Brugnaro, il censore censurato

Dopo le polemiche seguite alla nota iniziativa del neo-sindaco di Venezia, quella riguardante il famoso indice dei libri proibiti, il Ministero dell’Istruzione ha diramato una circolare per chiarire un principio che di fatto taglia la testa al toro e sconfessa Brugnaro: il sindaco non ha nessuna autorità sull’offerta scolastica. Punto. Il che sarebbe talmente ovvio da non dover richiedere un intervento ufficiale, ma solo in teoria perché poi, nella pratica, la richiesta di Brugnaro, avanzata perfino in assenza di Giunta e senza che si fosse ancora insediato il Consiglio comunale, pur non essendo tassativa suonava come vagamente intimidatoria. Oltre che arrogante e inopportuna.

Nella lettera inviata da Brugnaro alle scuole si leggeva quanto segue: “Si chiede di voler raccogliere i libri ‘gender’, genitore 1 e genitore 2, consegnati durante l’anno scolastico e prepararli al fine del ritiro che avverrà al più presto da parte di un incaricato. Con i migliori saluti”. I libri a cui si riferiva Brugnaro erano stati infatti consegnati alle scuole dalla precedente amministrazione, nell’ambito del progetto “Leggere senza gli stereotipi” che tra l’altro ha ricevuto il sostegno di varie università e l’adesione di altre 70 ammini­stra­zioni pubbliche. In pratica il sindaco ha maldestramente tentato di ritirare un omaggio, perché di questo trattasi, fatto alle scuole da chi lo ha preceduto. Non esattamente una galanteria.

Ma al di là del fatto che non fosse nelle sue prerogative pretenderlo, si rileva nella missiva l’ennesimo uso dell’etichetta “gender” in riferimento a qualcosa che non incontra il favore delle idee dell’autore. In questo caso, poi, Brugnaro ha aggiunto per soprannumero anche l’etichetta “genitore 1 e genitore 2”, dimostrando così di non capire il significato di quello che ha letto o che gli è stato riferito. Come ha spiegato Chiara Lalli, la faccenda della dicitura “genitore” (senza numeri) non riguarda ovviamente i libri ma la modulistica, e comunque non si capisce perché sarebbe da ritenere offensiva. Soprattutto non si capisce perché oggi si dovrebbe obbligatoriamente scrivere “madre” e “padre”, o magari addirittura il contrario (non sia mai qualcuno possa pensare che i maschi siano meri donatori di seme senza autorità alcuna), quando già nel secolo scorso si usavano senza problemi diciture come “firma del genitore o di chi ne fa le veci”, includenti quindi chiunque abbia potestà genitoriale.

giallo-blu

Del resto, come si può pretendere che Brugnaro, insieme a tutti i moderni (?) supereroi in lotta contro il gender (che tanto a combattere l’inesistente non si rischia nulla), possa capire queste differenze quando non si è evidentemente nemmeno preso la briga di dare un’occhiata ai libri che lui stesso ha additato. Infatti tra quei titoli troviamo, oltre a Piccolo uovo che sarebbe nientemeno che il vincitore del premio Andersen 2012, tutta una serie di libri che raccontano semplici storie di diversità, senza nemmeno prendere in considerazione né l’idea di famiglia omosessuale che tanto turba le notti del sindaco, né tanto meno tutte le altre accezioni di diversità riferite all’etnia, alla cultura, alla religione, al colore della pelle. Per dirla in breve, tutto quello che sta alla base del progetto avviato dalla delegata ai Diritti civili Camilla Seibezzi il cui nome, come già detto, è “Leggere senza gli stereotipi”. Quegli stereotipi sbandierati dagli identitaristi rimasti al medioevo. Non è “Leggere di due mamme o due papà”.

Alcuni di questi titoli li ha descritti Daria Bignardi nel suo articolo dall’eloquente titolo “Fate pure il blu e il giallo però fatelo a casa vostra, finocchi”. In questo caso il blu e il giallo sono i due colori diversi che, in uno dei libri all’“Index Brugnarum”, mescolandosi generano il verde. Proprio una sconcezza, e certamente nulla che sia udibile da orecchie innocenti, non c’è che dire! Chissà come mai nessuno ha avuto da ridire su libri come Le avventure di Pinocchio, che a questo punto potrebbe benissimo essere preso come un tentativo di legittimazione della clonazione umana, piuttosto che di quei testi celebrativi, allo stesso tempo, di famiglie arcobaleno e fecondazione eterologa che prendono il nome di Vangelo.

