Forse è la dottrina cattolica a non interessare

Il polemista di Avvenire Rosso Malpelo, al secolo Gianni Gennari, non è nuovo agli onori di questo blog. Per una volta, tuttavia, ci sentiamo di capire le sue preoccupazioni di buon cattolico. Lamenta, Gennari, che i mass media abbiano enfatizzato “il papa da record su Twitter”, dove “insegue Lady Gaga”. Riservando invece poca, pochissima attenzione per “le 200.000 persone per due volte a San Pietro con Francesco per quasi 10 ore, in nome del proprio essere famiglia, senza altra pretesa che quella di essere famiglia”.

Capiamo, ma non ce ne stupiamo affatto. Il fenomeno non è nuovo, è tale ormai da qualche decennio. I papi fanno notizia solo quando non fanno i papi: o, per essere più precisi, quando non rappresentano un’autorità dottrinale. La dottrina cattolica, piaccia o no, è irresistibilmente demodé: la maggioranza cattolica di tanti paesi “cattolici” è fatta ormai di credenti non praticanti, e soprattutto di non condividenti dogmi e precetti lontani anni-luce dalle preoccupazioni delle persone che vivono in paesi ampiamente secolarizzati.

bergoglio-inaugurazione

Giornali e tv lo sanno benissimo: sono i lettori e i telespettatori a cui si rivolgono, e che non possono rischiare di perdere discettando di transustanziazione. Lo sa benissimo anche l’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, che recentemente ha scritto del diffondersi, tra i cristiani ambrosiani, “di una sorta di “ateismo anonimo”, cioè di vivere di fatto come se Dio non ci fosse”. Ma lo sa benissimo anche il papa, Jorge Maria Bergoglio, che “ormai lascia ad altri l’esposizione della dottrina”, come ha notato Sandro Magister. Le cose importanti sono altre.

E forse lo sa anche Gianni Gennari, che la dottrina cattolica semplicemente non interessa più a tante persone, forse nemmeno a quelle che si recano agli incontri per le famiglie pur avendone più di una. La dottrina cattolica diventa di giorno in giorno più rarefatta: ricorda la vaga persistenza nell’aria di un’abbondante spruzzata di acqua di colonia che ha avuto luogo ormai tanto tempo fa. Sarebbe anche venuto il tempo di prenderne atto, di farsene una ragione.

La redazione

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72 commenti

giuseppe

E’ inutile cantare vittoria per dei momenti difficili che la Chiesa puo’ attraversare. E’ da duemila anni che ci sperate senza risultati. Rassegnatevi. Gl inferi non preverranno mai. E più passa il tempo più la profezia si mostra solida. Illusi !!!

gmd85

Tanto solida che nel mirino dell’NSA c’era anche Bergolio 😆

peppino, lo sai che tutto finisce, prima o poi, no? Prenderne consapevolezza non ti farebbe male.

fab

E’ difficile trovare qualcuno che capisca meno la storia meno di giuseppe. Sembra un personaggio dei Griffin o dei Simpson.

dissection

Intanto, non esistiamo da 2000 anni, poi, gli anni sarebbero in realtà un po’ più di 1700; ma soprattutto, la “profezia” è da allora che viene imposta con la forza: se questo è dimostrarsi solida, allora non sapete che pesci pigliare…

dissection

P.S.: E comunque, non crediamo nemmeno negli inferi! E sai perché? Perché non esistono! Di tutte le menate inventate da voi pagliacci, quella dell’inferno è la più grottescamente assurda e immorale!

FSMosconi

@giuseppe

Spiacente per te, ma* nessuna religione, nelle sue componenti identitarie, vive di crisi strutturali, al contrario dell’attuale sistema consumistico-industriale liberista (nella fattispecie sempre crisi di surplus). Una volta che anche l’ultima istanza morale nella sua stretta derivazione narrativa viene meno l’istituzione non rappresenta più alcunché. L’ultima speranza è che rimanga come superstizione, cosa già avvenuta (vd. i vari moralizzatori post-cristiani dagli intenti pseudo-cristianeggianti come Kierkegaard o la Blavatsky. o ancorai vari tentativi pseudoscientifici di evemerizzare il racconto biblico sui diluvi e interpretazioni varie).

*e qui chiedo venia se prendo troppo alla lettera W. benjamin e il suo Kapitalismus als religion

Mizar

“E’ inutile cantare vittoria per dei momenti difficili che la Chiesa puo’ attraversare.”

Inutile per te, piacevole per noi. 🙂

“E’ da duemila anni che ci sperate senza risultati.”

Nei duemila anni passati siete stati in ascesa fino a consolidarvi al potere, adesso la parabola è discendente, e risultati, oggi, se ne vedono eccome, e tu non puoi farci nulla amico mio. 8)

“Rassegnatevi. Gl inferi non preverranno mai.”

Inferi? I tuoi, quanto ti brucia…! 😀

“E più passa il tempo più la profezia si mostra solida. Illusi !!!”

