Cime tempestose… perché coperte da troppe croci

Con la secolarizzazione che avanza, l’invadenza religiosa è sempre meno tollerata. Nella vita di ogni giorno, ma anche negli spazi che ci circordano. Ed è sempre meno giustificabile, visto che serve a ribadire nella pratica uno status di religione di Stato ormai negato dalla norma giuridica. Non solo scuole, ospedali, tribunali subiscono questa marcatura ideologica: le vette delle montagne non sfuggono all’ansia crucifizzante. Con l’aggravante che va anche a deturpare la bellezza naturale di tanti luoghi. Non è evidentemente un problema, per chi ritiene di agire in nome di poteri sovrannaturali.

In varie parti d’Italia si assiste all’imposizione di croci enormi in spazi pubblici, cosa contestata da anni proprio dall’Uaar. Come accaduto a Ginosa, in provincia di Taranto, dove nel 2010 il Comune ha posizionato sul belvedere una croce alta diversi metri. Altra installazione sul monte vicino a Sasso Marconi, in provincia di Bologna, in una zona privata ma soggetta a vincolo. Un nostro socio aveva raccontato, anche su L’Ateo nel 2010, di come anche il Club Alpino Italiano facesse orecchie da mercante rispetto alla questione, sebbene venisse sollecitato.

croce-vetta

L’associazione ambientalista Mountain Wilderness, visto il proliferare imbarazzante di croci abusive posizionate da solerti evangelizzatori con lo zaino in spalla, chiede che si limiti la marcatura cristiana delle vette (fino a prova contraria, di tutti). Oltre a regole precise e sobrietà, Mountain Wilderness chiede esplicitamente la “rimozione di tutte le opere imposte alle vette, sovradimensionate e ingiustificabili, che incidono in modo negativo sul paesaggio montano tradizionale”. “Con sempre maggiore frequenza, il tradizionale uso di segnalare con una modesta croce il culmine delle montagne ha assunto un carattere sempre più vistoso e autoreferenziale”, si legge nell’appello sottoscritto da WWF Italia, Pro Natura, Amici della Terra, Comitato per la Bellezza, Italia Nostra, Altura, Comitato Nazionale per il Paesaggio. “La montagna viene usata come palcoscenico di ambizioni personali o di gruppo, per imporre aggressivamente convinzioni religiose, marcare il territorio con un proprio segno inconfondibile, o per costruire business”, fa notare Mountain Wilderness.

Ora proprio il CAI pare voglia affrontare la questione. Il presidente nazionale Umberto Martini si appella al buon senso e propone soluzioni come il posizionamento di croci e sculture varie dentro chiesette, senza però togliere quelle più famose o che non deturperebbero il paesaggio. Non si può però ignorare la tendenza al gigantismo e l’ansia di dominare dall’alto, in particolare del cattolicesimo. Sebbene vada sempre di moda fare affermazioni sulla “povertà” e la “sobrietà” della Chiesa, proprio in questi giorni è stata inaugurata una statua alta quasi 14 metri e pesante 10 tonnellate di Giovanni Paolo II a Czestochowa in Polonia.

I cattolici hanno visto nella diffusione del turismo di montagna l’ennesima opportunità di evangelizzazione, a maggior ragione in tempi di fede calante. E pazienza per chi vi si reca alla ricerca di silenzio, e si imbatte soprattutto in quello dei politici nei confronti di discutibili iniziative di marcatura del territorio. Tocca agli amanti della montagna muoversi ed è importante che qualcuno stia cominciando a farlo.

La redazione

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120 commenti

cartman666

beh si potrebbero fare opere di “terrorismo” distruggendo ove possibile croci e crocette varie come fanno le Femen.
Essendo hikikomori e disprezzando le rischiose scalate e la vita all’aria aperta, non contate su di me.

Mac

Che sei??? Hikikomori? Ma chi sei? Un personaggio di un manga giapponese?

Lorenzo Galoppini

Le croci sulle vette non sono certo il danno principale causato dalla perniciosa presenza della ccar in italia (così come i crocefissi nei luoghi pubblici), e a me infastidiscono relativamente, rispetto ad altre cose; ma sono perlomeno di un’invadenza irritante e arrogante, ed andrebbero rimosse.
Quale percentuale di vette è oggi “crocifissa” nel nostro paese? A me sembra di vederle non dico dappertutto ma su parecchie cime, almeno quelle più note, importanti e frequentate, e almeno quelle dove sono stato io (sul Corno alle Scale, sull’Appennino Toscoemiliano, ce n’è una di ferro alta una decina di metri!).

spapicchio

La vetta crociata cattolica sta alla verticalita` del dio/Dio amministrato e codificato da Roma-Vaticano come i vertici dello stato stanno alla CCAR S.PQ.R.

Un pensiero stupendo 😀

Enza

Io amo le passeggiate e le escursioni in natura, e trovarmi sti mostri di croci, non è il massimo, sono proprio brutte, rovinano il paesaggio circostante in maniera esponenziale, qualcuna di quelle croci, se venisse buttata giù, non sarebbe male.
La natura è bella proprio perché non vi è segno alcuno della presenza di oggetti costruiti dall’uomo, fossero almeno crocette piccole, ma no, son sempre più grandi e ingombranti e per di più abusive!
Questo articolo me lo rigiro e lo mando a qualche mio amico che pratica escursionismo, farò loro piacere sapere che non sono gli unici a non poterne più di trovarsi croci e crocette ovunque, anche dove non dovrebbero essercene, almeno la natura incontaminata, che resti incontaminata.

Enza

Sono socia del WWF e di Green Peace, mi spiace cari cattobigotti, ma per me, natura, ambiente e rispetto per il paesaggio naturale, sono ben più importanti dei vostri vaneggiamenti per omini invisibili.

faidate

L’Uaar potrebbe chiedere di mettere, a scopo ornamentale, a fianco alle croci, anche qualche forca e qualche ghigliottina (i pali da impalamento sarebbero scambiati per pali della luce), ma temo che sarebbero considerate provocazioni.