Naturalmente non sono mancate le iniziative di protesta sulla vicenda. Martina Galletta ha avviato su Change.org una petizione per chiedere al ministro Giannini di inviare alle scuole una circolare contro Brugnaro, che è poi quello che effettivamente è successo. Nel giro di sole 24 ore la petizione ha collezionato duemila firme, e nel momento in cui scrivo è oltre quota trentamila. Attraverso i social network è stata avviata un’iniziativa sotto l’hashtag #49libri49giorni che consiste nel leggere uno dei 49 titoli incriminati. Diverse le adesioni da parte di associazioni, librerie, biblioteche e tramite lo strumento del flashmob. Oltre 260 scrittori hanno inviato al sindaco il messaggio: “Signor sindaco, cortesemente bandisca anche i nostri libri. Non vogliamo stare in una città dove vengono banditi quelli di altri.”

Dal canto suo Brugnaro, forse in preda al panico per la sensazione di accerchiamento, non ha trovato di meglio da fare che rilanciare in stile complottista con questo tweet: «Ci dev’essere proprio una bella economia fiorente dietro la teoria del #gender. Evidentemente molti interessi sui bambini. Faremo chiarezza». In realtà, al netto dei suoi tentativi oscurantisti, è tutto molto chiaro, direi limpido, ma se proprio ha bisogno di ulteriore luce non ha che da scansare quelle fette di salame.

Massimo Maiurana

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77 commenti

Manlio Padovan

Brugnaro, te si on gran mona!
Ah, ma el xe venesian; quindi: ti xe un gran mona! Insoma: sempre mona te si. E so’o mona, casso.

Straniero

Veramente è mestrino… E il padre era un sindacalista (e la madre maestra).
Mah, misteri della genetica.

Remo

In effetti la favola di Pinocchio è ancora più perversa: un uomo attempato che con una sega si fa un figlio 🙂
Comunque, invece, di “genitore 1” e “genitore 2” sulla modulistica potevano mettere, sotto la firma, due caselline con scritto padre/madre, e ognuno barrava quella di sua competenza, invece di usare “genitore” che si riverisce esclusivamente agli uomoni

Diocleziano

La costante che emerge da moltissime notizie che appaiono qui, è che questi ”amministratori pubblici” sono dei principianti, incompetenti e spesso in malafede.

RobertoV

La mentalità è quella tipica dei paesi sottosviluppati e non democratici dove raggiungere una posizione pubblica significa raggiungere il potere ed il diritto di abusarne e di essere al di sopra della legge, anzi lui è la legge.

Aristarco

Oh dei, che nostalgia dell’ Index Librorum Prohibitorum !
Pensare che ci si poteva mettere l’ Origine delle specie !

Enrico

In che sezione i libri di Darwin?Non in quella dei libri scientifici.

gmd85

@Enrico

Fatti un giro nella sezione a luci rosse, magari ti rilassi un po’.

Aristarco

Enrico, mi raccomando, non perdere mai un’ occasione per manifestare la tua stupidità.

benjamin l'@sino

Eliminare dalla nostra testa gli stereotipi è impossibile, perché si tratta di strutture mentali che stanno fisiologicamente alla base del pensiero umano. Tutto quello che si può, eventualmente, riuscire a fare è sostituire gli stereotipi correnti con altri stereotipi. Considerando che chi lascia la via vecchia per la via nuova sa quel che lascia ma non quel che trova, non è detta che sia una buona idea. Rimane comunque il fatto, e prego di considerare con serietà questo stato di cose, che non si tratterebbe di rimuovere o anche solo sospendere gli stereotipi, bensi di sostituire gli stereotipi.

