Stati Uniti: prove tecniche di multiculturalismo

Il rapporto tra gli Stati Uniti e i culti religiosi è sempre stato controverso. Dal punto di vista della Costituzione la separazione tra la sfera istituzionale e quella religiosa viene sancita dal primo emendamento che, oltre a garantire ai cittadini la libertà di stampa e quella di parola, proibisce esplicitamente al Congresso, oltre che agli organi legislativi dei vari stati, di emanare leggi per il riconoscimento di qualsiasi religione. Ciò tuttavia non si traduce in una laicità veramente compiuta, gli USA sono e rimangono una nazione decisamente ancorata ad una visione teistica, al punto che si ritrovano riferimenti a Dio ovunque, dalle banconote ai giuramenti ufficiali. Del resto, la colonizzazione di quell’area è pur sempre partita con i religiosi della Mayflower.

Particolarmente avversati sono i non credenti, percepiti generalmente come persone da emarginare e addirittura discriminati ufficialmente da ben sette stati del sud; in questi, infatti, la legge proibisce l’accesso a cariche pubbliche a chi neghi l’esistenza di Dio. Significativo a tal proposito quanto disse l’ex presidente George W. Bush rispondendo ad un giornalista: «Non credo che gli atei dovrebbero essere considerati cittadini». Radicalmente diverso l’approccio di Barack Obama, ad oggi l’unico presidente che abbia citato i non credenti ponendoli sullo stesso piano dei credenti, e per giunta nel suo discorso d’insediamento: «Siamo una nazione di cristiani e musulmani, di ebrei e indù… e di non credenti».

Kerry

Oggi, però, proprio l’amministrazione Obama sembra aver intrapreso una strada nettamente in contrasto con il contenuto di quel discorso. Il Segretario di Stato, John Kerry, ha appena annunciato l’istituzione di un “Ufficio per i rapporti con le comunità di fede” pensato per rivolgersi alle comunità religiose di tutto il mondo. Secondo Kerry ci sono punti in comune tra le religioni abramitiche, e tra queste e tutte le altre religioni e filosofie, «che si parli di indù, o confuciani, o qualunque altro dei tanti approcci alla nostra esistenza terrena e alla nostra relazione con un essere supremo». È evidente che chi non si relaziona con un essere supremo non è nemmeno preso in considerazione. La direzione di questo ufficio è stata affidata a Shaun Casey, docente di etica cristiana al Wesley Theological Seminary, un’organizzazione universitaria protestante.

A sentire puzza di bruciato in questa operazione è Austin Dacey, rappresentante presso le Nazioni Unite dell’IHEU, federazione internazionale umanista di cui anche l’Uaar fa parte. Dacey sostiene che questa baracca sembra essere stata pensata apposta per emarginare ulteriormente i non credenti, e lo fa in un articolo in cui spiega alcuni punti discutibili dell’iniziativa. Dacey inizia citando un articolo di qualche mese fa di in cui la giornalista Amy Frykholm faceva notare che il lavoro di coinvolgimento delle comunità religiose iniziò quando a capo della diplomazia statunitense c’era Hillary Clinton. Su iniziativa della ex first lady venne costituito, in seno al Congresso, un gruppo di lavoro su Religione e Politica Estera che lo scorso ottobre presentò un libro bianco in cui proponeva l’istituzione di un ufficio permanente, quello che appunto ha adesso istituito Kerry. In quel documento si poneva l’accento sul fatto che 4/5 della popolazione mondiale vedono tutti gli aspetti della vita attraverso “un prisma di fede”, e che sebbene la fede sia spesso causa di conflitti, essa contribuisce al bene della società civile e può promuovere “il progresso umano e la coesistenza pacifica”.

Infine, il libro bianco chiudeva con il consiglio di sviluppare apposite linee guida in ottemperanza al primo emendamento della Costituzione. Questa è secondo Casey la parte più sospetta, perché denota che la preoccupazione di contravvenire alla Costituzione è effettivamente fondata. Finora vi sono state interpretazioni diverse in questo senso, Casey cita in particolare un giudice della Corte Suprema (O’Connor) secondo cui quando un governo intrattiene eccessivamente rapporti con le religioni si è in presenza di una violazione del primo emendamento, in quanto si trasmette il messaggio che chi non è affiliato ad alcuna religione non fa pienamente parte della comunità politica. D’altro canto, però, c’è anche un precedente di segno opposto; una causa intentata da Freedom From Religion Foundation contro un ufficio che aveva organizzato un programma di supporto rivolto a comunità religiose, e in quel caso la Corte Suprema non ravvisò violazioni del primo emendamento in quanto non vi era stato un finanziamento diretto da parte di organi legislativi.