Antonio

Beh, se sono abusive, basterebbe buttarle giù e basta. Sarebbe semplicemente un ripristino della legalità.

whichgood

Quella mania di marcare il territorio come i cani combinato con la mania di grandezza li rende spregevoli. Quel dio in croce rappresenta la peggiore ambizione umana.

whichgood

Gli ipocriti però no mettono croci giganti sui propri balconi di casa perchè sanno quanto sia antiestetico.

Enza

il balcone di casa per certa gente è più importante della natura, di quel poco di ambiente ancora “pulito”. Figurati se si piantano una croce di due metri sul balcone, meglio stuprare il territorio abusivamente.

Roberto Grendene

oltre alla manifesta bruttezza e al conseguente deturpamento dell’ambiente naturale, è l’atto di prepotenza e di totalitarismo che mi dà più fastidio

Kaworu

sembra mazinga.

se fossi credente, mi vergognerei (e magari ricorderei quella clausola sugli idoli. così, tanto per)

Odino

@ Kaworu
Si vergognano, si vergognano.
Essendo indigeno del luogo di quella stata e delle dinamiche della sua realizzazione conosco tutto.
Fu costruita con le donazioni dei fedeli. In pratica un autoproclamatasi comitato andava in giro casa per casa nelle contrade a prendersi la questua.
A chi contribuiva veniva anche fornito un volantino con il disegno dell’opera.
Raccolsero una bella cifra. Il terreno fu messo a disposizione dall’allora sindaco Viespoli (ex MSI, poi AN ed ora area PDL giusto per capire il soggetto).
A fondi raccolti (come tradizione italiana vuole) il progetto fu cambiato e dal modello preventivato si è passati all’attuale obbrobrio.
Io ci passo davanti molte volte a settimana e vi posso garantire che per chi non conosce già il soggetto è impossibile capire cosa rappresenti.
Dal davanti è tipo un transformer, da dietro un superman con un mini mantello.
Innumerevoli i comitati che, sia per questioni estetiche sia perché si sentono presi per il cul0 (paghi per una cosa e poi il progetto cambia), ne chiedono inutilmente la rimozione.
Inoltre, per meglio santificare il luogo, fino a qualche anno fa sui marciapiedi contigui erano solite appostarsi poche lucciole in attesa di avventori.

whichgood

@ Odino

A quel punto le lucciole fanno solo più accettabile il luogo.

gmd85

Sarà che l’architetto era fissato con Daitarn 3? Giuro, sembra tanto una delle fasi di trasformazione.

E ora, con il potere del sole… 😆

antoniadess

anche la statua di bronzo edicata a Giovanni Paolo II davanti alla stazione Termini di Roma non scherza, gigante e brutta, l’ho vista a pasqua 🙁

Enrico

Con questa frase anche lei mostra che le sue radici sono giudaico cristiane latrimenti da atea non dovrebbe dire a Pasqua ma il giorno e ne dice la data.

Enza

Ti aggrappi al nulla Enrico…ormai tutti usano la parola pasqua solo per abitudine, è solo una parola come tante ormai, per noi non ha comunque più alcun significato.

Enrico

Se il terzo giorno di Ramadam cade il 9 settembre io dico 9 settembre non 3 di Ramadam,

gmd85

@Enrico

Problema tuo. Io non ho problemi a chiamare le festività coi loro nomi: Ramadan, Id al-fitr, YomHazikaron, Pasqua, Setsunbun-Sai, Hina matsuri, Asalha Puja,, Magha Puja.
Adesso, dimmi, le mie radici quali sono? Musulmane, giudaiche, cristiane, shintoiste, buddhiste o quelle di qualsiasi altra religione in base alle festività che nomino?
Poi mi dirai come fai a calcolare di quale giorno si tratta se parli della festività in generale. Poi, se proprio ti fa venire l’orticaria, lamentati con gli insegnanti di religione che insegnano a chiamare le festività religiose per nome, tutte.
Quanto ancora vuoi continuare a renderti ridicolo?

gmd85

Errata corrige: Adesso, dimmi, le mie radici quali sono? Musulmane, giudaiche, cristiane, shintoiste, buddhiste o quelle di qualsiasi altra religione in base alle festività che nomino? O semplicemente non ne ho, nonostante tu ti ostini a fare il deficiente?

Il resto del commento rimane.

Diocleziano

Esiste una app per la cancellazione automatica delle croci dalle fotografie?
Sapete, del tipo di quella che corregge gli occhi rossi…

Enza

Sarò io, che come ambientalista mi sento molto toccata da questo argomento, ma son stufa di ingoiare bocconi amari. Poi non so voi…

gmd85

Perché dovremmo andare al mare per colpa di mostri pseudoedili?

Milamber

Se non fosse che avete riempito anche il mare di croci, madonne, santi vari e altre minzioni 🙁

Enrico

La croce dopo 2000 anni è ancora fonte di scandalo.Già 2000 fà quell’uomo in croce veniva sbertucciato mentre accettava per amore di noi peccatori l’estremo sacrificio, ora la situazione non è cambiata.

Enza

Sei ripetitivo sai… Cosa ne diresti se ti mettessi di fronte ad un manipolo di ambientalisti? Risponderesti ancora così? Abbiamo un territorio e un pianeta da tutelare, e tu ancora vaneggi di uno, che non si sa nemmeno se sia esistito? Come ambientalista e animalista, ti rispondo che sì, l’ambiente per me è più importante delle tue croci di cemento, che abbruttiscono solo il paesaggio naturale, preferisco una quercia a quei cosi lì che tanto ti piacciono. Piantiamo alberi e piante sui monti e tra le valli, non croci, che ne abbiamo più bisogno.

Enrico

Guardi che il primo vero ambientalista è stato San Francesco, vede l’ambientalismo è anch’esso figlio del cristianesimo.

In merito alla figura di Gesù si documenti meglio.

gmd85

@Enrico

No. Dubito seriamente che il fraticello fosse conscio delle dinamiche ambientali. Certo che sei proprio spudorato.

gmd85

Mai notata l’importanza data all’ambiente dalle discipline orientali?

gmd85

E comunque, amare animali e ambiente perché creati da dio non è ambientalismo.