Gianluca

benjamin

Non sono d’accordo.
Si può anche prendere coscienza dell’esistenza degli stereotipi e della tendenza dell’uomo a considerarli e a usarli come modello.
A quel punto si può quantomeno tendere a evitarli.
Però è difficile perchè richiede uno sforzo mentale, come per tutte le attivià intellettive.

benjamin l'@sino

Diciamo che si può tentare di evitarli, certo. Sapendo in partenza che non si può riuscire ad evitarli. Se il nostro hardware è fatto così non è mica una colpa, nè. Chiedergli di funzionare diversamente è come aspettarsi che un trapano possa far luce a una stanza, o che un lampadario possa fare buchi nei muri.
La buona volontà è senza dubbio apprezzabile. Il realismo pure.

Stefano™

@ benjamin

Ci sono euristiche migliori di altre euristiche e ce ne sono per far buchi e illuminare. Il problema nasce se si usano le peggiori e si vogliono far buchi con quelle che servono a illuminare.

RobertoV

Non sono d’accordo che sia impossibile.
Lo stereotipo rappresenta la pigrizia mentale di cercare scorciatoie per analizzare la realtà.
Se uno si informa, si documenta ed applica il metodo scientifico, critico, la logica ed il dubbio, il confronto, lo spazio per gli stereotipi si riduce. Ovviamente è un metodo più faticoso e complesso.

…chi lascia la via vecchia per la via nuova sa quel che lascia ma non quel che trova .., mi sembra la giustificazione classica del tradizionalista per non mettersi in discussione ed alimentare paure pregiudiziali verso i cambiamenti. Ed in genere non sa neanche bene quel che lascia perchè non l’ha mai analizzato a fondo e lo ha idealizzato.

mafalda

Noto con piacere che il Miur è intervenuto “sollecitamente” nella questione, dopo che centinaia di scrittori avevano preso posizione. Non ci fosse stato clamore, chissà come sarebbe andata. Sembra che il rispetto per le famiglie diverse stia prendendo una strada in discesa, almeno a livello istituzionale. Mi chiedo se non sia ora di inserire nelle scuole e nelle biblioteche libri sull’ateismo e sul razionalismo (risata amara e sarcastica).

Enrico

Ovviamente siete favorevoli che i libri che parlano di redenzione dall’omosessualità siano presenti nelle scuole.

Frank

Per carità, anche i libri comici devono avere il loro spazio anzi te ne consiglio uno spassosissimo “il Vangelo”, inizia così: una donna dai facili costumi convince il marito o futuro sposo (cambia a seconda della versione) che il figlio avuto con un altro sia il figlio di un dio….. non continuo per non toglierti il piacere della lettura.

Stefano™

@ Enrico

redenzione dall’omosessualità ????

ci devono essere quelli che parlano di “redenzione” dalle stupidaggini…

Enrico

Si perchè l’omosessuale non utilizza il proprio corpo pienamente negandosi l’amore vero che lo porta a generare.

francesco s.

Enrico
Lei confonde l’amore con il sesso. La cosa divertente è che questa è l’accusa che in genere si rivolge agli atei. 😆

paniscus

Enrico, è possibile sapere in chiaro, una volta per tutte, quanti figli hai?

Ed è possibile sapere perché finora, per anni hai glissato su questo punto?

L.

Stefano™

@ Enrico

Come Giuseppe, il padre di Maria? Il loro matrimonio è nullo (secondo i tuoi (s)concetti) e Giuseppe non ha riconosciuto formalmente il figlio…
Enrico, visto che dai vostri libri ci prendete tutto e il contario di tutto purtroppo per voi le contraddizioni sono a portata di mano. L’apprendista stregone non ne fa una giusta….

Diocleziano

Paniscus
Figli?! Secondo me questo pollastrone è un quarantenne,
eterno ripetente in qualche seminario di provincia.
Irrancidito tra beretta molla e dolorismo dell’amore coniugale…

Stefano™

@ Diocleziano

Ha detto di essere sposato: evidentemente l’inferno esiste.

gmd85

@Enrico

Che tu dica che ci sia qualcosa da redimere è irrilevante. Un bel libro di redenzione dalle fesserie che propini sarebbe utile, però.

Enrico

*francesco

Voi vedete il sesso e il matrimonio in maniera egoistica , mi sposo per mio piacere non per l’altrui piacere.

Stefano ™

@ Enrico

Voi vedete il sesso e il matrimonio in maniera egoistica , mi sposo per mio piacere non per l’altrui piacere.

