La presunta importanza delle etichette

Quando nelle pagine di cronaca si parla di omicidi si cerca in genere di descrivere l’assassino, come del resto anche le vittime, attraverso tutti i dati che si hanno a disposizione. Alcuni di questi dati presi singolarmente non servono a dare un’idea delle ragioni del delitto ma servono semplicemente a completare l’informazione data, quindi potremmo leggere ad esempio di un fabbro quarantenne di Macerata piuttosto che di una pescivendola venticinquenne di Salerno senza per questo ritenere che il loro genere, età, mestiere e provenienza possano essere stati determinanti nella maturazione del delitto. Vi sono poi altri tipi di dati come l’appartenenza etnica e religiosa che invece colpiscono in modo diverso il lettore inducendolo spesso, tenuto conto anche del contesto, ad associarli al possibile movente.

Craig Stephen Hicks, un quarantaseienne assistente legale della Carolina del Nord, ha ucciso alcuni giorni fa a colpi di pistola tre studenti nei paraggi del campus universitario di Chapel Hill che frequentavano per poi andare spontaneamente a costituirsi al commissariato di polizia. I ragazzi, due donne di 19 e 21 anni e un uomo di 23, erano tutti imparentati tra loro trattandosi di due sorelle e del marito di una di esse. Fino a questo punto nessun dato può in alcun modo suggerire cosa possa aver armato la mano di Hicks, è tutto troppo generico. Non si può che attendere di avere ulteriori notizie sulle indagini in corso, e fino al momento in cui scrivo pare che i quattro fossero vicini di casa e che alla base del gesto vi sia una disputa per problemi di parcheggio. Le vittime avevano anche un’altra caratteristica in comune oltre al fatto di essere parenti. Deah Shaddy Barakat e le sorelle Yusor e Razan Abu-Salha erano musulmani, con nomi e origini chiaramente arabe, e le due donne vestivano secondo le tradizioni della loro religione. Ecco che già il quadro cambia, la possibilità di un delitto a sfondo religioso comincia a fare capolino ma è ancora troppo poco, bisogna sapere qualcosa di più sull’assassino.

Nell’era del web sociale avere informazioni su una persona è diventato un gioco da ragazzi per chiunque, basta digitare il suo nome per avere ottime possibilità di reperire notizie. E il profilo Facebook di Hicks dice cose interessantissime. Dice che Hicks si definiva un ateo estremista, che manifestava profondo odio nei confronti di tutte le religioni. Adesso quella che era un’ipotesi remota comincia ad acquisire concretezza, abbiamo tutti gli ingredienti per un crimine basato sull’odio religioso. E abbiamo anche quello che serve a un giornale per fare sensazione, per catturare l’attenzione del lettore, com’è stato fatto ad esempio in Italia nell’articolo pubblicato su Repubblica in cui vengono sì forniti i dettagli della notizia all’interno, ma allo stesso tempo si apre con un titolo che dà quasi per scontata l’islamofobia. Ma impostazioni simili sono apparse un po’ nei giornali di tutto il mondo, Rampini sempre su Repubblica ne ha tratto un pezzo in cui parla di un presunto antislamismo montante negli Usa. È proprio il caso di soffiare con forza sulla brace dell’intolleranza etnico-religiosa?

Non che l’odio religioso sia da escludere categoricamente nel caso in oggetto, ci mancherebbe. Anche considerata la lite sul parcheggio ci sono validissimi motivi per pensare che l’appartenenza religiosa delle vittime unita all’odio manifestato dall’assassino nei confronti delle religioni sia stata quantomeno un fattore scatenante, che magari le cose non sarebbero andate allo stesso modo se i problemi di parcheggio fossero stati tra Hicks e una famiglia di evangelici. O più verosimilmente che in tal caso ai media non sarebbe fregato molto dell’ateismo estremista di Hicks. Ma si tratterebbe di semplici supposizioni e non di fatti accertati. Lo stesso Council of American-Islamic Relations si è giustamente limitato a chiedere alle autorità di fare piena luce su questo aspetto. Spingersi oltre, senza peraltro avere il supporto dei risultati delle indagini, porta semplicemente a innescare una spirale in cui si consolidano schieramenti che si accusano a vicenda, come infatti riporta De Dora sul sito del Center For Inquiry a proposito del dibattito che vede gli oppositori del “new atheism” puntare pretestuosamente il dito sugli esponenti di punta di questa corrente, tra cui Richard Dawkins e Sam Harris, addebitandogli in qualche modo la paternità morale del crimine.

hicks

No, non è possibile arrivare a simili illazioni. Non è nemmeno logico perché anche quando venisse accertato che Hicks ce l’aveva con le vittime per quello che rappresentavano si sarebbe pur sempre trattato del gesto di uno squilibrato. Un ateo squilibrato? Ok, se può far sentire meglio sì, è un ateo squilibrato come tanti altri squilibrati che atei non sono. Lo squilibrato Hicks sta all’ateismo come lo squilibrato Breivik sta al cristianesimo, ma con due grosse differenze oltre a quella sul numero delle vittime: la prima è che l’odio verso gli atei ha certamente animato Breivik che non aveva preso di mira nessuna persona in particolare ma una categoria di persone, e la seconda è che nel caso del norvegese la corsa dei media era piuttosto a sminuire, o addirittura negare, la sua cristianità.

Potremmo anche parlare dei gesti di tutti gli squilibrati del mondo raggruppandoli per appartenenza religiosa e certamente non ne verrebbe fuori un quadro sfavorevole agli atei intesi come gruppo omogeneo, per quanto omogeneo si possa considerare una categoria di persone che rifiutano dottrine e dogmi preconfezionati. Sul suo blog Friendly Atheist Hemant Mehta ha eseguito un’interessante operazione elencando una serie di liti per motivi di parcheggio che sono sfociate in sparatorie. Ebbene, dopo dieci minuti di ricerca ha raccolto una dozzina di casi simili e in nessuno dei risultati si faceva riferimento alla religione professata o all’eventuale ateismo di carnefici e vittime. Evidentemente non valeva la pena parlarne.

Vale invece la pena di segnalare l’iniziativa di Foundation Beyond Belief in memoria delle tre vittime per raccogliere fondi per un progetto in cui era direttamente coinvolto l’uomo caduto per mano di Hicks. Barakat studiava infatti per il dottorato di dentista e tra i suoi progetti c’era quello di prestare cure dentistiche gratuite ai profughi siriani attraverso la Syrian American Medical Society Foundation. In attesa di prestare opera sul campo Barakat aveva già iniziato la sua opera meritoria raccogliendo fondi per la Sams, adesso che è morto diverse organizzazioni, tra cui appunto la Fbb, hanno sponsorizzato la campagna portando a un’impennata nell’affluenza di denaro.

Massimo Maiurana

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97 commenti

Laverdure

“….Rampini sempre su Repubblica ne ha tratto un pezzo in cui parla di un presunto antislamismo montante negli Usa.”
Ma pensa te che acume quel Rampini.
Senza di lui la gente penserebbe che le migliaia di morti dell’11 Settembre,le infinite manifestazioni di puro odio che ormai da decenni imperversano in tutti i paesi islamici(e non solo contro gli USA ma spesso e volentieri contro l’occidente in generale),le vittime provocate in altri paesi,tutto questo dicevo abbia ingenerato nell’opinione pubblica comprensione e simpatia per l’Islam.
Ma che cattivoni questi americani.
Qui in Italia ad esempio chi non brucia dal desiderio di adottare qualche profugo islamico da Siria,Iraq ecc,ora che ce n’e’ in abbondanza ?
Chi non considera una perdita personale dolorosa l’affondamento di ogni barcone con perdita dei
passeggeri,che ci priva di centinaia di graditissimi ospiti ?
Chi non desidererebbe che l’ora scolastica di religione cristiana venisse integrata,o meglio ancora sostituita da un accurato studio di quella fonte di saggezza che e’ il Corano ?

