Il cattolico della discordia al vertice delle istituzioni italiane

La candidatura di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica da parte del principale partito di governo è stato un vero scossone politico. Solo pochi giorni prima Alfano e altri avevano auspicato la candidatura di un cattolico, ma il nome di Mattarella ha messo in subbuglio paradossalmente proprio l’area cattolica del Parlamento, con lacerazioni profonde nell’Ncd e in Fi, e riunito le forze più laiche. O meno clericali, dipende dai punti di vista. Alla fine Sergio Mattarella ha ottenuto molti più voti di quelli preventivati, riuscendo quasi a raggiungere quella soglia di due terzi dei grandi elettori che avrebbe permesso la sua elezione già dai primi tre scrutini.

Eppure in quanto a cattolicità Mattarella ha ben pochi rivali. Cattolica è la sua famiglia, cattolicissime le sue frequentazioni tra le quali si annoverano il futuro papa Montini e il gotha della Dc dell’epoca. Da giovane ha frequentato un istituto religioso, il liceo San Leone Magno di Roma, e ha militato attivamente nei movimenti studenteschi dell’Azione Cattolica, proprio come l’ex Presidente Oscar Luigi Scalfaro. L’Italia cattolica non poteva non salutare con soddisfazione la sua ascesa a quel palazzo, il Quirinale, che già fu residenza dei papi, e infatti i messaggi da enti come Radio Vaticana e la stessa Azione Cattolica sono stati tra i primi ad arrivare. Felicitazioni anche da Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, che tuttavia tiene a precisare che sarebbe insensato “schiacciare Mattarella sulla dimensione del cattocomunismo o del cattolico adulto” aggiungendo: “Finisce a mio avviso anche il ruolo politico che la Cei aveva acquisito dentro il bipolarismo degli ultimi vent’anni”. Ci permetta di dubitarne.

mattarella

Di certo non si può dire che il Presidente Mattarella sia uno che inghiotte qualunque pillola gli venga data, son lì a dimostrarlo quelle sue dimissioni del 1990 dal sesto governo Andreotti in aperto dissenso con la scelta di porre la questione di fiducia sul disegno di legge Mammì. Ma quella, pur importantissima, fu una questione squisitamente politica. Etica, ma politica. Non sempre i fedeli riescono ad essere ugualmente integri quando si parla di questioni morali e religiose, occorre dimostrare a parte di essere in grado di farlo. E i trascorsi non lasciano presagire nulla di buono, perché proprio in quello stesso periodo, da ministro della Pubblica Istruzione, Mattarella ricorse insieme alla Cei contro la sentenza del Tar Lazio che aveva riconosciuto agli studenti non frequentanti l’ora di religione il diritto di lasciare la scuola. Si trattò di una vittoria solo provvisoria dei clericalisti, perché in seguito la Corte Costituzionale avrebbe ribadito definitivamente lo stato di non obbligo di chi non frequenta l’Irc, ma anche significativa del modo di intendere la libertà religiosa di Sergio Mattarella.

A distanza di poche settimane il ministro Mattarella si distinse nuovamente per eccesso di clericalismo, rompendo il suo peculiare silenzio istituzionale e lasciandosi andare a una dichiarazione a proposito di un concerto rock. Nel mirino del ministro e dei vertici ecclesiastici la cantante Madonna, rea di offendere il buon gusto con le sue performance a sfondo erotico e di abusare di simboli ed emblemi religiosi. Il vicariato di Roma si spinse a chiedere di provvedere contro lo spettacolo, ma fortunatamente non si arrivò a tanto.

Da neo Presidente non ancora insediato Mattarella si è recato a visitare le Fosse Ardeatine, cosa che tra l’altro gli è valso il plauso della comunità ebraica, e nell’occasione ha rilasciato la seguente dichiarazione: “L’alleanza tra nazioni e popolo seppe battere l’odio nazista, razzista, antisemita e totalitario di cui questo luogo è simbolo doloroso. La stessa unità in Europa e nel mondo saprà battere chi vuole trascinarci in una nuova stagione di terrore”. Parole sante, ma non si può non rilevare che l’unico riferimento all’odio religioso è nell’antisemitismo e che non vi è nessun cenno alla difesa della libertà d’espressione e alla laicità come soluzione per ottenere convivenza pacifica. Rimaniamo in attesa di sentirli nei prossimi discorsi presidenziali.