FSMosconi

@gmd85

Peraltro pure piuttosto provincialotto, visto che cita uno post 1000 d.c. mentre i Jaina della stessa identica astrazione operavano in India con addirittura più zelo (si privavano delle vesti per non uccidere gli insetti che si potevano infiltrare nelle pieghe, non so se il nostro qui comprende) ben 15000 e passa anni prima circa.

Ma vaglielo a spiegare a chi crede che la scienza sia pura matematica… 😉

Enrico

*Mosconi

Quello non è ambientalismo ma un ideologia che pone l’uomo sullo stesso piano dell’animale.

FSMosconi

@Enrico

Come no, difatti nel piano delle trasmigrazioni (Samsara, Jatis) l’uomo non è secondo rispetto ai Marut e terzo rispetto agli Asura e ai Daiwa (Dei).

Ma immagino che per te tutto ciò che non sia cristiano sia ideologia nel senso deteriore del termine…

gmd85

@Enrico

Ti fosse sfuggito, l’Uomo è un animale.

@FSMosconi

Visto?

FSMosconi

@gmd

Eggià, ma sai, la bellezza di sbattergli in faccia l’ovvio (i Jaina a quello credono/vano) ogni tanto me lo posso pure togliere. 😉

Enrico

*Mosconi

Guardi che gli esseni non hanno fondato il cristianesimo.

gmd85

@Enrico

Guardi che gli esseni non hanno fondato il cristianesimo

No, infatti. Non so se hai problemi interpretativi a causa delle troppe equazioni, ma il significato del post di Mosconi è che da una produzione (sia essa orale o scritta) si è passato a un’altra, più o meno copiata.

Comunque la filosofia non è una scienza.

Neanche la teologia. E tanto meno l’approccio estatico del suddetto fraticello. Dai, vediamo quanto la proti alle lunghe.

@Mosconi

Eh, ma se vive a pane e bias, l’ovvio non lo coglierà mai 😀

FSMosconi

@Enrico

Guardi che gli esseni non hanno fondato il cristianesimo

Ma ne hanno posto le basi in maniera inequivocabile: gli Ebrei ortodossi NON avevano quell’idea di Messia, gli Ebrei ortodossi NON avevano quell’idea di Geenna, gli Ebrei ortodossi NON avevano quell’idea di Satana, anzi: nemmeno ce l’avevano.
Il fuoco, la rivolta, il messia spirituale ecc. sono tutte acquisizioni essene di palese origine mazdea.

Spiace dirtelo, ma all’idea che una religione nasca ex abrupto non sta né in cielo né in terra.

Comunque la filosofia non è una scienza.

Come dice gmd, nemmeno la religione.
Ed ad ogni modo il jainismo non è una filosofia ma una religione a tutti gli effetti con tanto di scritti dottrinali (Sutta, termine poi preso in prestito dai Buddhisti).

Enrico

Al massimo si possono essere similitudine ma la differenza centrale è il credere alla resurrezione di Gesù.

*gmd85

Non era un approccio solo estatico ma di amore.

gmd85

@Enrico

Estatico, d’amore, di godurioso orgasmo o come ca*zo te pare. Non era ambientalismo 😆

Ogni religione ha una su credenza centrale. Ciò non la rende immune da contaminazioni e prelievi. Perché dobbiamo ripeterti sempre le stesse cose?

gmd85

@Enza

Si, probabilmente pensa. Solo che si ferma dopo aver pensato la ca*zata e la scrive. In loop, poi, sempre le stesse. Facci l’abitudine.;-)

FSMosconi

@Enrico

La resurrezione è però irrilevante se non messa nel giro peccato-redenzione-giudizio, dottrine che come t’ho fatto notare sono tutt’altro che Occidentali.
E questo per rispondere alla tua affermazione che le dottrine asiatiche non hanno nulla a che vedere con noi.

Pija e porta a casa…

gmd85

@Enrico

Sai nel DSM come si classifica il tuo atteggiamento? FETICISMO.

E che pal*e.

Enza

Enrico te è meglio che di ambientalismo non ne parli, sei tu quello che si deve documentare, ecologia profonda, eco-psicologia, via di decrescita, la teoria di Gaia, eco-centrismo e tutto ciò che gira intorno agli effetti disastrosi del dominio umano, sul pianeta e cose di questo genere, son sicura che non sai nemmeno cosa siano. Lo ripeto, sono socia di green peace e del WWF, non venirmi ad insegnare l’ambientalismo, usando un fraticello, che di dinamiche ambientaliste, non poteva di certo saperne, perché sei ridicolo. Smettila di leggere la bibbia e vai a piantare alberi nelle zone disboscate, smettila di dare soldi alla chiesa, ma donali alle riserve naturali. L’ambientalismo VERO non ha nulla a che fare con il cristianesimo, facci caso, i pagani erano duemila volte più rispettosi dell’ambiente, poi sono arrivati i cristiani e tronfi del fatto che il loro dio, avesse creato il mondo, perché l’uomo ne disponesse come meglio voleva, siamo arrivati a non avere più un sano rapporto con la madre terra. Non sai quanti cristiani mi è toccato ascoltare, mentre dicevano che le bestie sono inferiori a noi e che solo gli umani sono veramente importanti, rispetto ad alberi, animali e natura in generale. Do anche ragione a gmd85, molte discipline e filosofie orientali, danno tantissima importanza alla natura, un esempio? Vedasi il Jainismo. Prima di parlare pensa per favore Enrico, di tutto puoi sproloquiare, ma non provare nemmeno ad insegnarmi cosa sia il rispetto per l’ambiente, perché di certo non ne ho bisogno, visto che ho deciso fin da piccola, di dedicare la mia vita alla natura e alla sua tutela.

Enrico

*Enza

Francesco amava la natura ma non la soffertiva.Io mi sento superiore agli animali lavoro a stretto contatto con chi li usa per esperiment,i accetandone la morte, in favore dell’uomo.
i romani amavano la natura?Pensi alle mattanze anche di animali all’interno degli anfiteatri mattanze ludiche e non a favore del benessere umano.

