Omofobia: la differenza tra discriminazione e libertà d’espressione

Della proposta di legge contro l’omofobia entrata nella fase di discussione alla Camera si è detto ormai un po’ di tutto. I sostenitori del disegno originale, come Arcigay e il circolo Mario Mieli, in occasione del passaggio in commissione hanno parlato di proposta svuotata e inaccettabile, mentre il fronte dei detrattori ha definito l’ultima versione una legge bavaglio e liberticida. Se le leggi sono approvate col contagocce le leggende invece fioccano, come quando si è parlato di “blitz notturno” nel tentativo di approvare la legge in fretta e furia mentre il regolamento della Camera impedisce esplicitamente che la votazione di una proposta possa avvenire nello stesso mese in cui è iniziata la sua discussione. Vediamo di fare il punto della situazione.

La proposta originale di Ivan Scalfarotto si basava su un principio abbastanza semplice: estendere la legge 205/1993 (nota come legge Mancino-Reale), che attualmente punisce i reati di discriminazione e odio per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, ai reati di discriminazione e odio motivati dall’identità sessuale della vittima. Vale la pena sottolineare che la Mancino-Reale non è altro che la versione della legge 654/1975 (legge Reale) modificata dal decreto legge 122/1993 (decreto Mancino), e che la legge Reale fu introdotta per recepire la convenzione di New York sull’eliminazione delle forme di discriminazione razziale. In sostanza quella legge era stata concepita unicamente per punire i reati di odio, violenza e discriminazione motivati dall’odio nazionale, etnico o razziale. Solo in un secondo momento è stata introdotta, giustamente, la previsione della discriminazione su base religiosa, senza peraltro che nessuno si sognasse di gridare alla legge bavaglio. A cominciare dai diretti tutelati: i credenti.

homophobia

Il passaggio nelle varie commissioni della Camera non è certo stato indolore. La Scalfarotto non è stata l’unica proposta di legge sul tema ad essere approdata in commissione, ve ne erano altre due fra cui una a firma Brunetta-Carfagna-Prestigiacomo che si limitava ad introdurre una semplice aggravante. Soltanto in commissione Giustizia, l’ultima ad esaminare le proposte, sono arrivati ben 350 emendamenti, una quantità tale da far impallidire perfino una finanziaria. Alla fine in commissione sono approdate anche le larghe intese; Scalfarotto (Pd) presenta insieme a Leone (Pdl) un emendamento che in sostanza combina le varie proposte producendone una versione composta semplicemente da un unico articolo. Sparisce la definizione di identità sessuale e di tutte le sue componenti, spariscono anche l’obbligatorietà della pena accessoria in lavoro non retribuito a favore della collettività e il principio che l’aggravante prevale sempre sull’attenuante. Ai motivi di discriminazione previsti dalle leggi Mancino-Reale viene aggiunto quello “fondato sull’omofobia o sulla transfobia”, senza peraltro dare una definizione di questi termini.

Per il fronte del no siamo ancora lontani da una legge accettabile. I cattolici in generale rimangono contrari a qualunque forma di tutela delle persone LGBT, l’unica proposta che sarebbero disposti ad accettare è la Brunetta-Carfagna-Prestigiacomo che si limita ad introdurre tra le aggravanti comuni del codice penale quelle previste dall’art. 10 del trattato di Lisbona (sesso, razza, etnia, religione, condizioni personali, disabilità, età, orientamento sessuale). Ciò su cui fanno principalmente leva i cattolici è il principio per cui, a loro dire, si potrebbe essere incriminati anche solo per aver detto che l’omosessualità è peccato, o per essersi espressi contro i matrimoni omosessuali. In realtà il concetto di discriminazione va ben oltre la semplice espressione delle proprie idee, ma oltre questo viene da chiedersi come si possa, di fatto, chiedere di tutelare chi manifesta pubblicamente odio verso persone LGBT. Parimenti, come si può essere contrari al principio che è vietato fondare o far parte di associazioni o organizzazioni finalizzate alla discriminazione sulla base dell’identità di genere o dell’orientamento sessuale?

