Salvateci dal gelo implacabile della preghiera dell’alpino

Tra le polemiche estive ce n’è una particolarmente surreale, quella sulla preghiera degli alpini. Tutta colpa di un frate che, in una messa riservata loro, ha censurato un passaggio che chiede a Dio di “rendere forti le armi” contro chi minaccia “la nostra millenaria civiltà cristiana”. Scontata la protesta leghista, ma le stesse critiche le ha formulate anche un esponente del governo, il generale-sottosegretario Domenico Rossi.

I nostri politici non rinunciano nemmeno stavolta al loro identitarismo, per sventagliare il quale una religione è necessaria. Ma che sia il cattolicesimo è solo un accidente storico: fossero nati nelle praterie, difenderebbero allo stesso modo Manitù. O, chissà, arriverebbero addirittura a venerare il dio Po.

Ma anche i vescovi sono stati ambigui. In fondo, la giunta regionale veneta inonda la Chiesa di soldi, ed è dunque meglio non litigare troppo – hai visto mai che si arrabbiano e tagliano qualche fondo. E pazienza se la preghiera dell’alpino è un residuato bellico ormai impresentabile anche per loro. La Chiesa è sia Pax Christi che Militia Christi. Ma pochi, purtroppo, se ne rendono conto.

Veneto, il prete censura la preghiera dell’alpino. Vescovi e Lega ancora contro

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61 commenti

Federico

Ancora piú paradossale e sconfortante è stato vedere interviste televisive in cui un rappresentante degli Alpini, che a quanto mi risulta sono ancora un corpo di una Repubblica laica, gareggiava a essere piú evangelico e cattolico della Chiesa romana.

Beatrice

× Federico
La chiesa romana si definisce nalla sua denominazione ufficiale cattolica romana. Per non fare confusione direi di usare l’espressione “evangelico” per le chiese evangeliche o protestanti.

Mauro

Si è poi scoperto che non c’è stata nessuna censura e che il tutto era una bufala dovuta all’ignoranza di chi ha riportato la notizia.

sumadart son

Direi questa polemica estiva e` un sublime esempio di pensiero elevato degno degli esponenti della destra italiota.
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A proposito di Veneto ricordo una notizia curiosa (forse di oltre dieci anni fa) in cui si parlava di una maestra delle elementari che non voleva portare i suoi bambini ad un incontro sulla prima guerra mondiale perche` la sua classe di alunni mutlietnica e multiculturale avrebbe ascoltato la canzone a detta sua razzista della “la leggenda del piave” che conteneva il ritornello molto razzista del “non passa lo straniero”.
Qualcuno poi spiego` alla maestrina somara e ignorante il contesto storico della canzone.
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Ecco se c`era anche una polemica simile (avrei visto bene la boldrini in testa) faceva un bel dittico di polemica da sinistra italiota con questa storia della preghiera dell`alpino.
Magari il tutto corredato con una bella puntatona dal bruno vespa con il grande duello politico in tag-team: gasparri&salvini versus vendola&boldrini.
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A.A.M.: La canzone in questione infonde vigore ed energia. Poi che l`autore della canzone sia stato fascista convinto non lo si puo` negare ma il merito artistico direi che e` separabile dalla persona.
NON credo che condannereste voi le opere di Caravaggio perche` era un tipo “ai limiti della legge” oppure brucereste tutte le opere di fantascienza di Clarke perche` costui era pedofilo.
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firmato: sumadart son
(colui che vede nel passato, presente e futuro dell`italietta degli italioti e continua a vedere sempre più italioti)
……ma anche……
(colui che piu` riflette sulla teologia passata, presente e futura delle religioni del popolino e continua a vedere sempre piu` incoerenze e illogicita`).

francesco s.