Tino

@ Laverdure
Non ho letto rampini ma dire che negli USA c’è un antislamismo montante non significa dire che gli americani siano automaticamente cattivi, piuttosto partire da un evento per fare una generalizzazione mi sembra particolarmente superficiale, il problema è secondo me che gli USA, Obama in testa non esitano a dire come da loro i musulmani siano così ben integrati e che il loro modello dovrebbe essere seguito da tutti. Regolarmente gli USA fanno dei rapporti sulla libertà religiosa è criticano la Francia (soprattutto per la questione delle sette) ma anche dell’islam. Soros finanzia un collettivo francese che qui in Francia considera atti islamofobi anche per esempio dichiarazioni su libri oppure multe per il burka che sono motivate della legge. Il presidente di questo collettivo un ex-trader è anche consulente all’OSCE (o OECD non mi ricordo) per le questioni di razzismo, avrebbe dichiarato che spera che un giorno la Francia diventi un paese musulmano ….

francesco s.

Non è da escludere che il motivo sia per la fede di quei ragazzi, l’ateismo non impedisce di essere anche razzisti o xenofobi, purtroppo. Anche ammesso che questa ipotesi sia confermata da punto di vista razionale nessuna colpa può essere attribuita all’ateismo in sè, l’ateismo non ha libri sacri e interpretazioni ufficiali a cui aderire. Ogni ateo pensa per se stesso, non ci sono papi o imam o rabbini di riferimento.

francesco s.

Ad esempio, il cinismo di Laverdure per i poveracci che crepano sui barconi riguarda solo lui e non l’ateismo in sè.

Laverdure

@Francesco
Caro Francesco,parliamoci chiaro.
Io non ti conosco ,quindi non ho motivi per affermare che la sensibilita che ostenti sia meno che sincera.
Per quanto mi riguarda non ho problemi a concederti uno spirito umanitario degno del santo di cui porti il nome .
Ma sono certo di una cosa :L’italia,checche ne dica certa tradizione,non e’ un popolo di santi piu’ di qualunque altro paese.
E di un’altra cosa:salvo rare eccezioni l’ostentazione di bonta,generosita,tolleranza ecc nella quale affoghiamo da decenni si basa sul desiderio di stima a buon mercato ( anche verso se stessi)piu’ che su qualunque altro fattore.
Oso insinuare che anche tu ,per fare un solo esempio,nutra qualche dubbio sulla s
incerita della Boldrini quando si lamenta che ci si preoccupi tanto di offrire alloggi di lusso ai turisti(paganti) trascurando il confort delle masse di immigrati (illegali).
Quando la stampa riporta come la criminalita sia raddoppiata negli ultimi anni,e che meta dei reati sono commessi da immigrati piu’ o meno legali,dubito molto che la maggior parte degli italiani ne tragga sentimenti benevoli,anche se relativamente pochi li ostentano al di fuori della cerchia degli intimi,in omaggip al poltically correct.
In un passato non certo lontanissimo la grande maggioranza degli italiani non si mise certo problemi di fronte alle leggi razziali e alle discriminazioni verso le comunita ebraiche italiane,e mi permetto,pensa te, di credere che nella pur improbabile eventualita di un radicale cambio di atteggiamento delle nostre autorita verso l’immigrazione clandestina,se ne metterebbe ancora di meno.
Ma beninteso ognuno e’ libero di pensarla come vuole,ad esempio che la forza della diplomazia,da sola,potra risolvere la situazione sempre piu’ esplosiva che si sta creando nello scacchiere mediterraneo che ci riguarda da vicino.
Beato chi ha fede.

Laverdure

Corrige: al posto di “verso se stessi” va invece “da parte di se stessi”.
Non e’ forse vero che tendiamo a ingannare noi stessi ancora di piu’ di quanto riusciamo a ingannare gli altri ?( e non sono certo il primo a farlo notare ).

francesco s.

Non ostento nessuna particolare sensibilità, quando vedo delle persone crepare su un barcone mi dispiaccio come qualsiasi essere umano. Così come quando sento che uno squilibrato ha ammazzato 3 ragazzi in un parcheggio.

Laverdure

@Francesco
“…quando vedo delle persone crepare su un barcone mi dispiaccio come qualsiasi essere umano.”
Vale a dire per qualche secondo,il tempo di passare alla pagina successiva del giornale o telegiornale.
E ammettiamolo,non potrebbe essere altrimenti,perche’,con buona pace di Donne e della sua famosa campana,chiunque provasse per la morte di perfetti sconosciuti un dolore anche solo lontanamente paragonabile a quello provocato dalla perdita di una persona veramente cara cadrebbe in breve tempo in uno stato depressivo tale da portarlo alla follia.
Una certa dose di “cinismo ” e’ semplicemente condizione necessaria per affrontare la realta,

Tino

Ma dunque francesco s. ? Pensi si debbano aprire le frontiere totalmente ?

francesco s.

Tino

Ma che c’entra? Era una riflessione sull’empatia verso chi crepa su quei barconi, che prendeva spunto dal sarcasmo fatto da Laverdure (in verità fatto anche in altre occasioni sullo stesso argomento) per sottolineare come ogni ateo parla per sè ed è responsabile delle proprie azioni, visto che l’ateismo non ha regole, l’unica cosa che li accomuna è solo non credere in dio.

Monsieur Bovary

@ francesco s., Laverdure, Tino

La vostra discussione mi ha dato molto da pensare.

In linea di massima, sono in sintonia con quanto espresso da francesco s., nel senso che certo non godo quando leggo dell’ennesimo barcone di disperati rovesciato dai flutti, tutto quel doloroso carico di paure e speranze.
Magari sì, tante teste di c@##o in meno (che già ne ospitiamo entro i patri confini), ma anche tanti che in fondo avevano il solo torto di essere nati nella parte sbagliata del globo…

Ma penso anche: nel mondo queste e simili tragedie avvengono a tambur battente; a ogni nostro tranquillo respiro occidentale, un bambino muore di fame in Nigeria; un altro è legato al telaio; una prostituta decenne è svenduta per le strade di Bangkok.

In breve: ferma restando l’insindacabilità del sentire individuale (che appunto è sentimento, più che razionalità), è eticamente superiore, in modo indiscutibile, il dispiacersi tanto, sapendo che nel 99,9999…% dei casi non abbiamo i mezzi concreti, né la voglia (il lavoro, lo studio, la famiglia, il traffico, i problemi di salute e di denaro, l’affitto, le vacanze, i libri, la TV, il PC… quante cose da fare) di porre fine a tutti questi mali…
… rispetto al riconoscere (come di fatto è) che sì, d’accordo, nessuno guarda con voluttà all’ennesimo bambino scheletrito o piccolo schiavo tessitore/soldato/prostituto, ma in fondo non ci tange poi così tanto – perché se davvero così fosse (io credo), qualcosa di più faremmo?

E’ così terribile dire che alla fin fine sì, non ci fa piacere, ma nemmeno ci leva il sonno (non più del lavoro da terminare entro domani, o dell’esame di trigonometria, o della bolletta dell’acqua)?

Non sto dicendo che così sia meglio… ma che così è.
Vogliamo sentirci brave persone, ma prima ancora persone al sicuro e con la pancina piena.

