Tassa di religione in Germania, controlli delle Chiese per far pagare arretrati

In Germania le Chiese stanno facendo controlli per far pagare gli arretrati della tassa di religione anche a chi ha indicato di non essere religioso in sede di dichiarazione dei redditi. È utile ricordare che in Germania occorre prima di tutto presentare davanti all’autorità pubblica una dichiarazione ufficiale nella quale ci si qualifica come non religiosi (che ha il costo di qualche decina di euro, come riportato su Kirchenaustritt.de e su Wikipedia). Non è sufficiente indicarlo nella sola dichiarazione dei redditi.

Risultano casi – anche per italiani e francesi – di persone che si sono di viste addebitare gli arretrati della tassa di religione perché da un controllo incrociato risultano ancora appartenenti formalmente alla Chiesa. Le confessioni religiose, in primis quella cattolica, visto anche l calo vertiginoso di fedeli, si danno da fare nel controllare infatti i registri dei battezzati anche oltre i confini della Germania. In questo caso, oltre alla dichiarazione ufficiale da presentare al Land quando ci si trasferisce, per diminuire i rischi può essere utile avviare anche prima le pratiche per lo sbattezzo, in modo da far indicare l’apostasia anche sul registro battesimale che poi il braccio fiscale delle Chiese potrebbe spulciare. L’Uaar fornisce assistenza e anche la possibilità di domiciliare gratuitamente lo sbattezzo, che sarà spedito a spese dell’associazione, contattando il nostro ufficio.

Leaving the church in Germany

Archiviato in: Flash

49 commenti

Gianluca

“una dichiarazione ufficiale nella quale ci si qualifica come non religiosi (che ha il costo di qualche decina di euro, ”

Quindi per evitare di pagare qualcosa che non mi spetta devo pagare!

gmd85

Be’ dai, se si tratta di atti pubblici non ci vedo nulla di male. Suppongo che si paghi una volta sola. Mica parliamo dell’Italia 😛

RobertoV

L’Austritt ha un costo limitato e variabile a seconda dell’ufficio pubblico. In alcuni casi è di 60 €.
Le chiese ogni anno intentano parecchie cause per recupero crediti dai fedeli insolventi.
Quest’anno si sono trovati con la “bella sorpresa” del record degli Austritt pari a oltre 218000 fedeli che l’hanno abbandonata. E danno in parte la colpa al nuovo sistema fiscale.

dissection

Immagino la faccia che farebbero qui se si trovassero con 218000 sbattezzi l’anno! E non potrebbero nemmeno dare la colpa al sistema fiscale!

Tiziana

so che nelle maglie è incappato anche un calciatore italiano che gioca in una squadra tedesca.

comunque anche la comunità ebraica se non paghi manda da equitalia. credo succeda rarissimamente anche perchè esiste una forte rete di protezione (la gran parte delle tasse alla comunità finiscono in questa rete) dei più poveri- Ovviamente no p obbligatorio essere iscritti e si può recedere gratuitamente

RobertoV

Tiziana
L’ex giocatore del Bayern Luca Toni dovrebbe pagare 1,7 milioni di € di Kirchensteuer per gli anni 2007-2009 ed ha una causa in corso coi suoi commercialisti.

Sandra

Sì, a quanto pare in Germania la sola dichiarazione di non essere credente non basta più, l’arcivescovato tedesco si informa presso la diocesi di provenienza, nel caso citato francese, e se si risulta battezzati, si deve pagare.
Certo che quando si tratta di prendere soldi, i controlli li fanno precisi precisi, non gliene sfugge una! Coccia un po’ con il sogno della chiesa povera, sembra piuttosto un ufficio recupero crediti dove si fanno controlli incrociati sugli atti di battesimo (in barba a privacy e scelte personali compiute in età adulta vs. atti subiti quando in fasce).

RobertoV

In Austria vige un sistema simile. Mia nonna negli ultimi anni di vita, quando era molto malata, pagò solo una parte della sua quota (e non doveva essere tanto visto che era casalinga, mio nonno operaio e avevano avuto 4 figli che implicavano riduzioni). Ovviamente durante la malattia non si fecero mai sentire, ma quando morì (dopo mio nonno), la chiesa fece pignorare i suoi mobili e gli eredi dovettero pagare tutti gli arretrati. Carità cristiana ….
Un paio di anni fa c’erano in Austria oltre 27000 cause contro fedeli cattolici insolventi, su 5 milioni di fedeli registrati. Non so quante siano in Germania, ma facendo le proporzioni potrebbero essere anche oltre 100 mila.
Va detto che solo una parte paga effettivamente la tassa perchè chi è sotto agli 8000 € di reddito, gli studenti e diversi pensionati non pagano (però pagano per uscirne).