Disse quello che crede a una profezia nata per durare l’arco di una generazione (vedi Paolo di Tarso), e ancora stanno ad aspettare… Pagliazzi! 😀

massimo

“Gl inferi non preverranno mai. E più passa il tempo più la profezia si mostra solida. Illusi !!!”

Ma illuso sei te..
guerre, olocausti nucleari, disastri climatici e abusi di ogni tipo… gl’inferi hanno SEMPRE prevalso.. e continuano a farlo putroppo per moltissime persone

non prevalgono perche il papa è la quarta persona piu potente del mondo insieme a Putin e al leader cinese?

scusa se te lo dico ma sei un emerito imbecille.

Gianluca

giuseppe, purtroppo per voi da 2000 anni ad oggi non è mai esistito Internet.

Oggi le idee possono circolare liberamente (nel bene e nel male) e se fino a poco tempo fa in un paesino di confine si poteva credere in una divinità non avendo mai avuto termini di paragone e nel paesino a 30km oltre confine si credeva in un’altra divinità (non avendo mai avuto termini di paragone) ora totto il mondo è connesso e i nodi lentamente iniziano e venire al pettine.

Diocleziano

”… giuseppe, purtroppo per voi da 2000 anni ad oggi
non è mai esistito Internet…”

… purtroppo per noi!

claudio285

ma non ti preoccupare, che la tua amata chiesa starà sul groppone dell’umanità per latri duemila anni. A succhiarne le energie finanziarie e morali. I parassiti sono tra gli esseri viventi più longevi. Non crepano mai. Ed è proprio il parassitismo la forza della chiesa, non certo la “santità”

Ermete

@ Giuseppe

‘Nsomma…2000 anni non sono molti: pensiamo agli ebrei o agli indù o ai buddisti… dunque, la profezia ha ancora bisogno di un migliaio di anni abbondanti di rodaggio per vedere se funziona! 🙂

Stefano

@ Ermete

Mah, una profezia a una generazione è andata buca, figuriamoci a millenni…
😉

Laverdure

@Giuseppe
Mi si consenta qualche dubbio (correggimi se sbaglio ovviamente ).
Dopo lo Scisma Anglicano,lo Scisma Luterano,Calvinista e altri minori mi sembra che il potere della Curia Romana si e’ un tantino ridotto permanentemente su zone piuttosto vaste dell’occidente.
Anche gli influssi laici della rivoluzione francese hanno lasciato un segno permanente.
E sopra di tutto c’e’ ovviamente l’alfabetizzazione e la diffusione della cultura grazie ai media moderni,che ha subito un ascesa esponenziale ,nell’ultimo secolo,del tutto priva di precedenti,
e che non favorisce il misticismo,cosi come non lo favorisce
la diffusione del benessere .
La crescita percentuale dei matrimoni civili,la legalizzazione in diversi stati dei matrimoni omosessuali,il drastico calo delle vocazioni ecclesiastiche ,la chiusura di molti monasteri,l’esplosione senza precedenti dello scandalo della pedofilia ecclesiastica ( e di altri “peccatucci”),sono tutti problemini che la Curia stessa ammette costituiscono fonte di grosse preoccupazioni.
E dubito parecchio che il diffondersi del misticismo islamico,che
non risparmia neanche parecchi occidentali,le sia di grande consolazione.
O sbaglio ?

whichgood

Infatti, non a caso i TG non parlano delle tripla personalità dei paranoici, delle resurrezioni dei matti, dei morti che volano, del parto delle vergini e dei peccati innati. Mostrano soltanto le pagliacciate e atti circensi quotidiani del sudamericano populista.

FSMosconi

Sarà che mi son appena gustato il classico di Carpenter, ma se dovessi fare una battuta in stile Spinoza l’unica che mi verrebbe sarebbe:

2013: Escape from Christianity

😉 😀 😐

bruno gualerzi

Il vero nemico della secolarizzazione penso sia costituito…
non tanto dalle religioni storiche, le quali, sia pure a fatica, con alti e bassi, alcune magari anche entrando in una crisi irreversibile (ma non credo sia il caso della ccar), in genere riescono sempre a ‘modernizzarsi’ quel tanto che permette loro di sopravvivere e di esercitare – sfruttando le circostanze (crisi economiche, guerre, disastri naturali ecc.) – un ruolo pur sempre in grado di calamitare consensi, al di là degli aspetti strettamente dottrinari…
quanto piuttosto da una pseudo secolarizzazione.
Che sarà sempre ‘pseudo’ fino a quando non terrà nel dovuto conto ciò che veramente costituisce la forza delle religioni: il loro far leva su una condizione umana che ‘le esige’. Negarne l’esigenza, significa lasciare campo libero a chi crea l’illusione di poterla soddisfare.