Certe canzoni non sono adatte ai bambini, se proprio gliele si deve preventare vanno adeguate alla fascia d’età, basta trasformare uno “straniero” in “invasore” ed è già più digeribile. Il problema è che qualcuno ci gioca su queste cose per far propaganda oggi come all’epoca del mascellone.

sumadart son

@francesco_s:
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Diciamo che gia` dei bambini di nove/dieci anni una canzone del genere possono “comprenderla” senza troppe difficolta`.
SE il testo dice straniero…dice straniero (poi volendo nessun problema nel trasformare la parola invasore anche se e` stato il regno italiota ad attaccare per primo ED avere il ruolo di invasore l`impero austro-ungarico).
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Questo non toglie il fatto che una maestra che si comporta in questa maniera e` un`emerita somara che non conosce la storia d`Italia ed il ruolo avuto da quella canzone.
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firmato: sumadart son
(colui che vede nelle sue sfere magiche il passato, presente e futuro dell`italietta degli italioti e continua a vedere sempre tanti italioti felici e gaudenti)
……ma anche……
(colui che piu` riflette sulla teologia passata, presente e futura delle religioni del popolino e continua a vedere sempre piu` incoerenze e illogicita`)

paniscus

Comunque, il problema è stato superato dai tempi, in quanto non è più previsto che si parli della prima guerra mondiale alle elementari… ma si arriva solo all’impero romano, per poi riattaccare direttamente con il medioevo all’inizio delle medie, e parlare del novecento solo in terza media.

Rimane il dubbio su come si spieghi il fatto che impongano anche alle elementari, tutti gli anni, di fare ai ragazzini una capa così con la celebrazione della giornata della memoria, visto che per tutto il ciclo delle primarie NON E’ assolutamente prevista la trattazione di alcun tema di storia contemporanea.

L.

benjamin l'@sino

Già, paniscus. E’ anche “interessante” osservare quanto sia selettiva la memoria… quante cose degne d’essere ricordate quale monito perenne vengono tranquillamente seppellite senza neppure una lapide? E ancora, quante di quelle che vengono ricordate vengono ricordate per quel che sono effettivamente state e non in qualche forma idealizzata e mistificata secondo necessità?
Un paio d’anni fa proposi nella scuola ove insegno che in luogo della consueta rappresentanza ebraica venisse invitata una rappresentanza di Testimoni di Geova, non certo meno perseguitati degli Ebrei, ai tempi. Avresti dovuto vedere le facce dei miei interlocutori… chissà se non hanno capito e se hanno finto di non capire… Ovviamente son stato fatto passare per uno che ha sempre voglia di scherzare.

sumadart son

@paniscus, @benjamin:
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Cioe` fatemi capire…alle elementari non si insegna napoleone E le guerre mondiali ???
Vabbe` direi che e` evidente una intesa chiara E precisa di volere fare crescere delle nuove generazioni di piccoli italioti.
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firmato: sumadart son
(colui che vede nelle sue sfere magiche il passato, presente e futuro dell`italietta degli italioti e continua a vedere sempre tanti italioti felici e gaudenti)
……ma anche……
(colui che piu` riflette sulla teologia passata, presente e futura delle religioni del popolino e continua a vedere sempre piu` incoerenze e illogicita`)

sumadart son

@Angelo:
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Io ricordo (ma posso sbagliarmi) che lo aveva proprio confessato lui stesso (come a levarsi un peso sulla coscienza) ed infatti si era spostato in Sri Lanka per poter esercitare questa sua “passione” senza tanti problemi che invece avrebbe avuto negli USA o in altro paese occidentale.
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RIPETO…posso sbagliarmi.
SE qualcuno ha tempo di verificare su Internet E citare link autorevoli sul discorso e` il benvenuto alla discussione.
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firmato: sumadart son
(colui che vede nelle sue sfere magiche il passato, presente e futuro dell`italietta degli italioti e continua a vedere sempre tanti italioti felici e gaudenti)
……ma anche……
(colui che piu` riflette sulla teologia passata, presente e futura delle religioni del popolino e continua a vedere sempre piu` incoerenze e illogicita`)

