La scomparsa dell’antisemitismo cattolico

Da qualche decennio il Vaticano sta rivedendo il suo giudizio sull’ebraismo. Dopo secoli di preghiere in cui durante il venerdì santo si invocava la conversione dei “perfidi giudei”, papa Giovanni XXIII aveva eliminato nel 1959 l’imbarazzante locuzione. Nel 1965 il Concilio Vaticano II diffondeva la dichiarazione Nostra Aetate, in cui si affermava che la Chiesa “deplora gli odi, le persecuzioni e tutte le manifestazioni dell’antisemitismo dirette contro gli Ebrei in ogni tempo e da chiunque”.

Già Pio XII aveva sostenuto che il termine “perfidia” non era offensivo, ma si riferiva alla “mancanza di fede” degli ebrei. Ma è evidente che la denigrazione sistematica dei cristiani verso gli ebrei, accusati di “deicidio” e tradimento, legasse il mancato riconoscimento di Gesù come Dio a un pregiudizio negativo che etichettava tali persone come sordide o cattive. Non è un caso che etimologicamente il termine “perfido” sia carico di un pesante stigma morale e non solo inteso come attestazione dell’incredulità: si è cattivi proprio perché non si crede, secondo un’ottica religiosa. Nel corso della storia infatti molti eminenti cristiani hanno espresso frequenti strali antisemiti giustificati proprio dalla dottrina. Come triste contorno, non sono mancati periodicamente pogrom, violenze, intolleranza e ghetti. Non solo i cattolici ma anche protestanti, segno di una generale condivisione da parte dei cristiani: si pensi per dire alla violenza verbale espressa da Martin Lutero nel suo libello Degli ebrei e delle loro menzogne. Nonché, soprattutto nel corso dell’Ottocento, l’accusa agli ebrei di essere alfieri di idee moderne e anticristiane con polemiche portate avanti in maniera insistente anche dalla pubblicistica vaticana, come la rivista dei gesuiti Civiltà Cattolica.

Papa Bergoglio proprio ieri è tornato sulla questione. Durante l’incontro in Vaticano con la delegazione dell’International Jewish Committee on Interreligious Consultations, ha affermato che “un cristiano non può essere antisemita”, ricordando proprio la Nostra Aetate. Papa Francesco ha ripercorso gli “ultimi decenni” di “cammino di maggiore conoscenza e comprensione reciproca tra ebrei e cattolici”, con “gesti particolarmente significativi” e “l’elaborazione di una serie di documenti che hanno approfondito la riflessione e i fondamenti teologici della relazione tra ebrei e cristiani”.

Interessante considerazione: significa che tutti coloro che, fino a Giovanni XXIII, si sono comportanti diversamente, non sono considerabili più cristiani? Ci chiediamo se, per esempio, sia dunque da considerare cristiano, tra i tanti, papa Sisto V, che nel 1588 proclamò martire e beato Simone, un bambino di Trento della cui morte fu accusata la comunità ebraica? La propaganda antisemita dell’epoca, fomentata in zona proprio dai predicatori francescani capeggiati da Bernardino da Feltre, dipinse l’accaduto come un macabro omicidio rituale attuato dagli ebrei per raccogliere sangue con cui impastare il pane azzimo da mangiare durante la pasqua ebraica (la famigerata “accusa del sangue”). Solo nel 1965 la Chiesa si mosse per declassare “Simonino” e abolirne il culto, molto sentito dalla popolazione cattolica del circondario.

Che dire poi di papa Pio V, che intimò con la bolla Haebreorum Gens (1569) agli ebrei che non erano reclusi nei ghetti di Roma e Ancona di abbandonare lo Stato Pontificio, pena la riduzione in schiavitù, perché accusati globalmente di crimini come furto, usura, nonché di malefici e sortilegi contro i cristiani. Per la cronaca, papa Pio V, per la Chiesa cattolica, è santo. Un altro pontefice, Paolo IV, nel 1555 aveva disposto con la bolla Cum nimis absurdum la creazione dei ghetti dove concentrare gli ebrei e imposto loro una serie di pesanti limitazioni ai diritti e discriminazioni. Come l’obbligo di portare segni distintivi gialli, triste pratica ripresa nei campi di concentramento nazisti.