RobertoV

In realtà in quei paesi dove esiste una contabilità ufficiale e dove vengono fatte indagini regolari ed approfondite il calo è continuo ed inarrestabile. Per esempio negli stati dell’ex-DDR le chiese pensavano di poter recuperare dopo il crollo del muro, eppure nonostante rappresentassero solo il 30% hanno continuato a perdere e oggi sono attorno al 20%. I passaggi ad altre religioni sono limitati.
I guadagni sono millantati in quei paesi dove non esiste una contabilità ufficiale come in Russia e dove esistono dei deficit di democrazia in cui le chiese possono trattare direttamente col potere al di sopra delle teste dei cittadini ottenendo un potere ed una visibilità che non corrisponde alla loro rappresentatività tra la popolazione, come in Italia.

Anche tra gli stessi fedeli le forme di religiosità si evolvono e richiedono anni perché si arrivi ad un definitivo distacco, come si vede bene con le analisi sugli Austritt nelle nazioni dove esiste la contabilità ufficiale dei fedeli. Ma si vede anche come la religione resti per molti come mero rito, fatto senza convinzione e per mancanza di alternative.

Le religioni per prosperare hanno sempre avuto bisogno della forza e della mancanza di democrazia, della propaganda, è troppo breve il periodo di democrazia, spesso incompleta e con pesanti trascinamenti da tali epoche precedenti, per parlare di forza delle religioni. Le religioni hanno recuperato potere, come si vede bene in Italia, non fedeli. Le religioni si adattano, cosa molto evidente con i protestanti, ma perdono lo stesso fedeli.

Lei chiama pseudo-secolarizzazione il difficile transitorio e la mancanza di razionalità dell’uomo. Però certe esigenze sono più indotte che naturali, come si vede dalle storie culturali dei vari popoli: vi sono popoli più predisposti alla superstizione di altri, non certo per fattori genetici.

E’ utopistico pensare che tutte le persone diventino razionali, anzi anche le persone più razionali hanno comportamenti irrazionali, ma la naturale variabilità umana ci porta a soluzioni individuali e personali molto differenti tra loro, che si evolvono nel tempo. Le esigenze della condizione umana sono molteplici e differenziate cioè è innaturale andare verso la religione unica o nettamente maggioritaria.
Perché succeda questo ci deve essere una dittatura che la imponga a tutti.
La frammentazione delle religioni e l’evoluzione verso forme para-religiose ne riducono la forza ed il rischio di un “venditore” unico.

bruno gualerzi

Il mio era un discorso allo stesso tempo più semplice, elementare, e più radicale. Non si tratta dell’esigenza di questa o di quella religione, ma di un’esigenza dovuta alla condizione umana (non alla natura umana), alla coscienza della precarietà dell’esistenza individuale, per porre rimedio alla quale (per l’istinto di sopravvivenza), si dà credito a chi, o a cosa, prospetta una qualche soluzione per superarla, o alleviarla. Quale che sia.
Non sto dicendo che questa esigenza valga sempre, per chiunque, con la stessa consapevolezza e allo stesso modo nelle varie culture e società succedutesi nel tempo storico… ma sono portato a ritenere che è su questo ‘bisogno’ che – anche qui nelle forme più disparate – sono sorte e hanno prosperato le varie religioni.
Poi naturalmente molto dipende dalle condizioni materiali e culturali, in una parola ‘politiche’, se questa esigenza diventa determinante o meno per la vita di un’intera collettività, di una ‘polis’, se possa essere considerata indotta o strutturale… ma credo che a livello individuale, per certe scadenze esistenziali, magari anche solo a livello inconscio, questa esigenza giochi un ruolo fondamentale. E sicuramente lo gioca quando è la stabilità – a sua volta precaria – di un intero ordine sociale ad entrare in crisi. Il che non riguarda solo i regimi totalitari.
E quando parlo di ‘forme le più disparate di religione’, non mi riferisco soltanto alle religioni storiche, ma a tutte le forme di alienazione che hanno in comune con le istituzioni religiose – che storicamente ne costituiscono il modello – la stessa matrice fideistica, in sostanza superstiziosa…. per cui può anche entrare in crisi, come in parte sta avvenendo, l’adesione a questa o quella religione istituzionalizzata… ma se gli studi di cui parli riguardano solo questo tipo di disaffezione non credo che colgano il fenomeno nella sua vera portata. Se – come tante volte ho qui sostenuto – la possibile crisi dell’istituzione religiosa (per altro tutta da verificare al di là della statistiche) porta a privilegiare altre forme di alienazione, diciamo pure di superstizione, non credo che sia un gran guadagno per l’auspicata secolarizzazione.
Per la quale non si tratta tanto di eliminare l’irrazionalità in assoluto, ovviamente un’utopia nella sua accezione peggiore… ma, al contrario, si tratta di avere chiara consapevolezza di questa deriva, per evitare di sostituire un’illusione con un’altra.
Essere veramente razionali, a mio parare, comporta prima di tutto essere ben consapevoli dei limiti della razionalità… il che non significa, come più o meno fanno le religioni, ‘andare oltre’ la ragione, (l’unico vero strumento utilizzabile per una qualsiasi promozione umana), puntare sulla fede… ma nemmeno assolutizzarla. Come tanta cultura di matrice illuministica, tradendo la genuina istanza illuministica, ha fatto e sta facendo.