La deputata Eugenia Roccella (Pdl) si conferma ancora una volta tra i leader del fronte del no. Nell’intervista rilasciata alla rivista ciellina Tempi dichiara che non c’è alcuna possibilità di giungere ad una sintesi condivisibile perché «l’errore sta proprio nel testo da cui si parte, la legge Mancino, che già da sé sconfina nel reato d’opinione». Ma allora, visto che punisce reati d’opinione, perché non chiedere l’abrogazione del decreto Mancino laddove estende la legge Reale alla discriminazione religiosa? Se tanto ci dà tanto, vietare le espressioni di odio su base religiosa è altrettanto “liberticida” che vietare le stesse espressioni su base sessuale. Eppure la Roccella non ha mai avuto nulla da ridire sulla tutela della religione, né su reati anacronistici tuttora contemplati dai codici italiani come quelli di vilipendio e di bestemmia.

Altro fronte stessi atteggiamenti. Da parte Pd il principale oppositore è probabilmente Beppe Fioroni, che infatti intervistato dal Corriere della Sera (così come riportato da Gaynet) spiega di avere già pronto un emendamento che stabilirà che «non costituiscono atto di discriminazione o istigazione alla discriminazione la libera espressione e la manifestazione di convincimenti od opinioni riconducibili al pluralismo delle idee, né le condotte comunque conformi al diritto vigente». Quindi, ancora una volta, se parroci e vescovi denigrano pubblicamente gay, lesbiche e trans, si tratta di “pluralismo di idee”, mentre se un’associazione (la prima a caso) chiede di esporre su un autobus uno slogan che afferma l’inesistenza di Dio si parla di “offesa al senso religioso”. Ci sentiamo comunque di poter rassicurare su questo punto Fioroni e la Roccella: nessuno vuole togliere a nessuno il diritto di dire stupidaggini fintanto che la cosa non leda i diritti di altri, e del resto a ciò che certa gente dice nei confronti di atei, agnostici, omosessuali e transessuali ci abbiamo ormai fatto il callo.

La redazione

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64 commenti

dysphoria_noctis

Foroni ed Acqua Roccella… la somma dei loro quozienti intellettivi non fa quella del criceto di mio fratello. In compenso, la somma dei loro conti correnti… (si può dire, o anche questo ricade nell’offesa al senso religioso? :D)

Tommasow

La piena estensione della legge Mancino alle “”discriminazioni e agli atti di odio e violenza motivati da orientamento sessuale e identità di genere”” cosa ha a che fare con la libertà di pensiero e di opinione ???

Niente !

Per cui anche i gatti hanno capito che l’ opposizione della chiesa nulla ha a che vedere con la pretesa minaccia per la “libertà di pensiero” !

La chiesa ha solo una PAURA FOTTUTA di vedere la propria visione ideologica della faccenda, sconfessata oltre che dalla maggior parte della pubblica opinione, anche a livello legislativo, con micidiali ricadute sul suo prestigio e sulla sua credibilità.

QUESTO E’ IL PUNTO !!

Frank

Scusate l’ot.

Ma perchè Brunetta si può sposare e un omosessuale no? 😆

Federix

Beh, veramente, per le leggi attualmente vigenti, un omosessuale può benissimo sposare una persona dell’altro sesso… 😯

Reiuky

Ma un eterosessuale non può sposare una persona dello stesso sesso. Questa è discriminazione!

Federix

@ Reiuky
OT: mi chiedo se un giorno si inizierà a richiedere il diritto di sposarsi anche fra parenti stretti… 😯

Reiuky

@Federix:
dei parenti stretti godono già oggi di tutti i diritti che si acquisirebbero in un matrimonio, se non erro. Quindi, non vedo esattamente dove sia il problema.