L’odio verso gli ebrei viene comunque da molto lontano. Fin dai Vangeli si possono riscontrare motivi e argomenti che saranno poi sistematicamente utilizzati contro di loro dai cristiani. Anzi, la stessa formulazione di diversi passi, come ormai riconosciuto dalla ricerca testuale, viene confezionata successivamente proprio dai polemisti cristiani in chiave antigiudaica. Ciò è ammesso persino dal Vaticano, che già in un documento del 1985 circa la “corretta presentazione degli ebrei e dell’ebraismo nella predicazione e nella catechesi della Chiesa cattolica”, ricordava come “i Vangeli sono il frutto di un lavoro redazionale lungo e complesso”. “Non si può escludere che alcuni riferimenti meno che favorevoli o ostili verso gli ebrei abbiano come contesto storico i conflitti tra Chiesa nascente e la comunità ebraica. Alcune polemiche riflettono rapporti tra ebrei e cristiani molto successivi al tempo di Gesù”, si notava.

I “giudei” vengono accusati non solo di aver crocifisso Gesù, ma anche di aver perseguitato ottusamente i precedenti profeti inviati da Dio come raccontato in vari episodi del Vecchio Testamento: stesso motivo che sarà ribadito anche nel Corano sulla scia degli spunti cristiani. Il fatto di non aver riconosciuto Gesù come messia, la tendenza anzi a smentirne la divinità se non a denigrarlo come accade in alcuni passi del Talmud, viene giudicato intollerabile dai cristiani. Un florilegio di citazioni tratte da esso miste a leggende metropolitane sugli ebrei sono raccolte ne Il Talmud smascherato (1892). Un classico dell’antisemitismo integralista che ebbe una larga diffusione, scritto dal prete cattolico lituano Justinas Pranaitis (poi ridotto allo stato laicale) e pubblicato con l’imprimatur vescovile. Lo stesso Pranaitis, già ex prete, venne chiamato a testimoniare durante un processo in Russia nel 1912 contro un ebreo, Menahem Mendel Beilis, accusato di omicidio rituale. Segno che l’antisemitismo, stavolta di stampo ortodosso, era ancora molto diffuso nel Novecento.

Già per i primi cristiani le sfortune del popolo ebraico, come la diaspora a seguito della distruzione di Gerusalemme nel 70 a opera di Tito, sono ritenute causate proprio dall’uccisione di Gesù. Ma è lo stesso testo sacro che trasuda di odio antigiudaico. Tra i tanti riferimenti si ricorda Matteo 23, in cui Gesù si scaglia contro scribi e farisei, etichettati come “figli degli uccisori dei profeti”, “serpenti, razza di vipere” che non possono “scampare alla condanna della Geenna” (l’inferno per gli ebrei). In Giovanni 8 Gesù si scaglia contro gli ebrei perché vorrebbero ucciderlo e li apostrofa: “avete per padre il diavolo”, che “è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità”. In Marco 15 si ricorda come il sinedrio abbia insistito per condannare Gesù e consegnarlo al braccio secolare dei romani. Indicativa poi la scena (Matteo 27) in cui Ponzio Pilato chiede alla folla di ebrei se crocifiggere Barabba o Gesù. Il popolo, nonostante lo stesso Pilato gli chieda “Ma che male vi ha fatto?”, a gran voce invoca la crocifissione di Gesù e, dopo il gesto plateale del procuratore romano di ‘lavarsene le mani’, risponde: “Il suo sangue ricada sopra di noi e sopra i nostri figli”.

Quindi il testo sacro cristiano non è più cristiano? I suoi autori non sarebbero più ispirati da Dio? Queste sì che sarebbero veramente novità. La portata del discorso del papa è tuttavia più limitata. La Chiesa deve allontanare l’accusa di antisemitismo? Ecco che lo fa, ma senza entrare nel merito. È un po’ come quando si dichiara laica, anzi, dichiara di aver inventato essa stessa la laicità, nonostante due millenni di storia (e persino la pratica corrente) vadano in un’altra direzione. Ripulitura dell’immagine, insomma. Rendendo in tal modo evidente che si vergogna del proprio passato. Quanti, tuttavia, sono in grado di accorgersene?

La redazione

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68 commenti

claudia

guardate che Bergoglio anche da vescovo è sempre stato per il dialogo con tutte le religioni, addirittura il rabbino Skorka con il quale ha scritto anche un libro è un suo grandissimo amico, va bene essere atei, ma non riconoscere mai il buono in una persona solo perchè è un religioso è davvero stupido

Enza

Sei tu che non hai capito niente cara mia… qui si parla del fatto che la chiesa prima dice una cosa e poi un altra, prima gli ebrei erano brutti e cattivi e adesso no? (Anzi, adesso fanno di tutto per sotterrare le cose troppo scomode del passato) Totale mancanza di coerenza!

