La clericalata della settimana, 48: Massimo Bitonci

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del sindaco di Padova Massimo Bitonci (Lega Nord) che

ha annunciato una campagna di “controlli” in tutte le scuole per verificare che sia imposta la tradizione cattolica del Natale: “Le nostre tradizioni cattoliche si mantengono e si insegnano. Non si cancella il Natale e non si tolgono i crocifissi solo perché a qualcuno dà fastidio”… quelli che non sono d’accordo “possono sempre scegliere di ritornare da dove arrivano”.

crocibitonci

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Massimo Mallegni (Forza Italia), sindaco di Pietrasanta (LU), ha imposto il presepe in ogni asilo nido, invitando tutte le scuole a fare altrettanto “per celebrare il valore della famiglia e delle radici cristiane”.

Il mancato inserimento di riferimenti religiosi nel programma della recita di fine anno presso l’istituto Garofani di Rozzano (MI) ha sollevato le critiche, tra gli altri, del leader della Lega Nord Matteo Salvini (è “un favore ai terroristi” che “ci prendono per i coglioni”), del senatore Ncd Roberto Formigoni (“è un atto di cretinismo”) e del sottosegretario all’istruzione Faraone, del Pd (“è una decisione miope, presa da chi ancora confonde l’inclusione con il quieto vivere, e che invece di creare coesione sociale, non fa altro che alzare barriere di risentimento e diffidenza”).

Il premier Matteo Renzi (Pd) ha attaccato a sua volta il “provocatorio” preside sostenendo che “l’Italia intera non rinuncerà mai al Natale”.

Valentina Aprea (Forza Italia), assessore regionale all’Istruzione, ha definito la decisione “sciocca e inconcepibile”, e ha chiesto che Maroni e Renzi siano presenti al concerto di Natale “per dimostrare che su temi forti non c’è possibilità di negoziazione con chi ci vuole cancellare”.

L’altro sottosegretario Angela D’Onghia (Gal) ha affermato che “rinnegare le nostre tradizioni non è la strada giusta per integrare coloro che hanno altri credi religiosi, che rispettiamo ma che non possono soffocare i nostri”. Gli attacchi ricevuti e la convocazione in Regione per chiarimenti hanno portato il preside Marco Parma a dimettersi dall’incarico di reggente.

Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha deciso di esporre al Quirinale (“la casa degli italiani”) presepi provenienti da tutta l’Italia.

Ha inoltre rinunciato ad assistere alla prima della Scala per presenziare all’apertura del giubileo, l’8 dicembre a Roma.

Giorgio Rembardo, presidente dell’Associazione nazionale presidi, ha sostenuto che il crocifisso deve essere esposto nelle aule scolastiche.

L’Ufficio scolastico per la Regione Lombardia ha organizzato un seminario di formazione sul tema “Il Referente per le relazioni esterne nella scuola paritaria”.

Il Comune di Ragusa ha pagato parte delle spese per l’insediamento del nuovo vescovo (discorso del sindaco). Il prelato è stato peraltro già “accolto” dalla locale azienda sanitaria.

Il presidio ospedaliero di Paternò (CT) ha “accolto” la reliquia di santa Barbara “per la visita ai malati”.

Rino Polloni, consigliere di minoranza a Desenzano (BS), ha chiesto che il crocifisso sia affisso in tutte le aule del locale istituto alberghiero.

La redazione

Aggiornamento: aggiungiamo in extremis la Regione Sicilia che aveva finanziato numerose piccole iniziative, di cui molte religiose, per un totale di 95 milioni di euro (70 già pagati) addebitandole ai fondi europei Fesr. La commissione tuttavia nega il rimborso sostenendo che manca una complessiva “visione strategica”.