Fra chi si dispiace e non fa nulla – perché non può; ma spesso non può perché non così fortissimamente vuole, credo – e chi non fa nulla perché ammette che in fondo non vi perde il sonno, c’è poi così tanta differenza?

benjamin l'@sino

Ma no, guarda, è un fenomeno che coinvolge anche me. E’ il bel risultato del modo strumentalmente scellerato col quale le dirigenze affrontano la questione dell’immigrazione. Il “cinismo”, che più spesso di quel che vorrei assume sfumature ancor più bieche, è la conseguenza dell’aggressività di quelle dirigenze e del loro spregio per le condizioni di vita dei sottoposti, considerate evidentemente men che niente. Gli immigrati (e non certo solo quelli che provengono dall’Africa sui barconi – in realtà tutti gli immigrati quando si fanno “massa”) sono il bastone col quale il “rappresentante” che s’è fatto in realtà padrone infierisce sui “rappresentati” che son stati in realtà relegati al ruolo di sottoposti. Anche un cane bastonato per prima cosa tenta d’addentare il bastone per neutralizzarlo e fermare le percosse; solo dopo, eventualmente, si rivolge a chi quel bastone lo impugnava. Posso arrivare a ipotizzare che il fenomeno sia ben noto alle dirigenze e che quel bastone venga usato proprio con lo scopo di deviare dai garretti i denti dei sottoposti? Come diceva il gobbetto, “a pensar male si fa peccato, ma…”.

Laverdure

@Monsieur Bovary
“In linea di massima, sono in sintonia con quanto espresso da francesco s.,…”
Pero’,in concreto,comunque tu voglia rigirarla,finisci con l’ammettere che di ragione ne ha pure il cinico sottoscritto.
Il quale pensa (guarda un po)che il tronfio e soddisfatto occidente in generale,e ancor di piu’ L’Italia in particolare (il suo “ventre molle”)non e’ cosi invulnerabile,onnipotente e inattaccabile come sembrano pensare gli ottimisti,e che sottovalutare il pericolo dell’invasione selvaggia sia una fatale imprudenza che fa il paio,ora piu’ che mai,col sottovalutare quello dell’integralismo islamico.
E che quando il problema ci esplodera veramente in faccia, il politicamente corretto finira nella pattumiera,perche’quando la gente si rendera che “sentirsi eticamente superiori” gli costerebbe un prezzo terribilmente salato anziche essere quella sinecura che credevano,
assisteremo a tentativi di “pulizia etnica che non avranno niente da invidiare a quelli che ci ha offerto per anni l’ex Jugoslavia.
O forse credi davvero alla “santita” degli italiani ?
O di qualunque altro popolo ?

Monsieur Bovary

@ Laverdure

Dove cavolo ha letto della “santità degli italiani”? E della “invulnerabilità dell’Europa”.
Non ho rigirato un bel niente: ho detto che i sentimenti sono una cosa, la razionalità e l’istinto di sopravvivenza un’altra.
C’è chi scende a patti con questa verità più agevolmente, mentre altri meno, tutto qui.

Tranquillo carissimo, la gara a chi ce l’ha più lungo – il cinismo – la vince lei, anche perché nessuno all’infuori di lei sta partecipando.
Meno competizione sul nulla e più attenzione a ciò che si legge giovano sempre.

Laverdure

@Monsieur Bovary
“la gara a chi ce l’ha più lungo – il cinismo – la vince lei, anche perché nessuno all’infuori di lei sta partecipando.”
Mi compiaccio della tua onesta: hai detto la gara “al cinismo”,e non quella a chi dimostrera di aver avuto ragione.
Sulla prima sono totalmente d’accordo con te ,dato che il buonismo politicamente corretto qui sembra al momento predominare, e, credimi,non mi offendo di certo,anzi mi compiaccio:partecipare ad un coro unanime non mi e’ mai sembrato molto gratificante.
Sulla seconda gara occorrera ancora del tempo,e il finale sara comunque gratificante,perche’ questo e’ uno di quei casi dove qualunque cinico che non sia pure scemo non potrebbe
fare a meno di compiacersi di avere avuto torto marcio,dato che l’avere avuto ragione potrebbe essere una ben magra consolazione per le conseguenze che pure lui dovrebbe condividere ,suo malgrado,con i buonisti.
Ma ci spero poco.

Monsieur Bovary

@ Laverdure

Comprendo, tanta stizza deriva dal fatto che non ho specificamente dichiarato quanto lei abbia ragione e sia fantastico nel mio primo intervento – pur tutto sommato condividendo le stesse idee, fatto salvo il diverso grado di compiacimento (che non muta di un ette la realtà dei fatti, peraltro).
Lungi da me tentare di offenderla, non me ne potrebbe ffrega’ dde meno.
A differenza di altri, mi sono accorto che qui non esiste tasto dei “like” come sull’insulso FB, né si vince un peluches per ogni buonista colpito e affondato.

P. S. La validità di un’idea è in linea di principio del tutto indipendente dal numero di persone (tante o nessuna) che la sostengono, e credo sia d’accordo anche lei… spero che le sue convinzioni (nel caso di specie e in generale) riposino su base più solida di un mero “molti nemici molto onore”.

Tino

@ Monsieur Bovary
Per quanto riguarda il mio egoismo è dato dal fatto che non ho nessuna fiducia negli atei (pur essendo ateo, ma appunto non credo in generale), nel far fronte all’islam in tutte le sue forme invasive senza andare a cercare il terrorismo. Ho visto troppo come si comportano molti atei nei confronti dei musulmani, le loro richieste, si comportano come cattolici che devono farsi perdonare il colonialismo (come se fosse stato solo a senso unico) e poi sostanzialmente molti odiano la società “occidentale” persino nelle associazioni laiche vediamo che questa posizione è presente (vedi padovan). Come mai tanti atei tra gli studiosi di islam ? Una volta l’ateo che studiava il cristianesimo lo faceva per combatterlo, oggi lo fa per passione per amore e per difenderlo. Si innesca tutto questo anche un conflitto identitario dove l’islam e il cristianesimo non sono solo vissute come religioni ma anche come culture, tanto è vero che si vedono atei del mondo musulmano che pure pensano che la cultura del rispetto della religione è positiva e considerano etnocentrica la blasfemia. Sono molto pessimista a meno che non ci sia un moviemento ateo e anticlericale nel mondo islamico non credo ci sia altra solozione che chiudere i rubinetti. Pensa che il pensatore dei paesi musulmani si è radicalizzato durante il suo viaggio in america negli anni 50, già all’epoca dove la società americana era puritana, considerava la libertà e l’uguaglianza dei sessi come decadente che distrugge la famiglia ecc.. È un po’ quello che succede qui spesso chi nasce qui si costruisce in opposizione alla società laica considerata come decadente.

Monsieur Bovary

@ Tino

L’osservazione sul senso di colpa verso il Terzo Mondo è secondo me verissima.
Trovo odioso che si cerchi di far passare il messaggio che “siamo tutti colpevoli”, questa riedizione smielata e rovesciata dello White Man’s Burden… io (nato nel 1990) mi devo sentire colpevole del colonialismo italiano in Libia, Etiopia ecc… realizzato molti decenni prima?
No gente, io non voglio più sentirmi colpevole.
Mi ci sono sentito – è una masturbazione tragica che non dà alcun piacere, né frutto.

Concordo anche su quanto scrive circa il diktat del rispetto per la religione a tutti i costi, che i fatti di Parigi e Copenhagen temo rafforzeranno… come già scrivevo, la tensione in Italia appare meno forte proprio perché il pedissequo ossequio a papafrancesco si riverbera, in forma di serie B, anche sugli altri culti, Islam compreso (a parte le boutades leghiste e forzanuoviste, che lungi dal promuovere l’ateismo come scudo all’integralismo, riesumano il cattolicesimo più meschino e pervasivo).

Infine, mi ritrovo anche nella nozione dell’Islam come “giovane forza guerriera e sana” contro “il vecchio, vizioso, decadente Occidente”, che i succitati movimenti di destra utilizzano come pretesto per avallare politiche nataliste e tradizionaliste, anziché una salutare iniezione di buon senso e rifiuto delle ingerenze religiose di ogni colore, a ogni livello.