Enza

I religiosi si sa, cambiano atteggiamento come se fosse niente, delle banderuole che cambiano direzione, ogni qualvolta fa comodo loro. Una volta erano gli ebrei i cattivoni, adesso i gay…vuoi vedere che se si troveranno con le spalle al muro (mooolto, ma molto al muro), finiranno di avercela su con gli omosessuali, solo perché così si salvano le apparenze? Io penso proprio di si.

gmd85

@Enza

Quotone. Alla lunga, spero, la pianteranno di avercela anche con noi. E magari diranno che hanno sempre tentato di dialogare 😆

Enza

@gmd85

Ma sicuramente! Vedrai, faranno “la recitina” del “noi abbiamo sempre cercato il dialogo”. Se, se… come no! Il cristianesimo, in particolare il cattolicesimo, fa tutto per convenienza e comodità, altro che religione pia, aperta e piena d’amore, semmai, io noto solo tanto finto perbenismo, fame di soldi e di potere e ipocrisia a pacchi. XDXD

gmd85

@Enza

Beh, si, nella declinazione peggiore. Non faccio di tutta l’erba un fascio e ci sono brave persone che provano un genuino sentimento religioso. Ma a guardarsi intorno, risulta difficile pensare che siano la norma.

tapioco

infatti dove sta scritto che Bergoglio non ha dialogato con gli ebrei? Nel pezzo si cita esplicitamente persino l’incontro con la delegazione ebraica con varie dichiarazioni e qui si accenna parla pure a Skorka:
http://www.uaar.it/news/2013/04/03/stampa-laica/
presumo che tu non abbia letto l’articolo…

nightshade90

difatti l’attacco non è a bergoglio (che può benissimo essere stato coerente da sempre nella sua apertura agli ebrei) ma all’incoerenza della chiesa (e l’incoerenza dell’apertura di bergoglio, con tanto di “gli antisemiti non sono crisitiani”, con 2000 anni di antisemitismo). va bene cambiare, ma far finta di avere una morale perfetta ed immutabile (e pertanto di non averla mai cambiata, in quanto perfetta. pur avendo passato ampiamente tutti gli spettri della moralità nel corso dei secoli) ed addirittura dichiarare anticristiano ciò che un tempo non solo era cristianissimo, ma sostenuto e difeso dagli stessi papi e santi (che molto incoerentemente continuano ad essere dichiarati santi e papi legittimi nella successione spostolica. che è tale solo se il papa è scelto da dio, di cui i vescovi fungono solo da portavoce nella scelta. e che pertanto non può essere anticristiano od agire in modo profondamente discorde con la volontà divina, altrimenti vorrebbe dire che dio ha toppato nella scelta…) è un po’ troppo.

o si afferma che tutta quella gente santa e papale del passato non era cristiana, ed allora si deve desantificarla ed ammettere che c’è una buona falla nella successione apostolica e mettendo in discussione l’autorità di tali papi e santi, o si ammette che la chiesa non possiede alcuna verità rivelata o morale superiore, ma è semplicemente umana tanto nella gestione quanto negli insegnamenti, e che semplicemente va alla cieca nel tentativo di decifrare la volontà divina senza possedere alcuna guida illuminata o superiore rispetto agli “infedeli” o ai “pagani” in questo. il che quindi giustificherebbe (parzialmente) l’adattamento della morale della chiesa a quello dell’epoca e quindi tutti i comportamenti un tempo ritenuti accettbili (se non addirittura dovuti) e che ora la chiesa stessa ripugna senza inficiare l’autorità di chi a quel tempo li sosteneva.

Tiziana

intanto ha detto cristiano,
intanto i gesuiti hanno rinventato lk’inquisizione
intanto ha detto convertitevi
intanto già ha fatto uno svarione teologico che il rabbino capo di Roma ha rilevato (nel silenzio )

Stefano

@ claudia

guardate che Bergoglio anche da vescovo è sempre stato per il dialogo con tutte le religioni (…)

E questo con l’oggetto del thread c’entra come?
Il thread si intitola “La scomparsa dell’antisemitismo cattolico”, dove scomparsa vuol dire che prima c’era e ora (si spera) non più.
Va bene essere credenti ma provare a ragionare ogni tanto….