Filosofie orientali irrilevanti nella nostra cultura europea con radici giudaico cristiane.

Enza

I romani si rispettavano la natura, mai sentito parlare di Numen? Ebbene per loro, i boschi erano appunto tutelati da questa entità chiamata Numen, e guai a chi osava modificare o screditare un dato suolo boschivo, quando attraversavano un bosco, lo facevano nell’assoluto rispetto, c’erano addirittura alberi, che erano tutelati e non potevano essere assolutamente tagliati o spostati.
Ripeto, te di ambientalismo non ne puoi proprio parlare, eccoti che come al solito il cristianesimo per te è supermagagagiustissimo, ma se si osa spostare lo sguardo su altre filosofie per te, non contano nulla vero? Sei patetico!
No caro mio Tu ed IO non siamo superiori agli animali, siamo noi stessi animali e abbiamo la stessa importanza di un leone o di una formica, dovremmo smetterla di pensare in modo egocentrico, per preferire un sistema eco-centrico, o questo nostro mondo prima o poi, ce la farà pagare cara e non sarà un fantomatico Dio, ma il pianeta stesso, faremo la fine di tante specie animali che si sono estinte, mentre la vita, troverà nuove forme e nuove sembianze, per andare avanti, fosse anche solo a livello batterico, noi uomini ci crediamo superiori a tutto, ma in realtà siamo niente in confronto alla vastità dell’universo, è anche per questo che abbiamo inventato Dio, una specie di amicone immaginario, perché volevamo essere importanti, quando in realtà, non lo siamo affatto… Comunque complimenti eh, ti credi superiore agli animali e alle piante? Fai male, molto male, loro sono importanti esattamente come te.

gmd85

@Enrico

Tu senza piante non vivi.

Sai cosa significherebbe se le api si estinguessero, si?

Sai che gli scarafaggi sopravviverebbero a un disastro nucleare e tu no, si?

Sai cosa ti succede se un black mamba decide di attaccarti, si?

Filosofie orientali irrilevanti nella nostra cultura europea con radici giudaico cristiane.

Problema tuo. Suppongo tu viva rigettando tutto ciò che non fa parte della tradizione giudaico cristiana. Fatto sta che l’ambientalismo o i suoi prototipi non hanno niente a che fare con il cristianesimo.

Complimenti per l’ennesima discussione sul nulla.

RobertoV

I Germani e i Nordici adoravano gli alberi come divinità perchè mettevano in comunicazione i tre mondi (sottosuolo, terra e cielo): i missionari cristiani che arrivarono tagliarono i loro alberi sacri.
I Germani, i Nordici e i celti consideravano sacri i boschi ed erano i loro luoghi di riunione: le leggi dei cristiani vietarono i culti nei boschi.
Questi popoli pagani avevano anche divinità che erano animali o potevano prendere sembianze di animali.

FSMosconi

@Enrico

Filosofie orientali irrilevanti nella nostra cultura europea con radici giudaico cristiane.

Poveretto: perché l’essenismo, i cui testi fondamentali (già inflazionati di miti allogeni delle terre di levante) sono citati a mezza bocca sia dai Vangeli che dai Padri della Chiesa assieme ad Aristotele e Platone (anche lui con dottrine collage di miti e tecnicismi delfico-pitagorici ed Eleusini) non contano.

Come no…

gmd85

@FSMosconi

Suppongo poi che il nostro Henry rigetti in toto le discipline matematiche 😉

FSMosconi

@gmd85

Glielo spieghi tu che il cosiddetto Teorema di Pitagora era già noto agli Accadi e che i commentatori successivi non si facevano problemi ad attribuire le conoscenze aritmo-geometriche e astronomiche del filosofo di Samo ai Medi, gli Egizi e i Fenici?
🙂 😉

Enrico

*Enza

Se gli animali e le piante hanno la sua stessa dignità come reagirebbe si nutre lei?
E lei usa i farmaci sperimentati su animali?

*Roberto V

I pagani temevano la natura e l’adoravano come divinità, Francesco dialogava con fratello Lupo.

FSMosconi

@Enrico

I pagani temevano la natura e l’adoravano come divinità, Francesco dialogava con fratello Lupo.

Se è per questo Pitagora lamentava che picchiassero i cani e non sacrificava né mangiava animali.
E un Jataka narra che Gotama, allora reincarnatosi in coniglio, si sia sacrificato per un monaco-mendicante.

Come la mettiamo?

Se gli animali e le piante hanno la sua stessa dignità come reagirebbe si nutre lei?

Gli animali si uccidono tra loro per il cibo. Che abbiamo noi di più o di meno?

E lei usa i farmaci sperimentati su animali?

Finché non si trova un’alternativa altrettanto valida questo tocca sopportare. L’importante è che non avvenga su animali in pericolo di estinzione.

gmd85

@Enrico

Francesco dialogava con fratello Lupo.

Come farebbe uno schizofrenico.

Se gli animali e le piante hanno la sua stessa dignità come reagirebbe si nutre lei?

Come si potrebbe reagire a un leone che mangia un essere umano.

E lei usa i farmaci sperimentati su animali?

Sottoscrivo Mosconi.