Particolare enfasi è stata poi data alla sua partecipazione alla messa domenicale, attività che si suppone consueta per qualunque cattolico praticante e di cui quindi non si capisce il rilievo, e il successivo selfie insieme alle suore che è invece assoutamente inconsueto visto che gli stessi giornalisti hanno dovuto faticare non poco per ottenere qualche scatto, e nessun selfie a quanto è dato sapere.

Per quanto ci riguarda possiamo solo sperare che nel corso del suo mandato il Presidente tenga sempre ben presente tutte le libertà fondamentali degli individui senza mai anteporvi quelle delle comunità. Che nessun genere di campanilismo possa mai viziare la sua attività così come si è visto nel corso della sua elezione, dai campanilismi di parte cattolica prima ancora che venisse fatto il suo nome a quelli di parte siciliana che hanno visto molti elettori suoi conterranei votare in modo difforme dalle direttive del partito. Per carità, perfettamente lecito rivendicare la propria autonomia, ma non per ragioni stupide come la comune provenienza. E lo dice un altro conterraneo di Mattarella: il sottoscritto.

Massimo Maiurana

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64 commenti

Frank

Papa ufficiale: La Binetti vestida da hombre….
Segretario: E’ Mattarella.
Papa ufficiale: Che non sia normal se sapeva…
Segretario: E’ inutile quando si fissa su una cosa….

Federix

Hai ragione!!! Somiglia proprio alla Binetti e ne ha anche la tipica espressione!!! 🙁

Ateo64

Purtroppo in Italia è difficile trovare persone sopra sopra i cinquanta anni che non siano condizionate, e pesantemente, da una educazione religiosa assorbita quasi acriticamente anche per ragioni di convenienza sociale. Se poi parliamo di politici la connivenza con la religione è giocoforza una chiave di volta per salire i gradini del potere temporale. Questo è, e questo sarà, per lungo tempo a venire. Detto questo e considerato che la persona in oggetto mi sembra davvero una delle meno peggio nell’ambito dell’attuale quadro istituzionale spero che la grande responsabiltà di cui è stata investita sia una molla per uno scatto di suprema onestà intellettuale e che sappia riconoscere l’importanza del sui ruolo di presidente di tutti gli italiani: cattolici, credenti, non credenti, etero, omo, bianchi, neri, ricchi e meno ricchi.

Noi non possiamo fare altro che vegliare sul suo operato e non smettere di pensare e all’occorrenza criticare le sue cadute di stile.

Oggi mi sento buono 🙂

Agnos

Concordo anch’io.
Vorrei però rilevare come la frase “A distanza di poche settimane il ministro Mattarella si distinse nuovamente per eccesso di clericalismo, rompendo il suo peculiare silenzio istituzionale e lasciandosi andare a una dichiarazione a proposito di un concerto rock. Nel mirino del ministro e dei vertici ecclesiastici la cantante Madonna, rea di offendere il buon gusto con le sue performance a sfondo erotico e di abusare di simboli ed emblemi religiosi….” mi sembra non pertinente: chiunque, nel caso specifico Mattarella, può legittimamente, senza essere clericalista, ritenere offensive per il buon gusto le esibizioni di una cantante; quello che non è legittimo è ritenere che tutti ne siano offesi e pertanto richiederne la censura.
L’articolo correttamente afferma che Mattarella non ha fatto niente del genere.
Dopo questa difesa di Mattarella, sono molto “curioso” di vedere l’evoluzione delle cose: il neo presidente si dimostrerà un clericalista confessionalista o un cattolico che considera importante la laicità dello Stato.
In realtà non sono ottimista, ma aspetto i fatti.
Non posso dimenticare infatti gli accordi (documentati nel libro di Nuzzi) per il mantenimento dei privilegi della chiesa cattolica raggiunti durante una cena “segreta” fra “il papa emerito” e un PdR che sembrava ateo.

Tiziana

Ricordo che quando fu leletto Scalfaro l’allora giornalista del Corriere Indro Montanelli propose Tullia Zevi che aveva appena lasciato il suo incarico come presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane,. Un profilo secondo lui molto nobile e gran garante delle istituzioni repubblicane. Ricordo che ci furono starnazzi molto razzisti per quella isolatissima proposta.

francesco s.

Non conoscevo questa donna, da quello che leggo sembrava una rispettabile signora.

Comunque credo che per il presidente della repubblica vadano evitate persone che siano a capo o siano state a capo di comunità religiose, quel ruolo le rende poco rappresentative degli italiani, per quanto siano persone rispettabili, e la signora solo un anno prima era presidente dell’UCEI fosse stata presidente 10 anni prima già era diverso, inoltre nel 1999 (quando Indro Montanelli la propose, aveva già 90 anni).

francesco s.