Ci farai dire a noi come vediamo qualcosa? O pretendi di decidere come noi vediamo qualcosa?
Chi diavolo ha mai detto la bestialità che hai scritto? Devi convincere noi o stai tentando di convincere te stesso?

Ho gia detto coniugato con prole.

L’avevo detto, l’inferno esiste.

mi sposo per mio piacere non per l’altrui piacere

Scendiamo nei dettagli, se tu raggiungi l’orgasmo prima di tua moglie, chi ha avuto più piacere, tu o lei? E che fai, ti frusti per controbilanciare? E tutto questo, genio, cosa ha a che fare con l’amore? Rende egoistico il tuo matrimonio o rende evidente che sei ottuso?

francesco s.

Non perdo tempo a rispondere seriamente a chi ritiene di avere la verità in tasca, tanto da sapere cosa io penso.

gmd85

@Enrico

Prenditela con il padre tuo gesù cristo. Poteva benissimo privarci del piacere fisico. Leggendoti, Raniero Cotti Borrone, diventa quasi simpatico.
Ah, per fare sesso non c’è bisogno di essere sposati. Con buona pece tua e dei tuo simili. Il resto ti è già stato detto. Aggiungo che ho pena per la tua prole.

giovanni da livorno

@ Enrico che scrive:

– Si perchè l’omosessuale non utilizza il proprio corpo pienamente negandosi l’amore vero che lo porta a generare. –
………….

c’è un’affermazione INdimostrata alla base del suo ragionamento, e cioè quella, secondo cui, il sesso sarebbe finalizzato IMMANCABILMENTE alla procreazione. Ma se tale asserto fosse vero, l’uomo avrebbe il c.d. “estro” come certi animali che “vanno in amore” nei periodi di fertilità e non in altri.

Ma siccome l’impulso sessuale non viene meno in caso di infertilità (anzi si accresce con la consapevolezza di poter far sesso, senza problemi), ne consegue che l’impulso sessuale non è finalizzato IMMANCABILMENTE E IMPRESCINDIBILMENTE alla procreazione.

Tralascio poi il discorso da voi cattolici, solitamente fatto, dell’amore che si “apre alla vita” o che “non si apre” a tale “bella” prospettiva, perchè, per noi a-cattolici, esso è semplicemente una masturbazione intellettuale (e non di alta qualità, perchè ne ho letti di migliori, di ragionamenti assurdi, ma astrattamente razionali) che ha un qualche pregio SOLO per chi è cattolico, non per altri.

E questo perchè, a prescindere dalla distinzione fra l’amore ed il sesso, quest’ultimo (a mio modesto avviso) riguarda i partecipanti ad esso, che hanno il diritto di gestirselo come credono meglio, senza percorrere binari obbligati (sempre nel rispetto della libertà dei singoli, s’intende).

Saluti. GdL

“Il fatto che un’opinione sia ampiamente condivisa, non prova che non sia assurda”
(B. Russel)

Enrico

Cone sopra lei vede tutto egoisticamente.il sesso non come strumento per donare na per avere.

Stefano ™

@ Enrico

Mi spieghi in quale modo il sesso consensuale tra due persone è egoistico perché è uno strumento per “avere” e non “dare”? Tu stupri la logica per tuo piacere personale ed egoistico.

paniscus

Quindi anche i genitori adottivi sono fuori regola, perché hanno preteso di diventare genitori lo stesso anche senza passare attraverso la “naturalità” della sessualità riproduttiva?

giovanni da livorno

@ Enrico che scrive:

– Cone sopra lei vede tutto egoisticamente.il sesso non come strumento per donare na per avere. –

………….

no! perchè il piacere che viene donato è reciproco, anzi è accresciuto proprio se è vicendevole. Ricordo un film, dove prima di un rapporto omosessuale, uno dei 2 diceva: “E’ la prima volta, non so se mi piacerà” e l’altro replicava: “Se non sarà divertente per te, non lo sarà nemmeno per me”.
Uffa! Enrico, ma risponde solo per slogan! un tempo argomentava un po’ i suoi post, ora si limita ad una sterile guerriglia.
Saluti. GdL

Florasol

@ Enrico che scrive:

– Si perchè l’omosessuale non utilizza il proprio corpo pienamente negandosi l’amore vero che lo porta a generare.