Enza

Enrico hai rotto, ormai non posso dirti altro, sei uno spudorato uomo di malafede!
Sì io sono un animale, tu sei un animale, tutti gli uomini sono animali, come animale onnivoro, mi nutro di piante e altri animali, ma li rispetto comunque, anche i lupi cacciano per sopravvivere, ma non hanno comunque la stessa cattiveria di noi uomini, noi uccidiamo gli animali per mangiarceli, ma li disprezziamo, cosa assai sbagliata, e poi non è detto che io debba per forza mangiare carne, io sono vegana, e in ogni caso, porto rispetto anche alle piante di cui mi nutro, la gran parte degli ortaggi che mangio, me li coltivo da sola, con amore e dedizione e so che è grazie a loro che vivo, e di ciò sono loro grata. Sono esseri viventi a cui porto sempre e comunque rispetto, te da quel che vedo invece, ti credi superiore a tutte le altre forme di vita, e te ne freghi altamente di tutto, guarda che è grazie a piante e animali che campi, non vivi di aria, e non sto parlando solo di alimentazione, ma di ecosistema, se sparissero le api ad esempio, saremmo tutti fottuti, non ci sarebbe più impollinazione.
Purtroppo per i farmaci, finchè non si troveranno altre alternative, le cavie continueranno a soffrirne, ma penso che prima o poi, l’uomo troverà il modo di non dover più fare test sugli animali (ne sono certa), tanti eco-cosmetici oggi, non vengono più testati sugli animali e questo, è già un buonissimo inizio, l’importante è che poi, non si metta a rischio animali in via di estinzione.
San Francesco era uno schizzofrenico, punto. Ho trovato molto più “ambientalismo nel Jainismo nello shintoismo e in testi classici, come gli scritti di Porfirio ad esempio. No molti pagani non erano stupidi come pensi tu, guarda ad esempio gli Ovati celtici, erano sacerdoti che vivevano in stretto contatto con la natura, studiandola e onorandola, ben sapendo che uomini e mondo naturale, sono strettamente interconnessi. La “paura” della natura è arrivata con il cristianesimo, che non ha fatto altro che demonizzarla, un altro esempio che mi viene in mento è il De Rerum Natura, un superbo elogio alla natura in tutte le sue sfaccettature e a scriverlo fu Tito Lucrezio Caro, che non era di certo un cristiano, pure Ovidio invitava a non mangiare animali.
Enrico mettitelo in testa tu non sei superiore ad un animale o a una pianta, tu fai parte di un grande ecosistema, chiamato biosfera, sei un primate, un ominide, niente di più e niente di meno, e sei interconnesso con la biosfera da tanti collegamenti, senza i quali non sopravviveresti, da dove pensi che venga l’ossigeno? Dagli alberi e dai ciano-batteri, ma tu li disprezzi no? Beh sappi che senza di loro, tu non respireresti, quindi possiamo dire che ciano-batteri e alberi sono inferiori, sono di poca importanza? Assolutamente no! Sono IMPORTANTISSIMI.
Finisco con una frase presa dal Re leone, film d’animazione che da piccola adoravo:
“Tutto ciò che vedi coesiste grazie ad un delicato equilibrio. Come re, devi capire questo equilibrio e rispettare tutte la creature, dalla piccola formica alla saltellante antilope. Siamo tutti collegati nel grande cerchio della vita.”
Quindi un uomo è più importante di una mucca? Una mucca è più importante di un uomo? Hanno entrambi il medesimo valore, nessuno è più importante di altri.
Da qui non mi ripeterò più, perché con chi non è in grado di capire ragionamenti così semplici, inneggia ad un fraticello che non sapeva di certo tante cose, che i saggi dell’oriente e dell’antichità classica, sapevano già per scontato, è inutile e avvilente. E poi ci lamentiamo se il mondo va a scatafascio, o l’uomo cambia atteggiamento nei confronti del pianeta e di tutti gli altri membri della biosfera e diventa meno borioso, o tanto peggio per noi, ci estingueremo, saremo la nostra stessa rovina.

Enza

Scusate, nel post precedente, per la fetta ho scritto di getto e così sembra che mi contraddico da sola, quando parlavo di essere onnivori, mi riferivo all’uomo in generale, io per canto mio invece, ho smesso di mangiare carne e derivati animali da più di due anni, sono vegana, pur non condannando chi decide di essere onnivoro, questa è una mia scelta personale, a cui ho pensato a lungo con le dovute precauzioni e non me ne pento affatto. Chi invece, vuole restare onnivoro, per me va bene, solo vi do questo consiglio, mangiate prodotti di derivazione animale e carne, prettamente biologici, assicuratevi che il vostro cibo sia sano e prima di diventare la bistecca che avete nel piatto, l’animale che mangiate, abbia avuto una vita degna di tale nome e che non sia stato maltrattato.

MASSIMO

@ Enrico

Nell’arco di 2000 anni sono morte decine di miliardi di esseri umani. Ma voi pensate solo al vostro morticino e ve ne fregate di tutti gli altri.

MASSIMO

@ Enrico

Ma smettila di farti le pippe mentali e pensa alla realtà.

Enza

Enrico nessuno, non ci ha proprio pensato nessuno. Meno pippe mentali e più fatti concreti.

Stefano

@ Enrico

Il tuo ripetere insistente sui sacrifici (per di più moralmente censurabili) del tuo Guru assomiglia tantissimo come intelligenza a quella di chi insista a voler parlare delle renne della slitta a chi non crede a Babbo Natale.
E’ proprio una cosa CRETINA.

whichgood

” accettava per amore di noi peccatori l’estremo sacrificio ”

Così te l’hanno raccontata dopo chissà quante revisioni (e comunque non valide come fonte storiche). Perchè non accetti che l’hanno fatto fuori come un pollo arrosto anche senza la sua approvazione. Lo dice lo stesso libricino di favole a cui fai riferimento:

” Eloì, Eloì, lama sabactàni? “

whichgood

Per so non lo capisci, ha aspettato fino all’ultimo momento di essere salvato dal suo padre, il quale lo ignorò e se ne fregò allegramente della tortura. Magari se l’è anche goduta la partita, cosa che non mi stupirebbe avendo letto qualcosa di quel “soggetto” sul libro che sicuramente non hai mai letto.

fab

Enrico, se non sai cogliere le numerose ed enormi distinzioni fra le due situazioni stai messo veramente male.

Augusto

Enrico,
“fa” senza accento, per favore. Essere sgrammaticati non è una virtù.

Francesco

Alpinista cristiano tenta di piantare una croce sul Monte Olimpo ma viene colpito da un fulmine.