Errata
la parentesi andava chiusa prima di “aveva già 90 anni”.

francesco s.

Emma Bonino poteva essere un buon candidato anche per queste votazioni, peccato per la malattia che la affligge.

Agnos

Ci potrebbe essere un sistema per poter giudicare preventivamente il tasso di clericalismo o di laicità di Mattarella e visto che nell’UAAR ci sono diversi docenti delle scuole statali non dovrebbe essere difficile trovare i riferimenti: come ministro della Pubblica Istruzione, quanto ha favorito le scuole cattoliche?
Ha avuto altre manifestazioni di clericalismo oltre quella, grave, ricordata nell’articolo del ricorso insieme alla CEI contro la sentenza del TAR?

Enrico

In un paese democratico capita che ad un presidente ateo succeda un credente, nei regimi atei era possibile wuesto tipo di successione?mi riferisco af URSS Cuba e Messico?

Giorgio Pozzo

Enrico,

l’opposto di un paese democratico non è un regime ateistico, ma un regime e basta. Regime che potrebbe essere ateistico o teocratico, ma non ha alcuna importanza.

Tra l’altro, Bruno Gualerzi ha scritto molte interessanti righe a proposito della similarità tra regimi cosiddetti ateistici e teocratici. Le consiglio di rileggerle.

Diocleziano

In un paese VERAMENTE democratico dovrebbe essere ininfluente se il presidente sia credente o laico, almeno fino a quando ambedue si comportano onestamente. Però nel caso del credente sappiamo da subito che ha dei referenti (che non sono il suo dio) e che potrebbe favorirli.

gmd85

@Enrico

Con tutti commenti possibili, sei stato capace solo di questo? Mi chiedo a che regime tu sia stato cresciuto…

giovanni da livorno

@ Enrico

noi vorremmo un Presidente che limitasse la sua fede o il suo ateismo (o agnosticismo) alla sfera privata e, invece, nella sfera pubblica, fosse un corretto applicatore della Costituzione e delle leggi, senza alcuna interferenza delle sue convinzioni in materia di religione.
Speriamo che Mattarella sappia esserlo.
Saluti. GdL

Enrico

Concordo con lei, il fatto è che dove vige l’ateismo di stato ciò non è mai successo.

Diocleziano

Enrico
Ma che cavolo di ragionamento è? Anche nei regimi teocratici non c’è mai stata alternanza con un presidente ateo.
(Probabilmente in vaticano qualche ateo al vertice c’è stato, ma non si dice… 😎 )

Mr G

Ma vi è venuta la fissa dell’URSS….secondo te Enrico andando metto per condizioniali:

Se è V che l’ateismo o comunque il noncredente in senso lato corrisponde necessariamente al marxismo in quanto ci sono/cìè stato l’ateismo di stato in URSS?

E quindi non credo proprio un gran ragionamento questo qui: o sei credente o fai parte del regime URSS o sei comunque comunista.

E come dire che siccome negli Stati Uniti vige una rigorosa laicità allora sono tutti comunisti marxisti….non ci azzecca nulla quindi far intendere:o sei credente o sei un marxista stile URSS,è pura retorica ( secondo me fatta tra l’altro anche male ).

Saluti.