La speranza è poca, pochissima, ma i casi di cronaca in Italia (Hina Saleem, Sanaa Dafani) e nel mondo arabo (Alber Saber, Raif Badawi) dimostrano che, timido finché si vuole, un barlume di ragione nelle tenebre c’è, e merita almeno di essere riconosciuto, così come noi rivendichiamo il diritto di non essere accomunati al gregge papafranceschizzante.
Poi che detto barlume probabilmente, anzi sicuramente non sarà sufficiente…

Tino

@ Monsieur Bovary
Hai perfettamente ragione questa situazione spinge poi ad accettare politiche tradizionaliste, ma bisogna riconoscere che noi atei e laici non abbiamo saputo rassicurare sufficientemente sulla capacità di secolarizzazione anche nei confronti dell’islam. Almeno questo secondo me è il principale problema. Sopra non mi sono spiegato bene, parlavo di un intellettuale dei FRATELLI musulmani che all’inizio alcuni erano progressisti ma poi appunto dopo questo viaggio negli USA hanno preso una svolta completamente antioccidentale e antiprogressita.

Laverdure

@Monsieur Bovary
Caro Mosieur Bovary,le mie convinzioni nascono semplicemente dalla lettura di qualche libro
di storia dedicato agli avvenimenti dell’ultimo secolo,dalla quale ho tratto una certa sfiducia,non mi sogno certo di negarlo,sulla possibilita che i contenziosi tra nazioni possano essere sempre risolti dalla sola forza della diplomazia ,qualunquecosa possa essere tale forza.
Specialmente nei casi dove il sangue scorre gia da tempo, e tra le parti in gioco ce ne sono
rette da regimi totalitari
Per me un diplomatico e’ semplicemente un portatore di offerte e minacce,di natura economica e militare.
In assenza di tali argomenti anche il piu’ esperto diplomatico sara come il denaro
degli staterelli africani privi di vere economie e di riserve pregiate :tanta bella carta colorata e nient’altro.
Per quanto riguarda l’immigrazione selvaggia,la stampa di oggi riporta il dato che almeno il 25% degli italiani vive gia in condizioni di poverta.
Io mi ostino nella mia convinzione che tutta questa gente apprezzera sempre meno che grandi sforzi e grandi somme vengano spesi per ospitare masse crescenti di immigrati illegali, e che alla lunga questo favorira simpatie per correnti politiche piu’ o meno nazionaliste,come avviene all’estero,nonche atti di violenza razzista.
Comunque la rigiri, per pretendere il contrario occorre credere in una vera e propia presunta “santita” del popolo italico non condivisa con altri.
Comunque ognuno qui ha il diritto di credere quello che vuole,anche nei miracoli,ci mancherebbe il contrario.

Monsieur Bovary

@ Laverdure

Lo scherzo va bene finché dura poco.
Ora mi vuole per cortesia indicare dove ho scritto che bisogna applicare il pacifismo intransigente, l’apertura indiscriminata delle frontiere e piegarsi a 90° difronte all’ISIS?

Se io rigiro, lei legge praticamente il contrario di quel che è scritto dagli altri… chi è messo peggio dei due?

Engy

bravo Massimo Maiurana, mi piacciono queste tue riflessioni, non so se le condivido in pieno, ora ci penso, però bravo.

Ateo64

Ecco brava Engy!
Mi raccomando pensaci a lungo e dopo averci pensato a lungo torna a pensarci di nuovo e poi ancora ed ancora…. insomma pensaci fino a quando il post non viene chiuso evitando di esporci le tue pensate. Te ne saremo a lungo grati :-),
firmato il blog

Engy

oohh, ma voLOntieri mio caro ateuccio64/blog, di buon grado ti/vi accontenterò!
Al tempo stesso rimango in ansiosa attesa di un TUO sagace commento ateo64, perchè mi sta destabilizzando e debilitando e consumando questa estenuante assenza/attesa di una di quelle (purtroppo sporadiche…) tue profonde riflessioni che talvolta ci regali! :mrgreen:

gmd85

@E.n.g.y

mi sta destabilizzando e debilitando

Ah, è possibile destabilizzarti ulteriormente?

Frank

Se un ateo uccide un credente è normale che la cosa faccia più scalpore e notizia, è come il caso di un uomo che morde un cane. 😉

Laverdure

“…adesso che è morto diverse organizzazioni, tra cui appunto la Fbb, hanno sponsorizzato la campagna portando a un’impennata nell’affluenza di denaro.”
Iniziativa lodevole,sperando che non si tratti di una “copertura” per una raccolta di finanziamenti per
Isis,Al Queda e altre benemerite confraternite,come altre iniziative smascherate in tempi recenti in USA.
E sicuramente molti “progressisti” troverebbero assurda una simile ipotesi semplicemente perche
non ritengono possibile che degli integralisti islamici siano in grado in organizzare manovre cosi
sottili,come non hanno mai creduto che dei simili “sottosviluppati mentali”potessero organizzare l’attentato alle 2 torri,o potessero essere capaci di pilotare un aereo.
Che cinico,vero ?

Tino

Senza ad andare cercare gruppi terroristici si tratterà senz’altro di organizzazioni caritative non certo di un islam tollerante.

Tino

Il fatto che i new atheists accusino subito Harris e Dawkins era logico. Ma sinceramente negli USA i musulmani sono talmente pochi (1%) che alla fine è l’islam radicale è un problema effettivamente marginale, io credo che se fossi cittadino degli USA non mi preoccuperei tanto dell’islam in generale, è semmai qui in Europa che certe idee dei “cultural studies” sono particolarmente tossiche. Questi universitari possono permettersi il lusso di dire quello che vogliono tanto sono protetti dall’Oceano e da una politica migratoria chiaramente restrittiva nei confronti dei musulmani (scelti rigorosamente), ma l’arrivo di queste teorie multiculturaliste sull’islam nelle nostre università è già più problematico. Sull’affare in sè non so che dire, per ora la persona in questione non rivendica il gesto come politico o razzista, il fatto poi che rischi la pena di morte penso che tenga anche un po’ lontani i movimenti antirazzisti. Nel caso del pastore evangelista che aveva ucciso un medico in Florida fino alla fine ha mantenuto il suo movente religioso convinto di essere nel giusto.

francesco s.

Ehm, guarda che Harris e Dawkins fanno parte del cosiddetto New Atheism, sono gli oppositori di questo movimento che accusano i due.

Tino

Hai ragione !
Comunque il sito friendly atheist che conoscevo è veramente ottimo.

Giorgio Pozzo

Un solo rapido commento: ma siamo certi che questo tizio sia uno squilibrato?

Voglio dire, definire qualcuno “squilibrato” è troppo semplicistico. Molti squilibrati non sono affatto assassini, e molti assassini non sono affatto squilibrati.

francesco s.

Beh, sicuramente non è un comportamento equilibrato ammazzare 3 persone per problemi di parcheggio.

francesco s.

In USA circolano armati facilmente e un raptus per stress accumulato, incapacità di gestire la rabbia possono aver provocato l’omicidio, potrebbe benissimo non c’entrare nulla che era antireligioso.

Giorgio Pozzo

Beh, sicuramente non è un comportamento equilibrato ammazzare 3 persone per problemi di parcheggio

Non ho detto che lo sia.
Ma non confondiamo “comportamento non-equilibrato” con una etichetta personale di “squilibrato”.

Chiunque, per “normale” che possa sembrare, ha pulsioni e magari anche comportamenti squilibrati. Così come non lo si dovrebbe etichettare come “ateo”, non lo si dovrebbe etichettare come “squilibrato”.

Perfino il più accanito psicopatico può apparire una persona per bene (vedi Dahmer), e perfino una persona per bene possiede aspetti da psicopatico (vedi test eseguiti su avvocati e politici, le categorie più densamente popolate da psicopatici).

