Parità tra donne e uomini nell’Unione Europea: andiamo avanti!

L’Uaar, membro della European Humanist Federation (organizzazione che in Europa riunisce le associazioni laico-umaniste) sottoscrive e sostiene questo appello ai parlamentari europei.

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Dichiarazione congiunta da parte delle organizzazioni della società civile le quali invitano i deputati a sostenere la Relazione sulla Parità tra donne e uomini nell’Unione Europea (2013).

Le organizzazioni della società civile e dei diritti umani vi chiedono di sostenere la Relazione sulla Parità tra donne e uomini nell’Unione Europea (2013) nella votazione in seduta plenaria del 10 marzo 2015.

Questa relazione affronta le persistenti o crescenti fasi di stallo in materia di parità di genere e propone azioni su una vasta gamma di temi: sviluppare servizi per l’infanzia; combattere gli stereotipi sul lavoro femminile; ridurre il divario retributivo e previdenziale di genere; istituire un congedo di paternità retribuito per consentire agli uomini e ai padri il raggiungimento di un migliore equilibrio tra vita e lavoro; sensibilizzare sul tema della violenza contro le donne, dedicando a questo problema un anno europeo, e facilitare l’accesso degli uomini e delle donne ai servizi per “la salute sessuale e riproduttiva e i loro diritti”, la cosiddetta SRHR (cioè la pianificazione familiare, la contraccezione, la consulenza prenatale e postnatale, l’assistenza sanitaria per i neonati e il trattamento delle malattie sessualmente trasmissibili).

Diverse organizzazioni reazionarie che si battono contro i diritti umani — come CitizenGo o European Dignity Watch (ma anche European Federation of Catholic Family Associations or Agenda Europe e Turtle Bay and Beyond) — hanno invitato i deputati a opporsi alla relazione con il falso pretesto che la SRHR è di competenza esclusiva degli Stati membri dell’UE. Questi sono gli stessi che hanno manipolato il concetto di SRHR per poter imporre in passato la loro agenda ultra-conservatrice e minacciato Edite Estrela per la sua relazione sulla SRHR nel 2013 e Ulrike Lunacek per la sua relazione sulla tabella di marcia europea contro l’omofobia nel 2014.

Vi esortiamo a ignorare questa argomentazione ingannevole e a notare che l’Unione Europea è intesa a proteggere e migliorare la tutela della salute all’interno dell’UE (art. 168 TFEU). Questo obiettivo non può essere raggiunto se la salute e i diritti sessuali e riproduttivi vengono ignorati. Inoltre, il punto 45 della SRHR all’interno della relazione più ampia sulla parità tra donne e uomini riflette semplicemente la situazione già esistente in una grande maggioranza degli Stati membri dell’UE. Vi è infatti un ampio consenso in tutta Europa per garantire agli uomini e alle donne l’accesso alla contraccezione, ai servizi di aborto sicuro, all’assistenza sanitaria in materia sessuale e alle informazioni sulla sessualità. Questa è la base che può consentire alle persone di scegliere liberamente il tipo di famiglia in cui vogliono vivere.

Oltre alla SRHR, la relazione evidenzia altri bisogni urgenti in termini di parità di genere. Nel 20° anniversario della Piattaforma d’Azione di Pechino sui diritti delle donne, il Parlamento Europeo deve dare l’esempio nel ridurre la discriminazione di genere in Europa.

Il 10 marzo, ci auguriamo che voi sosterrete fermamente la relazione, in particolare la richiesta al diritto di una migliore salute sessuale e riproduttiva, in caso di voto per parti separate, e che vi impegnerete in ulteriori azioni in materia di parità di genere in Europa.

Traduzione a cura dell’Uaar

Archiviato in: Generale, UAAR

53 commenti

Enrico

Ancora una volta le organizzazioni atee seguono la chiesa cattolica. Vi faccio un esempio dove per la prima volta si è esaltato il ruolo della donna nella famiglia tutelandola in modo concreto?Sia nei dieci comandamenti che nel vangelo proibendo al riduzione della stessa ad oggetto da scartare tramite ripudio.

Diocleziano

Riducendola a oggetto e ripudiandola da sempre, non ritenendola degna del sacerdozio.

Diocleziano

Infatti è questo il ruolo delle donne nella chiesa: quello di serve.
Fatti vedere, da uno qualunque ma fatti vedere.

francesco s.

Per i canoni del mondo di 2000 anni fa, sicuramente le parole di Gesù erano meno misogino rispetto al pensiero standard dell’epoca. Resta il fatto che la Bibbia secondo i canoni attuali è parecchio misogina e voler applicare canoni di 2000 anni fa è anacronistico e pericoloso.

Stefano ™

@ Enrico

Ti bastano le seguenti? Se vuoi continuo.
In merito alla dichiarazione universale dei diritti, la CCAR ha detto cosa?
Enrico, piantala!