Angelo

Ho letto una intervista, una delle ultime quando era gia da anni in sedia a rotella, in cui affermava l’opposto. Pero’ mi sembrava che vivesse in Thaillandia con il suo compagno.
Sono cose un po difficili da sapere e’ come per David Bowie che dopo aver passato meta’ della vita a fare il gay diceva che non lo era mai stato o Lucio Dalla che diceva di non essere mai stato comunista.
(cerco di fare qualche battuta per svagarmi un po)

paniscus

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Cioe` fatemi capire…alle elementari non si insegna napoleone E le guerre mondiali ???

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No, non si insegnano più, da diversi anni.

Elementari e medie sono considerate un ciclo unico, quindi il programma cronologico di storia è diluito su tutti gli anni coinvolti. Per cui, alle elementari si insegna solo la storia antica, dalla preistoria fino al mondo classico e si conclude con l’impero romano, poi alle medie si riparte dalla caduta dell’impero rimano e si fa dal medioevo alla contmporaneità in tre anni. Poi, alle superiori, si ricomincia da capo dall’antichità, in maniera da ripetere l’intero ciclo solo due volte e non tre.

sumadart son

@paniscus:
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Vabbe` SE e` cosi` il discorso forse ma fooorse puo` avere un senso.
Diciamo che ai piccoli italioti (se espressamente richiesto dai genitori) si dovrebbero insegnare materie utili per sopravvivere ed avere successo nell`italietta di oggi come:
M01) Ballo, canto, recitazione, esprimere se stessi, apparire davanti alla telecamera.
M02) Dialettica dei partiti di destra, centro E sinistra.
M03) Come farsi raccomandare per trovare lavoro E dinamiche dei concorsi pubblici.
M04) Evasione fiscale E dinamiche della cultura italiota applicato all`imprenditoria italiota.
M05) Rassegnazione passiva E gioire di quello che si ha.
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firmato: sumadart son
(colui che vede nelle sue sfere magiche il passato, presente e futuro dell`italietta degli italioti e continua a vedere sempre tanti italioti felici e gaudenti)
……ma anche……
(colui che piu` riflette sulla teologia passata, presente e futura delle religioni del popolino e continua a vedere sempre piu` incoerenze e illogicita`)

Sandra

Quella della maestra sembra una “notizia” della Padania.

sumadart son

@Sandra:
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Io il giornale (fallito come dovrebbero essere tutti i giornali di carta stampata italiota) la padania non lo ho mai letto.
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Presumo che all`epoca magari ad una notizia simile lor signori avranno dato la giusta enfasi emotiva degni della miglior tradizione politica italiota della destra italiota.
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firmato: sumadart son
(colui che vede nelle sue sfere magiche il passato, presente e futuro dell`italietta degli italioti e continua a vedere sempre tanti italioti felici e gaudenti)
……ma anche……
(colui che piu` riflette sulla teologia passata, presente e futura delle religioni del popolino e continua a vedere sempre piu` incoerenze e illogicita`)

firestarter

Io il giornale (fallito come dovrebbero essere tutti i giornali di carta stampata italiota) la padania non lo ho mai letto.

sumadart son

@firestarter:
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Non capisco perche` hai quotato questa mia affermazione.
SE ti piacciono tanto i giornali italioti cosa vuoi che ti dica sottoscrivi un abbonamento annuale per ognuno.
Il giornale la padania del partito italiota lega nord ha chiuso i battenti (CE_01).
SE la cosa ti mette tristezza puoi sempre mandare un telegramma di condoglianze postumo a matteo salvini il comunista padano (e` ironico si capisce cosi` 🙂 ).
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firmato: sumadart son
(colui che vede nelle sue sfere magiche il passato, presente e futuro dell`italietta degli italioti e continua a vedere sempre tanti italioti felici e gaudenti)
……ma anche……
(colui che piu` riflette sulla teologia passata, presente e futura delle religioni del popolino e continua a vedere sempre piu` incoerenze e illogicita`)
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CE_01: http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/25/padania-giornale-lega-chiuso-costata-61-milioni/1453239/