Tino

Non siamo certi di nulla, se non che questa persona si è presentata da sola al commissariato non ha rivendicato il gesto contrariamente a quanto succede per esempio per gli integralisti cristiani o musulmani che sono convinti anche durante il processo di aver agito per il bene.

francesco s.

Il problema di quando si va “a liberare” certi paesi dai dittatori è che oltre ai buoni propositi iniziali si preveda di ripristinare un governo stabile, altrimenti ti ritrovi come in Iraq e come sta iniziando in Libia, che lo “stato” lo fanno i terroristi.

francesco s.

Sì mi riferivo al suo articolo, ma lo volevo ribadire qui.

Laverdure

@Monsieur Bovary
“la gara a chi ce l’ha più lungo – il cinismo – la vince lei, anche perché nessuno all’infuori di lei sta partecipando.”
Mi compiaccio della tua onesta: hai detto la gara “al cinismo”,e non quella a chi dimostrera di aver avuto ragione.
Sulla prima sono totalmente d’accordo con te ,dato che il buonismo politicamente corretto qui sembra al momento predominare, e, credimi,non mi offendo di certo,anzi mi compiaccio:partecipare ad un coro unanime non mi e’ mai sembrato molto gratificante.
Sulla seconda gara occorrera ancora del tempo,e il finale sara comunque gratificante,perche’ questo e’ uno di quei casi dove qualunque cinico che non sia pure scemo non potrebbe
fare a meno di compiacersi di avere avuto torto marcio,dato che l’avere avuto ragione potrebbe essere una ben magra consolazione per le conseguenze che pure lui dovrebbe condividere ,suo malgrado,con i buonisti.
Ma ci spero poco.

Laverdure

@Francesco
Il problema vero invece e’ che per dare al paese un minimo di stabilita occorrerebbe creare un governo provvisorio di occupazione appoggiato da forti forze militari e mantenerlo per un tempo prolungato,come accadde in Germania e Giappone dopo laguerra.
Ma difficolta sarebbero enormemente superiori perche’ qui non ci troviamo di fronte a popolazioni compatte e disciplinate e desiderose di pace come allora,e in situazioni dove non esistono piu’ forze nemiche attive degne di nota.
E i governi occidentali non possono piu’ contare sull’appoggio compatto dell’opinione pubblica e dei mass media di allora,dove erano praticamene sconosciute opposizioni pronte a piantar grane sugli argomenti piu’assurdi (come le scie chimiche)e che ora,grazie a internet
possono ottenere un seguito vastissimo.
Te le immagini le accuse di neocolonialismo,offesa alla democrazia,negazione dell’autodeterminazione e le altre sbrodolate simile che ne seguirebbero ?
E che otterrebbero beninteso l’appoggio di numerosi politici .
Basta guardare il nostro valente ministro degli esteri che ha appena esternato come l’unica soluzione del problema libico debba essere “necessariamente politica in ambito ONU”.
Capolavoro di originalita,realismo e risolutezza,vero ?
(Quando persino Bergoglio e’ arrivato a chiedere semplicemente che le nazioni “facciano qualcosa” senza porre piu’ tante virtuose pregiudiziali.
Che sia perche la minaccia paventata dall’Isis di arrivare a Roma non gli sembra piu’ tanto assurda,e l’intenzione appena ribadita dalla guardie svizzere di difendere ad ogni costo il
Vaticano non lo rassicuri a sufficenza?)

Tiziana

francesco s.

vabene, però forse è sarebbe stato più efficace se lo scriveva sotto a dove lo ha letto. comunque ovvietà per noi, ma non per la classe dominante. Condivido l’uso del lei, anzi mi scuso per la scivolata sul tu

francesco s.

Tiziana
Ha ragione, sarebbe stato meglio sotto il suo articolo. Quanto al ‘lei’, non sono uno che si formalizza.

MASSIMO

Il caso dell’ateo che uccide i tre musulmani è casomai da inquadrare nel fenomeno dell’ISLAMOFOBIA, che oramai sta dilagando.
In effetti, non è che uno è razzista o nazista, ma se uno tutti i giorni apre la televisione e sente parlare sempre e solo di terrorismo islamico alla fine un pregiudizio negativo sui musulmani se lo fa.
E ripeto, non sono razzista, ma se io avessi una attività in proprio non prenderei mai a lavorare un musulmano manco a gratis. Perchè di questi tempi chi ha il coraggio di portarseli in casa propria?
Oramai con la loro religione hanno sbomballato le palle a tutto il mondo, e credono di dominarlo. Non hanno ancora capito che quando verranno in Europa e cercheranno lavoro troveranno solo porte sbarrate perchè nessuno li vorrà.

Tino

Scusa, ma nel caso degli USA i musulmani non sono molto numerosi 1% della popolazione e non sappiamo ancora se questo ateo li ha uccisi veramente perché sono musulmani.

Monsieur Bovary

Temo che di quest’andazzo, complici le politiche miopi e attente solo al profitto immediato perseguite dai maggiori governi occidentali – nonché l’assurdo buonismo senza se e senza ma circa tutto quanto è religione (cattolica, islamica, ebraica ecc.) – davvero un giorno non lontano questi si prenderanno in Europa tutto ciò che vorranno.

Anche vero che per molti imprenditori (intendendo il termine nella sua accezione più ampia, dal botteghino al colosso), vuoi per necessità, vuoi per opportunismo, è meglio assumere un disperato che, almeno sul momento, non pare pretendere altro che un tozzo di pane, quale che sia il suo credo, anziché un connazionale pieno di pretese (assicurazione, stipendio dignitoso, ferie, permessi…).

Tino

Stavo leggendo un articolo in francese con due sessantottini utopisti che fecero la scelta di vivere in un quartiere creato utopicamente per unire persone di sinistra e musulmani a Grenoble, risultato i due figli convertiti all’islam, mentre dall’altra parte di figli di musulmani convertiti allo spirito sessantottino non se ne vedono.

Monsieur Bovary

@ Tino

Sarebbe molto facile e gradevole potersi aprire agli altri, con la certezza di venire ricambiati con uguale trasparenza… ma purtroppo chi pecora si fa, il lupo se lo mangia.

Sono il primo a dire che alcuni (forse non così pochi) nelle pastoie dell’Islam ci si trovano, e cercano di uscirne spesso a proprie spese e nei Paesi d’origine, e in Occidente… per il niente che vale, hanno tutta la mia simpatia e il mio rispetto.

Ma occorre essere soprattutto prudenti: non è bello che su una categoria intera (gli appartenenti a nazionalità prevalentemente di fede islamica) si ponga una presunzione di colpevolezza, ma le circostanze attuali ci impongono ciò.

Non è razzismo (che poi alcuni ne approfittino per i propri scopi propagandistici…), ma autodifesa.

Alla fin fine, voglio ancora sperare che chi fanatico non è (e con “non fanatico” intendo i cittadini laici del mondo arabo, più che un sempre meno plausibile “Islam moderato”) lo dimostri con chiari fatti.

Tino

Aprirsi agli altri è facile quando tanto si torna a casa e poi si vive più o meno in un ambiente che ci assomiglia, o comunque si può continuare a vivere secondo i nostri usi e costumi. In queste situazioni invece quando la cultura musulmana è maggioriataria, non ha nessun rispetto per l’altro, e l’altro si assimila, per quello che ti parlavo delle conversioni di “prossimità” cioé dovute all’ambiente, è vero che anche in Italia vista la presenza forte del cattolicesimo succede che atei si ritrovano con figli che vogliono andare alla parrocchia. Ma anche in un paese laico come la Francia possono succedere queste cose, con un’altra religione l’islam. Perché quello che conta non sono poi le strutture statali laiche o meno, ma l’ambiente umano, puoi andare in una scuola laica ma se i compagni sono tutti a fondo nell’islam rischi più la conversione che in un istituto cattolico.

