Questo matrimonio non s’ha da fare, Dio non lo vuole

Il caso di Kim Davis, ufficiale della Contea di Rowan nello Stato americano del Kentucky, è l’esempio lampante della forma che assumono i diritti quando vengono visti nella controluce della fede religiosa. Una forma decisamente ridotta in quanto a dimensioni, poiché l’esercizio di qualunque diritto non è più limitato solo dall’eventuale pregiudizio arrecato ad altre persone, o comunque a enti reali e tangibili, ma anche dalla presunta offesa alla divinità, dal peccato. Il problema è che a stabilire cosa sia peccato sono di fatto altri uomini: i ministri del culto, autoproclamati e unici interlocutori con la divinità, che quindi pretendono di imporre limiti arbitrari all’esercizio dei diritti altrui. E di fatto, impongono ai fedeli di imporre a loro volta questi limiti a tutti, fedeli e non.

È esattamente quello che Kim Davis ha fatto. Come county clerk aveva il compito, e quindi anche il dovere, di rilasciare le licenze matrimoniali agli aspiranti sposi, ma lo scorso giugno la Corte Suprema statunitense aveva stabilito che il matrimonio è un diritto costituzionale per tutti, eterosessuali e omosessuali, e come fedele cristiana questo Davis non poteva accettarlo. Per lei il dovere di contra­stare scelte ritenute immorali è superio­re al suo dovere di rappre­sentante istitu­zionale, così ha deciso di rifiutare il rilascio di licenze matrimoniali. Rifiuto per tutti, gay ed etero, allo scopo di evitare almeno l’accusa di discriminazione. Quattro coppie, due gay e due etero, avendo ricevuto da Davis l’invito a rivolgersi a una Contea vicina hanno inevitabilmente fatto ricorso presso il giudice distrettuale, che ha ordinato a Davis di rilasciare tutte le licenze come richiesto. Davis ha quindi chiesto, fino alla Corte Suprema, una sospensione dell’ordinanza del giudice distrettuale, e nel frattempo altri ufficiali del Kentucky hanno invocato il diritto all’obiezione di coscienza su base religiosa. Tutte le richieste sono state respinte, ma Davis si è rifiutata di ottemperare all’ordine impartitole dalla Corte Suprema e così è stata arrestata per oltraggio alla corte, quindi rilasciata per ordine di una corte federale a patto che non interferisca in alcun modo con il lavoro degli altri impiegati, che hanno iniziato a produrre le licenze.

kim-davis

Secondo il legale di Davis «per la prima volta nella storia un cittadino americano è stato arrestato per credere, nella sua coscienza, che il matrimonio è tra un uomo e una donna», aggiungendo che gli ufficiali sono stati privati della libertà religiosa e che adesso anche ai privati cittadini toccherà la stessa sorte. Una chiave di lettura a dir poco stravagante, fatta propria dalla folta schiera dei sostenitori di Davis in cui, inutile dirlo, figurano principalmente pastori e fanatici religiosi. In realtà nessuno ha mai imposto a Davis di andare contro la propria coscienza. Avrebbe potuto benissimo dimettersi e il problema sarebbe stato risolto. Nessuno può essere costretto ad andare contro la sua fede, ma allo stesso tempo nessuno può pretendere che la propria fede sia di nocumento ad altri. A maggior ragione se si tratta di un rappresentante dello Stato come Davis, che peraltro non può nemmeno essere licenziata in quanto è stata eletta.

Noi siamo oltre. Dalle nostre parti a minare i diritti degli altri, al solo scopo di non urtare la sensibilità di chi con quei diritti non c’entra nulla, è lo stesso legislatore. Mentre negli Usa, così come in tanti altri paesi, il concetto di famiglia evolve, si adegua alla società moderna venendo esteso anche a coppie omosessuali, in Italia si è ancorati alla visione tradizionale cattolica della famiglia, con il marito a dettare legge, la moglie a eseguire e a condurre la casa, oltre che a sfornare quanti più figli possibile a corollario. E non c’è nessuna Kim Davis a ostacolare le aspirazioni matrimoniali di gay e lesbiche, a questo ci hanno sempre pensato i parlamentari semplicemente ritardando in ogni modo possibile tutti i dibattiti sull’argomento, nonostante i ripetuti appelli della magistratura interna e le condanne di quella internazionale.

