al punto da farlo rinunciare al conforto di mamma chiesa? Con il mondo sottosopra come si trova?
Naturalmente spero di sbagliarmi…

Diocleziano

Forse la risposta è più semplice: il potere corruttivo della Città del Male; a titolo di esempio: perché Mentana, che fino a un paio di anni fa ha sempre ignorato le notizie riguardanti il Banale, poi improvvisamente non perde occasione per inzupparci il biscotto? Forse solo perché è cambiato il proprietario? O c’entra il fatto che la televisione vive di pubblicità e, guarda caso, c’è una grossa ‘compagnia’ che racchiude moltissime aziende di ogni settore e, guarda caso, è molto cattolicamente orientata? Se non fai il bravo, niente pubblicità… Senza poi dimenticare CL e le sue celesti metastasi. Ha origini molto terra terra questa papolatria.

bruno gualerzi

E chi potrà liberarci dalla ‘Città del Male’? Quale forza politica? Vedrai che alla fine ci si rivolgerà a lui, al ‘rivoluzionario’ sopravvissuto a tutte le rivoluzioni. Vedrai che alla fine questo male, molto terreno, assurgerà a Male (la maiuscola è tua 🙂 ) metafisico… e e toccherà rivolgersi allo stregone.

Sandra

Bruno,
come dice Diocleziano, guarda il Potere. In Italia la Chiesa ne ha ancora tantissimo, molti favori e privilegi da offrire perché chi decide possa permettersi di criticare.
Su Die Welt il titolo oggi è “Il trucco retorico di Francesco nel dilemma matrimoniale”, e l’articolo così conclude:
“Se questa lettera porterà sollievo ai cattolici che vivono un modello di famiglia diverso da quello tradizionale, dipende da come vescovi e sacerdoti di tutto il mondo la interpreteranno. Questo può variare notevolmente da paese a paese, e da un continente all’altro. Francesco non ha cambiato le regole, ha piuttosto aumentato il margine di manovra. Lo si può ritenere salomonico. Ma una cosa il re Salomone, se si vuol dar credito all’Antico Testamento, non era di certo: un rivoluzionario.”

bruno gualerzi

@ Sandra
” (…) come dice Diocleziano, guarda il Potere. In Italia la Chiesa ne ha ancora tantissimo”

Lo so che la sto prendendo un pò da lontano… ma sono sempre convinto che il potere della chiesa, quello politico ed economico, è dovuto al fatto che nessuna istituzione storica come la chiesa può avvalersi di un’arma in più di qualunque altro potere: il cosiddetto potere spirituale. Ed è su questo che sta puntando il ‘rivoluzionario’ Francesco, che si presenta come l’unico in grado… di fronte all’impotenza del potere politico (che ne trae vantaggio, certo, ma alla fine chi ne trarrà il vantaggio maggiore, con quel che ne consegue?)… di ‘fare pulizia’ al proprio interno.
Strumentalmente? Ma certo, come ha sempre fatto.
Ciò gli riesce più che altro in Italia? Non c’è dubbio, complici interessati quanti – come giustamente richiami – possono trarne favori e privilegi, ma fino a quando si prenderà come faro politico il papa (si critica da più parti, e anche aspramente, il Vaticano, ma quale movimento politico si azzarda a criticare il papa ?), lui potrò far valere il suo carisma. Fasullo, certo… ma quale leader politico può uguagliarlo?

dissection

@Gualerzi. Di sicuro la mia tesi è giocoforza generalista, era diciamo una considerazione più “emotiva”, e sicuramente l’ho presa un po’ troppo alla “larga”, se così vogliamo dire: era solo per notare, con Stefano, il ricorso sempre più frequente, da parte papale & vescovile, della ricerca di queste “frasi a effetto”, in realtà quasi totalmente vuote & prive di significato, sia logicamente che filosoficamente, per assegnare epiteti & gettare discredito su tutto il mondo secolare e di tendenza “laicista”, dipingendo una patina di estremismo & intolleranza su chi pensa il contrario, e sviare l’attenzione del popolino, che molte volte “ci casca”, da chi invece estremismo & intolleranza li applica realmente e quotidianamente all’unico scopo di mantenere status & privilegi, dietro la facciata di buonismo e ragionevolezza. Spero di essermi spiegato meglio…

dissection

@Gualerzi bis. La tua replica a Sandra è apparsa mentre stavo scrivendo, sono un po’ lento… per quanto riguarda il carisma fasullo del nostro fasullo rivoluzionario, penso che dovremmo arrangiarci: nessuno dei politici attuali, per quanto possa vedere, cerca anche solo di avere un qualsivoglia minimo di carisma, reale o fasullo che sia. Questo infatti secondo me nasce dall’avere delle idee, giuste o sbagliate che siano, e dalla forza con cui si seguono ed esplicitano di fronte alla massa che le ascolta. Mi pare altrettanto evidente, che entrambi questi aspetti siano alquanto latitanti, nello scenario politico attuale, n’est pas?