56 commenti

Stefano™

Un dirigente scolastico nei problemi per la sollevazione popolare seguita all’abolizione della festa di Natale (sostituita – perché? – con una festa d’inverno) , Galantino che apostrofa come ideologica la proposta di abolire privilegi, quelli sì, ideologici: incredibile come non si vergognino nell’essere apertamente sfacciati.
Perché non mettere la bandiera italiana o la foto del Presidente sopra il loro tabernacolo, in ogni chiesa?
Non me lo sogno, ovviamente, è solo una provocazione paradossale per mettere in evidenza le loro motivazioni menzognere.
Detto questo, ribadisco quanto ho già detto in passato: tutto questo bigottume per me è segno di disagio.

florasol

quelli che non sono d’accordo “possono sempre scegliere di ritornare da dove arrivano”.
Ok scelgo di ritornare da dove arrivo, cioè Milano. Aspetta, come faccio a “tornarci”? Non me ne sono mai andata. signor Bitonci, mi spieghi bene dov’è che devo tornare.

Sandra

A essere precisi, tornare da dove venivano avrebbero dovuto farlo i cristiani, che di origine non erano certo padani o celtici…. Il compleanno dell’imperatore era una tradizione pagana, che i primi cristiani boicottavano preferendo festeggiare morti e resurrezioni.
Le radici della nostra cultura non sono cristiane, dato che il cristianesimo è un innesto! (e che derivando da una cultura da allevatori – pastore e gregge, di piante capisce poco).

Senjin

Bah il natale cristiano è stato messo al 25/12 per coprire il Dies Natalis Sol Invictus…. festa istituita da Eligabalo per onorare il giorno di nascita del dio siriano El Gabal.
Doppia ironia che i legaioli e affini si dannino per difender una festa relativa ad un religione importata da caprari palestinesi e posta in tale data per coprire una precedente festività importata sempre dal medi oriente 😆
Dico se proprio vogliamo difendere le tradizioni autoctone… ripristiniamo i Saturnalia! 😆

Sandra

I legaioli per giunta ignorano che per quelli che dovrebbero “ritornare da dove arrivano” Gesù è un profeta musulmano nato dalla vergine Maria…

RobertoV

L’assurdità sta nel fatto che quelle tradizioni che difendono sono tradizioni solo delle ultime generazioni, cioè per tanti secoli i cristiani ne hanno fatto a meno. Solo dal XIII secolo in qualche chiesa hanno iniziato a fare degli embrioni di presepi derivati dai lari, tradizione pagana mantenuta fino al rinascimento, ma lo sviluppo vero è del ‘700, ma nelle chiese soprattutto.
Inoltre quelle tradizioni sono di chiara provenienza pagana come il presepe (dai lari) e l’albero di Natale (classica adorazione pagana degli alberi).
Dovrebbero dire inoltre che se fosse stato per la chiesa cattolica non esisterebbe la scuola pubblica per tutti, da lei osteggiata, anzi non esisterebbe l’istruzione per tutti, anche confessionale, visto che la chiesa cattolica si è sempre preoccupata di istruire le elite. E gli stessi Savoia, pur essendo cattolici, avevano prima tolto le persecuzioni contro le altre religioni (osteggiati dalla chiesa cattolica), e poi eliminato l’ora di religione nelle scuole perchè avevano compreso che uno stato non si può identificare con una religione.
E’ il fascismo ad aver ripristinato la religione di stato. Evidentemente ci sono molti nostalgici.
Lo stato e la scuola non sono dei cattolici, ma di tutti. Assolutamente antidemocratica l’idea di imporre per legge il mantenimento di presunte tradizioni solo cattoliche.
Ma è la dimostrazione che stanno perdendo terreno nei confronti della società e che solo con metodi antidemocratici possono cercare di mantenerne un minimo controllo.

Manlio Padovan

Forse non si sa.
Il sindaco Bitonci all’esame di Stato di regioniere non ha svolto il compito scritto di ragioneria: ha abbandonato l’aula; ha avuto il culo di trovare due teste di cazzo di insegnanti che gli hanno abbonato l’esame scritto: conservo la lettera pubblicata su il gazzettino di uno dei due insegnanti. Oggi il bitonci è naturalmente per le regole dure e pure…anche se non di regole si tratta ma di ideologia da ignoranti come sono in genere, molto molto troppo spesso, i leghisti..