FSMosconi

Residuo bellico è il termine giusto.
Mi fa venire in mente un libro sul tema piuttosto imbarazzante per lor signori leghisti riciclabili patriottardi: La Guerra Bianca.
E tanti saluti agli alpini.

mafalda

Ho sentito questa preghiera solo poco tempo fa, indovina, al funerale di un alpino. È assolutamente ridicola, ma se ci credono… sono adulti e vaccinati.
Diversa è la cosa se si tratta di canzoni con chiari riferimenti religiosi, fatte cantare ai bambini con la scusa che sono tradizionali. Non potendo fare nessuna critica o contestualizzare il loro contenuto, io a scuola mi asterrei dal fargliele imparare. Le ascoltino e le imparino per conto loro a casa, se vogliono.

Gianluca

@ mafalda

“Ho sentito questa preghiera solo poco tempo fa, indovina, al funerale di un alpino. È assolutamente ridicola, ma se ci credono… sono adulti e vaccinati.”

Non è il fatto se ci credono o meno, il fatto è che anno affibbiato questa preghiera agli alpini e chi non è cristiano tra loro si f**ta.
Ino ogni cerimonia la dicono, succede la stessa cosa per la preghiera dei Carabinieri, dei Marinai, della Guardia di Finanza ecc.

Ti assicuro che anche i rappresentanti delle forze dell’ordine non ne possono più di messe e preghiere, alle quali sono obbligati ad assistere perché mandati in servizio (e io pago).

mafalda

@gianluca
sono felice di sentire che anche le forze dell’ordine cominciano a non sopportare le tradizioni clericali. Comincino a farsi sentire; se non possono astenersi dal servizio, almeno lo dicano ai loro superiori che è una vergogna. Stessa cosa per gli alpini atei: tutti zitti durante la preghiera.
Poveri alpini, spesso fanno le raccolte per i bisognosi fuori dai supermercati e io tutte le volte li avverto che non gli do niente se poi è roba che gestisce il prete.

Gianluca

mafalda

Ti parlo da appartenente a una forza di polizia. Quello che si sopporta di meno è il cappellano militare, stipendio da ufficiale (quelli anziani arrivano senza problemi a Tenente Colonnello, € 3.500 al mese più 8-900 di straordinario mensile) senza far niente, se non dire la messa in una cappellina deserta e per questo prende anche l’indennità festiva perchè lavora di domenica!

In più autista e macchina a disposizione, alloggio di servizio a 70 euro al mese.

sumadart son

@Gianluca:
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Per fare il cappellano militare devi essere prete oppure basta una laurea in teologia ?
Questa nazione denominata sulla carta Italia ma sempre piu` italietta degli italioti e` un continuo scoprire italiottate di ogni genere come questa.
ED io pensavo che il cappellano militare era non appartenente all`esercito E “inquadrato nei ranghi” con accordo legislativo con la CCAR (allo stesso modo di matrimoni, 8×1000, ecc. ecc.) per cui volendo potevano anche esserci imam, rabbini, ecc. ecc.
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E poi alcuni qui sul forum vengono a “rimproverarmi” il mio troppo interesse e odio viscerale contro l`italietta degli italioti…no dico ma a me queste notizie di privilegi clericali degni del medioevo fanno proprio inc@@@@re tanto !!!!
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firmato: sumadart son
(colui che vede nelle sue sfere magiche il passato, presente e futuro dell`italietta degli italioti e continua a vedere sempre tanti italioti felici e gaudenti)
……ma anche……
(colui che piu` riflette sulla teologia passata, presente e futura delle religioni del popolino e continua a vedere sempre piu` incoerenze e illogicita`)

mafalda

Allucinante, Gianluca. Quella dell’indennità festiva poi, sembra una barzelletta. Praticamente sono spie pagate: nelle forze dell’ordine, nelle carceri, negli ospedali, osservano, manipolano, hanno voce in capitolo, mentre nelle scuole hanno i loro infiltrati, anch’essi privilegiati.