Tino

Io a sta storia della secolarizzazione ci credo e non ci credo, innazitutto la secolarizazzione va di pari passo alla crescita di movimenti radicali cattolici e islamici che contestano l’autorità e utilizzano metodi violenti. E poi è veramente una secolarizzazione definitiva? O un periodo di ricerca che spesso sfocia in situazioni peggiori di quelle di prima? Senza contare il numero di atei che prendono posizioni retrograde pro cattoliche o pro islamiche a seconda del colore politico, i primi di destra i secondi di sinistra. Spero di sbagliarmi. Qui in Francia gli antimatrimonio gay promettono sangue e lanciano torce infuocate contro le forze armate. Sono fiero di essere sempre stato dalla parte delle forze armate quando venivano attaccate dagli sbirri delle banlieue che hanno come obiettivo di mantenere i loro traffici di droga, il che mi permette adesso di sostenerle sinceramente quando ci difenfono con coraggio da questi fascistoidi in salsa cattolica.

bruno gualerzi

Mentre non condivido alcune tua posizioni, sono perfettamente d’accordo sulla secolarizzazione. Scrivevo tra l’altro nella mia ‘dichiarazione di ateismo’:
“Una battaglia culturale assolutamente da combattere:
Per rendere consapevoli che è ancora fortemente condizionante l’eredità di un pensiero magico-religioso che si manifesta non solo nelle religioni istituzionalizzate, ma in ogni forma di fideismo. C’è ancora molto da fare per una reale secolarizzazione… ma intanto, prima di tutto, è necessario prendere atto realisticamente di questo ritardo.”

RobertoV

La secolarizzazione è un transitorio, purtroppo un processo molto lungo, faticoso, ma in atto. Non dobbiamo dimenticare che solo da pochi decenni questo è possibile, ancora con pesanti trascinamenti dal passato che ne ostacolano una vera libera attuazione (in Italia la chiesa cattolica è stata religione di stato fino a meno di 30 anni fa e ancora oggi lo è di fatto, con tutta la propaganda che ne consegue). Vi sono processi più rapidi ed altri meno rapidi, ma in genere i cambiamenti culturali sono lenti.
Non condivido l’idea dei memi di Dawkins, ma è impressionante quando ci si documenta sugli studi sui miti umani e le ragioni dei nostri modi di pensare attuale, come gli esseri umani abbiano la tendenza a conservare nella propria mente e nelle proprie abitudini certe cose da epoche remote, alcune addirittura dalla preistoria senza saperne il perchè.
Pochi giorni fa in un libro di storia avevo letto la seguente frase che mi aveva colpito. Un contadino russo di oltre 100 anni fa che viveva in condizioni infime, simili ancora a quelle di servo della gleba, che era stato qualche decennio prima, rimproverava il figlio che voleva cambiamenti dicendo: “Non può esistere un mondo senza lo zar, così come non può esistere un mondo senza dio. Altrimenti tutto crolla”. Credo che in moltissime persone ci sia la paura del nuovo, dei cambiamenti, la difficoltà a lasciare mentalità ed abitudini apprese da piccoli e la tendenza (confermata da studi anche recenti) ad uniformarsi alla maggioranza sin da piccoli. Per questo le religioni ci tengono così tanto a preservare la possibilità di influire sui bambini e sulla società. Ed ovviamente ci sono culture più aperte ai cambiamenti (come certe nazioni protestanti) o più chiuse (come in genere quelle cattoliche, ma l’Italia occupa in tal senso una posizione particolare), culture più superstiziose o meno.

D’altronde lo testimonia anche la storia dell’evangelizzazione dei pagani: pur potendo adottare sistemi coercitivi, antidemocratici ed avendo dalla loro parte la legge hanno impiegato tanti secoli per evangelizzare ed hanno dovuto accettare tanti compromessi con le culture preesistenti, così abbiamo cristiani celtici, germanici e nordici, greco-romani, animisti, sciamani, ecc.
Se l’evangelizzazione di una religione considerata “forte” dai suoi sostenitori ha avuto tutte quelle difficoltà non dobbiamo avere fretta per la secolarizzazione.

Nei paesi dove esiste l’Austritt per l’uscita dalle chiese vengono fatti studi sul che cosa credono sia i fedeli che i non credenti e sulle ragioni dell’abbandono e si vede bene come oltre alle enormi differenze che vi sono tra i fedeli, il processo di uscita sia un processo lungo e lento: la gente pur essendosi allontanata dalla chiesa, fa fatica ad uscirne effettivamente (non so se per superstizione o per abitudine o per non distinguersi dalla massa). L’evoluzione biologica richiede tempi lunghi, ma anche l’evoluzione culturale.

spapicchio

L’aspirazione alla vetta come simbolo di primato, che si rende simbolicamente collegato alla CCAR, quale implicito suggello all’idea del potere per il potere romano cattolico visto come dio/Dio e portato a coincidere alla divinità come coniugata e codificata dalla CCAR, perche` sia amministrata dai clericali cattolici.

Tipico modo di insegnare la religione cattolica romana da parte del regime italiota.

Invece ogni vetta e` indipendente da qualsiasi religione amministratrice di qualsiasi dio/Dio o creatura, per quanto consacrata.

spapicchio

Per un cattolico clericale (apostata), cosi` come la vetta e` posta sotto amministrazione clericale cattolica, cosi` le posizioni apicali dello stato sono appannaggio del controllo della CCAR.

La vetta crociata cattolica sta alla verticalita` del dio/Dio amministrato e codificato da Roma-Vaticano come i vertici delle stato stanno alla CCAR S.PQ.R.

Un pensiero stupendo 😀

spapicchio

Per un cattolico clericale (apostata), come la vetta e` posta sotto amministrazione clericale cattolica, cosi` le posizioni apicali dello stato sono appannaggio del controllo della CCAR.

La vetta crociata cattolica sta alla verticalita` del dio/Dio amministrato e codificato da Roma-Vaticano come i vertici dello stato stanno alla CCAR S.PQ.R.

Un pensiero stupendo 😀

spapicchio

Il nesso ideologico sottile dato dalla religione per connettere chiesa CCAR e potere, con chiari riferimenti esplicativi sul territorio per i fedeli in cammino per la CCAR, ossia per accedere al reddito statale.