Mirko

Di fatto nonostante le belle parole, lo stile di vita omosessuale è per la chiesa PECCATO! Fosse per lei sarebbe perseguibile per LEGGE, come in Russia!
Tollerano stili di vita “sregolati” ma purchè non siano alla luce del sole e considerati NORMALI!

Non c’è possibilità di dialogo come fu in passato per Divorzio e Aborto, si andrà a una legge di merda e si dovrà ricorrere al referendum! 🙁

Oppure si continuerà a non avere nessuna legge!

laverdure

@Mirko
“Di fatto nonostante le belle parole, lo stile di vita omosessuale è per la chiesa PECCATO! ”
Tu forse credi che Santa madre Chiesa dia questo giudizio a a cuor leggero,mentre invece e’ frutto di una decisione dolorosa .
Pensa a tutti i quattrini che potrebbe ricavare dai matrimoni religiosi degli omosessuali devoti ( che incredibilmente sono numerosi)e ai quali e’ costretta a rinunciare !
O forse credi che abbia pregiudizi sulla loro pecunia ?

Kaworu

una legge contro le discriminazioni in uno stato che per primo discrimina…

Federix

Al di là della doverosità del fare leggi antidiscriminazioni, personalmente ho un po’ la sensazione che il governo Letta si occupi di questo argomento più che altro per dimostrare di stare facendo qualcosa per la gente, visto che fino ad ora ha solo provveduto a “pelare” la gente in qualche modo, e/o a non fare granché in vari ambiti nei quali sarebbe stato necessario fare qualcosa, e forse anche per farsi “perdonare” l’imperdonabile “inciucio” PD+PdL e la “resistenza” complessiva della compagine governativa ad espellere a calci nel didietro Berlusconi dal suo seggio…

kundalini444

il problema è che quella legge parla di “incitamento alla discriminazione” senza definire cio’ di cui parla.
Nello specifico non spiega cosa è incitamento alla discriminazione.
Ad esempio dire da un pulpito ad un pubblico di credenti che l’omosessualità è contro natura ed è una grave offesa al loro Dio, è o non è incitamento alla discriminazione?

Di sicuro la legge che si vuole approvare non punirebbe questo tipo di espressioni, eppure la discriminazione comincia proprio da affermazioni di questo tipo.

gmd85

Notavo la stessa cosa qualche giorno fa. In pratica, legge contro omofobia senza specificare in cosa l’omofobia consista e come si perpetri. Legge ambigua e inutile.

laverdure

@gmd85
“In pratica, legge contro omofobia senza specificare in cosa l’omofobia consista e come si perpetri.”
Che importanza ha ,e’ il principio che conta.
E chi e’ che si illuderebbe del resto che sia qualcosa di piu’ di un’affermazione di principio ?
(Come tutte le altre leggi ,ormai )

maxalber

Quanto apprezzo la redazione per la scelta degli argomenti, la lucidità delle analisi e la completezza dei dati forniti.
Fate un ottimo lavoro!

gmd85

A cominciare dai diretti tutelati: i credenti.

Beh, una certa fascia. ce ne sono di credenti più elastici che non sono assolutamente allineati sulle cattoposizioni nei confronti dell’omosessualità.

Sull’ipocrisia di Roccella e Fioroni, i quali, sono sicuro, sarebbero fra i più accesi promotori di leggi anti cristianofobia (queste non sono liberticide, eh, no, no), non c’è neanche da commentare. M.erde servili.

claudio285

la legge, seppur rimaneggiata, non passerà. Non può passare perchè il riconoscimento di status agli omosessuali sarebbe un vulnus insuperabile per la Chiesa. Tutti gli argomenti contro la legge sono ipocrite rezionalizzazioni della difesa del territorio del Vaticano sull’Italia. Fioroni mi fa vomitare