RobertoV

Gualerzi
Comprendo la sua preoccupazione, ripetuta spesso, ma non la condivido.
Ritengo che comunque la frammentazione delle religioni anche se permane un pensiero magico-religioso in molte persone sia un fatto positivo e indebolisca le religioni evitando il rischio di soluzioni uniche.
Assolutamente d’accordo sul fatto che una persona razionale debba essere in grado di riconoscere la propria irrazionalità, senza pensare di eliminarla.
C’era un aneddoto simpatico riguardo al fisico Niels Bohr al quale era stato fatto notare che sulla sua porta aveva un ferro di cavallo.
Bohr rispose all’interlocutore: “Io non ci credo, ma mi hanno detto che porta fortuna lo stesso, anche a chi non ci crede”………

Tommasow

La “gita turistica” a Piazza S.Pietro con rituale sventolio di fazzoletti è una cosa, le prescrizioni dottrinali cattoliche sono un’ altra !

🙂

whichgood

Verissimo. E’ il teatrino che rafforza il senso di appartenenza alla religione, se fosse per il modo di vivere non solo il cammello, ma anche un elefante africano passerebbe per la cruna dell’ago.
Il teatrino fa sentire santi i fedeli, un finto lavaggio di coscienza.

lector

Giuseppe, come al solito, non ha capito una beata minchia di quello che voleva dire il post. Ha ragione Fab quando ci fa notare che assomiglia proprio a un personaggio dei Simpson o dei Griffin, tanto è assurdo e fuori luogo.
Il papa potrebbe fare benissimo la rock-star e sarebbe esattamente lo stesso. La gente oramai ricerca idoli, riferimenti concreti, carne e sangue, non ipotesi dottrinarie e teorie escatologiche astruse.
Di tutti quelli che si definiscono credenti, in realtà, se ne salvano tutt’al più un’esigua percentuale. Gli altri non si differenziano in nulla dai nostri antenati che offrivano sacrifici agli dei sulle are e nei templi dell’antichità ed erano contemporaneamente pronti a tributare un trionfo al generale vincitore di turno.
Per la superstizione, ieri trovavano il pantheon degli dei, oggi madonne e santi per tutti gusti.
Per la propria identificazione in un idolo delle masse, trovano il papa.
E il cerchio è chiuso.

Gianluca

lector

“Di tutti quelli che si definiscono credenti, in realtà, se ne salvano tutt’al più un’esigua percentuale.”

Se ne salvano? Secondo me si salvano gli altri… 😀

lector

Qui sarebbe interessante che si aprisse un dibattito.
Cosa preferite?
Quelli, definendi più creduloni che credenti, che corrono a chiedere il miracolo a Padre Pio o rimangono in attesa che si sciolga il sangue di San Gennaro, oppure i teologi e c.d. i cultori del pensiero cristiano, gli studiosi e gli intellettuali come Vito Mancuso o Hans Kung?

MASSIMO

Giuseppe, ma ti è mai passata per la mente una cosa?
La religione cristiana è importanet nel mondo perchè gli ultimi imperatori erano cristiani e l’hanno imposta ai popoli. E questo è dovuto al fatto che Costantino che vinse la battaglia di Ponte Milvio.
E se invece di Costantino quella battaglia l’avesse vinta Massenzio? Allora i riomani avrebbero imposto la religione di Zeus.
E adesso tu saresti quei a sbomballarci le palle con Zeus e sua moglie Giunone.

Insomma, le religioni predominanti nel mondo sono quelle imposte con la forza dal potere politico.
Sembra strano, ma è così. Tu credi in codesta religione solo perchè ti è stato imposto dal potere. Ma non hai l’intelligenza sufficiente per rendertene conto.

Mizar

Bisogna sfatare il mito dei 100mila in piazza S. Pietro, semplicemente non li tiene, e figuriamoci le sparate doppie dei pennivendoli vescovili…

Michele Gaismayr

“Forse è la dottrina cattolica a non interessare”. È verissimo. La prova più evidente ne è stata la recente sostituzione al vertice della CCAR. Il “teologo” medioevale Ratzinger deve avere fatto allontanare più fedeli di Martin Lutero. Immagino che gli abbiano proposto un’alternativa: dimissioni o “caffè corretto”. Ha scelto la prima opzione, e quindi lo hanno sostituito con un grande comunicatore, capace di tornare ai livelli di popolarità del polacco.

Federix

Bergoglio è (mutatis mutandis) uno che “comunica” come Berlusconi: si attira ammiratori raccontando alla gente facezie di basso livello. E la gente ride e applaude.
Poi, dietro le apparenze, Bergoglio, come Berlusconi, combina gli affari suoi.