Laverdure

@Monsieur Bovary
“..non è bello che su una categoria intera (gli appartenenti a nazionalità prevalentemente di fede islamica) si ponga una presunzione di colpevolezza, ma le circostanze attuali ci impongono ciò.”
Allo stesso modo in cui non fu bello sottoporre l’intera popolazione tedesca alle violenze della guerra come fecero gli alleati con i bombardamenti,(i morti civili furono piu’ di 3 milioni)pero per vincere il nazismo fu necessario farlo.
E parecchie volte volte,come ammise lo stesso generale Harris,capo del Bomber Command,si ando’ oltre il necessario ,come a Dresda.
Eppure le generazioni che in tutto l’occidente avevano subito in varie forme il nazismo espressero ben pochi “pietismi “sull’argomento,per decenni.
IL buonismo diventa molto piu’ raro in chi deve subire di persona,vero ?
E le generazioni moderne saranno davvero diverse se la situazione peggiorera ?

Monsieur Bovary

@ Laverdure

Io continuo a non capire dove veda il buonismo nella mia frase che cita, né dove ho scritto che le generazioni moderne saranno migliori delle precedenti (mai pensato che siano altro che mediocri, come quelle che precedettero e seguiranno), né più intrinsecamente disposte alla compassione – più abituate al benessere sì, ma questo è stato – finora, da domani chissà – il progresso (cos’è, le rode di non aver potuto giocare alla PlayStation da bambino? Di non aver potuto tenere fra le sue mani di seienne uno Smartphone? – e tanto per demistificare, io non ho mai avuto né l’una, né l’altro), progresso che bene o male qualcosa ha fatto anche per chi ne è stato autore, non solo per i vituperati (e non certo auto-generatisi) posteri…

Come le ho scritto sopra, su questo sito non c’è alcun premio per chi affonda più buonisti veri o presunti.
Ciò che è inevitabile è inevitabile… c’è chi lo accetta subito; c’è chi invece dice che è brutto – e pure ne riconosce l’inevitabilità, e va avanti… dire che i bombardamenti a Dresda furono atroci non implica il dire “cattivacci a stelle e strisce, dovevate fare così e cosà invece… sufficientemente chiaro per lei adesso?

E poi… come tenue ed effimero è il rincrescimento per quanto accade ai disperati del presente, così è per le vittime della II GM… sono entrambe (relativamente) lontane, gli uni nello spazio, le altre nel tempo.

P. S. Ma come, prima afferma di volersi beare del trofeo di più cinico del mazzo, e poi continua a desiderare che tutti la pensino come lei in tutto e per tutto (e soprattutto, a citarla debitamente come fonte unica dei propri scritti, pena l’accusa di “rigirare”- che cosa, la polenta)?
Ma così non sarà più speciale, ma solo il caprone nel gregge…oppure (orrore!) UN PROFETA.
Che ironia per un ateo, vero?

francesco s.

Non rispondo a statistiche da bar e false dicotomie: Nessuno deve accettare discriminazioni “meritate e dovute” e nessuno si deve sottomettere ai fanatismi.

Dirò una cosa che forse apparirà fuori tema.
Nel nostro intestino abbiamo una rete di neuroni che per numero equivale più o meno a un cervello di un cane, qualcuno ha parlato di secondo cervello. benjamin l’@sino in un suo commento ha parlato di cani che mordono il bastone invece del padrone che li maltratta.
Se lei vuol fare come il cane, usando il suo secondo cervello, faccia pure, ma non mi ci trascini io preferisco usare il primo cervello che ha un numero di neuroni quasi 3 ordini di grandezza superiore a quello del cane o della pancia.

francesco s.

Il Commento precedente (19 feb 2015 10:02) era per Massimo, mi scuso dell’errore di indentazione.

Laverdure

@Monsieur Bovary
“(cos’è, le rode di non aver potuto giocare alla PlayStation da bambino? Di non aver potuto tenere fra le sue mani di seienne uno Smartphone? – e tanto per demistificare, io non ho mai avuto né l’una, né l’altro)”
Non posso che rispettare la sua capacita di rispondere alla “stizza”(parola sua) degli altri senza cadere in deplorevoli attacchi “ad personam” e servendosi esclusivamente di argomenti oggettivi.

Monsieur Bovary

@ Laverdure

Così come lei seguita ad attribuirmi un ingenuo appassionato amore per l’ISIS e l’Islam tutto, per gli immigrati di ogni credo e colore (quando mai l’ho scritto, davvero mi illumini…), senza rispondere nel merito, compiendo così pure elucubrazioni su quel che penso io, io mi permetto di fare lo stesso.

Vede, in fondo siamo d’accordo su un punto: a pan si risponde con focaccia.

francesco s.

Massimo
Che il movente sia l’odio religioso è da dimostrare, per ora si sa che il movente è una lite in parcheggio. L’ipotesi squilibrato con problemi di gestione della rabbia è molto più plausibile, perché costituirsi altrimenti?

francesco s.

Massimo
Poi il suo mi sembra un discorso provincialista, con riferimento alla vicenda bisogna assumere una prospettiva statunitense.

MASSIMO

Un discorso provincialista dici? E allora spiegami perchè si parla solo e sempre di terrorismo islamico e mai di terrorismo cristiano, ateo o buddista?
Se poi a te piace tanto fare il politically correct sei liberissimo di prenderti in casa un musulmano. Poi se questo ti taglia la gola mentre dormi o ti stupra la figlia, quello ha pure la scusa che glielo ha detto Allah. E del resto lui proverino lo fa perchè è un credente e quindi va scusato.

francesco s.

Massimo

Provincialista perché non hai ben inquadrato la vicenda, mi parli di immigrati di bassa manovalanza e islamofobia, quando l’episodio è accaduto in USA, dove i musulmani sono pochissimi e i ragazzi uccisi erano studenti del college, e non è detto che fossero immigrati, gli USA sono una società multietnica. Ecco perché provincialista, se fossi appassionato di politicamente corretto avrei detto che la sua è un’ottica geopolitica limitata. Con l’articolo non c’entra una mazza l’immigrazione e il mettersi in casa il primo immigrato che si incontra per strada.

Tino

@ Francesco s.
Certo che sono di origine immigrata saranno però nati negli USA, però appunto gli USA non sono molto multietnici per quanto riguarda le persone che vengono da paesi musulmani.

francesco s.

Tino se nasci negli USA sei cittadino statunitense, ergo non sei immigrato, al più sei figlio di immigrati.

francesco s.

Mah, rimango perplesso da chi ragiona per etichette e dal discorso vagamente giustificazionista di Massimo, mi sembra che questo modo di pensare sottintenda “infondo erano musulmani e col casino che fanno per il mondo, qualcuno che si faceva giustizia doveva pur uscir fuori, un potenziale stupratore di figlie in meno”. Non capisco perché insista così tanto nel ribadire “io non sono razzista”, è rivolto a se stesso o agli interlocutori?

A conferma ancora del discorso che facevo “ateo è semplicemente chi non crede in alcun dio”, nonostante le belle riflessioni del prof. Gualerzi su cosa sia (dovrebbe essere) l’ateismo, la R dell’associazione è ancora molto importante.

francesco s.

Può essere che abbia completamente frainteso, ma la perplessità rimane.

Tino

Ma io infatti non insisto sul fatto di non essere razzista, e per dirti il fatto che io stesso abbia amici musulmani (due) non vuol dire per nulla che sia una prova di non razzismo. Confondiamo spesso il razzismo con etnocentrismo.

francesco s.

Tino
Non ho capito bene cosa intendi dire, ma rispondevo a Massimo.

MASSIMO

@ francesco s.