UncleTom

La notizia suona un po’ strana… Premesso che vivo in Germania dal 2011 e fortunatamente ho avuto l’idea di sbattezzarmi PRIMA di trasferirmi là… Una cosa non mi è chiara. In Germania, quando vieni battezzato vieni anche iscritto al registro dei “fedeli” ai fini delle tasse relative (Kirchensteuer), e se vuoi “disiscriverti” da tale registro devi andare in comune e presentare (a pagamento) un modulo di richiesta (che comunque costa relativamente poco, conviene pagare una volta quello che pagare la Kirchensteuer).

Da questo punto di vista, l’articolo di cui sopra e quelli linkati mi sembrano attendibili.

Quello che non mi è chiaro è cosa succede a chi si trasferisce in Germania da adulto. Quando prendi residenza in Germania, devi andare al municipio a fare la “Anmeldung” (una specie di registrazione). Quando lo fai, ti viene chiesto “a quale religione appartieni?”. Quando l’hanno chiesto a me m’è preso un coccolone, mi sembrava una domanda strana e invasiva (ho scoperto poi la cosa della Kirchensteuer), comunque nel mio caso è stato semplice: “Nessuna”. Impiegata: “Ma non sei battezzato?”. Io: “In origine sì, ma poi sono stato ufficialmente rimosso dal registro dei battezzati, se vuole le posso far avere un documento” (la lettera del parroco). Non c’è stato bisogno, la cosa è finita lì, non pago la Kirchensteuer e non ho mai avuto problemi.

Ma il mio caso è particolare, sono stato forse fortunato che la tizia era giovane e probabilmente non ottusa. Ho sentito storie di italiani che, dicendo di essere non credenti, si sono trovati davanti a un muro di ostruzionismo: “Guarda che controlliamo in Italia!”, “se sei battezzato è così per sempre, se dichiari altrimenti sei un ipocrita!” e via dicendo… Addirittura in alcuni casi non ti chiedono niente: vedendo che sei italiano assumono automaticamente che tu sia battezzato e ti dichiarano “cattolico” (true story, successo ad almeno due persone che conosco).

Credo che, anche nella civilissima Germania, le associazioni religiose facciano del loro meglio per inserire persone di fiducia ai posti giusti negli uffici giusti…

Giorgio Pozzo

Quello che non mi è chiaro è cosa succede a chi si trasferisce in Germania da adulto

A me è successo esattamente quello che è successo a te.
In sede di registrazione anagrafica (Anmeldung, che significa prendere la residenza), anche io avevo scritto “nessuna religione”. Solo che a me nessun impiegato ha chiesto niente sullo sbattezzo (che NON avevo). Probabilmente facevano l’ipotesi che io avessi fatto una specie di cancellazione. Un mio collega italiano, nel mio stesso caso, ribatteva che il battesimo lo aveva ricevuto quando era lungo mezzo metro e non era in grado di intendere e di volere. Ergo, per lui non valeva un fico secco e non si riteneva cattolico.
Io non ho mai avuto problemi con le Kirchensteuer (e neanche il mio collega, che sappia). Presumo che la registrazione anagrafica di residenza fosse sufficiente a dichiarare che non si volevano più i servizi ecclesiastici. Se fossi defunto in Germania, di sicuro nessun prete si sarebbe fatto vivo…
Chi invece ha avuto problemi erano gli italiani che avevano dichiarato al datore di lavoro che non volevano pagare le Kirchensteuer, pur avendo scritto all’anagrafe che la religione era cattolica. Ma queso in fondo è corretto: quando facevano i controlli incrociati, saltava fuori l’incongruenza tra due dichiarazioni. Multe e arretrati da pagare. Solo che questi avevano sottovalutato l’importanza della dichiarazione nella Anmeldung anagrafica.

sumadart son

@giorgio_pozzo:
.
Ahi, ahi, ahi…qui c`e` un errore di fondo:
“Chi invece ha avuto problemi erano gli italiani che avevano dichiarato al datore di lavoro che non volevano pagare le Kirchensteuer, pur avendo scritto all’anagrafe che la religione era cattolica.”
.
Direi che questo modo di fare (volere tutti i benefit della religione cattolica derivanti da messe, paradiso dopo la morte, sacramenti vari E non pagare le tasse) è proprio tipico modo di fare da ITALIOTI.
.
.
firmato: sumadart son
(colui che vede nelle sue sfere magiche il passato, presente e futuro dell`italietta degli italioti e continua a vedere sempre tanti italioti felici e gaudenti)
……ma anche……
(colui che piu` riflette sulla teologia passata, presente e futura delle religioni del popolino e continua a vedere sempre piu` incoerenze e illogicita`)

francesco s.