Laverdure

@Claudia
Mi viene in mente un fatto citato in “Antistoria d’Italia”,di Giordano
Bruno Guerri.
Pare che a Roma fosse in vigore una tradizione secolare :
ogni anno in un certa ricorrenza una delegazione della comunita ebraica era tenuta a recarsi in Campidoglio recando un omaggio,
e ricevendo un calcio nel sedere da un senatore come segno simbolico di gratitudine.
Questa simpatica tradizione fu abolita da Pio IX.
E pensare che molti autori continuano ad accusare questo papa di conservatorismo reazionario ,magari per stupidaggini come il “Sillabo”.

enrico

Gli apostoli sono ebrei, i dicepoli erano ebrei, le folle che lo seguivano erano ebree…i profeti uccisi dai “figli di uccisori di profeti” erano ebrei.
Lo stesso vangelo di Matteo citato riporta
“Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele”
Talvolta viene usato per affermare che Gesù avrebbe voluto una predicazione rivolta esclusivamente agli ebrei.
Oggi scopro che dice l’esatto contrario di quanto si legge.

…..siete forti ragazzi…

Stefano

@ enrico

Gli apostoli sono ebrei, i dicepoli erano ebrei (…)

enrico, questo, oltre ad essere noto è perfettamente irrilevante ai fini di quanto si sta discutendo in questo thread. Tu non dovessi essere d’accordo, ti basterà sostituire nell’espressione “preghiamo per la conversione dei perfidi giudei” perfidi apostoli e perfidi discepoli. Quel che è sicuro, invece, è che la suddetta espressione non è ebraica.

Oggi scopro che dice l’esatto contrario di quanto si legge

no enrico, si scopre che quando leggi capisci il contrario di quel che c’è scritto, come sempre….

sei forte enrico…

enrico

@ Stefano

“Oremus et pro perfidis Judaeis”

Stefano la frase è in latino.
Quando si traduce è meglio non andare ad orecchio.
Può fare una ricerca e noterà come il senso della frase non fosse quello di perfido, ma senza fede.

FSMosconi

@enrico

Come no: difatti quella parola in latino ha un solo significato.
Tutti bravi così: come quando negli atti in inglese la tua Chiesa scrive disordered e traduce disordinati

Stefano

@ enrico

enrico la frase può voler dire sia una cosa sia l’altra. Oppure tutte e due, che così si colgono due piccioni con una fava. E volendo si sarebbe potuto esprimerla in altro modo senza creare alcun dubbio, ammesso ce ne siano.
Che guarda caso, riporto da Wikipedia

si pregava per la Chiesa, per il papa, il clero, i governanti, i catecumeni, gli eretici, gli ebrei, i pagani e tutti coloro che si trovano in pericolo o povertà. Mentre in tutte le altre preghiere l’orazione terminava con la genuflessione (flectamus genua) e con una preghiera, questa formula non era prevista nell’orazione per gli ebrei: “Non si risponde Amen, non si dice Oremus né Flectamus genua, né Levate”

pare che agli ebrei non spettasse uguale trattamento.
Rimane, comunque, assolutamente irrilevante il tuo commento originario, basta semplicemente sostituire: preghiamo per la conversione degli apostoli e dei discepoli.

Stefano

@ gmd85

In realtà quanto riporti (e che ho letto anchio, traendo la frase sopra citata) sostiene che l’espressione sia per lo meno ambigua, potendosi intendere sia l’una sia l’altra cosa. Almeno così mi pare di intendere.
Quello che faccio notare ad enrico è proprio quello: è ambigua.
Se a questo si aggiunge che dopo la preghiera agli ebrei non seguivano i salamelecchi cristiani di rito, l’ambiguità fa propendere più per un significato che per l’altro.

enrico

@ Stefano gmd85

Dico il testo che avete riportato da Wikipedia lo avete letto?
O estrapolare una frase dal testo è vostra abitudine.
Il significato preciso del termine è un altro.
Tutta la preghiera è centrata affinché cada il velo dai loro occhi e ritrovino la fede.
Ma il significato di una traduzione ad orecchio è quello corretto.
Forti e non si può dire altro…

Stefano

@ enrico

Tutta la preghiera è centrata affinché cada il velo dai loro occhi e ritrovino la fede.

Per questo alla preghiera per gli ebrei non seguono i salamelecchi cristiani di rito. Per favorire la caduta del velo. Quello che hai davanti ai tuoi di occhi.

Stefano

@ enrico

Dico il testo che avete riportato da Wikipedia lo avete letto?

si

Il significato preciso del termine è un altro

La parola perfidus/perfidia ha nel latino classico un doppio significato e una doppia etimologia (…) ..

preciso.

infatti, mi cito:

la frase può voler dire sia una cosa sia l’altra. Oppure tutte e due, che così si colgono due piccioni con una fava. E volendo si sarebbe potuto esprimerla in altro modo senza creare alcun dubbio, ammesso ce ne siano ..