Gérard

Ciao Federix – Cui Asterix..!

Sai forse che nei paesi arabi, bestemmiano almeno quanto da noi in Europa..?? Gli porco Allah non sono una rarita.. Anzi ..
In Marocco, si puo bestemmiare quanto si vuole, soltanto non si deve parlare male del Re…!

Federix

Ciao Gérard

Non sapevo, grazie dell’informazione.
Però ho saputo fin da quando ero bambino che un modo di dire italiano è “bestemmiare come un turco”, per significare “bestemmiare tantissimo”.

Però, in televisione, quando qualche islamico nomina Allah dice sempre e solo “Allah akbar!”, e spesso è una folla inferocita che grida “Allah akbar!”.
Ne devo dedurre che l’informazione che passa in televisione riguardo agli islamici è tanto falsa quanto quella che riguarda gli Italiani, i quali – a vedere i tg, ecc. – sembrano tutti completamente rimbambiti per il papa e per Lourdes e Medjugorije…

Al di là di quella che è la frequenza della bestemmia nei vari popoli, penso che sia molto interessante il suo significato: immagino che la bestemmia sia uno sfogo di persone che stanno subendo (o pensano di subire) qualche torto dalla vita, e che non potendo aggredire qualcuno per questo, aggrediscono verbalmente “chi” meglio si presta ad essere aggredito, proprio poichè “costui” dovrebbe essere “buono” oppure “clemente e misericordioso” e in ogni caso avere cura della vita delle persone, ma invece a quanto pare non si cura mai della vita delle persone e lascia che la gente soffra… e, per di più, “costui” non reagisce mai alle bestemmie!

Ricordo una persona che diceva molto convintamente “Non so se “Dio” esiste, ma se esiste è sicuramente l’essere più malvagio, perfido e sadico che c’è nell’universo!”.

Diocleziano

Federix
Sul meccanismo della bestemmia ho sempre pensato che ce la si prende con dio allo stesso modo che certuni, litigando in famiglia, alla fine mollano un calcio all’unico innocente: il cane! Ecco, dio è un po’ il cane dell’umanità, innocente in quanto inesistente, ma in mancanza di un prete… :mrgreen:

Gérard

Ciao Federix

Ci sono popoli arabi e popoli arabi . Ci sono quelli dell’ Est, inanzitutto gli egiziani, in regola generale molto pii ma che anche loro, quando si trovano fra i loro quattro muri, ne fanno di tutti colori .
Gli arabi molto pii, gli riconosci con la macchia scura sul fronte .. Molti egiziani… pocchissimi nord africani ( Marocco, Algeria, Tunisia ) .
In merito al Marocco, ti raconto questo anedotto : anni fa ero in un piccolo ” bled ” ( villaggio ) di case tutte di terra battuta . Una sera ero stato invitato ad una cena fra uomini e un mio amico originario del posto aveva portato ( comprato in un supermercato di Casablanca ) un piatto con carne di maiale ( Krauti alla strasburghese …) . Ebbene non tutti hanno amato, ma tutti hanno assaggiato !!
All’ inizio della cena, ho detto, come da uso negli paesi musulmani ” Bismillah ” ( Grazie a Dio ) . Sai che cosa hanno risposto ” Ma vai a fan… te e Allah !! “

Federix

@ Diocleziano
In effetti, “Dio” è anche un ottimo “capro espiatorio”!!! 😉
Riguardo al resto, ho trovato questa sintesi…
http://t3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcST3LvN9oIEJ5KnhJ7oHZziRpXZGmK60iQp2Qg9IpUP4E6lxsjkttTJ4jWh :mrgreen:

@ lector
Ottima! 😀

@ Gérard – Asterix
“Ebbene non tutti hanno amato, ma tutti hanno assaggiato !!”
Posso capire che i crauti, dato il loro sapore molto “particolare”, possano non piacere a qualcuno… Forse se si fosse trattato di un salame o di un prosciutto crudo probabilmente tutti avrebbero molto apprezzato 🙂
Però è molto interessante il fatto che tutti hanno assaggiato!!! 😀 Forse in quei Paesi il rifiuto della religione potrebbe procedere molto velocemente con la diffusione di salumi di vario genere!!! 😀 (immagino che i salumi piacciano anche ai vegetariani europei, anche se i vegetariani non li mangiano per questioni di sensibilità loro). Se avrai occasione, potresti offrire del prosciutto crudo a qualche amico (poco)musulmano… 😉
Anche la risposta che hai ottenuto quando hai detto ” Bismillah ” è interessantissima, e sarebbe ancora più interessante sapere quanto è veramente creduto l’islamismo nei paesi “islamici”. Però temo che sia difficile provare a fare statistiche o sondaggi su questo argomento…

Gérard

Buona sera Federix

Probabilmente non conosci questo piatto, orgoglio dell’ Alsazia e Lorena, che si compone di krauti, patate e tanti tipi di carne di maiale affumicato .
Hanno mangiato tutti del maiale affumicato per assaggiarlo senza problemi per il fatto della religione …
Non tutti non l’ hanno apprezzato come per esempio io non apprezzo tutt’ora ne le olive ne il caffe all’ italiana… Ma questo è affare di gusto ma non di religione !!
In tutti questi paesi si potrebbe vedere che ci sono tante persone che sono agnostiche, atei o che se ne fregano della religione se godessero della liberta che godiamo noi …

Federix

Buona sera Gérard

Effettivamente non conosco il piatto che dici, però i crauti (o krauti) non li apprezzo molto per la loro particolare acidità (e quindi personalmente posso capire se qualcun altro non li apprezza); gli altri componenti del piatto che descrivi li apprezzo.