Rimane il fatto che l’istituzione di canali di dialogo nei confronti delle religioni comporta necessariamente il riconoscimento indiretto di alcune religioni ed il disconoscimento di fatto di altre. Ma chi può stabilire, in modo oggettivo, quando un gruppo di cittadini, o un’associazione, che magari ha formulato un minimo di regole dottrinali, sia da considerare una religione e quindi in un ente che può rapportarsi con lo Stato? Se la distinzione viene fatta in modo arbitrario allora si è non solo in presenza di una violazione della Costituzione, ma addirittura di una patente forma di discriminazione. È quello che avviene in Italia con il sistema delle intese, dove è il governo a decidere con chi e in che tempi addivenire ad un’intesa con lo Stato, e infatti all’Uaar l’intesa è stata negata basandosi sull’assunto che non rappresenta una religione. Inoltre, rapportarsi con una religione significa anche individuare degli interlocutori, e anche in questo caso non è affatto detto che il procedimento sia semplice e scevro da problemi. E infine, domanda fondamentale, che ne è di quel quinto di cittadini che non appartengono ad alcuna religione? Evidentemente rimangono tagliati fuori da questa iniziativa, e se questa non è discriminazione cos’altro potrebbe esserlo?

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68 commenti

gmd85

«che si parli di indù, o confuciani, o qualunque altro dei tanti approcci alla nostra esistenza terrena e alla nostra relazione con un essere supremo», l’importante è che a dirigere l’ufficio in questione ci sia un cristiano e non, magari, un gruppo multireligioso. Eh, certo.
E prima che i cattolici o i finti agnostici anche troppo allineati si straccino le vesti, questo mio pensiero vale per esponenti di tutte le religioni.

FSMosconi

Peraltro un po’ freak-new age (per non dire revivalista teosofica 😛 ) questa catalogazione così alla buona.
Per esempio, Kerry è a conoscenza che il confucianesimo è dannatamente pratico e politico? O che il taoismo si basa sul Wu-Wei e non sul Tao in sé e per sé? O che il buddhismo, escluse alcune scuole Mahayana e assolutamente quello Gelug, se ne stra-sbattono delle divinità perché inutili all’Illuminazione?
😐 😉

Engy

Mi ricordi l’inarrivabile e simpaticissimo Battiato, @Mosconi.
Perchè non lo metti in musica questo tuo commento?

gmd85

@E.ng.y

Che c’è? Ti danno fastidi i commenti un pochino più approfonditi?

Dan Gurney

Kerry ha ragione. Infatti tutte le religioni hanno in comune una caratteristica di base: che sono FALSE.
Posso inoltre ipotizzare che forse questa attenzione nei confronti delle religioni mondiali da parte del governo americano potrebbe nascondere un tentativo di “venire a patti” con i fondamentalisti islamici inventori di quella simpatica cosetta che sono gli attacchi terroristici suicidi.
Questo spiegherebbe l’indifferenza e la mancanza di attenzione nei confronti degli atei, in quanto è difficile che un ateo indossi una cintura esplosiva e si faccia esplodere in un luogo affollato: noi lo sappiamo che le settanta vergini non ci sono mannaggia!
Saluti da Bruxelles

Reiuky

Secondo George Bush, gli atei non dovrebbero neanche pagare le tasse.

whichgood

Questo è un errore comune. Anche gli stranieri devono pagare le tasse se possiedono proprietà o lavorano.

Reiuky

Se una persona ha meno diritti di altri, non vedo perché dovrebbe avere gli stessi doveri di altri

whichgood

Sul principio sono d’accordo (in parte) ma la realtà è diversa. Dico in parte perchè se esiste il diritto al lavoro è giusto che le tasse su questo si paghino come fanno anche i cittadini, sebbene sarebbe più equo che il lavoro straniero venga tassato in proporzione minore.
Nel nostro “civile” e “cristiano” paese gli stranieri pagano più tasse dei cittadini, ad esempio la tassa per il rinnovo del permesso di soggiorno (“soli” € 200 per cada membro della famiglia) più tutti i bolli e traduzioni necessarie per ottenere un permesso.