Manlio Padovan

Le prospettive religiose sono solo delle gran balle inventate da quell’ipocrita ed apostata che fu Paolo di Tarso ed essendo solo delle gran balle possono trovare infinite soluzioni o adeguamenti nel tempo…pure con tutto ciò che di nefando hanno sul piano dei fatti storici le prospettive religiose.
La prospettiva storica è proprio quella di essersi rivolto agli ebrei da ebreo per motivi politici.
Non farmi riandare ai libri alla mia età: ho una cataratta in attesa di essere operata.

Admin

@Enrico
Che nei Vangeli si possa trovare tutto e il contrario di tutto non è una novità. L’articolo ricorda soltanto che, per quasi duemila anni, sono stati interpretati nella maniera peggiore. Fa piacere che ora (sotto la spinta della secolarizzazione) comincino a essere interpretati in una maniera più decente. Lo abbiamo registrato. Sarebbe però anche bello che la Chiesa cattolica cominciasse a ragionare in termini di *coerenza*. Se non lo fa lei, figuriamoci i suoi fedeli alla Enrico.

enrico

@ Admin

Basta usare l’intelligenza per comprendere il significato delle frasi nei Vangeli.
Gesù si rivolge a determinate categorie ” farisei e scribi” a causa dei loro comportamenti, non certo a causa della loro etnia.
Che nei vangeli si legga “tutto ed il contrario di tutto” non c’entra proprio niente.

Admin

@Enrico che scrive
“Basta usare l’intelligenza per comprendere il significato delle frasi nei Vangeli”
E’ per questo motivo che vi scannate da due millenni su quale deve essere l’interpretazione corretta :-)?

Stefano

@ Admin

Non saprei se il problema sta nel significato o nell’intelligenza…

gmd85

@enrico

Leggere tutto il contrario di tutto non è trovare tutto il contrario di tutto, sai.

Stefano

@ enrico

“Basta usare l’intelligenza per comprendere il significato delle frasi nei Vangeli”

Capisco. Per questo, che so, c’è voluta la seconda lettera del falso Pietro per mettere una pezza alla mancata (e poco intelligente) seconda venuta entro una generazione.
Perché “generazione” nel vostro caso non è “tutto e il contrario di tutto”, nevvero?
Ma si sa l’uso delle parole da parte del tuo dio e della tua chiesa non è dei più rigorosi: non si sa mai non si possa rimediare….

gmd85

@enrico

Gli apostoli sono ebrei, i dicepoli erano ebrei, le folle che lo seguivano erano ebree…i profeti uccisi dai “figli di uccisori di profeti” erano ebrei.

Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele

E questo cosa avrebbe a che fare con il giudizio della chiesa cattolica sull’ebraismo? Sono sicuro che tu sia in grado di spiegarlo chiaramente.

Si, sei proprio forte…

enrico

…e la geenna…non è affatto l’inferno “per gli ebrei” ma una discarica presso Gerusalemme.

Stefano

@ enrico

…e la geenna…non è affatto l’inferno “per gli ebrei” ma una discarica presso Gerusalemme

Vero, da un certo punto di vista.
Mettiamola così: Gesù (ebreo) minaccia ebrei di finire nella discarica presso Gerusalemme. Vedi un po’ tu cosa voleva intendere.

tapioco

piuttosto è un luogo fisico, nella fattispecie nei dintorni di Gerusalemme usata sì come discarica, ma già zona di riti degli adoratori di Moloch (quindi “satanici”) e nella tradizione rabbinica “luogo della distruzione dei malvagi nel giorno della risurrezione dei morti”
http://it.wikipedia.org/wiki/Geenna
Tecnicamente quindi è una specie di “inferno”

Federix

La geenna era a quel tempo l’equivalente di un attuale inceneritore di immondizie, quindi chi fosse condannato ad esservi gettato sarebbe morto, distrutto, e non c’era concetto di “anima” che vi patisse eternamente.
L’ “inferno” successivamente pensato, con la sofferenza eterna, ecc., è altra cosa.

enrico

@ Stefano

Li minaccia in quanto ebrei o a causa della loro condotta?

Stefano

@ enrico

enrico, ci sei o ci fai?

E’ ovvio che li minaccia per la condotta, ma non è questo quel che hai fatto rilevare.
Riproviamo, Gesù (ebreo) minaccia ebrei – per la loro condotta – di finire nella discarica presso Gerusalemme. Vedi un po’ tu cosa voleva intendere.

“Basta usare l’intelligenza per comprendere il significato delle frasi nei Vangeli” (enrico)

gmd85

@enrico

Ma che stiamo parlando di chiesa cattolica ed ebrei e non di Gesù ed ebrei, l’hai capito, si?

enrico

Ehi cicci, voi avete estrapolato queste frasi dai vangeli a riprova di un odio antigiudaico.
Ora ha senso leggere queste frasi come odio antigiudaico?
No perché sono rivolte a scribi e farisei per il loro comportamento, non perché ebrei.
Ma forse per voi ha senso.