G.B.

Se una buona volta ci si ficcasse bene in testa che compito della scuola è ISTRUIRE, e non perdere tempo in chiacchiere, forse si sentirebbero dire meno fesserie. Cosa c’entrano i presepi e i cori di Natale (a meno che non si volglia svolgere un discorso storico-critico sulle arti figurative e sulla musica) con l’ ISTRUZIONE? Istruzione che tra l’altro comprende, o dovrebbe comprendere, anche l’insegnamento della Costituzione e quindi della convivenza civile e del rispetto reciproco.
Naturalmente quello che vale per i presepi e i cori dovrebbe valere anche per tutta una serie di altre attività, che dovrebbero essere assolutamente facoltative, svolte fuori dall’orario di lezione, ben separate dalle attività curricolari, quindi ininfluenti ai fini della valutazione e attivate solo su iniziativa degli studenti.
La questione ci riguarda eccome in quanto laici, perchè con la scusa dell’educazione, della valorizazione delle tradizioni e dell’apertura ai bisogni delle comunità locali si sta compiendo una vera e propria riconquista clericale della scuola. Del resto ho sentito più di un dirigente e più di un insegnante affermare che, vista l’evoluzione della società, la scuola deve occuparsi di tutta una serie di attività di cui si occupava un tempo … la parrocchia. Naturalmente, è sottinteso, proprio con lo stesso spirito della parrocchia.

Diocleziano

Quel tizio a sinistra, con giacca rossa, con quel gesto sta salutando il bitonci? :mrgreen:

Giorgio Pozzo

Stavo pensando che al posto del presepe, a scuola, ci potrebbe anche stare un bel diorama con dei dinosauri: l’evoluzione al posto della religione.
Poi mi è venuto in mente che (sono pronto a scommettere) molti bambini, invece del presepe, preferirebbero sicuramente preparare il diorama con i dinosauri.
Ne sarebbero affascinati.
Che ne so, gli spieghi che non possono usare l’erba, che il giorno era di 23 ore, che l’uomo non esisteva, ecc ecc.

mafalda

Sicuramente ai bambini piacerebbe: di Gesù bambino non gliene importa niente. Natale per loro significa regali, regali, regali…e vacanze, ovviamente.

dissection

Non credo si possa fare: si correrebbe il rischio di crescere delle persone intelligenti e disincantate, poco controllabili. Molto meglio il museo creazionista negli stati uniti, dove si mostra ai bambini che gli uomini cavalcavano i dinosauri…

bruno gualerzi

Personalmente – in quanto ateo ‘non devoto’ – sento prepotente il bisogno esistenziale di ‘sradicarmi’…
intanto dalle radici cristiane perchè chi le ha interrate a suo tempo ha rappresentato tutto meno che un modello di civiltà…
ma più in generale perchè – sempre personalmente – considero il richiamo alle radici storiche (quali che siano, e alle quali più o meno tutti sembrano rifarsi per definire una propria identità soprattutto nella confusione del presente) un desiderio di appartenenza che è solo la ricerca di un qualche rifugio, di un qualche gregge rassicurante tenuto insieme e guidato da un Pastore.
Da qui il riemergere di tanti tradizionalismi, cioè poi – a livello politico – di populismi e nazionalismi, e l’ossequio di tanti, credenti e non credenti (questi ultimi molti più di quanto si creda), al più accreditato dispensatore di speranze ingannevoli, di luoghi comuni spacciati per messaggi ‘rivoluzionari’.
Indovinate chi.