Io non sono omosessuale, eppure io e mio marito preferiamo non generare. Come la mettiamo? Ah, giusto, forse visto che stiamo insieme dal 1982 non è amore vero. E perché? Ma perché lo dice Enrico, è chiaro!! 😀

mafalda

Enrico è un attore, non c’è altra spiegazione alle sue provocazioni.

giovanni da livorno

@ Enrico che scrive:

1) – In che sezione i libri di Darwin?Non in quella dei libri scientifici. –

2) – Ovviamente siete favorevoli che i libri che parlano di redenzione dall’omosessualità siano presenti nelle scuole. –

……………..

Al n. 1: vede, caro Enrico, finora sono stati sollevati dei dubbi che hanno costretto a correggere e riformulare le teorie di Darwin, ma lasciandone valida l’idea di base. Per questa ragione i libri di Darwin hanno sempre il loro posto nella sezione della storia della scienza.
E si ricordi che una formulazione della teoria evoluzionistica in temini matematici è stata proposta:
http://www.lescienze.it/edicola/2013/03/01/news/dimostrare_darwin-1532954/
contestabile finchè si vuole, ma è stata autorevolmente proposta.
Del resto caro Enrico, nella vicina sezione della STORIA della filosofia ci starebbero bene le opere di Aristotele e s.Tommaso d’A., dato che, dopo Hume e Kant, non hanno più posto in quella della FILOSOFIA ATTUALE.

Al n. 2: so bene che ci sono degli assertori della possibilità di “guarire” gli omosessuali.
Ma, a prescindere dal fatto, che non hanno risolto il fondamentale e sensatissimo dubbio che il malessere degli omosessuali sia di origine sovrastrutturale (società e cultura), resta l’altro fatto: che nei loro testi (a cominciare da quelli del cattolicissimo neotomista, psicologo, Roberto Marchesini e, naturalmente dell’ottimo J. Nicolosi) c’è sempre un collegamento fra un percorso di fede e la fuoriuscita dall’omosessualità. Non si parla mai di FARMACI!
Ed io personalmente, laddove non ci sono nè farmaci nè chirurgia, diffido delle terapie.
Ce n’è dunque abbastanza per dubitare della scientificità di quei libri.
Le terapie d’appoggio e di ascolto, possono essere utili per completare, rafforzare, rifinire, ma la spallata decisiva la devono dare i farmaci (parlo per esperienza personale, in quanto più di 20 anni fa dovetti affrontare una crisi depressiva).
Saluti. GdL

“La psicanalisi è quella malattia mentale di cui crede di essere la terapia”.
(K. Kraus)

Stefano ™

@ GdL

Per correttezza credo sia opportuno riportare che esistono terapie psicologiche empiricamente fondate e validate e che la loro efficacia si dimostra pari o migliore rispetto a quella dei farmaci e soprattutto dà migliori garanzie di evitare ricadute. Tali terapie NON includono il trattamento dell’omosessualità, in quanto non c’è niente da trattare, se non, come hai fatto notare, eventuali disagi derivanti dall’avversione culturale.

giovanni da livorno

@ Stefano

Può darsi, però (magari parlo di 20 anni fa) se non intervenivo con i farmaci per la cura della mia depressione e continuavo solo con la psicoterapia…………..io ero ancora la’………………..

Vero che tali psicoterapie (e tantomeno farmaci), non includono presunte “cure” dell’omosessualità; anche se, una volta, un mio amico, spacciandosi per omosessuale che voleva “guarire”, scrisse una mail al NARTH (l’associazione fondata da Nicolosi che sostiene questo tipo di “terapie”: vai a vedere sul web) ed ottenne l’indicazione dello psicologo più vicino a Livorno, che sosteneva le tesi della suddetta associazione.
Oltretutto, io stesso controllai che fosse regolarmente iscritto all’albo: e lo era! Così come lo sono altri (fra cui quel Roberto Marchesini, nominato nel mio post delle 13,27, che ha scritto libri sull’argomento).
Quindi, nonostante i cattolicisti dicano il contrario, gli psicoterapeuti “nicolosiani”, esistono e proseguono indisturbati a svolgere la loro attività in conformità con le teorie propugnate dal NARTH.
Stefano, non sottovalutiamo i nostri avversari!
Saluti. GdL

“Bisogna badare ai nemici, perché sono i primi a notare i nostri errori”.
(Antistene)

Stefano ™

@ GdL

Non ho detto che non ci sono psicologi che pretendono di trattare l’omosessualità.