Tino

@ Bruno
Ma è possibile che la formulazione di questo pensiero che già avevo io l’abbia direttamente copiata da te. Non riuscivo semplicemente a metterlo in frase.

spapicchio

Apposizione della croce romana cattolica sulle cime equivale a evocare la conquista del potere verticistico da parte del romano cattolico, il suggello apicale dello stato del vaticano e prova di devozione al potere dello stato romano S.PQ.R da parte del fedele cattolico, che si aspetta la ricompensa, un premio alla sua esemplare impresa di conquista della vetta, dallo stato CCAR CEI.

Io multerei gli appositori cattolici di croci sulle vette, essendo spazi naturali pubblici.

!Mark!

I crocifissi sulle montagne sono vergognosi, inutili e oggettivamente brutti da vedere. L’unica cosa che si può fare, in questo paese di bigotti e creduloni, è munirsi di qualche attrezzo dedicato ed iniziare una sana (e laica) opera di pulizia.

MASSIMO

La religiosità è un particolare stato psicologico di una persona che gli viene inculcato nel periodo infantile con lo scopo di assoggettarlo al clero.
La vittima di questa forma di lavaggio del cervello si convince di cose come l’esistenza di Dio, l’anima ed il fatto che alcune persone morte 2000 anni fa siano ancora vive.
La suggestione psicologica dei poveretti colpiti da questo condizionamento arriva al punto di fargli credere che stanno vedendo e parlando persone morte 2000 anni fa e non si accorgono che stanno solo parlando con creazioni della loro fantasia. (Li avete mai sentiti dire alla TV “io parlo con Cristo” oppure “io vedo la Madonna”).
Il condizionamento mentale viene continuato costringendo le vittime di questo “brainwashing” ad assistere ad assurdi rituali ripetitivi chiamati messe nelle quali la persona religiosa crede di contattare questi esseri immaginari, senza rendersi conto che non c’è nessuno lì davanti e sta solo pregando al muro.
Gli atei sono persone che si sono liberate da questo mondo di seghe mentali. Ma il fatto che non si assoggettino più al clero ed alle autorità ad esso connesse ne fa spesso dei perseguitati.

Stefano

@ Massimo

“assistere ad assurdi rituali ripetitivi chiamati messe”

Dove molti di loro si annoiano a morte e tirano un sospiro di sollievo quando sentono dire che la messa è finita. Però allo stesso tempo credono che dopo morti parteciperanno ad una messa senza fine e saranno contentissimi 🙂

MASSIMO

Anche codesta è una sega mentale. Dopo la morte non c’è assolutamente niente. Quelle sono tutte cose che stanno nell’immaginario delle persone religiose.

Serlver

Ma se ci tengono così tanto, perché non se ne tengono una al collo da 18 chili (ma quando vanno a nuotare!)?

spapicchio

“I cattolici hanno visto nella diffusione del turismo di montagna l’ennesima opportunità di evangelizzazione (…)”

No, i cattolici hanno visto l’ennesima opportunita` di CATTOLICIZZAZIONE (non di evangelizzazione).

Un cattolico (romano) cattolicizza, un cristiano (evangelico) evangelizza.

Tino

Stessa cosa, inculcano tutti e due e approfittano tutti e due della povertà par convertire la gente.

spapicchio

ma solo il cattolicesimo romano e la CCAR CEI portano alla coincidenza convergente tra dio/Dio e Stato: e` la via al potere della partitocrazia cattolica, simboleggiata dalla croce sulla vetta che sta come metafora dell’arrivo a reddito statale per tutti coloro si siano conformati alle regole partitocratiche al fine di conquistare l’entrata al paradiso dantesco monoteocratico rappresentato dal reddito statale assicurato;

come oggi vediamo accadere per il governissimo PD – PDL: tutti accomunati per il raggiungimento del potere assoluto, simboleggiato dalla vetta, che assieme al sacrificio del compromesso ideologico porta pero` una ricompensa, la ricompensa del potere e dell’entrata a reddito statale per tutti coloro abbiano saputo e potuto aderire alle convenienze governative, facendo di necessita` virtu`al fine di mantenere il potere per il potere.

spapicchio

La divinizzazione religiosa del potere politico (ex imperiale), cosi` come dell’imperatore, del principe, e di chi ne fa le veci e lo consacra (Sacrum Romanum Imperium) dopo averlo investito e` stato e tendenziamente e` una caratteristica essenziale del cattolicesimo romano e della CCAR CEI: i papa re, i cesaropapismi, i re cattolici, sono il retaggio della cultura imperialistica del cattolicesimo omano che si traduce nella partitocrazia cattolica ancora oggi presente in Italia, responsabile del malgoverno, della corruzione e della mancanza di democrazia e dello stato di diritto costituzionale (impunita`, rifeudalizzazione regressiva ed involutiva del territorio); partitocrazia cattolica di cui le vette crociate sono un chiaro riferimento e simbolo inequivocabile.

Chi ha apposto una croce su una cima (cresta) lo ha fatto per compiacere alle sue guide cattoliche ed ai politici partitocrati ai quali afferisce per ingraziarsene i favori e ricevere un contraccambio, una riconoscenza materiale.

Solo il cattolicesimo romano e la CCAR CEI portano alla coincidenza convergente tra dio/Dio e Stato: e` la via al potere della partitocrazia cattolica, simboleggiata dalla croce sulla vetta che sta come metafora dell’arrivo a reddito statale per tutti coloro si siano conformati alle regole partitocratiche al fine di conquistare l’entrata al paradiso dantesco monoteocratico rappresentato dal reddito statale assicurato;

come oggi vediamo accadere per il governissimo PD – PDL: tutti accomunati per il raggiungimento del potere assoluto, simboleggiato dalla vetta, che assieme al sacrificio del compromesso ideologico porta pero` una ricompensa, la ricompensa del potere e dell’entrata a reddito statale per tutti coloro abbiano saputo, potuto e voluto aderire alle convenienze governative, facendo di necessita` virtu`al fine di mantenere il potere per il potere riconoscendo la primazia clericale del potere.