kundalini444

secondo me invece il punto debole (o forte!) della legge è proprio quel divieto di INCITARE alla discriminazione.
Implica il fatto di censurare pezzi della bibbia, che non potrebbero più essere letti in pubblico perchè il contenuto è un incitamento alla discriminazione.
(Dire a un gruppo di credenti che il loro Dio, per mezzo del suo stesso verbo, dice nella bibbia che i gay vanno all’inferno, sicuramente condiziona queste persone a discriminare i comportamenti omosessuali!)
Quindi una parte di quella che per loro è appunto, parola del Signore, sarebbe stata censurata.
Non fraintendetemi, io penso che DEVE essere censurata, perchè porta avanti un’ideologia che ha fatto il suo tempo da millenni.
La dottrina cattolica tradizionale E’ omofoba, non c’è nulla da fare…

claudio285

il problema è che in Italia non solo non si fanno leggi pro diritti lgbt, ma non si può nemmeno dire che la religione cattolica è intrinsecamente omofoba (e lo è, catechismo alla mano). Non li si può nemmeno attaccare su questo punto perchè si verrebbe censurati subito

MarcusPrometheus

Applausi.
Molto meglio il sistema costituzionale USA del Primo emendamento alla loro Costituzione, che da’ illimitata liberta’ di espressione. Salvo calunnia dimostrata, naturalmente.
Con la legge Reale eravamo ancora nel ragionevole.
Con le modifiche Mancino che estendono la protezionealla religione gia’ e’ poco chiaro >>> che cosa sia odio e >>>> che cosa sia diritto di critica verso una costruzione ideologica umana per niente diversa da politica e totalitarismo nei casi dei monoteismi e che se non accende piu’ roghi e’ solo perche e’ stata fortemente criticata e limitata, non certo perche’ ha cambiato spontaneamente parere. E l’Islam preme gia’ in sede Onu ove dispone in partenza di un blocco di 60 voti per la messa fuori legge della critica alle religioni tout court, capite?
INSOMMA secondo me servirebbero due cose: 1) una riaffermazione del diritto di critica di modelli di pensiero e di azione (non di stati di natura come la nascita con un colore di pelle o in una etnia o nazione) o come la nascita in un genere sessuale, questi si giustamente tutelabili)
Serve poi una
2) chiarificazione legale che definisca cosa sia una critica (da mantenere legalissima in quanto motore del progresso) e su cosa sia invece sia manifestazione illegale di odio.

Reiuky

Non credo che sia quello il problema…

Se leggi la parola del signore ti renderai conto che già molta parte è censurata o in qualche modo rimaneggiata.

Ad esempio tutta la parte che dice che la donna è un essere inferiore, che lo schiavismo è cosa giusta o che lo stupro si può fare se il padre della stuprata è d’accordo.

claudio285

Parola del Signore? La Bibbia? Inutile leggere la Bibbia, è l’interpretazione che la chiesa ne da che conta

Francesco S.

A quanto ho capito la legge prevederebbe aggravanti di pena in caso di reato così come è previsto già per motivi razzisti o misogini o mandrici. Non vieta di essere omofobi o razzisti, ma di agire da omofobi (o razzisti o misogini).

Quindi la libertà di dire che i “negri puzzano”, “donna lava, zitta e schiava”, “i ricchioni bruciano all’inferno” rimarrebbe, ma nel momento in cui qualcuno commette reati in base a quelle idee subisce un’aggravante di pena.

Mi sembra pacifico, che hanno da sbraitare? Potranno continuare a sostenere tutte le sciocchezze che gli pare.

Francesco S.

Il che dovrebbe essere anche ovvio, la legge non può punire il pensiero ma le azioni.

laverdure

@Francesco
Alla faccia della voce del codice relativa ad “apologia di reato “.
Ma del resto abbiamo nientemeno che degli illustri filosofi
come il Vattimo che approvano pubblicamente le “azioni non legali “(vale a dire violente ),no ?
Omnia munda mundis.

laverdure

@Francesco S
“Non vieta di essere omofobi o razzisti, ma di agire da omofobi (o razzisti o misogini).”
Perche’ secondo te avrebbe senso una legge che vieti di essere cio che si e’ ?
Allora tanto varrebbe fare una legge che vieti di essere omosessuali
( di ESSERLO,nota bene,non di praticarlo) e risolveremmo tutto.
Poi gia che ci siamo emaneremmo leggi che vietano di essere stupidi,crudeli,egoisti,avidi,esibizionisti ecc e istantaneamente il mondo diventerebbe un paradiso terrestre.
Quanto poco ci vuole,vero ?