Anch’io condanno fermamente queste triplice omicidio. Costui è sicuramente uno squilibrato che merita di finire davanti al boia.
Tuttavia ti faccio un semplice discorso statistico:

1) Quanti sono i casi di atei che uccidono religiosi? Solo questo a quanto mi risulta.
Qualcuno ha forse gioito di questo fatto o inneggiato ad una “jihad atea”? Non mi risulta che lo abbia fatto nessuno.

2) Invece, di tutti gli episodi di terrorismo quanti sono di matrice islamica? Io direi almeno il 90% di quelli che si sentono in TV.
E quando succede un fatto di terrorismo quanti inneggiano ai terroristi? Questo accade quasi sempre nei paesi islamici. Infatti, dopo l’attentato al Charlie Hebdo, nelle manifestazioni fatte in quei paesi erano tutti dalla parte dei terroristi e nessuno dalla parte delle vittime.

Capisco che in un un ambiente intellettuale come quello degli atei siano difficili da accettare certe discriminazioni, ma la statistica parla chiaro.
Detto questo, è evidente che il mondo islamico prevede come “normali” tutta una serie di comportamenti che noi occidentali classifichiamo come “criminali”. E a questo punto i casi sono due:
– o il mondo islamico accetta le “meritate e volute” discriminazioni e pregiudizi;
– oppure il mondo occidentale si sottomette ai voleri del mondo islamico, cosa che significa non pù libertà, mancanza di diritti della donna, ecc…
Tu quale scegli delle due ipotesi?

MASSIMO

Ma prendiamo per esemepio il discorso dell’APOSTASIA. Nei paesi islamici l’apostata viene condannato a morte. Questo significa che per loro non è possibile cambiare idea. Se sei islamico la devi pensare così e basta.
Ma l’impossibilità di avere opinioni diverse significa una sola cosa = DITTATURA = NAZISMO.
Questo significa che esiste una incompatibilità di vedute e di pensiero tra quelle che sono le democrazie occidentali ed il mondo islamico.
E a questo punto, se si accetta un simile discorso allora mi si deve spiegare perchè abbiamo combattuto il nazismo? Allora tanto valeva lasciar fare ad Hitler i comodi suoi e i risparmiavamo una guerra con 50 milioni di morti. O no?

francesco s.

Massimo
Ho Lasciato in alto un commento (19 feb 2015 10:02) rivolto a lei, ma finito in alto invece che qui.

MASSIMO

“Nel nostro intestino abbiamo una rete di neuroni che per numero equivale più o meno a un cervello di un cane, qualcuno ha parlato di secondo cervello. benjamin l’@sino in un suo commento ha parlato di cani che mordono il bastone invece del padrone che li maltratta.
Se lei vuol fare come il cane, usando il suo secondo cervello, faccia pure, ma non mi ci trascini io preferisco usare il primo cervello che ha un numero di neuroni quasi 3 ordini di grandezza superiore a quello del cane o della pancia.”

@ stefanos
Ho capito che tipo è lei. Leì, comne la maggior parte dei nostri politici ha paura della guerra , di un impegnao militare e vuole essere sempre “politically correct”.
Voi ragionate siete come uno che non vuole di operarsi di un cancro quando questo ancora in fase iniziale ma non capisce che più uno il cancro lo lascia fare e più questo si espande nel proprio corpo fino a che non c’è più nulla da fare. E così è questo ISIS.

P.S. La smetta immediatamente di offendere con la scarsa intelligenza

MASSIMO

Un’ultima cosa. Bisogna solo sperare che l’Egitto vinca la guerra e levi di mezzo l’ISIS. Perchè se questo fa tanto di prendere il potere in Libia, acquisisce anche armi pesanti (come aerei, carri armati e a navi). E dopo diventerà un nemico molto più potente più difficile da sconfiggere.

francesco s.

Massimo

Io non sto offendendo nessuno, dico solo quello che penso: false dicotomie e parlare di “meritate e volute” discriminazione è un ragionamento di pancia (con la differenza sul numero di neuroni col cervello). Tra l’altro si parlava di 3 ragazzi del college di fede islamica uccisi da un uomo e come movente, tutto da dimostrare, si è ipotizzata islamofobia. Poi lei ne ha tratto una digressione su islamismo, guerra e discriminazioni “meritate e volute”. Mi sono espresso solo su quelle ultime perché le ritenevo in argomento con “La presunta importanza delle etichette”.

MASSIMO

Guarda, neanche a me piace fare dei discorsi discriminatori. In fondo è molto + bello e + facile fare il democratico aperto a tutti.
Ma a seguito di tutti questi attentati mi sono documentato sull’Islam. E sai una cosa? Il vero slam è proprio quello dei terroristi che sono quelli che prendono alla lettera il Corano.
Quelli che parlano di Islam moderato (come Obama) lo fanno solo per dare una falsa immagine buonista dell’Islam in modo da farlo digerire al mondo occidentale.
E siccome questa gente vuole imporre agli altri la loro religione e le loro leggi con la forza, si arriverà al punto che l’Europa dovrà scegliere tra la guerra e la sottomissione.

francesco s.

Guardi che ho letto anch’io buona parte del Corano, ne possiedo una traduzione italiana dell’UCOII e conosco bene le aberrazioni in esso contenuto come anche nella Bibbia. Ma credo anche che molti musulmani come cristiani e cattolici in particolare si facciano un’interpretazione personale che contempli forme non violente e di fatto eretiche rispetto al messaggio originario, e per fortuna visto il contenuto di quei libri. Quindi trovo profondamente ingiusto considerare tutti coloro che sono culturalmente musulmani potenziali sgozzatori e stupratori di figlie, degni di “meritate discriminazioni” la colpa è sempre personale mai collettiva. Credo che fosse anche questo il senso dell’articolo. Se guerra ci sarà si spera che sia contro il terrore e chi lo diffonde.

Tino

Io non capisco più che altro perché non si possa avere un dibatttito sereno sull’immigrazione. Uno stato ha o non ha il diritto di decidere chi entra almeno ? Io penso di sì e del resto lo fanno tutti gli stati del pianeta.

francesco s.

Il problema Tino è che l’immigrazione in Italia o Europa non c’entra nulla con l’argomento. Sì, uno stato ha il diritto di decidere chi far entrare o meno nel suo territorio. No, non esistono “discriminazioni e pregiudizi voluti e meritati” è un cortocircuito logico.

Diocleziano

«Uno stato ha o non ha il diritto di decidere chi entra almeno?»
Certamente. E soprattutto l’Italia, con il 13% di disoccupati non può permettersi il lusso di buttare alle ortiche una intera generazione di giovani, e magari altre ne seguiranno. Se un coltivatore trova degli africani che lavorano per tre euro al giorno, difficilmente darà lavoro agli italiani. Se a questo aggiungiamo anche il pericolo del fondamentalismo e fanatismo religioso…
.
Interessante, ieri sera il programma della Gruber, dove si faceva il punto sulle implicazioni delle religioni nell’attuale momento di diffusa belligeranza; Obama veniva additato come il politico che più ha citato dio nei suoi discorsi.

MASSIMO

Per “discriminazioni e pregiudizi voluti e meritati” intendo dire che la stragrande maggioranza dei popoli islamici e dei loro capi nulla fa per prendere le distanze dai gruppi terroristici.
Anzi, casomai fa il contrario, e ne è un esempio il fatto di Charlie Hebdo dove le folle dei paesi islamici scendevano in piazza per inneggiare ai fratelli Kouachi ed a Coulibaly.
Ora, io non sono contrario all’immigrazione per principio. E per me sono benvenute persone oneste che vengono in italia con la voglia di lavorare.
Però io credo impossibile che una persona che ha sempre vissuto in un ambiente in cui si condannano a morte gli apostati o in cui si frusta una donna perchè guida l’auto, tutto ad un tratto, come entra in Europa diventi improvvisamente moderno e democratico.
Io penso invece che questa persona ritiene dentro di se il background culturale che aveva nel suo paese ed immediatamente entra in conflitto con il nostro mondo. E se poi a questa persona viene a mente di cambiare il nostro mondo per adeguarlo al loro, ecco che essa lo fa in maniera violenta e diventa un terrorista.