whichgood

E dimenticavo: gli stranieri con permesso temporaneo per lavoro (il che implica che ora o poi devono andarsene) pagano anche l’INPS, non potendo ovviamente godere di una pensione futura e non avendo il diritto di vedersi restituire gli apporti pensionistici. Questo è una truffa di Stato.

serlver

Anch’io pago determinate tasse e bolli se voglio usufruire di determinati servizi, non vedo dove sia la discriminazione, così come non capisco come fai a dire che uno straniero non godrebbe mai dei contributi inps che versa.

whichgood

@ serlver

Immagino che tu non devi versare tasse di €200 in più rispetto al resto dei tuoi connazionali. Bene, uno straniero in Italia deve versare quella (ogni 1,2 o tre anni) più tutte le altre che tu già paghi. Se in più è padre di famiglia quella tassa si moltiplica per la quantità di componenti, senza sconti.
Il tema INPS è molto semplice: un extracomunitario che ha un permesso di soggiorno per lavoro è obbligato a versare l’INPS. Quelli che provvengono da paesi senza convenzione con l’Italia non vedranno mai un soldo di tutti quei contributi una volta che se ne vanno via e non potranno chiedere il ricongiungimento nei paesi di origine. Chiamagli “legge incompleta” se vuoi, per il momento è una truffa.

Francesco S.

Fermo restando che le considerazioni di Whichgood sono valide anche se off-topic, ma questo George W. Bush era (è) proprio un pazzo ci mancava poco che attuasse il proposito, cioé una roba del genere la fece Hitler con gli ebrei.

serlver

Ma che discorso è: io verso il passocarraio e, per esempio, un mio parente che abita in periferia no. Non pago forse una tassa in più (e se non sono 200€, sono poco me) rispetto ad altri, allora!
Io pago il passo carraio per quella scoscesa che il comune dovrebbe farmi per accedere alla pubblica via (e uso il condizionale perché il mio giardini è alla stessa altezza del piano stradale quindi il comune non deve farmi alcun declivio), l’extracomunitario paga una tassa per il permesso di soggiorno punto.

whichgood

@ serlver

L’extracomunitario che abita nella tua città pagherà il passocarraio più il permesso di soggiorno. Spero di essere stato chiaro. Non voglio estendermi più perchè, come ben dice Francesco S., rimane molto off-topic.

serlver

Non solo è OT, la tua è anche una visione distorta di chi li vuole comunque vedere vessati.

Padre Giacobbo da Voyager

davvero in alcuni stati USA del sud non si può accedere a cariche pubbliche se non si crede in una religione?

strano è come se un nero non potesse frequentare una scuola o sposarsi con un bianco

nessuno ha fatto ricorso alla corte suprema?

comunque questo Ufficio per i rapporti con le comunità di fede è la solita politicata, è come i tavoli di confronto che vengono istituiti in italia per ogni cosa

certo se avessero voluto farlo politically correct alla guida ci mettevano un musulmano o un buddista

Ermete

Mah…forse gli atei e gli agnostici non sono stati chiamati perchè sono le prescrizioni e alcune etiche religiose a creare problemi rispetto all’ordinamento giuridico pubblico, e non gli atei e gli agnostici o comunque chi non crede in religioni positive che ha meno precetti imposti che possono differire dall’ordinamento pubblico e che possono portare a scontri interreligiosi.

RobertoV

Il confucianesimo non si occupa del soprannaturale.
Non l’avranno inserito perchè è la religione filosofica principale della Cina, quella Cina che possiede ormai il 25% del debito pubblico USA (quasi lo stesso lo possiede anche il Giappone) e che pezzo per pezzo si sta comprando il resto del mondo?
O forse è un ufficio di propaganda per cercare di convertire al cristianesimo nazioni e popoli refrattari? Però per loro sono finiti i bei tempi in cui potevano esportarlo con le armi, anche se in effetti in Irak ci hanno provato, con tanti predicatori, soprattutto protestanti, al seguito.

giovanni

“Il confucianesimo non si occupa del soprannaturale. Non l’avranno inserito”
veramente ne parla, quindi presumo che l’abbiano inserito. Il problema è che nella sua ignoranza abissale ha sostenuto pure che indù e confuciani hanno una relazione con UN essere supremo.
“che si parli di indù, o confuciani, o qualunque altro dei tanti approcci alla nostra esistenza terrena e alla nostra relazione con un essere supremo”

FSMosconi

Già: qualcuno gli spieghi che c’è una certa differenza tra l’enoteismo-sincretismo popolare indiano e il Brahmanesimo per favore… 😉 😀

Diocleziano

Ma l’idea dell’ufficio permanente, è venuta alla Clinton prima o dopo aver sbattuto la testa?