Diocleziano

Dagli ancora un po’ di tempo, e vedrai che quando i morti di spirito cominceranno a realizzare che il Banale rivoluzionario arriva sempre a mani vuote ma se ne va a tasche piene, calerà il consenso.

bruno gualerzi

@ Diocleziano
Me lo auguro… ma, per paradossale che sia, il Banale, (come tu giustamente lo hai battezato), in tempo di crisi (tale da tanti punti di vista, non ultimo un terrorismo sempre più incontrollabile), di fronte alla quale i vari governanti non sanno in realtà che pesci pigliare, offre una ‘merce’ che sa tanto di ultima speranza…
un merce della quale i governanti non dispongono, e comunque, quella da loro proposta, spesso risulta non meno avariata di quella dispensata dalle religioni, la quale gode del vantaggio di non aver bisogno di verifica. Almeno in questo mondo… ma soprattutto col perdurare di un clima di incertezza sul cui superamento nutro molti timori.

Frank

Bitonci: E chi non è d’accordo può sempre scegliere di ritornare da dove arriva.
Crocifisso: Magari…. ma se non mi schiodano come faccio?

gmd85

Effettivamente, quando leggo le esternazioni di Bitonci & Co. mi l’integralismo si coglie inevitabilmente. Ed è inquietantemente simile a quello di talebani, isis e via dicendo.

Abu Jaco

Un commento del tutto privo del senso della misura.
Poi lamentiamoci che certe discussioni trascendono in azzuffamenti verbali (e non solo).

gmd85

@Abu Jaco

Ah, davvero? Cosa si tolgono islamisti e Bitonci vari? Solo il fatto di non uccidere la gente. Ma la volontà di imporre un simbolo c’è tutta. Prova a leggerti qualche commento su articoli vari, poi ne riparliamo. Magari hai difficoltà a concepirlo, ma non escludere che in determinate situazioni soggetti come quelli della news diventino delle bestie. D’altronde c’è chi plaude al gesto del folle che ha sparato nella clinica negli USA.
Guai a pensare che la religione produca di questi individui, vero?

FSMosconi

Oltre ogni senso del ridicolo: la battaglia repubblicana della War on Christmas ha raggiunto anche i nostri cattofascisti…

Sandra

Anche la Francia si occupa di presepi, l’AMF (associazione dei sindaci francesi) ricorda nel numero speciale di novembre 2015 della sua rivista “Maires de France” – “Laicità il vademecum dell’amf” -, che la presenza dei presepi nei luoghi pubblici non è compatibile con la laicità.

Tino

Sì hai ragione Sandra, ma è stata piuttosto ridicolizzata come presa di posizione, forse per il momento in cui è intervenuta tutti gli intellettuali anche laici (o quasi) si sono scatenati per dire che il presepe è benvenuto. Comunque io mi riferivo all’insieme delle notizie qui si parla anche di presepi nelle scuole. Personalmente io preferisco un presepe nel mio comune che 90 milioni di euro a un’associazione salafita.

Sandra

Tino,
occhio però, dall’articolo del figaro gli euro per i salafisti sono 90 MILA!! I 90 MILIONI e passa sono quelli per le feste cattoliche siciliane…
In ogni caso e per entrambe le religioni sono troppi, siamo d’accordo. Del resto se concedi agli uni, non puoi negare agli altri, per questo la laicità è l’unica misura equa.

Marjo

Ma bisogna rispettare anche chi è nato e vive in Italia e non è credente. Questa corsa ai crocifissi, sembra una difesa assurda e insensata. Si vede che chi la propone non è abituato a ragionare su principi di libertà, essendo un imposizione bella e buona.

Diocleziano

Se scoprissero che la base dei leghisti fosse devota agli dèi celti, vedresti che fine farebbero i crocifissi… i politici credono solo nella poltrona.

Shiva101

E adesso cosa abbiamo intenzione di fare per rivendicare l’autonomia dello Stato Italiano?
E per ribadire che le radici della nostra cultura sono nel pensiero greco/romano, nella letteratura, scienza e arte e che SEMPRE abbiamo dovuto combattere contro la religione cattolica?
Cosa possiamo fare per rivendicare la Repubblica Romana ?

Maurizio

Dal sito Ansa:
“Davanti a scuola FI canta Tu scendi dalle stelle”.
Ecco, bravi: nel rispetto della laicità sancita dalla Costituzione. Già che ci siamo, propongo anche ” Faccetta nera” …

gmd85

@Daniele

Sai, le trovate dei politicanti, che si ricordano di essere cristiani solo quando so tocca il Natale, difficilmente si possono paragonare a qualcosa di buono.