Francesco S.

Appunto come dicevo la legge non può regolare modi di essere (e come potrebbe) ma di agire.

laverdure

@Francesco S
Il problema e’ che una legge ,per poter regolare l’agire della
gente,deve prevedere delle sanzioni per i trasgressori,e perche’ possa avere efficacia occorre che le sanzioni vengano applicate.
E in un paese dove ormai persino per l’omicidio si pretende che la prigione sia superata e occorrano mezzi “alternativi”
senza che nessuno si prenda la briga di specificarli, ti lascio immaginare l’efficacia di una legge su un argomento ambiguo come l’omofobia.

benjamin l'@sino

Ci si dà sempre più da fare per ingarbugliare le regole e renderle prive di un significato chiaro ed univoco (cosa che sarebbe, invece, indispensabile perché si possa parlare di “diritto”). Questo è il presupposto strumentale per garantire la possibilità di arbitrio da parte di chi ha il coltello dalla parte del manico. A forza di leggi e leggine, regole e regolette ci ritroviamo in una situazione in cui siamo tutti attaccabili, a meno di avere un portafogli sufficientemente gonfio da poter sostenere spese legali illimitate e da poter avere “maniglie” robuste nelle sedi opportune. La maggioranza di noi non è in queste condizioni, e le “regole” volutamente ambigue servono a garantire la nostra punibilità a discrezione del potente di turno. Con il sistema legislativo e di potere che ci affligge, la libertà è finita da un pezzo, e il diritto nonostante le apparenze non esiste affatto.

Per questo, quando sento qualcuno parlare di “vuoto legislativo” lo correggo immantinente suggerendogli di usare l’espressione “margine di libertà”. Evviva i “vuoti legislativi”, abbasso i normatori compulsivi (che non sono mai trasparenti e sinceri), moderni tiranni!

laverdure

@benjamin
Perche so che ad Arcore c’e’ un signore che fa spesso discorsi analoghi,uno che ama la compagnia femminile,ultimamente si dice faccia la corte ad una certa Grazia.

Reiuky

Secondo il tuo ragionamento, io ho il margine di libertà di non sposarmi e il margine di libertà di non essere me stesso in pubblico. Che figata di ragionamento (del cazzo)

laverdure

@Reiuky
“io ho il margine di libertà di non sposarmi..”
E ti sembra poco ?
Nei paesi arabi ci sono migliaia di ragazze che se lo sognano un diritto simile.

kundalini444

no, quella in discussione non è solo l’ “aggravante” a reati già esistenti.
E’ proprio qui lo scontro legislativo: si parla di una legge a se, non di un’aggravante. Una legge che vieta, prima ancora del fatto criminoso, l’incitamento alla discriminazione che lo determina.

In parole povere e’ già vietato picchiare i gay, quello che si vuole approvare non è un’aggravante “in quanto gay” ma una legge che vieta di dire che “i gay sono degenerati”.

nightshade90

veramente a me questo non risulta: la discriminazione a cui fa riferimento al legge mancino è di tipo pratico, tipo rifiutarsi di assumere di di avere come cliente una persona solo perchè gay/islamica/nera/albanese/ecc.
al momento dire che “i negri sono sporchi e puzzolenti” non infrange la legge mancino (mentre dire ad una persona “sei uno sporco negro puzzolente” è qualificato come ingiuria, ma si tratta di un reato diverso da quelli trattati dalla legge mancino e viene trattato al pari di qualunque ingiuria che bnon riguardi sesso, etnia, nazionalità o religione del ricevente), mentre rifiutarsi di farli entrare nel proprio negozio sì.

non vedo perchè con i gay dovrebbe essere diverso

kundalini444

Scusa, mi stai dicendo che dire di fronte a una platea di persone che credono fermamente e dogmaticamente in Dio, che il loro Dio per mezzo della sua stessa parola condanna all’inferno i gay, perchè comportamento degenerato etc. … NON instilla nell’animo di quelle persone un comportamento omofobico???