Gianluca

sumadart son

No, mi sa che per fare i cappellani militari devono essere preti.

Altrimenti, onestamente il pensiero l’avrei fatto anch’io 🙂

Scherzo, ho una dignità.

paniscus

per Gianluca:

non so a quale corpo delle forze dell’ordine tu appartenga, ma avendo avuto a che fare personalmente con gente impegnata nei vigili del fuoco, sia in Italia che in altri paesi, con tanto di celebrazioni pseudoreligiose e canzoncine eroiche…

…confesso che mi sono sempre sognata una litigata epica tra santa Barbara e san Floriano, su chi dei due fosse più bravo a spegnere gli incendi, ai livelli dei “cavalieri dello Zodiaco” dei cartoni animati giapponesi!

saluti
L.

Sandra

Queste canzoni mantengono un terreno fertile per superstizioni e pregiudizi assortiti, e i bambini li imparano, a casa appunto, senza alcun occhio critico, insegnandoli a loro volta ai figli: parole che vengono cantate in allegria, magari durante gite in montagna, ma che tanto innocue poi non sono, tipo “or che sei stata coi veci alpini non sei figlia da maritar”.

mafalda

Sandra
Nessuna censura delle canzoni, per carità. Per quel che mi riguarda i bambini possono anche ascoltare “Faccetta nera”; da un punto di vista storico è interessante, è una canzone il cui contenuto si può discutere, come quello di altre canzoni storiche, a partire dal nostro inno. I canti tradizionali popolari come quello che citavi, hanno a volte riferimenti sessuali che si possono discutere con i ragazzi più grandi, ma che è bene conoscere perché rivelano la realtà di un tempo. Altra cosa sono le canzoni religiose, ad esempio, “Tu scendi dalle stelle”: come fai ad analizzare a scuola un testo del genere? È assolutamente vietato perché è argomento sacro! Quindi, secondo me, canti di questo tipo non andrebbero insegnati a scuola (per questa mia opinione sono stata accusata di integralismo…).

mafalda

Migliaia di euro al mese per dei parassiti, quando c’è gente che rinuncia al lavoro per assistere un familiare con handicap o non autosufficiente, o pensionati che sopravvivono con la minima.

mafalda

Diciamo meno furbi del papa: il frate si è reso conto che il tono della preghiera somiglia a quello degli islamici fanatici e qualche pecorella , sentendola, potrebbe fare due più due.

francesco s.

Mah, non so fino a che punto possano protestare gli appartenenti a corpi militari. Sta di fatto che qualcuno che comanda organizza queste preghiere e se qualcuno fiata si piglia anche un richiamo. Ci vorrebbe una riforma dall’alto che vieti queste preghiere pubbliche di forze armate, che poi anche da un punto di vista cristiano sarebbero più coerenti a tener separate armi e preghiere.

Arnaldo

Signore, perdona loro perchè non sanno quello che dicono.
Gli inglesi non si sognerebbero mai di cambiare “God save the Queen” nonostante il riferimento tutt’altro che laico alla Divinità.
E gli Alpini, bontà loro, hanno cambiato per ben sei volte la loro Preghiera per compiacere i soloni di turno, talora all’insegna di un gretto e becero antipatriottismo.
Signore, perdona loro perchè non sanno quello che fanno.
Abbiate almeno un minimo di rispetto per i nostri Caduti, e con buona pace dei vigliacchi d’Italia, per i nostri Eroi.

FSMosconi

Crimini di guerra italiani dev’essere un’espressione che si usa poco in ambito patriottico.