Stefano

@ enrico

pucci, qui si parla di chiesa cattolica e antisemitismo.
I romani non avevano esattamente simpatici gli ebrei e la proaganda cristiana diretta a loro non poteva certo dipingerli come bravi, carini e simpatici: è esattamente quanto ha fatto. Ovvio che tutti i personaggi fossero ebrei. E’ cura del vangelo distinguere tra ebrei buoni (quelli che vanno dietro a Gesù) e ebrei non buoni, i cattivoni che lo hanno crocifisso (che Ponzio Pilato, romano, guarda caso, se ne è lavato le mani). Da bravo

“Basta usare l’intelligenza per comprendere il significato delle frasi nei Vangeli” (enrico)

gmd85

@enrico

Ehi, ciccio, provo a rispiegartelo, nella speranza che tu riesca ad arrivarci:

ARGOMENTO DELLA NEWS: chiesa e antisemitismo.

ARGOMENTO DI enrico: gesù ed ebrei.

La frase da te riportata neanche c’entra con il problema. Lo noti il problema?

RobertoV

Anche i vari cristianesimi si sono duramente combattuti tra loro e chi era più forte ha discriminato e perseguitato gli altri, con i cattolici che si sono distinti in questa attività. La persecuzione verso gli altri è insita nel cristianesimo (ed in altre religioni).
Secondo la tesi di enrico qui esposta risulterebbe che siccome erano tutti cristiani e leggevano gli stessi testi sacri ed avevano una radice comune vuol dire che discriminazioni e persecuzioni non ci sono state e che le dispute sono state solo dottrinali. La storia dimostra ben altro.
E’ vero che la religione cristiana è nata in ambito ebraico, ma si è rapidamente discostata da esso e ha fatto successo in ambito non ebraico. Tanto è vero che nessuno fino a metà del secolo scorso, cioè dopo la coda di paglia dell’olocausto, si è sognato di parlare di religione giudaico-cristiana ed avrebbe letto i testi sacri come ebraici. Ed infatti i lefebvriani che sono anticonciliari sono anche antisemiti e considerano gli ebrei deicidi, tesi ancora oggi diffusa tra quasi la metà degli europei.
In passato gli ebrei convertiti al cristianesimo non venivano equiparati agli altri cristiani a dimostrazione che la distinzione non era solo religiosa. E si fa presto a passare da una distinzione religiosa ad una distinzione etnica.

Francesco

Segretario: Sua sSntità (emerita) cosa ne pensa della frase del Papa (ufficiale) che “un cristiano non può essere antisemita”.
Papa (emerito): Che essere una bergoglionaten.
Segretario: Sua Santità, insomma…..

Francesco S.

Vorrei far notare una cosa, essendo la bibbia “solo” ispirata dalla divinità a differenza del corano che è ritenuto dettato, la chiesa cattolica può giocare sull’iterpretazione e cambiare parere a seconda dei tempi.

Ben venga comunque che cambino parere sugli ebrei, dubito però che lo faranno mai con noi atei, noi miniamo le fondamenta di qualsiasi discorso religioso.

whichgood

Bel articolo.
Personalmente sono passato da perfido ebreo a “violento e disumano” ateo (BVXII). Esigo la tanto rinomata “compassione” cristiana, almeno mi si ignori al posto di attaccarmi e soprattutto: mi si lasci la libertà di scegliere.

Federix

DUNQUE: i “cristiani” furono antisemiti fino al 1959-1965 per precetto ecclesiastico/papale. Poi, per comando del papa G23 e del Concilio vaticano II, ai “cristiani” fu imposto di NON ESSERE PIU’ ANTISEMITI, anzi addirittura di NON ESSERLO MAI STATI (!!!): “La Chiesa “deplora gli odi, le persecuzioni e tutte le manifestazioni dell’antisemitismo dirette contro gli Ebrei in OGNI TEMPO e da CHIUNQUE”.