La vera soluzione laica è che le religioni si raccolgano da sé le offerte, senza costringere la gente a dichiarare la propria appartenenza o meno religiosa per far raccogliere la “decima” allo stato. Comunque come male minore, sempre meglio dell’8×1000 attuale.

Gérard

Come accade in Francia per esempio . Una o due volte l’ anno ( non mi ricordo piu esattamente ) una personava attiva nella parocchia veniva portare una busta ( mi sembra anonima ) dove era scritto ” Denier du culte” ossia il Denaro del culto..
Si rimetteva o non si rimetteva questa busta con soldi a secondo delle possibilita in una urna all’ entrata della chiesa .

razor

La cosa che trovo insopportabile, da parte delle chiese, ma più ancora da parte degli stati, è il riconoscere validità giuridica (e implicazioni fiscali) ad una “cosa” che non è nemmeno un contratto privato (ma solo l’aspersione con acqua e la recita di alcune formule), in cui in genere uno dei contraenti è un bambino (anzi, spesso un neonato). In linea di principio (ma credo capiti) una persona potrebbe non sapere neppure di essere stata battezzata. Quello che trovo… inadeguato nella battaglia per lo sbattezzo condotta dall’UAAR è proprio questo fatto di “accettare” la legislazione vigente. (Intendiamoci, capisco benissimo che si fa quel che si può, nelle condizioni date). La mia speranza è che venga tolto ogni valore legale a riti di questo genere (ed a mio parere anche nel caso di una scelta fatta da adulti). I registri delle persone battezzate esistenti probabilmente potrebbero essere conservati per il valore di documentazione storica, ma nel caso dei nuovi battesimi dovrebbe essere VIETATO agli “officianti” mantenere documentazione sulle persone a cui si è elargito il sacramento. Se è un “sacramento”, ed uno ci crede, dovrebbe essere superflua una registrazione burocratica; se non ci si crede, non ha alcun valore, e non dovrebbe avere conseguenze.
Estenderei la cosa agli adulti perché sono abbastanza certo che se qualcuno convincesse una persona a sottoscrivere un documento sulla base di motivazioni soprannaturali (non esplicitamente religiose), quel contratto sarebbe facilmente dichiarato nullo.”Giuro di aderire alla volontà del Grande Puffo, che mi aiuterà negli imprevisti della vita.” penso sarebbe considerato come spazzatura da qualunque giudice, incapace di creare alcun vincolo legale per chi lo ha sottoscritto (e magari s’incorrerebbe invece nella circonvenzione di incapace, o qualcosa di simile, per chi ha redatto il “contratto”). Se c’è di mezzo una religione riconosciuta, invece, la truffa acquista dignità.

Diocleziano

Intollerabile il fatto che lo stato si faccia parte attiva per sostenere gli interessi
di una organizzazione che nulla ha a che fare con il funzionamento dello stato.
I politici giurano fedeltà allo stato all’inizio di ogni legislatura, così si dovrebbe
pretendere anche un giuramento di laicità.

Giorgio Pozzo

Esatto: ma questa anomalia intollerabile è figlia di un Concordato, non dei politici che non sono leali alla laicità.
Dove non esiste un Concordato, se ci sono situazioni anomale è perchè la laicità è stata tradita da qualche politico. Dove esiste un Concordato, la laicità è stata tradita già dalla firma del Concordato stesso.

Diocleziano

Sì, ma un concordato non è mica un invincibile mostro sbucato dalle profondità dell’universo: i politici lo hanno fatto, i politici lo devono smantellare.
Ma io sto sognando; forse i mostri sbucati dalle profondità dell’universo sono proprio i politici. 😈

mafalda

Sono peggio della guardia di finanza. Spero che continuino a rendersi odiosi agli occhi delle povere pecorelle tassate.