Non starò io a ricordare l’irredentismo degli alpini in terre meticce dove non c’era niente da redimere, la presa dell’Albania i rastrellamenti in Grecia l’iprite in Nordafrica o il comportamento del CLN triestino, il nazionalista in terra di passaggio.
Ma ci penserei su prima di spiattellare, questo sì, del becero sciovinismo forcaiolo.

FSMosconi

Questo per dire che le teste calde che si infuocano per quel pezzo di stoffa lordo di sangue che è la bandiera (una tra le tante possibili che non hanno scelto) meriterebbero una bella lavata di capo. In sintesi: fare i conti con la Storia.

RobertoV

Guardando l’origine di tale canzone ho trovato che è stata originariamente scritta in epoca fascista e monarchica con citati il duce ed il re, cioè in un’epoca ipernazionalista e guerrafondaia, non certo da ricordare con piacere. Poi ha subito qualche modifica dopo la 2° guerra mondiale per adattarla ai tempi ed imporla al corpo degli alpini, ma comunque in un’epoca in cui la religione cattolica era religione di stato. Il corpo degli alpini esiste da molto prima e, quindi, non era la sua canzone originaria. Inoltre il connubio religione esercito, con l’introduzione dei cappellani militari e la fusione dio/guerra/patria, è della 1° guerra mondiale in cui il governo aveva bisogno del sostegno della chiesa per motivare gli uomini al fronte (tra l’altro contro l’impero cattolico per eccellenza, quello austriaco, anche lui “protetto” da dio e difficilmente connotabile come distruttore “della nostra identità cristiana” (per precisione dovrebbe essere cattolica, non genericamente cristiana) e quello tedesco cristiano. Quindi cristiani contro cristiani.
La retorica ipernazionalista, militarista e patriottarda sugli eroi serve solo a giustificare e nascondere le responsabilità dei vari governi e dei vari massacri. Sarebbe ora che queste cose appartengano alla storia e non che si continui ad alimentarle nel presente cercando di nobilitarle.

mafalda

I canti devono restare originali, sono pezzi di storia. Il buon senso vuole però che ci si adegui ai tempi, perciò, se la preghiera è vetusta e non condivisa da alpini di altra credenza o non credenza, la si eviti.
Quanto agli “eroi” delle guerre, io li chiamerei più adeguatamente vittime, vittime militari soprattutto di chi le ha mandate a morire inutilmente e di chi ancora oggi le esalta in nome della patria.

benjamin l'@sino

La vergogna, a mio avviso, è nel modo in cui le dirigenze hanno portato un intero popolo a perdere completamente il senso della territorialità. Ah, quando si parla del territorio comune, perché diversamente è tutto un fiorire di telecamere, sistemi d’allarme, inferriate, porte blindate… Ci hanno portato a credere che “casa mia” sia solo que loculo circondato da quattro pareti, un pavimento, una volta. Quel che sta fuori, nelle fantasie che abbiamo così stupidamente accettato, “non ci riguarda” e dunque non è nostro. In effetti, le cose non dovrebbero stare proprio così, perché è “casa mia” non solo il mio loculo, ma anche quello che lo circonda per alcuni chilometri all’intorno. Giù le manacce!
Dunque, certi canti (religiosi o no, poco importa) sono tutt’ora attualissimi, solo che collettivamente ci hanno messo in condizioni di non essere più in grado di comprenderli. Ovviamente, nessun cane muove la coda per niente: le dirigenze che ci han portato dove siamo hanno il loro tornaconto.

gmd85

@benjamin

Condivisibile in parte. Non concordo sugli strumenti di sicurezza. L’integrità psicofisica, soprattutto all’interno di un domicilio, è una delle poche cose che definirei “sacrosante”. Visto e considerato che la possibilità di un danno esiste, ci si organizza di conseguenza.