Perfino oggi, con la proposta di legge Cirinnà in votazione, che pur non rappresentando l’optimum sarebbe pur sempre un grosso passo in avanti, si continuano a rincorrere compromessi al ribasso per venire incontro alle posizioni liberticide di chi non riceverebbe alcun danno da questa legge, perché certo non verrebbe costretto a sposare una persona del suo stesso sesso, ma semmai danneggia le persone che la legge intende tutelare. Del resto, già nelle audizioni in Commissione Giustizia al Senato se ne erano sentite delle belle dalle associazioni cristianiste invitate a dire la loro. Adesso la stessa Commissione ha approvato un emendamento che, accogliendo un compromesso raggiunto dal Pd con se stesso, derubrica le unioni civili a “specifica formazione sociale”, ponendole perciò sotto la tutela dell’articolo 2 della costituzione ma non del 29. Magari nei registri di stato civile verrà aggiunta la dicitura “associato” dopo quella di “coniugato”. E meno male che lo stato civile non viene più specificato nei documenti d’identità, altrimenti ci sarebbe da ridere.

Sembra un déjà-vu. Vengono in mente le vicissitudini parlamentari del disegno di legge Scalfarotto, proposto come semplice estensione della legge anti discriminazione Reale-Mancino ma svuotato strada facendo fino a farlo diventare sostanzialmente inutile. Anche allora, come oggi con il ddl Cirinnà, il relatore si era detto soddisfatto del risultato raggiunto, ma fino a che punto si può ritenere soddisfacente un compromesso? Dove esattamente finisce il progresso della società, e quando inizia l’inversione di marcia verso il regresso? Tenendo sempre presente, non mi stancherò mai di ribadirlo, che chi nega diritti altrui non lo fa mai in nome dei suoi stessi diritti, il che sarebbe certamente plausibile, ma lo fa per affermare e imporre una morale che dovrebbe essere valida solo per la sua fede religiosa, ma che vuole invece estesa a tutti.

Ma noi siamo il paese in cui le ideologie reali lottano contro quelle di fantasia, come alla Regione Veneto con la mozione anti gender, dove peraltro è stato scritto esplicitamente che la Regione deve “valorizzare” le differenze di genere, e a Prevalle (BS) con i pannelli che sembrano dire “brutte checche tornate da dove siete venute, qui accettiamo solo maschi e femmine etero”. Non abbiamo cosa farcene di una Kim Davis, noi.

Massimo Maiurana

Archiviato in: Generale, Notizie

15 commenti

Tiziana

qualsiasi fideismo (non solo di tipo religioso) ha una scala di valori personalissima e privata. Il pensiero libero è difficile da perseguire se non si è stati educati fin da piccoli a non temere i giudizi. Io, che secondo me sono normalissima addirittura banale, dai più gentili vengo definita originale.
Purtroppo in un paese come il nostro qualsiasi avvenimento dramma guerra… si moltiplica proprio per la predominanza del cattolicesimo. Come si potranno ad esempio integrare i numerosi migranti che nei prossimi venti anni saranno una porzione considerevole del nostro Paese?

Giorgio Pozzo

Questo articolo mi fornisce lo spunto per ribadire quella che io considero come differenza di principio tra “morale” ed “etica”.
L’impiegata in questione ha contravvenuto alla propria “etica” di ufficiale di Stato Civile, in quanto si è rifiutata di svolgere il proprio compito, in virtù di una certa “morale” individuale che in questo caso coincide (forse, non sarei nemmeno così certo) con la “morale” cattolica.
Aggiungo che i tre casi sono diversi anche dal punto di vista giuridico, in quanto:
1) l’etica di ufficiale chiede il rispetto della legge dello Stato
2) la morale individuale NON ha mai titolo giuridico
3) la morale cattolica chiede il rispetto della legge divina
I problemi NON devono esistere se si considerano queste nell’ordine che ho utilizzato: 1 su 2 su 3.
I problemi nascono quando 2 o 3 pretendono di diventare prioritari rispetto a 1.
Ma anche quando 3 pretende di essere prioritario rispetto a 2.
Non c’è storia.