Diocleziano

Più che cattolici osservanti, mi sembrano ‘cattolici osservati’… :mrgreen:

Ateo64

@per i cattolici osservanti
Ora vi è chiaro sì del perchè dovete battezareil vostro pargolo quando ancoanon hanemmeno aperto gli occhi?
Sia mai che in età un po’ più adulta decida di non farlo… gli oboli alla chiesa poi chi li paga?
Certo da noi la cosa è indifferente ma la chiesa ha lo sguardo lungo: e se la legge hce è palesemente liberticida, dovesse cambiare e si evolvesse verso quella tedesca? Meglio mantenere la posizione!

Rudy

L’invadenza, almeno economica, delle chiese in Germania è assurda e paragonabile alla nostra. Praticamente hanno anche loro un analogo dell’8 per mille e per evitarlo, se ho capito, si devono sganciare decine di euro. Perfino 60, che almeno vanno a un ufficio pubblico, ma la cifra è proprio esosa. Quasi meglio qua da noi che l’8 per mille si può dare allo stato.
Addirittura le chiese tedesche si permettono di fare accertamenti anagrafici e fiscali, perfino all’estero. Ma come fanno a permetterlo e tollerarlo?

UncleTom

Beh è semplice. Dal punto di vista della privacy, è tutto in ordine: non è che l’ufficio delle imposte telefona al vescovo in Italia e chiede se il Sig. Rossi è battezzato, questo non sarebbe possibile. Quel che succede invece è: l’ufficio imposte chiama il vescovo in Germania e chiede se il Sig. Rossi è battezzato. A questo punto è del tutto lecito per il vescovato in Germania, essendo parte di un’organizzazione internazionale quale la CCAR, telefonare in Italia e chiedere lì se il Sig. Rossi è battezzato. Non c’è un accertamento “fiscale”, ma un accertamento sullo status di battezzo del tutto interno alla CCAR (che poi sarà ben solerte nel comunicarlo all’ufficio imposte tedesco).

Come sistema non piace neanche a me, ma sempre meglio dell’8×1000 italiano, dove se anche dai quella quota allo Stato, accordi e magheggi fanno sì che quei soldi vengano comunque utilizzati per restaurare Chiese, pagare giubilei etc. Diciamo che lo scandalo è che bisogna pagare per dichiararsi atei (comunque non so da dove è uscita questa cosa dei 60 euro, sono al massimo 32, fonte: http://www.kirchenaustritt.de/english.htm )

Mauro

Allora, da abitante in Germania, qualche piccolo chiarimento.
Lo “sbattezzo” non serve: se vai al tribunale amministrativo (perché è quello l’ufficio pubblico dove togliersi dai registri delle chiese – la cosa vale per quella cattolica e quella protestante, lo Stato non ha convenzioni con altri credi, quindi solo cattolici e protestanti pagano tasse… c’è un qualcosa con gli ebrei, ma non è la stessa cosa e dovrei informarmi meglio) basta e punto. Una volta rilasciata lì la dichiarazione sei a posto e nessuno può chiederti nulla.
Il problema è che quando arrivi e ti iscrivi all’anagrafe ti chiedono di che religione sei senza dirti che riguarda le tasse, come fosse solo un’informazione statistica… e questo frega molti (se quando arrivi ti dichiari subito all’anagrafe ateo – qualunque cosa tu sia in realtà – sei a posto e non paghi tasse).
Quando arrivai io (1996) disiscriversi in tribunale non costava nulla. Ora purtroppo invece costa.

RobertoV

La Kirchensteuer è stata introdotta da Hitler col concordato e riguardava le due chiese principali, poi è stata estesa perchè vi possono accedere tutte le corporazioni di diritto pubblico. Dopo è sempre stata difesa e mantenuta in vigore. Ha il vantaggio di fornire un censimento e tutta una messe di dati (uscite, rientri, cambi di confessione, frequenza alle messe, ecc.), impedendo alle chiese di millantare adesioni fasulle. Sistema simile in Austria, anche lì dovuto al concordato austrofascista, confermato dai nazisti).
Ad oggi viene utilizzata per:
Chiesa luterana
cattolica
le comunità religiose libere (affiliate ai Freidenker)
le comunità religiose Unitarie dei liberi protestanti
la comunità ebraica

Lo stato prende dal 2% al 4.5% per il prelievo fiscale.
Vi sono altre comunità come i Mennoniti (protestanti) che raccolgono direttamente i soldi senza il tramite dello stato.
Per entrare basta il battesimo, ma per uscire (cioè per non essere più considerato un fedele, perdere tutti i servizi della chiesa, perdere anche il lavoro se lavoravi per loro, e sembra anche essere scomunicati) devi fare l’Austritt, cioè una dichiarazione ufficiale davanti ad un funzionario pubblico (dai 14 anni, dai 12 col supporto dei genitori).
Puoi anche rientrare (cosa molto più rara), compilando un modulo e dovresti essere convocato dal prete, ovviamente non devi rifare il battesimo.