giovanni da livorno

@ Enrico

forse ho capito qual’è l’equivoco in cui lei (volutamente) cade: lei “crede” che noi siamo sostenitori dell’ateismo di stato e della persecuzione delle religioni. Ma non è così. A parte il fatto che noi non siamo tutti atei (ci sono fra noi agnostici, deisti, un protestante e forse anche dei massoni), siamo semplicemente gente che crede nella laicità dello stato e nella assoluta neutralità e indifferenza dello stato medesimo in materia di religione.
Questo tipo di stato laico e libertario non corrisponde certamente a quello che era l’URSS e i paesi satelliti.
L’ateismo di stato NON è indifferenza e neutralità in materia di religione: è evidente!
Se la religione è un fatto privato, per noi va benissimo. Nessuno deve essere disturbato se vuol aderire ad un determinato culto e vivere secondo i suoi principi, purchè non cerchi di imporre, anche in modo indiretto, tali principi a NIUNA persona non consenziente.
Nei paesi dove vigeva l’ateismo di stato, la religiosità non era permessa nemmeno come fatto privato. Non è questo ciò che vogliamo, non è questo il nostro obiettivo.
Noi vorremmo uno stato che lasci libero ciascuno di credere ciò che vuole, di farne una propaganda non invadente, e di vivere secondo i principi della fede in cui crede; ma che impedisca a qualsiasi confessione religiosa di interferire con la cosa pubblica e la vita del prossimo non consenziente.
Riguardo al Messico (e ci aggiungerei pure la Spagna repubblicana) la persecuzione della chiesa fu dettata da ragioni politiche più che religiose. Essa, in quei luoghi, era oggettivamente una forza conservatrice che si opponeva alle politiche economiche e a quelle di laicizzazione della scuola e della società, che i governi rivoluzionari cercavano di attuare.
Se si fosse disinteressata di politica, come facevano i cristiani prima di costantino, non le sarebbe successo nulla (non obietti che i primi cristiani venivano perseguitati nonostante il loro disinteresse politico, perchè le cause di ciò vanno cercate in alcune peculiarità della società romano-imperiale, non ripetibili nel mondo moderno).
Basti pensare che gli altri cristiani diversi dai cattolici (es. i protestanti) che non avevano il potere e gli interessi della CCAR, non vennero perseguitati nè in Messico nè in Spagna.
Speriamo che questo basti a non confonderci più con i sostenitori dell’ateismo di stato (ma ci credo poco…).
Saluti. GdL

“La Chiesa deve stare nello Stato, e non lo Stato nella Chiesa”.
(H. de Balzac)

gmd85

@Enrico

I cristeros non si sono fatti troppi problemi ad assoldare un ateo…

Ora, appurato che l’ateismo di stato (brutto, bruttissimo, lo sappiamo) non ha nulla a che vedere con questa discussione, sei in grado, una volta nella tua vita, di produrre qualcosa che vada oltre i tuoi input standard?

gmd85

@Enrico

A volerti dare corda, possiamo confrontare secoli di storia e fare le dovute proporzioni, specificando cosa è diretta conseguenza di cosa. Non sono sicuro che ti convenga.

Diocleziano

Giovanni da Livorno

…non obietti che i primi cristiani venivano perseguitati nonostante il loro disinteresse politico, perchè le cause di ciò vanno cercate in alcune peculiarità della società romano-imperiale, non ripetibili nel mondo moderno…

Se il predicare di non riconoscere l’autorità imperiale, fondamento dello stato, è da considerarsi disinteresse politico…
Se il Diocleziono mio eponimo avesse fatto il lavoro più coscienziosamente forse non avremmo avuto un Costantino (maledetto in secula seculorum). 👿

RobertoV

Il Messico non era ateo, ma vi era una dittatura anticlericale come reazione dopo dittature precedenti clericali (chiedersi sempre cosa c’era prima) e secoli di persecuzioni da parte della chiesa cattolica. Essere anticlericali non vuol dire essere atei, ma essere contro il potere clericale precedente ed attuale: colpire il potere politico delle chiese non vuol dire essere contro la religione privata. In Messico volevano una chiesa svincolata da Roma ed anche in URSS una chiesa sottomessa al potere, idem la Cina (ed anche l’impero Romano) così come hanno voluto fare tutte le dittature (perchè le chiese sono potere, o sono alleate e fanno parte del sistema di potere o sono contro). Troppo comodo pretendere di presentare sempre le religioni come degli agnellini senza potere. Si pagano anche le responsabilità precedenti.

RobertoV

Inoltre non è vero che le religioni erano proibite nei “cosiddetti” paesi atei. Se ne colpivano gli aspetti politici. Ed ovviamente erano più bersagliate quelle che erano maggiormente dei centri di potere. La chiesa cattolica ha addirittura i centri di potere all’estero ed i suoi membri sono nominati dall’estero e devono obbedienza all’estero, comportandosi quindi come se fossero membri di un altro stato, quindi non controllabili dalla dittatura. Ed infatti come si vede in Cina vogliono togliere tale nomina e dipendenza dall’estero.
In quei paesi non vigeva l’ateismo di stato, mentre fino a poco fa anche in nazioni democratiche esisteva la religione di stato.