RobertoV

E’ stato il fascismo a reimporre la religione cattolica come religione di stato, in un connubio dio patria per creare l’uomo nuovo fascista. La cosa andava bene alla chiesa cattolica che ci ha guadagnato un vantaggioso concordato che mai avrebbe ottenuto dallo stato liberale che coi Savoia era anche giunto alla conclusione già 140 anni fa che uno stato non si potesse identificare con una religione.
Adesso nonostante il calo dei fedeli e della rappresentatività della chiesa, nonostante i cambiamenti nella società si vuole reimporre per legge la stessa religione con preservazione di certi comportamenti e privilegi. Dimostrano di avere la stessa mentalità dei fascisti, la stessa intolleranza.
Tra l’altro il problema è nato non perchè si volesse vietare di festeggiare il Natale, ma perchè con la solita arroganza e prepotenza i clerico fascisti volevano introdurre dei canti aggiuntivi chiaramente religiosi come l’adeste fideles cattolico (ne esistono anche più varianti protestanti) obbligatori per tutti i bambini nell’orario mensa.

Diocleziano

«… nonostante il calo dei fedeli e della rappresentatività della chiesa… »
Avendo creduto per duemila anni in un dio inesistente, ora vorrebbero
imporre la dittatura di una religione ormai evanescente. Come fosse normale.

Admin

Segnalo l’aggiunta in calce di una clericalata della Regione Sicilia che non era stata inserita per errore.

G.B.

E inoltre vorrei vedere quanto questi custodi delle “belle” tradizioni poi in concreto sarebbero davvero disposti a vivere come si viveva, non dico nel Medioevo o anche soltanto nell’Ottocento, ma negli anni ’50 del Novecento. Tanto per fare i primi esempi che mi vengono in mente: matrimonio indissolubile, coabitazione con i suoceri, ragazze rigorosamente a casa entro l’ora di cena, no rapporti prima del matrimonio, coppie “irregolari” ai margini della società (salvo ovviamente i ricchi), preti che senza esserne richiesti si sentivano in diritto di interrogarti sulla tua vita privata etc.
Begli ipocriti che non sono altro! E poi cosa credono, di combattere così il fondamentalismo islamico? Il fondamentalismo si combatte con la laicità, non certo opponendo un altro fondamentalismo.

mafalda

Questa gentaglia deve trasformare tutto in politica, persino i canti natalizi.
Ormai non reggo più chi mi parla di radici cristiane, delle “nostre tradizioni”, di “chemalefannole canzoncinenataliziesonocultura” e rischio di diventare aggressiva.

Francesco s.

Io mi sono allontanato dal cattolicesimo poi mi sono scoperto ateo proprio per questo continuo abuso della religione in questioni politiche. Forse sul breve periodo queste sceneggiate sono buone per serrare i ranghi ma sul lungo periodo provocano solo disaffezione dalla religione. Mi chiedo solo perché non si vergognino di fare queste moine.

Beatrice

Una possibile soluzione potrebbe essere: copiare come fanno a volte le riviste che per non creare confusione fra gli articoli e la pubbblicità scrivono «Inserzione pubblicitaria» a fianco della pubblicità.
Basta che scrivano vicino al crocifisso cattolico il disclaimer «Questo non è un simbolo di autorità pubblica ma un simbolo privato», così non si fa confusione fra il crocifisso cattolico e la foto del presidente della repubblica oppure la bandiera tricolore.

Diocleziano

Io scriverei: ”La visione prolungata di questo simulacro può causare danni irreversibili al corretto funzionamento della psiche umana”.

MASSIMO

“per verificare che sia imposta la tradizione cattolica del Natale”.

La parola “imposta” è bruttissima. In questo modo ci si mette al livello dei fondamentalisti islamici che voglio imporre la loro religione.