QUINDI: o i “cristiani” di prima del 1959-’65 (cioè quelli di quasi tutta la storia del “cristianesimo”) non sapevano di NON essere cristiani (ma questo fu per colpa dei papi precedenti, che, proprio nel pretendere dai “cristiani” l’antisemitismo, inspiegabilmente errarono, ed errarono pure senza sapere che “non era possibile che errassero”, a causa al dogma presuntuoso dell’infallibilità papale proclamato nel 1870 da Pio IX); oppure, se avevano ragione i papi precedenti, fu il papa G23 che errò (in barba al dogma presuntuoso dell’infallibilità papale proclamato nel 1870 da Pio IX – il quale, peraltro, visse nel lunghissimo periodo di antisemitismo della “chiesa”). Oppure OGNI papa della storia fu uno squallido opportunista, poiché STABILI’ O MANTENNE (prima) o RIMOSSE (dopo) un PILASTRO del “cristianesimo” (il dovere di essere antisemiti) a seconda della convenienza materiale nel periodo storico in cui ciascun papa regnò: si noti che nel 1959-65 lo stato di Israele era già stato da qualche tempo, dopo quasi due millenni dalla diaspora, (ri)fondato, e per la “chiesa” diventava tremendamente imbarazzante inimicarsi un intero STATO – peraltro, uno stato sostenuto da grosse potenze occidentali! – mentre prima, quando gli Ebrei erano ancora “DISPERSI per il mondo”, per la “chiesa” era VIGLIACCAMENTE facile e impunito prendersela con essi.

ALESSIO DI MICHELE

Semplicemente l’ essenza del cattolicesimo è sterminare gli avversari quando ha tutto il potere, o mettersi d’ accordo con tutti quelli che possono servire quando non ce l’ ha: basta non avere nessuna spina dorsale et voilà, le jeux sont faits ! E poi: sfornare pensierini che esimano il volgo dall’ usare la corteccia cerebrale: ADDIRITTURA SU QUESTO SITO fu scritto che gli ebrei avevano ucciso Gesù Cristo, quindi …

Gérard

Alessio…
Quello che hai scritto vale in regola generale per i tre monoteismi : cristianesimo e islam per la conquista del mondo, ebraismo per la riconquista della Palestina intera….

ALESSIO DI MICHELE

Perfettamente d’ accordo, volevo solo essere breve. Però se qualcuno pensa per me, io gli dico “no, grazie”, ma pare che molta altra gente non faccia così: nel vangelo è comunque scritto che I ROMANI portarono al patibolo Gesù, non gli ebrei, che avevano solo evitato di salvarlo; ma l’ ho letto solo io ? Oppure i padroni del secondo o terzo impero della storia avevano paura di un popolo colonizzato ?

Francesco

Dialogo dell’affresco:

Persona al centro a destra: Sei ebreo?
Ebreo: Si e allora?
Persona al centro a sinistra: Nulla è che lui è cattolico e vorrebbe invitarti a cena a casa sua.
Cattolico: Stasera barbecue!

RobertoV

L’antisemitismo dei cristiani è “scomparso” a parole solo dopo l’olocausto, cioè a causa della coda di paglia dei cristiani per ciò che è successo nella II Guerra Mondiale, ma è avvenuto a fatica. Come riporta lo storico americano ebreo di origine polacca Theodore Hamerow (nel Perchè l’olocausto non fu fermato) ancora dopo la guerra gli europei erano diffidenti e solo dopo che accertarono l’entità del massacro e di quanto fossero stati ridimensionati numericamente gli ebrei incominciarono a cambiare atteggiamento. Prima dell’avvento di Hitler le nazioni più antisemite erano la Polonia, la Romania, la Russia e in occidente l’Austria: e la Polonia prima della guerra aveva leggi antisemite simili a quelle dei nazisti. L’Italia, patria del papato, non è risultata una terra molto ospitale nei confronti degli ebrei se nel 1933 c’erano solo 42 mila ebrei (poco più dello 0,1 %), mentre nelle altre nazioni ne erano ospitati molti di più (nella vicina Austria erano il 3% della popolazione) e gli ebrei che fuggivano dal nazismo prima della guerra andavano verso altre nazioni.
Ma ancora oggi da indagini fatte in ambito europeo è risultato che un certo antisemitismo e la convinzione che gli ebrei siano dei deicidi è rimasta. Per esempio in Polonia oltre il 50% della popolazione è risultato antisemita e convinto che gli ebrei siano deicidi, oltre il 40% in Italia. Quindi il numero dei cristiani è molto più basso di quello dichiarato?
Certo che è strano che da una parte si intrattengano rapporti “amichevoli” con gli ebrei e poi si modifichino in modo ostile le proprie preghiere e si riammettano gli antisemiti lefebvriani all’interno del cattolicesimo.

MASSIMO

Beh, il ragionamento del “deicidio” potrebbe anche essere fatto in modo diverso, infatti:
– I cristiani dicono che gli ebrei hanno ucciso Cristo
– Ma i cristiani dicono anche che Cristo è morto per salvare l’umanità.
Dunque, secondo loro se Cristo non moriva l’umanità non sarebbe stata salvata. Allora gli ebrei, facendo uccidere Cristo hanno contribuito a salvare l’umanità, e pertanto i cristiani dovrebbero essergli grati.