Engy

molto interessante l’ultimo capoversone.
Sembra infatti – se non ho frainteso – voler rivendicare per sè (per l’uaar) la qualifica di “religione”, qualifica che invece lo stato non le riconosce. Di qui la lamentazione: che fine fa quel quinto di cittadini che non appartengono ad alcuna religione?
😉

gmd85

@engina

No, la domanda, invece, dovrebbe essere: ma ti pare normale che quel quinto (o una parte di esso) per essere considerato diversamente debba richiedere intese di tipo religioso e arrivare a chiedere uno status che non gli appartiene?
Ma sono sicuro che hai colto l’ironia della cosa. Vero?

gmd85

@engina

Comunque, complimenti. Di tutto l’articolo sei stata capace di concentrarti solo sulla chiusura.

Reiuky

No, di tutto l’articolo ha cercato (e trovato) l’unica frase sulla quale potesse polemizzare

Engy

D’altra parte, gmd85 e Reiuky, che rompicoglioni scema sarei, se non rompessi i coglioni con domande sceme dovute a scempiaggine e semideficienza cronicizzate?

gmd85

@engina

Che sia un male cronico o che sia consapevole, l’importante è che tu faccia outing. Brava 😀

gmd85

@engina

Ah, la causa delle domande idiote l’hai messa in mezzo tu, eh, nessuno ha detto niente. Vedi che fai tutto da sola?
Ma se ti senti fiera e realizzata del tempo che perdi a dialogare con gli ateacci brutti, cattivi e compagnia bella, contenta tu.

claudio285

En
io francamente ho l’impressione che tu pensi di dire cose intelligenti, e invece dici banalità. Infatti fai la stessa critica dei ciellini. E’ ovvio che essere atei o agnostici non rappresenta una scelta di una religione, ma una scelta in MATERIA RELIGIOSA, che in quanto tale attiene proprio alla libertà religiosa degli individui. Se uno stato concede dei “premi”ai cittadini in base alla professione di una religione qualsiasi, è ovvio che se non si considera l’ateismo “come” una religione, finisce che i cittadini atei e agnostici devono essere privati di questi premi, venendo perciò discriminati. Se si concedesse il giorno di riposo settimanale solo ven sab e dom a seconda se sei islamico, ebreo o cristiano, sarebbe giusto negare il giorno di riposo agli atei? Se sei un’agnostica ciellina magari sì.

Engy

claudio 285
avevo messo tra i trattini “se non ho frainteso”.
ho frainteso claudio? bene, a posto.
ho frainteso autore dell’articolo? bene, a posto.

Diocleziano

Il problema non sussisterebbe se si parlasse di ‘associazioni culturali’, invece che di associazioni religiose, ma figùrati se la chiesa accetterebbe di essere declassata dal suo status di superiorità.

Engy

“Se si concedesse il giorno di riposo settimanale solo ven sab e dom a seconda se sei islamico, ebreo o cristiano, sarebbe giusto negare il giorno di riposo agli atei? Se sei un’agnostica ciellina magari sì”.
Anche tu comunque @claudio285, quanto a cose banali dette con la presunzione che siano intelligenti non scherzi!!
Per tua norma non sono ciellina, forse un giorno, se mi scoppierà la testa, potrò esserlo, mai dire mai, per tutto.
Detto questo comunque non penso non esista al mondo un ciellino con un po’ di sale in zucca e il sale in zucca sai bene che non c’azzecca con le proprie convinzioni, anche se qui questa idea va per la maggiore.
Sempre questa smania di affibbiare etichette, di catalogare, questa semplicioneria di pensiero, questa impressionante chiusura mentale: mi accusi di banalità “infatti fai la stessa critica di CL” dici
… vacca boia, che pensiero critico, che profondità!
Pensa che puttanaio stai facendo – non tu solo – per un ironico mio sfottò!
Ma ogni tanto, non “vi” mette a disagio questa intolleranza assoluta?

claudio285

e infatti ho detto “agnostica ciellina” , non una ciellina, cioè una agnostica che fa le stesse obiezioni di un ciellino (almeno io le ho lette su una pagina cielle). E inoltre ho detto “se”. Se è banale la critica ci sta che lo sia anche la risposta. Ma in fondo l’esempio che ho fatto è lampante e anche un pò sopra le righe, come lo sono le reductio ad absurdum, e fatto solo per intenderci.