Ho detto che le terapie empiricamente fondate e validate di cui parlo non prevedono il trattamento dell’omosessualità, per il semplice motivo che non c’è niente da trattare. Esse, a differenza della psicoanalisi, hanno termini di intervento brevi, nell’ordine di mesi, non di anni.
Quindi non sottovaluto gli avversari, valuto i ciarlatani. Ci sono medici che usano “farmaci” omeopatici, altri che consigliano di non usare vaccini, figuriamoci se qualche fondamentalista non ci prova con presunte malattie spirituali. Magari sono tutti regolarmente iscritti ai rispettivi ordini, per carità. Ma il medico (o lo psicologo) si valuta da cosa fa e da che risultati ottiene, non dalla laurea. Chi usa tecniche o farmaci inadatti, inefficaci o controproducenti per curare malattie inesistenti può fare sfoggio di pezzi di carta ma non di onestà scientifica e risultati professionali.

Stefano ™

@ Enrico

L’uso della matematica non è un criterio di scientificità. Studia e la pianterai con questa stupidaggine. La teoria di Darwin è una delle terorie scientifiche più provate e soprattutto non è stata mai falsificata. Fattene una ragione.

The scientific method is a body of techniques for investigating phenomena, acquiring new knowledge, or correcting and integrating previous knowledge.[2] To be termed scientific, a method of inquiry is commonly based on empirical or measurable evidence subject to specific principles of reasoning .[3] The Oxford English Dictionary defines the scientific method as “a method or procedure that has characterized natural science since the 17th century, consisting in systematic observation, measurement, and experiment, and the formulation, testing, and modification of hypotheses.

Stefano ™

@ Enrico

Sopra giovanni da livorno ha postato un link sulla formulazione matematica dell’evoluzione: pubblicato da Le Scienze, non dalla Casa Editrice Pie Novelle a Gloria del Signore.

Diocleziano

Enrico
Mostrami la formula matematica che dimostra il mutamento che avverrebbe in una comune cialda diventando ostia consacrata.

Stefano™

@ Enrico

Homo Sapiens Sapiens condivide circa il 98% del codice genetico con gli scimpanzé, mi sai dire perché? Qualsiasi tua risposta deve essere una formula matematica perché altrimenti è inaccettabile.

giovanni da livorno

Ho letto che il sindaco Brugnaro è laureato in architettura. Io dico, allora, perchè non si è occupato in modo esclusivo di quel nobile mestiere? Chissà, invece di tante polemiche letterarie, oggi avrebbe potuto donare alla comunità qualche opera di pregio architettonico, come, ad es., la “palazzina di Stupinigi”, dello Juvarra, o la reggia di Caserta, del Vanvitelli, o qualche edificio di Marcello Piacentini (fu l’architetto del fascismo, ma qualche idea geniale l’aveva).
Saluti. GdL

“Un brutto libro si può non leggere; una brutta musica si può non ascoltare; ma il brutto condominio che abbiamo di fronte a casa lo vediamo per forza”.
(R. Piano)

francesco s.

Può essere che non ne è capace e per questo s’è dato alla politica.

dissection

Come fa quasi chiunque in italia abbia una laurea “comprata” in qualche modo e non vuole dare dimostrazione di incompetenza. Non me ne vogliano, ovviamente, i laureati seri.

francesco s.

Magari, alle volte te li trovi di fronte ad insegnare, finanche all’università fregando il posto a qualcuno di valido che probabilmente ormai è all’estero.