benjamin l'@sino

Il domicilio è il surrogato del territorio assai più esteso che sarebbe normale per la nostra specie. Un simbolo in miniatura che ci permette di non impazzire per la mancanza di qualcosa che è essenziale per il nostro benesseree che non è disponibile (un territorio, appunto). Dunque il tuo cenno all’integrità psicofisica ci sta benissimo, ma solo in quest’ottica degenerata imposta da circostanze di sovraffollamento e di “gigantismo sociale” del tutto inadeguate ai fondamentali etologici della nostra specie. Non siamo fatti per vivere in queste condizioni, e possiamo farlo solo ricorrendo a forme di sublimazione che potremmo definire “follia controllata”. Vivere un loculo come “il mio territorio” è una di quelle forme di sublimazione. “Come si cambia per non morire”, no?
Nella frase rendi forti le nostre armi ecc. permaneva un residuo di salute mentale (anche se abilmente manipolata dai soliti dirigenti d’alto bordo, che allora avevano tecniche diverse da quelle attuali). Perfino quel residuo è stato dato in pasto ai cani.

gmd85

@benjamin

Che l’Uomo non sappia trovare un equilibrio è palese. In grandi agglomerai è inevitabile la necessità di spazi personali. necessità che si manifesta anche in agglomerati meno “civilizzati” ma più in equilibrio con l’ambiente in cui vivono. Non ci vedo nulla di male nel voler avere un proprio spazio. Per qualcuno può essere una stortura, ma più che di territorio, io parlerei di rifugio. E implicitamente lo riconosci anche tu quando parli della voglia di darti alla vita da eremita 😉

benjamin l'@sino

“Un proprio spazio” dovrebbe essere nell’ordine dei km2, non dei m2. Se ci pensi bene, “eremitaggio” significa proprio espellere dal proprio circondario quella torma che l’eremita, per una ragione o per l’altra, fatica a reggere. L’eremita non è confinato in un loculo ma, proprio perché isolato, può uscirne ed avere spazio in quantità da considerare proprio territorio.
Anche senza pensare a soluzioni “estreme” come l’eremitaggio, considera un altro tratto della nostra etologia: il territorio può essere condiviso dagli appartenenti ad uno stesso gruppo. A definire il gruppo è un legame, una qualche forma di omogeneità che si fa tanto più labile (costituendo quindi un legame meno forte e, soprattutto, vissuto come meno spontaneo) quanto più il gruppo cresce numericamente e quanto più si differenzia al suo interno. Ora, una forma assai virulenta di patologia sociale indotta, sostanzialmente basata sulla miscelazione di gruppi sociali tra loro incoerenti, ci ha portato a perdere il senso della coesione. A mio avviso è principalmente per questo che non riusciamo più a sentire quello che non è direttamente di proprietà come “il mio territorio”.
L’operazione di distruzione della coesione non è certo una manovra recente, ma da una quindicina d’anni a questa parte le dirigenze stanno spingendo a più non posso sull’acceleratore, e la velocità del cambiamento imposto è un fattore di destabilizzazione determinante. Non si tratta di una manovra vantaggiosa per gli individui che non siano al vertice della “piramide sociale” (quelle che chiamo le dirigenze).
Non riesco proprio a vedere come negativo un canto nel quale si esorta alla difesa del proprio territorio, perché non riesco proprio a considerare negativo il senso di territorialità. Considero invece violenza la rimozione del senso di territorialità da un corpo sociale, in funzione della sottrazione del territorio di quello stesso corpo sociale.

gmd85

@benjamin

Condivisibile, ma irrealizzabile nei grandi agglomerati di cui parlavo. Tecnicamente, poi, il concetto di “mio” in questo caso è anche piuttosto relativo. Sul territorio ci vivi, te lo concede. Applicare il concetto di possesso è forse la maggiore causa di quella patologia sociale di cui parli, almeno nel caso dell’animale Uomo.

FSMosconi

@Benjamin

In pratica stai dicendo che ti va bene una comunità immaginaria con tradizioni inventate pur di mantenere ai vertici chi di dovere?
Semplifico eh, ma il sottotesto che legge è quello.