Dici: “In tutti questi paesi si potrebbe vedere che ci sono tante persone che sono agnostiche, atei o che se ne fregano della religione se godessero della liberta che godiamo noi …”. Direi che c’è ancora una differenza: di solito nessun europeo si mette a gridare (da solo oppure in compagnia di una folla fanatica urlante) “Dio è grande!”

Ti piace l’idea di introdurre nei paesi “islamici” l’indifferenza verso la religione islamica mediante il far conoscere alle persone i salumi? 😉
Immagina un aereo da cui si gettano tanti salami (ciascuno attaccato ad un piccolo paracadute) su una città “islamica”: quanti salami non verrebbero mangiati? 🙂
Tutto sommato, molto meglio salami che bombe… 🙂
Ah, dimenticavo: su ogni salame si potrebbe mettere un’etichetta con la parola “Aleikum SALAM” 😉

Beatrice

× Michele Gaismayr
Un’altra interprestazione è possibile. Ratzinger prima faceva il professore e sgridava i teologi, lo spostano su una posizione manageriale dove gli tocca gestire IOR e CEI, vede il casino che c’è, da bravo tedesco inorridisce, dà le dimissioni. Adesso è un pensione, legge, scrive libri, quando gli va telefona al suo ex-collega teologo Hans Küng e chiacchierano un po’ di teologia e dei bei tempi quando insegnavano insieme a Tübingen.

Beatrice

× MASSIMO

Per verificare sperimentalmente l’influenza delle abitudini e della pressione sociale/del potere si potrebbe guardare ad es. le percentuali di appartenze religiose nei vari Länder della Germania.
I Länder che erano una volta nella DDR, dove il potere politico non incoraggiava l’appartenza alle chiese, dovrebbero avere una appartenenza religiosa più bassa che nei Länder occidentali, dove invece appartenere ad una chiesa era buono stile e c’erano (e ci sono) alleanze fra potere politico e chiese.

MASSIMO

Certo, le credenze religiose di un popolo sono quelle che il potere impone.
In italia la gente crede nella favola di Cristo perchè questa è stata quella imposta dal potere, sin dai tempi di Costantino.
Se invece il potere avesse deciso di imporre la religione di Paperino, oggi in Vaticano avremmo tutte immagini sacre di Paperone, Zio Paperone e qui quo qua.
E a quello il popolo bue crederebbe.

MASSIMO

Certo, le credenze religiose di un popolo sono quelle che il potere impone.
In italia la gente crede nella favola di Cristo perchè questa è stata quella imposta dal potere, sin dai tempi di Costantino.
Se invece il potere avesse deciso di imporre la religione di Paperino, oggi in Vaticano avremmo tutte immagini sacre di Paperino, Zio Paperone e qui quo qua.
E a quello il popolo bue crederebbe.

Beatrice

se ci fosse la religione di Zio Paperone al posto del crocifisso nelle aule e nei tribunali sarebbe appeso il segno “$” del dollaro
🙂

RobertoV

Infatti nei Laender dell’ex-DDR le percentuali al crollo del muro erano attorno al 30% complessivamente tra le due chiese, percentuali decisamente più basse rispetto a quelle della BRD (attorno all’80% allora, mentre erano state al 96 % nel 1950).
Pensavano di recuperare ed invece sono scesi anche in quei Laender al 20% in soli 20 anni. Nella ex-BRD sono oggi scesi da alcuni anni sotto il 70% complessivamente.
Complessivamente in Germania sono nel 2012 al 59%.

alessandro pendesini

@Federix

Trovo ingiusto, bestemmiando, praragonare dio ad un maiale, cane o bestia qualsiasi ! Nessuna bestia arriva a essere ingiusta, parziale e sadica quanto il dio cristiano ! Personalmente quando bestemmio dico « dio uomo »….

whichgood

Può darsi, ma il comportamento cristiano è molto simile a quello dei cani, i quali istintivamente marcano il territorio e aggrediscono gli “invasori” che mettono piede senza fidelizzazione e senza accettare le regole. Un dio cane è più adeguato (senza vole offendere i cani).

alessandro pendesini

@Whichgood

Ho fatto leggere il tuo commento al mio cane : mi ha risposto che non è d’accordo ! Dice che preferisce la ferocia degli animali, cani inclusi, alla candida bontà delle divine creature fatte all’immagine di dio….
Vedro’ di inviarlo alla Bocconi di Milano o Sapienza di Roma con speranza che diventi un po’ più umano….