RobertoV

Preciso:
Lo stato prende dal 2% al 4.5% (a seconda del Land) della tassa come commissione per il prelievo fiscale in nome delle chiese.

UncleTom

Un piccolo appunto:

questo purtroppo non è vero, ed è esattamente quello a cui si riferisce l’articolo. Se sei battezzato in Italia, ti trasferisci in Germania, e all’anagrafe dichiari che non sei credente e che non paghi la Kirchensteuer, puoi comunque avere problemi, perché in Germania battezzo = appartenenza religiosa. Quel che dice l’articolo infatti è proprio che ultimamente stanno facendo controlli per vedere se chi ha dichiarato di non essere cattolico risulta battezzato in Italia. Uno schifo ma è così.

Morale: la prossima volta che vi dicono “sbattezzarsi non serve a niente, è solo un capriccio vostro”, potete usare proprio questo esempio pratico. Parliamo del NOVE PER CENTO del reddito, mica l’8 per mille come in Italia!

UncleTom

Sorry, sbagliato a quotare, la frase a cui mi riferivo e che purtroppo non è corretta è:

Una volta rilasciata lì la dichiarazione sei a posto e nessuno può chiederti nulla.

UncleTom

Quoto tutto, ma una piccola precisazione: lo “sbattezzo” (in Italia) e la dichiarazione al tribunale tedesco di rinuncia alla Kirchensteuer (in Germania) sono, giuridicamente, la stessa cosa. Canonicamente, invece, sono “quasi” la stessa cosa, nel senso che lo sbattezzo viene visto come un atto volontario e deliberato di apostasia, mentre la rinuncia alla Kirchensteuer (a seconda delle fedi religiose, mi riferisco alla fede cattolica) viene vista come un atto da ammonire e sanzionare con la sospensione temporanea dei sacramenti. In pratica una cosa del tutto simile alla scomunica (si viene tolti dal registro dei battezzati etc) ma dal punto di vista della dottrina, meno grave.

In altre parole: sbattezzatevi in Italia invece che in Germania. Almeno è gratis.

francesco s.

Ma sempre poi devi fare la dichiarazione al comune e pagare per il certificato che attesta che non si intende contribuire alle spese per la chiesa cattolica, a sto punto è meglio fare tutto in germania ed è la chiesa cattolica che si deve attenere al tribunale tedesco.

sumadart son

Sulla germania per gli italioti vale la regola:
.
“gli stipendi sono il doppio dell`italia ma la vita costa mooolto piu` cara per cui tanto vale rimanere nell`italietta degli italioti dove c`e` il mare, il sole, la moda, la giuventus ed il buon cibo”.
.
.
Con tutti i vari distinguo pero` nel mi corso di fondamenti di italiottologia che tengo ad Hogwarts come professore a contratto faccio vedere questo video fondamentale:
https://www.youtube.com/watch?v=K67msgbqjv0
.
.
firmato: sumadart son
(colui che vede nelle sue sfere magiche il passato, presente e futuro dell`italietta degli italioti e continua a vedere sempre tanti italioti felici e gaudenti)
……ma anche……
(colui che piu` riflette sulla teologia passata, presente e futura delle religioni del popolino e continua a vedere sempre piu` incoerenze e illogicita`)

sumadart son

@giorgio_pozzo:
.
Ma per il popolano italiota medio la giuventus e` una fede, e` un modo di essere…insomma una ragione di vita.
Ricordero` tutta la vita una discussione (di elevata cultura italiota) sentita circa dieci anni fa in un bar in cui tre amici tutti tifosi della giuventus ad un bel momento uno disse:
“piuttosto che vedere la giuventus in serie B vado a dare via il @@@@ in africa E rinuncerei a sc@@@@re con (elenco di almeno cinque prezzemoline/veline)”.
.
L`altro subito replico`:
“ma anche no…se la metti giu` cosi` per me la giuventus puo` finire e rimanere anche in serie ZETA”.
.
.
Litigata totale sulla mancanza di fede e dedizione (altro che Enrico & soci nei confronti della CCAR 🙂 🙂 🙂 ) nei confronti della giuventus.
.
.
firmato: sumadart son
(colui che vede nelle sue sfere magiche il passato, presente e futuro dell`italietta degli italioti e continua a vedere sempre tanti italioti felici e gaudenti)
……ma anche……
(colui che piu` riflette sulla teologia passata, presente e futura delle religioni del popolino e continua a vedere sempre piu` incoerenze e illogicita`)

francesco s.