Anche perché questa naturalità, spiace dirtelo, è stata costruita a tavolino non più in là dell’Ottocento.

francesco s.

@Benjamin
Fattene una ragione il concetto di nazionalità è superato e non è mai esistito in natura. I popoli si son sempre mescolati a livello culturale e genetico, è la storia dell’Europa, del Mediterraneo e di H. sapiens.

RobertoV

Le “coesioni” nazionalistiche sono spesso state imposte con metodi non certo democratici. Per esempio quanto si sono mai sentiti italiani gli altoatesini? Stanno attualmente sostenenedo un referendum per la doppia cittadinanza e c’è anche chi vorrebbe il referendum tornare sotto l’Austria che lo vedrebbe vincente secondo i sondaggi. E questi problemi esistono per tante altre situazioni di confine, per minoranze, ecc. Parliamo della Corsica? Delle nazioni baltiche sotto l’URSS? Dei tedeschi cacciati dalla Polonia dopo la 2° guerra mondiale?
Quanto saranno contenti gli alpini dell’Alto Adige oggi di doversi esaltare per i massacri dei loro connazionali nel passato fatti dagli italiani e viceversa?
Gli stati sono stati spesso delle costruzioni artificiali, come si è visto bene con la ex-yugoslavia.
Quanto sono mai stati uniti gli italiani?

benjamin l'@sino

“Gli Italiani” intesi come un tutt’uno non sono mai esistiti. In effetti temo che non sia abbastanza chiaro, nel mio commento precedente, l’assunto che nessun corpo sociale che superi le poche centinaia di persone può essere riconducibile ai fondamentali della nostra etologia. Le situazioni che descrivete per confutare quello che ho osservato sono invariabilmente situazioni patologiche che perdurano da tempi letteralmente enormi. Innumerevoli generazioni di alienati si sono susseguite, nel contempo subendo ed alimentando quelle situazioni sotto la “sapiente guida” di alienati di rango superiore chiamati di volta in volta “nobiltà”, “clero”, “magnati”, “persone altolocate” e via discorrendo. Collettivamente, siamo talmente malati nel profondo da non volere neppure prendere atto della nostra malattia, figuriamoci voler tentare qualche manovra per rimediare! (ammesso che sia possibile rimediare)

francesco s.

Un discorso simile lo stanno facendo in Slovacchia, con conseguenze molto “laiche” 😕

Francesco non da Assisi

Anche i Kaiserjager (o come si scrive) avevano la loro preghiere dell’alpino, scusate preghieren del kaiserjager. Bel dilemma per iddio: “con chi sto con gli italiani o con gli austroungarici?”

mafalda

Forse gli piace giocare con i soldatini. Di solito si scelgono quelli con la divisa più bella.

sumadart son

@mafalda:
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Di sicuro a dio non piaceva giocare con i dinosauri.
Per milioni di anni non hanno voluto evolversi per costruirgli templi e scrivergli libri sacri e fargli salmi e canti di preghiera.
Ad un bel momento dio ha detto: “basta mi avete rotto…..ho voglia di tante preghiere E laggiu` sulla terra i dinosauri pensano solo a mangiare, riprodursi, defecare, nascere e morire…non si fa cosi` ora un bel meteorite E poi vediamo cosa succede !!!”.
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firmato: sumadart son
(colui che vede nelle sue sfere magiche il passato, presente e futuro dell`italietta degli italioti e continua a vedere sempre tanti italioti felici e gaudenti)
……ma anche……
(colui che piu` riflette sulla teologia passata, presente e futura delle religioni del popolino e continua a vedere sempre piu` incoerenze e illogicita`)

mafalda

Sumadart
Meravigliosi animali, da cui è nata l’idea ancestrale del drago, creatura indomabile e intelligente. Come dice Daeneris Targaryen: nessuno comanda un drago.

Commenti chiusi.