A quel che ne so è PROIBITO fare comizi in piazza, pagine facebook etc. sulla superiorità della razza bianca. Si chiama incitazione alla discriminazione, ed è esplicitamente citata nella legge Mancino.

nightshade90

tecnicamente parlando, no. o almeno non dal punto di vista della legge: se la legge condanna la violenza e la discriminazione attiva ma non il semplice ritenere una certa categoria costituita solo da “perversi/esseri inferiori/malati/ecc.”, allora non può condannare un’organizzazione solo perchè sostiene queste cose ma (almeno a parole) condanna ogni forma di violenza e discriminazione attiva verso tali persone.

e che propagandare l’idea che una razza/religione/etnia/nazionalità/ecc. sia supriore a tutte le altre (e che quindi una o tutte le altre siano inferiori) è un conto, sostenere che un gruppo di persone siano malate o perverse è un’altro. definire “inferiori” gli altri è intrinsecamente violento, poichè pone le loro vite su un piano inferiore, ma definirli malati, perversi, sporchi, immorali, criminali, ecc. non necessariamente pone le loro vite su un piano inferiore (per quanto ci vada mooolto vicino, la legge non lo considera ancora tale. o almeno non è ancora stata applicata in modo da considerarlo tale. sia nei riguardi dei gay (non ancora protetti dalla legge mancino) che dei rom, albanesi, marocchini, ecc. (protetti dalla legge mancino in quanto nazionalità, eppure spesso così definiti dalla lega))

Francesco S.

Prendo i primi 2 punti della legge Mancino:

Articolo 1
(Discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi)

1. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, anche ai fini dell’attuazione della disposizione dell’articolo 4 della convenzione, è punito:

A) con la reclusione sino a tre anni chi diffonde in qualsiasi modo idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero incita a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi;

B) con la reclusione da sei mesi a quattro anni chi, in qualsiasi modo incita a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali,
etnici, nazionali o religiosi.

Chiarmente punisce le azioni violente o l’incitamento a compiere reati per tali motivi, non il semplice (si fa per dire) essere razzista.

Ergo la redazione dice correttamente:

“nessuno vuole togliere a nessuno il diritto di dire stupidaggini fintanto che la cosa non leda i diritti di altri, e del resto a ciò che certa gente dice nei confronti di atei, agnostici, omosessuali e transessuali ci abbiamo ormai fatto il callo”.

MarcusPrometheus

Sono favorevolissimo a tutti i diritti estesi agli omosessuali. Ma fra incitare a picchiare (apologia di reato) ed esprimere un parere ABERRANTE QUANTO SI VOGLIA (esempio gli omosessuali sono degeneri, peccano per loro scelta, sono odiati da dio, offendono dio) c’e’ una bella differenza.

La liberta’ di espressione e’ quella che nel confronto permette di far capire ai piu’ (impossibile a tutti) quali idee siano aberranti e quali no.

E con tutta la simpatia ed il sostegno che voglio dare alla causa della eguaglianza degli omosessuali, stiamo attenti a non erodere la liberta’ di espressione che e’ essenziale in ogno ambito, anche per la causa della eguaglianza e del rispetto degli omosessuali. E’ con la liberta’ di espressione che siamo arrivati in grande maggioranza a comprendere gli omosessuali debbono avere l’estensione a loro di tutti i diritti degli eterosessuali.
Se ci giochiamo la liberta’ di espressione, anche se a sostegno di cause giuste, alla fine ci troveremo impossibilitati a progredire ulteriormente (o a resistere) nei confronti di cristianesimo e di islam blindati contro ogni critica.