Federix

Nei vangeli gnostici Giuda viene visto come una figura essenziale, indispensabile per la “riuscita” dell’arresto di Gesù e quindi per la morte di Gesù e quindi per la “salvazione” di chi aveva da essere salvato…

enrico

@ Federix

“Nei Vangeli gnostici”..in quello di Giuda, di cosiddetti vangeli “gnostici” ce ne è più d’uno.

Laverdure

@Federix
“Nei vangeli gnostici Giuda viene visto come una figura essenziale, indispensabile per la “riuscita” dell’arresto di Gesù …..”
Se ricordo bene il suo ruolo fu di identificarlo alla soldataglia col famoso “bacio”.
Ora,dato che ,sta scritto nel vangelo,Gesu in precedenza aveva
compiuto numerose apparizioni pubbliche davanti a folle numerose,con tanto di miracoli,sorgerebbe qualche dubbio sulla necessita della collaborazione di Giuda,con e senza bacio.

firestarter

caro enrico,

la vorrei ringraziare per l’essenziale puntualizzazione che come al solito aggiunge molto.

w giussani sempre sia lodato

moltostanco

trovare un senso logico nel “sacrificio” di cristo è impossibile……

FSMosconi

Più che di scomparsa avrei detto edulcorazione: ricordo che rigurgiti antisemiti ci sono ancora in alcuni movimenti (o se preferite sette) e nelle frange tradizionaliste…

Laverdure

Una piccola considerazione :
La religione ebraica,a differenza di tantissime altre,non ha mai fatto
opera di proselitismo a quanto mi risulta.
Anche oggi,se e’ perfettamente possibile per un “gentile” convertirsi,
come fecero Sammy Davis Jr e Zubin Metha,non mi sembra che esitano,piu’ che in passato, “missionari” ebrei.
Pensate che questo possa aver favorito un atteggiamento piu’ amichevole da parte della Curia ?
Magari tenendo conto anche della crescente e inquietante opera di proselitismo dell’Islamismo in tutto l’occidente ?

Laico "laicista"

Per convertirsi all’ebraismo occorre fare un percorso di circa 10 anni di studi e poi circoncidersi, inoltre gli ebrei non fanno proselitismo perché preferiscono non scindere l’identità di popolo ebreo da quella di religione ebraica come tradizione (inoltre il convertito può anche diventare cittadino israeliano in automatico).
Per questo la chiesa non si preoccupa più di tanto, gli ebrei non rubano clienti al Vaticano.
Ora, poiché c’è l’Islam, e molti cattolici diventano buddisti o atei o laici irreligiosi, è di moda l’anti islam e l’antibuddismo (http://www.libertaepersona.org/wordpress/2012/08/intervista-allautore-di-contro-il-buddismo/) oltre che l’anti-laicismo e la derisione delle varie sette non cattoliche da parte dei tipi alla Massimo Introvigne. E l’antiateismo che non passa mai di moda.

Gabriele (dottore magistrale)

Ne approfitto per consigliare la lettura del libro LA PAROLA EBREO di Rosetta Loi sul comportamento ambiguo di Pio XII, per cui soltanto gli ebrei convertiti dovevano essere salvati (!).

Sottolineo che il Vaticano ha riconosciuto lo Stato di Israele soltanto negli anni ’80 e non certo per la causa palestinese.

RobertoV

E’ un libro interessante, una destimonianza di una cattolica, figlia di un diplomatico cattolico con rapporti stretti col Vaticano.

Laico "laicista"

Non è scomparso, è solo che se ne vergognano. Ci sono ancora un sacco di “antigiudaici” religiosi non biologici tra le file cattoliche, che pensano ancora ai perfidi giudei, ma non potendo dirlo, per timore di essere additati come nazisti, parlano di massoneria e illuminati, ma in realtà vorrebbero dire “savi di sion”.

RobertoV

E’ la loro coda di paglia per quanto è successo nella II Guerra Mondiale. Non ci fosse stato l’olocausto non avrebbero cambiato atteggiamento, cosa che infatti non hanno fatto i lefebvriani che sono anticonciliari.
Prima della guerra nessun cattolico si sarebbe sognato di parlare di religione giudaico-cristiana, ma di questione ebraica, un “problema” per l’Europa cristiana.
Le stesse indagini fatte recentemente hanno evidenziato come ancora il 40-50 % degli europei a seconda della nazione ha posizione antisemite e considerano gli ebrei deicidi.

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