Angelo

Per ragioni etniche preferisco dio bescobo (massese (MS) per dio vescovo)

Federix

@ alessandro pendesini
Conosco una persona che proponeva “dio incompetente!”.

Angelo

dio incompetente e’ bella, sicuramente meglio di dio condominio

DucaLamberti74

Se volete esprimere il vostro parere sul dio cattocolico misogino, piccolo-borghese, schiavista, fascista, dittatore, omofobo, amante del lusso e della guerra allora potrete sempre dire nell’ordine:

borgo pio
bioparco
bio porro
orto bio
porto io

E sarete inattaccabili…nessuno vi potrà accusare di blasfemia 🙂

DucaLamberti74

Diocleziano

😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆

(il settimo commento è il mio…)

DucaLamberti74

Sarò provocatorio ed in controtendenza.

Se nella pratica non sono più cattolici ma in ogni caso si sposano in chiesa, si battezzano in chiesa e muoiono in chiesa, oratori, ospizi ed altro …la forza della CCAR è ancora tanta.

I popolani cattocolici continuano ad essere tanti e non mi sembra ci sia una corsa allo sbattezzo.

La forza del cristianesimo (e delle religioni) è che ci sono tanti popolani pecoroni dalla vita miserrima e triste che cercano di riempirsela in questo modo triste e vuoto..sperano nell’aldilà dove potranno pregare i loro idoli dal vivo ed il dio bello e buono (che nulla ha fatto per loro in vita) gli darà una suite imperiale in paradiso a sette stelle.

La chiesa è forte perchè il popolino di m@@@a di ogni nazione gli da forza.

DucaLamberti74

G.B

E’ vero quanto afferma la redazione. Tuttavia vorrei specificare che, da ateo e laicista, trovo infinitamente più noiose, squallide e pericolose le adunate in difesa della famiglia, magari in salsa omofoba, che non le dispute sulla trinità e le dotte disquisizioni sulla transustanziazione o sulle virtù teologali; queste ultime sono certamente più innocue e possono perfino essere intellettualmente stimolanti, mentre le prime mi provocano solo qualche moto antiperistaltico.

neverclean

La Chiesa cattolica ereditata da Francesco I sta soccombendo e sparendo nelle coscienze delle masse popolari dell’Occidente neocapitalistico anche nei Paesi dove tradizionalmente era molto forte come l’Italia. Fino a oggi, con B16, la CCAR è sopravvissuta come aggregazione di lobby economico-finanziarie-socio-culturali alleate e organiche al potente di turno (che in Italia si è chiamato finora Silvio Berlusconi). Se in futuro Francesco I terrà fede a tutte le sue promesse come ad es. quella di non trasformare più i conventi in alberghi ma in case di accoglienza per “poveri” e quindi per immigrati, quella di eliminare lo IOR, etc., allora credo che la CCAR si ridurrà a una presenza marginale anche nella nostra società, una presenza di pura testimonianza, senza più capacità di incidere molto sulla politica italiana.
Ma, e questo è il punto, la Chiesa cattolica non sarà stata sconfitta nelle coscienze degli italiani dall’affermarsi finalmente dei “Lumi della Ragione” che noi propugniamo, ma bensì dall’aver sciolto quel patto scellerato di alleanza con il potente politico italiano di turno che finora ha sempre stretto a partire da quello con “l’uomo inviato dalla divina Provvidenza”. E, come conseguenza della rottura di quel patto, poco alla volta le verranno meno i molti denari che ora servono alla sopravvivenza della CCAR e delle sue lobby clientelari e clericali.
Non so Bergoglio porterà fino alle estreme conseguenze le sue affermazioni. Per ora vedo che i candidati – Letta e Renzi – alla successione di Berlusconi si impegnano in concessioni ideologiche e economiche alla CCAR. Penso che Francesco I dovrà scendere a compromessi con la sua macchina lobbystica e clientelare: magari farà qualche gesto simbolico eclatante, ma per il resto continuerà a permettere ai vari Lupi, Formigoni, Ruini, Bertone di turno di farsi i fatti propri purchè versino qualche briciola alla macchina CCAR.
Aspettiamo per vedere come andrà a finire: in ogni caso, non vedo motivi per noi di grande soddisfazione.

whichgood

Domani si celebra ognisanti. Ovviamente non si lavora, proprio per immedesimarsi con quella capacità tutta cristiana che caratterizza ogni santo: la propensione a non lavorare e vivere da parassita.