Agnos

No, la morale a cui risponde la Davis non è quella cattolica, ma quella cristiano-evangelica, anche se nel caso in questione credo non ci sono differenze; in generale una differenza è che la setta della Davis ammette il divorzio (lei ha divorziato tre volte e si è sposata quattro volte).

Sandra

Per amor di precisione, l’impiegata non è cattolica, ma apostolica pentecostale. E per quanto concerne la morale cristiana pentecostale – che stabilisce il matrimonio come legame per la vita tra UN uomo e UNA donna, e l’adulterio come peccato -, la Davis divorziato tre volte e i due figli hanno un padre che non era il marito del momento. Quando si dice l’ipocrisia.
In quanto a ipocrisia, qualche obiezione di coscienza alla riforma della Rota da parte di vescovi all’orizzonte?

Giorgio Pozzo

Avete ragione.
Ma la sostanza dei tre punti non cambia. Correggo il numero 3 in
3) la morale religiosa chiede (anzi pretende…) il rispetto della legge divina.

sumadart son

Giusto un intervento veloce durante la pausa pranzo che questo articolo e` di grande ispirazione per rilanciare il disgusto verso la cultura italiota E fare dell`italiottologia comparativa con altre nazioni.
.
P01) Come detto altre volte…cari amici cattolici e popolani italioti vari difensori della famiglia italiota tradizionale (CE_01)…state tranquilli che non si fara` nulla ma nulla ma proprio nulla sul discorso dei matrimoni omosessuali…si parlera` tanto ma poi nulla si fara`.
.
P02) La Davis e` una dipendente della PA americana e dato che non ha rispettato la legge e` finita in galera. SE fosse successo nell`italietta degli italioti dove il dipendente statale e` sacro qualsiasi cosa lui faccia (ed invidiato dai popolani italioti perche` tutto il giorno non fa nulla ed a fine mese ha una rendita sicura) mai e poi mai verra` sottoposto a sanzioni amministrative figuriamoci andare in galera.
.
P03) Giusto come segnalazione a comunistoidi, punkkabbestia e altri soggetti italioti simili (CE_02) cosa leggo qui:
“ma lo scorso giugno la Corte Suprema statunitense aveva stabilito che il matrimonio è un diritto costituzionale per tutti, eterosessuali e omosessuali”.
Ma come gli USA non erano il nemico assoluto, i difensori dei potenti e forti, il paese simbolo del male assoluto ? E come mai allora riconoscono un diritto agli omosessuali ? Fooorse che foooorse il pianeta Terra va avanti mentre l`italietta degli italioti rimane ferma ?
.
.
Saluti a tutti che la pausa pranzo sta finendo ma come detto ogni tanto qui mi faccio vedere (poi purtroppo non potro` darvi risposta nell`immediato).
.
.
firmato: sumadart son
(colui che vede nelle sue sfere magiche il passato, presente e futuro dell`italietta degli italioti e continua a vedere sempre tanti italioti felici e gaudenti)
……ma anche……
(colui che piu` riflette sulla teologia passata, presente e futura delle religioni del popolino e continua a vedere sempre piu` incoerenze e illogicita`)
.
.
CE_01: L`allegra famiglia italiota ha questa evoluzione.
Ad inizio c`e` la mamma, la moglie e l`amante.
Dopo succede che: la maoglie diventa la mamma. L`amante diventa la moglie. E come amante (perche` ci vuole affetto vero nella vita di ognuno) subentra la prostituta del cuore.
.
.
CE_02: Tali soggetti sono quelli nostalgici del ’68, del ’77 dei soCCial forum (movimenti che hanno portato messaggi positivi..ma poi occorre farl ievolvere e non cristallizarli nel tempo) e delle oKKupazioni a sQuola (va bene quando si e` giovini ma poi basta) e appena sanno che il giovine comunista padano matteo salvini arriva sono li pronti ad accoglierlo spaccandogli la macchina con la conseguenza che ad ogni loro comunistoidata similare loro tutti belli contenti vanno poi a fumarsi due canne (e magari anche a berciare in qualche tolk-scio` in tivvu`) mentre il comunista padano aumenta il suo consenso di almeno +100.000 voti italioti.