Tino

@ Francesco S.
Io non giustifico nessun tipo di razzismo, se questi ragazzi sono stati uccisi perché musulmani non è certo colpa loro o della loro religione e non c’è nessun contesto da invocare.
@ Diocleziano
Ma infatti può darsi che gli italiani farebbero i famosi lavori che non vogliono più fare se fossero meglio pagati. Ovvio che gli immigrati magari sono disposti a lavorare anche più ore e per meno stipendio, ma allora cosa servono le conquiste dei lavoratori se poi la stessa sinistra che trova l’immigrazione favolosa non si rende conto che è il primo fattore a distruggerle ? Forse perché la sinistra in realtà difende unicamente statali e lavoratori con contratto con la grande impresa non certo gli operai delle PMI ecc.

Antome

E’ vero che i Breivik in Europa sono casi rari tra i cristiani, però accidenti, bisogna dire che uccidendone una settantina, ha fatto più morti lui di questi 6 (all’incirca) pericolosi pazzi messi insieme. Ripeto comunque che uno le discriminazioni non le cerca se, da innocente, fa parte di un gruppo statisticamente più suscettibile e che io di moderati e quasi laici ne conosco personalmente. Ovviamente, purtroppo, mi sono trovato anche quelli che ti dicono che la donna non dovrebbe parlare con sconosciuti perchè poverina è tentatrice e da scandalo e gli uomini, povere bestie non riescono a controllarsi (classica cultura dello stupro di cui, seppure non più così formalizzata e strutturata come in passato, rimane ancora un cospicuo residuo anche qui, specie in Italia).
Per quanto riguarda il fatto che gli immigrati vengano sfruttati per la disperazione, io non darei certo la colpa a loro ma all’incapacità di fare lega con il resto dei lavoratori, e ovviamente di chi è disposto ad approfittare di questo, conseguenza a sua volta di regole fiscali assurde e soffocanti nei confronti delle attività in difficoltà. Una “sinistra” degna di questo nome avrebbe pensato a costruirle queste reti di supporto e cooperazione contrattuale, tra migranti e lavoratori autoctoni. Non c’è niente come lottare insieme, per creare l’integrazione. Però a proposito di mancanza di lavoro, l’ho sempre trovato assurdo come concetto. E’ il pane che può mancare, non il lavoro che è lo sforzo necessario a produrlo. Se un gruppo, diciamo anche relativamente grande, di persone decide di accamparsi e di costruire capanne e rifugi, procurarsi cibo, non avrebbe alcun senso dire “per te non c’è lavoro” se non per dire che ne serve di più da altre parti, ma lo si divide in base al numero.
Ovviamente un altro discorso va fatto per le masse, ahimè loro malgrado usate come arma demografica e come ricatto morale, probabilmente dall’Isis. Senza tirare fuori chissà quale complottismo io la vedo come una manovrà che destabilizzando il medio oriente ed i freni allora presenti all’esplosione delle lotte intestine, mira a creare paura nell’Europa per cercare di colpirla.

Diocleziano

Antome
Il punto è che abbiamo più disoccupati italiani di quanti possano servire per coprire il fabbisogno.
Quando il lavoro manca è perché nessuno compra quel prodotto e di conseguenza si smette di produrlo lasciando a casa gli operai. Forse stai sognando l’economia dei falansteri?

Antome

E purtroppo questo pregiudizio e presunzione di colpevolezza è ciò che fa aumentare tensione e disperazione presso i musulmani regolari già presenti qui, ovviamente si sentiranno discriminati da innocenti e giustamente, potrebbe esserci un risvolto positivo e cioè che alcuni se la prendano con gli integralisti e si arrabbino davvero per l’immagine che danno di loro, dimostrando di essere laici (non nel senso di non religiosi), io infatti sarei contento di partecipare ad una manifestazione di islamici contro gli integralisti, però ci vuole una battaglia culturale molto forte. Però in molti questo rafforzerà divisione, senso identirario e disagi, se i laici non vogliono averci più a che fare, anche perchè poi rimanendo senza lavoro, li si accuserà, in quanto immigrati di essere potenziali delinquenti.
L’islam moderato esiste, comunque, lo sono i curdi ora minacciati, lo è il marocco. Lo sarebbe il governo siriano (ancora un po’ e contribuivano a rovesciarlo aiutando i ribelli). Nell’Egitto, poi, la rivolta contro Mubarak è stata iniziata originariamente da dei laici, ho visto il documentario, dove per distinguersi, molti di loro non avevano la barba, a differenza dei fratelli musulmani che hanno successivamente dirottato la protesta.
Concludo dicendo che non è vero che nessuno di noi può fare nulla, per quanto nel suo piccolo, quello che manca è la rete e l’organizzazione perchè il contributo di ciascuno di noi sia più di una goccia nell’oceano. Anche per quanto riguarda la possibilità di influire su fattori economici, fare comunità, ora potenzialmente anche trascendendo (parzialmente, per via di certe regole nel commercio tra stati) i confini nazionali. E il cinismo ci vuole, ma non è necessario che sia “volgare” e distruttivo, per quanto comprensibile, come reazione dettata dalla paura. Mi piace sempre rifarmi al significato originario di cinismo che fa capo alla filosofia greca.

Tino

Assad non mi sta certo simpatico ma è vero che l’accordo di qualche giorno fa degli USA e la Turchia per formare ribelli “moderati” contro Assad è uno scandalo. La Turchia che ha lasciato passare i terroristi di Daesh per dare addosso ai curdi dovrebbe essere espulsa dalla Nato.

Antome

Sì, non sta simpatico nemmeno a me, e ancora meno mi stava simpatico Gheddafi e Mubarak, o il capo dell’esercito Al Sisi. La cosa strana è che sempre sono state le milizie egiziane ad accordare il potere prima ai fratelli musulmani e ora a quest’altro “laico” si fa per dire, ma molto autoritario. Le primavere sono state iniziate originariamente, se non sbaglio, da gruppi laici e libertari. Comunque condivido :).

Frank

Papa ufficiale: Por què solo un ateo matar en nome de dios….
Segretario: Santità, Santità… un ateo ha ucciso tre mussulmani a causa di una lite per un parcheggio.
Papa ufficiale: Por què se solo un ateo matar en nome de dios allor solo en credente mata en nome dell’ateism…… aspetta no un attimo……..volevo dir……..forse……forse…….forse es meglio ammetter che inicialmente ho detto una cazzata.
segretario: Si, forse è meglio…

Antome

Secondo lui (e molti di loro nelle religioni in generale), se lo fai da ateo è perchè non hai una guida morale, se lo fai nel nome di Dio allora non credi veramente in dio. Non puoi vincere :D.

Frank

Papa ufficiale: Mannaggias me lo ero dementicato!
Segretario: Santità si contenga.
Papa ufficiale: Ma es una ottima escusa.
Segretario: Lo so ma si contenga lo stesso.

Tino

Ma certo che è vero, per i turchi i primi nemici sono i curdi mica Daesh, e tra l’altro nelle università turche ci sono sostenitori di Daesh.

Frank

Detenuto ateo: …..allora devo dire che li ho uccisi perchè io essendo ateo ora mi posso godere il parcheggio in questa vita che è la sola che ho…. mentre loro essendo credenti, adesso che sono in paradiso, possono usare il parcheggio per tutta l’eternità?
Avvocato: Si però dopo non devi fischiettare…. se no i giudici lo capiscono che li vuoi prendere per il culo per ottenere l’infermità mentale……

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