Ma E’ banale: come dire “eheh, ma se siete come una religione, allora siete come noi eheh” sai quante volte l’ho sentita questa? Migliaia. Se la sentom da una che si professa agnostica, allora perdonami, ma etichettarla mi viene naturale, come succede quando la stessa cosa ti passa mille e mille volte davanti.
Il trucco sta ad equivocare tra RELIGIONE come religione specifica e RELIGIONE come materia d’ordine generale. L’ateismo non comprende scelte in RELIGIONE 1, ma le comprende in RELIGIONE 2. Se equivochi la 2 con la 1 ecco svolto l’imbroglio. Però sai che sono poche le persone che riescono a rispondere per le rime all’obbiezione ciellina? La maggior parte si perde in mille discorsi. E invece è semplice e banale (almeno per te, ma per molti non lo è)

gmd85

Penso che la nostra cara engina volesse fare la battuta su chi rimarrebbe a tutelare il quinto in questione. Ciò non toglie che solo su quello si è voluta concentrare.

claudio285

sarebbe un pò lo stesso problema che ha l’Italia con i musulmani. Troppe associazioni e la mancanza di un clero organizzato rendono difficili i concordati. Ciò non toglie che il problema si pone, specialmente in vista di uno stato non laico che si appresta ad adottare il muclticulturalismo relativista

claudio285

E non sarebbe meglio se i concordati non ci fossero proprio?

e certo

whichgood

” 4/5 della popolazione mondiale vedono tutti gli aspetti della vita attraverso “un prisma di fede”

Questa è una grandissima balla. Internet è oramai più diffuso della cocacola e delle sigarette eppure a nessuno al mondo verrebbe in mente dio per spiegare la sua natura e funzionamento. Nessun sano di mente cercherebbe di spiegare il funzionamento del proprio cellulare mettendo un mezzo qualche entità soprannaturale. E chi può negare che questi due strumentio non facciano oggi parte della propria vita?.

whichgood

Chi vede dio in un transistor ha un prisma di fede che decompone più il cervello che la luce.
Lo stesso individuo dovrebbe vedere dio quando tira lo sciacquone del water (aspetto inevitabile della vita).

Frank

Papa: Anche io es favorevole al multinculturalismo.
Segretario: Santità! Si si dice multiculturalismo!
Papa. Me sono confuso, accade.

kundalini444

L’approccio del riconoscimento di diritti a chi segue una religione contiene alcuni “bug” fondamentali:

1) lo stato non ha un metodo affidabile e preciso per stabilire di che religione sia ciascun cittadino (chiederglielo con un censimento porterebbe inevitabilmente alla violazione di quel primo emendamento, nel caso ad esempio che l’interessato non voglia rispondere o risponda con una scemenza di sua fantasia)

2) lo stato non ha elaborato regole precise e chiare su come si possa entrare e uscire da una religione, o cambiare religione. Il diritto di nascita non basta, chiaramente le conversioni vanno contemplate proprio in base a quella libertà di opinione che la costituzione sancisce; e la libertà di opinione prevede anche la libertà di cambiarla… nè può limitare il numero di volte che tale opinione può essere cambiata nel corso di una vita, di un anno, di un giorno…

3) lo stato non ha definito con precisione cosa è religione e cosa non lo è. Seguendo sempre la costituzione, in linea di principio qualunque credenza filosofica, per quanto strampalata o fantasiosa, dovrebbe essere considerata una religione. Chissà quanti cittadini potrebbero rivendicare di appartenere a una religione di cui sono gli unici fedeli! (E quindi anche sacerdoti e interlocutori).

Insomma, prima di poter avviare un dialogo istituzionale, vanno stabilite le REGOLE sull’appartenenza religiosa. Il che, riferito ad un’opinione metafisica diventa alquanto fumoso e quindi ridicolo.