Che tendenzialmente i nostri commercianti siano ladri, nonostante qualche nobile anima pia, è risaputo.
E fanno uno scontrino 1 volta su 5, almeno dalle mie parti.

sumadart son

@francesco_s:
.
Appunto sono commercianti italioti E si comportano alla italiota.
Poi ora tutti belli galvanizzati dal giovine comunista padano che propone la flat-tax ED il ritorno in tandem con berlusconi…tutti ancora li belli contenti da bravi popolani italioti a rivotare la destra italiota.
.
In ogni caso il video (poi il maestro lambrendetto XVI ne fa altri su altre casistiche e confronti) riguarda i costi della GDO.
.
A.A.M.: Sia ben chiaro che non sono d`accordo su tutto quello che dice Lambrendetto XVI in primis il suo esaltare Putin.
.
.
firmato: sumadart son
(colui che vede nelle sue sfere magiche il passato, presente e futuro dell`italietta degli italioti e continua a vedere sempre tanti italioti felici e gaudenti)
……ma anche……
(colui che piu` riflette sulla teologia passata, presente e futura delle religioni del popolino e continua a vedere sempre piu` incoerenze e illogicita`)

RobertoV

Non è vero che la vita costa più cara in Germania. Secondo gli indicatori, mi pare sia leggermente al di sotto della media europea. In più non hai neanche l’obbligo di indebitarti per comprare la casa visto che ben il 60% della popolazione vive in affitto, con affitti decisamente inferiori a quelli italiani. Solo alcuni servizi sono più cari.
L’Italia è un paese caro con in più bassi stipendi, con gli italiani convinti di vivere nel più bel paese del mondo (ma quando si vanno a vedere le classifiche si scopre che è molto meglio vivere in altre nazioni).

RobertoV

Un’indagine dell’UE del 2013 indicava che rispetto alla media della UE a 27 stati, la Germania era dell’1,8 % al di sopra della media UE come costo della vita, ma l’Italia era del 4,5 % al di sopra di tale media, cioè di quasi il 3% più cara che in Germania. Più cari tutti i paesi nordici, Belgio, Paesi Bassi e Francia, di poco l’Austria.

Engy

Italiani convinti di vivere nel più bel paese del mondo?
Ma dove?
Qui dentro no di sicuro, ad esempio.
Ma se è un continuo vomitarsi addosso e dirsi quanto facciamo tutti schifo e a come si sta meglio altrove (in tutti gli “altrove” oltretutto…!)

Engy

mah … io ne vedo di più tra coloro che vanno imprecando da anni quanto siamo brutti sporchi e cattivi e quanto siano belli puliti buoni e onesti tutti gli altri!

gmd85

@E.n.g.y

Fattelo un giro fuori dall’Italia, così te ne rendi conto di persona.

francesco s.

Io ritengo che l’Italia sia Il Bel paese e in Europa forse solo la Grecia è altrettanto bella. il sono certi italiani che abbruttiscono questo paese.

gmd85

@Francesco s

Certo, il problema non è il paese in sé, ma chi lo caratterizza. E in questo siamo messi male.

Angelo

il fatto che se fai tutti gli scontrini paghi le tasse e se non li fai non le paghi e’ una leggenda metropolitana. Lo scontrino e’ poco piu’ di una auto certificazione che non viene usata per i controlli fiscali. Ti multano se non li fai ma non li usano per controllare la contabilita’. Qualche anno fa parlavano di toglierlo in quanto era inutile. Se vogliono ti beccano in un lampo controllado i tuoi consumi.

francesco s.

Non farlo è un buon sentore di evasione. Delle segnalazioni che ho fatto alla guardia di finanza non una è andata a vuoto.

Stefano Seguri

Dunque eccoci davanti alla “laicissima”, liberale, moderna e competitiva, democrazia borghese, che ti impone una dichiarazione a titolo oneroso per esercitare il diritto a non credere all’idea di Dio. Se la religione è un affare di Stato allora ecco le teofanie del confessionalismo di Stato. Il diritto borghese non può fare a meno dell’idea di Dio, e dunque la impone, “laicamente”, sullo stesso piano dello stato anagrafico.

Stefano Seguri

Commenti chiusi.