giovanni da livorno

@ Diocleziano

beh, Diocleziano, negare la divinità dell’imperatore, effettivamente, era un po’ sminuire la sua autorità, però non si negare l’interesse politico dei primi cristiani fosse enormemente minore rispetto a quello dei cristiani attuali. Essi erano contro la divinità dell’Imperatore, ma non contro la sua autorità civile ((basta leggere la “lettera ai Romani”). Pagavano le tasse e non si opponevano alle leggi che non imponessero a loro, direttamente, comportamenti anticristiani . Certo non combattevano, ma l’esercito romano (dai tempi di Caio Mario) era “volontario”; ed è sicuro però che non cercavano di interferire nell’attività dello stato e non si sognavano di impedire ai non cristiani di abortire, divorziare, avere rapporti gay ecc.
Riguardo alle persecuzioni, Diocleziano fece quello che potè nel 303-4 per colpire i cristiani, ma la sua persecuzione riuscì solo in parte come era accaduto a quelle di Valeriano e di Decio. I cristiani erano ormai una minoranza cospicua e si erano infiltrati dappertutto. Non mancò la volontà, ma le possibilità, di successo completo.
In quanto all’uxoricida e figlicida costantino, il sapere che da molti cristiani è considerato un santo, me ne rende ancor più odiosa l’immagine.
Saluti. GdL

“La gloria dei grandi uomini si deve sempre commisurare ai mezzi di cui si sono serviti per raggiungerla”.
(F. De La Rochefoucauld)

Carlo Lauletta

La contrapposizione tra regimi democratici e regimi atei non ha senso: il contrario di (regime) democratico è dittatoriale, il contrario di (regime) ateo è teocratico. Osservo poi che di regimi atei (= proibenti la pratica religiosa) ce n’è stato uno solo: quello dell’Albania dal 1967 al 1990.

benjamin l'@sino

Ho ragione di credere che questo personaggio sarà l’ennesimo anello di continuità lungo la linea fin qui seguita. Diversamente non sarebbe stato eletto, vi pare? Cassandra dice che questo sarà un Napo Ter malamente travestito.

Diocleziano

Basta considerare chi è stato il mandante della sua elezione.
Le famose 50 sfumature di grigio. Adesso sono 51.

giovanni da livorno

@ Sono io

eh, come ho scritto in altre occasioni, se leggi il blog di costanza miriano o i nostri amici dell’unione cr. ecc., noterai che odiano i cattolici un po’ più progressisti (tipo il buon Dossetti) più di noi. Li chiamano “cattolici adulti”. E, per quella gente, il cattolico che non sia “duro e puro”, è un deprecabile cattolico adulto. Temono, ad es., che Mattarella e Renzi (da loro ritenuti cattolici adulti) facciano passare una sia pur timida legge sulle unioni civili.
Il fatto che il nuovo Presidente, vada regolarmente a messa e in passato sia stato contrario al concerto di Madonna ed all’uscita da scuola degli studenti non frequentanti l’ora di IRC, a molti cattolici NON basta.
A questo punto non so nemmeno se questa divisione fra cattolici oltranzisti e adulti, renda più forti o più deboli, i nostri avversari…………….
Saluti. GdL

“Chi arriva al punto di sostenere il matrimonio gay non solo non si dimostra un buon cattolico cristiano, ma potrebbe giocare a favore dell’estinzione dell’umanità”.
(D. Scilipoti)

Giovana d'Arco

Forte! Un cattolico come lui parla di sistemi totalitari! E la chiesa che cos’è ? Più totalitario di cosi…Quando confesseranno i cattolici i loro peccati passati insiem ad una”mea culpa”? “La verità ci renderà liberi” disse Il Maestro… Povero illuso. Povero illuso anche Mattarella se crede che un giorno, quando tornerà nella”casa del padre”, non pagherà. Lo dice il suo credo religioso: dopo la morte pagherai tutte le porcherie che hai fatto, caro imbroglione…

Federix

“Cattolicità” a parte, mi preoccupa MOLTISSIMO il fatto che Mattarella sia stato scelto da Renzi!!! 🙁 E infatti Mattarella ha già detto che vuole accelerare le cosiddette “riforme” di Renzi, le quali, è noto, sono RESTAURAZIONI di poteri oligarchici e plutocratici, ovvero un ritorno sui generis al medioevo.

Diocleziano

Penso che renzi sia solo l’ultima bambolina di una matrioska, quella visibile. Mi domando chi lo manovra non avendo, secondo me, né quelle doti né quell’esperienza di statista che vuole simulare.