Engy

Scusa, Claudio285, stavolta sono seria e davvero non capisco perchè un ateo dovrebbe pretendere per se’ un giorno di riposo, in nome del fatto che la religione cattolica ha questi riconoscimenti.
La fede religiosa è una sovrastruttura per un ateo, l’ateo di questi fronzoli non vuol sapere.
Allora avrebbe più senso e logica chiedere di eliminare tutte le feste religiose, i giorni di riposo dovuti a queste, non aggiungere un giorno di riposo per se stessi in quanto atei.
Mi sembra proprio una cosa ridicolissima, ma se puoi e vuoi, spiegamela.
P.S. nel tuo primo commento che mi ha fatto trasformare in mr. Hyde avevi detto ” … e invece dici banalità. Infatti fai la stessa critica dei ciellini” . In ogni caso la frase io la contesto, perchè non è che uno dice banalità perchè fa un commento uguale a quello di CL piuttosto che delle nuove Brigate Rosse o dell’Associazione Ciechi.

claudio285

sì, ho capito, ma insomma nemmeno si può prendere per il c…o CL adesso. Ma la sostanza non cambia, il discorso fila, mi sembra.

No, non mi sono spiegato bene: ammettiamo che uno Stato concedesse un giorno di riposo settimanale solo a seconda del giorno di festa religioso di ogni singolo cittadino, gli M venerdì, gli E il Sab il C la domenica, D…. Se tu non tratti l’ateismo, con il pretesto che gli atei semplicemente non hanno religione, come una religione, finisci per negare qualsiasi giorno di riposo all’ateo. Di fatto lo discrimini. Succede un pò quel che è successo a quella donna che stava prendendo la cittadinanza americana, che si è dichiarata pacifista (e dunque potenzialmente obiettrice) e che, per il fatto di essere atea non affiliata a nessuna religione che “giustificasse” il pacifismo, si è vista negare la cittadinanza. Cioè se il “premio” (poter essere obbiettori) è dato solo in base religiosa, allora gli atei sono discriminati, perchè non possono usufruirne. Per questo dico che, in mancanza di una statualità veramente laica, perfettamente neutrale rispetto alle religioni, l’ateismo andrebbe trattato come una religione, dal punto di vista giuridico, in quanto esso deriva sempre dall’esercizio della libertà di coscienza e religione, e pratica scelte in materia religiosa

Engy

claudio,
ok e grazie della risposta e guarda che per me puoi prendere in giro chiunque 🙂
ora capisco che non avevo ben capito, davvero, ma apprezzo la tua gentilezza 😀
(e questa valga anche come ulteriore risposta all’accigliato Kundalini)

gmd85

Il problema è da analizzare sociologicamente. Semplicemente, i giorni di riposo diventano una necessità psico-fisica. La motivazione religiosa diventa residuale.

@engina

A te non mette disagio fare la piaga? CLina o meno.

Engy

gmd
Davvero i giorni di riposo diventano una necessità psico-fisica?
Ma no, ma dai!
kundalini
ok, cerca di cambiare le convenzioni sociali allora!

gmd85

@E.ng.y

Tesoro mio, ti sei concentrata tu sul punto meno importante. Non ti lagnare se ti si risponde.

kundalini
ok, cerca di cambiare le convenzioni sociali allora!

E perché? Non si può forse fare? O pensi che le convenzioni sociali siano assolute e intoccabili? Ma poi, che risposta è? Ti attacchi alle convenzioni sociali quando il problema di fondo è un sistema malato. Sei impareggiabile.

gmd85

@E.ng.y

Se poi non ti fosse chiaro, il commento di kundalini era rivolto al fatto che la connotazione religiosa del giorno di riposo è un tantino superata.
Poi, informati sul concetto di consuetudine. Scoprirai che le convenzioni si possono modificare quasi naturalmente, cara.

FSMosconi

@Engy

Se pensi che cambiare le convenzioni sociali sia cosa da farsi con altrettante convenzioni sociali hai preso una toppa. Prendi per esempio di Cinici e i Taoisti: rifiutavano qualsiasi convenzione sociale, eppure, almeno per i secondi, è diventata una moda.

Vuoi cambiare una convenzione? Sostituiscila con un’altra. Sostengo che il calcio come sport di massa (se non l’idea mainstream di sport) è una tradizione inventata che parte dall’emancipazione della donna borghese per confluire nella borghesizzazione del proletariato ottocentesco e che, in quanto tale, è solo uno strumento di [auto-]controllo al pari degli spettacoli circensi? Dico di predigerire gli sport individuali.