Florenskij

Salutate in Giovanni da Livorno il redivivo principe Raimondo di Sangro. Ha letto tutto, sa tutto, distribuisce frasi di compatimento acidulo a chi non ha ali per volare nella zone di atmosfera rarefatta in cui lui ( o più correttamente “egli” ) spazia sovrano come l’aquila che con lo sgauardo s’affisa nel sole. Vedo che qualcuno rischia di battermi nella virulenza del morbo citaiolo. Oh, gran bontà de’
cavalieri antichi! ( o ” cavallieri antiqui”? Non ho tempo nè voglia di
controllare il testo ).
Stavolta, pur consapevole al massimo grado di come e quanto incida la citazione,
addita all’ammirazione un grandissimo architetto barocco, formatosi anche nella Roma papale, con la frequentazione dell’Accademia di San Luca, e uno colluso col Fascismo. Chapeau o, detto all’italiana,
faccio tanto di cappello.
PS Tanto per cominciare a rispondere allo sciocchino secondo il quale
io proverei compiacimento pensando alle stragi ordinate da Luigi
Cadorna. 1) Lo invito a informarsi su Wikipedia di quanti morti fece
nel 1866 la repressione della rivolta “clericale” di Palermo ( quella del “Sette e mezzo” ) comandata dal padre Raffaele Cadorna, il futuro bombardatore di Porta Pia 1870. 2) Mi compiaccio di comunicargli che fra i dieci film ( non uno di più ) che mi porterei in un’isola deserta c’è anche “La grande illusione” di Jean Renoir, regista di provata fede comunista, che io considero il film più bello e commovente mai girato. Tre giorni fa ho avvistato un bellissimo libro fotografico sul medesimo Renoir, che mi sono affrettato ad acquistare.
Tanto può la faziosità clericale.

Seguirà forse citazione dei versi del “Purgatorio” in cui Dante evoca l’effetto pacificante del suono della campana al tramonto.

Florenskij

“La grande illusione” di Jean Renoir: il più bel film PACIFISTA mai girato. Girato da un comunista, al quale mi inchino come doveroso davanti a un genio.

RobertoV

“La grande illusione” di Jean Renoir: il più bel film PACIFISTA mai girato..
Ovviamente secondo il suo insindacabile giudizio ………
Questa mania degli assoluti ……..

RobertoV

François Truffaut sul film:
« Il meno contestato dei film di Renoir è costruito sull’idea che il mondo si divide orizzontalmente per affinità e non verticalmente per barriere.[…]
Vi si pratica una guerra ancora improntata sul fair-play, una guerra senza bombe atomiche e senza torture. Un film di cavalleria, sulla guerra considerata, se non come una delle belle arti, per lo meno come uno sport, come un’avventura in cui si tratta di cimentarsi tanto quanto di distruggersi.[…] La grande illusione consiste quindi nel credere che questa guerra sia l’ultima. Renoir sembra considerare la guerra come un flagello naturale che ha i suoi aspetti positivi come la pioggia, il fuoco… Secondo Renoir è l’idea di frontiera che bisogna abolire per distruggere lo spirito di Babele e riconciliare gli uomini che continueranno tuttavia a essere divisi per nascita. »

La guerra come sport? La guerra con risvolti positivi? Una visione idealizzata delle guerre del passato?
Ecco perchè le piace.

Diocleziano

Flo
Ma come! Or sono pochi giorni che di Giovanni da Livorno ne intessevi le lodi e già ne scaraventi le vituperate ossa nella polve? :mrgreen:
Se i casi della vita mi portassero sull’utopica isola deserta, vi porterei carte, matite, pennelli e colori; un solo film: ‘Il Mago di Oz’, epitome di tutto lo scibile umano: Odissea e Commedia, Ricerca del Tempo Perduto e Batracomiomachia (il più compiuto poema che mai fosse), quello che sta sopra (o sembra stare ‘sopra’) e quello che sta sotto… il grande Mago, ipostasi di ogni deo mendace. (Si dice ‘legger tra le righe’ e perciò ho lasciato molto spazio tra di esse… affinché tu possa libidinosamente riempirlo)

gmd85

@Flo

Sono questi i commenti che ti descrivono meglio. Un individuo puerile, nonostante tenti di dimostrarti colto. L’ennesima ad auctoritatem. Ora costruiamo campanili dappertutto per il parere di Dante? Sei irrecuperabile. Perché non provi a essere onesto e dici che non vuoi che si tocchino, perché piacciono ai bigotti reazionari come te?
P.S. Come te lo vedi il film sull’isola deserta?