Francesco non da Assisi

Mi piacerebbe sapere se il Bitonci permetto o meno l’apertura festiva dei negozi, in primis della grande distribuzione. Se così fosse evidentemente il diritto di festeggiare il natale non deve valere per i lavoratori e le lavoratrici del settore. Aveva ragione Ambrose Bierce: “I cristiani (soprattutto i cattolici) impongono regole che gli altri devono rispettare, ma che loro possono ignorare ogniqualvolta dette regole contrastino con i loro vizi e/o i loro interessi.”

dissection

Mitico Ambrose Bierce! Fede: credere senza prove in quello che dice uno che parla, senza conoscerle, di cose che non hanno eguali!

RobertoV

Le affermazioni di Renzi sono allucinanti: come fa a dire che l’Italia intera !!! non rinuncerà mai al Natale?
Prevede il futuro? Ha intenzione di inserire nella costituzione l’obbligo di festeggiare il Natale? Magari anche l’obbligo di essere felici?
Se intendeva dire che sarà difficile che gli italiani rinuncino alla astensione dal lavoro per Natale ha in parte ragione come per ferragosto: difficile modificare la struttura produttiva con le aziende che chiudono in quel periodo perchè non conveniente tenerle aperte, però le varie modifiche economiche vanno nel senso di far lavorare diverse persone anche in quei giorni.
Se si riferiva all’aspetto commerciale, la crisi economica e la precarizzazione riducono la possibilità di festeggiarlo: quindi stipendio minimo decoroso per tutti per poter spendere a Natale?
Se intendeva riferirsi all’aspetto religioso quello è già stato abbondantemente annacquato o abbandonato da molti italiani, anche cattolici. Proibiranno babbo natale? Per molti è semplice astensione da scuola o lavoro, l’occasione di fare una vacanza, una festa commerciale. Ed anche in molte scuole il Natale non si festeggia, tranne che come chiusura. E’, quindi, molto pretestuoso montare dei casi simbolo per imporre una realtà che è già di fatto cambiata. Vuole reintrodurre la religione di stato?
Trovo grave che Mattarella non vada alla Scala per presenziare all’innaugurazione del Giubileo. Come capo di stato dovrebbe sostenere la cultura italiana, un evento tipico italiano e non una cerimonia di un capo estero che interessa una parte degli italiani, scelta in modo arbitrario senza consultarsi con l’Italia: gli dirà “umile servo vostro”?
Per Paternò visto lo stato di certi ospedali al sud la reliquia di Santa Barbara è la massima “cura” che si possono permettere. Ma avranno anche pagato per averla, distraendo fondi? Visto quanto è venuto fuori per l’uso clericale dei fondi europei da parte della regione Sicilia ……Tutti fondi “utilizzati” per i poveri, vero? Come richiesto dala papa populista e propagandista?

Sandra

A proposito di distrazione di fondi, o altro, com’è che la notizia dei 50 milioni dei francescani è sparita, e la polemica sui presepi è in primo piano? Una villa con documenti da perquisire l’indomani, i sigilli violati nottetempo per un suicidio di un personaggio di cui si sa poco, molto meno del preside di Rozzano …. tradizioni cattoliche?

MASSIMO

Per gli italiani Natale vuol dire:
1) Tredicesima
2) Ferie
3) Grandi mangiate in famiglia
4) Regali per gli amici e giocattoli per i bambini

Poi…. una certa percentuale degli italiani (forse 20-25%) si ricorda anche che il Natale è una festa religiosa e va alla mess di mezzanotte del 24 dicembre.

Quindi il Natale è sostanzialmente una festa al 90% commerciale e al 10% religiosa.

Come festa vedo molto più religiosa la Pasqua.

Diocleziano

5) Rottura di maroni nella scelta di regali per parenti e conoscenti,
la maggior parte dei quali si vorrebbero mandare all’inferno.
6) La penosa finzione di aver gradito regali improponibili.
7) Cedere alla spregevole tentazione di riciclare i suddetti regali.

Davide Spinello

Il m5ss è piuma e fero, è fascio e comunista, è laico e clericale.

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