Florenskij

wichgood. Una piccola obiezione alla odierna espressione della sua finezza d’animo e alla vastità di conoscenze storiche che la contraddistingue.
“Chi non lavora non mangi neppure” ( Paolo di Tarso, di professione fabbricante di tende ). Da cui il motto leninista “Chi non lavora non mangia”. Simon Pietro, fratelli e amici: pescatori. Le parabole di Gesù: piene di personaggi al lavoro.
“Ora et labora” ( ovvero “prega e lavora con fatica ): principio fondamentale della regola dei Benedettini, non solo copisti, ma anche dissodatori di terra e bonificatori di paludi. Un fugace accenno a Dom Perignon, benemerito della vitivinicoltura… e al san Cristoforo della leggenda, precursore dei trasporti Gondrand. Le metto come ultimo dell’elenco il mio preferito: san Giovanni Bosco, contadino nell’infanzia, versato in molteplici attività artigianali e primatista nella creazione di scuole professionali.
Pensare che tutti i preti siano stati e siano come don Abbondio è un pochino esagerato. Come dire che, siccome non zappano la terra, tutti gli impiegati indistintamente passano un terzo del loro tempo alla macchinetta del caffè e che gli insegnanti lavorano solo mezza giornata. Ha mai sentito parlare della fatica nervosa?

Diocleziano

…dal ”Bignami floreskiano” il capitolo ”Il lavoro secondo
il cristianesimo”.

”…Le parabole di Gesù piene di personaggi al lavoro…”
La vita vista da un bamboccione fancazzista.

”…Benedettini non solo copisti, ma anche dissodatori di terra
e bonificatori di paludi…”
Per la verità proprietari di latifondi che facevano lavorare ad altri.

Idem per il benemerito Perignon.
Vini, liquori e prelibatezze a base di mandorle, miele, burro, uova e canditi
venivano preparati soprattutto nei conventi, guarda caso.

Il tuo preferito, giovanni bosco, infernale menagramo. Ne sanno
qualcosa i Savoia…

bruno gualerzi

@ Diocleziano
Una annotazione personale a proposito di don Bosco.
Ho trascorso tre anni in un collegio salesiano (erano i primi anni ’50, poi, per fortuna, sono stato cacciato)… e se avevo qualche dubbio circa il ‘valore’ della vita religiosa quella esperienza me la ha confermato in pieno. Tolte le solite eccezioni, non ho mai più incontrato persone (allora i salesiani erano tutti preti o aspiranti tali), così superficiali, molte anche frustrate, che costringevano alle pratiche religiose più ripetitive e insulse, cercando in tuti i modi di ‘terrorizzare’ (questa è la parola) quelle giovani coscienze prospettando terribili conseguenze per chi non rispettava i rituali e non seguiva gli insegnamenti di don Bosco. E il modello che veniva continuamente evocato era quello di un giovinetto (Domenico Savio, poi, credo, fatto santo) il cui motto era “La morte ma non peccato!”.
Si dirà che si tratta di esperienze personali non generalizzabili, e so che poi le cose negli istituti salesiani sono cambiate (si sono ‘modernizzati’… anche se sono drasticamente diminuite le ‘vocazioni’), e so anche che tanti salesiani si sono distinti per il loro sincero impegno sociale… ma proporre don Bosco come modello educativo… sia pure considerando i tempi in cui è stato elaborato, il contesto sociale in cui operava… è legittimare una delle più bieche strumentalizzazioni della religione.

Diocleziano

bruno gualerzi.
Ho dato un’occhiata a wiki sul personaggio Domenico Savio che conoscevo solo di nome; a parte il massiccio condizionamento mentale impartitogli, ci voleva proprio una gran testa di c… per mandare dei ragazzi di quattordici anni a contatto con gli impestati di una epidemia.

Per chi non le conoscesse, suggerisco ai curiosi di informarsi sulle lettere terroristiche inviate dal nostro eroe, gio. bosco, ai Savoia e relativi effetti, (almeno in apparenza).

whichgood

Abbandonarsi alla Provvidenza (Matteo 6, 25 – 34)
Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.

Ha bisogno d’altro Flo’?, questo è l’incentivo al lavoro del vostro dio. Più cristiano di così si muore (e senza risorgere).

Marco Mosconi

I cattolici sono sempre di meno e tra quelli che si definiscono ancora tali la coerenza è un optional! Sapessi, cara Giusy, quanta gente di mia conoscenza dice di appartenere al cattolicesimo per poi, nella vita di tutti i giorni, fare i propri comodi. Per non parlare di tutti coloro che si sposano in chiesa e fanno battezzare i figli solo “perché si è sempre fatto così” o, peggio ancora, per non deludere i parenti più stretti. Se togliessimo questi personaggi, che rappresentano la maggioranza, la vostra cara religione non ne uscirebbe tanto bene. Ciò che dico è talmente vero che gli stessi prelati, quelli che contano, stanno puntando su un’immagine diversa, proponendo strategie di marketing con le quali tentano di risollevarsi da un declino irrefrenabile. Inutile, però, cercare di modernizzarsi, se le basi su cui si fonda la vostra setta , nel 2013, fanno ridire pure i polli…

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