Federix

@ Diocleziano:
“A un certo punto Susanna Camusso interrompe questa intervista, si alza, sigaretta in mano, e va verso la bacheca del suo ufficio con affaccio su Villa Borghese. Tra foto, messaggi, ricordi e volantini della Cgil, c’è un lancio di agenzia con una dichiarazione di Sergio Marchionne del 2 ottobre scorso. Parla del mercato del lavoro, l’ad di Fca, della necessità di togliere “i rottami dai binari”. Ed è questo, spiega, il compito affidato a Renzi. Precisa: “L’abbiamo messo là per quella ragione lì”.”
Da: http://www.repubblica.it/politica/2014/10/29/news/camusso_renzi_a_palazzo_chigi_per_volere_dei_poteri_forti_lo_ha_ammesso_marchionne-99260005/

Diocleziano

Ventriloqui che agiscono nascosti dietro una tenda.
Ma quanti Maghi di Oz ci sono in Italia?
Solo per pilotare renzi e il suo staff di sciampiste-ministre ce ne vuole un esercito.

Engy

Diocleziano, scommetto che ti sei commosso fino all’osso nel vedere la Rosaria Bindi commossa fino alle ossa :mrgreen:

Diocleziano

Engy
.
Oh sì, mia diletta,
ne fui commosso,
che disdetta!
fino all’osso!
Mi trapassa come come saetta
quel frastuono, quel fracasso:
non dà requie quella matta!
Di collera già rosso
la ghermisco in tutta fretta
scaraventandola nel cesso!
.
Qui finisce l’avventura,
con gesto assai villano,
del prode Diocleziano… :mrgreen:

Federix

@ Diocleziano
Sta di fatto che le “leggi” e soprattutto le “riforme” del governo Renzi sono a favore dei plutocrati, ovvero di coloro che appare essere il soggetto sottinteso (“noi”) della frase di Marchionne.
Per i dubbi rimanenti: “dai frutti si riconosce l’albero”…

francesco s.

Mah, io non lo conosco come politico, quindi aspetto di vedere come si comporterà. Mi basta che si faccia garante della costituzione e garantisca imparzialità. Se si comporterà laicamente sarà meglio di molti atei devoti presenti in parlamento.

mauro

A me basta che COMINCI a garantire il rispetto della nostra costituzione, se è vero come è vero quanto riportato dal periodico Senzasoste (riporto lo stralcio integrale dell’articolo “Sergio Mattarella e un paese che si spegne nel silenzio”):

“Getta un’ombra sinistra sul neo-presidente il fatto che sia stato ministro della Difesa durante la guerra del Kosovo quando, per la prima volta, l’Italia partecipò ad una massiccia operazione di bombardamenti di un paese vicino (generando dalle due alle tremila vittime civili totalmente rimosse dall’opinione pubblica nazionale, tanto che la sinistra di allora riuscì, senza imbarazzo, in pochissimi anni ad andare al governo col centrosinistra responsabile di quei massacri, votando pure il rifinanziamento della guerra afgana avendo alla testa l’ “ultrapacifista” Menapace). Sembrebbe solo un’ombra, quindi un dettaglio, se non fosse che nella vicinissima Libia è in corso una guerra civile senza quartiere con una delle fazioni in campo direttamente affiliata a Isis. Insomma, in caso di necessità, il decisionismo militare di Mattarella sarebbe già stato testato per lo sforzo bellico. E comunque, se non ci fosse bisogno di intervenire nell’ex colonia, l’industria militare e tutto il reticolo diplomatico-politico delle “missioni di pace”, o più semplicemente “degli impegni internazionali”, con un presidente del genere possono dormire sonni tranquilli”.

gmd85

Si, ma non ci si può concentrare solo sulla politica internazionale. Palesemente è stato eletto per garantire certe linee di condotta, almeno su alcune tematiche. Sono più i dubbi, come al solito, ma a priori è possibile solo fare previsioni.

Carlo Lauletta

Concordo. Anch’io , appena sentito parlare di Mattarella, ho ricordato che era ministro della “difesa” al tempo della guerra contro la Serbia. Vi sono due campi, importantissimi, nei quali i politici italiani
appaiono obbligati a stare dalla parte sbagliata: il campo della religione e quello della politica estera (con l’eccezione, nel secondo, della Lega Nord e dei comunisti).

Marco Tullio

Secondo l’articolo “i trascorsi [di Mattarella] non lasciano presagire nulla di buono, perché … da ministro della Pubblica Istruzione … ricorse … contro la sentenza del Tar Lazio che aveva riconosciuto agli studenti non frequentanti l’ora di religione il diritto di lasciare la scuola … vittoria solo provvisoria dei clericalisti, perché in seguito la Corte Costituzionale avrebbe ribadito definitivamente lo stato di non obbligo di chi non frequenta l’Irc”. Faccio notare che se avesse prevalso al tesi dei “clericalisti”, secondo la quale avrebbe dovuto essere obbligatorio seguire qualche lezione (non dpIRC, ovviamente) da parte dei “non avvalentisi” sarebbe stato obbligatorio per lo Stato istituire l'”ora alternativa”, per la quale tanto vi battete e che, in effetti aveva cominciato ad esistere, per sparire, di fatto, proprio in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale qui ricordata: “clericalisti” anche voi?

gmd85

@Marco Tullio

Ma dai… e io che pensavo che l’ora alternativa fosse semplicemente boicottata. Ora che arrivi tu scopro che invece manca a causa della sentenza della CC. Spero che tu, fine giurista, sappia spiegare l’arcano.