Dalla donna ha avuto inizio il peccato, per causa sua tutti moriamo. Non dare all’acqua un’uscita né libertà di parlare a una donna malvagia. Siracide 25,24

Davide prese ancora concubine e mogli di Gerusalemme, dopo il suo arrivo da Ebron… 2-Samuele
5, 13

Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all’uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione. Essa potrà essere salvata partorendo figli, a condizione di perseverare nella fede, nella carità e nella santificazione, con modestia. 1-Timoteo 2, 12

Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come si conviene nel Signore. Colossesi 3, 18

le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la Legge. 1-Corinzi 14, 34

Stefano™

@ Enrico,

A proposito, tu dovessi uscirtene con la banale scusa che le frasi sono avulse da un fantomatico contesto che cambia completamente il loro significato, ti faccio notare che l’inetto onnisciente che adori avrebbe sbagliato pure questa, riuscendo ad inanellare un errore dietro l’altro: mai che si possa spiegare in modo chiaro ed univoco, ovvio.
Enrico ogni tuo intervento gira il coltello nella piaga…

Enrico

Quelle che lei ritiene essere parole di odio contro le donne liberano le donne da un servizio quello della parola.
In merito al passo sul matrimonio legga cosa dice poi l’apostolo delle genti quando definisce la moglie carne dello sposo stesso equiparandola allo stesso più di ogni legge umana.

Stefano ™

@ Enrico

Ma certo, prima la liberavano dal dover istruirsi, votare, fare carriera e, come per te fa notare Diocleziano, dal pensare.
Per il resto Enrico sappiamo che la coerenza non è una virtù del tuo dio, quindi neanche di Paolo e tua.

Massimo Maiurana

Ma certo, prima la liberavano dal dover istruirsi, votare, fare carriera e, come per te fa notare Diocleziano, dal pensare.

In questo l’islam tradizionale è molto più avanti: le libera perfino da una sana sessualità, un colpo di lametta e via.

Enrico

*Maiurana

Le donne che abortiscono invece liberano le loro figlie da tutti i servizi?

Comunque secondo voi se una donna può togliere spazio ai suoi figli per predicare in chiesa?

Massimo Maiurana

@Enrico
Le figlie (perché non i figli?) delle donne che abortiscono non hanno nulla a che fare con l’aborto, perché se così fosse semplicemente non esisterebbero.

Stefano™

@ Enrico

Ti abbiamo ripetuto alla nausea che un embrione non è un figlio, quindi la tua battuta è abortita prima di nascere.
Immagino che una volta i figli fossero cresciuti non ci sarebbero problemi a predicare in chiesa, no? O magari potrebbero essere guardati dal marito, che dici? Enrico ti rendi conto che devi fare salti mortali per giustificare i presunti voleri di una divinità che si vorrebbe perfetta? E ti rendi conto che ogni tua “perla” non fa altro che ridicolizzare il Dio che propagandi? Continua, gli stai facendo un ottimo servizio.

mafalda

Ma il suo dio non poteva pensarci fin da subito? Ci saremmo risparmiate millenni di sofferenze e secoli di lotta per l’uguaglianza. Non raccontiamo barzellette, per favore.

Diocleziano

Enrico
Come è possibile farsi guidare da un inetto che, creando prima l’uomo e POI la donna, non ha nemmeno la consapevolezza di come funziona quello che ha (?) creato.

giovanni da livorno

Caro Enrico, che, a confronto della mentalità comune dei popoli cananei, la legislazione abramitica sulla donna abbia segnato un progresso e che le norme neotestamentarie, sullo stesso argomento, fossero più avanzate di quelle più in voga nel 1° secolo d.c., sono cose che si possono anche ammettere.
Ma vede, ciò che, in una determinata epoca è un progresso, in una successiva, non solo non lo è più, ma diventa addirittura una forza regressiva.
Poi, 2 considerazioni:
la 1a, se Paolo ha sentito il bisogno di dire che la donna doveva starsene “al posto suo” (ossia in posizione subordinata e “zitta”) vuol dire che, nelle prime comunità cristiane, c’erano donne che cercavano di levare la loro voce, e non credo che costoro abbiano gradito molto il richiamo dell’apostolo delle genti………
la 2a, quando lei dice che Paolo ha fatto un favore alle donne liberandole da servizio della parola, mi ricorda coloro che osteggiavano il servizio militare femminile “per amor loro”, in quanto volevano evitargli tante brutture……………..
Alla fin fine, Enrico, non crede che quando si vuol far del bene a qualcuno, quel qualcuno abbia diritto di dire PREVENTIVAMENTE la sua, in merito?
Saluti. GdL

“Ricordiamoci che tutto ciò che è vecchio, un giorno è stato nuovo e tutto ciò che è nuovo, un giorno sarà vecchio”.
(Tucidide)