kundalini444

Infatti è proprio quello il problema.
La libertà di espressione.
Se uno è libero di dire che gli omosessuali sono degenerati, allora è anche libero di dire che i credenti sono degenerati… o no?

nightshade90

@kunda
tecnicamente sì (dal punto di vista della legge mancino), solo che i credenti sono dotati di una protezione in più rispetto alla legge mancino (che comunque applicano (nel modo più restrittivo possibile. o almeno ci provano sempre) per i nemici ed interpretano (nel modo più blando possibile) per gli amici): i credenti sono protetti anche dalla legge contro il vilipendio alla religione (che comunque di fatto in italia viene applicata solo quando si parla male della chiesa cattolica, dei cristiani in generale (quindi comprendendo i cattolici) o dei credenti in generale (quindi comprendnedo i cattolici). dire che all’ah era un pedofili e l’islam è una religione di violenza e sopraffazione non porta ad alcuna pena, dire che la chiesa si è inventata i dogmi di sana pianta o che è all’origine di tutte le infamie sociali in passato ha già portato a condanne per vilipendio alla religione)

Lorenzo Galoppini

” Ma fra incitare a picchiare (apologia di reato) ed esprimere un parere ABERRANTE QUANTO SI VOGLIA (esempio gli omosessuali sono degeneri, peccano per loro scelta, sono odiati da dio, offendono dio) c’e’ una bella differenza.”

Sì, la stessa che c’è fra zuppa e pan bagnato.

gianni rosso

Il fatto è che proprio l’espressione di giudizi fortemente negativi nei confronti di una categoria di persone incoraggia la violenza verso la stessa.

Lorenzo Galoppini

Esatto, è proprio questo il nocciolo della questione. Quindi anche certe espressioni pubbliche disgustose e moralmente riprovevoli come quelle portate ad esempio, dovrebbero essere sanzionate. Perché la discriminazione comincia proprio da lì.

Diocleziano

È lo stesso meccanismo che è alla base della fama di ‘jellatori’ affibbiata a normali cittadini, specialmente se famosi, rovinandogli la vita. Certi ımbecıIIi devono essere fermati subito.

kundalini444

Proprio quello è il punto.
E ci aggiungerei anche che alcune categorie di persone sono “tutelate” da questa diffusione di giudizi fortemente negativi, mentre altre no!
Ora si sta discutendo se inserire gli omosessuali in queste categorie tutelate.
Perchè non inserire nel novero delle categorie tutelate anche gli OBESI? Ad esempio… o i secchioni ?

Frank

Consiglio per la redazione.

Togliete subito l’immagine dove la parola homophobia è cancellata da una croce (una delle due stanghette è pure più lunga) o ci scappa la lenzuolateskij di Florenskij.

Antonio B.

In una società civile i cittadini dovrebbero essere uguali di fronte alla legge, quindi le possibilità sono due :

1) Si eliminano tutti (tutti, nessuno escluso) i “reati d’opinione” a iniziare dal “vilipendio” e dalla “bestemmia”, in questo caso sarà legittimo dire che gli omosessuali sono “gravemente depravati” ma si potrà anche insultare esplicitamente qualsiasi religione, produrre “studi” negazionistici o sulla superiorità dell’uomo sulla donna o sulla superiorità della razza ariana sulle altre razze ecc…ecc…

2) Si riconosce che una società civile non può vivere in un clima di perenne guerriglia, che non si può trasformare una società in una miriade di bande rivali nutrite dall’odio reciproco, che una società ha un bisogno ineludibile di valori condivisi, che il concetto di “libertà” non può voler dire che ognuno ha il diritto di fare i suoi porci comodi, che la libertà (quella vera) deve conciliarsi con la convivenza con gli altri e con i loro diritti, in questo caso si pongono dei limiti, il senso fondamentale di questi limiti è che nessuno (nessuno) può arrogarsi una superiorità nei confronti di altri.

Oltre a questo non può esistere nessun concetto giuridico di eguaglianza ma solo ipocrite e ridicole buffonate.