Sandra

“…Jean Renoir, regista di provata fede comunista…”

Non è mai stato iscritto al partito. Fu Marguerite, la sua compagna di vita per alcuni anni, iscritta al partito comunista francese, a metterlo in contatto con il pcf per un film girato nel 1936. Ma quando Renoir accettò di lavorare a un film commissionato dal governo fascista ruppe i rapporti con lui (nella foto immortalato di fianco al figlio di Mussolini).
ht tps://it.wikipedia.org/wiki/Tosca_(film_1941)#/media/File:Tosca_1940_primociak.jpg

Considerato che allo scoppio della guerra andò negli usa dove rimase – naturalizzato americano – fino agli anni 50, e che il suo non appariva nella hollywood blacklist, direi che la sua “fede” è tutta da provare.

Florenskij

Dante, Purgatorio, VIII 1-6:

“Era già l’ora che volge il disio
ai navicanti e ‘ntenerisce il core
lo dì ch’han detto a’ dolci amici addio;

e che lo novo peregrin d’amore
punge, se ode squilla da lontano
che paia il giorno pianger che si more.

Almeno in questo caso, un suono di SQUILLA alquanto mortuario ; ma riferito a uno scivolare nella morte che è il preludio della
Resurrezione.

Florenskij

Del resto, non ribadiva il laico Hemigway: “PER CHI SUONA LA CAMPANA?”

gmd85

Ma tu sai cosa significa? Che diavolo, non riesci proprio a non interpretare a tuo uso e consumo, vero?

Stefano™

@ Florenskij

From whom the bell tolls

nella lingua inglese, il verbo “to toll” indica in particolare il suonare a lutto, per una morte o più.

Usa criteri arbitrari per “dimostrare” non si sa bene che: magari provi a capire cosa scrive.

Florenskij

All’ateo Leopardi il suono delle campane piaceva, come si rileva leggendo “Il passero solitario”:

“Odi per lo SERENO UN SUON DI SQUILLA;
odi spesso un tonar di ferre canne
che rimbomba lontan di villa in villa.”

Guido Gozzano nel suo bellissimo “melologo popolare” “La Notte Santa” fece delle campana una protagonista, vhe scandisce il peregrinare di Giuseppe e Maria verso la grotta:

“Il campanile scocca lentamente le sette.”
“Il campanile scocca lentamente le otto.”
Così fino alle undici.

Finalmente a mezzanotte uno scampanio di gioia:

“Il campanile scocca la Mezzanotte Santa.

È nato, alleluja, alleluja!
È nato il Sovrano Bambino.
La notte, che già fu sì buia,
risplende d’un astro divino.
Orsù, cornamuse, più gaje
suonate, SQUILLATE, CAMPANE!
Venite, pastori e massaje,
o genti vicine e lontane!
È nato! Alleluja! Alleluja!

A seguire, ci vorrebbe una ricerca sul tema del suono delle campane in Pascoli.

Florasol

a seguire ci vorrebbe una visita dell’A.R.P.A. che verifichi il livello dei decibel.

Stefano ™

Tra le varie citazioni può aggiungere anche “suonato come una campana”, oppure “stonato come una campana”, tanto per rimanere (?) in tema: quale, poi?

Sandra

A parte che l’ateo e aristocratico Leopardi non aveva quel ritmo di vita lavorativa e familiare che porta a maledire chi interrompe un sonno ristoratore, tipo l’oretta in più la domenica mattina.
Ma poi dove vedi che amasse le campane? Il sereno è riferito al cielo, e il suono delle campane si mescola a quello dei fucili: chissà, magari una volta hanno svegliato anche lui, e ha immaginato di impallinare il campanaro…

gmd85

@Flo

A seguire ci vorrebbe che tu la smetta di voler far quadrare il cerchio a tutti i costi.

Diocleziano

Flo
Il suono delle campane fa male: guarda come si era ridotto Quasimodo;
e pensare che prima di fare il campanaro era la controfigura di un noto
attore del XV sec.: Alain De Lon! 😉

Frank

Sono convinto che se Dante, Hemingway e Leopardi fossero vivi, denuncerebbero il Florenskij per diffamazione? 🙂

Diocleziano

Bisognerebbe aggiungere un undicesimo comandamento:
”Non nominare nomi altrui a vanvera!” 😈

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