Francesco S.

Vabbe’, oggi ho addirittura visto un pezzo di Dario Fo, praticamente innamorato di papa Francesco. Posso capire anche il frate d’Assisi, ma addirittura un gesuita. Dario Fo ne ha prese di cantonate nella sua vita, dalla repubblica di Salò, a Grillo fino al gesuita. L’argomento tira evidentemente e si deve pur campare.

Diocleziano

La notizia di oggi, strombazzata in ogni tg, è stata l’apertura della chiesa verso i divorziati. In realtà è solo uno dei punti toccati dal Banale: gli altri sono la conferma della contrarietà verso i contraccettivi, l’aborto, l’eutanasia e i matrimoni gay… e questo sarebbe l’innovatore!

Con una fanfara di pifferi così stonati è facile far fare bella figura anche a un trombone sfiatato. Mi ricorda molto quel Petrolini/Nerone che ad ogni parola veniva interrotto da dei “bravo!” e poi non c’era più nemmeno bisogno di dire qualcosa perché i “bravo” partivano da soli; al Banale la claque è fornita da stampa e tg.

È bastato isolare una pseudo innovazione per far dimenticare gli altri quattro argomenti, e ben più sensibili nella vita di tutti; e chi se ne frega se i divorziati potranno fare la comunione! Mentre chi soffre non sarà libero di decidere della propria sorte e donne che vogliono o ‘devono’ abortire non potranno farlo liberamente, magari rimaste incinte anche grazie ai demenziali divieti della chiesa.

Sandra

Bruno,
chiedi quale leader politico potrà eguagliare un papa: nessuno. Perché a fronte del potere che la Chiesa ha sempre esercitato variamente sui politici, il programma politico di un papa non verte su tasse pensioni strade ospedali scuole…. insomma, privilegi concreti in cambio di aria fritta. E’ un’immagine vincente, da eterna campagna di marketing, che è destinata a restare tale, o al più, se ben confezionata, a passare di grado e diventare immaginetta.

Abbiamo visto questa settimana gli islandesi in piazza, dove non ci si aspetta o meglio non si fa finta di aspettare papa mastro lindo (che i nemici invisibili e visibili dell’igiene li trasferisce e se li tiene vicini in vaticano). In Italia, mancando un “sacro” valore collante della società civile, le banalità vengono spacciate per spiritualità, e qualche divorziato che rimpolpi le esigue file per la comunione per una svolta epocale.

bruno gualerzi

@ Sandra
“In Italia, mancando un “sacro” valore collante della società civile, le banalità vengono spacciate per spiritualità, e qualche divorziato che rimpolpi le esigue file per la comunione per una svolta epocale.”

Sicuramente l’Italia ha una sua storia (è rimasta pur sempre l’Italia della Controriforma) che spiega tante cose… ma, proprio in questa fase storica, anzi proprio in questi ultimi anni, questo appello ad un ‘sacro’ valore collante… sia pure parlando di ‘sacro’ tra virgolette… mi lascia molto perplesso. Perchè è proprio su questo valore collante che puntano i tanti populismi (diciamo pure nazionalismi) che stanno emergendo anche nei paesi più laicizzati… e se anche non è il papa a rappresentare questo ‘valore’, spesso lo si sostituisce con qualcosa che finisce per svolgere la stessa funzione: di fronte al disorientamento generale (non sto qui adesso a richiamare le tante cause… o una tra le tante: il problema degli immigrati, per restare in Europa), in un mondo dove è pur sempre il pensiero magico-religioso a prevalere, si finisce ancora per appellarsi a qualcuno o qualcosa che sia in grado di esorcizzare la paura. Che si chiami Tradizione, Radici o quant’altro, sempre quanto di più antiilluministico si possa pensare.

PS: Guarda in America, dove un figuro come Donald Trump rischia seriamente di diventare Presidente… mentre il suo più accreditato avversario in campo repubblicano è un tale Cruz (a proposito di croci 🙂 ) che pare sia ancor più integralista.

Frank

Papa ufficiale: O Cristo di Croce, ti vediamo ancora….
Segretario: No. O Croce di Cristo, ti vediamo ancora….
Papa ufficiale: O Crosto di Crice, ti vediamo ancora….
Segretario: No! O Croce di Cristo, ti vediamo ancora….
Papa ufficiale: O Cresto di Croci, ti…..
Segretario: Noooooo! O Croce di Cristo, ti vediamo ancora….
Papa ufficiale: O Crosti di Criceto?
Segretario: Credo che sarà necessario cambiare incipit.

Commenti chiusi.