Stefano ™

@
@ sumadart son

il dipendente statale e` sacro qualsiasi cosa lui faccia (ed invidiato dai popolani italioti perche` tutto il giorno non fa nulla ed a fine mese ha una rendita sicura) mai e poi mai verra` sottoposto a sanzioni amministrative figuriamoci andare in galera

A meno che non tolga crocifissi…

Gianluca

“Secondo il legale di Davis «per la prima volta nella storia un cittadino americano è stato arrestato per credere, nella sua coscienza, che il matrimonio è tra un uomo e una donna»”

No, per la prima volta nella storia un cittadino americano è stato arrestato perchè a causa del fatto che crede, nella sua coscienza, che il matrimonio sia tra un uomo e una donna, ha commesso un’omissione d’atti d’ufficio.

francesco s.

Ma anche da noi la concezione di famiglia si è evoluta, e forse in parlamento ci sarebbero anche stati i numeri per approvare leggi sui diritti civili. Il problema è nato dal particolare accidente politico all’inizio legislatura che ha costretto ad alleanze improponibili, per le componenti progressiste sono finite di fatto all’opposizione.

La logica del “tanto peggio tanto meglio” grillina ha consegnato il Paese in questa situazione e all’attuale governo. Qualche riforma progressista sarebbe possibile solo da un rimpasto di governo con la fuoriuscita delle componenti conservatrici e l’ingresso di forze progressiste, al contrario si è condannati all’immobilismo su questi temi.

Diocleziano

Mi pare che spesso la politica del ‘tanto peggio, tanto meglio’ sia stata attuata anche
da chi è al governo, pur di non accettare le proposte dei 5S, anche se ragionevoli.

francesco s.

Il problema è che questo governo è il risultato di una scelta politica. Troppo facile lamentarsi che le proprie proposte vengano bocciate da un governo che si è contribuito a far formare. L’idea era proprio quella di farsele bocciare le proposte. Lo hanno fatto anche in Lombardia consegnandola a Maroni e ci volevano provare anche in Puglia, ma sono stati smascherati.

mafalda

Naturalmente a questo tipo di persone non puoi dire: non posso lavorare in un luogo dove è esposto il crocefisso. In quel caso, della tua etica personale e delle tue convinzioni, non gliene può importare di meno.
Comunque la decisione di farla arrestare è stupefacente per noi italiani. Qui la si farebbe cittadina onoraria di qualche comune amministrato dalla Lega.

Stefano ™

Traduco qui dal sito di Jerry Coyne:

Religione

Non posso mangiare il maiale

Libertà religiosa

Voglio ottenere un lavoro in un posto che serve carne di maiale e fare in modo che anche tu non la mangi

Oppure l’avviso sulla porta dell’ufficio che rilascia le licenze di pesca:

Non verranno più rilasciate licenze di pesca perché l’impiegato è vegano

klement

Cattolici, pentecostali o ambientalisti, se non è zuppa è pan bagnato.
Alcuni non si accontentano di comprare un prodotto ecologico doc, ma volgiono pure che nel codice etico il venditore si impegni a non tenerne di antiecologici per chi si permettesse di pensarla diversamente.
Uno può credere pure che il matrimonio sia tra uomo e scimmia, ma riguardo il suo.
Tra l’altro, proprio nel matrimonio cattolico il prete è solo testimone necessario, quindi si può farlo pure a sorpresa, perciò la sua volontà non conta assolutamente nulla

Commenti chiusi.