Voglio rompere la coltre di pensiero borghese familiare con incrostazione democristiane della mia famiglia? Spacco l’afflato ansioso per il commercialmente nuovo esaltando i film di serie B degli anni passati, leggo di sociologia, mitologia e fumetti dalle tematiche sottilmente anti-borghesi (es.: Dylan Dog) e faccio apparire il tutto dannatamente normale.

Se pensi che tutto ti venga dall’esterno di ciò che ti è imposto allora hai bisogno di una buona dose di autostima perché non è vero. E non è altrettanto vero che tutto è troppo complicato e non ci si può far niente ( = semplificazione di destra per mantenere lo status quo) o al contrario è tutto così compatto e già fatto ( = iper-semplificazione reazionaria) né che le tue azioni non avranno conseguenze: tutto ha conseguenze.

FSMosconi

@gmd

Come dicevo poco sopra:
anche le convenzioni si possono superare, basta inventarsene un’altra e farla apparire comune.
Poi però se costei scivola così facilmente sulla differenza (relativa ma c’è) tra consuetudine e convenzione mi sa che è una povera semplice che crede anche alle tradizioni inventate: già il ricusare una spiegazione razionale di un’appropriazione “recente” delle religioni abramitiche non è un buon indizio [e i romani che di ferie in sé e per sé quasi non né avevano? E i buddhisti che possono andare quando vogliono ai loro templi senza cadenze?]…

gmd85

@Mosconi

Non so se ci ricade. Ma penso che lo ignori. Il richiamo al concetto, comunque, l’ho fatto solo io, per spiegare che una convenzione o una norma, almeno nelle società che si basano su un diritto positivo non totalitario, cambino in base ai comportamenti sociali.

E chissà perché il maiale per i musulmani è vietato 😉

Engy

Mosconi,
sei troppo per me, non sono all’altezza, sono una povera semplice con bassa autostima.
Veramente, non c’ho capito proprio un cazzo in quel che mi hai scritto.
E lo dico apertamente.
Sono una semplice d’altra parte, e (quasi sempre) sincera.

gmd85

Veramente, non c’ho capito proprio un cazzo in quel che mi hai scritto.
E lo dico apertamente.

Noi te lo stiamo dicendo da parecchio 😀

Francesco non da Assisi

Il riposo dal lavoro non è concesso per appartenenza religiosa, ma è un diritto sociale costituzionalmente garantito. Tant’è che ognuno può impiegare il periodo di riposo come meglio crede. Non mi sembra che sia obbligatoria la frequentazione della messa!

MASSIMO

Chi lavora ha diritto ad uno stipendio e a dei giorni di riposo per contratto, in modo indipendente dalla sua religione.
Poi chi è cattolico in quei giorni andrà in chiesa, ma sono affari suoi.

Engy

Diocleziano
uhhh, no no, il martirio non mi si addice proprio, così come le diete macrobiotiche e vegetariane (che poi sono una specie di martirio).
😀

kundalini444

il giorno di riposo è un diritto del lavoratore, a prescindere da qualsiasi religione!
Le convenzioni sociali trovano opportuno che sia uguale per tutti, ma il fatto che si chiami “domenica” in nome di una fede in un qualche “dominus” è puramente simbolico, nè più nè meno di quanto lo sia il fatto che oggi sia “venerdì” per tutti, anche per quelli che non sono adoratori della dea venere.

Francesco S.

Nel mondo anglosassone lo chiamano Sunday – maledetti pagani 😆

nightshade90

e non dimentichiamo che gli altri giorni anglosassoni non sono meno pagani: giorno della luna, di tyr, di wodan (odino), di di thor, di fryda e di saturno (l’unico dio non della mitologia nordica della serie)

non che l’italia sia da meno: giorno della luna, di marte, di mercurio, di giove e di venere, tutti dei pagano-romani (sì, la luna è un jolly che vale praticamente per tutti i pantheon, al pari del sole), a cui si aggiunge il sabbath ebraico, unico giorno non pagano assieme al “giorno del signore”

gmd85

@kundalini444

Per l’appunto. Come dicevo alla nostra engina, più su.

whichgood

Qualche coraggioso dovrà ora o poi giurare con la mano sulla bibbia con la formula: “giuro per dio e sui santi evangeli anche se non credo all’esistenza del primo nè alle parole dell’altro”. Sarà l’ora in cui una rissata seppellirà queste assurdità. Nessun paese democratico può obbligare qualcuno a credere.
🙂

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