Diocleziano

Nascerebbe immediatamente un conflitto sulla scelta dei ”valori condivisi”!

MarcusPrometheus

Secondo il mio modesto parere la realta’ e’ che perfino in una societa’ abbastanza scristianizzata e laicizzata come l’Italia non so se sia molto sentito come valore comune il diritto di critica alle religioni, con sinistre che saltano su ad ogni critica verso l’islam strillando addirittura al razzismo e destre che saltano su ad ogni critica verso il Vaticano, strillando addirittura persecuzione dei cristiani!

ALESSIO DI MICHELE

Voto nettamente per la prima ipotesi, un po’ perche’ penso che le idee vadano tutte esposte, per poi essere accettate o criticate, e poi perche’ solo un grande fratello potrebbe stabilire chi si’ e chi no, e lungi da me il trasformare qualche invasato in martire: gia’ lo fecero gli antichi romani questo errore, e stiamo ancora a pagarne le conseguenze.

Aggiungo pero’: e’ un orrore ad esempio l’ escissione ? E come vogliamo definire quelle culture in cui essa e’ considerata un must ? Ce lo dice la legge Mancino: pari alla nostra, e se non lo sapevate, sapevatelo !

Antonio B.

Qualche articolo fa si discuteva di come gli uomini siano incapaci di amministrare saggiamente il potere tecnologico che possiedono e di come questa incapacità sia distruttiva, credo che anche la civiltà richieda saggezza… la saggezza però gli uomini non l’hanno comunque.

Trovare una sintesi fra la libertà di opinione e la convivenza civile sarebbe, in realtà, molto, molto facile ma richiede, appunto, saggezza. Non credo sia molto difficile capire che dire che gli omosessuali sono “gravemente depravati” non è “un’opinione” ma una gratuita offesa, una manifestazione di odio profondamente irrazionale derivante da convinzioni ancor più profondamente irrazionali, così come sostenere che i neri non sono uomini ma bestie, ecc…ecc…se gli uomini allora continuano imperterriti a farlo è perché, evidentemente, sono mossi, principalmente, da pulsioni profondamente irrazionali, aberranti. Il problema è quindi nella natura più profonda dell’uomo e nel fatto che tale natura è, nella maggioranza dei casi, sostanzialmente inconciliabile con la civiltà. Non dimentichiamo mai, comunque, che solo poco meno di settanta anni fa nella “civilissima” Europa c’erano i campi di sterminio e che certi abomini possono tranquillamente ritornare (già ritornano…) e che non è certo un caso che “Forza Nuova” sia fra quelli che chiedono l’abolizione della legge Mancino…

Certo è che mantenere delle leggi che sanzionano solo alcune “opinioni” e non altre è, ripeto, solo un’ipocrita, ridicola buffonata.

Stefano Seguri

La questione rimane sempre quella: non ci può essere legislazione dello Stato che ostacoli l’utilizzo politico-ideologico-giuridico delle dottrine dei capi druidi di Trastevere.
Per cui, gli apparati vatikanisti continueranno ad usare il loro linguaggio “scritturale”, omeliaco, liturgico e blah blah…come cavallo di Troia per by-passare l’ordinamento penale. Cosa che essi fanno per intervenire liberamente – e con pretesa di dominio – in ogni area della vita pubblica e privata che li interessa.
La trovata da sagrestano incontinente di Fioroni rappresenta la versione “laica” di questo diktat sistemico.
Urgente: abolire il concordato!

Lorenzo Galoppini

Credo fermamente che libertà di espressione non debba significare anarchia totale e irresponsabile di espressione: le conseguenze (spesso drammatiche) poi si fanno sentire.

diego

il papa ogni volta che parla del suo dio che fa del bene va contro la legge (oltre che ad un normale buon senso) perchè discrimina tutte le altre religioni. Questo reato è commesso da ogni prete e da ogni persona che prega in tutto il paese. Perchè i cattolici quando parlano di bavaglio non accennano mai a questi fatti???

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