Enrico

Veda quanto sopra è giusto che una donna tolga spazio alla cura della sua prole per servire la patria?

giovanni da livorno

Ma Enrico, la donna non deve necessariamente essere MADRE, in quanto ha i mezzi e la possibilità per non esserlo e dedicarsi ad altro. Perchè, dunque non potrebbe dedicarsi alla predicazione o a servire la patria?
Saluti. GdL

gmd85

@Enrico

Ma cosa ti fa pensare che ripetere le solite fesserie, un giorno, possa portare qualcuno, qui a ritenerle giuste? Sono anni che ci propini le solite nenie. Puoi smettere, sai, che le fesserie apodittiche non attaccano.

gmd85

@Enrico

Diamine se sei noioso. Fossi in te, prima di fare affermazioni del genere studierei un po’ l’argomento. E la smetterei di equiparare cristianesimo e cattolicesimo.

francesco s.

Effettivamente gli argomenti sono sempre gli stessi, fissato con l’aborto, Enrico sarà stato stimolato dal logo di Cattolici per la scelta.

Ateo64

@Enrico
“Ancora una volta le organizzazioni atee seguono la chiesa cattolica. ”

Bene! Quindi non avrai problemi ad appoggiare l’iniziativa, vero Enrico? Almeno una volta sei con noi!

Frank

Darwin: Lo sapevo, lo sapevo, ho sbagliato tutto.
Lyell: Charles… ma è possibile che ogni volta che leggi un commento di Enrico pensi sempre che la tua teoria sia sbagliata!

benjamin l'@sino

Direi che, molto coerentemente, un passo importante verso la “parità di genere” sarebbe chiudere fuori dalla porta chi proviene da aree dove la cultura locale rema in direzione opposta. Com’è che i “fenomeni” citati nell’articolo non avanzano questa proposta in modo operativo?

Engy

a prescindere dal condividere o meno questa tua apparente ostilità nei confronti degli immigrati (che mi pare ostilità a prescindere, e sottolineo mi pare eh ..), non ricordo se l’hai già detto Benjamin, tu cosa proporresti di fattibile per tenere fuori dalla porta e per davvero gli stranieri?

Diocleziano

Engy
Dico la mia in attesa che Benjamino dica la sua.

…tenere fuori dalla porta e per davvero gli stranieri…

Mettere un citofono finto? :mrgreen:
.
In alternativa:
 Che conoscano l’italiano (almeno tre canti della D.C. a memoria)
 Avere mezzi economici adeguati (American Express, per esempio)
 Disoccupazione sotto il 5%
 Prenotare, preavvisando per il loro arrivo, in albergo 4****

francesco s.

Creare ricchezza nei loro Paesi, questa è l’unico modo per limitare l’emigrazione, perché chi ha fame non lo fermi neanche con le cannonate, preferisce anche rischiare di morire

Anche se delle risposta simpatica di Diocleziano sul citofono finto, mi è piaciuta. 😆

Frank

Per esempio….. potrebbe, per far contare di più la sua posizione nel sito dove commenta, collegarsi con altri computer con email e nick diversi e fingere che la sua opinione sia condivisa da altri, tanto se viene scoperto il mondo è pieno di persone con idee simili (anche strambe) e potrebbe essere vero che siano persone diverse. Se poi qualcuno sospetta, atteggiarsi a bambina ritardata opsss.. volevo dire a bambino ritardato invitandolo a rivolgersi alla redazione, come se alla redazione fossero dei cyber-poliziotti e potesso scoprire cose simili.

Gérard

Si, Francesco s. , l’unico modo per fermare l’ emigrazione è creare ricchezze e posti di lavoro nel paese di origine di queste persone . Ma questo non va bene per l’ ultra-liberismo capitalista che preferisce sfruttare per conto suo le ricchezze dei paesi ” poveri ” .
Pretendere fermare l’ imigrazione senza i presupposti sopra nominati è come voler guarire il cancro con le vitamine !

RobertoV

Francesco s. e Gerard
Sono d’accordo con voi, ma aggiungerei anche la qualità della vita, cioè guerre e dittature.
All’epoca della cortina di ferro in molti rischiarono la vita per passare in occidente eppure le condizioni economiche dei paesi di origine erano migliori di molti paesi africani, e non, di oggi e non dipendevano dall’occidente.
Se uno sta bene nel proprio paese è difficile che emigri.
Però benessere economico e qualità della vita non dipendono solo dai paesi ricchi e dal sistema economico, ma anche da fattori geopolitici locali.

Francesco S.

Roberto, quando io parlo di ricchezza non mi riferisco semplicemente al denaro, comunque è meglio specificare come hai fatto tu.

Gérard

Robert V

In parole povere : un paese dove uno puo vivere con la speranza di un futuro migliore, per lui e i figli….