Marco Tullio

Mi provo a spiegare perché le “vittorie laiche” sull’IRC, intese a boicottarla, hanno danneggiato – secondo me di più – anche l’ora alternativa.
Se l’IRC fosse stata materia curriculare a tutti gli effetti con la particolarità, tuttavia, della possibilità di non frequentarla, sarebbe stato indispensabile istituire a fianco ad essa un corso religiosamente neutro per i non avvalentisi. Dal momento che si è sancito il “non obbligo di frequenza” per lo studente e l’ininfluenza del docente in sede di giudizio, si è aperta la strada anche al “non obbligo” per l’Amministrazione di provvedere in modo serio ai “non avvalentisi”.

Massimo Maiurana

@Marco Tullio
Guarda che lo stato di “non obbligo” esiste solo per gli utenti, la scuola è tenuta a garantire l’offerta alternativa e questo è stato sancito e ribadito da diverse sentenze. Detto altrimenti, in una classe può esserci anche un solo alunno che frequenta l’Irc e un solo alunno che chiede un insegnamento alternativo, mentre tutti gli altri escono dall’edificio; la scuoa è tenuta a garantire sia l’Irc che l’alternativa, non ha nessun diritto di negarle.

RobertoV

Veramente è proprio in virtù di alcune sentenze degli ultimi anni che l’ora di alternativa dovrebbe essere proposta dalle scuole che invece prima evitavano di proporla. Ed infatti si è assistito ad un aumento di tali proposte, anche se molte scuole evitano di farlo adducendo motivi economici (non ho mai capito perchè se vi sono problemi economici questi debbano toccare la sola alternativa, mentre quella di religione gode di ottima salute dal punto di vista finanziario e si continuano ad assumere inutilmente docenti pur col calo degli studenti). Nel liceo di mio figlio dall’anno prossimo verrà proposta (prima c’era la possibilità di entrare/uscire o di essere parcheggiati in un’aula), mentre nella scuola media del minore è da solo 4-5 anni che viene proposta.

Ma l’offerta dell’ora alternativa è un’opzione da scegliersi tra 4 alternative (una delle quali è quella di uscire prima o entrare un’ora dopo come fa il mio figlio al liceo) per chi non si avvale dell’ora di religione, mentre i clericalisti volevano che le opzioni si riducessero all’obbligo di fare l’ora alternativa per i non avvalentisi, cancellando le altre. Quindi un’ora di alternativa strutturata (in altre nazioni c’è l’ora di etica) è un’opzione da scegliersi, non costituisce obbligo, per chi non si avvale, ma va proposta dalla scuola.

giovanni da livorno

@ Marco Tullio

ma veramente, l’istituzione di un’ora alternativa all’IRC (presumibilmente un’ora di storia delle religioni e sintesi delle loro dottrine) è proprio quello che vogliamo. Ma noi regoliamo le nostre pretese sulla base delle concrete possibilità ed alle capacità dello stato. Se la Corte Cost. avesse dato ragione ai clericalisti, lo stato avrebbe continuato a non introdurre l’ora alternativa, perchè non ha i mezzi, non ne ha (probabilmente) la capacità e non ne ha, soprattutto la volontà.
Per questo ci siamo accontentati della soluzione adottata.
Attuare un’ora alternativa come quella che ho prospettato sopra (ed in quei termini è sempre stata proposta), sarebbe pericoloso per la CCAR.
Per essa, se proprio non si può tenere i ragazzi “non avvalentisi” in un’altra classe a non far niente, è meglio che vengano un’ora dopo o se ne vadano un’ora prima.
Guai se i giovani cominciassero a parlare del concetto di Dio nelle varie epoche ed a prescindere da UNA confessione religiosa!
E ovvio dunque che, siccome l’ipotesi di un’ora alternativa “VERA” è sgradita alla gerarchia cattolica, la nostra classe politica non può mancare di usargli la finezza di compiacerla!
Saluti. GdL

“Non esitiamo a dire che un bambino è cristiano o che è musulmano, quando in realtà sono troppo piccoli per comprendere argomenti del genere. Eppure non ci sogneremmo mai di dire che un bambino è keynesiano o marxista. Con la religione, invece, si fa un’eccezione”.
(R. Dawkins)

Giorgio Pozzo

ma veramente, l’istituzione di un’ora alternativa all’IRC (presumibilmente un’ora di storia delle religioni e sintesi delle loro dottrine) è proprio quello che vogliamo

Non io.