Chi non aderisce alla voluntas cattolica commette peccato e non puo` accedere al potere di stato: e` questa la ideologia cattolica del regime partitocratico italiota.

Tino

@ massimo
Ma l’ateismo anche spesso sfocia in religiosità (conversione) e comunque inculcare funziona fino ad un certo punto dipende quanto l’individuo assorbe. Spesso c’è pure il fenomeno overdose. La religiosità è anche il bisogno di avere regole e risposte facili.

MASSIMO

Essere religiosi oppure atei dipende anche dal carattere.
La persona diventa religiosa se è amante della tradizione, se cresce in ambienti religiosi e vuole essee accettata dal gruppo e se ha molta fantasia.
La persona diventa atea quando è logica tende a farse molto domande e vive nel mondo pratico.

Stefano Seguri

Croci, croci, croci, crocette, crocicchi e crocioni……ovunque tu salga in montagna prima o poi ci sbatterai il naso, e più in salita vai, più imperante ti si presenterà la vista della croce, come dirti: “ecco, dopo tutta la fatica che hai fatto per arrivare sin quassù, ti becchi una bella croce, ognuno ha la sua croce da portare, anche tu., pensavi forse di farla franca?”

Ormai questa croceria è buona solo per costruirvi barzellette (e le fanno pure certi cattolici!, ndr).
Più i crocisti vi insistono, più ridicola rendono la loro crocefilia.
Se nessuno l’ha fatto, si potrebbe suggerire ai crociomaniaci di produrre delle croci di cioccolato: il crociocco.
Magari con un pò di nocciole.

Stefano Seguri

ma a proposito del crociocco, dimenticavo una possibile situazione tra bambini: “dai dammi un pezzo del tuo crociocco, stacca la testa di nostro Signore, dove c’è la nocciola più grande, a te lascio il costato dove è più fondente.”

Ah crociomaniaci, ma non vedete che più fatte gli invasivi con la crocepidemia più ridicolizzate la vostra pretesa religiosa? La qual cosa, comunque, a me sta bene.

DucaLamberti74

Io allora metterei sulle cime delle statue di Mazinga Zeta 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂

A Más del Plata (41°22’58.35″N; 1°19’44.77″E), nei pressi di Tarragona, in Spagna, esiste una statua di Mazinga Z.

DucaLamberti74

spapicchio

La divinizzazione religiosa del potere politico (ex imperiale), cosi` come dell’imperatore, del principe, e di chi ne fa le veci e lo consacra (Sacrum Romanum Imperium) dopo averlo investito e` stato e tendenziamente e` una caratteristica essenziale del cattolicesimo romano e della CCAR CEI: i papa re, i cesaropapismi, i re cattolici, sono il retaggio della cultura imperialistica del cattolicesimo romano che si traduce nella partitocrazia cattolica ancora oggi presente in Italia, responsabile del malgoverno, della corruzione e della mancanza di democrazia e dello stato di diritto costituzionale (impunita`, rifeudalizzazione regressiva ed involutiva del territorio); partitocrazia cattolica di cui le vette crociate sono un chiaro riferimento e simbolo inequivocabile.

Chi ha apposto una croce su una cima (cresta) lo ha fatto per compiacere alle sue guide cattoliche ed ai politici partitocrati ai quali afferisce per ingraziarsene i favori e ricevere un contraccambio, una riconoscenza materiale.

Solo il cattolicesimo romano e la CCAR CEI portano alla coincidenza convergente ed all’intreccio ed alla fusione tra dio/Dio e Stato: questa e`, con evidenza, la via al potere della partitocrazia cattolica, simboleggiata dalla croce sulla vetta che sta come metafora dell’arrivo a reddito statale per tutti coloro si siano conformati alle regole partitocratiche al fine di conquistare l’entrata al paradiso dantesco monoteocratico rappresentato dal reddito statale assicurato;

come oggi vediamo accadere per il governissimo PD – PDL: tutti accomunati per il raggiungimento del potere assoluto, simboleggiato dalla vetta, che assieme al sacrificio del compromesso ideologico porta pero` una ricompensa, la ricompensa del potere e dell’entrata a reddito statale per tutti coloro abbiano saputo, potuto e voluto aderire alle convenienze governative, facendo di necessita` virtu`al fine di mantenere il potere per il potere riconoscendo la primazia clericale del potere.

Chi non aderisce alla voluntas cattolica commette peccato e non puo` accedere al potere di stato: e` questa la ideologia cattolica del regime partitocratico italiota.

spapicchio

Ecco qui un altro esempio di scippo ed alienazione religiosamente orientata dei diritti civili: solo tramite la CCAR viene concesso il finanziamento: e le cifre dei cosiddetti “premi” non sono pagonabili a quelle per esempio del premio di laurea Uaar: il benessere economico c’e` solo per concessione e beneplacito della CCAR CEI:

http://www.ifeelcud.it/Premi

spapicchio

(…) le cifre dei cosiddetti “premi” non sono paragonabili a quelle per esempio del premio di laurea Uaar (…)

benjamin l'@sino

Le croci “rompono”? Assolutamente sì. E che dire delle piste da sci e degli ormai onnipresenti e devastanti impianti di risalita? Ah, ma quelli sono un Monumento al Dio Denaro, divinità alquanto più moderna e potente, dunque intoccabile, fosse anche solo a parole. Poi ci sono gli alberghi, i rifugi, i bivacchi (che non sono innocue mucche doppie), le strade più o meno panoramiche, i trafori, …
Oh, e va bene le montagne che mi piacciono tanto, ma che dire delle condizioni della pianura? Ah, ma quella l’abbiamo ammazzata già da un pezzo, dunque si può infierire sul cadavere, che tanto è lo stesso.

Mi sa che questo è un caso che potrebbe essere ben descritto dalla nota scrittura evangelica della pagliuzza e del trave oculari. Proviamo a guardarli entrambi, perché è sciocco puntare l’attenzione solo sulla pagliuzza.

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