Diocleziano

Engy, mia diletta, cosa non farei pur di strapparti un sorriso! 😉

gmd85

@E.n.g.y

Istruzione e sviluppo. Non ci vuole poi tanto, tolto di mezzo l’estremismo che impedisce il progresso.

Engy

mio caro Frenc,
non hai buona memoria, ma io sì: all’inizio della mia frequentazione di questo bellissimissimo blog, il sig. o la sig.ra admin mi fece notare, rispondendomi non privatamente ma qui, pubblicamente (sulla scorta di che cosa, questo non lo ricordo) che la mia mail era intestata a un nome maschile. Quindi può, eccome se può se vuole, come tutte le redazioni. Giustamente, tra l’altro.

Frank

Non ho buona memoria? Pensi che passi la vita a leggermi le tue discussioni?
Ho una memoria normale sei tu che non capisci cosa scrivo:
“collegarsi con altri computer con email e nick diversi”
Se sei così poco intelligente da usare la stessa email e lo stesso computer anche se cambi nick è normale che ti fai beccare. Ma del resto se non sai neanche utilizzare correttamente il tasto rispondi… ho preteso troppo da te, non eri tu allora la volta scorsa… forse.

Sandra

Engy,
certo che se la tua email contiene filippo-il-pizzaiolo qualche dubbio viene, semplicemente perché non funziona con engy. Frank parlava d’altro: per assurdo tutto un blog, con decine di partecipanti, potrebbe essere gestito da uno psicopatico (o uno con tanto buon tempo), che li fa scrivere a turno, usando computer, nick e mail diversi, e usati coerentemente. Ma in questo caso per scoprirlo sì ci vorrebbe un cyber-poliziotto, e non una normale redazione.
Se ti hanno risposto pubblicamente, non è forse perché tu avevi chiesto qualcosa pubblicamente?

Engy

va bene caro Frenc, hai di sicuro ragione, anche perchè forse ho frainteso, boh, non mi frega molto d’altra parte.
Ma non scaldarti così tanto!
Strana poi questa tua inclinazione all’immediata esacerbazione, da uno spiritosissimo come te perennemente in vena di altissima satira non me lo aspetterei …..

Engy

cara Sandra, mi sono spiegata male.
All’epoca io già spiegai che solitamente scrivo da due postazioni diverse e utilizzo mail diverse ovviamente (ovviamente? booh).
Non ricordo se avevo chiesto qualcosa, più probabilmente avevo ecceduto in non so quale polemica, ragion per cui il sig. admin mi diceva che non era molto corretto presentarsi come Tonna e fornire una mail intestata a un uomo.
Fondamentalmente comunque rimango ancora una principiante in queste cose.

Frank

Scusatemi, ogni volta che devo rispondere a qualcuno metto per errore il suo nome nel riquadro dove dovrei mettere il mio nick, che si cancella ogni volta mi ricollego. Mortacci di chi ha curato il restyling di sto sito. 😉

gmd85

@E.n.g.y

Io scrivo anche da tre postazioni. Sempre con la stessa mail. Non è che cambiare dispositivo implica che tu debba cambiare la mail…

RobertoV

Se dovessimo tenere “fuori dalla porta” chi proviene da culture che remano in direzione opposta dovremmo lasciare fuori anche parecchi italiani, cattolici, il Vaticano e la gerarchia ecclesiastica ……..ed anche parecchi investimenti ……..(e niente petrolio o gas da paesi culturalmente arretrati, ecc.)

Engy

gmd (e anche Frenc),
che voi fa? Già una volta, tanto tempo fa, avevi inutilmente tentato di spiegarmi sta cosa per cui si può mantenere la stessa mail, con termini tecnici che ancora non mi entrano nella mia povera testolina, ma rimane il fatto che ancora non ci capisco molto, quindi continuo a procedere da sempliciotta in questo campo (come in tanti altri, o so, o so, non me lo dire più se no piango 🙂 )

Sandra

Non sapevo di questa associazione, Catholics for choice! Leggo che sostengono la libertà di scelta, e che esistono dal 1973. Dice (wiki inglese) che le conferenze episcopali di us, canada e messico hanno sottolineato che questa associazione non è affatto cattolica, e da parte di un cardinale c’è persino la scomunica automatica.
Questo per dire un’associazione non può dirsi cattolica se non con il benestare della Chiesa (alla faccia del mondo cattolico variegato e libero di esprimersi).

Tiziana

per Sandra

Nel 1994 ho fatto per loro l’ufficio stampa per un paio di incontri che tennero a Roma durante la conferenza sulla popolazione e lo sviluppo del Cairo. Non sono esperta di cattolci ma sembravano cattolici molto diversi da quelli che conosciamo in Italia. (tra l’altro efficieneti e veloci pagatori)

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