Io sono fermamente convinto che la IRC vada abolita e basta.

Storia delle religioni, come (volendo) anche Storia dell’Impero Romano, Storia delle Repubbliche Marinare, Storia del Feudalesimo, Storia della Civiltà Micenea, Storia delle Città Anseatiche, Storia della I Guerra Mondiale, Storia dei Longobardi, Storia della Filosofia Occidentale, Storia delle Grandi Esplorazioni, Storia del Colonialesimo, ecc ecc ecc ecc ecc,
deve già essere coperta dalla materia che si chiama Storia .

Mica vorrei materie separate per, che so io, Geometria del triangolo, Geometria del quadrato, Geometria del pentagono, geometria dell’esagono, geometria dell’eptagono, ecc ecc ecc ecc ecc ecc ……………………….

Engy

ultimamente ti vedo piuttosto perentorio, Giorgio Pozzo, mi fai un po’ paiura 🙂
Io poi vorrei tanto aver potuto fare a suo tempo un intero quadrimestre di geometria dell’ottagono ! 😆

francesco s.

Giorgio

Credo che un insegnamento sulla storia delle filosofie religiose e atee possa benissimo esistere anche scorporato da quello di storia ufficiale senza che questo impedisca che sia insegnato da un docente di storia, cosa auspicabile visto l’argomento, dipende dalle disponibilità organizzative della scuola se ha docenti di storia con un’ora che avanza o se gli servono docenti ad hoc di storia per coprire le ore di questo insegnamento.

Agli studenti sicuramente piacerebbe un’ora in meno a settimana così un giorno uscirebbero alle 12.30. 😆

francesco s.

Se esistesse una lingua europea ufficiale, tipo l’esperanto o l’interlingua, ci inserirei quella, è u’assurdità che l’europa ci voglia quadrilingui quando a malapena siamo bilingui.

Carlo Lauletta

Non direi. Mettere la storia del pensiero dentro la storia tout court implica una specifica concezione filosofica. Ma soprattutto per motivi pratici io terrei distinta la storia politica e sociale da quella delle idee filosofiche e scientifiche. Quanto alla religione, io non sarei contrario a che l’insegnamento che c’è oggi in Italia sia mantenuto e magari reso obbligatorio, però affidandolo a docente laureato in
filosofia che potrà essere indifferentemente religioso o ateista o quant’altro.

Giorgio Pozzo

soprattutto per motivi pratici io terrei distinta la storia politica e sociale da quella delle idee filosofiche e scientifiche

Sì, ma dobbiamo metterci d’accordo: se si parla di storia delle religioni, si intende la componente politica e sociale delle religioni stesse, mentre se si parla di storia della filosofia , allora si parla della componente filosofica delle religioni.

In ogni caso, sia il primo aspetto che il secondo sono parte intergrante di materie già esistenti (Storia e Storia della filosofia, rispettivamente).

Escluderei al 108% le componenti scientifiche delle religioni, in quanto perfettamente inesistenti.

Giorgio Pozzo

vorrei tanto aver potuto fare a suo tempo un intero quadrimestre di geometria dell’ottagono !

Rimediamo subito, e cominciamo dal calcolo dell’area:

l’area dell’ottagono si puó facilmente ricavare dall’area di un quadrato, al quale sono stati “troncati” i vertici ritagliando dei triangoli (rettangoli) di ipotenusa uguale al lato a dell’ottagono stesso.
Poiché questi triangoli sono rettangoli ed hanno ipotenusa = a, avranno i cateti uguali e pari ad a/radice(2). Il lato (chiamamolo b) del quadrato grande quindi sará uguale ad a + 2 volte questi cateti, cioé
b = a + 2*[a/radice(2)]
cioé
b = [1+radice(2)]*a
E l’area sará quindi il quadrato di questo meno le aree dei 4 triangolini (che vale proprio a^2).
Ergo
A = [1+radice(2)]^2*a^2 – a^2
cioé, sviluppando
A = 2a[1+radice(2)]

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