È in corso di distribuzione il quinto numero dell’anno della rivista L’Ateo, il bimestrale dell’UAAR. I soci possono leggerlo da subito sul sito nell’area riservata.
Il numero è intitolato Buon compleanno Galileo! e presenta contributi di D’Alpa, Rota, Odifreddi, Turchetto, Carcano, Ottanelli, Corvisieri, Ghebreigziabiher, Bigliardi, Iacobucci, Immordino, Gravino, Borchi, Vettori, Veronese.
Contiene anche l’inserto speciale libri Index librorum legendorum.
La Redazione
Oggi ho deciso di diventare socio, aspetto con ansia che riceviate il pagamento. Non tanto per l’Ateo quanto per darvi una forma di contributo. Comunque chissà se sarà possibile leggere i vecchi numeri?
Sono tutti disponibili in pdf nell’area soci
Benvenuto tra noi ;-).
Puoi accedere anche a tutti i numeri arretrati disponibili on-line .
Ciao
Nel senso che puoi accedere a tutti quelli dal numero 1/2012 in poi, perché a quelli ancora più vecchi possono accedere anche i non soci visto che sono pubblicati sul sito 🙂
Grazie del benvenuto.
Una modesta proposta. Esporre nei luoghi pubblici anziché simboli religiosi (talvolta con strumenti di tortura e morte) dei semplici reggipetti. Questi rappresenterebbero un gradito cibo per i più piccoli ed un gradito apprezzamento per i grandi. Oltretutto pur invitando alla riflessione sarebbero del tutto indipendenti dalle credenze personali…
Su questo non ci giurerei: io, per esempio sono un fervente cultore della pienezza della quinta… 😉 poi ci sono cultori della contemplazione ascetica della prima… 🙁 È un’idea scismatica.
Ma ci sono anche gli atei del reggipetto, simbolo di oppressione che cela le bellezze naturali. 😆
Io qui mi dichiarerei un Ortodosso: esistono precisi rapporti morfologici che, essendo statisticamente delle medie aritmetiche, devono essere considerati esteticamente, e quindi teologicamente, le Misure Divine. Niente estremi quindi, ma un Verbo che accolga nel suo seno (e’ il caso di dirlo…) quanti piu’ proseliti possibile.
La curva gaussiana assoluta! La Curva delle Curve…
Hai notato Giorgio, che nell’ultimo post che propone un’intervista ad Ali Almossawi, la redazione ha fatto tesoro della tua giusta precisazione sull’espressione “qual è”?
Devo ammettere che io me ne ero dimenticata, tant’è che di solito scrivo “qual’è”. Fossi stata una tua allieva me l’avresti segnato come errore blu giusto? 🙂
No, non lo avevo notato. Ma, come si suol dire, errare è umano. 🙂
Nemmeno, ti avrei segnato errore. Non lo avevo fatto, nemmeno allora, per il semplice ed interessante motivo che gli studenti (non so se fosse vero) che avevano scritto errato scaricavano la “colpa” sulla loro insegnante di lettere. Per far loro capire l’errore, domandavo: “come scrivereste, mar’Adriatico , o mar Adriatico ?
Ti avrei segnato errore blu se mi avessi scritto qualcosa del tipo 2+2 = 5, oppure, in fisica, se mi avessi detto che la Terra è al centro dell’universo ed è stata creata 6000 anni fa.
Dimenticavo, volevo farti una domanda cattivella, da piccolo psicopatico quale sono: perchè allora scrivi tant’è ? ih ih ih
Giorgio, non mi mettere in crisi!
“Tant” non esiste da solo mi pare …. adesso vado a controllare e se stavolta ti sei sbagliato tu, ti dò le bacchettate sui diti ! 🙂
Ma non dovremmo parlare di Galileo e di ciò che ha rappresentato, per essere IT?
@ Giorgio Pozzo
quello che tu dici è molto giusto, però riguardo a 2 + 2 = 5 , mi viene in mente una famosa battuta di Dostoevsckji che suonava pressapoco così: “2 + 2 = 4 è una cosa rispettabile, ma 2 + 2 = 5 è una cosa graziosa, graziosissima”.
Saluti. GdL
Errata corrige: “Dostoevskij” NON Dostoevsckij. GdL
@Giovanni da Livorno
Esiste una cosa non solo rispettabile e graziosissima ma addirittura « fantastica » : C (300.000km/sec) + , oppure moltiplicato C = C !
Bien à vous…